Mario Balotelli é sempre piú ai margini dei progetti del Manchester City. Dopo l’ultimo episodio di poche ore fa, il Bad boy italiano ha addirittura superato i limiti della civiltá: secondo alcune ricostruzioni l’ex attaccante dell’Inter avrebbe avuto una violenta lite con l’allenatore Roberto Mancini, sfociata in una vera e propria rissa. Dopo questo episodio é possibile che la dirigenza del City voglia cedere Balotelli? É molto facile e in quel caso, il Milan sarebbe pronto ad accogliere l’attaccante azzurro a braccia aperte.
Lite Balotelli Mancini – Cerchiamo di ricostruire l’episodio che vede coinvolti Balotelli e Mancini. Secondo quanto riportato dal sito Quotidiano.net, i due sfortunati protagonisti sarebbero addirittura passati alle mani. Non solo una discussione molto accesa dunque. Durante l’allenamento in vista della sfida di F.A Cup contro il Watford, Balotelli avrebbe effettuato un tackle abbastanza duro ai danni del proprio compagno di squadra Sinclair.Balotelli e Mancini arrivano alle mani | foto dal web Questo non é piaciuto a Mancini che é letteralmente esploso per l’accaduto. Con tanto di foto pubblicate da vari siti, i due sarebbero venuti alle mani, divisi soltanto dall’intervento dei compagni. Per minimizzare l’accaduto Balotelli ha postato su Twitter le foto del fatto con le seguenti parole: “Io e Mancini ci alleniamo per Strictly Come Dancing…” e cioé un programma inglese. Un tentativo di minimizzare quello di Balotelli ma é evidente che la permanenza di Supermario in Inghilterra stia per concludersi nel peggiore dei modi.
MILAN ALLA FINESTRA – Il Milan a questo punto potrebbe tornare alla carica del talento italiano. Ormai ai ferri corti con la dirigenza inglese, Mario potrebbe pure decidere di ridursi l’ingaggio e venire incontro alle esigenze rossonere a costo di cambiare aria. C’é da vedere se il Milan sará disposto a mettere sul piatto una cifra comunque di rilievo per poter convincere lo sceicco a vendere un suo pezzo pregiato. Tutto dipenderá dalla cessione o meno di Pato e Robinho: se il Milan vendesse entrambi, é molto facile che con il ricavato i rossoneri possano fare un tentativo per portare a Milanello Balotelli. Il mercato rossonero potrebbe dunque spiccare il volo proprio grazie a questo sgradevole episodio.
Il gol segnato a San Siro contro l’Inter, potrebbe corrispondere all’ultima marcatura per Ciro Immobile con la maglia del Genoa. Il giovane attaccante aveva giá fatto capire di non essere piú in sintonia con la tifoseria gialloblu con la sua esultanza polemica. Dopo aver saltato Ranocchia e battuto Handanovic con tiro potente, Immobile ha voluto quasi azzittire la tifoseria genoana accorsa al Meazza. I tanti ultrá gialloblu non l’hanno affatto presa bene e hanno risposto per le righe all’ex attaccante del Pescara.
LO MONACO – Certo, le qualitá di Ciro Immobile sono note a molti e non é difficile ipotizzare che la lista delle pretendenti per lui sia molto nutrita. La societá che peró sembra essere in vantaggio per l’acquisto di Immobile, sembra essere il Palermo. Le parole dell’Ad catanese Lo Monaco, dichiarate a Sky Sport, confermano quanto detto: “Alla luce dell’infortunio di Hernandez. Abbiamo un accordo sulla parola per Immobile con Preziosi, poi gli eventi mutano e stiamo alla finestra. Vogliamo una punta, questo è chiaro“.
PALERMO SCATENATO – I rosanero intanto sono una delle societá piú attive sul mercato in entrata. Non solo Immobile in cima alla lista dei desideri ma anche tanti altri nomi. Fra gli affari conclusi ecco quello riguardante Aronica: l’ex difensore del Napoli é arrivato a Palermo perché voluto fortemente da Lo Monaco. Intanto sembra esserci anche l’intesa fra Dossena, altro giocatore del Napoli, e il Palermo: solo nei prossimi giorni vedremo se la situazione sará in grado di sbloccarsi del tutto. Per quanto riguarda l’attacco, qualora la strada per Immobile si complicasse, ecco un altro giocatore del Genoa: si tratta di Borriello.
