Autore: fazzit77

  • Obodo libero “Sono riuscito a scappare”

    Obodo libero “Sono riuscito a scappare”

    Dopo 24 ore di prigionia, nella nottata di ieri 10 Giugno, è stato liberato dai suoi rapitori il centrocampista Nigeriano di proprietà dell’Udinese, Christian Ododo, che era stato sequestrato nella mattinata di Sabato da un gruppo di guerriglieri armati nei pressi di una Chiesa che pretendevano, in cambio del rilascio, il pagamento della somma di 150 mila euro.

    Sembra che, dopo aver pagato il riscatto, nella giornata di ieri è giunta la notizia della liberazione del giocatore, così come confermato dalla sua famiglia. Ad annunciare il lieto fine di questa spiacevole vicenda è stata la fidanzata del calciatore la quale subito dopo il rilascio ha telefonato il procuratore del ragazzo, Bruno Carpeggiani, per dargli la buona novella: “E’ libero, sta bene, è accanto a me nell’auto, abbiamo pagato un riscatto“. Le prime parole di Obodo, riferite dal fratello Kenneth che lo ha già incontrato sono state “Ringrazio Dio, ora non posso dire nint’altro, soltanto ringraziare Dio“.

    Lo stesso fratello del giocatore avrebbe fatto sapere, poche ore più tardi dal rilascio, che i sequestratori erano in 5, tre dei quali sono già stati catturati dalle forze dell’ordine, ma, assicura Kenneth, “non è stato pagato alcun riscatto“. Intanto, intervenuto ai microfoni di SkySport24, Christian Obodo ha raccontato la sua terribile esperienza:

    Christian Obodo © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Non mi hanno liberato sono riuscito a scappare. Quando sono arrivato in Chiesa alcuni uomini incappucciati mi hanno preso. Mi hanno portato in mezzo alla foresta, non si vedeva niente. Mi hanno coperto la faccia e mi hanno ordinato di chiedere il riscatto alla mia famiglia. Tre di loro sono andati a ritirare il denaro, ma nel frattempo sono stati catturati. Uno è rimasto con me ma ad un certo punto aveva il cellulare scarico. Vedendo che i tre non facevano ritorno, l’altro rapitore mi ha portato fuori dove ha recuperato un cellulare di una ragazza e ha chiamato. Non appena io dall’altra parte del telefono ho sentito che gli dicevano ‘uccidi Christian perché gli altri sono stati arrestati’, ho deciso di rischiare, l’ho spinto ed è caduto in un burrone e sono scappato. Successivamente ho chiesto aiuto e sono stato riconosciuto. Poi anche l’altro complice è stato arrestato. Comunque a organizzare il sequestro è stata una delle tante persone che io ho aiutato. Fortunatamente tutto è andato bene, ma è stata una pessima esperienza, che non dimenticherò mai e che mi ha insegnato a vedere le cose in maniera diversa“.

  • Papà Van Persie spinge Robin alla Juve

    Papà Van Persie spinge Robin alla Juve

    Nei giorni scorsi abbiamo riportato l’interesse crescente della Juventus verso Cavani tanto che la società bianconera avrebbe rilanciato la sua offerta offrendo 40 milioni più Matri e Felipo Melo. Nonostante il pressing per assicurarsi l’uruguaiano la Juventus non molla neanche l’altra pista, quella di nome Van Persie. La dirigenza del club torinese sta studiando le strategie per arrivare all’attaccante olandese da regalare ad Antonio Conte, il quale non ha mai nascosto di vedere nelle qualità di Van Persie la risoluzione al problema top player. L’attaccante potrebbe quindi far compiere il salto di qualità alla Juventus in vista della prossima stagione che proietterà i Campioni d’Italia nuovamente sul palcoscenico dell’Europa che conta, la Champions League.

