Autore: Federico Pisanu

  • Casemiro alla Roma, le ultime novità

    Casemiro alla Roma, le ultime novità

    La Roma di Luis Enrique è in cerca di un centrocampista da affiancare a De Rossi e Gago. Nelle ultime settimane si parlava di Guarin del Porto, ma il giovane brasiliano del San Paolo Casemiro sembra un obiettivo più realistico. Vediamo le ultime novità.

    Walter Sabatini sta lavorando alacremente durante queste festività natalizie per ottimizzare al meglio i fondi per il calciomercato Roma. Dopo la cessione in prestito di Borriello alla Juventus,  e la trattativa messa in piedi sempre con i bianconeri per il trasferimento a Torino del cileno Pizarro, la Roma pensa a un centrocampista di valore per rinforzare la rosa a disposizione di Luis Enrique. L’ultimo nome è quello di Casemiro, il calciatore brasiliano entrato nel circuito del mercato europeo per il talento espresso nella scorsa stagione durante il Brasilerao. La situazione rispetto alla scorsa estate è decisamente cambiata. Casemiro non è più incedibile, e il prezzo attuale è di molto inferiore ai 15 milioni richiesti dal presidente del San Paolo Juvenal.

    casemiro | © CRIS BOURONCLE/AFP/Getty Images

    Il centrocampista brasiliano da sei mesi sta attraversando un periodo difficile dopo le voci di mercato che l’hanno interessato durante l’estate. Per questo motivo il San Paolo ha deciso di ascoltare le pretendenti al calciatore e i giallorossi sono attualmente in pole position. Il procuratore di Casemiro Roberto Calenda avrebbe recapitato l’offerta della Roma di 5 milioni di euro al club sudamericano. La trattativa sembra sul punto di decollare e nei prossimi giorni potrebbero esserci importanti novità. Non è da escludere infatti che il ds Sabatini riesca a portare nella Capitale il talentuoso centrocampista già nella prima settimana di gennaio, affinché il tecnico spagnolo Luis Enrique possa averlo a disposizione già per l’ultima partita del girone d’andata. Un innesto prestigioso per i giallorossi, grazie al quale possono realizzare una linea di centrocampo invidiata da molti top club italiani ed europei, City permettendo: i Citizen infatti tramite il manager Mancini hanno espresso la volontà di prendere De Rossi a qualunque costo. Capitan futuro resisterà alla tentazione delle sirene inglesi?

  • Il procuratore di Montolivo a Dubai, Milan e Juve ci provano

    Il procuratore di Montolivo a Dubai, Milan e Juve ci provano

    Cosa ci fa Branchini a Dubai? Il procuratore di Montolivo è stato avvistato nell’Emirato Arabo, dove le squadre di Milan e Juventus sono impegnate per la preparazione invernale in vista della ripresa del campionato fissato il 7 gennaio. Il calciatore della Fiorentina ha il contratto in scadenza a giugno e da più parti si vocifera che sia promesso alla squadra dei rossoneri. Marotta riuscirà a convincere il centrocampista a vestire i colori bianconeri?

    Riccardo Montolivo | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Nelle ultime ore la Juventus  è tornata alla carica per il centrocampista di Delio Rossi e della Nazionale azzurra. Beppe Marotta non si arrende al sempre più probabile passaggio in rossonero di Montolivo ed è disposto a compiere follie per il viola. La visita di Branchini a Dubai non è passata inosservata, con gli addetti ai lavori pronti a scommettere che si sia scomodato non per parlare con la società di Via Turati, bensì discutere con il direttore tecnico juventino un eventuale approdo a Torino del suo assistito. Il procuratore vuole conoscere il pensiero dell’allenatore Conte riguardo il viola, anche perché Montolivo non è disposto a recitare una parte da comprimario nel progetto Juve, come paventato nelle scorse ore dai giornali circa l’utilizzo del calciatore nello scacchiere di Conte in qualità di vice Pirlo.

    Al momento però il Milan continua a essere in vantaggio, forte dell’accordo verbale raggiunto quest’estate quando Galliani aveva apertamente dichiarato la volontà di acquistare il calciatore della Fiorentina, e si era detto disposto anche ad aspettare fino alla naturale scadenza del contratto per aggiungerlo alla rosa rossonera definitivamente. La maglia del Diavolo sembra affascinare maggiormente Montolivo, il quale ha già rifiutato Bayern Monaco e Arsenal la scorsa estate per non infrangere il patto siglato con il Milan. Difficile credere che Galliani voglia forzare i tempi e prelevare il giocatore già in questa finestra di mercato. Più realistico che attenderà giugno, concludendo l’operazione a costo zero. Quello di Montolivo potrebbe essere il primo colpo del Milan targato 2012-2013.

