Autore: Federico Pisanu

  • NBA: Belinelli torna a vincere, Bryant schianta Minnesota

    NBA: Belinelli torna a vincere, Bryant schianta Minnesota

    Soltanto tre le partite Nba giocate nella notte. Prima di parlare di Belinelli e del ritorno alla vittoria di Chicago, soffermiamoci sul fondamentale successo dei Lakers contro Minnesota (116-94 il risultato finale). In chiave play-off rappresenta una vittoria strategica, se consideriamo come 24 ore prima sia Houston che Utah erano uscite dai rispettivi parquet con una sconfitta. Con la stagione regolare che sta volgendo al termine, i Lakers accusano un ritardo di sole due vittorie rispetto ai Rockets, due e mezzo se prendiamo come punto di riferimento Utah. Nel successo odierno dei giallo-viola contro i T-Wolves, spicca la prestazione di Kobe Bryant, autore di 33 punti. Ci preme sottolineare infine un curioso dato statistico: i Lakers non perdono contro Minnesota da 21 partite consecutive.

    Chicago torna alla vittoria, 6 punti per Belinelli

    Marco Belinelli | ©Jonathan Daniel/Getty Images
    Marco Belinelli | ©Jonathan Daniel/Getty Images

    Quanto è forte Joakim Noah? Contro Philadelphia il centro dei Bulls si inventa una tripla doppia pazzesca (23 punti, 21 rimbalzi, 11 stoppate), facendo letteralmente impazzire il pubblico di Chicago. Dopo due sconfitte consecutive, la squadra di Thibodeau ritrova il successo. C’è anche la collaborazione di Carlos Boozer (21) e Kirk Hinrich, il quale con 15 punti e 6 assist si fa perdonare la scarsa percentuale dal campo (30%). Il nostro Marco Belinelli parte nel quintetto titolare, realizzando 6 punti in 27 minuti disputati.

    Tutti i risultati

    Pacers-Clippers 91-99
    Lakers-Twolves 116-94
    Bulls-Sixers 93-82

    Classifica Eastern Conference

    Heat 41-14
    Knicks 34-20
    Pacers 36-22
    Hawks 33-23
    Nets 34-24
    Bulls 33-25
    Celtics 30-27
    Bucks 28-28
    Raptors 23-35
    Sixers 22-34
    Pistons 23-37
    Cavs 20-38
    Wizards 18-38
    Magic 16-42
    Bobcats 13-44

    Classifica Western Conference

    Spurs 45-14
    OKC 42-15
    Clippers 42-18
    Grizzlies 38-18
    Nuggets 37-22
    Warriors 33-25
    Jazz 31-27
    Rockets 31-28
    Lakers 29-30
    Blazers 26-31
    Mavs 25-32
    Twolves 20-35
    Hornets 20-39
    Suns 20-39
    Kings 20-39

    Il prossimo turno

    Wizards-Knicks
    Magic-Rockets
    Raptors-Pacers
    Cavs-Clippers
    Celtics-Warriors
    Hornets-Pistons
    Heat-Grizzlies
    Nets-Mavs
    Spurs-Kings
    Suns-Hawks
    Jazz-Bobcats
    Nuggets-Thunder

  • NBA: Bargnani e l’anno zero, Denver vince senza Gallinari

    NBA: Bargnani e l’anno zero, Denver vince senza Gallinari

    Dieci le partite Nba giocate nella notte. Ennesima prestazione deludente da parte di Andrea Bargnani, che chiude a zero punti il match perso da Toronto a Cleveland. I Cavs conquistano la loro seconda vittoria consecutiva senza poter contare sul loro giocatore principe, Kyrie Irving, dopo aver battuto ventiquattro ore prima i Bulls allo United Center. Ai canadesi non bastano i 34 punti di DeRozan, top scorer dell’incontro.
    La giornata ha sorriso maggiormente alle squadre della Eastern Conference: fra queste, segnaliamo New York. Non è stato però tutto semplice per Carmelo Anthony e compagni, i quali hanno dovuto fare i conti con Stephen Curry. Il giocatore dei Warriors  ha segnato qualcosa come 54 punti, facendo così registrare il suo personal season-high. Tutto questo non è però bastato agli ospiti per violare il parquet dei Knicks.
    Nell’appassionante corsa play-off della Western Conference, cadono sia Houston che Utah, battute rispettivamente da Milwaukee e Atlanta. Potrebbe approfittarne la squadra di Mike D’Antoni proprio questa sera, quando allo Staples Center riceverà Minnesota, di certo un avversario non irresistibile.

