Autore: Federico Pisanu

  • Basket Serie A: Varese e Sassari non si fermano più

    Basket Serie A: Varese e Sassari non si fermano più

    In attesa del posticipo di questa sera che vedrà Siena ospitare Reggio Emilia, la 16 giornata di basket Serie A ha emesso le sue sentenze più crude. Da una parte ci sono Varese e Sassari che proseguono la loro marcia inarrestabile anche in questo girone di ritorno. Dall’altra parte c’è Milano, che conferma la sua imprevedibilità regalando però una rimonta da sogno ai propri tifosi nell’ostica trasferta di Caserta. Non ci rimangono poi più parole per descrivere la situazione in casa Bologna, dove le V-Nere continuano il loro personalissimo canto (o se preferite morte) del cigno venendo ribaltate da Cremona. Infine da segnalare il successo della Reyer Venezia su Cantù e la vittoria casalinga dell’Acea Roma contro l’ultima della classifica, la Scavolini Pesaro.

    Basket Serie A, le invincibili Cimberio e Dinamo

    Se ad inizio campionato potevano essere annoverate nel carnet delle sorprese, a questo punto della stagione Cimberio Varese e Dinamo Sassari non possono più essere lette sotto la voce surprise. Anche ieri la capolista e la seconda forza del campionato hanno confermato il proprio stato di grazia battendo rispettivamente Brindisi e Biella, allungando di due punti il proprio vantaggio su Cantù, sconfitta come ricordato in precedenza dalla Reyer. Per Varese il migliore in campo è Bryant Dunston con 15 punti mentre tra gli ospiti si mette in evidenza Antywane Robinson, top scorer con 18 punti. A Sassari invece va in mostra l’ennesimo show di Travis Diener, il migliore dei suoi con 22 punti, a cui si aggiungono i 19 di Ignerski. Goran Jurak per gli ospiti si ferma a 17 punti.

    Basket Serie A, rimonta vincente per Milano

    logo legabasket | © foto tratta dal web
    logo legabasket | © foto tratta dal web

    Altra vittoria per gli uomini di Sergio Scariolo, reduci dalla fondamentale vittoria di Brindisi che ha consegnato loro la certezza del pass per le Final Eight di Coppa Italia. Non era semplice contro Caserta dell’ex Mordente, sopratutto se si considera il primo tempo di grande difficoltà attraversato dalle scarpette rosse. Nella ripresa però ci ha pensato il tandem Langford (21) – Hairston (18) a neutralizzare la resistenza dei padroni di casa, a cui non sono bastati i 15 punti di Akindele e Jelovac.

    Basket Serie A, sorpresa Reyer

    La 16 giornata di Serie A offre anche la grande prestazione della Reyer Venezia che in casa batte la più quotata Cantù dopo aver chiuso sotto di cinque il primo periodo. Tra i padroni di casa si registra l’ottima prova di Diawara, top scorer con 29 punti, e quella di Szewczyk, autore di 21 punti. Occasione persa quella di Cantù, che con questa sconfitta vede scappare le due di testa, venendo raggiunta contemporaneamente dall’Acea. Non basta, perché dopo la serata di oggi Cantù può scivolare anche più giù in classifica se Siena dovesse battere, come i pronostici vogliono, Reggio Emilia al PalaEstra.

    Basket Serie A, Roma al top

    Proprio Roma è stata una delle protagoniste della giornata di ieri, che davanti al proprio pubblico ha superato non senza difficoltà la Scavolini, grazie anche e sopratutto ai 21 punti di Gigi Datome. Ora l’Acea è a quota 22 punti, gli stessi di Cantù e Siena, e sebbene la classifica reciti quinto posto, la squadra capitolina viaggia comunque insieme alle due finaliste dello scorso anno.

    Basket Serie A, sprofondo Virtus

    Non c’è fine al peggio per la Virtus Bologna, battuta in casa anche da Cremona. Gli ospiti devono ringraziare uno straordinario Lance Harris, che a fine serata mette a referto 28 punti. Diciannove invece quelli segnati da Gigli e Minard. In classifica Cremona aggancia proprio le V-Nere a 12 punti. Alla Virtus si avvicina anche Montegranaro che ieri ha battuto Avellino in un disperato match salvezza. Christian Burns per la Sutor è il top scorer con 17 punti.

    Basket Serie A, i risultati della 16 giornata

    Caserta-Milano 69-78
    Biella-Sassari 72-100
    Roma-Pesaro 65-64
    Varese-Brindisi 83-71
    Bologna-Cremona 92-93
    Montegranaro-Avellino 95-71
    Venezia-Cantù 83-79
    Siena-Reggio Emilia oggi

    Basket Serie A, la classifica dopo 16 giornate

    1. Varese 28
    2. Sassari 26
    3. Siena 22*
    4. Cantù 22
    5. Roma 22
    6. Milano 18
    7. Reggio Emilia 16
    8. Brindisi 16
    9. Venezia 16
    10. Caserta 14
    11. Cremona 12
    12. Bologna 12
    13. Montegranaro 10
    14. Avellino 8
    15. Pesaro 8
    16. Biella 8
  • NBA: Gallinari batte Durant, Lakers a picco senza Howard

    NBA: Gallinari batte Durant, Lakers a picco senza Howard

    Soltanto quattro le partite Nba giocate nella notte italiana ma non sono mancate di certo le sorprese. La più clamorosa si è registrata all’Air Canada Centre, dove i Lakers, superfavoriti alla vigilia, hanno imbroccato una serata storta, condizionati anche da un arbitraggio che ha scatenato l’ira di Mike D’Antoni, esploso letteralmente nei minuti conclusivi del quarto periodo quando il destino pareva ormai già segnato per i giallo-viola. L’altra sorpresa è la vittoria all’overtime di Denver contro i lanciatissimi Thunder. Un ruolo importante nel successo dei Nuggets lo recita anche il nostro Danilo Gallinari, che chiude la serata mettendo a referto 18 punti. Nelle altre due partite vittoria in trasferta per Dallas ad Orlando ed ennesimo ko di Boston contro Detroit.