  • Gilardino al Genoa, reazione a catena in Italia

    Gilardino al Genoa, reazione a catena in Italia

    Il passaggio di Gilardino al Genoa innesca una reazione a catena tanti direttori sportivi stavano aspettando. Il futuro di Caracciolo, Amauri, Pinilla, Maxi Lopez, Inzaghi, Toni e Iaquinta diventa un romanzo da leggere senza avere paura di perdersi all’interno dei corridoi ciechi del calciomercato.

    QUI CARACCIOLO: il Ferraris ha un inquilino nuovo, si chiama Alberto Gilardino, professione bomber. Gli altri possono attendere. Fra questi il più sfortunato è la punta ex Brescia Caracciolo, che con l’arrivo dell’attaccante azzurro diventa la terza-quarta scelta nelle idee tattiche di Marino, superato dal “cammello” Pratto e dal brasiliano Ze Eduardo, senza contare la presenza in rosa di un certo Rodrigo Palacio. Qual è la destinazione che al momento sembra convincere maggiormente l’airone? Novara. La dimensione piemontese sarebbe l’ideale per Caracciolo, il quale ridiventerebbe protagonista con i suoi gol e farebbe le fortune di una squadra che lotta disperatamente per non retrocedere.

    alberto gilardino | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    QUI INZAGHI: ecco però che spunta Inzaghi. A Tesser e al Novara non dispiacerebbe affatto di includere nella propria rosa l’attaccante rossonero, che al Silvio Piola avrebbe la concreta possibilità di rivivere una seconda giovinezza. Sono ormai note le noie che affliggono da alcuni mesi il Pippo nazionale, con conseguenti voci di addio al Milan. Oltre al Novara anche il Cagliari di Massimo Cellino è interessato alla punta milanista. I guai del reparto offensivo rossoblu hanno condannato la squadra sarda ad un campionato fin qui anonimo, dopo un ottimo avvio con l’ex allenatore Ficcadenti. Bisogna però capire le reali intenzioni del calciatore rossonero. Qualora dovesse lasciare Milanello, accetterà di trasferirsi in club che lottano soltanto per la salvezza? Oppure è più probabile che scelga città come Udine e Roma (sponda biancoceleste), dove però il posto da titolare sarebbe piuttosto compromesso?

    AMAURI, PINILLA, MAXI LOPEZ, TRIS PER IL DOPO GILA: a Firenze ancora non ci credono. Gilardino non c’è più. La fine di un ciclo iniziato a tramontare dopo l’addio di Prandelli per diventare ct della Nazionale. Quali sono i nomi che si rincorrono nelle ultime ore per la sostituzione della prima punta ex Milan e Parma? Il ds viola Corvino cala un tris: l’oriundo Amauri, il cileno Pinilla e l’argentino Maxi Lopez. Chi ha più probabilità di vestire la maglia della Fiorentina? Questa volta sembra proprio l’attaccante bianconero ad avere più chances per rimpiazzare l’ex viola. Dopo i numerosi no inferti a svariate squadre italiane ed europee, Amauri sarebbe pronto ad accettare l’offerta della Fiorentina. A contendergli il posto vacante di Gilardino sarà il catanese Maxi Lopez, che dopo esser stato sedotto e abbandonato dal Milan, ha la possibilità di lasciare l’Etna per trasferirsi in una delle vecchie sorelle del calcio italiano. Il nome di Pinilla è quello meno quotato dagli addetti ai lavori, e si vocifera che sia stato accostato ai viola solamente per la presenza sulla panchina dei gigliati del suo ex allenatore Delio Rossi, il quale conosce molto bene il cileno e l’ha fatto esplodere nella prima metà della scorsa stagione. Il patron Zamparini ha comunque smentito qualsiasi interessamento nei confronti del proprio giocatore, ribadendo che Pinilla non si muoverà dal Palermo.

    SCARTI JUVE: seguendo l’inerzia della vicenda Amauri e dopo l’arrivo di Borriello agli ordini di Conte, anche altri due “scarti” della rosa bianconera sono pronti a salutare il Juventus Stadium. Toni e Iaquinta, dopo 6 mesi di tribune, hanno capito che il loro futuro è lontano dalla Juventus. Entrambi hanno da poco rifiutato la proposta indecente del Novara che li avrebbe presi entrambi in prestito fino a giugno.  Toni è stato accostato di recente anche alla Fiorentina, ma difficilmente i tifosi viola potranno rivivere il replay delle due stagioni a cavallo fra il 2005-2007 in cui il bomber di Modena segnò 47 reti in 67 presenze. Iaquinta ha richieste all’estero, e la più interessata al momento sembra l’Espanyol, disposta a prendere in prestito l’ex Udinese.

    Il calciomercato è questo, allacciate le cinture, il 3 gennaio è alle porte.

