Autore: Federico Pisanu

  • Roma con Destro e Osvaldo per ripetere domenica

    Roma con Destro e Osvaldo per ripetere domenica

    Si gioca stasera alle ore 21 in diretta su Rai due Roma-Atalanta, il primo ottavo di finale della Coppa Italia. Padroni di casa favoriti, con Zeman che schiera una formazione molto vicina a quella titolare. Di contro l’Atalanta di Colantuono, che già nel recente passato aveva messo in grande difficoltà i giallorossi nonostante il passivo di 2-0 subito in campionato, schiera molte riserve nell’undici iniziale, con l’argentino Parra e De Luca a mettere pressione alla retroguardia capitolina. Chi vince stasera accede direttamente ai quarti di finale, dove ad attendere ci sarà la vincente della sfida Udinese-Fiorentina, in programma fra otto giorni esatti. La Roma è la squadra che ha vinto più volte questo il torneo (nove, come l’Inter), mentre l’Atalanta ha alzato la Coppa soltanto in un’occasione (62-63).

    DE ROSSI TITOLARE– Come detto in precedenza Zeman non intende snobbare la Coppa Italia e i nomi dei titolari confermano quanto espresso dal tecnico boemo in conferenza stampa. In attacco ci saranno contemporaneamente Osvaldo e Destro, con il giovane Nico Lopez che farà rifiatare Totti. A centrocampo si rivede De Rossi dal primo minuto supportato da Bradley ed il brasiliano Marquinho. In difesa invece torna titolare Stekelenburg in porta, con Taddei e Dodò terzini e la coppia Marquinhos-Burdisso al centro.

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    Osvaldo trascinerà anche questa sera i suoi compagni di squadra giallorossi? | ©ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images

    PRUDENZA – Colantuono schiera i suoi invece con un prudente 4-4-2. Davanti la coppia d’attacco sarà composta da Parra e De Luca, con Ferreira Pinto e Bonaventura esterni. A centrocampo invece troviamo Carmona e Radovanovic. Guiderà il reparto difensivo la coppia centrale Matheu-Lucchini, con Raimondi e Brivio terzini. Tra i pali il titolare sarà il portiere in seconda Frezzolini.

    Probabili formazioni Roma-Atalanta
    Roma (4-3-3): Stekelenburg, Taddei, Marquinhos, Burdisso, Dodò, De Rossi, Bradley, Marquinho, Destro, Osvaldo, Lopez. Allenatore: Zeman
    Atalanta (4-4-2): Frezzolini, Raimondi, Matheu, Lucchini, Brivio, Ferreira Pinto, Carmona, Radovanovic, Bonaventura, De Luca, Parra. Allenatore: Colantuono

  • Schiaffo alla Fifa, Platini contrario alla tecnologia in campo

    Schiaffo alla Fifa, Platini contrario alla tecnologia in campo

    Platini alza le barricate e lo fa in maniera inequivocabile. Il presidente dell’Uefa ha ribadito il suo no alla tecnologia in campo nel corso di una conferenza a Kuala Lumpur, in Malaysia, dove è stato definito un accordo di cooperazione con l’Afc, la Confederazione calcio asiatica, all’interno della quale fa parte lo stesso Guangzhou di Marcello Lippi. Ennesimo no dunque da parte dell’istituzione più importante del calcio europeo, che sancisce forse il definitivo no alla tecnologia in campo. Un tema particolarmente caro alla carta stampata e alle varie associazioni nazionali, con discrete aperture anche in Italia e in Premier, dopo alcuni casi eclatanti che hanno fatto gridare allo scandalo durante le passate stagioni, con il gol di Muntari diventato un po’ il simbolo della crociata pro tecnologia in campo, destinata però ad una fine ingloriosa.

    LA SPESA– Platini continua a sostenere come l’utilizzo della tecnologia, da quella elementare fino alla più sofisticata, comporta una spesa per le casse dell’Uefa non indifferente.

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    Platini conferma il suo no alla tecnologia in campo | ©SAEED KHAN/AFP/Getty Images

    NELLO SPECIFICO – Soffermandosi in particolare agli apparecchi in grado di chiarire se il pallone abbia varcato completamente la linea o meno, Platini ha ricordato come l’introduzione di tale tecnologia comporterebbe una spesa di quasi 50 milioni di euro, cifra considerata troppo onerosa dallo stesso presidente dell’Uefa.