L’attaccante rossonero Robinho é rientrato al quartier generale del Milan nella giornata di ieri. Il brasiliano, molto probabilmente, lascerá Milano in questa finestra di calciomercato per approdare al Santos. Certo, mancano ancora degli accordi ufficiali, ma la sensazione é che difficilmente Robinho resterá al Milan. Il club rossonero e quello brasiliano non si trovano peró d’accordo sulla cifra del trasferimento: il Santos non si smuove dai sette milioni e mezzo di euro, mentre il Milan vorrebbe alzare la posta a dieci. Se i due club si verranno incontro reciprocamente, allora la situazione potrebbe sbloccarsi giá nelle prossime ore. Ripetiamo peró che la probabilitá che Robinho parta é molto alta.
CALCIOMERCATO – Come detto, Galliani non solo cerca l’accordo piú adatto per portare in Brasile Robinho, ma sta lavorando anche sull’addio di Pato. Il Papero ha una situazione molto piú agevolata rispetto a quella del suo amico brasiliano: il Corinthias é pronto a mettere sul piatto 15 milioni di euro. Al Milan va benissimo cosí anche perché una cifra simile per un giocatore che non ha mai giocato negli ultimi tempi, é tanta roba davvero. Galliani, secondo quanto riportato da Calciomercato.it, vorrebbe guadagnare dalla cessione di entrambi 25 milioni di euro: se 15 arriveranno a breve dall’addio di Pato, per arrivare al risultato atteso, il Santos dovrá versare ai rossoneri dieci milioni di euro. Anche se le parti sembrano vicine, é non bisogna escludere l’ipotesi della poermanenza di Robinho al Milan. Galliani e il Milan sono stati chiari: o dieci milioni o nulla. Santos avvisato.
La Roma ha fatto un bellissimo ritiro invernale ad Orlando dove, a contatto con i tanti giornalisti americani e non, ha esposto al mondo i suoi progetti futuri. Dalle preparazioni per il nuovo stadio di proprietà al caso Totti, sono tanti i temi affrontati durante la tournèe a stelle e strisce dei giallorossi. Tutto sembrava filare per il verso giusto fino a quando sono trapelate delle voci non troppo rassicuranti sul probabile futuro di Daniel Osvaldo. L’italo-argentino non ha infatti preso parte al ritiro per un presunto virus gastrointestinale: per questo Osvaldo sarebbe rimasto in Argentina assieme alla sua famiglia.
MISTERO – Qualcosa però non convince la dirigenza giallorossa. Come riporta Eurosport, Osvaldo ha saltato l’intera preparazione invernale e tornerà con i compagni soltanto venerdì, cioè poco prima della trasferta che vedrà la Roma impegnata in quel di Napoli. Senza allenamento da prima della sfida col Milan, è difficile ipotizzare l’uso di Osvaldo nel match contro i partenopei. Come se non bastasse, indiscrezioni provenienti da Il Messaggero, parlano di un Osvaldo non tanto convincente che, durante una chiamata telofonica a Baldini, comunica al dg giallorosso la sua indisponibilità. Ragion per cui lo stesso Baldini avrebbe preteso un certificato medico per verificare la veridicità del caso.
PARTENZA? – Dalla capitale smentiscono qualsiasi forma di rottura fra Osvaldo e la Roma ma si sa, in certi casi, le voci da sentire sono tante e non tutte veritiere. Secondo alcune indiscrezioni, alcuni club italiani sono già sulle tracce dell’attaccante. Fra questi spicca la Fiorentina che farebbe di tutto per riportare l’italo-argentino in maglia viola. Tuttosport parla invece di un possibile scambio Quagliarella più soldi per portrare Osvaldo in maglia bianconera: il giocatore sarebbe proprio il tipo di top-player al quale è interessata la Juventus. Infine, l’ultima pista calda, è quella che vede il Milan corteggiare con interesse il complicato attaccante giallorosso. Con le partenze di Robinho e Pato ormai alle porte, i rossoneri dovranno trovare un degno sostituto da affiancare ad El Shaarawy.