    Robin Van Persie © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/GettyImages

    Ad alimentare le voci di un possibile passaggio dell’attaccante in bianconero anche le parole del padre Bob, il quale nel corso di un intervista alla rivista “Panenka” ha escluso tre tra i club pretendenti al cartellino del figlio: “Il Barcellona? Che diavolo ci andrebbe a fare? Hanno già Messi, non avrebbe senso. Il Real Madrid gli piacerebbe ma lì non si adatterebbe, non è una squadra di giocatori ma un gruppo di stelle“. Papà Van Persie allontana anche le voci su un trasferimento al Manchester City. “E’ impossibile che Robin giochi in un’altra squadra di Premier League diversa dall’Arsenal, fa tutto ciò che è necessario per vincere ma la vittoria non è il suo unico obiettivo. Gioca per vincere ma non a tutti i costi. L’unica squadra in grado di comprare Van Persie – spiega il papà del giocatore – si chiama Juventus“.

    Dal suo canto la dirigenza sta facendo di tutto per portarlo a Torino, visto che la società ha un’ottima opinione del giocatore. L’offerta sarebbe sui 25 milioni di euro per il cartellino dall’Arsenal e 5,5 all’anno per il giocatore per un contratto quadriennale. Il City di Roberto Mancini avrebbe offerto 6-7 milioni annui ma Van Persie ha già dato come priorità i bianconeri anche perchè Torino sarebbe un’ottima vetrina e avrebbe meno stelle con cui lottare per un posto da titolare a differenza del Machester City.

  • Maxi offerta Juve per Cavani: 40 milioni, Matri e Felipe Melo

    Maxi offerta Juve per Cavani: 40 milioni, Matri e Felipe Melo

    Inarrestabile la Juventus che a tutti i costi punta a diventare la regina del calciomercato di quest’estate. Messo a segno i colpi su Isla e Asamoah i bianconeri, sempre alla ricerca del top player, potrebbero fare il grande salto di qualità in vista Champions con l’acquisto di Edinson Cavani. Certo, si raccontano le indiscrezioni per il momento, ma se tale voci trovassero conferma, sembra che Aurelio De Laurentiis abbia ricevuto un’offerta per il suo gioiellino: un assegno da 40 milioni di euro per il cartellino di Cavani, oltre al cartellino di Matri più il possibile inserimento nella trattativa di Felipe Melo di ritorno dalla Turchia e graditissimo dal tecnico Walter Mazzarri.

    Per la Juve si tratterebbe di una operazione molto dispendiosa se si considera che alla cifra proposta andrebbe aggiunta quella dell’ingaggio dell’uruguaiano, ovvero 5 milioni l’anno per quattro stagioni con opzione sulla quinta. L’offerta però sarebbe perfettamente proporzionale al talento del giocatore che ha da poco compiuto 25 anni e che, nelle ultime due stagioni, ha segnato 66 gol con la maglia del Napoli.

    Edinson Cavani © PABLO PORCIUNCULA/AFP/GettyImages

    Sembrerebbe tutto facile per Marotta ma in realtà è certo che il patron del Napoli si farà a lungo corteggiare dai rivali torinesi sfruttando anche il forte interesse per il Matador da parte del Manchester City di Roberto Mancini che, secondo i ben informati, avrebbe presentato una controfferta di 50 milioni.

    Sarà difficile che il Napoli si privi anche di Cavani dopo la cessione di Lavezzi, ma a certe cifre difficilmente De Laurentiis potrebbe dire “no grazie” anche perchè lo stesso Presidente non ha mai nascosto la possibilità di cedere il centravanti se solo arrivasse un’adeguata offerta. Intanto il giocatore che attualmente guadagna 2,8 milioni a stagione più i bonus, si aspetta da De Laurentiis un aumento di contratto che sfiorerebbe i 4 milioni l’anno (bonus compresi), ora bisognerà vedere se il presidente del Napoli sia disposto ad accontentarlo o se deciderà di accettare le follie di Juventus o del Manchester City.

