Non volendo rubare il mestiere a simpatici personaggi quali Raz Degan e Daniele Bossari, diciamo la nostra sul fatto del giorno, ovvero l’episodio che ha visto come protagonista Eden Hazard insieme al raccattapalle inglese. Sinceramente sono rimasto un po’ perplesso quando ho letto titoli e commenti contrari al comportamento del calciatore belga, sebbene in Italia sia la quotidianità credere anche agli asini che volano o comunque avere come Presidente del Consiglio l’illustre … (lascio a voi occupare i puntini di sospensione). Chi ha il coraggio, riguardando il video, di dire che Eden Hazard ha scalciato il raccattapalle? Davvero, ditemelo. Perché qui la situazione è diventata demenziale. Ma era Swansea-Chelsea o l’incontro in differita di Triple H versus Hulk Holgan?
A meno che il padre del bambino non sia quello che corre verso gli stewards, manco stesse facendo la staffetta dei centometri, ipotizziamo che il raccattapalle inglese sia in realtà il figlio segreto di Sergio Busquets (magari appoggiandoci su un diverso calendario e su rotazioni terrestri più frequenti). Inutile descrivere ancora l’episodio, c’è il tasto play del video per quello. Da notare però come inizialmente il bambino mandi a quel paese Hazard, salvo poi ricordarsi di stendersi sul prato e continuare il pianto, sotto gli occhi indiscreti della progenie di Shakespeare.
Serata Nba scoppiettante quella appena trascorsa. Gallinari e Belinelli vincono rispettivamente contro Houston Rockets e Detroit Pistons, due vittorie ampiamente pronosticate alla vigilia. Così come il successo dei Warriors sui Thunder alla Oracle Arena, dove la prestazione sottotono (per usare un eufemismo) di Russell Westbrook ha messo in ombra persino Kevin Durant e i suoi 33 punti. Vittoria più sofferta del previsto invece per Miami, a cui serve un overtime preceduto da una pazzesca rimonta per avere la meglio sui Raptors. Continua infine il momento negativo dei Los Angeles Lakers, sconfitti stanotte dai Grizzlies di Marc Gasol, nonostante i 29 punti di Kobe Bryant. Piove sul bagnato nella terra dei californiani, con Howard che esce nel secondo quarto per infortunio.
Il Gallo si sbarazza del Barbanera trascinando Denver sempre più in alto. Con i bookmakers che davano alla vigilia favoriti i texani, Gallinari (18) in collaborazione con Ty Lawson (21) e Wilson Chandler (20, dalla panchina) trionfa al Toyota Center di Houston per 105-95. Mr Gillette è ancora una volta il migliore dei suoi con 23 punti e 7 assist, ma se il resto della squadra viene preso come esempio da Leopardi per il suo nulla cosmico i conti alla fine rischiano di non tornare mai.
Seconda vittoria casalinga consecutiva per i Chicago Bulls, che superano di tre lunghezze (85-82) i Pistons grazie all’ultimo canestro del nostro Beli. La vittoria dei Tori rossi porta la firma originale di Jimmy Butler (18) e di un fantastico Joakim Noah a rimbalzo (18, again). Prezioso anche l’apporto di Taj Gibson (14) dalla panchina. Per Marco Belinelli serata ancora da incorniciare dopo quella contro i Lakers, nonostante i soli cinque punti segnati (2/6 dal campo) in 21 minuti giocati.
Lakers e Thunder, due sconfitte diverse
Senza voler aprire il triste libro del Piccolo chimico possiamo intuire come le due sconfitte subite dai Lakers e dai Thunder questa notte abbiano un peso specifico completamente opposto. Da una parte infatti abbiamo una squadra che comunque detiene il miglior record della lega (33-10) e difficilmente incontrerà ulteriori ostacoli nella marcia verso i play-off. Dall’altra invece abbiamo un quintetto che non ha né capo né coda. D’accordo, la copertina può anche essere la più bella del mondo, ma se dentro non hai contenuti col cavolo che diventi un best-seller.
E così Kobe Bryant può segnare altri 20 mila punti, Mike D’Antoni può pure continuare a sorridere manco fosse Ronaldinho, che ecco quasi per magia materializzarsi lo scary-movie più spassoso di tutta l’Nba: Lakers out. A tutto questo aggiungiamoci anche che Howard si è nuovamente infortunato. Va da sé che la situazione non è affatto da peace and love in quel di Los Angeles.
Quelli di Oklahoma invece possono permettersi di perdere anche tutte le partite da qui alla fine della stagione che tanto non rischierebbero ugualmente la qualificazione ai play-off. Dopo aver vestito i panni di Attila contro i Lakers e quelli da marziano contro i Clippers, Durant conosce anche il sapore della sconfitta contro Curry (31) e le altre allegre marmotte dei Warriors. Serata da dimenticare in fretta per Westbrook, protagonista in negativo di un orrido 3/21 dal campo, roba da chiedere al primo che capita una busta per ripararsi dalla dea Vergogna.