Di tutte le squadre italiane impegnate nel rafforzamento delle proprie rose nella finestra di calciomercato invernale, la Juventus sembra essere una delle poche a seguire un progetto ben preciso, studiato a tavolino. Conte, da abile stratega, rileva dove la sua nave da guerra ha dei problemi ed inoltra richieste mirate, per sopperire ai vari intoppi, alla dirigenza. Marotta, dal canto suo, cerca in tutti i modi di portare i “pezzi” giusti a Vinovo per tappezzare i buchi della macchina bianconera, sempre più vicina alla perfezione. Vediamo dunque i colpi in entrata e quelli prossimi alla conclusione della Juventus.
PELUSO – Ad Antonio Conte mancava un jolly in grado di ricoprire il ruolo di difensore ma anche, all’occorrenza, di salire a centrocampo. Il tassello mancante è stato individuato in Peluso, arrivato dall’Atalanta per un milione di euro per il prestito: altri quattro serviranno per il riscatto a giugno.
CIAO ZIEGLER – Sembrerà strano ma tutto il progetto di mercato della Juventus ruota attorno a Ziegler, giocatore praticamente inutilizzato dai bianconeri. Marotta cercherà di utilizzare lo svizzero come pedina di scambio per poter avere dalla Sampdoria Poli e Obiang. Questo riporta il Corriere dello Sport, e la situazione potrebbe anche presto verificarsi. Ziegler non ha mai trovato spazio fra le fila dei bianconeri ed ovviamente la sua partenza sembra più che scontata. Bisognerà vedere se i blucerchiati vorranno privarsi di due pedine fondamentali per il loro gioco, soprattutto Poli. Fatto sta che la Juventus, fino ad ora, si è rivelata l’unica squadra attiva sul mercato e, soprattutto, l’unica a seguire una strategia ben precisa.
Il 2013 é ormai dietro l’angolo e, nel calcio cosî come in ogni ambito della vita, é possibile fare una lista di tutto il meglio e il peggio che ci ha accompagnati nell’intero anno solare passato. I migliori del 2012 : abbiamo deciso di concentrarci soltanto su quei personaggi e su quei dati, in un certo senso positivi. Spazio dunque ai migliori giocatori, ruolo per ruolo, allenatori e squadre dell’intero pianeta, lasciando perdere per una volta, chi invece ha deluso veramente.
IL MESSIA – Se si parla di record, non é possibile non citare Leo Messi, super talento del Barcellona che si sta avviando a conquistare il suo quarto Pallone d’Oro consecutivo. Oltre ai tantissimi trofei vinti con i blaugrana, da segnalare il nuovo traguardo del giocatore, forse, piü forte di tutti i tempi: aver superato il leggendario Muller nella classifica dei gol segnati in un anno. La Pulce ha addirittura fatto meglio del suo avversario polverizzando ogni record esistente. Gol come se piovesse. Sempre in Spagna, sponda Real Madrid, un elogio va anche a Cristiano Ronaldo, anch’egli una poderosa macchina da gol che, purtroppo per lui, non viene giustamente riconosciuto per via della presenza di Messi nel suo campionato. Un paragone troppo difficile per essere sopportato anche dall’asso portoghese.
RIVELAZIONI – Ogni anno ci sono delle squadre che a sorpresa riescono a raggiungere traguardi insperati per le loro aspettative. Una di queste é senza dubbio l’Atletico Madrid del bomber Falcao. Gli spagnoli, grazie soprattutto alle reti della punta colombiana, hanno portato a casa una Europa League e una Supercoppa Europea. Davvero niente male per i ragazzi di Simeone. In Italia dobbiamo per forza dare spazio alla cavalcata vincente della Juventus. I bianconeri, partiti quasi senza speranza di vittoria all’inizio di settembre, si sono ritrovati a maggio con il tricolore sul petto. Merito senza dubbio di Antonio Conte, allenatore dell’anno che ha saputo infondere nei suoi ragazzi un coraggio e una rabbia fuori dal comune.