    Dopo Bargnani anche Gallinari a secco, senza giocare però…

    Andrea Bargnani | © Louis Dollagaray/Getty Images
    Andrea Bargnani | © Louis Dollagaray/Getty Images

    Andrea Bargnani non è l’unico italiano ad essere rimasto a secco nella notte appena trascorsa. Anche il nostro Danilo Gallinari non è riuscito a segnare un canestro nel match vinto da Denver contro Portland. Nel suo caso però c’è un’attenuante di rilievo: il Gallo infatti non è nemmeno sceso in campo. Stavolta il sostituto, all’anagrafe Wilson Chandler, non ha brillato (7) come nel precedente incontro. A tenere a galla i Nuggets ci ha pensato la coppia stratosferica composta da Iguodala (29) e Ty Lawson (30), che insieme hanno trascinato Denver ad una delle “rare” vittorie in trasferta.

    Tutti i risultati

    Wizards-Pistons 95-96
    Magic-Kings 101-125
    Cavs-Raptors 103-92
    Rockets-Bucks 107-110
    Grizzlies-Mavs 90-84
    Knicks-Warriors 109-105
    Thunder-Hornets 119-74
    Spurs-Suns 101-105 (ot)
    Jazz-Hawks 91-102
    Blazers-Nuggets 109-111

    Classifica Eastern Conference

    Heat 41-14
    Pacers 36-21
    Knicks 34-20
    Hawks 33-23
    Nets 34-24
    Bulls 32-25
    Celtics 30-27
    Bucks 28-28
    Sixers 22-33
    Raptors 23-35
    Pistons 23-37
    Cavs 20-38
    Wizards 18-38
    Magic 16-42
    Bobcats 13-44

    Classifica Western Conference

    Spurs 45-14
    OKC 42-15
    Clippers 41-18
    Grizzlies 38-18
    Nuggets 37-22
    Warriors 33-25
    Jazz 31-27
    Rockets 31-28
    Lakers 28-30
    Blazers 26-31
    Mavs 25-32
    Twolves 20-34
    Hornets 20-39
    Suns 20-39
    Kings 20-39

  • NBA: Belinelli sconfitto, Chicago perde anche contro Cleveland

    NBA: Belinelli sconfitto, Chicago perde anche contro Cleveland

    Otto le partite Nba giocate nella notte. Il nostro Marco Belinelli deve ingoiare un altro boccone amaro, dopo il ko interno dei suoi Bulls contro Cleveland (98-101). Alla vigilia le attese erano ben diverse, con Chicago data come favorita dagli stessi bookmakers. La realtà invece dice un’altra cosa, cioè che i Tori Rossi non riescono più a vincere. Se analizziamo gli ultimi dieci incontri della squadra di coach Thibodeau, vediamo come le sconfitte raggiungano il fatidico numero sette. Il dato diviene ancora più preoccupante se si sottolineano le formazioni contro cui Chicago ha vinto: Charlotte, New Orleans e Utah. La crisi dei Bulls era comunque un qualcosa di facilmente prevedibile, anche dallo stesso mago Otelma (o Divino, come preferito).

    Belinelli ed una crisi annunciata

    Coach Thibodeau, la crisi dei Bulls di Belinelli | ©Jonathan Daniel/Getty Images
    Coach Thibodeau, la crisi dei Bulls di Belinelli | ©Jonathan Daniel/Getty Images

    Non tutto è oro ciò che luccica. I tifosi di Chicago non potevano sperare di poter vedere i propri beniamini scevri dalla claustrofobica “L”, che in America equivale a lose. Impensabile per Joakim Noah e compagnia bella continuare a credere di essere invincibili, sopratutto dopo la serie impressionante di infortuni che ha costretto al forfait oltre un terzo del roster. Nell’ultimo mese e mezzo di partite le energie utilizzate dai Bulls sono state tali da rendere quasi matematico un crollo verticale proprio ora che la stagione regolare sta volgendo al termine. Quanto il rientro di Derrick Rose potrà incidere sulle sorti di Chicago durante i play-off? Lascio a voi la risposta.