LeBron conosce l’Hakuna matata
Dal suo arrivo la Florida si è trasformata nella grande terra dei re, dove l’aria è più pulita, l’acqua non finisce mai, e il cibo è sconfinato. LeBron James, alias il Re Leone, le ha cantate ai Raptors, neanche fossero le famigerate iene lanciate all’attacco da Scar. E così, con il fido Wade (35), ha incantato il pubblico dell’American Airlines recitando alla perfezione l’Hakuna matata (31 punti, 10 rimbalzi, 11 assist), indicando la via maestra agli Heat. In fondo che preoccupazioni ci sono quando c’è il Prescelto in campo? Hakuna matata.
Doveva essere spettacolo e così è stato. L’andata della semifinale di Coppa Italia Roma-Inter ha visto i padroni di casa superare 2-1 i nerazzurri. Le reti tutte nel primo tempo. Alessandro Florenzi sblocca l’incontro al tredicesimo minuto, quando su colpo di testa segna il momentaneo 1-0. Il raddoppio arriva poco dopo la mezzora, sempre su colpo di testa, ma stavolta è Mattia Destro a trafiggere un incolpevole Handanovic. L’Inter è comunque viva, come dimostra il palo esterno colpito da Guarin prima che la Roma trovasse il doppio vantaggio. Gli sforzi dell’undici di Stramaccioni vengono premiati al minuto 44 della prima frazione di gioco, quando Palacio sigla la rete che mantiene in corsa i nerazzurri in vista del match di ritorno in programma il prossimo 17 aprile.
Roma-Inter, come quando perché
Se la Roma avesse continuità per tutti i novanta minuti, forse a quest’ora parleremmo di un’altra partita, e perché no, anche di un altro campionato. Limitandoci però all’incontro di ieri sera, la squadra di Zeman ha tanto incantato nel primo tempo quanto deluso nella ripresa, dove si è letteralmente sciolta come un kinder cereali dimenticato nella tasca della tuta. E la sensazione di aver dimenticato qualcosa in tasca ce l’hanno anche i tifosi della Roma, che spesso credono di aver acquistato il biglietto per vedere soltanto la prima parte di partita, domandandosi dove e quando verrà disputata la ripresa. Così una domanda sorge spontanea: non sarà il caso di dosare un pochino meglio le energie per offrire al pubblico pagante uno spettacolo altrettanto decoroso anche nei secondi 45 minuti di gioco? Rifletta Zdenek, rifletta.
Non va meglio in casa interista, sia chiaro. Alla vigilia Stramaccioni ci aveva presentato il match di Coppa Italia come quello dove avremmo assistito alla migliore Inter stagionale. Beh, se è davvero tutto qui, credo che i tifosi della Beneamata abbiano di che preoccuparsi. Un primo tempo giocato con un 3-4-1-2 dove Pereira più che sembrare un calciatore pareva di quei simpatici pescatori che ritrovi dalla mattina fino alla sera fermi come degli ebeti in attesa di tirare su qualche trota, consapevoli però di avere più possibilità di pescare il mostro di Lochness che altro. L’ex Porto è riuscito nell’impresa di far sembrare Piris un fenomeno, cosa che il paraguaiano sa perfettamente di non essere, anche perché altrimenti l’acquisto di Torosidis non avrebbe avuto molto senso.
Le cose sono un po’ migliorate nella ripresa, per l’Inter si intende, anche se non era poi così difficile fare peggio del primo tempo, sopratutto se consideriamo l’assenza dei padroni di casa. In ogni caso i nerazzurri non si sono resi nel concreto pericolosi davanti a Stekelenburg, ma si sono limitati a fare i fenomeni poco prima di raggiungere l’area avversaria. Forse che manchi il passaggio finale e quella fantasia necessaria per far sì che uno sterile dominio si trasformi in un gol? Ah già, adesso arriva Belhanda. Ma scusa, l’Inter non aveva già Sneijder? Manco fossimo a Mistero…
Le pagelle
Piris 7,5: forse nella sua vita non lo prenderà più questo voto, quindi siamo contenti di darglielo. La prestazione di ieri del paraguaiano sembrava quella che era solito sfornare Cafu ogni domenica. Destro 6,5: può diventare davvero l’uomo Coppa Italia della Roma. Prima il gol ai tempi supplementari contro la Fiorentina, ieri sera il gol del momentaneo 2-0. Hai visto mai che da brocco si trasforma in fenomeno? Palacio 6,5: dopo 43 minuti passati a chiedersi il come quando perché, l’argentino si ritrova quasi casualmente un pallone da buttare dentro. Come tre giorni fa, stessa porta, quasi stesso minuto. Quando si dice la provvidenza. Pereira 3: non ce ne voglia Alvaro ma ieri si è fatto una risata pure Piris, e non è poco. Ricordiamo che Pereira è sbarcato alla Pinetina per più di dieci milioni. Fate un po’ voi.
