Autore: Federico Pisanu

  • Calciomercato Inter: è Lucas il nuovo Sneijder?

    Calciomercato Inter: è Lucas il nuovo Sneijder?

    Calciomercato Inter, Lucas del San Paolo rappresenta il nome nuovo del mercato nerazzurro in questi ultimi giorni del 2011. Chi è e perché viene considerato dai dirigenti milanesi il futuro Sneijder, sul quale aleggiano numerosi voci che lo vogliono lontano da San Siro.

    Lucas Rodrigues Moura da Silva, più semplicemente Lucas: l’Inter sembra puntare forte sul centrocampista offensivo del San Paolo, valutato già 25 milioni di euro dal suo club d’appartenenza. Troppi per il nuovo corso voluto da Moratti, che dopo il triplete si è innamorato a tal punto della propria squadra da non rischiare alcun grande colpo di mercato per non distruggere gli equilibri della rosa che ha scritto una pagina storica del calcio italiano solamente due anni fa. Squadra che vince non si cambia, come si direbbe schiettamente durante le chiacchiere al bar dello sport. Frase presa alla lettera dal numero uno nerazzurro, ripetuta anche a tutti gli allenatori (4) che si sono avvicendati nel dopo Mourinho. Il primo a pagarne le conseguenze fu lo spagnolo Benitez, sembrò andare meglio a Leonardo (con l’acquisto di Pazzini), Gasperini fu impotente difronte all’addio di Eto’o, mentre Ranieri ancora non ha visto nessun fenomeno sotto l’albero di Natale (se si esclude l’operazione Juan).

    lucas | ©JEFFERSON BERNARDES/AFP/Getty Images

    Qualcosa però sembra muoversi all’orizzonte. Branca e Paolillo avrebbero convinto Moratti a tornare in pista per uno dei talenti brasiliani che ha destato maggiore interesse nei top club europei, appunto Lucas. Classe ’92, è alto 172 cm, e con la palla ai piedi ricorda i migliori numeri 10 della storia. In tanti lo raffrontano con l’attuale numero 1 del calcio brasiliano, ovvero quel Neymar che è a un passo dalla firma con il Barcellona, secondo alcuni è addirittura più forte del fuoriclasse del Santos. Dal 2010 ad oggi ha giocato 53 partite con la maglia del San Paolo firmando 13 gol. Quest’anno era uno dei diamanti della selezione Under-20 al Campionato sudamericano, e nella finale contro l’Uruguay ha realizzato una tripletta nel 6-0 finale.

    L’unico ostacolo insormontabile è rappresentato dalla quotazione del giocatore di oltre 25 milioni di euro, e una clausola rescissoria che supera abbondantemente i 70 milioni di euro. Moratti è disposto a spendere una cifra del genere per un investimento su un giovane di 19 anni? Una soluzione potrebbe arrivare dal caso Sneijder. Il trequartista olandese è da tempo nel mirino del Manchester United di Sir Alex Ferguson e la prossima estate potrebbe decidere di lasciare i compagni nerazzurri per trasferirsi in pianta stabile in Inghilterra, dove avrà l’opportunità di giocare all’Old Trafford e magari rincontrare il suo mentore Jose Mourinho. E’ risaputo nell’ambiente interista che l’olandese abbia subito un duro colpo dopo la partenza dello Special One, e lo stesso numero 10 nerazzurro non ha fatto nulla per nascondere la sua malinconia alla Consegna del Pallone d’oro per gli allenatori assegnato nel 2010 al tecnico di Setubal. Dopo le incomprensioni con Benitez e Gasperini, e i numerosi infortuni che lo stanno perseguitando sotto la gestione Ranieri, rendono il futuro di Sneijder alla Pinetina molto incerto. Gli stessi soldi ricavati dalla cessione dell’olandese sarebbero poi reinvestiti per l’acquisto del crac brasiliano Lucas. Ogni discorso comunque è rimandato alla prossima sessione del mercato estivo, in quanto il patron Moratti non sembra disposto a rinunciare al trequartista del triplete già da questo gennaio.

  • Milan a Dubai con Inzaghi e Valoti. Il programma del ritiro

    Milan a Dubai con Inzaghi e Valoti. Il programma del ritiro

    Milan, i convocati per il ritiro di Dubai e il programma del ritiro di una settimana che vedrà i rossoneri sfidare il Paris Saint German degli ex Leonardo e Carlo Ancelotti.

