Autore: Federico Pisanu

  • Boca Juniors-Corinthians 1-1: Roncaglia illude, Romarinho fa 1-1

    Boca Juniors-Corinthians 1-1: Roncaglia illude, Romarinho fa 1-1

    Continuano i colpi di scena nella Copa Libertadores 2012. L’andata tra Boca Juniors-Corinthians termina 1-1, risultato che consente al Timao di guardare al ritorno con grande fiducia. I ragazzi di Tite però dovranno ugualmente battere il Boca Juniors per sollevare la prima Copa Libertadores della storia del club (la regola dei gol in trasferta non vale per la finale). A San Paolo è già tutto pronto per una festa che si preannuncia indimenticabile. Ricordiamo che per il Corinthians si tratta della prima finale del torneo continentale, e il trionfo alla prima occasione sarebbe qualcosa di magico. Dall’altra parte gli Xeneizes non si daranno certo per vinti, anche perché, qualora riuscissero a battere il Timao, sarebbe per loro la settima Copa Libertadores, eguagliando così il record dell’Independiente.

    Alla Bombonera il Boca Juniors ha tenuto il pallino del gioco per lunghi tratti della partita, ancora una volta però il muro difensivo del Timao ha saputo cavarsela nel migliore dei modi. La prima grande occasione del match capita proprio ai brasiliani, con Paulinho che impegna severamente Orion. I padroni di casa rispondono con il Tanque Silva, che in rovesciata manca per poco una rete da cineteca.

    facundo roncaglia | ©ALEJANDRO PAGNI/AFP/GettyImages

    Nella ripresa il predominio degli uomini guidati da Falcioni diventa ancora più incisivo. E’ Riquelme a suonare la carica per i propri compagni di squadra, che al 67′ trovano la rete dell’1-0. Sugli sviluppi di un corner, Roncaglia è bravissimo ad avventarsi sulla ribattuta di Chicao e concludere indisturbato per il gol che manda in estesi i tifosi di casa, Maradona compreso.

    Il vantaggio però dura meno di 20′ minuti. Romarinho (il figlio della leggenda Romario) è l’eroe della serata per i supporter del Timao. Servito ottimamente dalla punta Emerson, il neo entrato in campo supera il portiere di casa Orion con un delizioso pallonetto.

    Ferito nell’orgoglio, il Boca Juniors si riversa in avanti negli ultimi minuti di gioco alla ricerca del nuovo vantaggio. L’occasione più ghiotta capita sulla testa di Viatri. La conclusione dell’argentino però sbatte sulla traversa, e Cvitanich non riesce a ribadire in rete.

    Il ritorno della finale è in programma fra 7 giorni a San Paolo. Ci aspettano ancora grandi emozioni dalla Copa Libertadores 2012.

    Boca Juniors-Corinthians, tabellino
    Boca Juniors (4-3-1-2): Orion; Roncaglia, Schiavi, Caruzzo, Clemente Rodríguez; Ledesma (Rivero), Somoza, Erviti; Riquelme; Mouche (Cvitanich), Silva (Viatri). All. J.C.Falcioni
    Corinthians (4-4-2): Cássio; Alessandro, Chicão, Leandro Castán, Fábio Santos; Ralf, Paulinho, Danilo (Romarinho), Alex (Wallace); Jorge Henrique (Liedson), Emerson. All. Tite

    Video Boca Juniors-Corinthians 1-1

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  • Hachim Mastour, il Milan acquista il crack del futuro

    Hachim Mastour, il Milan acquista il crack del futuro

    Io ho un sogno: diventare il calciatore più forte del mondo. Si presenta così Hachim Mastour sul suo profilo di Facebook. Niente male per un ragazzo di 14 anni considerato dagli addetti ai lavori il futuro crack del calcio italiano. E’ forse presto per dire se riuscirà a coronare o meno il suo sogno (la fila di calciatori è imponente), possiamo però affermare che il giovanissimo italo-marocchino ha dalla sua numeri importanti. Negli ultimi giorni si fanno sempre più insistenti le voci che vogliono il Milan vicinissimo al suo acquisto. La società rossonera ha bruciato la concorrenza di Barcellona, Manchester City, e sopratutto dell’Inter. Il Diavolo può giustamente fare i salti di gioia per aver soffiato il giovane talento dalle mani dei cugini, per una cifra vicina al milione di euro.

    Hakim Mastour foto dal web

    Hachim Mastour è un trequartista. Dribbling e progressione palla al piede lo rendono un giocatore speciale, diverso dai suoi coetanei. Già quattro anni fa l’Inter era stata brava a “scovarlo” tra le fila della Reggiana. Nonostante l’accordo raggiunto tra le due società, i nerazzurri dovettero rinunciare al suo acquisto dal momento che il regolamento non consente il trasferimento di un calciatore dalla propria regione prima che abbia compiuto i 14 anni di età.

    In ogni caso l’Inter ha potuto trarre beneficio del talento di Mastour durante i tornei nazionali e internazionali. L’italo-marocchino è salito alla ribalta delle cronache dopo la finale del Memorial Ielasi di quest’anno (giunto alla sua seconda edizione). Nella finalissima contro la Roma, vinta dai nerazzurri 5-0, Hachim Mastour si è reso protagonista di una prestazione eccellente, coronata da un gol di rara bellezza.

    Proprio il Memorial Ielasi è stato per lui uno splendido trampolino di lancio. Mentre il Manchester City cercava invano di convincere la famiglia a trasferirsi in Inghilterra, Mauro Bianchessi (responsabile dell’attività di base del settore giovanile rossonero) caldeggiava il nome di Hachim negli uffici di Via Turati. Alla fine il pressing del Milan si è rivelato vincente e presto il nuovo crack italiano varcherà i cancelli di Milanello. La speranza dei tifosi rossoneri è che fra un paio di anni l’investimento importante (800 mila euro ndr) del Milan venga ripagato dal calciatore a suon di gol.

