Autore: Federico Pisanu

  • Torneo di Viareggio risultati live ottavi di finale

    Torneo di Viareggio risultati live ottavi di finale

    Oggi 19 febbraio scattano gli ottavi di finale del Torneo di Viareggio 2013. Seguite con Il Pallonaro tutti i risultati live delle otto partite in programma questo pomeriggio. Nel Gruppo A gli spettatori dello Stadio Bellucci di Agliana (PT) assisteranno allo spettacolare All Boys-Milan. Match ricco di fascino anche a Paganico (GR) dove il Torino tenterà l’impresa di battere la Roma. Più agevoli invece gli impegni per Inter e Juventus, che affronteranno rispettivamente Spezia e Juve Stabia. L’incontro della Primavera di Bernazzani sarà trasmesso da Rai Sport 2 in diretta a partire dalle ore 17.

    Nel Gruppo invece il Napoli è atteso dalla sfida contro il Genoa, squadra quest’ultima da non sottovalutare. Allo Stadio Bresciani (diretta Rai Sport 1 ore 15) scenderanno in campo Lazio e Anderlecht, con i biancocelesti di mister Bollini sulla carta favoriti rispetto alla formazione belga. Gara equilibrata allo Stadio Comunale di Chiavari (GE), dove Siena e Virtus Entella daranno fondo alle ultime energie rimaste per conquistare la qualificazione ai quarti. Chiude il programma degli ottavi Fiorentina-Parma, match che vede la squadra di mister Semplici un gradino sopra rispetto ai pari età ducali.

    Risultati live ottavi di finale Torneo di Viareggio

    Torino-Roma 1-1. Marcatori: 25′ Matteo Ricci (R), 37′ Gyasa (T). TORINO BATTE ROMA AI RIGORI.
    Juventus-Juve Stabia 0-1. Marcatori: 57′ Gargiulo (JS)
    All Boys-Milan 1-2. Marcatori: 14′ Henty (M), 18′ Mazur rig. (AB), 70′ Ganz rig. (M)
    Napoli-Genoa 1-1. Marcatori: 52′ Fornito (N), 72′ Jara Martinez (G). GENOA BATTE NAPOLI AI RIGORI.
    Lazio-Anderlecht 0-0. ANDERLECHT BATTE LAZIO AI RIGORI.
    Fiorentina-Parma 0-0. PARMA BATTE FIORENTINA AI RIGORI.
    Inter-Spezia 0-0 SPEZIA BATTE INTER AI RIGORI
    Siena-Virtus Entella 2-0. Marcatori: 32′ (S), 66′ (S)

  • Adidas Warriors, il completino adizero a maniche corte

    Adidas Warriors, il completino adizero a maniche corte

    Se non è una rivoluzione questa. Adidas e Warriors insieme firmano la novità più geniale della pallacanestro moderna: il completino adizero a maniche corte. Sì, avete letto bene. Golden State fra qualche giorno (22 febbraio ndr) farà il suo debutto sui parquet dell’Nba con la sua nuova canotta, dove le maniche corte saranno la sorpresa per avversari e spettatori. Ma Adidas non ha voluto soltanto allungare la maglia da gioco, per quello sarebbe bastata pure una sarta da sette euro l’ora. Il completino adizero sarà infatti anche il più performante tra quelli usati attualmente dai giocatori delle altre franchigie. Tra i suoi punti di forza segnaliamo la leggerezza, uno speciale tessuto corto che può allungarsi con una massima ventilazione per garantire il miglior comfort al giocatore ed una possibilità di movimento uguale se non maggiore rispetto alla canotta tradizionale.

    Adidas Warriors
    Harrison Barnes indossa il completino adizero a maniche corte

    A spiegare il motivo per il quale Adidas ha scelto Golden State per questo completino rivoluzionario è stato lo stesso Lawrence Norman, vice presidente, adidas global basketball, che ha definito i Warriors come una delle squadre più giovani e divertenti del panorama Nba, e dunque perfettamente in linea con la politica adottata da Adidas nel realizzare il completino adizero a maniche corte.

    Unanimi consensi arrivano anche dal presidente dei Warriors, Rick Welts, entusiasta della nuova canotta, “la quale è un cenno allo stile dei nostri tifosi e allo spirito della Bay Arena”, sottolineando come l’innovazione e l’originalità sia radicata ormai da anni nella loro cultura.