    Nella lista dei 29 convocati figura anche Pippo Inzaghi, dato in partenza nei frenetici giorni di calciomercato che hanno preceduto le festività natalizie. Pace fatta quindi tra il tecnico Massimiliano Allegri (nella bufera per il caso Pato) e il Pippo nazionale, che torna quindi a disposizione del mister, smentendo le voci che lo volevano lontano da Milanello. Insieme al goleador rossonero sono stati convocati anche Ibrahimovic, Robinho, Pato ed El Sharaawy. Per Cassano invece continua il periodo di stop dopo l’ictus che l’ha colpito lo scorso fine ottobre. L’altra sorpresa nella lista dei convocati è rappresentata dal lieto ritorno del centrocampista Valoti, classe ’93, considerato uno dei talenti maggiori che l’Italia ha visto crescere negli ultimi anni.

    milan | © Getty Images

    Il Milan comincerà gli allenamenti nella giornata di venerdì, quando la squadra atterrerà all’aeroporto di Dubai. Sono previste due sedute di allenamento il 30 e il giorno di capodanno. Il primo dell’anno Allegri lascerà la mattina libera ai suoi giocatori per poi ritrovarli nel pomeriggio. Nei due giorni seguenti, 2 e 3 gennaio, la truppa rossonera svolgerà nuovamente un doppio allenamento. Mercoledì 4 gennaio è prevista una seduta mattutina che precederà la sfida contro il Paris Saint German valevole per il trofeo Emirates Challenge.

    L’amichevole contro i parigini sarà un tuffo nel passato per tutti i tifosi rossoneri. Sulla panchina dei francesi siederà quel Carlo Ancelotti che ha portato il Milan al trionfo europeo nel 2003 e 2007 contro Juve e Liverpool, da più parti considerato come uno dei migliori tecnici al mondo. Sarà anche interessante vedere come reagirà il gruppo storico nel vedere il maestro del passato, per la prima volta contro la sua ex squadra. Salvo clamorosi colpi di scena sarà l’occasione di valutare l’impatto che Pato avrà nella partita, dopo le recenti incomprensioni con l’attuale tecnico Allegri.

    Conclusa l’amichevole il Milan farà ritorno in Italia, in vista della ripresa del campionato. I rossoneri sono attesi dalla difficile sfida a Bergamo contro la rivelazione Atalanta . La settimana seguente la squadra di Allegri disputerà il derby contro l’Inter, sfida che potrebbe assegnare al Diavolo il titolo di Campione d’inverno.

    Ecco la lista dei 29 convocati per il ritiro di Dubai:

    Portieri: Abbiati, Amelia, Roma, Piscitelli;

    Difensori: Nesta, Thiago Silva, Mexes, Bonera, Rodrigo Ely, Abate, Zambrotta, Antonini, Taiwo, De Sciglio;

    Centrocampisti: Van Bommel, Ambrosini, Gattuso, Aquilani, Nocerino, Boateng, Seedorf, Emanuelson, Carmona, Valoti;

    Attaccanti: Ibrahimovic, Robinho, Pato, Inzaghi, El Sharaawy.

    Rimangono a casa, oltre al convalescente Cassano, anche gli infortunati Yepes e Flamini.

  • Pato al PSG realtà o finzione? Ecco perché non si farà

    Pato al PSG realtà o finzione? Ecco perché non si farà

    Nelle ultime ore il destino di Pato sembra non sposarsi più con quello del Milan. Il richiamo parigino dai maestri Ancelotti-Leonardo sembra farlo vacillare come mai prima d’oggi. Analizziamo i pro e contro dell’affare, che se andasse in porto rivoluzionerebbe l’intero emisfero boreale calcistico.

