Autore: fazzit77

  • Un altro giovane per la Juventus, preso Boakye dal Genoa

    Un altro giovane per la Juventus, preso Boakye dal Genoa

    Adesso è ufficiale: Richmond Boakye è un giocatore della Juventus, lo annuncia con un comunicato sul proprio sito la società Campione d’italia, l’attaccante ghanese di proprietà del Genoa ha da subito convinto Marotta e soci grazie alle sue prestazioni nella Primavera del Genoa con cui ha vinto uno Scudetto, una Coppa Italia e due Supercoppe Italiane.

    Il giovane classe 1993 si trova già in ritiro a Chatillon dove appena appresa la notizia del suo ufficiale passaggio sulla sponda bianconera di Torino, ha festeggiato con una doppietta nella partitella pomeridiana. L’attaccante per le sue qualità può essere impiegato sia come prima che come seconda punta, in molti rivedono nelle prestazioni del ghanese la forza fisica di Mario Balotelli.
    In Italia Boakye si è messo in mostra nelle file della Primavera del Genoa riuscendo anche ad esordire nel 2010 in serie A con la maglia dei grifoni a soli 17 anni; nella massima serie ha collezionato ben 7 presenze siglando anche una rete. La scorsa stagione invece è stato il grande trascinatore del Sassuolo vantando 34 presenze, tra Serie B e Coppa Italia e andando a segno per ben 12 volte.

    Richmond Boakye © Massimo Cebrelli/Getty Images

    La Juventus verserà nelle casse del Genoa 8 milioni di euro pagabili in due anni, contestualmente le due società hanno stipulato un accordo di partecipazione relativo al medesimo calciatore per un importo di € 4 milioni pagabili dal Genoa in 2 anni mentre il giocatore ha firmato un contratto della durata quinquennale. Ora si attende di conoscere quale destinazione provvisoria prenderà l’attaccante, pare infatti che la Juventus voglia girarlo in prestito a qualche club per consentire la crescita del giovane senza troppe pressioni.

    Nonostante la forsennata ricerca del top player la Juventus continua il mercato giovane in ottica futura intenzionata ad assicurarsi tra i migliori giovani emergenti del panorama calcistico. E a sentir parlare Mister Conte nella prima conferenza stampa dal ritiro, “ancora c’è da fare sul mercato”.

  • Gattuso esce per infortunio all’esordio con il Sion

    Gattuso esce per infortunio all’esordio con il Sion

    E’ uno dei senatori rossoneri che a fine campionato scorso ha salutato tra le lacrime i suoi tifosi dopo 13 anni, Rino Gattuso, messo da parte la sua love story con il Milan ha debuttato nella prima giornata nel campionato Svizzero di Super League, con la maglia del Sion che al Letzigrund Stadion ha affrontato il Grasshopper, 27 volte campione di Svizzera.

    Nel giorno del suo debutto, indossando la maglia numero 8, il giocatore di origini calabresi non si è lasciato mancare nulla: partito da titolare con la fascia di capitano ha potuto festeggiare la prima vittoria stagionale del Sion che ha superato per 2-0 gli avversari grazie alle reti siglate dall’attaccante brasiliano Leo Itaperuna al 45′ e al 77′ minuto. Al 40′ per Ringhio arriva l’ammonizione e, infine, anche l’infortunio accorso al 64′ che l’ha costretto ad abbandonare il campo per lasciare il posto al compagno di squadra Adao.

    Gennaro Gattuso al debutto con il Sion | © FABRICE COFFRINI / Getty Images

    Il Sion, schierato dal suo tecnico Fournier nel 4-4-1-1, ha visto Gattuso occupare ruolo di centrale di centrocampo, giocando con la solita grinta e la foga agonistica di sempre, disputando tutto sommato una buona gara. Buona la prima impressione per i tifosi già entusiasti dell’arrivo del campione del mondo. Come un vero capitano alla sostituzione Gattuso non ha lasciato lo Stadio Letzigrund ma è rimasto a bordo campo fino alla fine del match per incoraggiare i suoi nuovi compagni di squadra. Lo aveva ribadito Ringhio al momento della firma con il Presidente svizzero Constantin, “riparto da zero, il Milan sarà sempre la mia seconda casa ma voglio dimostrare a tutti che non sono qui in vacanza. Voglio poter giocare ancora un’altra Champions League e soprattutto voglio battere il Basilea (campione in carica da tre anni consecutivi)”.

    Nelle prossime ore il giocatore si sottoporrà gli accertamenti clinici che stabiliranno l’entità dell’infortunio rimediato in partita, a Gattuso vanno gli auguri della redazione de Il Pallonaro.