Questa sera all’Olimpico la semifinale d’andata di Coppa ItaliaRoma-Inter ci dirà chi tra giallorossi e nerazzurri avrà più possibilità di conquistare l’accesso alla finalissima del torneo, che ricordiamo mette in palio l’agognata Europa. Dopo il posticipo di domenica scorsa conclusosi con uno scialbo 1-1, Roma e Inter saranno di nuovo contro per giocarsi forse qualcosa di più che un semplice quarto o quinto posto in classifica. Per Zeman la partita di oggi è una delle ultime chiamate stagionali, anche dopo le bordate pronunciate dal direttore generale Franco Baldini, deluso di vedere la squadra così lontana dall’obiettivo stagionale, con il terzo posto che dista ormai dieci punti quando siamo entrati nella seconda parte di stagione. Riuscirà il boemo a invertire definitivamente la rotta?
Semifinale di Coppa Italia, Roma-Inter vale una stagione
Allo stato attuale delle cose è la Roma di Zdenek Zeman ad avere più pressione rispetto all’Inter. Ha più pressione anche perché le assenze di Osvaldo e Pjanic non possono essere inserite nella tradizione del “ma che ce importa”. L’attacco giallorosso sarà quindi guidato da Mattia Destro, match winner la scorsa settimana nei quarti di finale contro la Fiorentina. Insieme a lui giocheranno Totti e Lamela, con l’argentino chiamato al riscatto dopo l’opaca prestazione di domenica. A centrocampo dovrebbe partire dal primo minuto De Rossi, con Tachtisidis (fischiato nel pre-partita di Roma-Inter dalla stessa curva giallorossa) che si accomoderà inizialmente in panchina. Al fianco di capitan futuro agiranno Bradley e Florenzi. Il pacchetto arretrato sarà composto dalla coppia centrale Marquinhos e Castan, con Piris e Balzaretti terzini. In porta torna titolare Stekelenburg.
Nell’Inter prosegue l’emergenza in attacco, dove Stramaccioni dovrà fare a meno degli infortunati Milito e Cassano. Per il resto i nerazzurri si schierano con il 3-4-1-2, lo stesso modulo utilizzato tre giorni fa. Handanovic guiderà la difesa a tre composta da Juan Jesus, Ranocchia e l’ex Chivu. Gli esterni saranno capitan Zanetti e Alvaro Pereira, mentre al centro giocheranno Cambiasso e Gargano. Alle spalle della coppia d’attacco Palacio-Rocchi, Stramaccioni conferma il colombiano Guarin, che ha ben impressionato in questo nuovo ruolo durante il match di campionato.
I precedenti in Coppa Italia
Roma-Inter è diventata negli ultimi anni una classica del calcio italiano. I precedenti nelle semifinali di Coppa Italia sono già nove. Il bilancio parla di quattro vittorie a testa per giallorossi e nerazzurri, con un solo pareggio (stagione 2005-2006, finale d’andata all’Olimpico, gol di Cruz e Mancini). Negli ultimi due precedenti a vincere è sempre stata l’Inter. Nel 2010 con il gol di Milito che consegnò al club nerazzurro uno storico triplete, con la contemporanea vittoria di scudetto e Champions League. Due anni fa invece, sempre in semifinale, l’Inter sconfisse per 1-0 i giallorossi con un gol di Stankovic. Gli uomini di Leonardo poi si sarebbero qualificati alla finale, vinta da Zanetti e compagni dopo aver battuto il Palermo nell’atto conclusivo del torneo.
Le probabili formazioni di Roma-Inter
Roma (4-3-3): Stekelenburg, Piris, Castan, Marquinhos, Balzaretti, De Rossi, Bradley, Florenzi, Totti, Destro, Lamela. Inter (3-4-1-2): Handanovic, Chivu, Juan Jesus, Ranocchia, Gargano, Cambiasso, Zanetti, Alvaro Pereira, Guarin, Palacio, Rocchi.
Dopo il Fun Night tra Clippers e Thunder, risoltosi a favore della simpatica banda Durant-Westbrook come anticipato qualche ora prima, torna la consueta rubrica dei pronostici Nba. Quest’oggi esamineremo quattro delle undici partite in programma nella notte. La sfida di cartello, anche per noi italiani, sarà quella tra Houston e Denver, che vedrà Danilo Gallinari giocare sul parquet di James Harden. Oltre al Gallo potremmo vedere in azione anche Marco Belinelli con i Chicago Bulls. I Tori rossi ricevono allo United Center Detroit. I Lakers invece saranno ospiti dei Grizzlies. Impegni sulla carta semplici per Miami e San Antonio contro Raptors e Hornets. Rischiano qualcosa i Thunder all’Oracle Arena, tana dei Warriors, così come Brooklyn sul parquet dei Timberwolves.