    INVESTIMENTI MIGLIORI – Soffermandosi sull’eventuale costo della tecnologia in campo, Platini ha ribadito le linee “aziendali” dell’Uefa e del suo mandato, che fra le altre cose tendono a favorire lo sviluppo del gioco del calcio in quelle aree dove il pallone ad oggi non rappresenta un fenomeno sociale importante.

    SCHIAFFO ALLA FIFA – Quello espresso da Platini è un vero e proprio schiaffo alla Fifa, che proprio in questi giorni è invece protagonista di un’importante apertura alla tecnologia in campo con il Goal Line Tecnology nel Mondiale per club in corso di svolgimento in Giappone.

  • Il Milan cinese prende forma, domani l’accordo commerciale

    Il Milan cinese prende forma, domani l’accordo commerciale

    A un passo dall’accordo. Il Milan cinese prende forma. In serata il famoso giornalista Di Marzio ha rivelato come nella giornata di domani il presidente del Guangzhou incontrerà la società di via Turati per definire il primo importante accordo tra le parti, che verosimilmente prevede un sodalizio commerciale i cui benefici potranno interessare anche il settore giovanile rossonero, con infrastrutture all’avanguardia e nuove scuole calcio. Appare certo come Liu Jong Zhuo abbia deciso di stringere un’importante sinergia con il club rossonero, partnership che regalerà al Diavolo nuova linfa  sia in ambito commerciale sia (lo sperano i tifosi) sotto il profilo tecnico, con eventuali fondi extra disponibili già al termine della stagione in corso.

    LA VISITA– Come riporta Di Marzio sul proprio sito ufficiale, il presidente del Guangzhou ha visitato nella giornata di ieri la squadra al centro di allenamento, prendendo così confidenza con il parco giocatori e lo staff tecnico rossoneri.

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    Nel futuro ci sarà spazio anche per il Milan cinese? | ©AFP/AFP/Getty Images

    COPPA ITALIA – Le indiscrezioni che arrivano da Milanello danno per certa la presenza di Liu Jong Zhuo a San Siro per la sfida di Coppa Italia in programma giovedì contro la Reggina. Con ogni probabilità questo sarà l’ultimo appuntamento per il patron del Guangzhou inserito nell’agenda italiana.

    CALCIOMERCATO – Nell’incontro di domani però non si parlerà soltanto di affari commerciali. Infatti nelle ultime ore circola la voce secondo cui il Milan sarebbe fortemente interessato ad almeno due giocatori della rosa allenata da Marcello Lippi.

    BRAND – Qualora la notizia si confermasse veritiera, il club rossonero darebbe ufficialmente inizio a quella tanto sospirata politica finalizzata a far conoscere ed esportare il marchio Milan anche in un Paese così strategico come quello cinese, dove i rossoneri e più in generale il calcio italiano faticano a ritagliarsi uno spazio importante.

  • Coppa Italia il programma. Si inizia stasera con Roma-Atalanta

    Coppa Italia il programma. Si inizia stasera con Roma-Atalanta

    Iniziano oggi con la partita tra Roma e Atalanta gli ottavi di finale di Coppa Italia. Gli incontri prevedono la formula ad eliminazione diretta, ovvero chi perde viene automaticamente escluso dalla competizione. In caso di parità il  match verrà prolungato ai tempi supplementari. Se neanche l’extra-time avrà dato il suo verdetto definitivo, le due squadre si giocheranno il passaggio al turno successivo attraverso la lotteria dei calci di rigore. Come detto, la prima sfida in programma per gli ottavi di finale è Roma-Atalanta, che si disputerà questa sera all’Olimpico in diretta televisiva su Rai due, che trasmetterà anche tutti gli altri incontri di Coppa Italia. Tra oggi e giovedì si giocheranno le prime quattro gare, mentre fra sette giorni avranno luogo i restanti match.