  • Maglia Juventus 2013 le prime immagini con “30 sul campo”

    Maglia Juventus 2013 le prime immagini con “30 sul campo”

    Qualche giorno fa le indiscrezioni sulla maglia nuova Juventus 2013 rivelavano la possibilità che Andrea Agnelli si fosse arreso ad apporre sulla nuova maglia dei Campioni d’Italia la terza stella, quella della discordia tra Federazione e club Torinese. Come riportavamo qualche giorno fa la Juventus avrà una divisa ufficiale con strisce verticali più larghe, lo sponsor Jeep, relativo all’operazione Fiat-Crysler, in bella mostra, lo scudetto ed il riquadro nero che ospiterà il numero, con la chicca del colletto nero che riporta internamente la frase “must” di Giampiero Boniperti, che è divenuta anche il simbolo di questo nuovo corso bianconero targato Antonio Conte: “vincere non è importante ma è l’unica cosa che conta”.

    Le indiscrezioni dell’altro giorno però sembrano trovare ormai conferma, infatti nei giorni scorsi un intervento del direttore commerciale della Juventus, Francesco Calvo, ai microfoni di Sky Sport 24, ha fugato ogni dubbio rivelando che Andrea Agnelli vorrebbe evitare lo scontro con la federazione sulla questione “stelle” decidendo di inserire solo una scritta sotto il logo ovale della società bianconera lasciando comunque le due stelle e il resto della maglia da gara invariata:

    “Per affermare sul campo la nostra identità e per celebrare la conquista di questo scudetto, il presidente Agnelli ha sottoposto al Consiglio di Amministrazione la proposta di variare il logo della società, il logo della società esporrà sotto la tradizionale ovale, la scritta ’30 sul campo’, la scritta sarà proporzionata alla dimensione del logo, per cui sarà anche graficamente equilibrata, il 30 sarà scritto in numeri, non in lettere. La seconda maglia, invece, sarà totalmente nera con dei bordi sulle maniche bianchi, quindi viene richiamato il colore bianconero e non avrà alcuna stella”.

    Il direttore commerciale conclude dichiarando “di ritenere che questa sia la maglia che piu’ rappresenta la Juve e i nostri tifosi, per tutti, giocatori e tifosi, la Juve ha vinto 30 scudetti sul campo”.
    La terza stella non sarà dunque messa nè all’interno del logo, nè come elemento grafico sulla maglia stessa. Grande resta l’attesa per conoscere i dettagli della nuova maglia della Juve per la quale la presentazione ufficiale dovrebbe avvenire in questa settimana. Intanto il popolo bianconero si divide sulla scelta del Presidente. Su internet dopo aver mostrato varie anteprime delle possibili maglie Juventus 2013 con le tre stelle da qualche giorno sono comparse quelle con la scritta 30 sul campo.

    Una delle tante immagini della nuova maglia Juventus 2013 comparse sul web

  • Messi show, Argentina Brasile 4-3. Espulso Lavezzi

    Messi show, Argentina Brasile 4-3. Espulso Lavezzi

    Amichevole di lusso quella giocata negli Stati Uniti tra Argentina Brasile che ha visto il successo dei argentini per 4-3 sui rivali verdeoro. Grande mattatore dell’incontro il pallone d’ore Lionel Messi che ha cattuto per tre volte il portiere argentino. E’ il Brasile a dominare gran parte del primo tempo puntando sul pressing alto mentre gli avversari che soffrono il centrocampo organizzato da Mano Menezes riescono a portare a casa la vittoria riproponendo nella ripresa il tridente.

    Il Brasile passa in vantaggio al 22’ grazie a Romulo, che riceve palla a centro area in posizione di sospetto fuorigioco e trafigge l’estremo difensore argentino con un rasoterra incrociato.
    Andare sotto di un gol serve all’Argentina per svegliarsi e, nel giro di 4 minuti, Lionel

    Lionel Messi | © MEHDI TAAMALLAH/AFP/GettyImages
    Messi ribalta il risultato con una doppietta tra il 31’ e il 34’: prima con un sinistro piazzato nell’angolo alla destra di Rafael, e subito dopo con un comodo tiro a porta vuota dopo aver saltato in dribbling l’estremo difensore brasiliano al termine di una corsa palla al piede di 20 metri.