  • A Cassano il tapiro dell’anno. “In campo tra 6 mesi”

    A Cassano il tapiro dell’anno. “In campo tra 6 mesi”

    Antonio Cassano ha ricevuto nella giornata di ieri il tapiro d’oro dell’anno da parte dell’inviato di Striscia La Notizia Valerio Staffelli. Anno sfortunatissimo per il Fantantonio nazionale, fermo ai box dallo scorso ottobre quando mentre scendeva dalla scaletta dell’aeroporto accusò un grave malore, poi rivelatosi un ictus. Cassano annuncia che dovrà stare a riposo per altri 6 mesi. Ciò rende impossibile una sua partecipazione agli Europei che si disputeranno la prossima estate in Ucraina e Polonia. Una notizia che non farà di certo felice il commissario tecnico della nazionale Cesare Prandelli.

    Il Parco di Genoa ha un nuovo illustre ospite da un paio di settimane. Si tratta del campione del Milan e il numero 10 della Nazionale, Cassano. Prosegue la lenta riabilitazione dell’attaccante rossonero dopo l’ictus che l’ha colpito a fine ottobre. Staffelli l’ha raggiunto durante una delle sue camminate al parco per consegnargli il tapiro d’oro dell’anno. Cassano si è intrattenuto volentieri con il celebre inviato della Tg satirico di Canale 5 e fra le altre cose ha affermato che dovranno trascorrere altri sei mesi prima della sua ripresa agonistica sui campi di gioco. Ciò significa che i tifosi rossoneri rivedranno il loro attaccante direttamente la prossima stagione e Prandelli dovrà rinunciare a uno degli uomini chiave del progetto cominciato nel 2010 in vista degli Europei del 2012 che si terranno la prossima estate.

    Antonio Cassano | © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    Cassano ha inoltre scherzato sulle sue lunghe passeggiate al Parco, dicendo che da quanti km percorre ogni giorno potrebbe raggiungere tranquillamente la sua città natale, Bari. Non è mancata anche una carezza al proprio compagno di squadra Ibrahimovic, definendolo uno dei suoi migliori amici. La punta ha raccontato di come lo svedese gli metta pressione tutte le volte che lo incontra, chiedendogli di tornare al più presto a giocare. La chiacchierata con Staffelli è stata anche l’occasione di chiarire l’episodio spiacevole avuto dal barese con una troupe di telenord. Dopo l’aggressione al cameraman, lo stesso Cassano si è scusato per l’increscioso comportamento tenuto e il tutto si è risolto per il meglio.

    Il giocatore del Milan si augura di vivere un 2012 più tranquillo, nel frattempo può sorridere per il regalo recapitatogli da Striscia la Notizia.

  • Calcio scommesse, Gervasoni e i nomi nuovi della Serie A

    Calcio scommesse, Gervasoni e i nomi nuovi della Serie A

    Calcio scommesse , Gervasoni fa i nomi dei calciatori di Serie A coinvolti nello scandalo scommesse. Nella deposizione rilasciata agli inquirenti e al procurato capo di Cremona Roberto Di Martino, l’ex difensore del Bari tira in ballo Lazio, Lecce, Chievo e Genoa. Oltre alle squadre e le relative partite truccate, Gervasoni parla anche dei giocatori corrotti che venivano contattati dagli slavi e il capo degli zingari Gegic.

    Tutti dentro signori e signore, va in scena il più grande scandalo del calcio italiano, difronte al quale anche lo stesso Moggi e la presunta cupola si tolgono il cappello e fanno chapeau. Aveva ragione Di Martino quando nelle giornate precedenti  sosteneva come lo scandalo scommesse fosse soltanto al primo stadio. Se la maggior parte degli addetti ai lavori sospettava che le leghe minori fossero oggetto delle attenzioni privilegiate da parte di vere e proprie associazioni a delinquere finalizzate alle scommesse illegale, in pochi potevano immaginare che lo scandalo si sarebbe allargato anche alla Serie A, mietendo vittime illustri. Di ieri la notizia del coinvolgimento del centrocampista biancoceleste Mauri e il capitano del Chievo Pellissier. Oggi la mannaia mediatica cade su Milanetto del Genoa e alcuni importanti giocatori di Lecce e Bari.

    carlo gervasoni | © Dino Panato/Getty Images

    Il nome di Omar Milanetto è stato fatto da Gervasoni in merito alla partita Lazio-Genoa del 14 maggio scorso, terminata 4-2 per i padroni di casa. Nella deposizione, tratta dal “Messaggero“, Gervasoni spiega : “Ho appreso da Gegic che gli slavi si incontrarono lo stesso giorno della partita con Zamperini, che poi li mise in contatto con Mauri della Lazio. Gli slavi si incontrarono anche con Milanetto del Genoa, che a sua volta incontrò altri giocatori della sua squadra”. Milanetto attualmente milita nel Padova, dopo essersi trasferito quest’estate dal club rossoblu.

