Autore: Federico Pisanu

  • Torino-Milan 2-4, El Shaarawy non si ferma più

    Torino-Milan 2-4, El Shaarawy non si ferma più

    Vince ancora il Milan di Allegri, che contro il Torino conquista la terza vittoria consecutiva in campionato portandosi a 24 punti in classifica. I rossoneri sbaragliano la concorrenza vincendo per 4-2. Prosegue il momento magico per El Shaarawy. Suo lo “strano” assist per il gol del sorpasso realizzato da Nocerino, e sua la quarta rete del Diavolo, sempre con la complicità del portiere Gillet, protagonista in negativo per la formazione granata. Violenti le polemiche che hanno accompagnato Torino-Milan per tutto l’arco dei novanta minuti. Fra tutte quella relativa al terzo gol del Milan segnato da Pazzini, colpevole di aver commesso un fallo sul suo diretto avversario prima di sparare un destro violente sul quale nulla ha potuto stavolta l’estremo difensore granata.

    L’ERRORE – Dopo i primi venticinque minuti di noia assoluta, il Toro è abile a sfruttare il primo episodio della partita per portarsi momentaneamente in vantaggio. Clamoroso l’errore su un retropassaggio di Nocerino, che lancia involontariamente Santana che a tu per tu con Amelia non fallisce la più facile delle occasioni.

    SI FA MALE DE JONG– Pochi minuti più tardi De Jong ricade male dopo un contrasto di gioco a metà campo ed è costretto a lasciare il campo immediatamente. La prima prognosi parla di rottura del tendine d’Achille sottocutaneo. Per l’olandese quindi stagione praticamente già conclusa.

    Torino FC v AC Milan - Serie A
    Stephan El Shaarawy contro il Torino ha raggiunto quota 13 gol in campionato | ©Valerio Pennicino/Getty Images

    PAREGGIO – Nel finale del primo tempo però il Milan trova il gol dell’1-1 grazie ad una magia di Robinho, al suo secondo centro stagionale in campionato. E col gol del verdeoro i rossoneri danno il là all’ennesima rimonta di questa stagione.

    SORPASSO – Rimonta che si concretizza al 53° minuto con Nocerino, che segna il gol del 2-1. L’ex rosanero sfrutta la mezza papera di Gillet che di fatto consegna il pallone al centrocampista rossonero per la rete del sorpasso.

    L’EPISODIO – Trascorrono meno di dieci minuti ed è ancora il Milan a trovare la via del gol, stavolta con Pazzini. Ma sulla rete dell’attaccante ospite pesa la chiara spinta dello stesso Pazzini ai danni del difensore granata. L’arbitro comunque convalida il gol, spegnendo almeno provvisoriamente le proteste dei padroni di casa.

    ANCORA TU – Nel finale c’è spazio per l’ennesimo gol di El Shaarawy, al tredicesimo centro in campionato, ancora con la compartecipazione attiva del portiere Gillet. La rete del Faraone spegne definitivamente qualsiasi speranza agli uomini di Ventura, che rendono meno amara la sconfitta con il secondo gol del pomeriggio realizzato da Bianchi.

    CLASSIFICA – Per il Toro notte fonda. La sconfitta di oggi è la quarta nelle ultime cinque partite e adesso la classifica fa paura. La zona retrocessione è infatti lì, ad un solo punto di distanza. Dopo un ottimo avvio di stagione quindi per i granata è arrivato il momento di rimboccarsi nuovamente le maniche.

    Le pagelle di Torino-Milan 2-4
    Gillet 4: giornata da dimenticare per il portiere belga. Gli errori sul cross di El Shaarawy e sull’ultima rete dello stesso Faraone pesano come un macigno sul risultato finale.
    Cerci 4: indisponente per tutto il primo tempo, quando Ventura decide poi di toglierlo dal terreno di gioco per dar spazio a Birsa.
    De Sciglio 7: dopo El Shaarawy c’è lui come sorpresa assoluta di questo Milan. Nonostante giochi a sinistra per coprire l’assenza di Constant, il ragazzino della Primavera rossonera è uno dei migliori in campo.
    El Shaarawy 7: non brilla come in altre occasioni ma il Faraone riesce comunque ad entrare nell’azione del secondo e segnare il suo tredicesimo centro in campionato.