    Hachim Mastour, video del nuovo talento rossonero
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  • Italia-Germania 2-1, Balotelli schianta i tedeschi, è finale

    Italia-Germania 2-1, Balotelli schianta i tedeschi, è finale

    La seconda semifinale di Euro 2012 tra Italia-Germania termina 2-1 per gli azzurri, che accedono così alla finalissima del primo luglio. A Kiev incontreranno la Spagna, che nell’altra semifinale ha battuto il Portogallo di Cristiano Ronaldo ai calci di rigore. Protagonista assoluto dell’incontro Mario Balotelli. L’attaccante del Manchester City ha messo a segno una doppietta nella prima mezzora di gioco. Splendido l’assist di Cassano in occasione del primo gol al 20′ minuto, lancio millimetrico di Montolivo nella seconda rete (36′). Per la Germania continua la maledizione azzurra. Adesso gli italiani possono vantare un record di 4 vittorie, 4 pareggi e nessuna sconfitta nei grandi tornei. Clamoroso il flop di Gomez e Ozil. Addio anticipato per Low?

    HULK – Quando Mario Balotelli segna non è mai banale. Dopo il gol da cineteca rifilato all’Irlanda (fra le altre cose fondamentale per la qualificazione ai quarti), avevamo profetizzato per Supermario un Europeo da protagonista. Ieri la riprova che quanto affermato una settimana fa non era poi così lontano dalla realtà. Due gol speciali. Annientato Badstuber nello stacco di testa, imperioso. Quindici minuti più tardi arriva la perla, un destro di inaudita potenza che va a infilarsi là dove Neuer non può arrivare. Portiere tedesco annichilito, come il resto dei suoi compagni d’altronde. E allora Mario Balotelli rivela la sua vera essenza: “ciao, sono l’incredibile Hulk”.

    gianluigi buffon | ©Michael Steele/Getty Images

    MURO – Se l’Italia ha fin qui subito un solo gol, lo deve anche ad un superlativo Gigi Buffon. Il portiere della Juventus pare essere tornato quello del 2006, quando a Berlino trascinò gli azzurri ad un successo epico contro i Galletti di Domenech. Ieri si è rivisto il grande Buffon, decisivo su Khedira e Reus, capitano vero in ogni circostanza. Alla vigilia c’era chi dubitava circa la tenuta mentale dell’estremo difensore bianconero per via dell’inchiesta calcio-scommesse. Oggi più che mai quel qualcuno farà un’enorme fatica nel salire sopra il carro dei vincitori.

    TABÙ – E’ ufficiale: la Germania non sa vincere contro l’Italia. Partiti anche ieri come favoriti assoluti del match, i ragazzi di Low sono stati schiacciati dal gioco e dal carisma degli azzurri. Il primo gol di Mario Balotelli ha completamente annichilito i tedeschi, incapaci di reagire per tutto il primo tempo e buona parte della ripresa, fino al gol su calcio di rigore realizzato da Ozil. Oggi in Germania sarà tempo di processi. Perché la Ferrari del calcio europeo non riesce più a vincere un grande torneo? Se nel 2006 era ancora presto, nel 2008 e nel 2010 c’era una Spagna imbattibile, quest’anno per Low le attenuanti sono terminate. Quella di ieri sera forse è stata l’ultima sua panchina con la Nazionale. La logica almeno vorrebbe così.

    Italia-Germania 2-1, le pagelle

    ITALIA
    Buffon 8: bravissimo su Khedira nel primo tempo, agile come un gatto nella ripresa sulla punizione di Reus (il pallone colpisce anche la traversa). Furibondo con Marchisio per aver mancato il gol del ko tecnico. CAT-MAN
    Bonucci 7: è una delle sorprese più piacevoli degli Europei 2012. Partito da Coverciano in mezzo alla bufera calcio-scommesse, il difensore bianconero contro Inghilterra e Germania ha disputato le sue migliori partite in Nazionale. RIVELAZIONE
    Pirlo 7,5: anche se non segna, anche se non confeziona l’assist decisivo, anche se non vincerà il Pallone D’oro, anche se non fa il “cucchiaio”, Pirlo è il fuoriclasse del centrocampo azzurro. L’eterno dubbio (Xavi o Pirlo?) almeno in Ucraina e Polonia è facilmente risolvibile. TOTEM
    Di Natale 5: nel primo match contro la Spagna aveva illuso i tifosi azzurri di essere diventato determinante anche con la maglia della Nazionale. Ieri però è tornato il Di Natale formato Italy di sempre. SPRECONE
    Balotelli 9: il dieci ce lo teniamo per la finalissima. Si prende l’Italia in una delle sfide più importanti degli ultimi 6 anni. Quando i ragazzi delle future generazioni andranno a ricercare Italia-Germania, non potranno non rimanere incantati di fronte alla forza bruta di Mario. HULK

    GERMANIA
    Hummels 5: aveva iniziato alla grande gli Europei. La semifinale di ieri sera però lo ha ridimensionato. Soffre i movimenti e le accelerazioni di Balotelli, non riuscendo a tenere a galla Badstuber. RETROMARCIA
    Schweinsteiger 4: qualcuno di voi si è accorto del centrocampista del Bayern? Anche lui forse è rimasto a bocca aperta di fronte alla classe impressionante di Pirlo. DEVOTO
    Ozil 4: il suo nome figurerà nel referto Uefa per il rigore trasformato al 92′ minuto, di sicuro però verrà ricordato più per non aver fatto nulla durante tutto l’arco dell’incontro. E a dire che i giornali tedeschi lo credono migliore di Pirlo. OZIL WHO?
    Gomez 3: clamoroso il flop di Mario Gomez. Quando tutti si aspettavano i suoi gol nella semifinale contro l’Italia, il panzer del Bayern Monaco è completamente scomparso. CASPER