    NBA, Toronto Raptors – Los Angeles Lakers 108-103

    Poche volte in questa stagione si era visto un Mike D’Antoni così, letteralmente fuori di sé dopo decisioni arbitrali (su tutte l’espulsione di Dwight Howard al termine del secondo periodo) secondo lui contrarie ai giallo-viola e che in qualche modo hanno portato all’inopinata sconfitta contro Toronto (15-26) al Canada Air Centre. L’occasione era di quelle ghiotte per riuscire a recuperare terreno rispetto alle rivali per l’ottavo posto, dopo le sconfitte della sera prima di Houston e Portland, ma i Lakers hanno trovato il modo di sprecarla malamente. Il vero problema è stata la difesa, a tratti imbarazzante, incapace di catturare il pallone quando tutte le leggi della fisica sono favorevoli. Impossibile però trascurare l’assenza forzata di Howard, perché il contributo del numero 12 nella difesa dei californiani è importante quanto il sole lo è per le piante. I Raptors approfittano quindi sia della mollezza difensiva degli ospiti sia della prova maiuscola offerta da Jose Calderon, che chiude la serata con 22 punti e 9 assist, a cui si aggiungono i 18 punti di Landry. Tanti, forse troppi, gli errori Bryant invece (10/32 da due), nonostante sia comunque anche questa notte il top scorer dei suoi con 26 punti, uno in più di Pau Gasol.

    NBA, Denver Nuggets – Oklahoma City Thunder 121-118 (OT)

    Danilo Gallinari marcato da KD | ©Doug Pensinger/Getty Images
    Danilo Gallinari marcato da KD | ©Doug Pensinger/Getty Images

    Denver pone fine alla serie di sei vittorie consecutive dei Thunder (32-9) e piazza il sedicesimo trionfo al Pepsi Center in 19 partite (16-3). Successo importante quello dei Nuggets, che si aggiudicano meritatamente l’incontro che li ha visti ribattere colpo su colpo ai canestri della scatenata coppia Durant (37) – Westbrook (36), protagonista con 73 punti complessivi. Proprio Russel aveva portato la sfida all’overtime con il canestro da due a 25 secondi dal termine dell’incontro per il definitivo 109-109. A decidere la partita è stato il layup a 46″ dal termine di Kenneth Faried, che ha riportato avanti Denver 117-116. I successivi liberi di Andre Miller e Wilson Chandler hanno fatto il resto. Oltre a The Manimal Denver deve erigere già da oggi una statua a Corey Brewer, dopo la sensazionale prestazione da 26 punti partendo dalla panchina. Per il nostro Danilo Gallinari 18 punti in 38 minuti giocati.

    NBA, Orlando Magic – Dallas Mavericks 105-111

    Continua il momento positivo di Dallas (18-24), che supera anche Orlando e inizia a sognare una clamorosa rimonta sull’ottavo posto nella Western Conference. Gara quasi sempre controllata dai Mavericks, sopra di 13 punti anche nell’ultimo periodo, prima di farsi rimontare pericolosamente dai Magic fino al 104-102 negli ultimi 60 secondi. A porre una definitiva sentenza sul match ci ha pensato Darren Collison con una tripla a 31″ dal termine. Per Dallas migliore in campo Shawn Marion con 20 punti e 10 rimbalzi. E’ stato però tutto il collettivo a girare per il meglio, con ben 7 giocatori in doppia cifra sui 9 che sono scesi sul parquet. Ancora una volta importante l’apporto dalla panchina di Vince Carter (15), mentre si ferma a 12 punti Dirk Nowitzki. Tra i padroni di casa top scorer Glen Davis con i suoi 26 punti, a cui si aggiungono i 20 di Jameer Nelson e i 18 di J.J. Redick.

    NBA, Detroit Pistons – Boston Celtics 103-88

    Serata da dimenticare in fretta per i Celtics (20-20), che a Detroit (15-25) subiscono il terzo ko consecutivo. Inutili i 15 assist di Rajon Rondo in una partita che ha visto i padroni di casa dominare su quasi tutti i fondamentali di gioco. Disarmante poi la facilità con cui Greg Monroe (15) e compagni sono scappati nel quarto periodo, rendendo così il finale di partita particolarmente noioso, aggettivo che comunque è ben lontano da quanto visto nei primi tre quarti, con l’attacco di Detroit devastante per lo spettacolo offerto da Brandon Knight. Con questo successo comunque i Pistons restano ugualmente lontani dall’ottava piazza della Eastern Conference occupata proprio da Boston, che conserva un margine di cinque vittorie.

    NBA, classifica Eastern Conference

    1. Heat 26-12
    2. Knicks 25-13
    3. Pacers 25-16
    4. Nets 24-16
    5. Bulls 23-16
    6. Hawks 22-18
    7. Bucks 21-18
    8. Celtics 20-20
    9. 76ers 17-23
    10. Pistons 15-25
    11. Raptors 15-26
    12. Magic 14-26
    13. Bobcats 10-30
    14. Cavaliers 10-32
    15. Wizards 8-30

    NBA, classifica Western Conference

    1. Thunder 32-9
    2. Clippers 32-9
    3. Spurs 32-11
    4. Grizzlies 26-13
    5. Warriors 24-15
    6. Nuggets 25-18
    7. Jazz 22-19
    8. Rockets 21-21
    9. Blazers 20-20
    10. Timberwolves 17-20
    11. Mavericks 18-24
    12. Lakers 17-23
    13. Kings 16-25
    14. Hornets 13-27
    15. Suns 13-28

    NBA, Top 5 Plays

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  • Ligue 1: al Psg basta Ibra, Marsiglia all’ultimo respiro

    Ligue 1: al Psg basta Ibra, Marsiglia all’ultimo respiro

    Si è conclusa da poche ore la 21 giornata di Ligue 1, cominciata venerdì con la sorpresa Evian e terminata con il successo del Paris Saint Germain sul campo del Bordeaux. Risultati alla mano, il turno di questa settimana ha visto importanti scossoni in classifica, come ad esempio la salita del Nizza al quarto posto con la contemporanea caduta di Lille e Montpellier, quest’ultimi fuori dalle prime dieci posizioni. Ma più di tutti va sottolineato il ritorno in testa del Psg di Carlo Ancelotti, che riaggancia immediatamente il Lione recuperando i due punti di svantaggio della settimana scorsa. A ricomporre il terzetto di natale ci pensa poi il Marsiglia, distante ora dalla coppia al comando soltanto un punto, dopo il successo per 3-2 contro i campioni in carica del Montpellier.