    Oltre al centrocampista ex Genoa, Gervasoni tira in ballo anche gli ex giocatori del Lecce Rosati e Benussi. Oggi Rosati è al Napoli, come vice De Sanctis, mentre Benussi difende i pali del Palermo.  I due portieri sarebbero coinvolti nella combine di Lecce-Lazio, ultima partita della stagione 2010-2011, conclusasi con il punteggio di 2-4 in favori degli ospiti biancocelesti. Gervasoni afferma: “Gegic mi disse che tramite Zamperini, lui e gli slavi si misero di nuovo in contatto con Mauri della Lazio per manipolare la suddetta partita. Successivamente, avuto questo contatto con Mauri, furono corrotti 6 o 7 giocatori del Lecce tra i quali ricordo solo Benussi e Rosati”.

    Finisce nel mirino degli investigatori Palermo-Bari disputata nel maggio scorso e che aveva visto la vittoria dei rosanero per 2-1 contro i biancorossi già condannati alla Serie B. Secondo Gervasoni sarebbero stati numerosi i calciatori del Bari coinvolti nella combine: il portiere Padelli, i difensori Parisi, Rossi, Masiello e il centrocampista Bentivoglio. Di seguito le dichiarazioni dell’ex Bari rilasciate agli investigatori riguardo questo match di campionato: “La prima partita di A combinata di cui parlai è Palermo-Bari del 7 maggio 2011, finita 2-1: il risultato concordato era di un over con la sconfitta del Bari, con almeno due gol di scarto: si tratta di notizie che mi ha riferito Gegic nell’immediatezza della partita, in quanto ho scommesso sulla medesima. Ricordo che sempre secondo quanto lui mi riferì, era stato Carobbio a mettersi in contatto con i giocatori del Bari o con qualcuno che gli stesse vicino. Gegic mi riferì che erano stati corrotti i seguenti giocatori del Bari: Padelli, Bentivoglio, Parisi, Andrea Masiello e Rossi”. Miccoli mandò all’aria il piano involontariamente, sbagliando il rigore che avrebbe consegnato l’over agli scommettitori.

    Altra partita nell’occhio del ciclone è Chievo-Novara, sfida valevole per i sedicesimi di Coppa Italia (edizione 2010-2011), terminata con il punteggio di 3-0 in favore dei clivensi. Tra i giocatori corrotti Gervasoni cita Pellissier e Luciano, oltre all’attaccante del Novara Nicola Ventola (ora ritiratosi dal calcio professionistico), Fontana e l’ex Bertani. Ecco la deposizione di Gervasoni su Chievo-Novara: “Quando mi contattarono i fratelli Cossato in prossimità della partita Atalanta-Piacenza mi rappresentarono di avere dei contatti nel Chievo, in particolare Pellissier ed Eriberto. I due predetti consentivano ai fratelli Cossato di manipolare le partite del Chievo qualora se ne presentasse l’occasione. Tra i loro referenti c’era anche Italiano. Quanto alla partita Chievo-Novara di coppa Italia anno 2010 ho appreso da Gegic che gli slavi offrirono 150.000 euro ai giocatori del Novara perché perdessero con il Chievo con un over. Ricordo di avere appreso che gli slavi si incontrarono con Ventola nell’albergo e consegnarono a un albanese che giocava nel Novara (dovrebbe trattarsi di Shala) circa 150.000 euro che gli stessi divisero anche con altri giocatori, tra i quali il portiere Fontana. Bertani fece da tramite in quanto non partecipò attivamente alla trasferta”.

    Il calcioscommesse sta assumendo forme inimmaginabili prima d’ora, mettendo a serio rischio la credibilità del calcio nostrano.

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  • Juventus, affari con la Roma. Dopo Borriello idea Pizarro

    Juventus, affari con la Roma. Dopo Borriello idea Pizarro

    La Juventus trova un’alleata insospettabile in questa finestra di mercato, la Roma del presidente americano Di Benedetto. Conclusa l’operazione Borriello, Beppe Marotta insieme a Paratici hanno individuato nel centrocampista giallorosso Pizarro un nuovo obiettivo di  mercato. Nel frattempo la dirigenza juventina continua a sondare il mercato per il capitano della Sampdoria Palombo e l’azzurro Montolivo, da tempo in rotta con l’ambiente viola. In uscita Amauri potrebbe finire proprio alla Fiorentina di Delio Rossi.