    LeBron James esagera, vincono anche Indiana e Clippers

    Nelle altre gare giocate nella notte italiana si registra la dodicesima vittoria consecutiva di Miami. Gli Heat hanno bisogno di due overtime per spezzare la resistenza di Sacramento, e sopratutto dei 79 punti in coppia di LeBron (40) e Wade (39).
    Alle spalle dei detentori dell’anello ritroviamo Indiana, che ha battuto i Warriors 108-97, rafforzando così il secondo posto nella Eastern Conference. Agli ospiti non è bastato un Curry visionario da tre (7/10) per agguantare il successo.
    Sulla sponda del Pacifico c’è invece da segnalare la seconda vittoria consecutiva dei Clippers, che dimostrano di aver assorbito abbastanza bene l’umiliazione rimediata contro gli Spurs. Tutto facile stavolta per Blake Griffin (24) e Chris Paul (13 assist), quasi in vacanza nel successo di stasera contro Charlotte (106-84).

    Tutti i risultati

    Clippers-Charlotte 106-84
    Suns-TWolves 84-83
    Mavs-Bucks 90-95
    Hornets-Nets 97-101
    Bulls-Cavaliers 98-101
    Heat-Kings 141-129 (2ot)
    Sixers-Magic 84-98
    Pacers-Warriors 108-97

    Classifica Eastern Conference

    Heat 41-14
    Pacers 36-21
    Knicks 33-20
    Nets 34-24
    Hawks 32-23
    Bulls 32-25
    Celtics 30-27
    Bucks 27-28
    Raptors 23-34
    Sixers 22-33
    Pistons 22-37
    Cavs 19-38
    Wizards 18-37
    Magic 16-41
    Bobcats 13-44

    Classifica Western Conference

    Spurs 45-13
    OKC 41-15
    Clippers 41-18
    Grizzlies 37-18
    Nuggets 36-22
    Warriors 33-24
    Jazz 31-26
    Rockets 31-27
    Lakers 28-30
    Blazers 26-30
    Mavs 25-31
    Twolves 20-34
    Hornets 20-38
    Suns 19-39
    Kings 19-39

  • Viareggio: premiati Cristante e Ganz del Milan

    Viareggio: premiati Cristante e Ganz del Milan

    La sconfitta di ieri nella finalissima contro l’Anderlecht ha lasciato un po’ l’amaro in bocca ai tifosi del Milan, che si aspettavano qualcosa di più di un semplice secondo posto, dopo che l’attesa per arrivare a giocarsi il titolo del Viareggio era durata dodici anni, tanti quanti la Primavera rossonera steccava sempre prima di raggiungere il traguardo finale. In ogni caso Aldo Dolcetti può sorridere per le premiazioni finali, che hanno visto tra i protagonisti assoluti due suoi giocatori, vale a dire Bryan Cristante e Simone Andrea Ganz, rispettivamente miglior giovane e miglior marcatore del torneo, con Andrea che ha chiuso il torneo a quota cinque reti, le stesse del giovane Eric Lanini (Juventus), Canotto (Siena), Bobal (Honved Budapest) e Jara Martinez (Genoa).

    Viareggio Cup: i premi individuali

    Simone Andrea Ganz miglior marcatore del Viareggio | Gabriele Maltinti/Getty Images
    Simone Andrea Ganz miglior marcatore del Viareggio | Gabriele Maltinti/Getty Images

    MIGLIOR  MARCATORE – Alla fine ha vinto lui, Simone Andrea Ganz, figlio d’arte, che per il gol vive e forse da grande potrà diventare un qualcuno. La scelta di restare in Primavera nonostante sia un fuori-quota (classe ’93 ndr) non è stata sinceramente capita fino in fondo, ma a conti fatti restare con la squadra di Dolcetti un altro anno ha consentito alla giovane punta del Milan di imparare altri piccoli trucchi dai più grandi, con cui forse si allenerà in pianta stabile nell’ultima parte di campionato.

    GOLDEN BOY – La palma di miglior giocatore va a Bryan Cristante, e con tutta franchezza ci troviamo anche noi d’accordo. La classe del regista del Milan non è in discussione, perlomeno non in questo contesto, che sta piuttosto stretto alle qualità del centrocampista classe ’95, il quale fra le altre cose ha già esordito anche in Champions League. Gestione della palle, dribbling nello stretto, verticalizzazioni, presente in fase difensiva: Bryan Cristante ha davvero tutto per arrivare in Prima squadra già dal prossimo anno, come confermato dallo stesso Galliani (presente ieri allo Stadio dei Pini) nel pre-partita.

