Autore: fazzit77

  • Fabio Cannavaro denuncia giornalisti Rai

    Fabio Cannavaro denuncia giornalisti Rai

    Fabio Cannavaro, capitano della nazionale Italiana campione del mondo che nel 2006 ha alzato la Coppa del Mondo sotto il cielo di Berlino, trascina la Rai in tribunale. L’ex difensore azzurro si è dichiarato parte lesa in un processo per diffamazione e violazione della privacy ai danni dei due giornalisti Rai Giovanni Masotti e Massimiliano Parisi. I fatti risalgono al 1999 quando il giocatore allora del Parma, veniva ripreso dai due cronisti Rai in un video amatoriale della durata di 4 minuti durante un momento di relax con i compagni di squadra.

    Il video riprendeva Cannavaro ed alcuni compagni che, poco prima della finale di Coppa Uefa tra Parma e Marsiglia, si sottoponevano alla somministrazione di alcune flebo. In quella occasione Cannavaro, scherzando, alludeva sulla natura delle sostanze iniettate ignaro che quel video avrebbe a distanza di anni fatto il giro del mondo.

    Fabio Cannavaro © VALERY HACHE/AFP/GettyImages

    Questa è la prova che noi facciamo schifo” – si sente nel video amatoriale, o ancora – “La cassetta è mia, se me la rivendo sai quanto becco“. In seguito alla diffusione del videoclip incriminato, Cannavaro fu accusato di doping trovandosi suo malgrado al centro di uno scandalo. L’ex difensore della Juventus fu oggetto di critiche e di “sentenze” affrettate da parte della stampa e non solo, per questo ora Fabio chiede un risarcimento danni. “Ancora oggi c’è un giornalista di Roma che insiste a definirmi dopato o ad associarmi a vicende di doping. Quel video mi ha creato problemi anche nei rapporti con gli sponsor” – afferma Cannavaro.

    Dopo la diffusione di quel video la Procura Federale aprì un fascicolo e in seguito il processo culminò con l’assoluzione del calciatore dall’accusa di doping, avendo la procura accertato che i liquidi iniettati in quel video non appartenevano alla categorie di sostanze illegali. Gli avvocati dei giornalisti Rai puntano la loro difesa sul fatto che Fabio Cannavaro non venne in alcun modo da loro mai associato al mondo del doping o definito un drogato.

  • Il Milan blinda Thiago Silva, rinnovo a 6 milioni di euro

    Il Milan blinda Thiago Silva, rinnovo a 6 milioni di euro

    Sospiro di sollievo per i tifosi rossoneri, Thiago Silva ha rinnovato il contratto con il Milan ponendo fine così alla lunga telenovela che da più di un mese teneva con il fiato sospeso i supporters della società di via Turati. Il difensore brasiliano vestirà ancora la maglia rossonera fino al 30 giugno 2017. Ad annunciare l’accordo raggiunto è una nota pubblicata sul sito ufficiale della società: “L’AC Milan comunica di avere prolungato al 30/06/2017 il contratto economico del calciatore Thiago Silva“.

    Il procuratore del calciatore è riuscito ad ottenere un aumento dell’ingaggio che già era stato ritoccato dodici mesi fa (scadeva nel giugno 2016) ottenendola firma per circa 6 milioni di euro con possibilità di aumento nel quinquennio, una cifra inferiore a quella che il giocatore avrebbe ricevuto al PSG (circa 9 milioni di euro) ma una cifra che sembra la giusta via di mezzo tra la richiesta dell’agente e le possibilità economiche del Milan.

    Thiago Silva | © Marco Luzzani/Getty Images

    Agli inizi di Giugno Thiago Silva era dato in partenza alla volta del Paris Saint Germain, con gli sceicchi pronti a sborsare una somma vicino ai 50 milioni di euro pur di accontentare le richieste di Carlo Ancelotti e Leonardo. Fu il perentorio no di Silvio Berlusconi a fermare qualsiasi trattativa ridando la speranza ai milioni di tifosi del Diavolo che male avevano appreso la notizia. Tuttavia sembrava che il capitolo Silva/PSG potesse riservare qualche altra sgradita sorpresa, ma nelle prime ore del pomeriggio di oggi, si è definitivamente conclusa la trattativa. Thiago Silva rimane a Milano. E allora chi partirà per consentire alla società di via Turati di far cassa? Un nuovo allarme potrebbe scattare ma questa volta nel reparto offensivo. Sembra infatti che Zlatan Ibrahimovic possa prendere una strada diversa da Milano. Nelle ultime ore infatti le parole di Mino Raiola, procuratore dello svedese, evidenziavano dubbi sulla permanenza di Ibra anche il prossimo anno. Il giocatore vorrebbe tornare in Spagna, questa volta però, a vestire la maglia del Real Madrid dove Mourinho sarebbe felice di accoglierlo in squadra.