Houston Rockets – Denver Nuggets, che barba che noia
Nonostante i bookmakers diano favoriti i padroni di casa (@1,70), vediamo i ragazzi del Colorado ancora avanti. Sì, c’è Gillette dall’altra parte, protagonista assoluto dell’ultimo periodo della sfida tra Houston (22-21) e Charlotte, vinta dai Rockets in volata e non senza qualche grattacapo, ma è chiaro che coach McHale non può contare soltanto sull’uomo con la barbetta, altrimenti sai che noia? Va detto che i Nuggets (25-18) al contrario di Houston attraversano un periodo decisamente positivo, culminato nella vittoria sui Thunder di Kevin Durant 48 ore fa. Ad inizio novembre fu proprio Denver ad avere la meglio sui Rockets per 87-93 al Toyota Center. Pronostico: 2
Chicago Bulls – Detroit Pistons, Beli può farcela
Chicago (24-16) ritorna in campo dopo la sensazionale vittoria contro i Lakers, sempre allo United Center. L’avversario di stanotte è Detroit (16-25), squadra che evoca piacevoli ricordi ai Bulls. Proprio contro i Pistons, i Tori rossi non perdono da 4 anni, avendo inanellato una striscia positiva di 16 vittorie consecutive. Detroit, reduce da due successi di fila, potrebbe stavolta incontrare sulla sua strada un avversario troppo difficile da superare, almeno in questo momento. Pronostico: 1
Memphis Grizzlies – Los Angeles Lakers, adesso o mai più
Adesso o mai più. I Lakers sono chiamati a riscattarsi dalle deludenti trasferte contro Raptors e Bulls, ko che hanno nuovamente affondato i giallo-viola nella classifica della Western Conference. Anche stavolta andiamo controcorrente, come spesso ci capita, e diamo favoriti i ragazzi di Mike D’Antoni per diverse ragioni: motivazioni, rabbia agonistica, e Pau Gasol, che potrebbe diventare un fattore da non sottovalutare anche partendo dalla panchina. Pronostico: 2
Golden State Warriors – Oklahoma City Thunder
Chiudiamo con la chicca della serata, la vittoria dei Warriors sui Thunder. Stiamo sognando, o forse no, però proprio all’Oracle Arena potrebbe stanarsi la sorpresa della serata. Oklahoma, reduce dalla straripante vittoria allo Staples Center, affronterà oggi la quarta trasferta consecutiva in cinque giorni. Questo potrebbe incidere sul lato stanchezza, ma anche la testa dei Thunder sarà un fattore da monitorare con estrema attenzione prima di cliccare sul segno 2 per questa sfida. Siamo davvero sicuri che le recenti scorpacciate allo Staples e i due overtime consecutivi contro Denver e Dallas non si faranno sentire nelle gambe e nella testa di Kevin Durant e compagnia bella? Pronostico: 1
La serata Nba proponeva quattro partite quest’oggi. L’attesa allo Staples Center era spasmodica, con i Clippers che ospitavano i Thunder. Come pronosticato ieri sera, la gara è stata vinta da Oklahoma senza troppe difficoltà. Russel Westbrook e (sopratutto) Kevin Durant hanno dato ulteriore assaggio delle loro enormi potenzialità, conquistando di fatto la leadership definitiva della Western Conference. Negli altri incontri in programma nella notte, vittoria dei Cavaliers sui Celtics, ai quali rimarrà per un paio di giorni indigesta la prestazione monstre di Kyrie Irving. Tutto secondo copione anche tra Milwaukee e Philadelphia, con i padroni di casa che mettono a nudo tutte le difficoltà attraversate dai 76 ers. Infine Detroit batte agevolmente i Magic.
Los Angeles Clippers – Oklahoma City Thunder 97-109
Spaziale Kevin Durant. Ormai non ci restano più aggettivi per descrivere quel simpatico numero 35 che veste la maglia di Oklahoma (33-9), che nel giro di una settimana viola lo Staples Center per due volte, dando una dimostrazione di forza spaventosa, proiettandola così di diritto come una delle pretendenti più serie per la vittoria finale. I Clippers senza il loro faro Chris Paul hanno potuto davvero ben poco di fronte alla straripante prestazione di Kevin Durant (32) e soci. Di KD ci rimarrà impressa la schiacciata terrificante nel finale del quarto periodo, quando a due minuti circa dalla sirena lunga ha deciso di salire su Marte e abbatterlo. Oltre ai 32 punti di Durant, i Thunder mettono a referto anche i 26 di Westbrook. Inutili invece gli sforzi dall’altra parte di Blake Griffin, top scorer dei suoi con 31 punti, 11 rimbalzi e 5 assist.
Troppo Irving, Cleveland Cavaliers – Boston Celtics 95-90
Ok, siamo di fronte a un fuoriclasse. Non lo scopriamo però di certo oggi Kyrie Irving, e Boston questo lo sa. Gli uomini di coach Rivers conoscono anche la loro situazione in classifica, che sebbene sia tutto sommato ancora tranquilla, non è poi così al riparo da agenti esterni se il ruolino di marcia è quello degli ultimi giorni. A Cleveland i Celtics cadono per la quarta volta consecutiva, dopo il filotto di sei successi di fila fatto registrare ad inizio anno. La “scusa” di stanotte è tale Irving, il miglior rookie dello scorso anno e che anche in questa stagione sta confermando quanto di discreto fatto qualche mese. Quaranta punti d’altronde non sono robetta, e se 15 di questi li infili nell’ultimo quarto dando la sferzata decisiva al match in favore dei tuoi compagni di squadra allora l’unica cosa che ci resta da dire è chapeau. Tra i giocatori di Boston il migliore continua ad essere Rajon Rondo con la doppia doppia da 17 punti e 13 rimbalzi (ma anche 8 assist), mentre Paul Pierce si ferma soltanto a 12 punti.