    Nella ripresa saltano gli schemi anche grazie alle tante sostituzioni ma paradossalmente la partita si fa più intensa e spettacolare.
    Al 55’ arriva il pareggio vedeoro con Oscar che sfrutta una sponda in area di Leandro Damiao, e al 66’ il Brasile torna in vantaggio grazie ad un errore di Romero, che esce male su cross da calcio d’angolo e permettendo ad Hulk di siglare il momentaneo 3-2.
    Quattro minuti più tardi l’Argentina si riaffaccia in avanti e trova il 3-3 grazie al napoletano Fernandez, che imbuca di testa su calcio d’angolo. A 5’ dal termine arriva la terza rete della “Pulce” con uno strepitoso sinistro da fuori area che si infila nell’angolino alto alla destra di Rafeal, per l’asso blaugrana gli spettatori del MetLife Stadium riserveranno al 90esimo una standig ovation.
    Nel finale di gara c’è spazio anche per le espulsioni di Lavezzi e Marcelo per una rissa causata da una durissima entrata.

    BRASILE (4-3-3): Rafael (79′ Danilo), Uvini, Juan, Marcelo; Romulo (74′ Casemiro), Oscar (59′ Giuliano), Sandro; Hulk (83′ Lucas), Neymar, Damiao (67′ Pato). All. Menezes
    ARGENTINA (4-3-3): Romero; Rodriguez (88′ Campagnaro), Fernandez, Garay, Zabaleta; Sosa (61′ Guinazu), Gago, Mascherano; Higuain (88′ Lavezzi), Messi, Di Maria (74′ Aguero). All. Sabella.
    Arbitro: Jair Marrufo.
    Marcatori: Romulo (B) 23′; Messi (A) 31′, 34′; Oscar (B) 56′; Hulk (B) 72′; Fernandez (A) 76′; Messi (A) 85′.

    Video Argentina Brasile 4-3 highlights
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  • Giuliano Tavaroli accusa Moratti “Pedinamenti commissionati da lui”

    Giuliano Tavaroli accusa Moratti “Pedinamenti commissionati da lui”

    L’ex capo della security di Telecom e della Pirelli, Giuliano Tavaroli, ha dichiarato davanti ai giudici nell’aula bunker della Corte d’Assise di Milano dove si sta svolgendo il processo Telecom-Sismi di aver ricevuto l’ordine di spiare e intercettare l’ex arbitro Massimo De Santis, Luciano Moggi e la Juventus direttamente dall’attuale presidente dell’Inter Massimo Moratti. In particolare il fischietto romano era sospettato di favorire il club bianconero.

    Tavaroli, che ha patteggiato una pena di 4 anni e 2 mesi di reclusione (attualmente è ai domicialiari)  indagato dalla Procura milanese nell’inchiesta sul probabile utilizzo di notizie riservate in possesso di Telecom e Pirelli per aver gestito un sistema illegale allo scopo di realizzare numerosissimi dossier ai danni di politici e di personaggi dello spettacolo e dello sport, ha ammesso l’esistenza delle commissioni incaricategli dal numero uno nerazzurro tirando in ballo anche l’ex presidente Giacinto Facchetti, scomparso nel 2006, divenuto presidente del club due anni prima: “L’operazione ‘Ladroni’ mi venne commissionata dall’Inter nella persona di Moratti, poi la feci con Facchetti“. Come risulta agli atti dell’inchiesta, il dossier riguardava anche altre quattro persone, tra cui l’ex direttore sportivo di Messina e Genoa Mariano Fabiani e il guardalinee Enrico Cennicola, ed è stato confezionato tra il gennaio e il luglio del 2003 periodo in cui sarebbe stato intercettato e pedinato anche l’allora calciatore dell’Inter Christian Vieri.