    QUESTA SETTIMANA– Oltre a Roma e Atalanta, unica partita di questo martedì, domani sarà il turno di Parma-Catania e Juventus-Cagliari. Match aperto a qualsiasi soluzione quello che si giocherà al Tardini, con i ducali leggermente favoriti sugli etnei, sebbene quest’ultimi siano reduci dal bel successo di domenica sul campo del Siena. A Torino invece andrà in scena un match che sulla carta non dovrebbe avere storia, con i bianconeri allenati da Antonio Conte super favoriti nei novanta minuti contro i rossoblu. Giovedì poi toccherà al Milan, che nel lotto degli ottavi avrà sicuramente l’impegno più agevole dovendo incontrare a San Siro la Reggina, unica squadra di Serie B rimasta oltre al Verona.

    AC Siena v AS Roma - Serie A
    Zeman e la sua Roma daranno il via agli ottavi di Coppa Italia | ©Gabriele Maltinti/Getty Images

    FRA SETTE GIORNI – La prossima settimana infine verrà scritta la parola fine per questi ottavi di finale. Inizierà l’Inter, che a San Siro ospiterà i veneti di Mandorlini. Mercoledì sarà la volta invece di Lazio-Siena e Udinese-Fiorentina, quest’ultimo forse il match più intrigante del turno in corso. Sempre nella giornata di mercoledì al San Paolo il Napoli affronterà il Bologna, fin qui autentica bestia nera del tecnico Mazzarri.

    Il programma degli ottavi di finale
    Roma-Atalanta 11-12-2012 (ore 21)
    Parma-Catania 12-12-2012 (ore 17.30)
    Juventus-Cagliari 12-12-2012 (ore 21)
    Milan-Reggina 13-12-2012 (ore 21)
    Inter-Verona 18-12-2012 (ore 21)
    Lazio-Siena 19-12-2012 (ore 15)
    Udinese-Fiorentina 19-12-2012 (ore 17.30)
    Napoli-Bologna 19-12-2012 (ore 21)

  • Daniele De Rossi al Milan? Il regalo elettorale di Berlusconi

    Daniele De Rossi al Milan? Il regalo elettorale di Berlusconi

    Daniele De Rossi al Milan? La notizia è comparsa improvvisamente nel tardo pomeriggio di ieri, quando già la giornata aveva offerto degli spunti interessanti per il mercato rossonero, compreso il niet del Paris Saint Germain di fronte all’offerta di prestito avanzata da Galliani per l’argentino Pastore. E così dopo l’infortunio di De Jong nel corso del primo tempo della partita di Torino, la dirigenza rossonera si trova costretta ad operare con immediatezza nella finestra invernale in un reparto che fino a pochi giorni fa pareva essere il meno interessato al mercato in entrata. Il nome di De Rossi intriga i tifosi del Diavolo, i quali da tempo aspettano l’arrivo di un top-player di nome e di fatto, con il centrocampista giallorosso che andrebbe a colmare questo vuoto diventato come un’ossessione. Ma quante opportunità ci sono nel vedere De Rossi al Milan?

    IMPOSSIBILE– In realtà ben poche, forse nessuna. Come lo stesso Galliani ha ribadito nella serata di ieri, l’arrivo del centrocampista giallorosso a Milanello è impossibile. Parole chiare, che portano ad escludere con relativa certezza qualsiasi tentativo di operazione tra il Milan e la Roma.

    AC Milan v AS Roma - Serie A
    De Rossi inseguito da tre giocatori del Milan in un match del 2009 | ©Claudio Villa/Getty Images

    IL PROGETTO – Anche perché De Rossi non rientrerebbe in alcun modo nel progetto che la società rossonera ha voluto intraprendere quest’estate, ovvero quello dell’abbattimento del monte ingaggi (De Rossi percepisce 6 milioni di euro all’anno, ovvero 12 milioni lordi) e non ultimo la valorizzazione dei giovani.

    BERLUSCONI – D’altrone proprio Silvio Berlusconi nella giornata di sabato, in occasione della sua visita a Milanello, ha precisato come non sia ormai più tempo per il Milan di andare a prendere a cifre folli i cosiddetti top-player, nonostanti essi stimolino le fantasie calcistiche dei vari dirigenti in via Turati (vedi Galliani e Balotelli).