    Anche i giocatori dei Warriors sono felici per questa nuova opportunità. A riguardo non possiamo non citare le dichiarazioni di Harrison Barnes: “amo la comodità e lo stile che questa maglia mi fornisce sul campo. Non vedo l’ora di indossarla in partita”.

    Barnes dovrà attendere solo pochi giorni. Il debutto ufficiale del completino adizero a maniche corte è infatti fissato per venerdì 22 febbraio nel match che i Warriors disputeranno contro San Antonio, che verrà trasmesso live dall’emittente televisa ESPN.

    Adidas Warriors insieme per il completino a maniche corte

  • Per battere il Barça serve un Milan essenziale e mononota

    Per battere il Barça serve un Milan essenziale e mononota

    Ci voleva il Festival di Sanremo per creare un titolo così alla vigilia di una delle partite più importanti di tutta la stagione. Milan-Barcellona è la sfida dell’anno per i tifosi rossoneri, forse del mese per quelli blaugrana. E questo già aiuta a comprendere come la gara di mercoledì sera a San Siro non nasca sotto degli auspici così fantastici. Però chissà, magari proprio Sanremo può servire da illuminazione. Ci appelliamo al conte Max, uno che dalla fronte ci pare essere discretamente sveglio e malleabile: Max, invece che dar retta a Berlusconi, segui il nostro consiglio. Gioca un calcio essenziale e mononota, dove tra il dire e il fare non c’è di mezzo il mare di Livorno ma la verticalizzazione, un’idea che si illumina d’immenso dando vita all’eternità.

    Fallo anche per Conte, che così si ricorda della tua squadra quando parla d’Europa, e fallo pure per Arrigo Sacchi, il quale non vede l’ora di sbattere in faccia a Capello un’altra vittoria del Milan contro i blaugrana (sai, Don Fabio pure in Russia cammina con la sua aria da brillante ricordando quella gran finale di Champions).

    Milan-Barcellona da Festival del calcio

    Massimiliano Allegri, l'essenziale | ©Giuseppe Bellini/Getty Images
    Massimiliano Allegri, l’essenziale | ©Giuseppe Bellini/Getty Images

    Che sarà mai in fondo il Barcellona? Sì va bene, avrà pure vinto tutto in questi ultimi anni, e chi dice il contrario, ma un conto è il passato, un altro il presente. Ah, dite che anche adesso il Barça si beve questo Milan manco fosse una Red Bull? Non avete tutti i torti in effetti. Però questi spagnoli quando si convincono di qualcosa spesso fanno la figura dei pirla (e questo il Milan lo sa bene, sia con Sacchi che con Capello). L’auspicio per i tifosi rossoneri è che Messi continui a fare il brillante all’interno dello spartito blaugrana. Vi dirò di più, può far tutto quello che vuole, vincere il quinto Pallone d’oro già mercoledì a San Siro. Tanto alla fine che importa, non hanno vinto l’Essenziale e Mononota a Sanremo?

  • NBA All-Star Game: Chris Paul Mvp, trionfa Los Angeles

    NBA All-Star Game: Chris Paul Mvp, trionfa Los Angeles

    Tutti a nanna ragazzi, l’All-Star Game è finito da un pezzo. C’è stata una sola città a dominarlo, Los Angeles, che ha dato alla squadra dell’Ovest la vittoria sulle stelle dell’Est, dove c’era quel figazzo di LeBron, a cui non è bastato presentarsi con il titolo di “io segno almeno 30 punti in sei partite consecutive tirando col 60%” per conquistare il premio che invece è finito a Chris Paul, uno che quando gioca insieme a delle stelle si trasforma in sole, facendole brillare e girare tutte intorno, sfidando persino il sistema tolemaico (altri “brillanti” egocentrici come James). Cp3 ha chiuso la sua serata da sogno mettendo a referto 20 punti e 15 assist. Voi direte: e con ciò? Niente, vi basti pensare che qualcosa del genere non capitava dai tempi di Magic Johnson e Isiah Thomas. Mica due sprovveduti che trovi al campetto dell’oratorio, due astri veri, che sono arrivati sulla Terra per errore, un po’ come Michael Jordan, che su questo pianeta c’è forse già rimasto troppi anni.