    Massimo Moratti © Paolo Bruno/GettyImages

    Moratti, in tutti questi anni, ha sempre smentito ogni accusa ma, alla luce dei nuovi fatti emersi, le smentite di rito potrebbero non bastare più dopo l’ammissione di Tavaroli ai giudici. Dell’operazione aveva anche parlato l’investigatore privato Emanuele Cipriani dichiarando che ‘‘Tavaroli si limitò a dirmi che De Santis era un arbitro che probabilmente prendeva i soldi e che occorreva controllare società sportive in Calabria per verificare un possibile collegamento con De Santis. L’incarico mi venne conferito da Tavaroli in Pirelli ed io fatturai alla Pirelli su richiesta espressa di Tavaroli”. L’ex arbitro e l’ex calciatore chiedono lo stesso risarcimento pari a 21 milioni di euro, la palla ora passerà ai legali di Moratti.

  • Juventus e Inter guerra sul mercato. Intrigo Verratti

    Juventus e Inter guerra sul mercato. Intrigo Verratti

    Si riaccende la rivalità tra Juventus ed Inter per quanto riguarda il calciomercato. I due club, acerrimi nemici sul campo, ancor più dopo i fatti di Calciopoli che decretarono l’assegnazione ai nerazzurri dello scudetto revocato ai bianconeri, sono pronti a darsi battaglia anche sul fronte del calciomercato.

    Il tutto è partito da Mattia Destro, giocatore in comproprietà tra il Siena e Genoa e cercato con insistenza da entrambi i club, ma che è stato ad un passo dai bianconeri; la “guerra” poi è proseguita con l’interessamento di entrambi i club per Giovinco, Ranocchia e Kolarov. Nella giornata di ieri però la Juventus è riuscita a mettere a segno il primo affondo ai danni dei rivali milanesi, chiudendo in un colpo solo per Isla e Asamoah, due giocatori a lungo inseguiti dall’Inter con il Cileno che sembrava aver già scelto la destinazione milanese.

    Marco Verratti © Claudio Villa/Getty Images

    Tuttavia la giornata nera per i nerazzurri non sembra si sia conclusa con la notizia dell’aquisto bianconero dei due gioielli dell‘Udinese, infatti secondo alcune voci di mercato Marotta avrebbe fatto saltare l’accordo che i dirigenti nerazzurri avevano raggiunto con il Genoa per prendere la metà di Verratti dal Pescara. Sembra infatti che il dg bianconero, forte di un pre-accordo con il procuratore del baby fenomeno, Donato Di Campli, abbia bloccato l’operazione. L’Inter aveva offerto al Genoa di prendere tutto il cartellino del giovane centrocampista lasciandolo ancora in forza al Pescara per un altro anno: i termini dell’accordo prevedevano 10 milioni, il prestito di Perin e le metà di Ragusa e Alhassan. Nel pomeriggio però ci sarebbe stato il dietrofront di Preziosi a bloccare l’operazione per due principali motivi, per la poca convenienza dell’affare (Verratti infatti non avrebbe mai vestito la maglia del Genoa dal momento che sarebbe rimasto un altro anno a Pescara e poi si sarebbe trasferito a Milano) e per la Juventus che avrebbe potuto far saltare l’acquisto, su cui si lavora da mesi, della metà di Boakye il cui cartellino appartiene al club ligure.

    L’offerta di Marotta al Pescara è di 3,5 milioni più la metà di Giandonato. L’accordo non è stato ancora raggiunto e sembra che l’Inter non abbia intenzione di arrendersi decidendo anzi di puntare all’acquisto del giovane 20enne senza appoggio del Genoa. La Juventus dal canto suo forte del gradimento del giocatore e del pre-accordo con il procuratore del centrocampista avrà sicuramente pronta una contromossa per cercare un altro successo sul mercato e un altro sgarbo ai nerazzurri. I bianconeri sono ritornati protagonisti su tutti i fronti, in attesa del grande colpo di mercato che regalerà il top player che indosserà la maglia numero 10 di Alex Del Piero.