    Il tabellino di Torino-Milan 2-4
    Torino (4-2-4): Gillet 4, Darmian 5,5, Di Cesare 5, Ogbonna 6, Masiello 5, Basha 5, Gazzi 5, Cerci 4 (1′ st Birsa 6), Bianchi 6, Meggiorini 5 (20′ st Sansone 5,5), Santana 6,5 (28′ st Verdi sv).
    Milan (4-3-3): Amelia 6, Abate 6, Mexes 6,5, Yepes 6,5, De Sciglio 7, Nocerino 6, De Jong sv (22′ Ambrosini 6,5), Emanuelson 7, Robinho 6,5, Pazzini 6,5 (36′ st Bojan sv), El Shaarawy 7 (33′ st Flamini sv).

    Il video di Torino-Milan 2-4

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  • Derby di Manchester infuocato, risolve Van Persie nel recupero

    Derby di Manchester infuocato, risolve Van Persie nel recupero

    Un derby di Manchester infuocato quello che si è appena concluso all’Etihad. A vincere è lo United di Sir Alex Ferguson dopo una girandola di emozioni infinite. Il risultato finale sul tabellone di gara segna 3-2 in favore degli ospiti, che in classifica allungano a più 6 proprio sugli stessi cugini Citizen. Per Roberto Mancini è la prima sconfitta stagionale in Premier League, dopo una striscia positiva di quindici partite. Un ko che fa male per i padroni di casa, che vedono allontanarsi inesorabilmente i Red Devils per quella che è a tutti gli effetti la prima fuga stagionale per lo United. Ferguson si rifà con gli interessi quindi nei confronti di Mancini e dello stesso City, che nello scorso anno riuscì a trionfare in tutti e due i derby stagionali per poi vincere lo scudetto.

    DOPPIETTA ROONEY – Il primo tempo è a senso unico, con il Manchester United che impartisce una dura lezione di gioco ai Citizen. Partita sbloccata al quarto d’ora, quando Rooney trova la prima rete dell’incontro su assist di Ashley Young. Sempre Rooney si ripete alla mezzora, quando su perfetto cross dalla destra di Rafael timbra nuovamente il tabellino. United avanti 2-0 e in pieno controllo del match.

    STRAPPO BALOTELLI– La ripresa si apre con la sostituzione di Balotelli, impalpabile fin lì, che viene rimpiazzato da Tevez. Supermario inizialmente non accetta il cambio e si dirige direttamente nel tunnel degli spogliatoi, per poi ricomparire nel finale al fianco dei propri compagni di squadra in tribuna.

    Manchester City v Manchester United - Premier League
    Robin Van Persie ha appena deciso il derby di Manchester | ©Laurence Griffiths/Getty Images

    ACCORCIA YAYA – I padroni di casa riaprono la partita con Yaya Tourè al 60° minuto. Rete fondamentale che fa alzare vertiginosamente i ritmi dell’incontro, diventato all’improvviso un terreno di battaglia per due squadre mai dome.

    TRAVERSA SILVA – Il pallino del gioco ora è in mano ai Citizen che vanno a un soffio dal 2-2 con la traversa dello spagnolo Silva, dopo l’involontaria deviazione di spalla dello stesso portiere avversario.

    FORCING PREMIATO – Nel finale succede di tutto. E’ Zabaleta ad illudere l’Etihad e i tifosi con la botta dal limite che risolve un calcio d’angolo a favore dei Citizen. Mancano quattro minuti al 90′ e adesso il tabellone dice 2-2.

    FINALE DA INFARTO –  Ma il derby di Manchester però ha ancora tanto da raccontare. Al secondo minuto di recupero infatti il Manchester United trova il gol del definitivo 3-2 con un calcio di punizione dal limite battuto da Van Persie, sul quale la deviazione della barriera è netta. Colpo di scena decisivo, che pone fine alle emozioni sul rettangolo di gioco, ma non a quelle che hanno per protagonista uno squilibrato tifoso del City che lancia una monetina all’indirizzo di Rio Ferdinand, centrato in pieno sull’arcata sopraccigliare. La situazione rientra però nella normalità nel giro di pochi minuti e a festeggiare sono sempre i Red Devils.