    All-Star Game, Chris Paul e gli altri

    Chris Paul Mvp dell'All Star Game 2013 | ©Ronald Martinez/Getty Images
    Chris Paul Mvp dell’All Star Game 2013 | ©Ronald Martinez/Getty Images

    La domanda che tutti si fanno (a cui forse sanno già come rispondere, ma non importa) è a chi Chris Paul ha passato ieri il pallone. Presto detto, anche perché non è che ci fosse tutta questa scelta. Il primo a beneficiare degli assist di Cp3 è stato Kevin Durant, top scorer della partita con 30 punti. Dopotutto una prestazione normale per KD, uno dei migliori realizzatori (o il migliore, ora non ricordo bene) di questa stagione. Sì, ma c’era anche Kobe Bryant, che ha voluto continuare a fare il buon samaritano giocando anche per gli altri, senza però mancare all’appuntamento delle Top 5 (non vi anticipiamo niente). A testimonianza di ciò i “soli” 9 punti e 8 assist a referto.

    EST: Carmelo Anthony 26, Dwyane Wade 21, LeBron James 19
    OVEST: Kevin Durant 30, Chris Paul 20, Blake Griffin 19

    TOP 5 All-Star Game

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  • Crolla il Psg, il Lione riapre la Ligue 1

    Crolla il Psg, il Lione riapre la Ligue 1

    Sembrava essere la fuga decisiva e invece siamo di nuovo punto e a capo. Il Paris Saint Germain incappa nell’inaspettata sconfitta sul campo del Sochaux (3-2), vedendosi così annullare il vantaggio di sei punti accumulato nelle ultime giornate. Ora sono soltanto tre le lunghezze che separano il Lione dal Psg, con la squadra di Remi Garde vittoriosa per 4-0 contro il Bordeaux, in quella che veniva considerata come una delle trasferte più pericolose per Gomis e compagni. In realtà si è trasformata letteralmente in trionfo. Dopo aver chiuso sull’1-0 il primo tempo grazie alla rete di Clement Grenier, il Lione ha trovato nella ripresa ben tre reti, compreso il rigore di Grenier, il quale torna così a casa con una doppietta a referto.

    Non ha trascorso una bella serata invece il Psg di Carlo Ancelotti, messo ko nel finale da un gol di Cedric Bakambu. Oltre alla sconfitta i parigini devono registrare anche il caso Menez, stanco di fare panchina dopo l’arrivo nella capitale del brasiliano Lucas. Il tecnico però non ha voluto fare sconti a Menez dicendogli a chiare lettere di cercarsi un’altra destinazione in estate se non si sente a suo agio in una rosa come quella del Paris Saint Germain.

    Zlatan Ibrahimovic | ©FREDERICK FLORIN/AFP/Getty Images
    Zlatan Ibrahimovic | ©FREDERICK FLORIN/AFP/Getty Images

    Si rifà sotto anche il Marsiglia, che conquista tre punti importanti nel match casalingo contro il Valenciennes. A timbrare il gol vittoria al novantesimo minuto è stato Rod Fanni. Raggiunge il quarto posto il Nizza, che espugna il campo del Bastia con una rete di Neal Maupay. Prosegue nel frattempo anche la rimonta del Montpellier (1-0 al Nancy), che raggiunge all’ottavo posto il Bordeaux a quota 38 punti, a quattro lunghezze dalla quarta piazza.

    Risultati Ligue 1

    Lille-Rennes 2-0
    Marsiglia-Valenciennes 1-0
    Bastia-Nizza 0-1
    Brest-Ajaccio 1-1
    Lorient-Evian 2-1
    Montpellier-Nancy 1-0
    Tolosa-Troyes 2-2
    Bordeaux-Lione 0-4
    Reims-Saint Etienne 1-1
    Sochaux-Psg 3-2

    Prossimo turno

    Nizza-Reims
    Rennes-Sochaux
    Valenciennes-Tolosa
    Troyes-Bastia
    Nancy-Saint Etienne
    Evian-Montpellier
    Ajaccio-Lilla
    Lione-Lorient
    Bordeaux-Brest
    Psg-Marsiglia