    Ligue 1, Ibrahimovic ancora decisivo

    Se la vittoria del Psg è comunque data quasi sempre per scontata durante tutta la stagione, stavolta poche persone avrebbero ciecamente puntato sul successo della squadra parigina, impegnata sul difficile campo del Bordeaux e per di più a conoscenza della morte di Nick Broad, uno dei vice di Carlo Ancelotti, deceduto nella giornata di sabato. Nick Broad era il preparatore atletico del Psg ed aveva avuto un incidente stradale giovedì. A seguito delle ferite riportate, il 38 enne Nick è poi morto 48 ore dopo. Nonostante dunque il grave lutto in seno alla squadra, gli uomini del tecnico italiano sono riusciti ugualmente a portare a casa i tre punti grazie alla rete del solito Zlatan Ibrahimovic a due minuti dal termine della prima metà di gara su assist delizioso del brasiliano Lucas. Con questo gol lo svedese si porta a quota 19 gol in stagione, confermandosi dunque leader incontrastato della classifica marcatori di Ligue 1.

    Ligue 1, Marsiglia all’ultimo respiro

    Marsiglia all'ultimo respiro sul Montpellier | ©ANNE-CHRISTINE/Getty Images
    Marsiglia all’ultimo respiro sul Montpellier | ©ANNE-CHRISTINE/Getty Images

    Per poco il Montpellier non realizzava un’altra delle imprese a cui ci ha abituati ormai da oltre un anno ma se dobbiamo trovare un indizio sull’esito finale della stagione dei campioni di Francia allora potremmo prendere ad esempio l’ultima trasferta al Velodrome. In vantaggio fino a dieci minuti dal termine grazie alla rimonta firmata Emmanuel Herrera e John Utaka, che avevano ribaltato il provvisorio vantaggio dei padroni di casa siglato da André Ayew, il Montpellier ha visto svanire il sogno dei tre punti in un amen, quando prima Jordan Ayew ha riportato il Marsiglia sul 2-2 al 79′ e poi quando nel recupero Andre-Pierre Gignac ha messo in rete il pallone del definitivo 3-2.

    Ligue 1, Neal Maupay segna ancora

    Non si arresta la favola di Neal Maupay e del Nizza, che viola il campo del Lille nei minuti finali con le reti di Renato Civelli e dell’innominato appunto, alla sua seconda rete in campionato dopo il gol realizzato nel 3-2 con il quale il Nizza superò l’Evian lo scorso 15 dicembre. Dopo la vittoria di ieri sono sette le vittorie del Nizza nelle ultime dieci partite, compresa anche quella di Coppa contro il Metz, striscia positiva che consente ai rossoneri di Francia di agguantare il quarto posto in classifica, a soli sette punti dalla vetta.

    Ligue 1, risultati 21 giornata

    Lione-Evian 0-0
    Sochaux-Reims 1-0
    Marsiglia-Montpellier 3-2
    Ajaccio-Valenciennes 1-1
    Brest-Saint Etienne 0-1
    Lorient-Troyes 3-2
    Tolosa-Nancy 2-1
    Bastia-Rennes 0-2
    Lille-Nizza 0-2
    Bordeaux-Psg 0-1

    Ligue 1, classifica dopo 21 giornate

    1. Psg 42
    2. Lione 42
    3. Marsiglia 41
    4. Nizza 35
    5. Rennes 35
    6. Lorient 34
    7. Bordeaux 32
    8. Saint Etienne 31
    9. Tolosa 30
    10. Lille 30
    11. Valenciennes 30
    12. Montpellier 29
    13. Bastia 25
    14. Brest 24
    15. Sochaux 22
    16. Ajaccio 21
    17. Evian 20
    18. Reims 19
    19. Troyes 13
    20. Nancy 12

    VIDEO BORDEAUX – PSG 0-1

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  • Pazzini bum bum, il Milan vede l’Europa

    Pazzini bum bum, il Milan vede l’Europa

    Se Giampaolo Pazzini incontrasse ogni domenica il Bologna a quest’ora con ogni probabilità sarebbe in cima alla classifica marcatori in compagnia del suo compagno di squadra Stephan El Shaarawy. Il campionato però non può risolversi in un duello Milan-Bologna ed anche per questo il Pazzo conta “solo” dieci reti in stagione e la squadra di Allegri non è ancora certa di giocare in una competizione europea l’anno prossimo. In ogni caso la vittoria sui felsinei per 2-1 consente ai rossoneri di avvicinare la Fiorentina ed il quinto posto a due lunghezze, obiettivo diventato dunque alla portata di Montolivo e compagni, nonostante un avvio di stagione da brividi. Il Bologna ha poco da recriminare per questa sconfitta. Da subito infatti i rossoblu sono apparsi sulle gambe, provati dai 120 minuti disputati martedì scorso contro l’Inter in Coppa Italia, partita che ha visto gli uomini di Pioli sfiorare il colpaccio.

    Milan-Bologna 2-1, la partita

    E’ stato un match vissuto sopratutto unicamente sui piedi di Giampaolo Pazzini, protagonisti nel bene e nel male per tutti i novanta minuti di gioco. Partito titolare nel tridente completato da El Shaarawy e Niang, l’ex attaccante di Fiorentina e Atalanta ha l’opportunità di sbloccare l’incontro già nel corso del primo tempo, quando sul cross dalla sinistra di Constant il colpo di testa viene respinto dall’estremo difensore ospite Agliardi, bravo anche in precedenza nel negare il gol ad El Shaarawy, ribattendo con i piedi la conclusione di destro della giovane punta. Il Bologna non riesce a reagire e continua ad affidarsi al suo portiere, ancora prodigioso nel dire no al Faraone poco prima che l’arbitro Davero mandi le squadre a riposo.