  • Mondiale per club, in semifinale sarà Chelsea-Monterrey

    Mondiale per club, in semifinale sarà Chelsea-Monterrey

    Si sono giocati oggi i quarti di finale del Mondiale per Club edizione 2012. Poche le sorprese da segnalare, con i messicani del Monterrey che nella mattinata italiana superano agevolmente i coreani del Ulsan Hyundai, quest’ultimi vincitori dell’ultima Champions League asiatica. Partita mai in discussione, con il Monterrey che chiude in vantaggio il primo tempo grazie alla rete di Jesus Manuel Corona al nono minuto. Nella ripresa i centroamericani dilagano nel finale, quando si scatena Cesar Delgado, autore di una doppietta nello spazio di sette minuti (tra il 77° e l’84° minuto). Pronostici dunque rispettati, con il Monterrey che approda nelle semifinali del Mondiale per club, mentre i coreani disputeranno la filanina per il quinto o il sesto posto finale.

    ADESSO IL CHELSEA– Nella semifinale di giovedì il Monterrey affronterà i campioni d’Europa del Chelsea. Per la squadra di Rafa Benitez un appuntamento sulla carta non impossibile, ma comunque da affrontare con la massima attenzione, sebbene non ricordiamo alcuna edizione precedente in cui la formazione europea non sia riuscita ad approdare alla finalissima.

    Ulsan Hyundai v CF Monterrey - FIFA Club World Cup Quarter Final
    La gioia di Cesar Delgado, protagonista assoluto contro i coreani del Ulsan | ©Lintao Zhang

    AFRICA – Avanti anche gli egiziani del Al Ahly, vincitori dell’ultima Champions League africana. Ha però dovuto sudare le proverbiali sette camicie la squadra allenata da Hossam El Badry per aver ragione dei padroni di casa del Hiroshima, sconfitti con uno striminzito 2-1. Risultato che è rimasto in bilico fino al 90′, grazie sopratutto all’intraprendenza dei giapponesi, apparsi nettamente più dinamici rispetto ai statici egiziani. Al Ahly che comunque ha beneficiato di un esperienza e tasso tecnico superiore, spesso e volentieri decisivo negli scontri da dentro o fuori. Per la cronaca, l’Al Alhy ha sconfitto i giapponesi per 2-1, con il gol vittoria realizzato al 57° minuto da Aboutreika, dopo che il primo tempo si era chiuso sul punteggio di 1-1.

    L’ALTRA SEMIFINALE – La seconda semifinale vedrà quindi scontrarsi gli egiziani del Al Ahly e i brasiliani del Corinthians, vincitori della Libertadores 2012. Difficilmente la squadra di Tite si lascerà sfuggire la finalissima, salvo clamorosi colpi di scena dell’ultimo minuto.

  • Torino-Milan, tocca ad Emanuelson

    Torino-Milan, tocca ad Emanuelson

    All’Olimpico di Torino, i granata di mister Ventura ospitano il Milan per il 16 turno di Serie A. I padroni di casa nelle ultime 10 partite hanno raccolto soltanto una vittoria, collezionando cinque sconfitte e quattro pareggi. In ogni caso la classifica continua a sorridere alla squadra di Ventura, che conserva un margine di 3 punti sulla zona retrocessione. Va da sé però che la sfida di oggi diventi importante per non ritrovarsi a Natale in acque malsane. Discorso diverso invece per il Milan, tornato a respirare in classifica dopo il disastroso avvio di stagione. I rossoneri di Massimiliano Allegri sono in settima posizione a quota 21 punti, e a Torino la volontà è quella di proseguire la striscia positiva iniziata con il pareggio in rimonta al San Paolo di Napoli tre settimane fa.

    L’UTOPIA – Giampiero Ventura conferma il suo marchio di fabbrica anche per la partita di questo pomeriggio. Nel 4-2-4 del tecnico granata in avanti Bianchi sarà affiancato da Meggiorini, mentre sugli esterni ci saranno Cerci e Santana. Siederà in panchina invece l’ex milanista Verdi.

    IL SEGRETO– Nel reparto difensivo Ventura farà affidamento sulla coppia Di Cesare-Ogbonna vista l’assenza per squalifica di Glik. Proprio la difesa è il segreto delle squadre di Ventura, spesso e volentieri abili a tener palla dietro la linea di metà campo per poi verticalizzare improvvisamente. Sulla corsia di destra giocherà Darmian, ex prodotto del vivaio rossonero.

    AC Milan v Malaga CF - UEFA Champions League
    Urby Emanuelson durante una fase di gioco contro il Malaga | ©Claudio Villa/Getty Images

    LE ASSENZE – Nel Milan invece, che propone anche questo pomeriggio il 4-3-3, peseranno le assenze. Su tutte quelle di Montolivo e Boateng. Prende sempre più corpo l’ipotesi di Emanuelson regista, affiancato da Nocerino e protetto da De Jong.