    Italia-Germania 2-1, tabellino

    Italia (4-3-1-2): Buffon 8, Balzaretti 6,5, Barzagli 7, Bonucci 7, Chiellini 6,5, Pirlo 7,5, Marchisio 6,5, De Rossi 7, Montolivo 7 (64′ Thiago Motta 6), Cassano 7 (58′ Diamanti 6,5), Balotelli 9 (70′ Di Natale 5). Allenatore: Prandelli.
    Germania (4-2-3-1): Neuer 5,5, Boateng 4 (71′ Muller 5), Badstuber 4, Hummels 5, Lahm 5, Schweinsteiger 4, Khedira 6, Podolski 4 (46′ Reus 6,5), Ozil 4, Kroos 6, Gomez 3 (46′ Klose 5). Allenatore: Low.

    Italia-Germania 2-1, highlights dell’incontro

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  • L’Italia sfida la Germania, in palio la finale

    L’Italia sfida la Germania, in palio la finale

    Questa sera a Varsavia va in scena Italia-Germania, seconda semifinale di Euro 2012. Al Narodowy Stadion gli azzurri proveranno a sovvertire i pronostici della vigilia, andando a conquistare il pass per la finalissima del 1 luglio. Dall’altra parte i tedeschi vorranno liberarsi definitivamente del macigno Italy, davanti al quale sono sempre usciti sconfitti durante le fasi finali dei grandi tornei. Sono molte le similitudini con il 2006, l’anno del Mondiale “azzurro”. Anche allora nessuno pensava che l’Italia avrebbe avuto la forza e la classe di sconfiggere l’autentica rivelazione della competizione, andando poi a conquistare il titolo qualche giorno più tardi contro i Galletti di Domenech. Ieri come oggi, oggi come ieri, dipende dai punti di vista, il risultato finale non cambia. Not fear Italy!

    Italia-Germania, Prandelli recupera tutti

    Durante la sfida contro l’Inghilterra Prandelli avrà storto più di una volta il naso mentre vedeva i suoi giocatori rompersi uno dietro l’altro. Prima De Rossi, poi Abate. Avrà poi imprecato mentre Maggio, entrato al posto del terzino rossonero, riceveva il cartellino giallo che equivaleva a squalifica certa per l’eventuale semifinale. Il tutto consapevole del fatto che ci sarebbe stato bisogno di un miracolo per vedere Chiellini in campo. Stavolta però la dea bendata ha volto il proprio sguardo verso gli azzurri, che ad eccezione dello squalificato Maggio saranno tutti a disposizione del commissario tecnico.

    Italia-Germania, Chiellini a sinistra

    Il rientro di Chiellini spinge Prandelli a scegliere il bianconero per la corsia di sinistra, preferendolo a Balzaretti, non al meglio dopo il match contro l’Inghilterra. Una scelta dettata anche dalla presenza su quella fascia di Thomas Muller, autentico fuoriclasse della squadra di Low. Come accennato in precedenza, Ignazio Abate scenderà regolarmente in campo nel ruolo naturale di terzino destro. Il rossonero sarà chiamato a un duplice lavoro, di spinta e di contenimento, perché se è vero che di fronte si ritroverà con ogni probabilità Podolski, è vero anche che la corsia di destra azzurra sarà quella su cui Prandelli dovrà puntare molte delle fiche rimaste a disposizione. Al centro della difesa Barzagli e Bonucci, se ripeteranno la prestazione offerta contro Rooney e compagni, non dovranno avere grosse difficoltà nel controllare Gomez (favorito su Klose).

    Italia-Germania, Pirlo contro Ozil

    A centrocampo Italia e Germania offrono ai tifosi il meglio di sé. Schweinsteiger e Ozil da una parte, De Rossi e Pirlo dall’altra, senza dimenticare Khedira e Marchisio. Potenza fisica, talento sfrontato, classe da Roi, tutto questo è Italia-Germania. C’è poi la Montolivo story: infanzia e adolescenza trascorse a pochi km da Amburgo (per lo più durante le vacanze estive), madre tedesca, tanti amici conosciuti proprio in Germania, e oggi avversari da battere. Il neo rossonero poi dovrà anche riscattarsi dal rigore fallito contro gli inglesi ai quarti, sebbene non sia stato (per fortuna) decisivo per le sorti azzurre.

    Italia-Germania, staffetta Cassano-Diamanti?

    In attacco Prandelli potrebbe decidere di giocarsi la carta Diamanti, sconvolgendo quindi i piani della difesa teutonica. Quando è sceso in campo, il trequartista del Bologna ha impressionato per dinamicità e personalità, qualità fondamentali per il gioco di Prandelli. D’altro canto Fantantonio appare in calo, sopratutto dal punto di vista fisico. Nella sfida dei quarti non ha mai inciso, subendo poi l’ennesima sostituzione di questi Europei proprio a vantaggio di Diamanti. In ogni caso sembra difficile che Prandelli decida di tenere fuori Cassano, uomo spogliatoio e simbolo del nuovo corso varato 2 anni fa dall’ex tecnico di Parma e Fiorentina. Balotelliinvece è confermato al 100%: spetterà quindi all’attaccante del Citizen dover creare sconquassi in mezzo alla difesa del Bayern, composta da Badstuber e Hummels, e sopratutto trafiggere il portierone del Bayern, Manuel Neuer.