  • La Juve rinforza anche lo staff tecnico di Conte

    La Juve rinforza anche lo staff tecnico di Conte

    La squadra più attiva del momento in chiave mercato è sicuramente la Juventus almeno per quanto riguarda il mercato in entrata, per quello in uscita invece regina del momento è indubbiamente il Milan rafforzata sul piano economico dalle cessioni di Thiago Silva e quella quasi imminente di Zlatan Ibrahimovic. Ma la Juve, dopo aver portato in bianconero Giovinco, Isla, Asamoah e Lucio e oltre a lavorare per assicurarsi il fatidico top player per completare la rosa, ha anche lavorato per rafforzare lo staff tecnico grazie all’inserimento di due rinforzi rispetto all’anno scorso, che andranno così a completare il buon lavoro svolto già lo scorso anno dall’entourage di mister Conte.

    Il team del tecnico è stato l’elemento in più per la grande impresa della stagione 2011/2012, dimostrando grande professionalità ed esperienza e guadagnandosi la ri-conferma anche per la stagione ventura. Rispetto alle ultime edizioni del campionato infatti la Juventus ha notevolmente ridotto la percentuale di infortuni muscolari: basti analizzare la stagione di Andrea Pirlo che ha totalizzato 37 presenze su 38, unico stop quello forzato per squalifica, registrando il record personale di presenze in campo in una stagione. Alle 37 presenze in campionato si aggiungano anche le 4 partite disputate in Coppa Italia e le presenze in Nazionale per l’ultimo europeo di calcio.

    antonio conte | ©MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    L’entourage di Antonio Conte vede la conferma di Alessio come vice allenatore, Filippi come responsabile dei portieri, Carrera e Stellini come collaboratori tecnici e Bertelli come responsabile della preparazione atletica. A quest’ultimo si affianca lo spagnolo Julio Tous e il nuovo arrivato Costantino Coratti, oltre ad un altro aiuto importante, quello del professor Roberto Sassi responsabile Training Check. Lo staff è al completo già al ritiro di Chatillon dove sta verificando le condizioni fisiche dei giocatori attraverso delle particolari sedute di allenamento utili a verificare durante il prossimo campionato i cali fisici di ogni calciatore.
    Un test importante che lo staff sta mettendo in pratica è il “mognoni” in grado di stabilire la quantità di acido lattico prodotta dai singoli atleti correndo ad una velocità di 13,5 km/h per un tempo di sei minuti, se durante l’anno il valore dell’acido lattico diminuisce allora vuol dire che la condizione del giocatore è migliorata, contrariamente se aumenta vuol dire che essa è peggiorata. Altro test è l’Hit, ossia 10 ripetizioni sui 25 metri andata e ritorno utile a misurare la capacità di recupero degli atleti.

    Si attende l’arrivo in ritiro anche dei nazionali reduci dall’Europeo (il 25 Luglio) per poter stilare definitivamente i risultati del test da inoltrare poi al centro di ricerca Mapei, guidato dal professor Ermanno Rampinini. Insomma, in vista del ritorno in Champions League, la Juve sembra non voglia lasciare nulla al caso preparandosi più agguerrita dello scorso anno per affrontare la nuova stagione calcistica.

  • Buffon bianconero a vita, rinnovo al ribasso fino al 2015

    Buffon bianconero a vita, rinnovo al ribasso fino al 2015

    Il capitano uscente, Alex Del Piero, ha segnato l’ultimo ventennio di storia bianconera tra trionfi e amarezze, quello attuale, Gigi Buffon, non vuole essere da meno ed è destinato a rimanere alla Juventus ancora per molto. Certamente non potrà superare il numero di primavere con la maglia bianconera del suo predecessore ma la volontà di essere ancora il numero 1 della squadra Campione d’Italia c’è.

    Sembra che Gianluigi Buffon sia vicino al rinnovo con la Juve fino al 2015 rinnovando quindi il contratto che scade nel Giugno 2013. Manca ancora l’ufficialità ma al momento la dirigenza di Corso Galileo Ferraris sta trattando i termini del rinnovo con Silvano Martina, l’agente del portiere e capitano della Nazionale azzurra. L’intento di Marotta e soci e far ridurre l’ingaggio di Gigi passando da 6 milioni a 4 a stagione a partire da giugno 2013 con la possibilità di incrementare la parte fissa attraverso i bonus legati ai risultati. L’accordo potrebbe arrivare nei prossimi giorni e comunque prima dell’inizio del campionato. Buffon ha già dimostrato il suo attaccamento ai colori della squadra torinese quando, appena laureatosi campione del mondo, decise di seguire la squadra nell’inferno della Serie B imposto dalla sentenza di calciopoli.