    Proseguono i lavori alla Juventus, impegnata in questi giorni a Dubai per la preparazione invernale. Chi non è mai andato in vacanza neanche per un giorno durante le festività natalizie è Marotta, il quale è attivissimo nel mercato, sia in entrata che in uscita. Dopo aver firmato il colpo Borriello, il direttore tecnico bianconero vuole regalare all’allenatore Conte un’alternativa a Pirlo, fin qui il faro del centrocampo bianconero. L’obiettivo più realistico è il cileno della Roma Pizarro, rimasto ai margini del progetto di Luis Enrique. Il tecnico spagnolo ha da tempo escluso l’ex gioiello della Roma di Spalletti. Una situazione favorevolissima per raggiungere l’accordo fra le due parti, lo stesso ds giallorosso Sabatini non sembra porre veti particolari alla trattativa, confermando la linea adottata fin dal suo primo giorno nella Capitale: se c’è un giocatore scontento non può rientrare in alcun modo a far parte del progetto. Così, dopo Vucinic e Borriello, è in rampa di lancia verso lo Juventus Stadium anche il terzo giallorosso.

    David Pizarro | © Paolo Bruno/Getty Images

    Marotta avrebbe virato sul cileno 32enne ex Udinese e Roma dopo aver ricevuto i no di Montolivo e Palombo, con il viola che rappresentava l’obiettivo numero uno per il centrocampo di Conte. Il primo è da tempo in rotta con il suo club che l’ha lanciato dopo averlo acquistato dall’Atalanta sei anni fa. Il no del calciatore può essere collegato alle voci di quest’estate che lo volevano già promesso sposo al Milan. Galliani aveva offerto le comproprietà di Strasser e Paloschi per ottenere il cartellino del giocatore viola ma Pantaleo Corvino considerò l’offerta ridicola. Montolivo si rifiutò di firmare il prolungamento del contratto in scadenza a giugno. Dopo il no alla Juventus è tornata alla carica l’Inter di Moratti, sebbene anche i nerazzurri sembrano arrivati tardi, con il Milan bravo ad anticipare tutte le concorrenti già dalla scorsa estate.

    Discorso diverso invece per Palombo. Il capitano della Doria conosce perfettamente Marotta, insieme al quale era stato l’artefice dello straordinario campionato della Samp guidata da Del Neri che riuscì a centrare la qualificazione al preliminare di Champions League nella scorsa stagione, per poi retrocedere a giugno. Nonostante le incomprensioni con il direttore sportivo Sensibile, Palombo ha deciso di non abbandonare la sua squadra e il suo desiderio è quello di contribuire in maniera determinante alla promozione in Serie A già a partire da quest’anno. Quindi il no del capitano verso il suo ex direttore tecnico è un no dettato solamente dal cuore, anche perché in pochi al giorno d’oggi rifiuterebbero di giocare per la Juventus di Conte.

    E Amauri? Da oltre un anno continua a rifiutare qualsiasi offerta gli venga proposta, se si esclude la felice parentesi al Parma iniziata proprio nel gennaio scorso. Nelle ultime ore il nome della punta brasiliana è stata accostato a quello della Fiorentina, squadra che ha perso Gilardino, ormai da considerarsi a tutti gli effetti un nuovo giocatore del Genoa. Per l’ex Palermo e Chievo non mancano le offerte anche dall’estero, sopratutto in Premier. L’Inghilterra continua a credere nel calciatore Amauri, con Tottenham e Fulham pronte ad accoglierlo. La grana Amauri avrà il suo lieto fine a gennaio oppure la Juventus sarà costretta a pagare l’ingaggio di un calciatore che in 6 mesi non ha calcato mai il rettangolo di gioco?

  • Ancelotti Psg seconda fumata grigia, domani il sì

    Ancelotti Psg seconda fumata grigia, domani il sì

    Ancelotti e Psg, il flirt continua. L’ex tecnico di Chelsea e Milan ancora non si è lasciato convincere definitivamente dal club parigino. La giornata di domani, venerdì, sembra quella decisiva. Infatti per le ore 15 è stata fissata una conferenza stampa al Parco dei Principi, dove al 99% Ancelotti sposerà il progetto degli sceicchi.

    Carlo Ancelotti | © Michael Regan/Getty Images

    Tutti quelli che si aspettavano la tanto sospirata firma di Ancelotti sul contratto faraonico offertogli da Leonardo (oltre 7 milioni di euro all’anno fino al 2014) non è arrivata. Habemus tecnicum tarda a diventare realtà. Seconda fumata grigia dopo la giornata interlocutoria di ieri che ha avuto identico esito. Gli scettici della vigilia brindano, sostenendo come lo sbarco dell’allenatore italiano alla corte di Tamim Al Thani sia un errore imperdonabile, che rischierebbe di rovinare il curriculum fin qui costruito.

    Perché Ancelotti dovrebbe declinare l’offerta del Paris Saint Germain? Domanda legittima che ciascun giornalista dovrebbe porsi.