  • La Roma riscatta Marquinho

    La Roma riscatta Marquinho

    Arriva l’ufficialità della notizia che da giorni circola negli ambienti giallorossi: la Roma ha riscattato il cartellino del giovane centrocampista Brasiliano Marco Antonio De Mattos Filho, detto Marquinho, esercitando il diritto di riscatto a titolo definitivo. Ad annunciare l’operazione con una nota è la stessa società giallorossa attraverso un comunicato ufficiale:

    L’A.S. Roma S.p.A. rende noto di aver esercitato il diritto di opzione per l’acquisizione a titolo definitivo del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Marco Antonio De Mattos Filho (Marquinho), a fronte del riconoscimento in favore del Fluminense FC di un corrispettivo pari a 3,5 milioni di euro” si legge nella nota emessa dal club.

    Marquinho, 25 anni, è arrivato in prestito alla Roma a Gennaio dal Fluminense che nella giornata di ieri, 29 Giugno, ha ceduto all’offerta dei giallorossi: l’accordo prevede che la società capitolina versi nelle casse dei Brasiliani 3,5 milioni pagabili in 2 rate, la prima, di due milioni, sarà pagata entro il 10 Luglio 2012, mentre la seconda rata, che prevede il pagamento della restante somma di 1,5 milioni, deve essere pagata entro e non oltre il 10 Luglio 2013. Restano ancora sconosciute le cifre che percepirà il giocatore che comunque rimarrà legato alla Roma fino al 30 Giugno 2016.

    Marquinho © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/GettyImages

    Nella passata stagione il centrocampista ha totalizzato 12 presenze con la maglia giallorossa realizzando 3 reti convincendo i dirigenti romani a trattare per il suo riscatto che doveva avvenire prima del 30 Giugno così da evitare che il calciatore fosse considerato un acquisto della nuova stagione calcistica (2012-2013) così da occupare il posto da extracomunitario che la Roma vuole lasciare libero per Castan (che sarà ufficializzato il 4 Luglio dopo la finale di ritorno della Coppa Libertadores).

    Intanto continua il mercato per la società di Di Benedetto che dopo i riscatti di Borini dal Parma e Florenzi dal Crotone, è stata quasi perfezionata anche l’acquisizione a titolo definitivo del rumeno Adrian Stoian. Sta nascendo la nuova Roma di Zdenek Zeman.

  • Lucio rescinde, c’è la Juventus nel futuro

    Lucio rescinde, c’è la Juventus nel futuro

    La notizia è ufficiale da poche ore: da oggi Lucio non è più un giocatore dell’Inter ma è un calciatore svincolato. Il difensore brasiliano di comune accordo con la società nerazzurra ha deciso, infatti, di rescindere consensualmente il contratto che lo legava all’Inter fino al 2014. La notizia è stata comunicata dal sito ufficiale della società milanese cogliendo l’occasione per ringraziare il giocatore e la sua famiglia.

    La rescissione del contratto permetterà alla società nerazzurra di utilizzare i 7 milioni di euro risparmiati per lo stipendio di Lucio per acquistare il suo successore: l’argentino Silvestre. Il Palermo pretende per il cartellino dell’italo argentino circa 10 milioni di euro. In questi giorni si è discusso molto sulla possibile partenza di Lucio verso il Fenerbache o il Malaga che non hanno mai nascosto il forte interessamento verso il calciatore. Ma la notizia clamorosa è che la Juventus sembra essere pronta ad accogliere il difensore per rafforzare un reparto comunque già consolidato.