Zero sorprese, Detroit Pistons – Orlando Magic 105-90
Nei pronostici di ieri avevamo indicato proprio questa partita come quella dove ci si sarebbe potuti aspettare una sorpresa, invece tutto è filato liscio, con Detroit (16-25) quasi mai in difficoltà e i Magic (14-27) che confermano di essere squadra da sfide un tantino più “alte”. A fare la differenza sono stati i lunghi dei padroni di casa, con Greg Monroe, Drummond e Jason Maxiell che hanno realizzato complessivamente 38 punti, oltre a mettere a referto anche 28 rimbalzi. Top scorer per Detroit Brandon Knight con 18 punti. Da sottolineare anche i 15 punti e 6 assist di un ispirato Bynum. Piange e si lecca le ferite Orlando, nella quale si salva soltanto J.J. Redick con i suoi 26 punti (5/6 dall’arco dei tre punti).
Terapia Jennings, Milwaukee Bucks – Philadelphia 76 ers 110-102
Prosegue senza intoppi la striscia positiva dei Bucks (22-18) di coach Boylan, e stasera era davvero difficile immaginare un risultato diverso dal segno 1. Troppo in palla Milwaukee, troppo alla deriva i 76 ers (17-25), arrivati alla loro sedicesima sconfitta nelle ultime 21 gare disputate. Ancora una volta Brandon Jennings con i 25 punti (nove nell’ultimo periodo) ha giocato un ruolo fondamentale nella vittoria dei padroni di casa, i quali hanno trovato un fattore in Ersan Ilyasova, top scorer con 27 punti (e 16 rimbalzi, ndr). Bene anche Monta Ellis, che aggiunge 18 punti e 10 assist alla serata perfetta dei Bucks. Nei 76 ers il migliore è Evan Turner, che chiude la serata con 23 punti.
Archiviata la fantastica notte di Marco Belinelli e dei suoi Chicago Bulls, è già tempo di preparare i pronostici Nba per il prossimo turno. Stasera sono soltanto quattro le partite in programma. Tutti i riflettori saranno puntati sulla maxi sfida in programma allo Staples Center dove i Clippers ospiteranno Oklahoma per quella che si preannuncia come una delle partite più spettacolari della stagione, con KD-Westbrook da una parte e Cp3-Griffin dall’altra. Alla Quicken Loans Arena di Cleveland invece andrà in scena la sfida tra i Cavaliers e Boston, con gli ospiti chiamati a porre fine alla striscia negativa di tre ko consecutivi. Impegni casalinghi invece per Detroit (contro Orlando) e Bucks, che all’Harris Bradley Center affrontano i 76 ers.
Los Angeles Clippers – Oklahoma City Thunder, la resa dei conti
Ci siamo, il grande giorno è ormai arrivato. Thunder (32-9) e Clippers (32-10) si giocano il trono di regina dell’intera Lega. L’ultima sconfitta alla Oracle Arena ha forse minato alcune delle certezze conquistate dai californiani durante i giorni scorsi. Sopratutto la prestazione di Chris Paul, alla sua seconda gara consecutiva dopo il rientro dall’infortunio, ha destato più di una preoccupazione tra i tifosi dei Clippers in vista della partita contro Oklahoma. Le stesse dichiarazioni a fine gara di coach Del Negro, che ha messo in dubbio la presenza di Cp3 nell’incontro di stasera, non fanno dormire sogni tranquilli ai fan dei rosso-blu. Di umore completamente diverso invece quelli dei Thunder, nonostante la sconfitta al Pepsi Center di Denver contro i Nuggets del nostro Danilo Gallinari. Kevin Durant e Russel Westbrook hanno ancora una volta confermato di attraversare uno stato di forma straripante ed anche questa sera partono come favoriti. Nell’unico precedente della stagione, datato 22 novembre, Oklahoma ebbe la meglio sui Clippers 117-111. Pronostico: 2
Cleveland Cavaliers – Boston Celtics, ritorno alla vittoria?
Riuscirà Boston (20-20) a battere i Cavaliers (10-32) e migliorare l’attuale 50% in classifica? Le tre sconfitte consecutive subite dai ragazzi di coach Rivers hanno raffreddato i facili entusiasmi dopo la striscia positiva di sei vittorie di fila realizzata da Pierce e compagni ad inizio gennaio. Nell’ultima partita a Detroit i Celtics non hanno fatto una grandissima figura, ma lo stesso può dirsi di Cleveland nelle recenti uscite (3-7 nelle ultime dieci gare), padroni di casa che oltre agli acuti di Waiters e Irving non hanno molto da offrire. Pronostico: 2
Detroit Pistons – Orlando Magic, è così scontata?