    • Campionato minore: la Ligue One non è esattamente la Serie A, tanto meno la Premier League. In Italia ci sono Juve, Inter, Milan, Napoli, Roma, Lazio, in Inghilterra Manchester, Chelsea, Arsenal, City, Tottenham. E in Francia? I due club di maggiore prestigio a livello internazionale sono Lione e Marsiglia, per il resto Lille, Montpellier e Bordeaux non sembrano reggere il confronto.
    • Quali calciatori arriverebbero: il progetto ambizioso di Leonardo e degli sceicchi è quello di convincere con i petroldollari i migliori calciatori ad approdare in Francia. Non è però così semplice. L’unico crac parigino è stato l’affare Pastore, per il resto la squadra non può ancora essere competitiva a livello europeo. E’ difficile che i calciatori più forti accettino le lusinghe di Parigi, come dimostrato da Tevez, che ha preferito il prestigio del club rossonero ai milioni degli sceicchi. Tutto questo ricorda il City del primo anno. La differenza sostanziale però è rappresentata dal Paese. Il City è in Inghilterra, e la Premier è il campionato più seguito nel mondo intero. In Francia il primo sport nazionale è il basket, con le prime pagine dei quotidiani sportivi che ritraggono molto più spesso i campioni della Nba piuttosto che le gesta calcistiche. Attualmente la Ligue One come bacino di utenza è al di sotto di Inghilterra, Italia e Germania, prestigio profondamente ridimensionato.
    • Durata progetto: dalle notizie che trapelano si evince che il progetto iniziale si basa sulla durata temporale di 30 mesi, durante i quali verosimilmente è richiesto ad Ancelotti la supremazia in terra francese e la presenza fissa tra le migliori dieci d’Europa. Mentre il primo obiettivo sembra ampiamente alla portata della squadra, il secondo è più complicato e richiederebbe una durata maggiore. Ancelotti è disposto ad aspettare oltre il Mondiale 2014 e magari rinunciare ad importanti offerte provenienti da Nazionali o club più prestigiosi del Psg?
    Perché sì:
    • Remunerazione contratto: 18 milioni di euro in 2 anni e mezzo rappresentano un’offerta irrinunciabile per chiunque, anche per Ancelotti, che diventerebbe uno degli allenatori più pagati d’Europa.
    • Presenza Leonardo e budget illimitato: la vecchia coppia del Milan capace di trasformare i rossoneri nella squadra europea più forte prima dell’avvento del Barça è sinonimo di sicurezza e affidabilità. Kaka e Pato non erano ancora fenomeni quando arrivarono a Milanello, e ciò dimostra che non è necessario comprare nomi già affermati, i quali molto probabilmente non accetterebbero Parigi. Il budget illimitato e il fiuto di Leonardo potranno trasformare il Paris Saint German in una corazzata.
    • Nuova avventura: Ancelotti ha già vinto tutto quello che un tecnico può vincere. Campionato italiano, Premier, FA Cup, Coppa Italia, Champions League, Supercoppa Europea, Coppa Intercontinentale. La Francia rappresenta una nuova sfida, portare un club di seconda fascia a vette mai immaginate può essere uno stimolo incredibile per il rilancio della carriera del tecnico di Parma, dopo esser stato licenziato dal Chelsea nell’estate 2010.
    Per conoscere il futuro di Carlo Ancelotti dovremo attendere fino alle ore 15 di domani. La conferenza stampa che si terrà nel pomeriggio, salvo colpi di scena dell’ultima ora, dovrebbe essere il primo atto ufficiale di Re Carlo a Parigi.
  • Juve, Qpr e Blackburn su Del Piero

    Juve, Qpr e Blackburn su Del Piero

    Nuovi rumors su un interessamento della Premier per Del Piero. Le due squadre inglesi interessate all’attaccante della Juventus sarebbero i Queens Parker Rangers e il Blackburn. Quanto possono realmente attrarre il calciatore bianconero? A giugno sarà ancora a Torino oppure migrerà verso lidi lontani?

    Difficilmente Del Piero potrà essere attratto dalle due offerte recapitategli dall’Inghilterra da due club che attraversano un periodo buio nella Premier. Il QPR è attualmente al 16° posto in classifica, a soli tre punti dalla zona retrocessione. Situazione addirittura peggiore per il Blackburn, che occupa l’ultimo posto del campionato inglese. Sebbene il sito sportivo “talksport.co.uk” riporti la notizia in pompa magna, è lecito credere che si tratti soltanto di rumors stagionali privi di reale fondamento. L’articolo sostiene come i due manager, rispettivamente Neil Warnock e Steve Kean, starebbero pensando ad offrire un  contratto choc al calciatore juventino, ormai 37enne.

    Alessandro Del Piero | © Claudio Villa/Getty Images

    Quale futuro Del Piero ha in mente? Sono ancora fresche le dichiarazioni rilasciate ieri a Dubai, dove la squadra di Antonio Conte si trova in ritiro per la preparazione invernale, in vista della volata finale col Milan per il titolo di Campione d’Inverno. Il capitano vorrebbe giocare per altri 5 anni, e ha ribadito di vedersi soltanto con la maglia bianconera indosso.