    DUBBIO – Per l’attacco Allegri ha un solo dubbio, se confermare o meno Pazzini titolare. L’ex ariete della Fiorentina è in ballottaggio con lo spagnolo Bojan. Gli esterni d’attacco invece saranno El Shaarawy e Robinho.

    CONSTANT OUT – In difesa il tecnico livornese è costretto a rinunciare a Constant, che non è stato nemmeno convocato. A questo punto De Sciglio verrà dirottato sull’out di sinistra, con Abate che rientra dal primo minuto a destra. La coppia centrale invece sarà composta da Mexes e Yepes.

    I PRECEDENTI – Dal ’93 ad oggi le due squadre si sono affrontate a Torino in dieci occasioni. Il bilancio è favorevole ai rossoneri, che lontano da San Siro hanno perso in una sola occasione (stagione 2001-2002), a fronte di 3 vittorie e cinque pareggi. L’ultimo precedente tra le due squadre risale alla stagione 2008-2009, quando i granata fermarono sul 2-2 i rossoneri guidati da Carlo Ancelotti.

    Probabili formazioni Torino-Milan (09-12-2012)
    Torino (4-2-4): Gillet, Darmian, Di Cesare, Ogbonna, D’Ambrosio, Brighi, Gazzi, Cerci, Santana, Meggiorini, Bianchi.
    Milan (4-3-3): Amelia, Abate, Mexes, Yepes, De Sciglio, De Jong, Nocerino, Emanuelson, Pazzini, El Shaarawy, Robinho.

  • Real in rimonta, il Psg vola con Ibra e Lavezzi

    Real in rimonta, il Psg vola con Ibra e Lavezzi

    Come di consueto apriamo una finestra sul calcio estero. Nella Liga rimonta vincente, come spesso capita, per il Real di Mourinho. I Blancos hanno visto ieri più di una strega sul campo del Valladolid, “merito” sopratutto dello scatenato Manucho. L’attaccante angolano mostra tutte le proprie qualità, le stesse che avrebbero potuto e dovuto offrire a Manucho un futuro in un grande club, e perché no, in Italia. Il Valladolid trova il vantaggio al settimo minuto, proprio grazie alla prima rete del calciatore africano. Il Real però pareggia i conti con Benzema cinque minuti più tardi. Quelli che si aspettano la rimonta in pieno stile Real devono ricredersi al minuto ventidue, quando Manucho riporta in vantaggio i padroni di casa. Sembra l’ennesima giornata no dei Blancos di Spagna, ma sul terreno di gioco doveva ancora scendere in campo lui, Ozil.

    DOPPIETTA– La rimonta del Real è solo rinviata. Il trequartista tedesco trova infatti il pareggio poco prima che l’arbitro fischi la fine del primo tempo, ed è lo stesso Ozil a firmare il gol vittoria alla mezzora del secondo tempo per il definitivo 3-2. Con questa vittoria il Real conferma il terzo posto nella classifica generale a otto punti dal Barcellona, che però ha una partita in meno.

    Real Valladolid CF v Real Madrid CF - La Liga
    Mesut Ozil festeggia con Benzema la solita rimonta Real | ©Denis Doyle/Getty Images

    PSG SHOW – Al Parco dei Principi nessuna difficoltà per gli uomini di Carlo Ancelotti che strapazzano l’Evian con quattro reti. Apre le danze il solito Ibrahimovic, seguito a ruota da Lavezzi, al suo primo gol con la maglia del Psg davanti ai propri tifosi. Nella ripresa completano la festa Thiago Motta e Gameiro. In classifica il Psg si porta a due punti dalla capolista Lione, impegnata stasera nella difficile trasferta sul campo del Saint Etienne.

    PRIMO SORRISO – E’ tempo di sorrisi anche per Rafa Benitez, che dopo il successo in Champions League contro il Nordsjaelland, coglie anche la prima vittoria in Premier. Contro il Sunderland Torres e compagni si ricordano di essere i Campioni d’Europa in carica, e proprio El Nino con una doppietta è il protagonista della vittoria per 3-1 del Chelsea. Oggi invece riflettori puntati sul derby di Manchester, big match che vale la testa della classifica.

    KAPUTT – In Bundesliga la sorpresa più grande arriva dal Dortmund, con la squadra di Klopp che soccombe in casa per opera del Wolfsburg (3-1 il risultato finale, a segno anche Bas Dost). Ne approfitta il Bayern Monaco, che continua la sua marcia trionfale in campionato. Sul campo del Augsburg i bavaresi centrano la tredicesima vittoria stagionale, raggiungendo quota 41 punti, a più 14 sui rivali del Borussia.