I favori del pronostico sono tutti per i Pistoni (15-25), d’accordo, e non può essere altrimenti dopo l’autoritaria vittoria su Boston due giorni fa. Ma da qui a dire che Detroit batterà facilmente i Magic (14-26) ce ne passa, anche perché Orlando va ad inserirsi perfettamente nel club delle squadre “sorpresa”. Contro ogni pronostico noi diamo vincenti i Magic, anche supportati dalle due vittorie di Orlando su Detroit in questa stagione. Pronostico: 2
Milwaukee Bucks – Philadelphia 76 ers, nel segno di Boylan
Dal suo arrivo in panchina coach Boylan ha conquistato giocatori e critica. Reduci da due successi consecutivi, i Bucks vogliono proseguire nel loro momento positivo. Sul loro cammino incontrano il relitto dei 76 ers che ormai fa acqua da tutte le parti (15 sconfitte nelle ultime 20 partite). Brandon Jennings saprà recitare il ruolo di primo attore anche nel match di stasera? Pronostico: 1
Manca davvero poco ormai. Fra poco più di tre settimane prenderà il via il Torneo di Viareggio 2013, una delle vetrine più importanti a livello internazionale per qualsiasi giovane che vuole mettere in luce il proprio talento. Saranno in tutto 48 le squadre a contendersi l’ambito trofeo messo in palio ogni anno dalla prestigiosa manifestazione. Tanti i nomi importanti che scenderanno in campo e si daranno battaglia per emergere dalla massa. Fra questi vale la pena citare Matteo Ricci e Marco Frediani della Roma, vice-campione in carica del torneo, che faranno del loro meglio per trascinare la squadra allenata da Alberto De Rossi di nuovo alla finalissima, stavolta per vincerla però. Sempre nella Roma fari puntati anche sul bomber Jonathan Ferrante, l’ultima intuizione del ds Sabatini.
Torneo di Viareggio 2013, largo ai giovani
Non è da meno la Juventus di Marco Baroni, che si presenta al Viareggio da campione in carica. Dopo una partenza con il freno a mano tirato, i bianconeri sono riusciti a inanellare una striscia positiva straordinaria in campionato, chiudendo il girone d’andata al primo posto nel Gruppo A, davanti a Fiorentina e Genoa, senza rinunciare alla vetrina della Nextgen Series 2013, dove si è qualificata per la fase successiva arrivando seconda nel suo girone alle spalle del Paris Saint Germain. Tra i calciatori più talentuosi della Juventus Primavera come non citare il bomber di razza Stefano Padovan, grande protagonista della rincorsa bianconera insieme a Beltrame. Va comunque menzionato anche il brasiliano LeoBonatini, che al Viareggio avrà l’opportunità di mettere in mostra le proprie doti dopo un periodo di ambientamento non semplicissimo.
Il Torneo di Viareggio 2013 è alle porte
C’è poi l’Inter di Andrea Bernazzani. Nella scorsa stagione il Viareggio e la Tim Cup sono stati gli unici trofei ad esser sfuggiti alla corazzata nerazzurra, che concluse un’annata fantastica con la vittoria della Nextgen prima e dello scudetto Primavera poi. Quest’anno molte cose sono cambiate, su tutte l’assenza di un certo Samuele Longo. In ogni caso all’Inter non mancano di certo quei giocatori di talento che possono fare la differenza, come ad esempio Luca Garritano e lo stesso Niccolò Belloni, i due uomini con più fantasia nell’attacco nerazzurro completato dalla prima punta Francesco Forte. Non dimentichiamo inoltre la fisicità del difensore Mbaye, anche lui come Garritano già protagonista con la Prima squadra.
Veniamo dunque al Milan di Aldo Dolcetti, il cui cammino in campionato è caratterizzato da frequenti alti e bassi. A proposito di “alti”, con ogni probabilità sarà proprio Andrea Petagna il nome nuovo del Torneo di Viareggio 2013. Peta-gol insieme a Simone Andrea Ganz darà un contributo fondamentale in zona gol, e non dovremmo meravigliarci se lo stesso Petagna sarà a fine torneo il capocannoniere. Da segnalare sempre nell’attacco rossonero anche i nomi di Gianmarco De Feo e Alberto Spagnoli, reduce da una doppietta nell’ultimo turno di campionato. Il Milan può anche contare sulle geometrie di Bryan Cristante, sempre che Allegri non decida di aggregarlo definitivamente alla Prima squadra.
Non va poi trascurata la presenza della Lazio. Il tecnico Alberto Bollini infatti ha tra le mani una rosa potenzialmente letale. Ancora il nome di Keita Diao non è così famoso in Italia, ma l’ex blaugrana dopo le strabilianti giocate al trofeo Karol Wojtyla non potrà non essere uno dei protagonisti di questo Viareggio, ed insieme al milanista Petagna si giocherà verosimilmente il titolo di capocannoniere.