    Giampaolo Pazzini segna una doppietta al Bologna | ©Tullio M. Puglia/Getty Images
    Giampaolo Pazzini segna una doppietta al Bologna | ©Tullio M. Puglia/Getty Images

    Nel secondo tempo è sempre il Milan a comandare le operazioni del gioco ed è sempre Pazzini l’uomo più pericoloso del fronte d’attacco rossonero. A dire il vero i tifosi di San Siro iniziano a mugugnare quando proprio il Pazzo sbaglia una clamorosa chance in avvio di ripresa, con il risultato che rimane inchiodato sullo 0-0 e gli spettri del Marassi pronti ad impossessarsi del prato verde milanese. La svolta però arriva subito dopo l’ora di gioco, quando lo stesso Pazzini riesce a vincere fortunosamente il duello con Antonsson e siglare il gol del vantaggio.

    Continua a spingere la squadra di Allegri, intenzionata a chiudere da subito l’incontro con la seconda rete della gara, che trova quando mancano poco meno di dieci minuti al termine dell’incontro grazie ad una perla del Pazzo, bravo a superare con un sombrero Portanova e a calciare di prima intenzione col destro alle spalle del portiere Agliardi per il momentaneo 2-0. Partita finita? Neanche per sogno. A riaprirla infatti ci pensa Mexes, colpevole nel farsi trovare poco attento in occasione dell’autogol che consente al Bologna di sperare nella stessa rimonta di cinque giorni fa contro l’Inter. Stavolta però il risultato non cambia più ed il Milan si aggiudica tre punti pesantissimi in chiave Europa League, portandosi a meno due dalla Fiorentina.

    Milan-Bologna 2-1, le pagelle

    Pazzini 7,5: avrebbe meritato un otto pieno se solo fosse riuscito a mettere dentro tutte le occasioni capitategli quest’oggi. In ogni caso la doppietta basta e avanza per essere il migliore quest’oggi.

    Niang 7: ha corsa, ha qualità, ha forza e soli 18 anni. Il futuro è dalla sua parte, e anche quello del Milan, che a sinistra può contare anche su un altro classe ’92 niente male.

    El Shaarawy 6: non trova il gol solo perché di fronte a lui c’è un super Agliardi (7). Quattro partite senza trovare la via della rete possono però creare qualche tranello mentale nel quale il Faraone dovrà essere bravo a non cadere.

    Gilardino 4,5: era il grande ex dell’incontro ma la sua partita non è durata neanche 60 minuti. Zero conclusioni in porta, zero rimpianti per i tifosi del Diavolo.

    Milan-Bologna 2-1, il tabellino

    Milan (4-3-3): Abbiati 6, Abate 6,5, Mexes 4,5, Zapata 6, Constant 6,5, Flamini 6 (81′ Traorè s.v.), Montolivo 6,5, Boateng 5,5, Niang 7 (77′ Nocerino s.v.), Pazzini 7,5, El Shaarawy 6. Allenatore: Allegri
    Bologna (4-2-3-1): Agliardi 6,5, Garics 5, Portanova 5,5, Antonsson 5,5, Cherubin 5, Perez 5, Pazienza 5 (75′ Pasquato 6), Diamanti 5,5, Riverola 5 (51′ Taider 5,5), Kone 5, Gilardino 4,5 (62′ Gabbiadini 6). Allenatore: Pioli

    Video Milan-Bologna 2-1

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  • Pronostici Nba: Lakers facile a Toronto? Gallinari contro Durant

    Pronostici Nba: Lakers facile a Toronto? Gallinari contro Durant

    Inauguriamo oggi la rubrica sui pronostici Nba, sperando possa essere un utile strumento per tutti gli appassionati di pallacanestro con il quale studiare meglio le partite della notte, per poi leggere la mattina seguente l’intero film su quanto accaduto nei parquet più famosi della pallacanestro statunitense. La serata di oggi propone soltanto quattro partite, fra cui un match che si preannuncia davvero interessante al Pepsi Center di Denver, dove i Nuggets di Danilo Gallinari ospitano i Thunder, leader della Western Conference. Tornano in campo i Lakers, impegnati nella trasferta canadese di Toronto. Riflettori puntati anche ad Orlando, dove i Magic ospitano Dallas. Infine i Celtics sono chiamati ad invertire la rotta nella sfida contro i “pistoni”.

    Pronostici Nba: Toronto Raptors – Los Angeles Lakers

    D’accordo, i Lakers non hanno un feeling esagerato lontano dallo Staples Center (5-12), ma all’Air Canada Centre di Toronto una vittoria dei giallo-viola non è impossibile, anzi. I Raptors sono reduci da quattro ko consecutivi (sei nelle ultime sei partite), con evidenti difficoltà a ritrovare la bussola, in realtà mai avuta in questa stagione. I Lakers si presentano con i big-four, Bryant-Howard-Gasol-Nash, che insieme sono stati protagonisti nella rimonta giallo-viola su Miami nell’ultima partita giocata contro gli Heat, dove soltanto un super LeBron James ha respinto l’assalto dei padroni di casa. D’altronde se i californiani falliscono queste serate come possono sperare di raggiungere la zona play-off? Pronostico: 2

     

    Pronostici Nba: Denver Nuggets – Oklahoma City Thunder

    Kevin Durant contro Kobe Bryant | ©FREDERIC J. BROWN/AFP/Getty Images
    Kevin Durant contro Kobe Bryant | ©FREDERIC J. BROWN/AFP/Getty Images

    Cinque giorni dopo la sconfitta per 117-99 rimediata alla Chesapeake Energy Arena, Denver ritrova la squadra più forte di tutta la lega (32-8), i Thunder appunto. Nelle ultime due partite i Nuggets di Danilo Gallinari sono stati battuti due volte, due giorni fa anche dai Wizard, incassando così la terza sconfitta casalinga (15-3). Se dobbiamo guardare il match dal punto di vista delle motivazioni diamo come leggermente favoriti i padroni di casa, ma il periodo di forma attraversato da Oklahoma (8-2) non lascia immaginare un risultato diverso dalla loro vittoria anche al Pepsi Center. Kevin Durant, mister 52 punti, e Russel Westbrook continueranno nel personalissimo two men showPronostico: 2