    Cinquanta milioni di euro e sette milioni all’anno per il giocatore, questa l’offerta che sarebbe stata presentata a Galliani dall’ex Leonardo. Un’offerta irrinunciabile oggettivamente, sia per la società che per lo stesso calciatore. Però il Milan ci ha abituato negli ultimi anni a clamorosi colpi di scena, non dando nulla per scontato. L’esempio di Kaka docet. Esattamente due anni fa c’era stato il contatto con il City, disposto a fare follie per l’ex numero 22 rossonero. La risposta del Milan? No, grazie. Si erano mossi i tifosi in prima persona, invocando all’asso brasiliano di restare. Sembra ieri quando Kaka si affacciò alla finestra della sua casa con la maglia del Milan in mano, quasi a dichiarare amore eterno per i colori rossoneri. Una favola che nel mondo moderno non aveva precedenti. Come andò a finire? Sei mesi dopo Kaka fu il primo acquisto della campagna faraonica del nuovo presidente dei galacticos Florentino Perez. Meno soldi nelle casse milaniste e prestigio centuplicato per il trequartista.

    pato © Claudio Villa/Getty Images

    Quanto converrebbe al Milan lasciare partire a gennaio Pato? Poco o nulla. Un aspetto fondamentale della vicenda, fin qui trascurato dai media francesi e italiani, riguarda la lista Champions del Milan. In attacco figurano Ibrahimovic, Robinho, Pato e Cassano, più altri due ragazzi della Primavera. Una dirigenza esperta come quella rossonera difficilmente può cadere in errori macroscopici, come ad esempio il caso Forlan di quest’estate. Nel caso Pato si trasferisse in Francia rimarrebbero arruolabili per le partite di Coppa Campioni soltanto 2 attaccanti, visto e considerato che Cassano non tornerà prima dell’inizio della prossima primavera. Può il Milan disputare la manifestazione europea più importante con soltanto Ibra e Robinho disponibili? Pura utopia. Ecco perché i conti non tornano. L’arrivo di Tevez è ininfluente, dal momento che è inutilizzabile in Champions, avendo già giocato con il City di Mancini. El Shaarawy e Inzaghi sono esclusi, chi rimpiazzerebbe Pato? Nessuno, nemmeno Maxi Lopez, come già dichiarato lo scorso weekend da Galliani (“Tevez o nessun altro”).

    Analizzando più a fondo la vicenda restano pochi pro e numerosi contro. Nulla ci lascia escludere che in Via Turati stiano pensando a un Kaka-bis, ovvero rispedire al mittente l’offerta importante del Psg durante la finestra di mercato invernale ed eventualmente cedere il brasiliano nella sessione estiva, quando però la situazione potrebbe essere notevolmente cambiata. Sono ormai noti i dissapori tra il tecnico Massimiliano Allegri e il giovane attaccante. Chi resisterà più a lungo al Milan? Il livornese, che giorno dopo giorno sta entrando sotto il mirino del presidente Berlusconi per il gioco poco spettacolare e l’assenza di Pato nell’undici titolare, oppure lo stesso brasiliano, fidanzato da ormai oltre un anno con la figlia del numero uno rossonero, che le cronache rosa danno in dolce attesa? Tutto lascia pensare che sarà Allegri la vittima di questo intrigo che sta scaldando gli ultimi giorni del 2011.

  • Calciomercato Juve, grana Amauri rifiuta anche il Genoa

    Calciomercato Juve, grana Amauri rifiuta anche il Genoa

    Il calciomercato ha trovato uno dei suoi protagonisti in negativo: Amauri. L’italo-brasiliano rifiuta tutte le destinazioni che gli vengono proposte, e l’ultima sua vittima è stato il Genoa di Preziosi. Quale sarà il prossimo club che riceverà il no del bianconero?

    Incontentabile Amauri. Alla Juventus cominciano a preoccuparsi e chiedersi il perché del comportamento del proprio tesserato. Estromesso dalla prima squadra, e più volte umiliato a giocare tra le fila della Primavera, Amauri è determinato a non lasciare Torino. Stavolta è toccato al Genoa a ricevere il personalissimo due di picche del giocatore italo-brasiliano. Enrico Preziosi si è visto rifiutare un’offerta oggettivamente allettante: 1,7 milioni di euro per tre stagioni, con la possibilità di rilanciare una carriera che negli ultimi 3 anni ha avuto una preoccupante involuzione.

    amauri | © Claudio Villa/Getty Images

    Prima del suo arrivo alla Juve, Amauri aveva attirato intorno a sé numerosi top club italiani ed europei. In cinque anni era riuscito a realizzare oltre 40 gol con le maglie di Chievo prima e Palermo poi. Il brasiliano scelse proprio il club bianconero per la consacrazione definitiva. Sbagliò i conti. Dopo un primo inizio convincente, la luce si è spenta. Panchine e tribune hanno accompagnato il giocatore nell’ultimo anno e mezzo. La possibilità di rimettersi in gioco era arrivata lo scorso gennaio, quando il presidente del Parma Ghirardi decise di dargli fiducia. Amauri lo ripagò segnando 7 reti in 11 presenze, risultando decisivo nella salvezza del club emiliano. In estate la volontà di tornare a Torino e giocarsi le proprie chance. Nonostante fosse chiaro che Conte non lo considerava neanche come quarta scelta, Amauri si impuntò nella sua decisione e rifiutò proposte allettanti provenienti dallo stesso Parma, Turchia e il Psg di Leonardo.