    Italia-Germania, i precedenti

    Solo gioie per gli azzurri. Le 7 volte in cui queste due Nazionali si sono incontrate nelle grandi competizioni, l’Italia non ha mai perso (3 vittorie e 4 pareggi). Successi indimenticabili per tutti i tifosi italiani. Si parte dalla “partita del secolo” (Messico ’70, Italia-Germania 4-3), per passare alla vittoria del  Mondiale ’82 davanti agli occhi del Presidente Pertini (Italia-Germania 3-1, ve lo ricordate Tardelli?). Infine, storia recente, il successo nella semifinale 2006, il capolavoro della Nazionale di Lippi. Pirlo, Buffon, Barzagli e De Rossi c’erano. Sapranno oggi replicare la serata indimenticabile di sei anni fa?

    Italia-Germania, le quote

    I bookmakers sono concordi nel considerare la Germania favorita (1,87). Il successo della Nazionale di Prandelli entro i 90′ minuti regolamentari paga 4 volte la posta. Lo stesso gol dell’Italia è considerato come un’eventualità remota (1.55). Su Gomez e Balotelli i bookmakers puntano le loro maggiori speranze (un gol del Panzer tedesco è dato a 2,85, la rete dell’italiano a 3,20). Sempre Gomez è il giocatore sul quale i bookmaker credono che possa realizzare la prima rete dell’incontro (6,00). L’over (oltre 2,5 gol durante l’arco dei 90′ minuti) è quotato 2,10 (l’Italia fin qui ha sempre concluso i match sotto il segno dell’Under ndr).

    Italia-Germania, probabili formazioni

    Italia (4-3-1-2): Buffon, Abate, Bonucci, Barzagli, Chiellini, Pirlo, De Rossi, Marchisio, Montolivo, Cassano, Balotelli.
    A disposizione: De Sanctis, Sirigu, Ogbonna, Balzaretti, Giaccherini, Thiago Motta, Nocerino, Diamanti, Giovinco, Di Natale, Borini. Allenatore: Prandelli.
    Germania (4-2-3-1): Neuer, Boateng, Badstuber, Hummels, Lahm, Khedira, Schweinsteiger, Ozil, Muller, Podolski, Gomez.
    Panchina: Wiese, Zieler, Schmelzer, Howedes, Mertesacker, Gundogan, Bender, Kroos, Gotze, Shurrle, Klose, Reus. Allenatore: Low.

  • Rinnovo Thiago Silva, Milan richiama il Psg. E Berlusconi?

    Rinnovo Thiago Silva, Milan richiama il Psg. E Berlusconi?

    Alle volte ritornano. Per alcuni era inevitabile, per i romantici invece qualsiasi questione legata al Dio denaro rimane ad oggi incomprensibile. Thiago Silva, per chi ancora non l’avesse capito, è un professionista come il 90% dei calciatori che scendono in campo. L’offerta del Psg era irrinunciabile (7,5 milioni di euro a stagione ndr), impensabile per un difensore. Non sono ancora trascorsi 10 giorni dal rifiuto del Milan che l’agente del brasiliano si è già presentato a battere cassa. La grana del rinnovo di Thiago Silva potrebbe riaprire scenari fino a 2 settimane fa considerati privi di logica. Le parole di Berlusconi durante la trasmissione di Speciale Calciomercato condotta da Criscitiello erano chiare, nette, non lasciavano alcuno spazio ad un futuro diverso. E invece…

    Rinnovo Thiago Silva, allarme Milan

    Quando giovedì scorso i legali di Thiago Silva si sono precipitati in Via Turati c’era già il sentore che qualcosa stesse cambiando rapidamente in casa Milan. Se la mossa del giocatore era prevedibile, è stata spiazzante la proporzione della richiesta, sia per i tifosi che (sopratutto) per Galliani. Attualmente Thiago Silva percepisce al Milan un ingaggio di 4 milioni all’anno. Di fronte alla proposta contrattuale del Psg, l’ad rossonero aveva confermato di voler ritoccare l’ingaggio del difensore brasiliano. Sì d’accordo, un aumento però che rientrasse nei parametri della politica economica varata dalla società. Galliani aveva già pronta una bozza di rinnovo da 5/5,5 milioni a stagione, ma non poteva di certo pensare che Thiago Silva si presentasse con una richiesta pari a quella del Psg (consapevole lui stesso dell’austerity che vige a Milanello e dintorni).

    Rinnovo Thiago Silva, torna in scena Leonardo

    thiago silva | © Claudio Villa/Getty Images

    Dopo aver subito il colpo, Galliani ha frettolosamente riallacciato i rapporti con Leonardo e l’entourage del Paris Saint Germain. A distanza di 10 giorni però lo scenario è completamente diverso. Perché se è vero che il Psg fino a una settimana e mezzo fa era disposto ad offrire 42 milioni di euro per Thiago Silva, ora è lecito immaginare come i francesi non siano più disposti a sottostare alle richieste del Milan, sapendo che il manico del coltello è completamente dalla loro parte. E questo Galliani lo sa.

    Rinnovo Thiago Silva, decide Berlusconi

    La palla ripassa ora al presidente Berlusconi. E’ infatti soltanto il numero uno del Milan, come già successo in altre occasioni, a poter risolvere una situazione che man mano passano i giorni diventa più difficile. Al momento è chiaro come Adriano Galliani non abbia alcuna intenzione di cedere alle richieste avanzate dai legali di Thiago Silva, come è evidente che il calciatore non sia disposto a rinunciare ad uno stipendio come quello propostogli dal Psg. Spetterà quindi a Berlusconi convincere in qualche modo il brasiliano a limare la propria richiesta. Qualora riceva un secco no dal giocatore, sarebbero due le strade da scegliere. La prima porta ad uno sforzo economico neanche poi così oneroso, l’altra invece va in direzione Parigi, destinazione Parco dei Principi (un viaggio per cui il Psg sarebbe disposto ad offrire al Milan oltre 35 milioni di euro).