    Pronostici Nba: Orlando Magic – Dallas Mavericks

    Sicuramente è la sfida che più sfugge a qualsiasi pronostico. D’altronde di fronte ad Orlando (14-25) i segni non sono mai semplici, sopratutto se consideriamo che nello spazio di 48 ore i Magic sono riusciti nell’impresa di violare lo Staples Center battendo i Clippers per poi perdere contro gli Wizard. Qualche certezza in più la regalano i Mavericks, in netta ripresa nelle ultime partite (4-1), con la sconfitta subita per mano dei Thunder che ha posto fine alla striscia positiva di quattro vittorie consecutive. Tra i padroni di casa il bollettino medico dà Jameer Nelson in forse, ed un’eventuale assenza della guardia tiratrice di Orlando potrebbe far pendere in maniera decisiva le sorti dell’incontro a favore di Dallas. Pronostico: 2

    Pronostico Nba: Detroit Pistons – Boston Celtics

    Di rientro dalla “trasferta” europea, Detroit vuole tornare a correre, lasciandosi alle spalle le ultime tre sconfitte casalinghe contro Bobcats, Jazz e Knicks (a Londra, ndr). Se prendiamo in esame il ruolino di marcia avuto dalle due squadre nelle precedenti dieci partite notiamo lo stesso record di sei vittorie e quattro ko. A parità di valori i Celtics sono da considerarsi superiori rispetto a Detroit, anche se negli ultimi tre incontri contro Boston i Pistons hanno sempre vinto. Se alla recente tradizione sommiamo anche le due L consecutive dei Celtics potremmo pensare ad una sorpresa proprio in questa partita, confidando anche nel buon Greg Monroe, che ha una media di 20.3 punti e 10.3 rimbalzi nelle ultime quattro sfide contro Boston. Pronostico: 1

  • Milan con Niang all’esame Pioli aspettando Kakà

    Milan con Niang all’esame Pioli aspettando Kakà

    Reduce dal pareggio contro la Samp a Genova, il Milan torna a giocare a San Siro, dove nelle ultime tre partite di campionato ha collezionato altrettante vittorie (Juve, Pescara, Siena). L’avversario di oggi è il temibile Bologna di Pioli, che in settimana ha sfiorato la clamorosa qualificazione in semifinale di Coppa Italia venendo eliminata dall’Inter soltanto al termine del secondo tempo supplementare, dopo che i novanta minuti canonici si erano conclusi sul 2-2. I felsinei hanno ormai acquisito di diritto la fama di rompiscatole della Serie A, se non altro dopo le prove contro Napoli (sia in campionato che in coppa) e Roma, entrambe battute davanti al loro pubblico con identico risultato (2-3 ndr). Paradossalmente però proprio il ruolino di marcia lontano dal Dall’Ara è tra i peggiori della Serie A, dal momento che in dieci trasferte i felsinei hanno sempre perso, se si escludono appunto le partite contro Roma e Napoli. Con sei punti su 30 disponibili la squadra di Pioli si lascia alle spalle soltanto Siena (5) e Palermo (3).

    Niang titolare anche questo pomeriggio contro il Bologna | ©Valerio Pennicino/Getty Images
    Niang titolare anche questo pomeriggio contro il Bologna | ©Valerio Pennicino/Getty Images

    MILAN – In attesa di nuove notizie dal fronte Kakà, il cui acquisto è dato come ormai cosa fatta sia in Spagna che qui in Italia, la squadra di Allegri è chiamata a riprendere il cammino dopo la non esaltante prestazione contro la Sampdoria, di fatto un occasione mancata dai rossoneri per avvicinare ulteriormente la zona europea, con il terzo posto che ad oggi continua ad essere lontano 11 punti. Come a Marassi, Allegri dovrebbe dare fiducia ancora una volta al talentuoso Niang, impiegandolo sulla corsia di destra dell’attacco composto da Pazzini (sicura la sua presenza dal primo minuto) ed El Shaarawy. Proprio sul Faraone la pressione dei media inizia a farsi pesante, con il piccolo gioiello di casa rossonera che non riesce a trovare la via della rete in campionato da 270 minuti (l’ultimo gol contro il Pescara lo scorso 16 dicembre). A centrocampo Allegri ha confermato l’utilizzo di Montolivo davanti la difesa, con Boateng mezzala e Nocerino a protezione dell’ex viola, tenendo conto dell’assenza per infortunio del capitano Massimo Ambrosini, bloccato da un problema all’adduttore che rischia di tenerlo fuori per più di un mese. In difesa l’unico ballottaggio è tra De Sciglio e Abate per una maglia da terzino destro. Al centro giocherà la coppia Mexes-Zapata, mentre sulla fascia sinistra ci sarà Constant. In porta Abbiati.

    BOLOGNA – Silvio Pioli rinuncia alla difesa a tre presentando a San Siro il 4-2-3-1, affidandosi così fino in fondo a tutto il potenziale offensivo che il Bologna attuale è in grado di offrire. L’unica punta sarà l’ex Gilardino, mentre sulla trequarti agiranno Diamanti, Taider e Gabbiadini, con quest’ultimo più defilato sulla corsia mancina. A centrocampo la diga dovrebbe essere composta da Perez e Krhin, mentre in difesa la coppia centrale Portanova-Antonsson proteggerà la corsa dei due terzini, Garics e Cherubin, con Agliardi regolarmente tra i pali. Conquistare tre punti a Milano significherebbe per la squadra di Pioli balzare in undicesima posizione a quota 24 punti, raggiungendo provvisoriamente il Chievo.

    PRECEDENTI – All’andata il Milan si impose per 3-1 in quella che era la seconda giornata di campionato. Protagonista assoluto dell’incontro Giampaolo Pazzini, autore di una tripletta che aveva illuso i tanti tifosi del Milan, fiduciosi di aver trovato un nuovo bomber dopo l’addio di Ibrahimovic, salvo però essere smentiti dalle successive partite. Se facciamo partire la nostra analisi dal 2005 in poi, il Milan a San Siro ha battuto i felsinei soltanto due volte, subendo altrettanto sconfitte  e pareggiando in un’occasione (proprio l’anno scorso nel maledetto aprile rossonero).