    Anno nuovo, Amauri vecchio. Il brasiliano esordisce in questa finestra invernale di mercato con un ennesimo no, lasciando stupito lo stesso Preziosi che si sentiva sicuro di chiudere l’affare. Tra gli addetti ai lavori si mormora che Amauri sarebbe capace di rifiutare anche un’offerta del Barcellona. Nel frattempo Marotta si dispera.

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  • Calcioscommesse, Bettarini intercettato “ho spiazzato i magistrati”

    Calcioscommesse, Bettarini intercettato “ho spiazzato i magistrati”

    Calcioscommesse, Bettarini finisce nel mirino degli inquirenti dopo un’intercettazione con una segretaria della Lega Calcio. Nel frattempo Gervasoni vuota il sacco e fa i nomi di altri giocatori di Serie A coinvolti nello scandalo scommesse.

    Il calcio italiano non ha pace. Dopo l’arresto di Doni, le dichiarazioni bomba dell’investigatore di Calciopoli, i tifosi si risvegliano con il calcioscommesse in prima pagina su tutti i giornali e i principali mass media. Ci si chiede quando tutto questo finirà e verrà messa la parola fine sulla vicenda che ha scosso l’intero ambiente del pallone nel giugno scorso. I tanti commenti che si leggono sui forum in questi giorni indicano lo stato d’animo in cui versano migliaia di supporter del calcio, delusi da ciò che sono costretti a vedere con i propri occhi.

    bettarini | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    La novità di oggi è l’intercettazione che vede coinvolto Bettarini. Se fosse vera, e lo è, rappresenterebbe uno degli snodi cruciali dello scandalo. La parte interessante della vicenda non è tanto la presenza del nome Stefano Bettarini, quanto l’interlocutore. L’ex calciatore di Sampdoria e Fiorentina, nonché della Nazionale azzurra, intratteneva conversazioni con una segretaria della Lega Calcio, riguardanti le scommesse effettuate dal calciatore. Il fatto è grave e nulla lascia pensare che si risolvi anche stavolta in una bolla di sapone. Ricordiamo che Bettarini ha patteggiato una squalifica di 14 mesi durante il processo sportivo di questa estate. La segretaria, dopo l’interrogatorio del giocatore toscano, lo avrebbe chiamato dicendogli:

    “Non possono farti niente: se non giocavi, non hai mai scommesso sul Chievo, cioè non c’entri un c… Non possono darti la squalifica perché tu non stavi più giocando”

    Quando sembravano rimarginarsi le ferite post Calciopoli, mitigate grazie al mondiale vinto dagli uomini di Lippi, cinque anni dopo lo sport italiano si ritrova nuovamente ad un bivio. E’ giusto credere nelle partite della domenica? Davvero ciò che vediamo è reale e non una sporca combine studiata a tavolino da qualche personaggio di bassa statura morale da cui ricavare cospicuo denaro? Domande alle quali gli organi competenti dovranno rispondere, altrimenti si rischia un esodo di massa dagli stadi e saloni di casa di proporzioni bibliche.