Restate quindi aggiornati qui su Il Pallonaro per le ultime news sul Torneo di Viareggio 2013. Seguiremo per voi live gli incontri più emozionanti, vi faremo conoscere in anteprima i talenti ancora sconosciuti al grande pubblico e vi terremo compagnia con curiosità e anticipazioni per tutta la durata del torneo.
Una notte davvero ricca di sorprese ha messo in grave crisi i nostri pronostici Nba. Una delle poche partite prese è stata quella dello United Center dove un fantastico Marco Belinelli ha recitato un ruolo fondamentale nella vittoria dei Chicago Bulls sui Lakers. Per il resto invece tanti rovesciamenti di fronte, spesso nell’ultimo quarto, hanno portato a dei risultati inaspettati, come il ko interno di Portland contro i Wizards, oppure la vittoria dei Warriors sui Clippers. Nel derby di New YorkBrooklyn ha la meglio sui Knicks di Melo Anthony. Tutto secondo copione invece tra Spurs e 76ers, con Tim Duncan ancora una volta eccezionale nella vittoria di San Antonio, e Houston, che torna al successo contro i mediocri Bobcats. Vittorie casalinghe anche per Hornets e Hawks.
Belinelli incanta, Chicago Bulls – Los Angeles Lakers 95-83
Marco Belinelli (15) ricorderà a lungo la sfida di stanotte contro i Lakers (17-24). Dopo un incontro tutto sommato equilibrato tra le due squadre, i Tori rossi piazzano un parziale devastante di 18-4 nell’ultimo quarto, quando il tabellone indicava 75-75. Come già detto nell’anteprima, fondamentale il contributo del Beli proprio in questo parziale con 8 punti e sopratutto una tripla a 2’30” dal termine che ha dato il +10 ai propri compagni di squadra e affossato le speranze ai giallo-viola. Doveva essere il match della tanto agognata svolta, ma come 24 ore prima in Canada è invece arrivata la sconfitta, la sesta consecutiva in trasferta. Una notte da dimenticare sotto molti aspetti per Mike D’Antoni ed il suo team, con Kobe Bryant (16) e Dwight Howard (8) mai in partita. A trascinare i californiani fino alla parità di inizio quarto quarto è stato Nash, top scorer dei suoi con 18 punti, ma nel finale anche lui ha mollato la presa. Nei padroni di casa grande prova di Kirk Hinrich, miglior marcatore con 22 punti, mentre Carlos Boozer si ferma a 14 punti.
Fattore P.J., New York Knicks – Brooklyn Nets 85-88
Chi è il numero 7 più forte di New York? Per una notte Joe Johnson, che regala un successo alla vigilia inaspettato a Brooklyn (25-16). La squadra di coach P.J. Carlesimo non si ferma davvero più e colleziona l’ennesima vittoria stagionale, portandosi ormai a ridosso degli stessi Knicks, attualmente al secondo posto della Eastern Conference. E’ stato proprio un canestro da due di Joe a 22″ dal termine, con il punteggio di 85-84 per i Knicks, ad indirizzare il match nella direzione di Brooklyn. Joe Johnson chiude la serata con 25 punti, quattro in meno del gemello Anthony, ma con una vittoria in più in tasca. Ancora positivo l’apporto di Deron Williams (14 punti, 12 assist) e quello di Brook Lopez con i suoi 14 punti. Dopo due sconfitte consecutive nei precedenti scontri diretti, i Nets tornano così a battere i rivali, portando il bilancio stagionale in parità (2-2).
Timmy in doppia doppia, 76 ers – San Antonio Spurs 85-90
Prosegue senza intoppi la marcia degli Spurs (33-11) che al Wells Fargo Center di Philadelphia conquistano la 14^ vittoria nelle ultime 17 partite disputate. Nonostante gli sforzi dei padroni di casa, riusciti a recuperare nei primi minuti del quarto periodo lo svantaggio accumulato nei precedenti tre quarti, Tim Duncan (24) e Tony Parker (20) hanno nuovamente dato una sterzata all’incontro, consentendo così a San Antonio di aggiungere un altro successo al suo record stagionale. Per Duncan la doppia doppia di stanotte (24 punti e 17 rimbalzi) è la quinta di quest’anno.
Golden State Warriors – Los Angeles Clippers 106-99
Serata di grazia per Stephen Curry (28) e i Warriors (25-15), che riescono a battere per la seconda volta consecutiva alla Oracle Arena i Clippers (32-10). A decidere le sorti della partita le quattro triple realizzate da Curry nell’ultimo periodo, alle quali Blake Griffin (26) e Chris Paul (4 punti, 1/7 al tiro) non sono riusciti a porre rimedio. Continua dunque per i Clippers la maledizione Warriors.
Gli altri risultati della notte
Un giallo in tutti i sensi il successo di Indiana (26-16) contro i Grizzlies al FedExForum di Memphis. A 3″ secondi dalla fine sul punteggio di 81-81 George Hill si presenta alla lunetta dove sbaglia il primo ma non il secondo. C’è ancora tempo però per i padroni di casa di vincerla questa partita e Memphis in teoria l’avrebbe anche fatto se non fosse che il canestro di Rudy Gay sia entrato fuori tempo massimo.