  • Del Piero, il Montreal Impact prova a portarlo nella MLS

    Del Piero, il Montreal Impact prova a portarlo nella MLS

    A poche settimane dall’addio alla Juventus, Alessandro Del Piero è intento a valutare le proposte dei club d’oltreoceano intenzionati ad assicurarsi il campione il cui rapporto con la Vecchia Signora si è interrotto dopo 19 anni.

    Secondo un’indisrezione emersa a Milano nel corso di un incontro del World Regions Forum in cui erano presenti alcuni rappresentanti dello stato canadese del Quebec, il Montreal Impact avrebbe avviato la trattative per portare l’ormai ex capitano bianconero in Canada. A rivelarlo sarebbe stato un membro della delegazione del Quebec il quale avrebbe svelato anche che già nella scorsa primavera vi erano stati i contatti tra i dirigenti canadesi e l’entourage del giocatore per sondare la sua disponibilità a chiudere in Nord America la carriera nella Major League Soccer, e una prima proposta sarebbe stata avanzata all’attaccante a gennaio. Nelle scorse settimane la società canadese aveva messo a segno il colpo Di Vaio, che ha deciso di lasciare Bologna al termine di questa stagione per affrontare l’avventura americana, raggiungendo così i due azzurri Matteo Ferrari e Bernardo Corradi.

    Alessandro Del Piero © Paolo Bruno/Getty Images

    Anche l’idea del Sion di ingaggiare Del Piero non sarebbe tramontata. Il club svizzero infatti, come confermato dal direttore sportivo De Gennaro, ha confermato il desiderio della società di acquistare l’ex capitano bianconero per la prossima stagione: “Il mio presidente ci farà un pensierino, ma sarà difficile che Del Piero accetti la proposta, considerando che ci saranno offerte da Los Angeles e dall’Inghilterra“.

    Intanto, mentre intorno a lui si intensificano le voci di calciomercato, Del Piero si gode il meritato riposo negli Stati Uniti dove è volato per assistere alla finale Eastern Conference dei playoff NBA tra gli Heat e i Boston Celtics. A svelarlo lo stesso Alex sul suo profilo Facebook dove ha postato per i suoi tifosi le immagini che lo ritraggono all’AmericanAirlines Arena di Miami.

  • Dramma per Luca Toni,  nasce morto il figlio che aspettava da Marta

    Dramma per Luca Toni, nasce morto il figlio che aspettava da Marta

    Dramma in casa Toni, nel tardo pomeriggio Luca ha annunciato con una nota dolorosa la perdita del primogenito che aspettava dalla sua storica fidanzata Marta Cecchetto. L’attaccante in forza al Dubai:

    Quello che doveva essere il giorno più bello della nostra vita si è trasformato nel peggiore. Il nostro bambino ci ha lasciati prima di vedere la luce. Chiediamo a tutti comprensione e silenzio nel grande dolore che deve essere solo mio e di Marta“.

    La modella avrebbe dovuto partorire a Modena ma a causa dell’evacuazione dovute alle scosse sismiche che ha colpito la città emiliana, aveva deciso di far nascere il piccolo all’ospedale di Torino. Il parto, concordato per oggi, ha però avuto un terribile epilogo: il piccolo infatti è nato privo di battito cardiaco. Erano le 18,15 quando l’equipe medica ne ha constatato il decesso. A parte il comprensibile e immenso dolore Marta sta bene e tra qualche giorno potrà tornare a casa.