    Ecco il contenuto dell’intercettazione
    Bettarini: “… sono andato, dall’avvocato di quello … di giù, che è messo malissimo, e hai già… capito no?”
    Donna: “Sì”
    B: “Una volta che ho letto le intercettazioni che io non ho …”
    D: “Sì … sì”
    B: “Ho capito che nascondere che io scommettessi era una cagata micidiale …”
    D: “Esatto!”
    B: “Va bene? allora, quando io ho letto queste cose, loro mi hanno chiesto: “Ma lei scommette ogni tanto?”. E io gli ho detto: “Certo! ogni tanto scommettevo” …”
    D: “Beh è ovvio!”
    B: “Però io non volevo …”
    D: “Quindi li hai spiazzati…”
    B: “E li ho spiazzati, però, quello che ti voglio dire …”
    D: “Eh …”
    B: “E’ che loro … io volevo evitare di dirlo, perché‚ per andare incontro alla sanzione capito? Che però, secondo me, se capiscono che io non ero un atleta tesserato, ma solo tesserato per pubblicità…, ehh …”
    D: “No, sei fuori! Comunque, ma …”
    B: “Sono fuori no?”
    D: “Ma sicuramente, ma non possono farti niente, se non giocavi, non hai mai scommesso sul Chievo, cioè non c’entri un c… col Chievo, quindi, ma non possono neanche … ma di che cosa ti accusano?”
    B: “No no sono d’accordo…”
    D: “… non possono darti la squalifica per per te che non giocavi più, capito? Perch‚ tu non stavi più giocando …”
    B: “No, a me più che la squalifica, mi preoccupava la.. la …”
    D: “I soldi?”
    B: “… la multa … esatto, brava!”
    D: “Beh chiaro … ma no, secondo me tu … ma no non ti daranno neanche la multa vedrai …”
    B: “Speriamo …”
    D: “No sono sicura … no sono sicura …”

    La difesa di Bettarini all’Ansa “Ancora una volta vengo sbattuto in prima pagina per una vicenda nella quale ho avuto un ruolo assolutamente marginale. Ho subito ammesso sia alla stampa sia in tv a Matrix di essere uno scommettitore e l’ho confermato mesi dopo ai Procuratori Federali quando mi hanno interrogato – le parole dell’ex difensore – Al processo sportivo ho patteggiato la pena subendo una squalifica perche’ pur non giocando e non frequentando uno spogliatoio da oltre cinque anni, risultavo ancora tesserato per una societa’ di calcio per soli motivi di immagine. Ora si scopre che parlavo con una segretaria della Lega Calcio della mia vicenda sportiva commentando, come si fa con una buona amica, quello che mi stava accadendo e si afferma che avrei addirittura spiazzato i Procuratori Federali con ammissioni che, invece, avevo gia’ reso pubbliche immediatamente dopo aver appreso dalla stampa e sottolineo solo dalla stampa, di essere indagato a Cremona. Il testo della intercettazione con la signora e’ chiaro – prosegue Bettarini – ma, cio’ nonostante, il tono allusivo dato da chi commenta la notizia, vuole come sempre, farmi sembrare piu’ coinvolto di quanto lo sia davvero, nei reati all’esame dei Giudici di Cremona. La realta’ e’ e sara’ sempre quella che ho confessato dal primo giorno e cioe’ – conclude – che scommettevo naturalmente sperando di azzeccare le scommesse senza neppure troppo fidarmi dei mille millantatori che bazzicano quell’ambiente.”

  • Neymar al Barcellona, c’è il sì. Sgarbo al Real

    Neymar al Barcellona, c’è il sì. Sgarbo al Real

    Neymar e il Barcellona non sono mai stati così vicini. Secondo il quotidiano spagnolo “Sport” l’affare è prossimo alla conclusione, mancherebbe solamente l’ufficialità. Neymar compagno di Messi, la fantascienza diventa realtà?

    Neymar | ©KAZUHIRO NOGI/AFP/Getty Images

    La Spagna si è svegliata questa mattina con l’ennesima puntata della telenovela che ha come protagonisti Neymar e il Barcellona. Stavolta il ruolo di regista è interpretato dal giornale Sport, una delle voci del club blaugrana. Stando a quanto riporta l’articolo in prima pagina del quotidiano spagnolo, sarebbe stato raggiunto l’accordo fra il Santos e la squadra campione del mondo. Al giocatore andranno 7 milioni di euro per 4 anni. Il contratto prevede inoltre ricchi premi extra. Ad esempio se il 19enne brasiliano riuscisse a conquistare il Pallone d’Oro nei 4 anni di permanenza al Nou Camp, Rossel staccherebbe un ulteriore assegno di un milione di euro. Altri premi in denaro sono previsti qualora arrivassero le conquiste del titolo di Spagna e Champions League.