    Gianluigi Buffon © DAMIEN MEYER/AFP/GettyImages

    E’ evidente che la volontà della Juve sia quella di poter vantare in squadra ancora a lungo un campione come Buffon, tra gli artefici dell’annata che ha portato la Vecchia Signora a conquistare nuovamente il tricolore che mancava dal 2006. Il portiere, che gioca nella Juventus dall’estate del 2001, è chiamato a raccogliere la pesante eredità lasciata da Del Piero ed essere così il nuovo capitano della nuova Juventus. Il numero uno intanto si gode gli ultimi giorni di vacanza insieme alla sua famiglia per poi raggiungere il 25 Luglio i suoi compagni di squadra nazionali in ritiro a Vinovo.

  • Juve in pressing su El Kaddouri, Leali è ufficiale

    Juve in pressing su El Kaddouri, Leali è ufficiale

    Alcune frasi rilasciate da Daniel Striani, procuratore del giovane talento del Brescia El Kaddouri, chiariscono il futuro del suo assistito. Il centrocampista, classe 1990, piace molto alla Juventus ma, stando a quanto dichiarato da Striani, il Brescia rallenta ed ostacola la trattativa con il club piemontese. Le rondinelle infatti chiederebbero 3 milioni di euro che lo stesso procuratore reputa eccessiva “è un giovane alla sua prima stagione da protagonista e per di più in scadenza di contratto tra 11 mesi“. Le parole di Striani non si sono fermate solo in ambito di calciomercato vero e proprio, bensì il procuratore si è lasciato sfuggire una frase che ha infastidito non poco la società lombarda:

    Il ragazzo quattro anni fa è arrivato praticamente a parametro zero con un indennizzo Fifa che il Brescia ancora oggi non ha onorato con l’Anderlecht. E stiamo parlando di due lire. Oltre al fatto che il ragazzo guadagna quello che guadagna“. Per tale frasi Gino Corioni, presidente del Brescia, con molta probabilità deciderà di intraprendere un’azione legale per l’ingiuria subita.
    Insomma il Brescia cerca di far cassa con la partenza del suo giovane talento, la Juventus, sebbene molto interessata a portare a Torino il giocatore, non sembra disposta a sborsare la cifra richiesta dalla società lombarda, stando così le cose sembra scontato pensare che alla fine si attenderà lo scadere del contratto che lega El Kaddouri al Brescia, in quel caso sarà il giocatore a poter scegliere quale destinazione prendere e, il centrocampista belga di origini marocchine, su questo punto sembra avere le idee molto chiare.

    Omar El Kaddouri © Dino Panato/Getty Images

    Intanto in attesa che si definisca la trattativa con El Kaddouri la Juventus ha ufficializzato l’acquisto dal Brescia del giovane portiere Nicola Leali, 19 anni, che ha firmato un contratto quinquennale (fino al 30 giugno 2017) per 3,8 milioni di euro pagabili in tre stagioni. L’annuncio del passaggio del giovane portiere a Torino era stato già dato più di 20 giorni fa ma il contratto è stato depositato solo nella giornata di mercoledì 4 Luglio. Il portiere, indicato da tutti come possibile futuro erede di Buffon, ha già sostenuto l’iter delle visite mediche, e quasi sicuramente andrà in prestito in un’altra società per poter maturare esperienze.

  • Il Corinthians vince la Libertadores, battuto il Boca Juniors

    Il Corinthians vince la Libertadores, battuto il Boca Juniors

    E’ il Corinthians che, dopo 102 anni dalla loro fondazione, si aggiudica per la prima volta nella sua storia la Coppa Libertadores. I brasiliani quindi hanno avuto la meglio sul Boca Junior scongiurando il sorpasso ai danni del Milan di confermarsi squadra più titolata al mondo per numero di trofei internazionali conquistati. La squadra di San Paolo che nella partita di andata si era fermata sul punteggio di 1-1 in casa degli argentini, si è nettamente imposta sui rivali con il risultato di 2-0 grazie alla doppietta di Emerson Sheik; l’attaccante, ha ironicamente dedicato la conquista della Coppa Libertadores al suo ex club, il Fluminense di Rio, reo di averlo licenziato un anno fa con accuse ridicole.