  • All’Olimpico vince lo spettacolo, Roma-Fiorentina 4-2

    All’Olimpico vince lo spettacolo, Roma-Fiorentina 4-2

    Che spettacolo. La Roma supera all’Olimpico la Fiorentina per 4-2, portandosi al quarto posto, a due lunghezze dalla terza piazza occupata dall’Inter. Una partita stupenda, forse la più bella di questo inizio di campionato. Si è vista finalmente una Roma zemaniana, nonostante gli interpreti ancora oggi non siano quelli classici del 4-3-3 voluto e chiesto dal tecnico boemo. Onore anche alla squadra di Vincenzo Montella, che se l’è giocata a viso aperto, e fino al novantesimo è rimasta in partita. Una girandola di emozioni degne dei grandi interpreti in campo questa sera. Di certo non è mancata la magia in quello che può essere definito a tutti gli effetti il più grande spettacolo del weekend, prendendo in considerazione anche i campionati esteri.

    DISASTRO VIVANO – Pronti-via ed è subito la Roma a trovare il vantaggio, grazie però ad una madornale papera del portiere Viviano, che si fa sorprendere dal colpo di testa del greco Tachtsidis, prima che Castan depositi in rete da due passi. Miglior inizio per la squadra di Zeman non poteva esserci.

    NEL SEGNO DI VIO – La Fiorentina però trova il pareggio immediato grazie all’ennesimo calcio piazzato vincente. Stavolta la complicità della difesa avversaria è fondamentale, ma resta comunque la paternità di quel genio che è Gianni Vio. Per la cronaca la rete è di Facundo Roncaglia, al suo secondo centro stagionale.

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    Francesco Totti conferma la massima sintonia con Roma, eterno | ©TIZIANA FABI/AFP/Getty Images

    DI NUOVO AVANTI – Il match è bellissimo e prima che il cronometro segni il ventesimo minuto arriva il gol di Francesco Totti, che riporta così i suoi compagni avanti. L’azione è in pieno stile zemaniano, con Destro che serve al centro Totti per la più facile delle reti. I primi venti minuti di Roma-Fiorentina sono da oscar del calcio.

    ANCORA TOTTI – Sul finire del primo tempo la Roma trova il terzo gol della serata, ancora con capitan Totti. Il numero 10 giallorosso prova la botta da oltre 25 metri, sulla quale Viviano conferma la sua giornata disastrosa, regalando di fatto il 3-1 agli avversari.

    DOVE ERAVAMO RIMASTI? – La ripresa vede subito la Fiorentina trovare la via del gol grazie a El Hamdaoui, che riapre così la partita per la Fiorentina. L’ex Ajax è bravo a depositare in rete di testa un delizioso cross dalla sinistra di Borja Valero, anche ieri tra i più positivi nella squadra di Montella.

    SUPERIORITÀ – Nonostante la rete di El Hamdaoui, la Roma mantiene una netta superiorità per tutto il secondo tempo, senza però riuscire a segnare il gol della tranquillità. Ci prova Destro, poi Bradley, infine Marquinhos. Il brasiliano avrebbe anche segnato se non fosse per la bandierina alzata ingiustamente dall’assistente dell’arbitro.

    BRIVIDO FINALE – Nel finale è la Fiorentina ad avere la clamorosa chances di pareggiare. El Hamdaoui però si fa ipnotizzare da Goicoechea che è bravo a deviare fuori dallo specchio della porta la conclusione del marocchino.

    SENTENZA – Appena entrato sul terreno di gioco, l’italo-argentino Osvaldo decide di chiudere definitivamente il match siglando il 4-2 finale. Ennesima ripartenza tutta in velocità della squadra di Zeman, e stavolta è Totti a regalare l’assist vincente per l’accorrente Osvaldo. Una sentenza già scritta quella dell’oriundo. Non poteva infatti mancare il gol dell’ex proprio in questa partita, ed alla fine è arrivato dalla punta giallorossa.