    MIGLIOR GIOVANE – A sorpresa vince il giocatore dell’Anderlecht Nabil Jaadi, nato il primo luglio del 1996, autore del terzo gol nella finale contro il Milan, quello che ha sancito se vogliamo l’umiliazione rossonera, con la squadra di Dolcetti presentatasi all’appuntamento di ieri pomeriggio con i favori del pronostico. Un altro componente della squadra belga ad essere stato premiato nella giornata di ieri è stato Davy Roef, insignito del titolo di miglior portiere del torneo.

  • NBA: cade Bargnani, Denver senza Gallinari frena i Lakers

    NBA: cade Bargnani, Denver senza Gallinari frena i Lakers

    Quattro le partite Nba giocate nella notte italiana. L’unico italiano a scendere in campo è stato Andrea Bargnani, che ha perso in casa contro Washington (84-90). Prestazione discreta per il nostro Andrea, il quale mette a referto 8 punti (4/11) in ventuno minuti a disposizione. Ai Raptors è mancato in maniera terribile Rudy Gay (1/11 dal campo), assente ingiustificato stasera, lasciando ogni responsabilità a DeRozan, che da solo segna 25 punti, non sufficienti però per evitare la sconfitta. Si segnalano poi altre due vittorie esterne, quella di Boston a Utah, dove serve un tempo supplementare ai nonni vestiti di verde per avere ragione dei Jazz, con un Paul Pierce sempre in forma smagliante (26 punti, 7 rimbalzi, 8 assist), e quella di Atlanta (103-114 contro Detroit), dove per la verità i dubbi su un successo degli Hawks erano francamente pochi, considerato il livello alquanto scarso dei Pistons in questa stagione. Vi state chiedendo quale sia l’unica squadra che ha fatto valere il fattore campo?

    Denver frena i Lakers, Chandler sostituisce al meglio Gallinari

    Kobe Bryant cade al Pepsi Center | ©Doug Pensinger/Getty Images
    Kobe Bryant cade al Pepsi Center | ©Doug Pensinger/Getty Images

    Ovviamente è Denver. I Nuggets confermano il proprio strapotere al Pepsi Center, dove in stagione hanno perso a memoria soltanto tre incontri, e anche stavolta, nonostante l’avversario sia di primo pelo, esercitano la legge non scritta di quest’anno: ad Alcatraz amici, non si passa. Nel quintetto di George Karl manca lui, Danilo Gallinari, fuori per infortunio, ma a sostituirlo degnamente ci pensa Wilson Chandler, che chiude la serata a quota 23 punti, top scorer dei suoi compagni di squadra (10/18 dal campo).

    I Lakers nonostante il ko possono comunque tirare un sospiro di sollievo perché appunto i Jazz hanno perso la loro partita contro Boston, lasciando quindi invariate le caselle della corsa play-off. Male che vada i californiani torneranno ad una distanza di 3 vittorie e mezzo da Houston, distacco comunque accettabile e sopratutto recuperabile da Bryant e compagni in questo finale di stagione. Black Mamba, dopo aver segnato 78 punti negli ultimi tre giorni, si ferma a 29 punti, 9 assist e 6 rimbalzi, consapevole forse di potersi meritare un pizzico di riposo dopo due serate da sogno come quelle appena trascorse.

    Tutti i risultati

    Raptors-Wizards 84-90
    Pistons-Hawks 103-114
    Jazz-Celtics 107-110 (ot)
    Nuggets-Lakers 119-108

    Classifica Eastern Conference

    Heat 40-14
    Pacers 35-21
    Knicks 33-20
    Hawks 32-23
    Nets 33-24
    Bulls 32-24
    Celtics 30-27
    Bucks 26-28
    Sixers 22-32
    Raptors 23-34
    Pistons 22-37
    Wizards 18-37
    Cavaliers 18-38
    Magic 15-41
    Bobcats 13-43

    Classifica Western Conference

    Spurs 45-13
    Thunder 41-15
    Clippers 40-18
    Grizzlies 37-18
    Warriors 33-23
    Jazz 31-26
    Rockets 31-27
    Lakers 28-30
    Blazers 26-30
    Mavs 25-30
    TWolves 20-33
    Hornets 20-37
    Kings 19-38
    Suns 18-39

  • PSG al comando, basta Ibrahimovic contro il Marsiglia

    PSG al comando, basta Ibrahimovic contro il Marsiglia

    In pochi sinceramente avevano dubitato prima di ieri sera che il Psg potesse perdere altri punti preziosi in Ligue 1, dopo la sciagurata sconfitta di sette giorni fa contro il Sochaux. Nonostante la partita non fosse delle più semplici, gli uomini di Carlo Ancelotti hanno sconfitto per 2-0 il Marsiglia, con il Parco dei Principi che può festeggiare così la vittoria numero 16 in campionato. Prima del fischio di inizio della partita, il Lione si era portato a pari punti col Psg battendo 3-1 il Lorient, con gli ospiti che erano passati per primi in vantaggio con il bomber Aliadiere. Un successo dunque fondamentale per i parigini, che si riappropriano del primo posto in classifica, distanziando di tre punti lo stesso Lione e affondando a meno otto il Marsiglia, che deve così salutare definitivamente ogni residua speranza di conquistare il titolo, traguardo impensabile ad inizio stagione.