    Probabili formazioni Milan-Bologna (21 giornata Serie A)
    Milan (4-3-3): Abbiati, De Sciglio, Mexes, Zapata, Constant, Montolivo, Boateng, Nocerino, Niang, Pazzini, El Shaarawy. Allenatore: Allegri
    Bologna (4-2-3-1): Agliardi, Garics, Portanova, Antonsson, Cherubin, Perez, Krhin, Taider, Diamanti, Gabbiadini, Gilardino. Allenatore: Pioli

  • NBA: Bulls a terra, Parker e Chris Paul in forma

    NBA: Bulls a terra, Parker e Chris Paul in forma

    BULLS – GRIZZLIES: 82-85 (ot): Un altro overtime per Chicago, stavolta a vincere però sono gli avversari. Dopo la fantastica vittoria di ieri con Belinelli in versione “The Shot” al Garden di Boston, i Bulls non si ripetono davanti ai propri tifosi e cadono per mano di Memphis, nonostante una straordinaria rimonta nell’ultimo periodo, quando nel terzo quarto si sono ritrovati addirittura sotto di 17 punti. I Grizzlies (26-13) ringraziano Marc Gasol (19), autore di 4 punti consecutivi decisivi nell’ultimo minuto e mezzo del quarto quarto, quando sotto di tre punti (75-72) lo spagnolo è riuscito a riportare avanti i propri compagni di squadra. All’overtime non c’è stata praticamente storia, con Memphis capace di segnare subito i primi 6 punti affidandosi ancora a Gasol e Zac Randolph (13), autori di sette dei nove punti totali realizzati nell’extra-time. Chicago ha dunque incassato la sua undicesima sconfitta interna (11-11), pagando oltremodo l’assenza di Luol Deng. Tra i Tori il migliore è stato Jimmy Butler, top scorer con 18 punti, a cui si aggiungono i 17 di Carlos Boozer. Per il nostro Marco Belinelli 8 punti, 3 rimbalzi e tre assist in 30 minuti effettivi.

    CLIPPERS – WIZARDS 94-87: Ennesima vittoria (32-9) per i Clippers, che si confermano al secondo posto nella Western Conference alle spalle dei Thunder. L’avversario di stanotte non era dei più difficile, con Washington che detiene un record in trasferta decisamente mediocre (2-17). Dopo tre assenze consecutive Chris Paul è tornato a dare una mano ai suoi compagni, prendendosi da subito le proprie responsabilità e conducendo in porto una vittoria quasi mai in discussione. Cp3 conclude con 22 punti e 11 assist, ed insieme a Blake Griffin (17) ribadisce l’indiscussa leadership in seno alla squadra. Negli ospiti in ombra Bradley Beal, che si ferma a 13 punti. A sorpresa il migliore è John Wall che dalla panchina ne mette 24.

    Tony Parker al top nella vittoria di San Antonio sugli Hawks | ©Kevin C. Cox/Getty Images
    Tony Parker al top nella vittoria di San Antonio sugli Hawks | ©Kevin C. Cox/Getty Images

    HAWKS – SPURS 93-98: C’è lo zampino di Tony Parker nella convincente vittoria degli Spurs (32-11) al Philips Arena di Atlanta. Padroni di casa subito in difficoltà nel primo quarto (16-25), con gli ospiti subito a proprio agio. Nonostante a San Antonio manchino due giocatori del calibro di Duncan e Ginobili, la squadra di coach Gregg Popovich riesce a contenere senza troppe difficoltà la verve degli Hawks, che di sicuro non stanno attraversando un momento di forma semplicissimo (2-10). Oltre al contributo fondamentale di Parker (doppia doppia da 23 punti e 12 assist), gli Spurs trovano anche 17 punti da Matt Bonner e 14 di Tiago Splitter.

    BLAZERS – BUCKS 104-110: Portland (20-20) non riesce a fermare l’emorragia di sconfitte consecutive che la vedono protagonista in questi ultimi giorni, e perdendo in casa contro Milwaukee arriva così anche il quinto ko di fila. Il danno maggiore va letto in classifica, con i Blazers scesi ormai al 50% e che adesso sentono da vicino ormai le urla dei “nemici” (vedi Rockets, T-wolves e gli stessi Lakers). Sono dunque inutili i 26 punti di Lillard , in una serata che ha visto l’ex Virtus Roma Brandon Jennings scrivere a referto 30 punti e 8 assist.

    JAZZ – CAVALIERS 109-98: All’EnergySolutions Arena di Salt Lake City i Jazz (22-19) hanno la meglio sui Cavaliers in un incontro che ha vissuto la svolta nel terzo periodo, quando Randy Foye (20) e compagni hanno piazzato un parziale di 30-21, portando a 17 il margine di vantaggio sugli ospiti, tra cui spiccano le prove dei due rookie Dion Waiters (23) e Kyrie Irving (18). In classifica Utah conserva la settima posizione nella Western Conference davanti Houston.

    TIMBERWOLVES – ROCKETS 92-79: Proprio i Rockets sono i protagonisti in negativo del prossimo incontro di cui vi parliamo, con Houston che continua la sua caduta libera (7 sconfitte consecutive). L’ultima vittoria degli uomini di coach McHale risale al match del 9 gennaio scorso con i Lakers al Toyota Center. James Harden (18) può fare ben poco di fronte la prestazione di squadra dei T-wolves, guidati da un grande Andrei Kirilenko, autore di 21 punti e 11 rimbalzi.

    HORNETS – WARRIORS 112-116: Ci hanno provato gli Hornets (13-27) e la rimonta del terzo periodo aveva illuso i tifosi della New Orleans Arena ad un successo alla vigilia insperato. Nell’ultimo quarto però Golden State ha rimesso in chiaro le cose, aiutata anche dai 29 punti di Klay Thompson oltre ai 25 di Jarret Jack. Top scorer tra i padroni di casa Eric Gordon con 23 punti.

    BOBCATS – KINGS 93-97: La sfida dei poveri viene vinta da Sacramento (16-25), che prima di stanotte aveva vinto soltanto 3 partite in trasferta a fronte di 15 sconfitte. Continua invece il momento negativo dei Bobcats, il cui destino era già scritto prima che iniziasse la stagione. Nonostante si impegni (14 punti e 10 assist) Kemba Walker ha in DeMarcus Cousins un avversario troppo superiore (17 punti, 10 rimbalzi, 4 assist), sopratutto se aggiungiamo i 18 punti dalla panchina del top scorer Marcus Thornton.