    Le pagelle di Roma-Fiorentina 4-2 (08-12-2012)
    Totti 8: con Zeman in panchina Totti è tornato ad essere letale. Con la doppietta di ieri avvicina Nordhal (225) portandosi a quota 221 gol in Serie A.
    Marquinhos 7: che personalità per il 18 enne, voluto fortemente da Zeman quest’estate. In pochi mesi si è trasformato in autentico leader della difesa giallorossa.
    Tachtsidis 7: dal quasi gol del primo tempo alla traversa nella ripresa. Ma il greco non è pericoloso soltanto nei calci piazzati, mostrando di essere importante anche in mezzo al campo.
    Viviano 3: disastroso il numero 1 della Fiorentina. Se la topica sul primo gol è evidente, la papera sulla conclusione di Totti è ancora più grossolana. Trasferta da dimenticare in fretta.
    Borja Valero 6,5: insieme a Jovetic è il fuoriclasse della squadra viola. I complimenti vanno tutti al ds Pradè, il cui lavoro estivo è stato eccezionale.
    Montella 6,5: viene all’Olimpico e se la gioca con le stesse armi con cui ha incantato i tifosi di tutta Italia. La sconfitta non distrugge il meraviglioso giocattolo quale è la Fiorentina.

    Il tabellino di Roma-Fiorentina 4-2
    Roma (4-3-3): Goicoechea 7, Piris 6, Marquinhos 7, Castan 6, Balzaretti 6,5 Bradley 6,5, Tachtsidis 7 (19′ st De Rossi 6), Florenzi 6,5 (19′ st Perrotta 6), Pjanic 7,5, Destro 7 (28′ st Osvaldo 6,5), Totti 8.
    Fiorentina (3-5-2): Viviano 3; Roncaglia 6,5, Rodriguez 7, Savic 5,5, Cassani 5 (1′ st Mati Fernandez 5,5), Aquilani 6, Olivera 5 (1′ st El Hamdaoui 6), Borja Valero 6,5, Pasqual 5,5, Cuadrado 6, Toni 5,5 (38′ st Seferovic 6).

    Il video di Roma-Fiorentina 4-2 [jwplayer config=”240s” mediaid=”163264″]

  • Balotelli costa troppo, parola di Berlusconi

    Balotelli costa troppo, parola di Berlusconi

    Anche per questo weekend Silvio Berlusconi ha fatto visita al suo Milan in vista del match di campionato che vedrà la squadra di Allegri impegnata nella difficile trasferta di Torino. Il patron dei rossoneri è atterrato poco dopo le tredici a Milanello e ha prima pranzato con allenatore e staff tecnico per poi avere un colloquio individuale con ciascun calciatore, ripetendo così il rito ormai scaramantico delle ultime settimane. Prima di lasciare il centro sportivo, il patron del Milan ha risposto alle varie domande dei giornalisti presenti quest’oggi. Quesiti che hanno avuto come oggetto preferito il calciomercato, esplicitato nella figura di Supermario Balotelli, nelle ultime ore accostato alla compagine rossonera ripetutamente, dopo la nascita della figlia Pia nella giornata di ieri.

    MAL INTERPRETATO – Berlusconi chiarisce subito come la sua frase su Balotelli sia stata mal interpretata, e che in realtà lui non sogni Balotelli non perché creda possibile un suo arrivo quanto perché durante la notte è abituato a sognare ben altro (e ci fermiamo qui).

    LA RAZIONALITÀ – Ha inoltre specificato che Balotelli costa troppo (35 milioni di euro ndr) , ribadendo un concetto fondamentale, quello dei campioni costruiti in casa, citando come esempio l’operazione Niang.

    Italy v France - International Friendly
    Balotelli ed El Shaarawy, il tandem d’attacco del futuro | ©Claudio Villa/Getty Images

    ADDIO BALO – Le dichiarazioni di Berlusconi quindi non lasciano spazio a repliche, e sanciscono la fine dei sogni dei tifosi rossoneri, che già pregustavano la coppia El Shaarawy-Balotelli in attacco.

    SU PATO – Chiuso il capitolo Mario Balotelli, il presidente del Milan ha espresso la propria perplessità circa le condizioni di Pato, riuscendo anche a trovare il tempo per una battuta sul brasiliano: “quando si sveglia si guarda allo specchio e dice ‘chi sei tu?’”. 

    CONTENTO DELLA SQUADRA – Infine Berlusconi si è detto felice per le ultime prestazioni della squadra, convinto di poterla vedere nel prossimo futuro lottare per un posto in Champions League. Senza Balotelli si intende.