  • Germania-Italia, la partita del secolo 40 anni dopo

    Germania-Italia, la partita del secolo 40 anni dopo

    Ci risiamo. A distanza di sei anni dalla semifinale del Mondiale di Berlino, Germania-Italia sono di nuovo faccia a faccia. Oggi come allora i tedeschi vengono dati come favoriti. Lo strapotere fisico messo in mostra dalla Nazionale di Low è imbarazzante rispetto a tutte le altre formazioni rimaste a Euro 2012, e a livello tecnico cede il primato soltanto alla Roja. La storia ha però dimostrato più volte come i pronostici della vigilia non siano una scienza esatta. Senza tornare indietro al 1800, la stessa Champions di quest’anno è un valido esempio a supporto di quanto appena detto. Conferme che gli stessi tifosi tedeschi hanno provato sulla loro pelle sei anni fa. A tre giorni dalla sfida scopriamo le curiosità e riviviamo i precedenti più famosi.

    BLOCCO CONTINENTALE – Germania e Italia si fondano entrambe su due blocchi che influenzano pesantemente l’undici titolare. Quando giovedì leggeremo le formazioni che scenderanno in campo a Varsavia, Bayern Monaco e Juventus saranno presenti con un’intera squadra. Da una parte infatti troveremo Neuer, il capitano Lahm, Badstuber, Schweinsteiger, Muller e Mario Gomez. Dall’altra Prandelli farà affidamento sul blocco bianconero composto da Buffon, Bonucci, Barzagli, Pirlo e Marchisio, che tante soddisfazioni ha dato nel quarto di finale contro l’Inghilterra

    BLOCCO MENTALE – Germania-Italia non è però solo Bayern-Juve. L’esito finale del match dipenderà anche, e sopratutto, dall’approccio mentale. Il nome del paragrafo, oltre a fare il verso al precedente, è funzionale per descrivere la situazione in casa Germania. La finale è ad un passo, e ciò non fa altro che aggiungere ulteriore pressione alle due squadre. E chi ha dimostrato di pagare lo stress emotivo prima di un match così importante sono sicuramente i giocatori tedeschi. La Germania negli ultimi 6 anni è arrivata sempre a un passo dal successo, senza mai trovarlo. Di Berlino 2006 ne abbiamo già abbondantemente parlato. Nel 2008 in Austria-Svizzera il sogno svanì in finale contro le Furie Rosse. Due anni dopo è ancora la Spagna ad eliminare i tedeschi, stavolta in semifinale. A ciò va ad aggiungersi la delusione incredibile della finale di Champions League persa dai giocatori del Bayern Monaco davanti al pubblico di casa, con i Blues di Di Matteo a recitare il ruolo di Davide contro Golia. Un mese e nove giorni dopo potrebbe materializzarsi un altro incubo, a poche centinaia di km dall’Allianz Arena.

    ETA’ MEDIAGermania è sinonimo di freschezza, Italia di esperienza. Low ha portato a questi Europei una rosa di calciatori la cui età media non supera i 25 anni. Il collega italiano invece, pur rinnovando profondamente lo scacchiere azzurro, non ha voluto prescindere dal fattore esperienza, con un età media che sfiora i 29 anni. Si sa, nei grandi tornei vi sono due componenti fondamentali, la forza fisica e la forza mentale. Sotto questo punto di vista Germania e Italia viaggiano sul punteggio di 1-1.

    Fabio Grosso festeggia l’1-0 alla Germania | ©VALERY HACHE/AFP/Getty Images

    REDUCI – Di quel Germania-Italia di Berlino 2006 sono rimasti pochi ma illustrissimi reduci. Sul prato di Dortmund c’erano da una parte i gemelli del gol Klose-Podolski, Lahm e Schweinsteiger, mentre nell’undici di Lippi rispondevano presente Buffon e Pirlo, con Barzagli e De Rossi rimasti per tutti i 120′ minuti in panchina. Sei anni dopo Buffon e Pirlo saranno ancora lì, a difendere l’orgoglio azzurro, e stavolta anche Barzagli e De Rossi (forse) potranno dire la loro dal primo minuto.

    BESTIA NERA – L’Italia è la vera bestia nera della Germania. Non a caso questa mattina tutti i quotidiani tedeschi hanno esorcizzato l’approdo degli azzurri in semifinale. Angela Merkel nella sua esistenza non ha ancora avuto il piacere di vedere trionfare la propria Nazionale contro quella italiana, almeno in competizioni ufficiali. Nei sette precedenti fin qui disputati, l’Italia ha vinto 3 volte e pareggiato nelle restanti 4 occasioni. E i tedeschi? A bocca asciutta, sempre.

    PARTIDO DEL SIGLO – Quando diciamo Germania-Italia pensiamo subito a quella che è stata definita da tutti come la “partita del secolo”, il leggendario 4-3 con cui gli azzurri sconfissero a Città del Messico la Nazionale tedesca. Dodici anni dopo la finale di Madrid che ci portò a vincere la nostra terza Coppa del Mondo, successo firmato da Rossi, Tardelli e Altobelli. E poi lì, a Berlino, nella loro casa, per prenderci la Coppa che mancava da 24 anni. La storia si ripete?