    Sembrano pensarla abbastanza diversamente il presidente Andrea Agnelli e il tecnico. Pochi giorni fa il patron juventino ha parlato della vicenda Del Piero, sostenendo come sia stato lo stesso calciatore a decidere la fine del matrimonio, dicendo che quello firmato due anni fa fosse il suo ultimo contratto con la storica società di Torino. Dichiarazione che concilia perfettamente con le parole pronunciate durante l’ormai famosa assemblea degli azionisti lo scorso ottobre, dove il giovane Agnelli annunciò l’addio dell’attaccante a stagione conclusa, scatenando le ira dei tifosi su Facebook. C’è poi il discorso puramente tecnico: Conte considera Del Piero un giocatore fondamentale nel suo 4-1-4-1? No, anzi. I minuti fin qui giocati dal calciatore parlano da soli, e rappresentano una sentenza definitiva di terzo grado alla quale nessuno può appellarsi. Al giorno d’oggi si rinuncia anche a bandiere che si chiamano Del Piero.

    La situazione venutasi a creare dopo l’annuncio dello scorso autunno da parte del suo presidente e considerato l’impiego quasi nullo in campionato, portano il capitano bianconero a riflettere molto attentamente sul suo prossimo futuro. A Dubai si è detto convinto di sentirsi ancora bene e di voler continuare a rincorrere il pallone ancora per tanti anni. L’apertura verso la Juve sembra quasi fatta ad opera d’arte per non rovinare un rapporto che dura ormai da quasi vent’anni. In realtà lo stesso Del Piero è consapevole del fatto che la sua avventura a Torino è ai titoli di coda. Un indizio su come possa concludersi la vicenda ce l’ha offerto il procuratore Pasqualin quando rispose acremente alla decisione del numero uno juventino lo scorso autunno. Egli fece capire come il suo assistito avrebbe continuato a giocare anche qualora fosse andato via dalla Juventus. Ancora oggi sono numerosi gli estimatori di Del Piero, con Premier e Major League pronte ad accoglierlo a braccia aperte. Verosimilmente, alla fine di questa stagione, l’attaccante sbarcherà oltre Oceano, dove potrà alimentare la sua leggenda costruita in Italia.

  • Agente Pato “Offerta Psg seducente”. E’ caos Milan

    Agente Pato “Offerta Psg seducente”. E’ caos Milan

    Caos organizzato al Milan. L’agente di Pato parla della trattativa Psg, definendo l’offerta francese “seducente”. E se il Papero avesse deciso seriamente di allontanarsi dalla società rossonera?

    Alexandre Pato | © Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images

    Fino a ieri le quotazioni di Pato con la maglia del Paris Saint Germain erano date in forte ribasso. Ora però lo spread è tornato a salire vertiginosamente su livelli di guardia. Che cosa bolle in pentola a Milanello? Il cuoco Galliani ha forse in serbo un dessert indigesto per i tifosi milanisti proprio a Capodanno? Ancelotti e Leonardo sono seduti a tavola pronti ad assicurarsi un primo piatto da favola. Oltre all’amministratore delegato del Milan e al duo parigino, il tavolo si arricchisce di un nuovo invitato: Gilmar Veloz, procuratore del 22enne attaccante brasiliano.

    Di questa mattina la notizia delle pesanti dichiarazioni che il procuratore ha rilasciato al quotidiano francese “Equipe“:

    Ancelotti è un grande allenatore, Leonardo un dirigente molto competente e il Psg è un club che diventerà sempre più grande. E’ tutto molto affascinante, l’offerta è seducente, ma non siamo noi a decidere. Sono il Milan e Adriano Galliani che decideranno. Noi siamo dei professionisti, ci siederemo attorno a un tavolo, e se va bene per il Milan e per noi, allora..

    Parole che i tifosi rossoneri non avrebbero mai voluto leggere, ma la realtà parla di un Pato seriamente affascinato dalla proposta di Leonardo. E’ lecito pensare che nei prossimi giorni sarà lo stesso nuovo allenatore dei parigini, Carlo Ancelotti, a cercare di convincere il suo ex giocatore a seguirlo nella nuova avventura sotto la Torre Eiffel.

    Sembra un grande thriller degno dei migliori registi Hollywoodiani. Prima la bomba del brasiliano contro l’allenatore Allegri , in seguito il ni di Galliani, poi la presunta maternità della fidanzata di Pato, Barbara Berlusconi, con la puntuale smentita da parte della stessa figlia del presidente Berlusconi. In mezzo a tutto questo la regolare comparsa di Pato nell’elenco dei 29 convocati per il ritiro di Dubai.

    Pato-Milan, una storia d’amore destinata a interrompersi troppo frettolosamente?