    Lucio alla Juventus? | ©Getty Images
    Lucio alla Juve. Secondo le indiscrezioni che rimbalzano in rete l’accordo tra Lucio e la Juventus sarebbe già concluso ma non ufficializzato. Pare infatti che ieri, prima di volare insieme a Fabio Paratici verso Varsavia per assistere all’incontro Germania-Italia, Beppe Marotta avesse già discusso i termini del passaggio. Si parla di 2,2 – 2,5 milioni per 2 anni più bonus ke possono arrivare fino a 4 milioni netti a stagione. Ricordiamo che la Juventus è alla ricerca di un difensore esperto che possa dare esperienza in Champions League e che non richieda un grosso sacrificio economico. Lucio rispecchia l’identikit tracciato dalla società ma bisognerà capire se le indiscrezioni troveranno conferme. Intanto l’agente di Lucio fa sapere che non ci sono conferme circa la notizia diramata su un quasi accordo raggiunto tra Lucio e la Juventus, rimandando il tutto a mercoledì pomeriggio: “L’agente è in Italia, sta lavorando alla situazione e non c’è ancora nulla di ufficiale. Mercoledì arriveranno le risposte”.

    Lucio ha disputato con la maglia nerazzurra 136 partite ufficiali, realizzando 5 gol nelle varie competizioni e contribuendo ad arricchire il palmares dell’Inter con la vittoria di 1 Scudetto, 2 Coppe Italia, 1 Champions League e di 1 Mondiale per Club.

  • Germania-Italia: recupero Chiellini da record. De Rossi e Abate incerti

    Germania-Italia: recupero Chiellini da record. De Rossi e Abate incerti

    L’entusiasmo per la conquista alla semifinale degli Europei 2012 non abbandona il gruppo azzurro che ora, smaltita la gioia e i festeggiamenti, con concentrazione si prepara alla grande sfida contro la Germania per l’accesso alla finalissima. Tra i più contagiati dall’entusiasmo post vittoria contro l’Inghilterra è Giorgio Chiellini, costretto ad abbandonare il campo contro l’Irlanda a causa dello stiramento al bicipite femorale della coscia sinistra e a saltare la gara vittoriosa contro gli inglesi, e che ora sfoggia una gran voglia di tornare in campo e contribuire a scrivere la storia calcistica della nostra Nazione.

    Chiellini è tornato in campo con i suoi compagni per allenarsi e svolgere tutti gli esercizi di atletica composti da corse, scatti e allunghi, addirittura disputando la partitella con il resto del gruppo senza risparmiarsi. Per Cesare Prandelli una buona notizia, il tecnico azzurro infatti conta di recuperare il difensore già per la sfida di giovedì a Varsavia contro la Germania.

    Record Recupero Chiellini contro la Germania | © GIUSEPPE CACACE/AFP/GettyImages

    Il difensore della Nazionale e della Juventus aveva tranquillizzato i tifosi lasciando un messaggio su Twitter riguardo la sua possibile presenza contro i Tedeschi: “Proverò in questi giorni, penso e spero che riuscirò ad essere disponibile contro la Germania“.
    Se quello di Chiellini potrebbe essere definito un “recupero miracoloso”, Prandelli resta in attesa di un’altra notizia positiva sul recupero degli altri due infortunati, De Rossi, costretto a uscire a 10′ dalla fine di Italia-Inghilterra per un fastidio al nervo sciatico, e Abate uscito per un fastidio muscolare. Considerando che l’Italia dovrà fare a meno anche dello squalificato Maggio, le risorse in rosa non sono mai abbastanza.
    La speranza è che tutti gli infortunati possano essere recuperati in tempo per la grande sfida di Giovedì, certo due giorni in più per recuperare avrebbero sicuramente fatto comodo, considerando anche che gli Azzurri sono reduci dai tempi supplementari, ma siamo certi che il gruppo guidato da Prandelli non si risparmierà neanche per quest’ennesima prova di forza.

  • Galliani fuorioso ” tutta colpa del ginocchio di Muntari”

    Galliani fuorioso ” tutta colpa del ginocchio di Muntari”

    Nella stagione appena conclusa il suo nome è stato, suo malgrado, al centro di diatribe tra Juventus e Milan, per via del gol fantasma che avrebbe potuto, forse, scrivere un finale diverso ai fini della conquista dello scudetto. Questa volta Sulley Muntari si trova al centro di polemiche e risentimenti per un eccesso di leggerezza. Il centrocampista rossonero infatti ha aggravato l’entità del suo infortunio in maniera sconsiderata. Infortunatosi durante una gara con la nazionale Ghanese, il giocatore, in vacanza ha aggravato l’entità del danno subito in Nazionale durante una partita con amici sulla spiaggia.