CASO PER CASO – Adesso focalizziamo la nostra attenzione ai migliori giocatori del 2012, ruolo per ruolo. In porta ci sono pochi dubbi: Buffon é tornato il portierone che tutti conoscevano. In difesa hanno fatto molto bene Thiago Silva, ora al PSG, e Barzagli. In mezzo al campo fate spazio alla fantasia e al genio di Iniesta, cervello del Barcellona. Davanti la scelta diventa difficile ma basta un nome per toglierci di testa tutti i dubbi: Messi.
“Io parlo solo con Mario Corsi“. Questa è la frase che Francesco Totti si è lasciato sfuggire durante le preparazioni per la conferenza stampa dei giallorossi in quel di Orlando, Stati Uniti. Durante i preparativi per un collegamento con Roma Channel, canale tematico della Roma, il Capitano, come detto, ha parlato di Corsi. Chi è costui? Totti si riferisce ad un conduttore romano, suo amico, che in passato ha criticato la dirigenza americana della Roma. Ecco spiegato quindi il giustificato imbarazzo di Roma Channel al momento del collegamento. Analizziamo meglio la conferenza stampa dei protagonisti giallorossi ad Orlando, in quanto Totti, pur essendo al centro della conferenza, non è stato l’unico a parlare ai microfoni dei giornalisti.
NUOVO STADIO – Come previsto, è stato siglato l’accordo fra il costruttore Luca Parnasi e il presidente della Roma James Pallotta, per costruire il nuovo stadio della Roma. Sicuramente i tempi non saranno brevi ma, anzi, ci vorrà tutto il tempo del caso. A questo proposito, Francesco Totti ha mostrato più di un dubbio riguardo la possibilità di vederlo all’opera nel nuovo impianto. Come riportato da Calciomercato.com, queste le parole del Capitano della Roma: “Non credo di farcela a giocare nel nuovo stadio perché il mio contratto scade nel 2014. Vedremo se riuscirò a giocarci o meno, ma sarà difficile“. Questione di contratto da rinnovare o questione di tempo perchè il ritiro è dietro l’angolo? Ancora non lo sappiamo, ma Totti, essendo un simbolo della Roma, ambisce giustamente a tastare il prato dell’ipotetico nuovo stadio della sua squadra, ma i dubbi restano tanti.
ELOGI – Ha parlato anche l’allenatore della Roma Zdenek Zeman e, come di consueto in questo periodo, il boemo ha voluto tessere le lodi di Totti. “E’ inutile parlare ancora di Totti, sono più di 15 anni che gioca a grandi livelli. E’ vero che ha avuto infortuni pesanti, però la sua classe è sempre uscita fuori e sono contento che quest’anno stia dimostrando di potere dare tanto non solo alla Roma, ma a tutto il calcio italiano“. Anche Franco Baldini, direttore generale dei giallorossi, ha detto la sua riguardo Totti: “Penso che Totti abbia un orgoglio sconfinato e una qualità che nessuno gli ha mai potuto discutere. Facendo leva su questo e su un allenatore che lo impiega in modo congeniale, ha tirato fuori ulteriormente il meglio di sè e di questo siamo tutti molto felici“.
MERCATO – Mentre alcune fra le personalità più influenti della Roma hanno parlato ai microfoni di Roma Channel negli Usa, in Italia impazza il calciomercato. Sono tanti i nomi sia in entrata che in uscita che sono stati accostati ai giallorossi. Alla squadra di Zeman, piace molto il russo Dzagoev, ma l’agente del giocatore ha fatto sapere che sul suo assistito ci sarebbero altre squadre oltre la Roma. Altri nomi nel taccuino entrate sono Doria, difensore brasiliano sul quale è piombata anche la Juventus, e Nani, asso del Manchester sul quale però si è chiaramente espresso Ferguson con un “Resta a Manchester“. In uscita da segnalare i nomi di Destro e del portiere Stekelenburg, ormai entrambi rilegati a riserve. Il loro approdo? Al Milan piacciono entrambi.
L’Inter è apparsa sui giornali di questi ultimi giorni, più per il mercato in uscita che per quello in entrata. Il caso più emblematico riguarda l’addio-non addio di Wesley Sneijder, che, dopo le parole dell’olandese delle ultime ore, sembra destinato a concludersi con la partenza dell’Olandese. Intanto Stramaccioni si è accorto di avere una coperta troppo corta e che mancano alcuni pezzi per rafforzare la rosa nerazzurra.