    PSG, debutta anche Beckham

    David Beckham debutta col Psg | ©Dean/Getty Images
    David Beckham debutta col Psg | ©Dean/Getty Images

    Serata perfetta per il Psg di Carlo Ancelotti, che saluta il primo gol in campionato del brasiliano Lucas Moura, bravo a sbloccare la partita all’undicesimo minuto del primo tempo. La grande festa è completa nella ripresa, con l’ingresso di David Beckham al minuto 75′. L’inglese subentra a Pastore, infiammando così il pubblico del Parco dei Principi, facendo in tempo anche ad esultare per l’ennesima rete stagionale di Zlatan Ibrahimovic, che al novantesimo chiude definitivamente il match. Andando in gol anche ieri lo svedese ha raggiunto quota 22 centri in 26 partite disputate nella Ligue 1 di quest’anno.

    Tutti i risultati

    PSG-Marsiglia 2-0
    Bordeaux-Brest 0-2
    Lione-Lorient 3-1
    Troyes-Bastia 0-0
    Valenciennes-Tolosa 0-0
    Nancy-Saint Etienne 0-3
    Ajaccio-Lille 1-3
    Rennes-Sochaux 2-2
    Nizza-Reims 2-0

    La classifica

    Psg 54
    Lione 51
    Marsiglia 46
    Nizza 45
    Saint Etienne 44
    Montpellier 41
    Rennes 41
    Lille 40
    Lorient 39
    Bordeaux 38
    Valenciennes 34
    Tolosa 33
    Ajaccio 29
    Brest 28
    Sochaux 27
    Bastia 27
    Reims 24
    Evian 23
    Troyes 20
    Nancy 18

    Il prossimo turno

    Montpellier-Rennes 01-03
    Reims-Psg 02-03
    Saint Etienne-Nizza 02-03
    Bastia-Ajaccio 02-03
    Sochaux-Nancy 02-03
    Tolosa-Evian 02-03
    Brest-Lione 03-03
    Marsiglia-Troyes 03-03
    Lille-Bordeaux 03-03

  • Basket Serie A: Sassari nuova capolista, Milano ko a Reggio

    Basket Serie A: Sassari nuova capolista, Milano ko a Reggio

    Si è chiusa da poche ore la 5 giornata di ritorno del campionato di Serie A di Basket. La novità è la scalata di Sassari in prima posizione, complice la caduta di Varese nel derby contro Cantù (67-60). La Dinamo battendo senza problemi Scavolini (87-76) ha agganciato la Cimberio di Frank Vitucci a quota 32 punti. Sono quattro le lunghezze di vantaggio su Siena, che torna alla vittoria dopo due sconfitte consecutive (fra cui quella umiliante di Eurolega), superando nettamente Biella (98-75). Successo casalingo anche per la Reyer Venezia, che davanti ai propri tifosi sconfigge la sorpresa del campionato Brindisi (87-76), mantenendo così la settima posizione in coabitazione con Reggio Emilia.

    Sono proprio Cinciarini e compagni a firmare l’impresa di giornata, avendo battuto tra le proprie mura Milano (79-61), reduce da cinque vittorie consecutive in campionato. Decisivo l’ultimo parziale di gioco, quando la Trenkwalder infligge un pesantissimo 20-8 agli ospiti. Gli uomini di Sergio Scariolo perdono così contatto dal duo Cantù-Roma, scivolando al sesto posto. A quota 26 punti oltre alla cheBolletta, troviamo appunto i capitolini, bravi ad imporsi su un parquet difficile come quello di Caserta per 64-66, reagendo alla grande ai due ko di fila incassati di recente contro Reggio Emilia e la stessa Milano. In coda si registra il successo di Cremona, che in casa ha la meglio su Montegranaro (89-87). Posticipata infine la partita tra Bologna e Avellino causa maltempo.