    MESSICO ’70, ITALIA-GERMANIA 4-3 VIDEO
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    MADRID ’82, ITALIA-GERMANIA 3-1 VIDEO
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    BERLINO ’06, GERMANIA-ITALIA 0-2 VIDEO
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  • Milan Kakà è mister X. Galliani incontra Bosco Leite

    Milan Kakà è mister X. Galliani incontra Bosco Leite

    Continuano a rincorrersi le voci che vogliono Kaka vestire nuovamente la maglia del Milan. Secondo quanto riportato da As stamani, il padre del fuoriclasse brasiliano sarebbe a Milano per incontrare l’amministratore delegato dei rossoneri Adriano Galliani. I due starebbero mettendo a punto le prossime mosse per convincere il Real Madrid a cedere in prestito l’ex numero 22 del Diavolo. Galliani ha più volte dichiarato l’impossibilità da parte della società rossonera di accontentare le richieste economiche di Kaka, il cui stipendio annuale è pari a 9 milioni di euro (18 milioni lordi), cifra monstre per le casse di Via Turati. Spiragli decisivi ancora non se ne vedono. In ogni caso l’operazione Kaka continua ad essere tra le più affascinanti di questa estate 2012.

    Dalla Spagna sono sicuri, Kaka non sarà un giocatore del Real Madrid anche nella prossima stagione, ormai alle porte. Il brasiliano non rientra più nei piani di Mourinho, stanco di aspettare un giocatore rimasto negli ultimi 3 anni più a curare i malanni fisici che altro. I Blancos poi non sono più disposti a tenere un calciatore che guadagna quasi 10 milioni all’anno senza mai essere stato protagonista in Liga e Champions League.

    Da qui l’accostamento di Kaka al Milan, il grande amore del brasiliano, con cui ha trionfato in Europa nel 2007 e vinto il Pallone d’oro. L’unico problema è che i rossoneri non sono disposti a pagare i 25 milioni di euro chiesti dal Real per la cessione, tanto meno pagare per intero il contratto al calciatore. Due falle non di poco conto che rendono la trattativa impraticabile. Ma allora perché si continua a parlare di Kaka al Milan?

    kaka | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images
    A dir la verità qualche carta in mano Galliani ce l’ha. Innanzitutto la volontà del Real di cedere il giocatore, il cui ingaggio è diventato insostenibile anche per i Blancos. Dalla sua l’ad rossonero può contare anche sulle ottime relazioni con il presidente madrileno, Florentino Perez. Ci sono poi due calciatori del Milan su cui il Real Madrid non ha nascosto il proprio interesse, ovvero Boateng e Zlatan Ibrahimovic, che potrebbero entrare come pedine di scambio nell’affare Kaka (sopratutto il Prince).

    Oltre a ciò ricordiamo che c’è sempre la possibilità della rescissione consensuale del contratto, con Kaka che sarebbe libero di scegliersi una nuova squadra e il Real Madrid non sarebbe costretto a pagare i 3 anni di contratto (27 milioni di euro) che ancora legano il brasiliano alla società spagnola. Spetterebbe poi allo stesso Kaka prendere la decisione di ridursi notevolmente l’ingaggio rispetto ai 9 milioni che percepisce attualmente.

    Infine c’è un altro motivo non secondario che spinge Kaka a lasciare il Real Madrid. Fra due anni infatti si gioca il Mondiale 2014, e sarà lo stesso Brasile a ospitare la manifestazione iridata. L’ex Pallone d’oro ha bisogno di giocare con continuità se vuole rientrare nelle grazie del ct Menezes, altrimenti rischia seriamente di assistere sul divano di casa a quelli che con ogni probabilità saranno gli ultimi Mondiali per lui ad alto livello. Anche perché nel 2014 Kaka compirà 32 anni.

  • Spagna-Francia 2-0, Xabi Alonso elimina i Bleus

    Spagna-Francia 2-0, Xabi Alonso elimina i Bleus

    La Roja approda alle semifinali superando per 2-0 i Bleus. Spagna-Francia viene decisa dalla doppietta di Xabi Alonso. Il centrocampista del Real Madrid trova la rete del vantaggio al 19′ minuto del primo tempo con un colpo di testa che spiazza il portiere Lloris (assist di Jordi Alba). Nella ripresa chiude definitivamente il match al 90′ minuto, quando l’arbitro Rizzoli fischia un calcio di rigore in favore degli iberici per il fallo di Reveillere su Pedro. Dal dischetto il Blancos non sbaglia. Per la Nazionale francese è notte fonda. Galletti mai pericolosi dalle parti di Casillas, se si esclude il calcio di punizione del centrocampista Cabaye nel corso della prima frazione di gioco. Crediamo che la rinuncia a giocarsi la partita costerà caro al ct Blanc, il cui contratto scade al termine di questi Europei.

    FALSO NUEVE – Ancora una volta Del Bosque ha sorpreso tutti, schierando un 4-3-3 senza attaccanti, con Fabregas a fungere da finto numero 9. La scelta, già adottata nella prima partita del Gruppo C contro l’Italia, ha fatto storcere il naso a parecchi addetti ai lavori prima del fischio di inizio. Nonostante le critiche e una partita non spettacolare, il risultato ha dato ancora una volta ragione al commissario tecnico della Spagna, vincitore due anni fa della Coppa del Mondo in Sudafrica.

    BANDIERA BIANCA – Alla Donbas Arena ieri sera abbiamo assistito alla resa francese ancora prima che scendesse sul terreno di gioco. Laurent Blanc ha sconfessato le proprie idee tattiche scegliendo di non giocare. Un 4-4-1-1 con Debuchy spostato sulla linea di centrocampo. In mediana Cabaye e M’Vila, con Ribery sulla trequarti dietro l’unica punta Benzema. Prova imbarazzante quella dei Bleus, entrati in campo con l’unico scopo di distruggere il gioco degli avversari senza mai riuscirci.

    xabi alonso | ©Martin Rose/Getty Images
    INVIOLABILE – Anche ieri la difesa della Roja ha confermato di essere impenetrabile. Sergio Ramos e Pique fino ad oggi hanno avuto vita facile, favoriti dall’incredibile possesso palla messo in mostra dai loro compagni di squadra. Se tu, Spagna, tieni palla per 80′ minuti, lasciando le briciole ai tuoi avversari, e’ logico dopo 4 partite di un Europeo aver subito soltanto un gol (proprio contro l’Italia).