  • Calcioscommesse, Gervasoni fa il nome di Stefano Mauri

    Calcioscommesse, Gervasoni fa il nome di Stefano Mauri

    Calcioscommesse, altra puntata dello scandalo made in Italy che sta facendo il giro del mondo. Durante il suo interrogatorio l’ex difensore del Bari Gervasoni avrebbe fatto il nome di Stefano Mauri, in merito alle due partite incriminate della Lazio nella scorsa stagione, Lazio – Genoa e Lecce – Lazio.

    Le parole di Gervasoni sono un fiume in piena che attraversa Roma prendendo la freccia per Formello, la sede operativa dei biancocelesti allenati da Edi Reja. I tifosi della Lazio confidano che l’ex Bari stia sparando gli ultimi botti prima del nuovo anno, escludendo che possa continuare anche dopo Capodanno. E’ ormai certo però che l’artificiere Gervasoni sappia muoversi piuttosto bene nello sganciare autentiche bombe contro i calciatori italiani della massima serie, e dopo aver incendiato la credibilità ormai logora del capitano bergamasco Doni è pronto ad infiammare il Colosseo, emulando un illustre antenato, Nerone. Riuscirà “Cesare” Lotito a spegnere l’incendio prima che sia troppo tardi?

    Stefano Mauri | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    In queste ore Stefano Mauri sta assistendo impotente allo spettacolo dei fuochi d’artificio orchestrato da Gervasoni. Gli inquirenti possono annoverare sul proprio taccuino un nuovo nome che è destinato a suscitare scalpore nell’Italia calcistica. Non dimentichiamo che il centrocampista laziale rappresenta una delle bandiere del club e attualmente ne è il vice-capitano dopo Rocchi. Quando la punta ex Empoli siede in panchina, è proprio Mauri a vestire la fascia di capitano della Lazio, attualmente impegnata nei sedicesimi della Europa League. Il nome del calciatore biancoceleste ha sicuramente maggiore peso rispetto a quello dell’atalantino Doni. Ad aggravare la situazione è la consapevolezza che non si tratta di un nome fatto a caso.

    Ancora oggi non si sono spente le risate che hanno accompagnato le dichiarazioni di Santoni riguardo la presunta colpevolezza di Buffon, Gattuso e Cannavaro, i tre azzurri “mondiali” che, secondo l’ex preparatore del Ravenna, avrebbero ripetutamente scommesso cifre altissime, oltre centomila euro al mese. Nel pomeriggio è arrivata la risposta netta da parte del pm Di Martino, il quale ha chiarito come i nomi dei tre calciatori azzurri non siano mai stati rilevati nelle intercettazioni, e che scommettere su partite non coinvolte nello scandalo non abbia alcuna rilevanza penale. Dopo le parole del procuratore capo di Cremona, lo stesso Santoni ha spiegato come i nomi di Buffon, Gattuso e Cannavaro fossero stati fatti a caso, senza alcuna logica.

    Gervasoni ha spiegato agli investigatori come il nome di Mauri gli sia stato fatto dallo stesso capo dei zingari Almir Gegic, per le partite Lazio – Genoa e Lecce – Lazio, finite entrambe con roboanti 4-2 in favore dei biancocelesti, nelle quali l’azzurro ha realizzato due doppiette. Inoltre “Il Messaggero” nella figura del giornalista Massimo Martinelli spiega come ad inchiodare l’attiva illecita del centrocampista “ci sarebbero anche riscontri tecnici, come li chiamano in gergo. Cioè tracciati Gps registrati dai localizzatori nascosti nelle automobili. Oppure spostamenti ottenuti seguendo le tracce dei telefonini impresse sui ripetitori di segnale

    In mattinata sono arrivate le dichiarazioni ufficiali dell’agente di Mauri, Tiziano Gonzaga, che in una nota all’Ansa afferma l’assoluta estraneità ai fatti del proprio assistito: “In riferimento a notizie di stampa circa le indagini sul calcio scommesse condotte dalla Procura della Repubblica di Cremona, Tiziano Gonzaga, agente del calciatore Stefano Mauri, fa presente che il calciatore è totalmente estraneo ai fatti per i quali si procede e si tutetelera’ contro chi lo associa a illeciti

    Non dorme sogni tranquilli. oltre Stefano Bettarini (diventata ormai un cult l’intercettazione che lo vede protagonista con la segretaria della Lega Calcio), anche l’attaccante del Chievo Sergio Pellissier, al quale viene contestata una clamorosa intercettazione con un oscuro interlocutore. Ecco uno stralcio di quest’ultima:

    Pellissier: “Si può sapere quanto mi fai prendere da queste cose?”

    Interlocutore: “Dai 250 ai 400”.

    Pellissier ride.

    Interlocutore: “Ho esagerato?”

    Pellissier: “No..anche un po’ di meno”.

    La bomba del calcioscommesse è pronta a scoppiare, riuscirà a rompere il giocattolo preferito degli italiani?