    Tutti i risultati

    logo legabasket | © foto tratta dal web
    logo legabasket | © foto tratta dal web

    Reggio Emilia-Milano 79-61
    Venezia-Brindisi 76-68
    Sassari-Pesaro 87-76
    Caserta-Roma 64-66
    Siena-Biella 98-75
    Bologna-Avellino posticipata causa maltempo
    Cremona-Montegranaro 89-87
    Cantu-Varese 67-60

    Basket Serie A, la classifica aggiornata alla quinta giornata di ritorno

    Varese 32
    Sassari 32
    Siena 28
    Cantu 26
    Roma 26
    Milano 24
    Venezia 22
    Reggio Emilia 22
    Brindisi 20
    Caserta 16
    Cremona 16
    Bologna 14
    Montegranaro 12
    Pesaro 10
    Avellino 10
    Biella 8

    Le gare del prossimo turno (o3-03-2013)

    Varese-Caserta ore 12
    Pesaro-Reggio Emilia ore 18.15
    Roma-Cremona ore 18.15
    Montegranaro-Venezia ore 18.15
    Brindisi-Sassari ore 18.15
    Avellino-Cantu ore 18.15
    Biella-Bologna ore 18.15
    Milano-Siena ore 20

  • NBA: Bryant insaziabile, play-off più vicini. Male Belinelli

    NBA: Bryant insaziabile, play-off più vicini. Male Belinelli

    Nove le partite Nba giocate nella notte italiana. Anche a Dallas Kobe Bryant si dimostra insaziabile e con i suoi 38 punti (ma anche 12 rimbalzi e 7 assist) trascina i Lakers ad un successo fondamentale contro i Mavs (99-103), avvicinando l’ottavo posto occupato da Houston, distante ora soltanto 2 vittorie e mezzo. Sempre a Ovest si registrano le vittorie di Portland, che a sorpresa batte Boston (92-86), grazie ad un ottimo Wesley Matthews (24) ed un quintetto titolare che produce 81 dei 92 punti totali. Torna a vincere San Antonio che dopo la caduta alla Oracle Arena si sbarazza dei Suns (87-97) cavalcando la buona serata di Kawhi Leonard (16). Non bastano ai T-Wolves i 23 punti di Derrick Williams per aver la meglio sui Warriors (99-100), che si affidano alle stelle di David Lee (22) e Stephen Curry (18), quest’ultimo autore del decisivo canestro a 68″ dalla sirena.

    Trasferendoci sulla costa orientale degli Stati Uniti registriamo la vittoria di Miami su Cleveland (109-105), con il solito LeBron (28) a farla da padrone, il ritorno al successo di New York, che al Madison supera i Sixers (99-93) grazie ai 22 punti dalla panchina di Stoudemire, come sempre impeccabile al tiro (9/10). Infine Brooklyn perde davanti ai propri tifosi facendosi sorprendere dai Grizzlies (72-76), che ormai certificano di non sentire più l’assenza di Rudy Gay.

    Belinelli e Chicago affondati da Oklahoma City

    Russell Westbrook | ©Scott Halleran/Getty Images
    Russell Westbrook | ©Scott Halleran/Getty Images

    Unico italiano ad essere in campo questa sera, Marco Belinelli è spettatore pagante della disfatta di Chicago contro OKC (102-72), guidata da un ottimo Westbrook (23), senza dimenticare Kevin Durant (19), che stavolta però qualcosa paga in fase realizzativa (6/19). Serata da dimenticare in fretta per i Bulls, protagonisti di un umiliante 25-86 al tiro (sotto il 30%), con Nate Robinson che trova il canestro su azione soltanto due volte su 14 tentativi (1/8 da tre). In tutto questo l’unico a “salvarsi” è proprio il nostro Belinelli, che chiude la serata con 9 punti (4/8 dal campo), facendo meglio di Noah (8) e Boozer (2).