    ADESSO RONALDO – In semifinale le Furie Rosse incontreranno il Portogallo di Cristiano Ronaldo, fin qui protagonista assoluto di questi Europei 2012. Il fuoriclasse del Real Madrid dovrà inventarsi qualcosa di straordinario contro la difesa iberica, composta da 3/4 da suoi compagni di club (Casillas, Arbeloa, Sergio Ramos).

    PAGELLE SPAGNA-FRANCIA 2-0, QUARTI DI FINALE EURO 2012

    Jordi Alba 7: Dopo una Fase a gironi da protagonista, serve l’assist a Xabi Alonso per il gol che di fatto consegna alla Roja le semifinali. Il laterale sinistro del Valencia (in odor blaugrana) è forse la più bella sorpresa di questi Europei 2012 per la Nazionale spagnola.
    Xavi 6,5: niente di trascendentale dal cervello del Barca. E’ anche vero però che non sbaglia un passaggio a centrocampo, e al termine della partita sembra appena sceso in campo. Questo la dice lunga sulla “fatica” della Spagna ieri sera contro i Galletti.
    Xabi Alonso 7,5: una doppietta da urlo per il Blancos. Onnipresente in campo, lo ritroviamo in difesa, a centrocampo e in attacco. Una prestazione speciale per una partita speciale, la numero 100 con la maglia della Nazionale.
    Fabregas 6,5: è lui il falso nueve, l’asso nella manica di Del Bosque. Attacca l’area da vero centravanti, anche se i suoi piedi non sono da numero 9.

    Debuchy 5: non ha colpe se Blanc decide di schierarlo a centrocampo, lui che centrocampista non è. Quando la Spagna ha visto il terzino sinistro del Lille in quella posizione ha capito di avere il via libera per l’allenamento del tardo pomeriggio. In pochi infatti si sono accorti che fosse un quarto di finale degli Europei.
    Cabaye 6: tra i pochi a salvarsi nel disastro francese. Il centrocampista del Newcastle è protagonista di una discreta prova, e della conclusione più pericolosa verso la porta di Casillas. Conclude l’avventura in Ucraina senza infamia e senza lode.
    Ribery 5,5: ci prova, la determinazione non gli manca, ma l’ennesimo fallimento transalpino lo travolge. Un anno horribilis per Ribery, del tutto simile a quello del proprio compagno di club Robben.
    Benzema 5,5: leggi Ribery. Commovente ad inizio ripresa, quando cerca disperatamente di ricevere il pallone dai suoi compagni. Serata da dimenticare per Karim, che adesso farà il tifo per Cristiano Ronaldo in semifinale.

    Tabellino Spagna-Francia 2-0, quarti di finale Euro 2012
    Spagna (4-3-3): Casillas 6, Arbeloa 6, Sergio Ramos 6,5, Jordi Alba 7, Xabi Alonso 7,5, Xavi 6,5, Iniesta 6,5 (84′ Cazorla s.v.), Silva 7 (65′ Pedro 6,5), Fabregas 6,5 (67′ Torres 6). Allenatore: Del Bosque.
    Francia (4-4-1-1): Lloris 6, Reveillere 5, Rami 5, Koscielny 6, Clichy 5, M’Vila 5, Cabaye 6, Malouda 5 (65′ Menez 5), Debuchy 5 (65′ Nasri 5), Ribery 5,5, Benzema 5,5. Allenatore: Laurent Blanc.

    SPAGNA-FRANCIA 2-0 HIGHLIGHTS
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  • Verratti allontana la Juve “Rimango al Pescara”

    Verratti allontana la Juve “Rimango al Pescara”

    Fine della telenovela? Marco Verratti resterà per i prossimi 12 mesi al Pescara. Il giocatore, in accordo con il procuratore e la società, si è così tolto ufficialmente dal mercato. Esultano i tifosi del Delfino, che fino a pochi giorni fa avevano perso le speranze di vedere il centrocampista vestire anche in Serie A la maglia del Pescara. Ad annunciarlo lo stesso sito ufficiale del club, che alle ore 11.06 ha emesso una nota di poche righe nelle quali si legge il desiderio da parte di Verratti e del Pescara di proseguire il matrimonio anche in vista della prossima stagione 2012-2013. La Juventus rimane spiazzata dall’ultimo colpo di scena in casa Pescara, mentre a Napoli la notizia di oggi è salutata come uno splendido assist per De Laurentiis e Bigon.

    Sono state sufficienti sei righe per cancellare pagine e pagine di giornali e siti web che per più di un mese avevano descritto tanto accuratamente la sceneggiatura della telenovela Verratti. Sei righe dove il nome del centrocampista pescarese figura una volta. La scena è letteralmente rubata dalla foto che campeggia sopra lo scarno comunicato, nella quale il Presidente del Delfino Sebastiani stringe la mano destra al proprio giocatore. Sorridendo, entrambi guardano verso il fotografo come per dire: tranquilli ragazzj, va tutto bene.

    verratti
    marco verratti | ©Giuseppe Bellini/Getty Images

    Lo stesso Verratti aveva anticipato la nota ufficiale del club scrivendo un messaggio d’amore ai tifosi del Pescara sul proprio profilo Facebook. Messaggio dove il calciatore nega di aver preso accordi con altre società (leggi Juve e Napoli), ricordando come a gennaio abbia firmato un nuovo contratto con il Pescara che lo lega alla società abruzzese fino a giugno del 2016. Infine Verratti chiude dicendo che da ora in avanti il suo unico pensiero sarà quello di far bene con gli abruzzesi nella prima stagione in Serie A.