    NBA TOP 10 DEl 19 GENNAIO 2013

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  • Il Palermo sfiora il colpaccio, Hernanes salva la Lazio nel finale

    Il Palermo sfiora il colpaccio, Hernanes salva la Lazio nel finale

    Finisce con un nulla di fatto tra Palermo e Lazio, un 2-2 che non accontenta nessuna delle due squadre. A recriminare maggiormente sono gli ospiti, che si sono visti annullare in avvio di ripresa una rete regolare di Floccari, che li avrebbe portati sul 2-0. Dopo pochi minuti invece cambia tutto e nello spazio di 120 secondi prima Rios e poi Dybala fanno esplodere il Barbera, compreso Gasperini. La beffa per i padroni di casa però arriva nel finale, quando Rocchi concede un penalty alla squadra di Petkovic e lo stesso Hernanes si incarica della trasformazione. Il brasiliano non sbaglia. E’ il gol che sancisce il definitivo 2-2, sebbene nel finale ancora il Palermo abbia l’occasione di portare a casa l’intera posta in palio, fallendola però. E adesso la Juve può di nuovo allungare.

    CLASSIFICA – Il pareggio del Barbera infatti costringe la Lazio a sperare nei passi falsi di Juve e Napoli se vuole continuare a sognare lo scudetto, con i bianconeri che fin da stasera hanno l’opportunità di mettere fra loro e i biancocelesti cinque punti di distacco. Inoltre, se anche il Napoli dovesse violare il Franchi di Firenze allora la Lazio si ritroverebbe in un amen al terzo posto in classifica, dopo aver assaporato per oltre un’ora l’ebbrezza del primo posto in coabitazione con la Juventus, prima che la marea rosanero si abbattesse su Marchetti e compagni. Non va meglio al Palermo, che si lascia sfuggire dalle mani tre punti alla vigilia insperati, punti che avrebbero spinto i rosanero a quota 19 punti in classifica, gli stessi del Cagliari attualmente quartultimo. Continua dunque la crisi di risultati della squadra palermitana, che a questo punto è obbligata a tifare domani Samp, Catania, Torino e Milan.

    Miccoli a muso duro con Rocchi durante Palermo-Lazio | ©Tullio M. Puglia/Getty Images
    Miccoli a muso duro con Rocchi durante Palermo-Lazio | ©Tullio M. Puglia/Getty Images

    Palermo-Lazio 2-2, le pagelle
    Floccari 7: manca Klose? No problem, se Floccari dimostra di attraversare questa condizione fisica la Lazio può stare tranquilla.
    Hernanes 6,5: trasforma il rigore che vale il pareggio non senza qualche difficoltà. In assenza del gemello tedesco ci pensa il Profeta a timbrare il cartellino.
    Marchetti 6,5: Subisce due gol sui quali ha davvero poche colpe, per non dire nessuna. Dopo alcuni interventi nel corso del primo tempo fa capire a tutti perché sia considerato uno dei portieri italiani migliori, forse dietro solo Buffon.
    Miccoli 7: è l’anima di questo Palermo che non vuole mollare mai. Ma è anche la fantasia, con l’assist per il secondo gol di Dybala. Senza Miccoli che Palermo sarebbe?
    Dossena 7: sulla fascia sinistra è davvero inesauribile. Insieme a Miccoli il migliore dei suoi. Da qui a maggio il suo acquisto potrebbe pesare enormemente (in positivo) sulle chances di permanenza in Serie A.
    Rios 6,5: quest’anno il Sudamerica è stato benevolo con il Palermo. Dybala e Rios si stanno rivelando due ottimi acquisti. L’ex Penarol è una presenza fondamentale nel centrocampo rosanero.

    Palermo-Lazio 2-2, il tabellino
    Palermo (3-4-1-2): Ujkani 6, Von Bergen 6, Aronica 5,5 (46′ Munoz 6), Garcia 5,5, Morganella 5,5 (64′ Anselmo 6), Rios 6,5, Kurtic 6, Dossena 7, Ilicic 5 (78′ Malele 6), Dybala 6,5, Miccoli 7. Allenatore: Gasperini
    Lazio (3-5-1-1): Marchetti 6,5, Biava 6,5, Ciani 6, Radu 6 (73′ Cavendra 6), Cavanda 6,5, Ledesma 6, (79′ Kozak s.v.), Cana 6, Hernanes 6,5, Lulic 5 (68′ Gonzales 6), Mauri 5,5, Floccari 7. Allenatore: Petkovic

    Video Palermo-Lazio 2-2

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  • Lazio senza Klose a Palermo per l’aggancio alla Juve

    Lazio senza Klose a Palermo per l’aggancio alla Juve

    La Lazio cerca l’aggancio alla Juve nell’anticipo di questo pomeriggio contro il Palermo. Al Renzo Barbera i biancocelesti hanno infatti l’occasione di raggiungere i campioni d’Italia in carica qualora riuscissero a battere i padroni di casa. Portare a casa i tre punti però non sarà però facile per la squadra di Petkovic, che dovrà fare a meno del suo uomo simbolo, quel Miroslav Klose che in più di un’occasione quest’anno ha tolto le castagne dal fuoco, regalando alla Lazio punti pesanti in ottica scudetto, parola non più tabù ormai per i capitolini. Trasferta dunque chiave quella di oggi, dove una vittoria vorrebbe davvero dire tanto e mettere ulteriore pressione alla Juve, impegnata subito dopo a Torino contro l’Udinese, reduce da tre risultati utili consecutivi.