    Tutti i risultati

    Mavs-Lakers 99-103
    TWolves-Warriors 99-100
    Heat-Cavs 109-105
    Hornets-Kings 110-95
    Nets-Grizzlies 72-76
    Knicks-Sixers 99-93
    Suns-Spurs 87-97
    Blazers-Celtics 92-86
    OKC-Bulls 102-72

    Classifica Eastern Conference

    1. Heat 40-14
    2. Pacers 35-21
    3. Knicks 33-20
    4. Nets 33-24
    5. Hawks 31-23
    6. Bulls 32-24
    7. Celtics 29-27
    8. Bucks 26-28
    9. Raptors 23-33
    10. Sixers 22-32
    11. Pistons 22-36
    12. Cavs 18-38
    13. Wizards 17-37
    14. Magic 15-41
    15. Bobcats 13-43

    Classifica Western Conference

    1. Spurs 45-13
    2. OKC 41-15
    3. Clippers 40-18
    4. Grizzlies 37-18
    5. Nuggets 35-22
    6. Warriors 33-23
    7. Jazz 31-25
    8. Rockets 31-27
    9. Lakers 28-29
    10. Blazers 26-30
    11. Mavs 25-30
    12. T-Wolves 20-33
    13. Hornets 20-37
    14. Kings 19-38
    15. Suns 18-39
  • Milan sprecone, l’Inter raggiunge il pari con Schelotto

    Milan sprecone, l’Inter raggiunge il pari con Schelotto

    Termina 1-1 il derby Inter-Milan, valido per la 26 giornata del campionato di Serie A. Primo tempo di marca rossonera, con El Shaarawy che su assist di Boateng porta in vantaggio i suoi al 21′ minuto. La squadra di Allegri ha la possibilità di trovare il raddoppio subito con Balotelli, ma Handanovic con un grande intervento nega la gioia del gol all’ex attaccante nerazzurro. Ancora Balotelli ha tra i piedi la palla del 2-0, ma sul cross di De Sciglio dalla sinistra la sua conclusione è troppo centrale e facile per il portiere avversario. Nella ripresa il Milan cala ed esce fuori l’Inter, che trova il pari al 71′ grazie al neo entrato Schelotto, che di testa beffa Mexes segnando il suo primo gol con la maglia della Beneamata. Nel finale entrambe le squadre badano più a non perdere che a vincere, con il risultato che si chiude così sull’1-1 finale. Il Milan conserva un punto di vantaggio sull’Inter, e sale provvisoriamente al terzo posto solitario in attesa del match Lazio-Pescara di stasera.

    Inter-Milan 1-1, l’eterna legge del calcio

    Schelotto al suo primo gol con la maglia dell'Inter | ©Claudio Villa/Getty Images
    Schelotto al suo primo gol con la maglia dell’Inter | ©Claudio Villa/Getty Images

    L’abbiamo imparata fin da piccoli, e forse è l’unica legge a resistere a tutto e tutti, comprese le bizze dei nostri politici. Stiamo parlando dell’implacabile legge del calcio, quella che si esplica quando una formazione sbaglia l’impossibile e quella avversaria puntualmente la punisce. E’ successo anche ieri a San Siro, con il Milan in versione Babbo Natale, sopratutto nella figura di Mario Balotelli, anche se sarebbe riduttivo incentrarsi sull’ex Citizen e non sulla prestazione di Handanovic, che del suo comunque ci ha messo.

    E’ giusto il pareggio? A conti fatti sì, perché è normale che i tanti errori sotto porta non rappresentino una mera statistica, bensì una colpa, dietro la quale è inutile nascondersi. Stramaccioni è stato bravo a ricompattare il suo undici nella ripresa, arginando la corsia di sinistra del Milan che nel corso dei primi 45′ aveva messo in croce la coppia Guarin-Nagatomo, con il colombiano schierato nell’inedito  ruolo di esterno destro. Ci stavamo chiedendo perché il tecnico nerazzurro non avesse impiegato Schelotto dall’inizio. Appunto.

    Le pagelle

    Handanovic 7,5: forse soltanto il Julio Cesar di qualche anno fa poteva competere con questo Handanovic. Investimento che alla lunga sta dando i suoi frutti quello dell’ex guardiano di Udine. Se l’Inter ha strappato un punto ieri sera, molti meriti vanno attribuiti a lui.
    Montolivo 7: sempre più leader del centrocampo rossonero. Gestisce palla, presente in difesa, Montolivo anche dopo i complimenti pubblici di Berlusconi può aspirare al ruolo che un tempo fu di un certo Andrea Pirlo.
    Boateng 7: dimenticatevi il Boateng spaesato della prima parte di campionato. Il numero 10 del Milan sembra definitivamente tornato. Suo l’assist per il vantaggio iniziale, e suo il merito di aver fatto impazzire gran parte della retroguardia nerazzurra.
    Schelotto 6,5: entra e segna il gol che regala ai suoi compagni di squadra un pari insperato dopo i primi 45′. Segnare il primo gol con la maglia dell’Inter nel derby è qualcosa che non si dimentica facilmente.
    Balotelli 6: più in ombra rispetto alle prime gare, ma può recriminare per aver incontrato sulla propria strada un fantastico Handanovic.
    Guarin 4: di gran lunga il peggiore in campo ieri sera. Nonostante un discreto avvio, viene ridicolizzato da De Sciglio per tutto il primo tempo. E abbiamo detto De Sciglio, non Roberto Carlos o Bale.