    Tutto questo però si avvererebbe soltanto nel 2014, a Mondiale concluso. E’ noto il desiderio dell’attaccante del Santos di rimanere in patria per prepararsi al meglio all’appuntamento del Campionato del mondo, che si disputerà nella sua terra fra due anni. Il Barcellona avrebbe accettato la volontà del giocatore e si sarebbe accordato con il suo club per un trasferimento che si concretizzerà solamente fra due stagioni. Anche perché il club di Pep Guardiola risulta essere già particolarmente competitivo, come dimostrato ampiamente alle rivali più accerrime, Real in primis.

    Piquè, Dani Alves, Villa, Fabregas, Sanchez, sono soltanto gli ultimi acquisti della squadra dominatrice d’Europa. Le potenzialità economiche del Barcellona stanno mettendo in ginocchio le super potenze del calcio, Real Madrid compreso. Il club di Mourinho era stato a un passo dall’acquisto di Neymar la scorsa estate e ora è costretto a subire l’affronto dei rivali. Chi sarà in grado di fermare gli uomini di Guardiola quando all’orchestra si aggiungerà anche il violino brasiliano?

  • Pato e Allegri, uno è di troppo

    Pato e Allegri, uno è di troppo

    Pato sta attraversando il periodo più grigio al Milan da quando è stato acquistato nel 2008. In un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport racconta il suo complicato rapporto con Allegri. Come reagirà la dirigenza rossonera? E l’arrivo ormai sempre più probabile di Tevez porterà ancora più tensione nello spogliatoio milanista?

    La punta brasiliana spara a zero sull’attuale tecnico del Milan. Parole pesanti che potrebbero avere conseguenze gravi all’interno dell’ambiente rossonero, la cui serenità spesso si è rivelata uno dei punti di forza del club di Via Turati. In uno stralcio di intervista il Papero dichiara:

    Se devo migliorare mi dovrebbe suggerire lui (Allegri ndr) in cosa. Un tecnico dovrebbe suggerire ai suoi calciatori il modo per correggere i difetti“.

    Il brasiliano ha invece parole al miele per l’ex allenatore Ancelotti, con il quale ha iniziato la sua avventura al Milan ed è diventato il calciatore più giovane di sempre della storia rossonera a superare le 50 reti in partite ufficiali a una media strepitosa di un gol ogni due partite. Nonostante i numerosi infortuni muscolari avuti nelle ultime stagioni, Pato rimane un giocatore fondamentale. Il patron del Milan, Silvio Berlusconi, insieme all’amministratore delegato Galliani difficilmente permetteranno che la frattura tra tecnico e attaccante diventi una bomba ad orologeria pronta a distruggere il clima di famiglia che si respira a Milanello. Se la situazione dovesse sfociare in un muro contro muro occorrerà prendere in mano la situazione e la soluzione che al momento sembra più probabile è l’allontanamento del tecnico livornese.

    Alexandre Pato | © MICHAL CIZEK/AFP/Getty Images

    Tre indizi fanno una prova. Prima l’allontanamento di Ronaldinho, poi la vicenda Inzaghi e adesso le clamorose dichiarazioni di Pato. Appena una settimana fa Berlusconi aveva chiarito di voler vedere giocare la propria squadra con il 4-3-1-2, dando come imperativo la presenza di Pato al fianco di Ibra con Robinho alle spalle delle due punte. Nel caso si arrivasse al punto di non ritorno fra il Papero e Allegri, appare già scontata la posizione che assumerà il patron rossonero a riguardo.

    Le parole al vetriolo del brasiliano sono arrivate in risposta ad un’intervista dello stesso mister livornese durante la vigilia di Natale, durante la quale dichiarò di “avere voglia di rivedere il giocatore di qualche mese fa”. Un desiderio che potrebbe non realizzarsi mai, qualora si arrivasse ad uno strappo definitivo tra presidente e allenatore.

    La questione diventa ancora più complessa se si tiene conto del prossimo arrivo di Tevez. Già adesso la presenza del brasiliano nell’undici titolare non è così scontata come in passato, e l’acquisto dell’argentino lo farebbe retrocedere in terza fascia, alla stregua dei fantasmi El Shaarawy e Pippo Inzaghi. Dando per scontato l’utilizzo di Boateng nel ruolo di trequartista, e l’insostituibile Ibrahimovic in attacco, resterebbe libera la maglia del numero 11. In questo avvio di campionato Robinho è stato preferito al connazionale in più di una circostanza, e nonostante i suoi errori sotto porta (clamoroso quello contro il Barcellona) viene difeso a spada tratta da Allegri.