    Nella prima parte di gara grande equilibrio tra le due formazioni attente più a studiarsi che non a sbloccare il risultato, per quello infatti bisognerà attendere il 53′ quando Emerson, da distanza ravvicinata, trafigge il portiere avversario sfruttando un assist di tacco al volo di Danilo. E’ l’ 1-0 per la formazione guidata da Tite che fa sognare i tifosi brasiliani e ghiaccia quelli del Boca. La squadra argentina appare in difficoltà e incapace di reagire, tradita anche dalla serata no di Riquelme, alla sua ultima partita al Boca, e da uno spento Somoza. La formazione di Falcioni cade definitivamente sotto i colpi degli avversari al 72’ ancora una volta trafitta da Emerson. L’attaccante verdeoro dice addio alle speranze del Boca quando, approfittando di un errore di Schiavi, ruba palla a centrocampo avventurandosi in una lunga galoppata conclusa con un diagonale rasoterra. Alla rete del brasiliano via libera alla festa della “Fiel” (tifoseria del Corinthians).

    Il Corinthians vince la Libertadores © Getty Images

    Al triplice fischio finale toccherà al capitano Alessandro elevare al cielo la Coppa che per la prima volta nella sua carriera il Corinthians deporrà in bacheca. Autore assoluto di questa grande impresa è Emerson Sheik che, grazie alle due reti in finale può anche vantarsi di essere stato il goleador della competizione (5 reti per lui). La squadra di Tite ha chiuso il torneo da vincitrice e da imbattuta subendo solamente 2 reti nelle 14 partite disputate. La squadra di San Paolo è il nono club brasiliano ad aggiudicarsi il trofeo. L’appuntamento per il Corinthians è a Tokyo per affrontare il Chelsea campione d’Europa nel mondiale per club.

  • Breno condannato a 3 anni e 9 mesi di carcere, addio Lazio

    Breno condannato a 3 anni e 9 mesi di carcere, addio Lazio

    Pesante condanna quella che la corte distrettuale di Monaco ha inflitto all’indirizzo dell’ormai ex difensore del Bayern Monaco, Breno. Il giocatore è stato condannato a 3 anni e 9 mesi di carcere perché colpevole per l’incendio doloso che a Settembre 2011 ha distrutto la sua villa di Gruenewald alle porte della città bavarese dove viveva con la famiglia. La corte aveva inizialmente chiesto una pena più severa di 5 anni e mezzo di carcere mentre la difesa del calciatore puntava a portare la condanna a 2 anni che avrebbe poi consentito al calciatore di ottenere la sospensione della pena agevolando il trasferimento del brasiliano ad una società straniera.

    Secondo il procuratore di Monaco la notte dei fatti Breno era capace di intendere e di volere causando volutamente l’incendio nella sua villa per tale motivo la decisione di non concedergli attenuanti. Tuttavia l’imputato durante il processo non ha mai evidenziato alcun segno di pentimento anzi, le uniche parole pronunciate durante tutta la fase processuale da parte dell’imputato sarebbero state pronunciate poco prima che la corte si ritirasse per emettere la sentenza: “E vorrei scusarmi di non essere stato un buon esempio, e vorrei scusarmi anche con il Bayern e con il proprietario della casa vorrei scusarmi per quella notte“.

    Breno © CHRISTOF STACHE/AFP/GettyImages

    Il racconto emerso durante il processo evidenziano un equilibrio mentale al limite per il calciatore, infatti che avrebbe addirittura confessato di aver sottratto numerosi sonniferi dal reparto fisioterapeutico del club Bavarese, raccontando ai giudici di aver sofferto di una grave forma di depressione in seguito alla quale è entrato nel tunnel dell’alcool: “bevevo una bottiglia di whisky a settimana all’inizio, poi una al giorno” – avrebbe confessato.

    Sulle tracce del Brasiliano c’era la Lazio vicinissima al suo ingaggio a parametro zero. Il ds della società romana, Igli Tare, scosso per i termini della sentenza ha rivelato in un’intervista rilasciata in Germania: “Sono molto dispiaciuto per il ragazzo, non me l’aspettavo. Lo sport in questo momento è secondario, lui è un uomo di famiglia. Meriterebbe una seconda possibilità“. Il calciatore nei prossimi sei mesi cercherà di far ammorbidire il verdetto nel processo di appello.

  • Parma scatenato: Parolo dopo Amauri, Pabon e Belfodil

    Parma scatenato: Parolo dopo Amauri, Pabon e Belfodil

    Il Parma ha ufficializzato di aver raggiunto l’accordo con l’attaccante Amauri che anche per la prossima stagione potrà vestire la maglia dei ducali dopo la positiva esperienza della stagione 2010-2011. L’italo brasiliano era arrivato in prestito dalla Juventus nel mese di Gennaio ed ora, svincolatosi dai bianconeri, ha firmato con il Parma un contratto biennale da 1,2 milioni di euro a stagione, con opzione per il terzo anno.