  • Basket Serie A: Sassari e Varese ok, male Cantù

    Basket Serie A: Sassari e Varese ok, male Cantù

    Terminate le Final Eight di Coppa Italia, che hanno avuto come esito (neanche troppo scontato) il successo di Siena, riprende il campionato di Serie A. Senza neanche farlo apposta tornano subito a vincere sia Varese che Sassari. La Cimberio abbatte con un 78-61 Bologna, nonostante gli ospiti si rendano protagonisti nel terzo quarto di un parziale da 9-23 potenzialmente pericoloso, evidentemente non per questa Varese, che dimostra di essersi ripresa alla grande dopo il ko subito in finale contro la Montepaschi sette giorni fa. Tra i mattatori dell’incontro uno scatenato Dunston, che chiude la serata a quota 20 punti. Per Varese sono 15 le vittorie in diciotto partite complessive disputate

    Vince e convince Sassari, che asfalta al PalaSerradimigni la Reyer, confermando la sua arma letale, il reparto offensivo. La Dinamo chiude per l’ennesima serata sopra i 100 punti, con il tabellone che segna un parziale finale di 108-84. Top scorer per i padroni di casa Drake Diener con 27 punti, a cui si aggiungono i 17 del cugino Travis e di Ignerski. Per gli ospiti sono 20 i punti segnati da Diawara.

    La sorpresa della serata arriva a Brindisi, con gli uomini di Piero Bucchi che non smettono più di stupire battendo anche la corazzata Cantù (69-65). Continua dunque la crisi dei lombardi, che dopo la magra figura rimediata nelle Final Eight subiscono una nuova sconfitta in campionato. Con questo successo l’Enel rimane all’ottavo posto a quota 20 punti.

    In coda si registrano le vittorie di Montegranaro (97-76 contro Caserta, 24 i punti messi a referto da Burns), e di Avellino, che supera in casa Cremona 93-81 grazie ai 20 punti di Richardson.

    Risultati Serie A Basket

    Montegranaro-Juve Caserta 97-76
    Avellino-Cremona 93-81
    Biella-Reggio Emilia 65-72
    Sassari-Venezia 108-84
    Varese-Bologna 78-61
    Brindisi-Cantu 69-65
    Roma-Milano 66-79
    Pesaro-Siena oggi

    Il prossimo turno

    Reggio Emilia-Milano
    Venezia-Brindisi
    Cremona-Montegranaro
    Caserta-Roma
    Sassari-Pesaro
    Siena-Biella
    Bologna-Avellino
    Cantù-Varese

    La classifica

    1. Varese 32
    2. Sassari 30
    3. Siena 26
    4. Cantu 24
    5. Milano 24
    6. Roma 24
    7. Reggio Emilia 20
    8. Brindisi 20
    9. Venezia 20
    10. Caserta 16
    11. Bologna 14
    12. Cremona 14
    13. Montegranaro 12
    14. Avellino 10
    15. Pesaro 8
    16. Biella 8
  • Ancelotti a Roma, Baldini sogna il ritorno

    Ancelotti a Roma, Baldini sogna il ritorno

    Un giorno sì e anche l’altro si parla del ritorno di Carlo Ancelotti alla Roma, squadra dove ha giocato otto lunghi anni. Stavolta sembrerebbe una cosa seria. A darne notizia sono i maggiori quotidiani sportivi nazionali, che parlano di un contatto avvenuto tra Franco Baldini e l’allenatore del Psg. C’è da dire che Ancelotti non ha mai nascosto di voler un giorno tornare nella capitale. Un pallino fisso quello del tecnico di Reggiolo, che con le sue dichiarazioni aveva fatto venire più di un capello bianco sulla pelata di Spalletti, quando ancora il toscano sedeva sulla panchina giallorossa.

    Ora che la scommessa Zeman è stata persa, anche se qui le opinioni possono essere mille e tutte diverse fra loro, Baldini vuole quindi giocarsi la carta della sicurezza: un allenatore vincente, profondo conoscitore della piazza, bravo a saper convivere con i campioni, ed apprezzato dallo stesso pubblico giallorosso. Ci sarebbero dunque tutti gli ingredienti perché la storia Ancelotti-Roma funzioni.

    Perché Ancelotti dovrebbe andare alla Roma?