    Luca Toni e Marta Cecchetto | © OLIVER LANG/AFP/Getty Images

    “Una tragica fatalità – dicono persona vicine al giocatore – che ha trasformato il lieto evento in un grande dolore, perchè alla nascita il bimbo è morto. Scioccati per l’accaduto e stretti nel loro dolore Marta e Luca chiedono il rispetto e la comprensione che è dovuta e lecita ad ogni genitore che perde il proprio figlio“.

    Davvero un pessimo periodo questo per l’ex attaccante della Juventus che nelle scorse ore è stato anche tirato in mezzo alla vicenda del calcioscommesse per delle intercettazioni ma in questo caso Toni sarebbe la parte lesa dell’organizzazione. Da alcune intercettazioni infatti sembra che Luca Toni fosse ricattato dal suo ex compagno di squadra Sculli ai tempi della sua militanza al Genoa. La causa sarebbero alcune foto compromettenti di Toni in compagnia di altre ragazze e che Sculli minacciava di inviare alla fidanzata vicentina del calciatore, Marta Cecchetto.

  • Nicola Leali “la Juve un sogno”. Arriva il baby Federico Tamagnini

    Nicola Leali “la Juve un sogno”. Arriva il baby Federico Tamagnini

    La Juventus è intenzionata a rinforzare il suo vivaio in ottica futura e per questo i dirigenti stanno intensificando la loro rete di contatti per portare a Torino i migliori giovani in circolazione. Il primo di questi colpi potrebbe essere l’ingaggio del giovanissimo e promettente portiere del Brescia Nicola Leali , classe 1993, il cui passaggio alla sponda bianconera, sembra quasi certo, almeno stando a quanto lo stesso giovane calciatore ha dichiarato nel corso di un’intervista rilasciata a Tuttomercatoweb: “La Juventus è una grande squadra, sono contento. Ora tocca a me dimostrare di meritare la maglia bianconera nel futuro”.

    Sembra però, data la giovanissima età del portiere, che a Torino sarà soltanto di passaggio per essere girato in prestito presso un altro club per maturare. Nicola Leali accetterebbe di buon grado anche rimanere in serie B perchè – afferma – “l’importante è fare esperienza e crescere”.

    Nicola Leali © Facebook Fan Page
    In pole position per assicurarsi il prestito ci sarebbero Novara, Varese e Bari. A metà settimana ci sarà un incontro nel quale verranno definiti gli ultimi dettagli per apporre la firma sul contratto. La Juventus sborserà, come già concordato a gennaio con il Brescia 4-5 milioni di euro per acquisire l’intero cartellino del portiere.

    La Juventus potrebbe essersi assicurato il nuovo Buffon idolo dello stesso Leali che, sul numero uno della Nazionale rivela: “Di Buffon ce n’è solo uno. Un po’ come c’è stato un solo Maradona. Si parla di grandi campioni che passano una volta nella storia e non li rivedi più. Buffon è sempre stato il mio idolo, ma li osservo tutti. Quando ero bambino guardavo lui, ho sempre sognato una grande squadra ed esserci quasi arrivato è un sogno”.

    Ultime dichiarazioni rivolte alla squadra che l’ha lanciato come uno dei talenti più interessanti del panorama calcistico nazionale, il Brescia al quale Leali rende riconoscenza per aver creduto in lui fin da piccolo: “Sono stato a Brescia fin da ragazzino, conserverò sempre dei bei ricordi. Sono arrivato a dieci anni grazie a Roberto Clerici, da lì ho raggiunto la serie A. Quando un calciatore va in panchina non è mai felice. Ma sono contento di quanto ho fatto”.

    Intanto la Juventus si è assicurata il bomber del futuro, si tratta di Federico Tamagnini 13enne attaccante in forza alla Reggiana, considerato dagli esperti del settore come uno dei maggiori talenti in circolazione tanto che il baby attaccante ha già sostenuto diversi provini a Vinovo, superati con successo. Il tesseramento di Tamagnini sarà effettuato, come da regolamento, al compimento del prossimo quattordicesimo anno d’età.