A New Orleans invece i padroni di casa battono i Kings (16-26) di DeMarcus Cousins (29) grazie ai 27 punti dalla panchina di Ryan Anderson, che fa dunque passare in secondo piano l’infortunio occorso ad Anthony Davis nel primo tempo.
James Harden (29) ha deciso di porre fine alle 7 sconfitte consecutive dei Rockets (22-21) con un quarto quarto da urlo, rendendo del tutto inutili i 35 punti di Kemba Walker per Charlotte.
Minnesota (17-21) getta al vento la vittoria alla Philips Arena di Atlanta dopo aver condotto per 3/4 di gara le operazioni. Miglior realizzatore dei padroni di casa Al Horford con 28 punti (season-high).
Infine Portland (20-21) perde l’ennesima occasione per rialzare la china e cede al Rose Garden di fronte i Wizards, che vincono 98-95 grazie alla tripla sulla sirena di Jordan Crawford.
Dopo la grande notte di Gallinari e la caduta dei Lakers a Toronto, torna la consueta rubrica dei pronostici Nba. Nove le partite in programma nella notte italiana. Sotto i riflettori ancora i giallo-viola di Mike D’Antoni, stavolta impegnati allo United Center dei Bulls del nostro Marco Belinelli. Altra sfida di cartello quella che vede i Knicks di Carmelo Anthony affrontare al Garden di New York i Nets. Non va sottovalutato nemmeno l’impegno in trasferta dei Clippers sul parquet di Golden State. Anche gli Spurs saranno di scena fuori casa su un campo non proprio semplicissimo, quello dei 76 ers. Così come Clipper e San Antonio, la vittoria passa on the road anche per gli Houston Rockets. Grizzlies-Pacers, Hornets-Kings, Hawks-Twolves e Blazers-Wizards completano il programma.
Pronostici Nba, Chicago Bulls – Los Angeles Lakers
Non si può dire che i Lakers se la passino bene in classifica. Dopo il passo falso contro Toronto, i giallo-viola si son visti scavalcare in classifica persino da Dallas, che invece ha svolto il proprio compito alla perfezione nella trasferta di Orlando. Oltre il danno anche la beffa per i californiani, i quali non potranno utilizzare Dwight Howard, espulso al termine del secondo periodo nella sfortunata trasferta dell’Air Canada Centre. L’assenza di Diwght potrebbe pesare in maniera decisiva, considerando anche la disarmante prova difensiva mostrata nella notte appena trascorsa. Chicago non sarà un rullo compressore in casa (11-11), a ciò aggiungiamoci pure l’assenza quasi certa di Deng, ma i Bulls possono approfittare di un avversario ancora in convalescenza. Pronostico: 1
New York Knicks – Brooklyn Nets
Dopo Bulls-Lakers, l’incontro del Madison Square Garden ha tutte le potenzialità per offrire il miglior spettacolo della serata. I Knicks (25-13) possono vantare un record casalingo di 14 vittorie e 5 sconfitte, ruolino di marcia che se confrontato con quello dei Nets lontano da casa (8-9) può già dare una mano ad indirizzare il match a favore dei padroni di casa. In più va sottolineato come New York abbia superato il periodo di flessione attraversato ad inizio gennaio e sia reduce da due vittorie consecutive (una a Londra nella partita “esibizione” contro Detroit). La nostra sensazione è quella di un successo casalingo di Melo e compagni, nonostante i Nets di coach P.J Carlesimo (8-2 negli ultimi dieci incontri) restino una delle franchigie più solide della Eastern Conference. Pronostico: 1
Golden State Warriors – Los Angeles Clippers
Se Golden State (24-15) avesse incontrato i Clippers (32-9) due settimane le avremmo dato molte più chances di vittoria rispetto a quante siamo costretti a darne oggi. Dal tre gennaio ad oggi questa sarà la terza volta che i Warriors sfideranno i californiani. L’ultima volta che Cp3 e compagni hanno giocato alla Oracle Arena subirono un pesante ko (-21), sconfitta però recuperata con gli interessi tre giorni dopo allo Staples Center. Il periodo di forma non eccelso attraversato dai padroni di casa (2-5 nelle ultime sette partite disputate) ci autorizza a credere nell’ennesima vittoria dei Clippers, che stanotte hanno la possibilità di scalzare dalla vetta della Western Conference i Thunder, quest’ultimi battuti all’overtime da Denver 12 ore fa. Pronostico: 2
Portland Blazers – Washington Wizards
Non vogliamo sorprese stavolta. Portland (20-20) ha tutte le carte in regola per lasciarsi alle spalle la striscia negativa di cinque sconfitte consecutive e questa sera contro i Wizards (8-30) dovrebbe far valere l’intramontabile legge della natura, dove il più forte resta e quello debole soccombe. Lillard (vincerà il duello con Beal?), Aldridge, Nicolas Batum, è davvero enorme il potenziale a disposizione dei padroni di casa per avere la meglio sulla squadra che detiene uno dei peggiori record in trasferta (2-17). Pronostico: 1