    Una volta rientrato a Milano, sottopostosi alle visite di controllo non ha potuto celare il “fattaccio”: rottura del legamento crociato; l’equipe medica non ha potuto far altro che disporre per lui un intervento chirugico, subito effettuato presso la clinica La Madonnina di Milano dal professor Schonhuber assistito dal medico sociale rossonero Stefano Mazzoni. L’intervento è perfettamente riuscito ma il centrocampista sarà costretto a stare fuori dal campo per 5-6 mesi, saltando metà campionato e la prima parte della Champions Legue.

    Sulley Muntari © OLIVIER MORIN/AFP/GettyImages
    L’avvenimento ha destabilizzato i piani di mercato della società rossonera che è dovuta correre ai ripari per sostituire il ruolo di Muntari. Il Milan ha così ingaggiato dal Genoa il centrocampista Kevin Constant, con la formula del prestito con diritto di riscatto.

    La leggerezza del ghanese ha mandato su tutte le furie i dirigenti del club milanese, soprattutto Adriano Galliani, che ha dichiarato: “Questo è un record incredibile, non era mai capitato fra tanti infortuni che se ne verificasse uno durante le vacanze estive“. L’Amministratore delegato rossonero sembra intenzionato a punire severamente l’ex giocatore dell’Inter decurtando del 50% il suo stipendio, quindi per Muntari oltre il danno ci sarebbe anche la beffa rischiando di vedersi abbassare pesantemente il proprio stipendio dai 3 milioni netti a stagione da contratto a 1,5 milioni.

  • Muore a 23 anni Miki Roqué, difensore del Betis Siviglia

    Muore a 23 anni Miki Roqué, difensore del Betis Siviglia

    Ancora una tragedia, ancora un lutto sconvolge il mondo del calcio. Questa volta ci troviamo in Spagna dove a soli 23 anni è morto il il giovane ex calciatore del Betis Siviglia Miguel Roqué Farrero, detto “Miki Roqué“, difensore centrale costretto al ritiro nel marzo del 2011 per un cancro osseo. Roqué ha perso la sua partita più dura, sconfitto dall’avversario più temibile e spietato che potesse incrontrare nella sua giovane carriera, il cancro.

    Il giovane è morto nella giornata di ieri, in una clinica di Barcellona dove era ricoverato dopo che il 5 marzo 2011, in seguito ad un controllo di routine a causa di problemi alla schiena, al giovane Roqué era stato diagnosticato un cancro osseo. L’equipe medica si era subito attivata e il giovane difensore fu subito sottoposto a intervento chirurgico già il giorno seguente al suo ricovero, per cercare di rimuovere il tumore maligno. La triste notizia della sua scomparsa ha sconvolto il mondo del calcio spagnolo e quello mondiale in generale.

    Miki Roqué | © Richard Heathcote/Getty Images

    Roqué proveniva dalle giovanili dell’UE Lleida, a 17 anni venne acquistato dal Liverpool di Rafa Benitez dove esordì nella stagione 2006/2007. Dopo alcune esperienze nell’Oldham Athletic, nel Xerez e nel Cartagena, nel 2009 Roque iniziò la sua avventura nel Betis Siviglia, dove rimase per due stagioni nella formazione primavera prima di arrivare in prima squadra nell’ottobre 2010 dove debuttò in seconda divisione. La tragica notizia della morte di Miki Roque, ha raggiunto in Polonia i calciatori della nazionale spagnola, che addolorati si sono subito attivati con messaggi di cordoglio indirizzati alla famiglia dello sfortunato collega. Su Twitter alcuni giocatori hanno voluto dare il loro ultimo saluto al giovane compianto come per esempio Gerard Piqué che ha scritto: “Un grande abbraccio alla famiglia di Miki Roqué. Lo conosco da quando giocava nel Liverpool e io nello United. Riposa in pace amico“. “Notizia molto triste. Voglio mandare un grande abbraccio e un grande incoraggiamento per la famiglia di Miki Roque. Ci mancherai” – posta invece Iniesta.