    Una vicenda dall’epilogo incredibile, sopratutto per la Juventus. La società bianconera aveva in mano il gioiellino del Pescara fino a 3-4 giorni fa, quando addirittura era ad un passo dall’ufficializzare l’acquisto in comproprietà per 5 milioni di euro più la comproprietà di Troisi e il prestito con diritto di riscatto del giovane Bouy (scuderia Raiola). Forte anche del desiderio di Verratti di approdare a Torino (non è un mistero che tifi Juve), Marotta e Paratici erano ormai sicuri che l’operazione avesse già riservato la parola fine. Così invece non è stato. Ma allora, di chi è la colpa?

    All’ultima domanda non possiamo che rispondere Napoli. La società partenopea nelle ultime ore aveva letteralmente scavalcato la Juventus nella corsa al giocatore. Un sorpasso però che non può definirsi decisivo, dal momento che spesso e volentieri a decidere è il calciatore. La volontà di Verratti è chiara a tutti, Napoli compreso. Sta di fatto però che il Pescara abbia più volte ribadito il concetto di preferire l’offerta azzurra rispetto a quella di Marotta (intero cartellino di Santana, comproprietà di Bariti più una sorpresa dal Sudamerica (il cui acquisto verrebbe concluso insieme). In ogni caso il comunicato ufficiale di questa mattina cancella, per il momento, qualsiasi tipo di discorso che vada in tale direzione. Verratti rimane al Pescara.

  • Spagna-Francia, Torres contro Benzema. Ronaldo osserva

    Spagna-Francia, Torres contro Benzema. Ronaldo osserva

    Si gioca stasera alla Donbas Arena Spagna-Francia, match valido per i quarti di finale degli Europei 2012. Nel clan iberico non c’è la stessa fiducia di due o quattro anni fa, quando la Roja si issò sul tetto continentale prima e quello del mondo poi. Complice una Fase a gironi piuttosto deludente per gli standard a cui ci aveva abituato, ad eccezion fatta della partita contro l’Irlanda, la squadra di Del Bosque affronta una Francia completamente rinnovata dal nuovo commissario tecnico Blanc. I transalpini hanno convinto sopratutto nelle prime due partite del Gruppo D, contro Inghilterra e Ucraina, per poi cadere rovinosamente nell’ultima gara contro la Svezia, perdendo il primato a favore degli inglesi. Entrambe le Nazionali dovrebbero scendere in campo schierandosi con il 4-3-3.

    INSEGUENDO BARCELLONA – Nessuna variazione nella Spagna, con Del Bosque chiaramente orientato nel confermare in blocco il modulo tattico dei blaugrana. In attacco confermato Torres, autore fin qui di due reti (doppietta all’Eire). Il tridente è completato da Iniesta e Silva. A centrocampo giocheranno Xavi, Busquets e Xabi Alonso. Solo panchina per Fabregas. Davanti a Casillas la coppia centrale difensiva sarà composta da Piqué e Sergio Ramos, con Arbeloa e Jordi Alba sugli esterni.

    INSEGUENDO CHELSEA – Alla vigilia le dichiarazioni di Blanc non lasciano spazio all’immaginazione. L’ex difensore dell’Inter ha infatti rivolto la mente al match tra Italia e Spagna, quando gli azzurri si resero protagonisti di una partita giocata in trincea per poi sfruttare ripartenze fulminee (Chelsea docet). Il 4-3-3 transalpino prevede il tridente offensivo formato da Benzema-Ribery-Malouda. A centrocampo M’Vila davanti alla difesa, con Cabaye e Nasri in posizione più avanzata. I terzini saranno Debuchy e Clichy. Al centro della difesa non ci sarà Mexes (squalificato), che verrà sostituito da Koscielny. Confermato Rami. In porta il capitano Lloris.

    karim benzema | ©FRANCK FIFE/AFP/GettyImages
    PRECEDENTI – La Francia è la bestia nera della Spagna. I transalpini non hanno mai perso contro la Roja (5 vittorie e un pareggio). L’ultima volta che i Galletti hanno incontrato la Spagna in una partita ufficiale è stato l’ottavo di finale della World Cup 2006, quando sconfissero le Furie Rosse per 3-1, passate inizialmente in vantaggio grazie alla rete di Villa, oggi assente.

    QUOTE – Spagna-Francia secondo i bookmakers ha già un vincitore designato. L’1 della Roja è dato a 1,72. In pochi credono invece al successo dei transalpini, la cui vittoria è quotata a 5. Il pareggio al termine dei 90′ minuti regolamentari è a 3,50. Invitante la quota dell’over, che paga 2,35 la posta.

    Probabili formazioni Spagna-Francia
    Spagna (4-3-3): Casillas, Arbeloa, Pique, Ramos, Jordi Alba, Xavi, Busquets, Xabi Alonso, Iniesta, Silva, Torres.
    A disposizione: Valdes, Reina, Albiol, Martinez, Juanfran, Fabregas, Cazorla, Jesus Navas, Pedro, Negredo, Mata, Llorente. Allenatore: Del Bosque.
    Francia (4-3-3): Lloris, Debuchy, Rami, Koscielny, Clichy, M’Vila, Cabaye, Nasri, Ribery, Malouda, Benzema.
    A disposizione: Mandanda, Carrasso, Reveillere, Evra, Valbuena, Matuidi, Menez, Diarra, Martin, Menez, Ben Arfa, Giroud. Allenatore: Blanc.

    SPECIALE EURO 2012