    Il tabellino

    Inter (4-3-1-2): Handanovic 7,5, Zanetti 6, Juan Jesus 5,5, Ranocchia 5,5, Nagatomo 5 (32′ st Chivu sv), Gargano 5, Cambiasso 5 (22′ st Schelotto 6,5), Alvarez 6 (29′ st Kuzmanovic sv), Guarin 4, Cassano 6, Palacio 5. Allenatore: Stramaccioni
    Milan (4-3-3): Abbiati 6,5, Abate 6, Zapata 6, Mexes 5,5, De Sciglio 7, Muntari 6,5 (45′ st Ambrosini sv), Montolivo 7, Nocerino 6,5, Boateng 7 (36′ st Niang sv), Balotelli 6, El Shaarawy 6,5 (42′ st Bojan sv). Allenatore: Allegri

    Il video

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  • NBA: Gallinari torna alla vittoria

    NBA: Gallinari torna alla vittoria

    Sette le partite Nba giocate nella notte. Non sono scesi in campo, ma i Lakers possono comunque tirare un sospiro di sollievo per le sconfitte di Utah e Houston, rispettivamente contro Clippers e Washington, ko che riaccendono la sfida play-off nella Western Conference, con i giallo-viola capitanati da Bryant (40 punti di Black Mamba nell’ultima partita contro Portland) distanti 3 vittorie e mezzo dai Rockets, a cui non sono bastati i 27 punti di James Harden per espugnare il Verizon Center. Nella Eastern Conference registriamo l’ennesimo successo di Miami, che in trasferta strapazza Philadelphia con un sonoro 114-90. LeBron James protagonista insieme a Wade (33) con una tripla doppia (16 punti, 10 rimbalzi, 11 assist). Trasferte positive anche per Indiana (90-72 a Detroit), e Atlanta, che vince in volata contro i Bucks grazie al canestro decisivo di Al Horford a cinque secondi dal termine. Malissimo infine Orlando, che cade davanti al proprio pubblico contro i Cavaliers. Sugli scudi Speights con i suoi 18 punti e 8 rimbalzi.

    Gallinari e Denver tornano alla vittoria

    Andre Iguodala | ©Rob Carr/Getty Images
    Andre Iguodala | ©Rob Carr/Getty Images

    Individualmente parlando non è stata una grande giornata per Gallinari, che rimane sul parquet di Charlotte soltanto 15 minuti, giusto il tempo di segnare due triple, oltre a mettere a referto anche due assist e altrettante stoppate, ma il nostro Gallo ha di che sorridere visto che Denver è tornata a vincere in trasferta dopo quattro ko consecutivi lontano dal Pepsi Center. La palma di migliore in campo va ad Iguodala (5/7 dal campo), che realizza tredici punti e 10 assist. Da segnalare anche i 17 punti di JaVale McGee dalla panchina (8/10 dal campo).

    Tutti i risultati

    Magic-Cavaliers 94-118
    Bobcats-Nuggets 99-113
    Wizards-Rockets 105-103
    Pistons-Pacers 72-90
    Sixers-Heat 90-114
    Bucks-Hawks 102-103
    Clippers-Jazz 107-94

    Classifica Eastern Conference

    1. Heat 39-14
    2. Pacers 35-21
    3. Knicks 32-20
    4. Nets 33-23
    5. Bulls 32-23
    6. Hawks 31-23
    7. Celtics 29-26
    8. Bucks 26-28
    9. Sixers 22-31
    10. Raptors 23-33
    11. Pistons 22-36
    12. Cavaliers 18-37
    13. Wizards 17-37
    14. Magic 15-41
    15. Bobcats 13-43

    Classifica Western Conference

    1. Spurs 44-13
    2. Thunder 40-15
    3. Clippers 40-18
    4. Grizzlies 36-18
    5. Nuggets 35-22
    6. Warriors 32-23
    7. Jazz 31-25
    8. Rockets 31-27
    9. Lakers 27-29
    10. Mavericks 25-29
    11. Blazers 25-30
    12. Timberwolves 20-32
    13. Hornets 19-37
    14. Kings 19-37
    15. Suns 18-38