  • Corinthians e Boca Juniors in finale di Libertadores

    Corinthians e Boca Juniors in finale di Libertadores

    La Copa Libertadores ha definito le sue finaliste per l’edizione 2012: saranno gli Argentini del Boca Juniors e i Brasiliani del Corinthians ad affrontarsi nella doppia sfida di andata e ritorno in programma il 27 Giugno e il 4 Luglio con la prima gara che si giocherà alla “Bombonera” mentre l’ultima sfida sarà giocata al “Pacaembu”.

    Per gli argentini si tratta della decima finale conquistata con sei successi raggiunti, per il Corinthians invece si abbatte il tabù della coppa da molti definita ormai “maledetta” dato che il club brasiliano non è mai riuscito ad accedere in finale. Finalmente la maledizione è stata vanificata, il Corinthians infatti, dopo lo 0 a 1 in casa del Santos di una settimana fa, passa grazie al risultato di 1-1 al Pacaembu. La squadra di Tite doveva resiste al tentativo di rimonta degli uomini di Ramalho, rimonta che al 35′ sembra concretizzarsi con l’ottavo centro nella competizione di Neymar, ma il Corinthians è riuscito a chiudere i conti definitivamente grazie al centro di Danilo al 47’ che ha fatto esplodere lo stadio Pacaembu.

    Per il Santos la partita si fa in salita anche grazie alla serata poco felice del suo asso Ganso bloccato dalla linea mediana del Corinthians e soprattutto da un ottimo Paulinho che ancora una volta dimostra di essere uno dei giocatori più forti del Brasile. Il Santos campione uscente deve dire addio al sogno della seconda finale consecutiva e deve attendere il prossimo anno prima di provare a diventare la brasiliana con più titoli continentali in bacheca.

    Corinthians © NELSON ALMEIDA/AFP/GettyImages
    Nell’altra semifinale gli Argentini del Boca Juniors pareggiano 0-0 contro i Cileni dell’Universidad de Chile continuando il cammino alla conquista della Coppa grazie al 2-0 conquistato nella gara d’andata in Argentina. All’Estadio Nacional di Santiago il Boca Juniors dimostra da subito di volere la decima finale della carriera con la traversa colpita da Juan Roman Riquelme. I Cileni provano a reagire sugli sviluppi del calcio piazzato con una zuccata di Junior Fernandes che esalta l’estremo difensore Agustin Orion.

    I padroni di casa si fanno pericolosi al 54’ quando Diaz su punizione colpisce il palo, e dieci minuti più tardi colpiscono anche la traversa con il peruviano Raul Ruidiaz che era entrato dalla panchina. La partita finisce dunque 0-0 e il Boca Juniors si qualifica all’ennesima finale della sua carriera che, con un successo, potrebbe diventare la squadra più titolata al mondo superando il Milan.
    Boca contro Corinthians, sarà una vera battaglia.

  • Glasgow Rangers fuori dal calendario, fallimento più vicino

    Glasgow Rangers fuori dal calendario, fallimento più vicino

    Continua a navigare in brutte acque la storia calcistica dei Glasgow Rangers, lo storico club Scozzese infatti non è stato inserito nel calendario della prossima stagione della Scottish Premier League (la serie A locale). La questione è nota da diversi mesi: gli scozzesi sono sommersi dai debiti nei confronti del fisco britannico per un ammontare di circa 110 milioni di euro. Il club era in amministrazione controllata dallo scorso 14 febbraio e, sempre a causa dei debiti, era stato già sanzionato con 10 punti. Recentemente il piano di rientro presentato da Charles Green, ex amministratore delegato dello Sheffield United, è stato rigettato, fallendo così l’ultimo tentativo per salvare una leggenda del calcio scozzese ed europeo.

    Alle radici del tracollo un’amministrazione poco attenta alla questione economica, basti pensare che la società faceva i conti con un monte ingaggi elevato per le proprie possibilità (30.000 euro il salario medio alla settimana per i calciatori dei Rangers). I calciatori, cercando di andare incontro alle difficoltà del club, hanno preferito ridursi lo stipendio passando dal 25% al 75%. Tuttavia, se non si presenterà alcun compratore il Glasgow rischia di scomparire.