    LAZIO – Come detto però, non sarà affatto semplice per i biancocelesti espugnare il Barbera, tanto più ora che la squadra siciliana sembra aver recepito le indicazioni tattiche del tecnico Gian Piero Gasperini. Ma oltre l’avversario, la Lazio dovrà fare i conti con la defezione del suo attaccante più prolifico. L’infortunio alla coscia destra infatti costringerà Klose a saltare l’incontro di stasera, obbligando Petkovic ad affidarsi a Sergio Floccari, alla sua prima partita da titolare in campionato quest’anno, dove in totale ha collezionato fin qui 184 minuti. Il tecnico farà affidamento sulla voglia di rivalsa dell’ex calciatore di Genoa e Atalanta, sopratutto ora che si è sbloccato, proprio contro la sua ex squadra, sette giorni fa all’Olimpico, con un gol contestatissimo dai bergamaschi. Alle spalle di Floccari dovrebbe giocare con ogni probabilità Mauri, per un 3-5-2 atipico, che a centrocampo vedrà l’impiego di Hernanes, Gonzales e Ledesma, con Candreva e Lulic sugli esterni. In difesa rientra Dias dopo la squalifica. Il brasiliano guiderà la difesa a tre completata da Radu e Biava. In porta ci sarà Marchetti.

    Senza Klose, la Lazio si affida a Floccari | ©Paolo Bruno/Getty Images
    Senza Klose, la Lazio si affida a Floccari | ©Paolo Bruno/Getty Images

    PALERMO – Venderà cara la pelle il Palermo, penultimo in classifica e con quattro punti da recuperare sulla quartultima piazza occupata dal Cagliari. La vigilia è stata resa ancora più infuocata dal tecnico Gasperini, che alla prima domanda ha abbandonato la conferenza stampa non senza prima aver dato la formazione per oggi, dando una risposta completamente opposta rispetto alla domanda postagli dal giornalista. Lo stesso Gasperini è poi ritornato in sala per parlare della partita, evitando qualsiasi domanda relativa al calciomercato. L’ex allenatore del Genoa ha chiamato i suoi a raccolta per un girone di ritorno da protagonisti, fissando l’obiettivo a 20 punti da conquistare davanti ai tifosi del Barbera nelle 10 partite casalinghe rimanenti, sette delle quali vedranno il Palermo affrontare dirette concorrenti per la salvezza. L’undici titolare di questa sera vedrà Ujkani guidare la difesa a tre composta da Von Bergen, Aronica e Garcia. Gli esterni del 3-4-1-2 impostato da Gasperini saranno Morganella e Dossena, con Rios e Kurtic in mezzo al campo. Alle spalle del tantem offensivo composto da Miccoli e Dybala agirà Ilicic.

    PRECEDENTI – Nel girone d’andata la Lazio travolse all’Olimpico i rosanero con un netto 3-0, partita che i tifosi biancocelesti ricorderanno perfettamente per via dell’euro gol di Candreva. Nelle ultime quattro partite disputate in Sicilia bilancio favorevole per i padroni di casa con tre vittorie ed una sola sconfitta (stagione 2010-2011).

    Palermo-Lazio probabili formazioni (21 giornata Serie A)
    Palermo (3-4-1-2): Ujkani, Von Bergen, Aronica, Garcia, Dossena, Morganella, Rios, Kurtic, Ilicic, Miccoli, Dybala. Allenatore: Gasperini
    Lazio (3-5-2): Marchetti, Biava, Dias, Radu, Lulic, Cavanda, Hernanes, Ledesma, Gonzales, Mauri, Floccari. Allenatore: Petkovic

  • Eurolega: Siena mette il turbo nel finale, Olympiacos ko

    Eurolega: Siena mette il turbo nel finale, Olympiacos ko

    Energia, velocità e Bobby Brown. La Montepaschi Siena compie l’impresa sul campo dei campioni d’Europa dell’Olympiacos e conquista la quarta vittoria consecutiva nelle Top 16 Eurolega, conservando il primato nel girone insieme con Vitoria. Nessuno fino a un mese fa avrebbe scommesso un solo euro su questo filotto incredibile di successi europei della nuova Siena targata coach Bianchi, che è riuscita a zittire una ad una le cosiddette grandi, come Maccabbi alla prima giornata e lo stesso Olympiacos, sconfitto per 72-74 dopo un finale di gara da vedere e rivedere ancora per milioni di volte. Già, proprio lei, Siena, orfana del totem Pianigiani e di McCalebb fra gli altri, che all’improvviso si scopre grande anche in Europa, laddove fino a qualche mese fa aveva recitato un ruolo di sparring partner o quello di eterna seconda. Stavolta invece tutto sembra essere diverso, tutto sembra combaciare alla perfezione con il sogno dei tifosi di Siena che da anni ormai desiderano tornare in trionfo dalle Final Four, e spezzare così l’incantesimo che vede le squadre italiane a secco dal lontano 2001, quando l’allora Kinder Bologna ebbe la meglio sugli spagnoli del TAU.

    Bobby Brown, il Dio straniera in Grecia | ©STR/AFP/Getty Images
    Bobby Brown, il Dio straniera in Grecia | ©STR/AFP/Getty Images

    EPPURE – Eppure quando mancavano 50″ alla sirena lunga Siena era addirittura sotto di cinque punti. Uno svantaggio che già di per sé renderebbe un eventuale successo complicatissimo, se poi ci aggiungi l’avversario, se poi ci aggiungi la location, allora capisci che non stiamo parlando più di una semplice partita vinta ma di una vera e propria impresa, se non anche qualcosa di più. A 35″ dal termine ci pensa Ress a schiacciare per il 72-69. Tre punti di distacco e palla in mano ai giocatori dell’Olympiacos. Tutto sarebbe finito
    se solo Law non avesse sbagliato l’impossibile, ma in Grecia ieri erano tutti in ferie, comprese tutte le divinità panelleniche. Un dio però c’era in campo, ed era Bobby Brown. Prima invita Antic al fallo mentre ha i piedi staccati dall’arco, infilando tre tiri liberi per il pareggio. Nel possesso successivo l’Olympiacos è nuovamente beffata dallo stesso Brown che si fa tutto il campo in un amen per il canestro del sorpasso a 1″7 dalla sirena. Le fiabe ancora esistono nel mondo del basket.

    Olympiacos: Spanoulis 13, Hines 13, Shermadini 9
    Siena: Brown 22, Hackett 11, Ress 10

    Classifica TOP 16 Eurolega classifica gruppo F

    1. Vitoria 4-0
    2. Siena 4-0
    3. Khimki 3-1
    4. Barcellona 3-1
    5. Olympiacos 1-3
    6. Maccabi 1-3
    7. Besiktas 0-4
    8. Fenerbache 0-4