  • Calciopoli, Lotito non è Moratti “Rinuncio alla prescrizione”

    Calciopoli, Lotito non è Moratti “Rinuncio alla prescrizione”

    All’indomani della sentenza della Corte di appello di Napoli, il presidente della Lazio ha rilasciato un’intervista fiume ad Antonello Piroso, il direttore di Blogo. Si è parlato di Calciopoli a lungo, non poteva essere altrimenti, e si è parlato in particolar modo della posizione del numero uno dei biancocelesti. La notizia è che Lotito rinuncia alla prescrizione. Questo quanto affermato dallo stesso presidente laziale, condannato ad un anno e tre mesi nella sentenza di primo grado. Lotito infatti vuole dimostrare la sua completa estraneità ai fatti, ricordando come all’epoca fosse nel mondo del calcio da soli otto mesi, e che la condanna per frode sportiva sia un qualcosa che trascende la realtà dei fatti. Ecco alcuni passi salienti dell’intervista rilasciata dal presidente della Lazio.

    VOGLIO DIFENDERMI – Sottolineando come il processo da parte dello Stato sia ormai esaurito, Lotito ha voluto ribadire “Io comunque rinuncio alla prescrizione, perchè voglio che emerga che ero totalmente estraneo”.

    LA LETTERA – Lotito prosegue sostenendo “Scrissi soltanto una lettera ufficiale al presidente della Figc in cui chiesi di intervenire perchè sennò sarebbe saltato il sistema”.

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    Claudio Lotito abbraccia la leggenda Gascoigne | ©ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images

    CAPITOLO MAURI – Esaurito il discorso concernente Calciopoli, Lotito si sofferma poi sul calcioscommesse, in relazione alla figura del calciatore Stefano Mauri, assicurando l’assoluta buona fede del calciatore, arrivando persino a rivelare l’idea di un viaggio insieme al centrocampista con destinazione Medjugorje.

    VI RICORDA QUALCUNO? – In tutto questo Lotito dovrà pur ricordarvi qualcuno. D’altronde stiamo parlando di Calciopoli, e quando spunta la parola prescrizione tutti i riflettori vengono puntati su una persona ben precisa. Avete capito di chi si tratta?

    SI, MORATTI – Proprio lui, Massimo Moratti. Come già noto ormai da tempo, l’Inter e il presidente Giacinto Facchetti vennero salvati soltanto dalla prescrizione per l’accusa di illecito sportivo inerente al filone d’inchiesta rinominato “Calciopoli bis”, così come ribadito dal procuratore Stefano Palazzi lo scorso anno durante le motivazioni della sentenza per i fatti del 2006. Già, Lotito non è Moratti.

  • Roma-Fiorentina, Aquilani e Toni guidano la carica degli ex

    Roma-Fiorentina, Aquilani e Toni guidano la carica degli ex

    Questa sera l’Olimpico accende i riflettori su Roma-Fiorentina, match valido per la 16 giornata di Serie A. I giallorossi cercano la quarta vittoria consecutiva, la quinta nelle ultime sei partite. Anche gli ospiti cercano di portare a casa i tre punti, che in campionato mancano dal successo al Franchi dello scorso 18 novembre contro l’Atalanta. Per questa attesissima sfida i due allenatori recuperano calciatori chiave come Lamela e Jovetic, fin qui determinanti per le ambizioni di società come Roma e Fiorentina. Per Totti e compagni tre punti oggi significherebbero continuare a sperare nella rincorsa al terzo posto, distante cinque punti. Gli ospiti invece faranno leva sulla voglia di rivalsa degli ex Montella, Aquilani e Toni per strappare una vittoria fondamentale nella capitale.

    TORNA LAMELA – Una delle migliori notizie per Zeman è il recupero dell’argentino Lamela, regolarmente convocato per il match di questa sera. L’ex River Plate dovrebbe comunque sedere inizialmente in panchina, con il boemo intenzionato a dare fiducia al tridente composto da Totti, Osvaldo e Destro.

    PANCHINA PER DE ROSSI– Anche De Rossi si accomoderà in panchina, nonostante Capitan Futuro abbia completamente recuperato dall’infortunio che l’ha tenuto lontano dal terreno di gioco per alcune settimane. Il centrocampo giallorosso dovrebbe essere guidato anche oggi dal greco Tachtsidis, con Florenzi e Bradley al suo fianco.

    Torino FC v ACF Fiorentina - Serie A
    Luca Toni torna all’Olimpico dopo 2 anni | ©Marco Luzzani/Getty Images

    RECUPERA STEK – A difendere i pali della porta giallorossa sarà l’olandese Stekelenburg, che si riprende così la maglia da titolare ai danni di Goicoechea. L’orange guiderà il reparto difensivo tutto brasiliano con Taddei e Dodò terzini e la coppia centrale Marquinhos-Castan.