    Inoltre Galliani sta facendo di tutto per portare a Milanello l’attaccante del City, e gli sforzi del dirigente rossonero non devono passare in secondo piano. L’operazione che sta per concludere ha numerose analogie con quella che portò Ibrahimovic al Milan la scorsa estate. E’ evidente che l’acquisto di Tevez rientri nella strategia che deve reinserire il Diavolo tra le prime tre d’Europa, insieme alle due big spagnole Barcellona e Real Madrid. E’ quindi da escludere che Pato al momento possa competere per una maglia da titolare con l’argentino. Se Allegri resta con questo modulo, e ciò rappresenta una certezza quantomeno indiscutibile, la punta 22enne rischia di scaldare la panchina in tante partite. Il punto è proprio questo: il livornese resta? Da tempo il fantasma di Van Basten aleggia a San Siro. I tifosi lo venerano come se fosse un dio, Berlusconi ne apprezza il carisma. Il 4-2-3-1 non è fantascienza, con Pato e Robinho esterni e Tevez dietro Ibra, per un Milan a trazione offensiva come sogna il numero uno della società di Via Turati. Pato o Allegri, questo il dilemma.

  • Roma, Guarin rinforzo di centrocampo?

    Roma, Guarin rinforzo di centrocampo?

    La Roma di Luis Enrique inizia a sognare. Dopo le ultime prestazioni della squadra la dirigenza è intenzionata a regalare un rinforzo a centrocampo per il tecnico spagnolo. Si parla con insistenza del giocatore del Porto Guarin. Il mercato d’uscita invece registra nelle ultime ore la liason fra Juventus e Borriello, mentre Pizarro è sempre più lontano dalla capitale.

    MI MANDA VILLAS BOAS: il colombiano del Porto è il nome nuovo del calciomercato giallorosso. Il 25enne centrocampista è entrato nell’orbita Roma dopo che Luis Enrique ha individuato il reparto in mezzo al campo come quello che necessita di maggiori rinforzi. Guarin è un centrocampista dotato di grande forza, e tecnicamente valido con la palla fra i piedi. Non disdegna le incursioni offensive, e anche per questo l’asturiano è convinto che il giocatore del Porto sia un ottimo rinforzo per la sua Roma.

    Fredy Guarin | ©RAUL ARBOLEDA/AFP/Getty Images

    PAROLA AL PROCURATORE: le voci che vogliono Guarin vicino al club giallorosso non vengono smentite dallo stesso procuratore del giocatore, il quale afferma che l’Inter e la squadra di Luis Enrique siano quelle più vicine al suo assistito. La trattativa potrebbe decollare già nella prossima finestra di mercato, quando il 2 gennaio i club inizieranno a sfidarsi nella battaglia del calciomercato.

    BORRIELLO-JUVE: nelle ultime ore l’attaccante ex Milan si è avvicinato al club bianconero di Conte. Dopo che Preziosi ha cercato di convincerlo a trasferirsi per la seconda volta a Genova, senza risultato, lo stesso presidente rossoblu ha ammesso che Borriello è ormai prossimo al trasferimento con la casacca juventina. La Roma avrebbe accettato l’offerta di prestito presentata da Marotta, che prevede il pagamento di un milione di euro a gennaio per il prestito e altri 8 milioni a giugno per l’acquisizione dell’intero cartellino.

    PIZARRO SALUTA: sembra al capolinea l’esperienza romanista del cileno Pizarro, il quale non ha più trovato spazio durante la gestione Luis Enrique. I numerosi infortuni subiti nelle ultime stagioni hanno trasformato il centrocampista leader della Roma di Spalletti in un oggetto misterioso. L’interesse intorno al giocatore non manca, con Spagna e Inghilterra pronte ad accogliere il cileno a braccia aperte.

  • Adriano spara ad una ragazza ma è giallo

    Adriano spara ad una ragazza ma è giallo

    Adriano si regala a Natale una follia in pieno stile Far West. A farne le spese una giovane ragazza, amica dell’attaccante brasiliano, la quale è rimasta ferita alla mano da un colpo di pistola.