    L’IPOTETICA PROPOSTA – Chi ha parlato dell’operazione De Rossi, in quanto fattibile e possibile, ha tracciato le possibili mosse del Milan, con la società rossonera interessata al prestito da qui a giugno per poi fissare un diritto di riscatto intorno ai 20 milioni di euro, in modo da tale da spendere soltanto 3 milioni per l’ingaggio del giocatore e valutare al meglio la prossima estate la bontà dell’affare. More chiamava ciò Utopia.

    Paolo Maldini e Franco Baresi nella squadra di governo

  • Inter, più Markovic che Pastore per il dopo Sneijder

    Inter, più Markovic che Pastore per il dopo Sneijder

    Il calciomercato dell’Inter delinea quelle che sono le future strategie per l’imminente mercato di gennaio. Se la cessione di Sneijder sembra essere un qualcosa di già definito all’interno della dirigenza nerazzurra, un po’ meno chiari appaiono i passi che Marco Branca e il suo staff si accingono a fare da qui alle prossime settimane. Da una parte infatti c’è l’intrigo Pastore, con l’argentino che rientrerebbe in un ipotetico scambio con il trequartista olandese, sebbene ci sarebbe poi da definire anche un importante conguaglio economico dal momento che Pastore sbarcò a Parigi per 40 milioni di euro. Dall’altra parte l’Inter potrebbe cambiare repentinamente le carte in tavola. Non è infatti escluso che Stramaccioni decida di eliminare in maniera definitiva il ruolo di trequartista.

    L’IDEA– Da un’attenta analisi della rosa a disposizione del tecnico nerazzurro, è evidente come manchino dei veri esterni offensivi. Infatti il solo Palacio, e se vogliamo Antonio Cassano, non possono bastare ad Andrea Stramaccioni, allenatore a cui piace giocare anche con tre punte.

    Serbia v Wales - FIFA 2014 World Cup Qualifier
    Lazar Markovic con la maglia della Nazionale serba | ©Srdjan Stevanovic/Getty Images

    PRIMAVERA CARENTE – Se è vero che spesso e volentieri è stato evidenziato come il progetto Inter di quest’anno si basi anche e sopratutto sui giovani della cantera nerazzurra, è altrettanto vero che ragazzi come Garritano e Belloni non possano al momento rappresentare delle valide alternative per tecnico romano.

    LA RIVELAZIONE – Ed è così che prende corpo l’ipotesi Lazar Markovic, che proprio contro l’Inter a San Siro ha mostrato tutte le sue qualità, mettendo in difficoltà da solo l’intero reparto difensivo e creando non pochi problemi all’ottimo Handanovic.

    CALCIOMERCATO INTER – L’operazione avrebbe il benestare del presidente Moratti, che da sempre ha espresso la propria preferenza per i giovani talenti. Markovic, classe ’94, astro nascente del calcio europeo, verrebbe a costare intorno ai 10 milioni di euro, cifra sicuramente alla portata dell’Inter, a maggior ragione qualora Sneijder venisse ceduto al Psg.

  • Stagione finita per De Jong. Il Milan ripensa a Strootman

    Stagione finita per De Jong. Il Milan ripensa a Strootman

    Costretto ad uscire per un serio infortunio De Jong salterà con certezza l’intero girone di ritorno, salutando anzi tempo la stagione 2012-2013. La diagnosi parla della rottura del tendine d’achille, la stessa che costrinse David Beckham ad abbandonare prima del previsto il club rossonero. L’assenza di De Jong fino al termine del campionato costringe quindi la società a rivedere le strategie di mercato per il prossimo mese di gennaio, quando con ogni probabilità in via Turati si cercherà di sopperire all’assenza dell’ex Manchester City. Il nome che nelle ultime ore sta prendendo largo tra la dirigenza del Milan è quello di un altro olandese, Kevin Strootman, da sempre pallino dell’amministratore delegato Galliani e del ds Braida.

    IL MOMENTO– Che sia davvero arrivato il momento di Strootman? Già in passato più volte il centrocampista centrale del Psv Eindhoven era stato accostato al Diavolo, senza però che la trattativa decollasse seriamente. Il costo del suo cartellino si aggira intorno ai dieci milioni di euro, cifra di per sé non impossibile anche per le casse del club rossonero.