RAUL MEIRELES – Secondo le ultime voci di mercato, i turchi del Fenerbahçe avrebbero offerto all’Inter Raul Meireles. Il portoghese potrebbe fare proprio al caso dell’Inter, in quanto è un centrocampista capace di fare anche il regista, proprio il ruolo scoperto in casa nerazzurra. Raul Meireles sarebbe d’accordo di arrivare all’Inter ma il presidente dei turchi difficilmente lo regalerà: per lui, il suo club, spese dieci milioni di euro e stipulò un contratto fino al 2016. Probabile, se l’affare si farà, un prestito. La domanda da fare però è la seguente: perchè voler dar via Sneijder per poi ricomprare un giocatore, con tutto il rispetto, nettamente inferiore all’olandese come Raul Meireles? Sneijder, a limite, potrebbe arretrare anche sulla linea dei centrocampisti, ma ormai è chiaro che qualcosa fra Wesley e l’ambiente Inter si sia rotto definitivamente.
USCITE – Prima di far arrivare nuova gente, c’è però il problema di smaltire e di raccimolare un buon gruzzoletto di denaro da reinvestire nel mercato, anche per Raul Meireles. In uscita, sempre più insistenti le voci di un forte interessamento del Wolfsburg per Alvarez; sempre in Germania ci sono Amburgo ed Eintracht interessati questa volta a Mariga. Pure il Torino su di lui. Sempre l’Eintracht ha nel mirino un altro giocatore interista: Livaja.
L’anno sta per finire ed è tempo di tirare le somme. Chi sono i giocatori che hanno più deluso al fantacalcio? E quali sono invece quelli che hanno sorpreso in positivo? Sicuramente ce ne sono tanti di entrambe le categorie ma, per fare maggiore chiarezza, abbiamo deciso di selezionare 5 elementi di ogni ruolo che si sono rivelati top e 5 che si sono dimostrati dei flop. I fanta allenatori che hanno scommesso sui primi senz’altro si sono ritrovati in mano un bel tesoretto: non vorremmo essere invece nei panni di coloro che hanno scommesso sui secondi…Vediamo dunque nel dettaglio quali sono i migliori e i peggiori portieri, difensori, centrocampisti e attaccanti in circolazione iniziando dalla top-five.
PORTIERE
Il ruolo più delicato di tutti è quello del portiere. Quando la squadra subisce gol, è lui che paga per tutti e anche il fantacalcio sembra dimostrare questa tesi: un secco -1 per ogni rete subita non è poco. Alla fine di una partita, è facile avere un estremo difensore con un punteggio quasi imbarazzante per colpa anche di una difesa ballerina. Chi si è comportato meglio? Ecco la classifica. Al primo posto Marchetti che ha dimostrato di valere i soldi che il listone mette accanto al suo nome: media altissima per lui e chi l’ha preso ha fatto un affarone. Dietro troviamo il solito Buffon, garanzia di diritto. Fra le altre sorprese troviamo Consigli, Handanovic e Brkic, tutti colpi low-cost.
DIFESA
Per la difesa il migliore in assoluto è Barzagli. Il centrale bianconero ha una media quasi costante, circa 6.5, e per chi usa il “modificatore” i punti extra sono assicurati con lui nel pacchetto arretrato. Segue Rodriguez, difensore rivelazione della Fiorentina che ha già messo a segno 5 gol. Altro goleador inatteso è Angella, centrale dell’Udinese che vanta 4 realizzazioni. Sull’ultimo gradino diamo spazio al giovane De Sciglio: all’inizio sembrava destinato a vedere il campo col binocolo ma poi ha conquistato il posto da titolare facendo molto bene.
Il miglior colpo a centrocampo se l’è assicurato colui che ha puntato su Lamela: il romanista infatti nel listone parte come centrocampista anche se di fatto Zeman lo usa come attaccante. Già 10 gol per lui. Sempre nella capitale ha disputato un buon girone Hernanes, seguito dal partenopeo Hamsik. La sorpresa? Aquilani. Il giocatore della Fiorentina si trova alla perfezione negli schemi di Montella e ogni tanto segna qualche golletto.