    EL PISTOLERO – E così Adriano scopre di avere un talento innato per il tiro a segno. Verità o leggenda delle favelas? Stando al racconto della 20enne Adriene Pinto il calciatore del Corinthians avrebbe preso in mano la pistola della sua guardia da corpo e per sbaglio avrebbe aperto il fuoco, colpendo la mano sinistra della stessa ragazza. Il fatto sarebbe accaduto all’interno della macchina di Adriano, dopo una serata trascorsa in una discoteca di Rio de Janeiro, nella notte di Natale.

    Adriano | ©ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images

    ADRIANO SI DIFENDE – L’ex attaccante di Parma e Inter si difende dall’accusa della ragazza, sostenendo come non sia lui il colpevole dell’accaduto. In aiuto di Adriano arriva anche la testimonianza della guardia del corpo, che afferma di non aver mai prestato la propria pistola al giocatore 29enne. Per completezza occorre segnalare che al momento dello sparo erano presenti anche altri due amici della punta del Timao. Le prime perizie sembrano confermare la tesi del brasiliano, non essendo state rilevate tracce di polvere da sparo nella sua mano.

    I PRECEDENTI – Dal suo ritorno in Brasile Adriano si è reso protagonista più volte di episodi che l’hanno immortalato nelle pagine di cronaca più che in quelle sportive. Tutti lo ricorderanno al fianco di un esponente della malavita di Rio con in mano un fucile. Allora l’attaccante si difese sostenendo che fosse un semplice giocattolo.

    FRATELLI – Le disavventure di Adriano ci ricordano da vicino un altro giocatore spesso finito nell’occhio del ciclone mediatico per le sue follie extra calcistiche: Mario Balotelli. L’ultima impresa del giovane italiano è stata quella di aver incendiato la propria casa sparando dei fuochi d’artificio dal balcone. E se fossero in realtà fratelli?

  • Sergio Buso, ex Bologna, si è spento all’età di 61 anni

    Sergio Buso, ex Bologna, si è spento all’età di 61 anni

    Sergio Buso non c’è più. L’ex giocatore e allenatore del Bologna è morto all’età di 61 anni dopo aver lottato a lungo contro la leucemia. I funerali si svolgeranno quest’oggi alle ore 16 presso la chiesa di Sant’Egidio a Taranto, città natale della moglie di Buso. L’ex portiere di Padova, Bologna, Cagliari e Pisa riuscì a conquistare la Coppa Italia nella stagione ’73-’74 con la maglia felsinea.

    buso |© lastampa.it

    La leucemia ha vinto un’altra partita nel mondo del calcio. Buso non ce l’ha fatta a sconfiggere una malattia che ogni anno colpisce migliaia di persone in Italia, per la quale la scienza ancora non riesce a trovare una cura definitiva per combatterla efficacemente. L’ex tecnico del Bologna era malato da tempo, ma nonostante le condizioni si fossero aggravate, nell’ultimo periodo aveva ugualmente deciso di affiancare il suo amico Donadoni nell’estate 2011, quando l’ex ct della nazionale allenava il Cagliari (per poi essere esonerato da Cellino prima dell’avvio del campionato). La collaborazione con Donadoni fu una delle più prolifiche. Insieme a Napoli nelle stagioni 2008-2009 e 2009-2010,  e nel biennio azzurro culminato con l’eliminazioni ai Quarti del Campionato Europeo contro la Spagna. Tra le sue esperienze ricordiamo l’anno in cui allenò il Bologna, dopo essere subentrato a Carlo Mazzone nel ’99 e la Fiorentina nel 2004. L’ultima sua panchina da allenatore fu a Catanzaro, nell’anno seguente.

    Sergio Buso era noto agli addetti ai lavori per essere un profondo conoscitore dell’aspetto tattico. La sua figura fu determinante nella crescita professionistica di Walter Mazzarri, attuale allenatore del Napoli, considerato oggi uno dei migliori allenatori italiani emergenti. Per la sua sconfinata conoscenza calcistica venne definito dall’allora presidente del Bologna Gazzoni come “la Treccani del calcio”.

    Buso si aggiunge ad una lunga lista di vittime per leucemia nel mondo del calcio. Ricordiamo Andrea Fortunato,  il promettente difensore centrale di Genoa e Juve, il quale ricevette anche due chiamate in nazionale durante le qualificazioni ai mondiali statunitensi del ’94. Fortunato si spense all’età di 23 anni.