    PSV Eindhoven v AIK Solna - UEFA Europa League
    Kevin Strootman può arrivare a Milano già da questo gennaio | ©Dean Mouhtaropoulos/Getty Images

    L’ALTERNATIVA – Oltre a Strootman, il Milan può comunque fare affidamento sul ritorno di Muntari. Quest’ultimo ha infatti recuperato dal lungo stop che l’ha tenuto fermo per tutti questi mesi e potrebbe rivelarsi un ottimo sostituto, per altro a costo zero.

    IL PROBLEMA – L’alternativa Muntari però ha un duplice problema. Il primo, forse quello più serio, riguarda la probabile convocazione del ghanese da parte della sua Nazionale per l’imminente Coppa d’Africa, torneo che di fatto costringerebbe Allegri a rinunciare a Muntari almeno per tutto il mese di gennaio.

    BLOCCATO – Il secondo problema, che sarebbe in realtà una conseguenza, è l’impossibilità di cedere Flamini già a partire da gennaio,  obbligando così il Milan a pagare l’ingaggio del francese fino a giugno.

  • Rio Ferdinand colpito da una moneta, il video della vergogna

    Rio Ferdinand colpito da una moneta, il video della vergogna

    Sta facendo il giro del mondo il video di Rio Ferdinand colpito da una moneta durante le ultime fasi concitate del derby di Manchester, disputatosi nel pomeriggio di ieri all’Ethiad, in uno stadio colmo di tifosi che spingevano il City verso una rimonta che alla fine del primo tempo sembrava impossibile. Ed è proprio in questo clima che al secondo minuto di recupero della ripresa Rio Ferdinand viene colpita da due penny lanciati da un tifoso dei Citizien mentre festeggia insieme ai suoi compagni di squadra il gol vittoria appena siglato dall’olandese Robin Van Persie. Prima la gioia irrefrenabile, seguita pochi istanti dopo dalla paura, una paura che diventa terrore quando il viso del difensore inglese diventa colmo di sangue. Sono secondi interminabili.

    RIO FORTUNATO– La situazione per fortuna ritorna alla normalità nello spazio neanche di un minuto, con Rio Ferdinand che viene prontamente soccorso dal medico dei Red Devils. L’ex capitano della Nazionale inglese deve ringraziare il suo angelo custode, perché se la moneta avesse centrato il suo occhio sinistro, effettivamente sfiorato, a quest’ora staremmo parlando di tutta un’altra storia.

    Manchester City v Manchester United - Premier League
    Rio Ferdinand in ginocchio dopo esser stato colpito da una moneta | ©Clive Mason/Getty Images

    MASCALZONE – Altri aggettivi non ci vengono in mente per descrivere il tifoso che ieri non ha avuto meglio da fare che colpire con una moneta Rio Ferdinand soltanto perché quest’ultimo stava festeggiando sotto il reparto sbagliato una vittoria fondamentale per la sua squadra.

    INVASIONE – Oltre al lancio della moneta contro il difensore dello United, il derby di Manchester ha registrato nel finale di gara anche un’invasione di campo degna delle miglior corride spagnole.

    ARBITRO – Artefice del clima infuocato che si respirava ieri all’Ethiad il direttore di gara Atkinson, protagonista in negativo nell’arco dei novanta minuti, con alcuni errori marchiani che hanno scontentato sia l’una che l’altra squadra.

    VIDEO RIO FERDINAND COLPITO DA UNA MONETA [jwplayer config=”120s” mediaid=”163452″]

  • Falcao, cinque gol per entrare nella storia dell’Atletico

    Falcao, cinque gol per entrare nella storia dell’Atletico

    Strepitoso Radamel Falcao. L’attaccante colombiano dell’Atletico Madrid ha segnato ieri cinque gol, nella partita con cui i colchoneros hanno schiantato per 6-0 il Deportivo. Una manita d’antologia per Falcao, che gli consente d’entrare di diritto nella leggenda del club. La prestazione di ieri sera è qualcosa di straordinario, quasi mistico. In quanti avrebbero detto che El Tigre, dal 2009 ad oggi, potesse subire una così grande trasformazione. Da buon attaccante e nulla più quale era quando giocava in Argentina con la maglia del River Plate. Fa riflettere anche il suo trasferimento in Europa nell’estate del 2009 appunto, quando il Porto per strapparlo al club argentino ebbe bisogno di un “misero” assegno quantificato in cinque milioni di euro.