ATTACCO
La concorrenza fra gli attaccanti è spietata. Nonostante questo non si deve far molta fatica per dire che il top del top è comunque Cavani giocatore con una media gol impressionante. Dietro di lui la sopresa El Shaarawy, attualmente capocannoniere del torneo. Da tenere d’occhio anche Osvaldo, Klose e Di Natale, giocatori con il gol nel sangue.
Questi erano i migliori nel loro ruolo. Diamo spazio invece ora ai peggiori.
PORTIERE
La grande delusione è stata Stekelenburg, caduto fra l’altro nel dimenticatoio quando Zeman ha iniziato a preferirgli Goicoechea. Seguono Abbiati, Viviano e Sorrentino, tutta gente partita per far bene che ha finito per essere sommersa di gol.
DIFESA
Chi ha deluso di più è stato Abate: il terzino rossonero è irriconoscibile tanto che ha perso il posto in favore di De Sciglio. Male anche Astori, troppi cartellini minano il suo rendimento. In calo anche Zanon e Di Cesare rispettivamente del Pescara e del Torino.
CENTROCAMPO
Ilicic è un talento che non riesce più a esprimersi: chi ha puntato su di lui è rimasto ancora una volta deluso dal suo rendimento incostante. Seguono Sneijder, mai utilizzato in questa stagione o quasi dall’Inter, Boateng, in cerca di un’identità, Vargas, sparito a Genova e Donati del Palermo.
ATTACCO
Il più deludente è stato Pato: il brasiliano sta per lasciare Milano con 0 gol in campionato. Il suo prezzo era comunque alto all’inizio della stagione…Da dimenticare fin quì anche le stagioni di Thereau, Destro e Calaiò. Anche Borriello ha deluso le aspettative.
Ormai è una cosa nota: Zeman non ha peli sulla lingua. Quando bisogna parlare di una determinata questione, il boemo non è tipo da girarci intorno ma piuttosto un tipo che bada al sodo. Succedeva così nel passato e accade così ancora oggi con Zeman sulla panchina della Roma. A proposito dei giallorossi. Sabato sera, per l’ultimo turno di campionato prima della sosta natalizia, la Roma ospiterà il Milan per una gara che ha un sapore d’Europa. I rossoneri sono infatti alle calcagna dei capitolini ed una loro vittoria nel posticipo serale sancirebbe il sorpasso degli uomini di Allegri che crede al terzo posto.
CAMPIONATO – Come da tradizione, Zeman ha parlato in un ampio pre-partita proprio del prossimo avversario, in questo caso del Milan. Non sono mancate poi alcune dichiarazioni sugli arbitri. Andiamo per ordine. L’allenatore giallorosso, come riportato da Vocegiallorossa.it, considera i rossoneri “una squadra importante, nonostante abbiano perso alcuni giocatori“. Ovviamente l’uomo da temere sarà soprattutto Stephan El Shaarawy, l’uomo più in forma dei rossoneri che sabato verrà bollato come pericolo numero uno per Totti e compagni. Se si dovesse infine fare un bilancio di questi primi mesi sulla panchina della Roma, Zeman vede il bicchiere mezzo vuoto: tanto è stato fatto ma molto altro ancora si sarebbe potuto fare. Queste le parole del tecnico: “Ero più contento se avessimo avuto quei 10 punti in più che abbiamo buttato. Come espressione di gioco e partecipazione sono contento. Poi il futurò si vedrà, io sono contento di questa rosa di giocatori. Si lavorerà per migliorare“.
ARBITRI – Per Zeman c’è spazio anche di rispondere ad una domanda riguardo gli errori arbitrali e del rammarico che potrebbe esserci dopo alcune decisioni che hanno sfavorito la Roma. Il tecnico tuona secco: “Non ne voglio parlare. Le cose poi si vedono sempre e si vede ciò che è successo. La squadra non ha avuto ciò che doveva avere. Per questi errori, poi ci sono quelli nostri che sono un’altra cosa“. Categorico dunque il boemo. Gli errori degli arbitri ci sono stati, ma ovviamente non sono gli unici: anche i giocatori hanno dato il loro contributo miscelando un cocktail davvero esplosivo.