    Carlo Ancelotti torna a Roma? | ©JOSE JORDAN/AFP/Getty Images
    Carlo Ancelotti torna a Roma? | ©JOSE JORDAN/AFP/Getty Images

    DUBBI – Non sono mai stato però un romanticone, e sinceramente non voglio iniziare oggi leggendo che Baldini vorrebbe Ancelotti alla Roma. Ci sono diverse domande infatti che al momento restano senza risposta. Prima: siamo proprio sicuri che il tecnico del Psg lasci Parigi a fine anno? Questa se vogliamo è la domanda “origine”, perché se rimanesse tutte le storie circa un suo ritorno nella capitale lascerebbero il tempo che trovano.

    Secondo quesito: se realmente fosse cacciato da Leonardo e dallo sceicco, Ancelotti avrebbe voglia di tornare in Italia? E supponiamo anche che decida di fare le valigie per venire in Italia: chi ci dice che invece che prendere il volo Parigi-Roma, non prenda quello diretto a Linate?

    Terzo e ultimo quesito: Qualora arrivi a Roma, sarebbe disposto ad iniziare senza Europa? Perché chiariamoci, l’andamento delle ultime giornate non ci fa pensare ad una Roma in Europa League, tantomeno in Champions nella prossima stagione. E che garanzie riceverebbe da Baldini? Sabatini e soci non possono pensare di convincere Ancelotti comprando Piris, Castan, l’americano di turno e altri. Quello lo si poteva fare con Zeman, tanto alla fine chi avrebbe pagato sarebbe stato ovviamente il boemo. Ma con Ancelotti questo giochino non si può fare. Voi cosa ne pensate?

  • Calciomercato Inter: Van Nistelrooy sostituisce Milito?

    Calciomercato Inter: Van Nistelrooy sostituisce Milito?

    Con Milito fuori per il resto della stagione dopo la lesione al crociato anteriore nel match di Europa League contro il Cluj, l’Inter si guarda intorno per un giocatore che possa sostituire l’argentino da qui alla fine del campionato. Nelle ultime ore è saltato fuori il nome dell’olandese Van Nistelrooy. Trentasette anni il prossimo luglio, l’ex bomber di Manchester United e Real Madrid sarebbe il profilo individuato dagli uomini di mercato nerazzurri per sostituire il Principe.

    Le esperienze più recenti che il calciatore classe ’76 può vantare nel suo curriculum sono quelle in Germania con la maglia dell’Amburgo (stagione 2010-2011, 36 presenze e dodici gol), ed in Spagna, dove nel Malaga lo scorso anno totalizzò 28 presenze segnando soltanto quattro reti. Segno di un lento ma inesorabile declino? Non secondo Branca e company, almeno stando alle notizie che ci giungono questa mattina in redazione.

    Van Nistelrooy scelta saggia?

    Ruud Van Nistelrooy vicino all'Inter | ©JORGE GUERRERO/Getty Images
    Ruud Van Nistelrooy vicino all’Inter | ©JORGE GUERRERO/Getty Images

    SPIEGAZIONI – Qualcuno però mi deve dare delle spiegazioni, altrimenti qui scriviamo e scriviamo senza capire in realtà un emerito fico secco. Punto primo: si doveva infortunare Milito per capire che in rosa mancava un giocatore che potesse sostituirlo? Non venitemi a dire poi che il sostituto c’è, e si chiama Tommaso Rocchi, perché sennò vi rido in faccia. Rocchi sarebbe il vice Milito? Siamo messi bene allora.

    Secondo punto: chi mi spiega il motivo per il quale Sneijder e compagnia sono andati via a causa del monte ingaggi e ora si pensa a Van Nistelrooy? Moratti crede che l’olandese venga alla Pinetina con lo zainetto sulle spalle e la merenda preparata dalla mamma?

    Terzo punto: potete dirmi cosa significa progetto Inter “giovani” se non si fa rientrare alla base un giocatore come Samuele Longo, lasciato lì a marcire all’Espanyol dove nemmeno gioca più con il cambio dell’allenatore, e si preferisce comprare Rocchi salvo poi scoprire che senza Milito anche Rocchi non è più un vice-Milito? Certo che è strano il calciomercato.