    NOVANTA MINUTI ETERNI– Nel match di ieri sera tra Atletico Madrid e Depor c’era un calciatore in campo che studiava per diventare eterno. Era Radamel Falcao. Il primo tempo è comunque normale, con Falcao che rientra negli spogliatoi avendo realizzato due reti. Quello che trasforma il colombiano in leggenda è però la ripresa, dove nell’arco di sette minuti firma una fantastica tripletta (tra il 64 e il 71 minuto). Tripletta che si va a sommare dunque alla doppietta del primo tempo, per un pokerissimo da favola.

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    Radamel Falcao dopo la manita al Depor entra nella storia dell’Atletico | ©

    COME LUI NESSUNO – In quasi 110 anni di storia, all’Atletico Madrid nessuno è riuscito a fare meglio di El Tigre. L’unico che ha avvicinato le gesta di Radamel fu il nostro Christian Vieri, quando nel ’98 in un Atletico-Salamanca terminato 4-5 per gli ospiti, fu autore di tutti i quattro gol dei colchoneros.

    SUPERATO RONALDO – Non solo Radamel Falcao sta trascinando i suoi compagni di squadra in una rincorsa impossibile sul Barcellona, ma si candida autorevolmente come Pichichi per la stagione 2012-2013, nonostante nella Liga ci siano dei mostri sacri come Ronaldo e sopratutto Messi. Con la cinquina di ieri, El Tigre si porta a quota 16 gol in 15 partite di campionato, superando Ronaldo fermo al terzo posto con 13 reti. Appare però irraggiungibile anche stavolta Leo Messi, arrivato già a 23 gol stagionali.

    I CINQUE GOL DI FALCAO IN ATLETICO MADRID-DEPORTIVO [jwplayer config=”60s” mediaid=”163445″]

  • Delneri a rischio esonero, prossime ore decisive

    Delneri a rischio esonero, prossime ore decisive

    Ennesimo ko stagionale per il Genoa di Luigi Delneri, che a Pescara incappa nella ottava sconfitta nelle ultime nove partite di campionato disputate. Per l’ex tecnico di Juventus e Chievo quello di oggi in Abruzzo è il settimo ko da quando è subentrato a De Canio dopo la sconfitta interna contro la Roma. Un percorso costellato da prestazioni deludenti che hanno fatto rabbrividire i tifosi del Grifone in più di una circostanza, con l’episodio più eclatante registratosi la settimana scorsa a Marassi nel match contro il Chievo, quando i giocatori rossoblu hanno rivissuto quei terribili momenti che avevano macchiato il finale della scorsa stagione. Le prossime ore saranno decisive per il futuro del Genoa, con Delneri a rischio esonero e la concreta possibilità dell’ennesima rivoluzione orchestrata dal presidente Preziosi.

    IL BARATRO– La situazione in classifica del Genoa è drammatica. I rossoblu sono al penultimo posto in classifica, davanti soltanto al Siena di Serse Cosmi. I punti in classifica sono 12 dopo 16 giornate, e quando ormai mancano tre turni al termine del girone d’andata il timore di rivivere l’incubo retrocessione è più che giustificato.

    Pescara v Genoa CFC - Serie A
    Delneri guarda sconsolato i suoi durante il match contro il Pescara di oggi pomeriggio | ©Giuseppe Bellini/Getty Images

    IL CONFRONTO – Se poi mettiamo a confronto il ruolino di marcia dei due allenatori, per Delneri la situazione si fa imbarazzante. Rispetto a otto giornate fa, quando De Canio venne esonerato dalla panchina rossoblu, il Grifone ha racimolato soltanto tre punti. In classifica poi si è assistito ad un crollo verticale, che fin qui ha trascinato il Genoa nel baratro.

    LE PROSSIME PARTITE – Prima della sosta natalizia il Genoa affronterà il Torino a Marassi domenica prossima in quello che si preannuncia a tutti gli effetti come una sfida da dentro o fuori per la squadra genoana, e poi andrà a San Siro per cercare di bloccare l’Inter, impresa quest’ultima non di certo semplice. Il girone d’andata infine si concluderà con il match contro il Bologna sempre a Marassi. Fino a quando durerà la pazienza di Preziosi?