    Glasgow Rangers © Ian Walton/Getty Images

    Indiscrezioni vogliono che il proprietario della squadra inglese di rugby dei Sale Sharks, Brian Kennedy, sarebbe disposto ad acquistare la società per salvare i Rangers. Nella peggiore delle ipotesi di trovare qualcuno disposto a salvare il club, i Rangers dovranno ripartire dalla quarta serie e cambiare nome dopo un secolo e mezzo di onorata carriera. Nell’ipotesi contraria invece i Rangers saranno riammessi e potranno esordire il 4 agosto in casa del Kilmarnock.

    Fondato nel 1873, quello dei Rangers e uno tra i più antichi del mondo. In Scozia ha scritto la storia del calcio vantando un palmares che consta di 54 scudetti, 33 Coppe di Scozia, 27 Supercoppe scozzesi e 1 Coppa delle Coppe. L’ultimo scudetto risale alla stagione scorsa, mentre nell’ultimo campionato disputato, nonostante la penalizzazione di 10 punti, hanno chiuso la stagione al secondo posto in classifica.

  • Libertadores, Boca Juniors e Corinthians ipotecano la finale

    Libertadores, Boca Juniors e Corinthians ipotecano la finale

    Ospiti illusti alla “Bombonera” in occasione del match tra Boca Juniors e Universidad de Chile valido per la gara d’andata della semifinale di Coppa Libertadores 2012. Erano infatti presenti in tribuna Diego Maradona, Carlos Tevez e Martin Palermo. La gara ha visto il trionfo del Boca per 2-0 grazie a Juan Roman Riquelme, che come al solito è stato il grande trascinatore degli argentini anche se, a dire il vero, il club più titolato di Buenos Aires non ha molto faticato per raggiungere la vittoria. L’Universidad infatti è stato in balia degli avversari per quasi tutta la durata del match complice anche la pessima prestazione degli attaccanti mai incisivi e di una difesa e centrocampo che non sono riusciti a contenere i continui attacchi del Boca.

    Parte subito fortissimo la squadra allenata da Julio Cesar Falcioni che nei primissimi minuti della gara va vicinissimo al vantaggio prima con Santiago Silva che con un dribbling a rientrare sfodera un sinistro di poco fuori, poi con Erviti, destro dal limite di poco alto sulla traversa. Per la rete del vantaggio bisognerà attendere il 14′ quando l’ex attaccante della Fiorentina Silva mette in rete con un sinistro dall’altezza del dischetto su assist di Mouche, complice una difesa posizionata male. L’Universidad incapace di reagire, facilita il compito degli argentini che amministrano per tutto il primo tempo il vantaggio trovando il raddoppio al 55’: ancora Erviti mette in difficoltà il portiere avversario Herrera che non trattiene un gran tiro da fuori area favorendo la ribattuta di Sánchez Miño. E’ il 2-0 definitivo che scatena la gioia dei tifosi gialloblù.

    Tra sette giorni ci sarà la gara di ritorno a Santiago dove all’Universidad servirà l’impresa mentre agli Argentini basterà anche una sconfitta di misura per volare in finale della “Champions” sudamericana.

    Boca Juniors © DANIEL GARCIA/AFP/GettyImages

    Ieri al ‘Vila Belmiro’ è andato in scena il derby tutto brasiliano tra il Santos di Neymar e gli “odiatissimi” rivali del Corinthians di Paulinho, campioni in carica del campionato Brasiliano. Il match è stato vinto dal Timao che ha violato la casa dei detentori del trofeo grazie alla rete decisiva di Emerson, che poi verrà espulso per un fallo proprio sull’astro nascente verdeoro e che quindi sarà costretto a saltare il match di ritorno, alla mezz’ora del primo tempo con una conclusione dal limite dell’area di rigore che ha battuto l’incolpevole Rafael.

    Il Corinthians mette così una seria ipoteca sul passaggio del turno, la vittoria consente infatti di poter giocare per due risultati su tre nella gara di ritorno in programma il prossimo 21 giugno allo stadio Municipal, basterà anche il pareggio per poter accedere alla finalissima della Coppa Libertadores. A complicare i progetti di rimonta di Neymar e compagni la difesa di ferro del Corinthians che è stata battuta solo due volte in tutto il torneo. L’estremo difensore Cassio è risultato ancora una volta decisivo respingendo tutti gli assalti del Santos andato vicino alla rete del pareggio con Durval, Borges e Juan. Buona la prova di Ganso al rientro in campo dopo l’infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi per quasi tre settimane, ma questo non è bastato per evitare la sconfitta ai campioni del sudamerica in carica.