     

  • Leonardi a Balotelli: “Sei antisportivo”

    Leonardi a Balotelli: “Sei antisportivo”

    Il  match di ieri sera tra Milan e Parma ha avuto un dopo gara niente male. Prima la risposta di Balotelli a Mourinho, che l’aveva stuzzicato qualche giorno fa in un’intervista nella quale gli era stato chiesto cosa ne pensasse del trasferimento di Mario al Milan. Ci si è messo poi anche Pietro Leonardi a mettere ancora più sale nelle interviste del post-partita, criticando pesantemente lo stesso attaccante rossonero.

    Per quale motivo? L’oggetto del contendere è il calcio di punizione che ha portato i padroni di casa sul 2-0, chiudendo di fatto la partita. Il direttore sportivo del Parma accusa Balotelli di aver indotto il direttore di gara all’errore, avendo prima calciato col piede il terreno per poi lasciarsi cadere, simulando anche un dolore alla tibia in realtà inesistente, dal momento che nessun calciatore gialloblu lo ha sfiorato.

    Pietro Leonardi | ©Marco Luzzani/Getty Images
    Pietro Leonardi | ©Marco Luzzani/Getty Images

    “LA SPORTIVITÀ E’ UN’ALTRA COSA” – Queste le parole di Pietro Leonardi rivolte a Balotelli: “Ha indotto in errore l’arbitro nel secondo gol. S’è lamentato per tutta la partita. Ha 23 anni e penso che sia un grande campione. Deve assumere però atteggiamenti di un certo tipo per rispetto nei confronti di una squadra che è venuta a San Siro con tanta umiltà. Queste cose vanno fatte notare. Diciamo che la sportività è un’altra cosa”.

    APPUNTO – Sarà anche come dice Leonardi. Peccato che nella sua lucidissima analisi abbia trascurato un dettaglio fondamentale: perché l’arbitro non ha mai tutelato Balotelli, consentendo ai giocatori del Parma di picchiarlo quando volevano? Non ci permettiamo di insegnare calcio al ds del Parma, ma sinceramente vedere una difesa utilizzare sistematicamente il fallo per fermare un singolo calciatore non è segno di grande sportività. E se vogliamo non è segno neanche di grande lume tattico. Chieda informazioni ad Arrigo Sacchi, uno che i giocatori avversari li fermava con il gioco. Ah, ma dovrebbe saperlo anche Donadoni. Voi cosa ne pensate?

  • Balotelli attacca Mourinho: “Perché parla di me?”

    Balotelli attacca Mourinho: “Perché parla di me?”

    Nel post-partita di Milan-Parma, match che l’ha visto nuovamente protagonista con la rete gioiello su punizione, Mario Balotelli ha attaccato il suo ex allenatore Josè Mourinho. La vicenda è già nota: di recente il portoghese era intervenuto sul trasferimento di Balotelli al Milan, dal momento che un giornalista continua a stupirsi di come un calciatore dell’Inter possa trasferirsi a Milanello. Mou è stato al gioco, se così possiamo dire, e ha sottolineato come la notizia dell’arrivo di Mario in maglia rossonera non lo abbia più di tanto scioccato, aggiungendo che per lui sarebbe una sorpresa soltanto se un calciatore come Javier Zanetti scegliesse di andare al Milan.

    Detto senza giri di parole, Balotelli mercenario versus Zanetti bandiera. Strano che a dirlo sia un allenatore che scappa dalla sua amata squadra ogni qual volta vinca qualcosa, salvo poi dire una settimana dopo che un giorno tornerà perché quella è la squadra del cuore. Ormai sono già tre, chissà dopo che andrà via dal Real cosa dirà il buon Mou.

    Josè Mourinho | ©Jasper Juinen/Getty Images
    Josè Mourinho | ©Jasper Juinen/Getty Images

    Balotelli, che tanti peli sulla lingua non ha (e in questo forse una mano gliel’ha data Mino Raiola), rispondendo alla provocazione di Mourinho ha detto testuali parole: “Perché parla di me? Dovrebbe pensare a vincere la Champions con il suo Real Madrid, non a parlare di me”. Il che non fa una grinza.  Ma in un calcio che vive di interviste e di dichiarazioni campate per aria giusto per mettere un po’ più di sale al condimento, le dichiarazioni di Mario potrebbero essere anche rivoltate e contrattaccate a loro volta. E sapete, qualche idea già ce l’ho su chi possa strumentalizzare queste parole. In fondo l’Italia è un Paese piccolo, in tutti i sensi.