    LA CARICA DEGLI EX – Di contro la Fiorentina oppone la carica degli ex. Il primo è lui, Vincenzo Montella,  elogiato dallo stesso Zeman per il bel calcio espresso a Catania e quest’anno a Firenze. Lui, Montella, che è stato ad un passo dal ritornare a Roma dopo la breve esperienza da allenatore due anni fa. L’ex aeroplanino si prenderà la sua rivincita?

    GLI ALTRI – Oltre a Montella ci saranno anche Luca Toni e Aquilani nell’undici titolare di stasera. Fari puntati su Luca e Alberto quindi, entrambi in odore del classico gol dell’ex.

    CHI MANCA – Mancherà invece David Pizarro. Il cileno infatti è rientrato in Cile dopo aver perso la sorella di 32 enne. Al suo posto Montella schiera a centrocampo Migliaccio, oltre al già citato Aquilani e lo spagnolo Borja Valero.

    JOVETIC IN PANCA – Il rientrante Jovetic andrà inizialmente in panchina, pronto a subentrare durante la ripresa. In attacco invece Toni ed El Hamdaoui.

    PRECEDENTI – Complessivamente sono 72 i precedenti tra le due squadre all’Olimpico. Bilancio favorevole alla Roma, che dalla sua parte ha 32 vittorie contro le 14 affermazioni viola. La ics è invece comparsa 27 volte.

    Probabili formazioni Roma-Fiorentina
    Roma (4-3-3): Stekelenburg, Taddei, Marquinhos, Castan, Dodò, Florenzi, Tachtsidis, Bradley, Totti, Osvaldo, Destro.
    Fiorentina (3-5-2): Viviano, Roncaglia, Rodriguez, Savic, Migliaccio, Borja Valero, Aquilani, Toni, El Hamdaoui.

  • Olimpiadi Europee al via, nel 2015 tutti a Baku

    Olimpiadi Europee al via, nel 2015 tutti a Baku

    Anche il vecchio continente avrà i suoi Giochi. Questa mattina a Roma sono state ufficializzate le Olimpiadi Europee, che prenderanno il via nel 2015 a Baku, in Azerbaijan. Decisione storica quella presa dal COE, il Comitato Olimpico Europeo, che segna una frattura rispetto alle canoniche Olimpiadi internazionali. Ovviamente i Giochi Olimpici come sempre li abbiamo conosciuti non scompariranno, con gli anni pari che continueranno a farla da padrone per gli atleti di tutto il mondo. Sarà comunque interessante scoprire come si articolerà il progetto delle Olimpiadi Europee, quali sport verranno presi in considerazione, chi sarà il principe e la regina del vecchio continente, e quale nazione prenderà in mano l’Europa nel 2015, raccogliendo così l’eredità di Cina e Stati Uniti.

    DISCIPLINE– Qualcosa delle Olimpiadi Europee si conosce già. Riguardo le discipline,  esse saranno con assoluta certezza 15. Quelle sicure sono il nuoto, la scherma, il boxe, lo judo, il taekwondo, l’arco, la canoa, il tennistavolo, il triathlon.

    Italy's Federica Pellegrini is pictured
    Federica Pellegrini si candida a regina delle prime Olimpiadi Europee | ©FABRICE COFFRINI/AFP/GettyImages

    SPORT DI SQUADRA – Sono stati formalizzati anche i primi tre sport di squadra che riscalderanno il pubblico azero di Baku. Al momento sono ufficiali la pallavolo, la pallamano, e il rugby a 7.

    ATLETICA IN FORSE – La disciplina principe, forse quella che più caratterizza i Giochi Olimpici ogni 4 anni, l’atletica appunto, è in forse. Come infatti ha ribadito anche questa mattina il segretario generale del Coni Raffaele Pagnozzi, la situazione dell’atletica appare complessa per diversi motivi, e per questo il no sembra oggi la risposta più probabile per un’ipotetica domanda se ci sarà o meno l’atletica.

    ITALIA PROTAGONISTA – Allo stato attuale delle cose non c’è nulla quindi che vieti di sperare in un’Italia protagonista nella prima edizione delle Olimpiadi Europee, considerando che la disciplina del nuoto la farà da padrona. Come già accaduto in passato, i vari alfieri delle vasche azzurre potranno regalare alla nostra nazione grandi emozioni.