    Nel corso della conferenza stampa di ufficializzazione dell’accordo Amauri non ha nascosto la sua incontenibile gioia per essere ritornato nella società che ha permesso di dare una svolta al suo futuro calcistico:

    Sono felicissimo, è stata una cosa che ci eravamo detti con il Parma e oggi si è concretizzata. Non vedo l’ora di cominciare, questo periodo è stato uno dei più brutti che ho passato e penso che Parma sia la squadra dove mi sento bene, sono a casa e spero di ripagare tutto l’affetto che mi hanno dato“.

    Marco Parolo © Marco Luzzani/Getty Images

    Dopo il passaggio di Amauri il mercato del Parma non si arresta e anzi ufficializza anche Ishak Belfodil, ingaggiato dal Lione dopo che nella stagione scorsa si era messo in mostra a Bologna. L’attaccante francese, classe 1992, ha firmato un contratto quadriennale con opzione per il quinto anno per 3 milioni di euro. Dopo le cessioni di Giovinco e Borini che hanno portato nelle casse della società oltre 20 milioni di euro, il Parma lavora per ridisegnare il suo reparto avanzato: nei giorni scorsi voci di mercato davano annuncio dell’arrivo dell’attaccante colombiano Pabon (classe 1988) acquistato per 4,5 milioni di euro,  inoltre da tempo era stato ingaggiato a parametro zero anche il Greco Sotiris Ninis classe 1990.

    Ma un altro colpo potrebbe essere annunciato nelle prossime ore, i ducali infatti stanno trattando con il Cesena per portare il centrocampista del Cesena Marco Parolo. I termini dell’accordo sembrano fissati sulla formula del prestito oneroso a 1 milione con diritto di riscatto fissato a 3 milioni. Pietro Leonardi, amministratore delegato del Parma a commentato: “Ci sono buone possibilità ma vanno definiti ancora alcuni dettagli, la trattativa è in fase avanzata e vedremo se saranno necessarie delle contropartite tecniche, intanto il giocatore si trova in viaggio di nozze“. L’obiettivo per i ducali è quello di consegnare a Donadoni una squadra competitiva e le premesse sembrano ci siano tutte, considerando anche che siamo solo all’inizio del calciomercato.

  • Calcioscommesse, Conte e Mezzaroma da Palazzi il 13 luglio

    Calcioscommesse, Conte e Mezzaroma da Palazzi il 13 luglio

    Terminata l’avventura ai recenti Europei 2012 è giunto il momento, per il nostro calcio, di riprendere da dove avevamo lasciato, con il caos relativo allo scandalo del calcioscommesse. Oggi la procura federale ha reso noto il calendario delle nuove audizioni, stabilendo che il 13 Luglio toccherà al tecnico della Juventus Antonio Conte essere ascoltato in procura insieme al presidente del Siena, Massimo Mezzaroma. Per i due l’accusa è di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva.

    La convocazione di Conte e Mezzaroma si era resa necessaria dopo le accuse di Filippo Carobbio, ex giocatore del Siena ai tempi in cui il tecnico campione d’Italia allenava la squadra toscana, nell’anno della promozione in serie A nella stagione 2010-2011. Questo è quanto si legge nel verbale della Procura di Cremona:

    Ci fu un accordo per il pareggio e in effetti ne parlammo durante la riunione tecnica. Eravamo tutti consapevoli del risultato concordato, soprattutto al fine di comportarci di conseguenza durante la sfida. Lo stesso allenatore, Antonio Conte, ci disse che potevamo stare tranquilli in quanto avevamo raggiunto l’accordo con il Novara“.

    Antonio Conte © Valerio Pennicino/Getty Images

    In quella occasione la partita tra Siena e Novara terminò con il risultato di 2-2. I due indagati, Conte e Mezzaroma, hanno sempre respinto con forza le accuse rivoltigli. Stesso atteggiamento è quello di Vitiello, Ficagna e Terzi, tutti ex giocatori del Siena che hanno rispedito al mittente le accuse di aver combinato alcuni dei risultati di gare di Serie B.

    L’allenatore della Juventus però non sarà ascoltato presso gli uffici della Procura Federale a Roma, ma a Chatillon in Valle d’Aosta dove la squadra bianconera si ritroverà per il ritiro estivo. Questo l’elenco delle ultime convocazioni da parte del procuratore federale Stefano Palazzi: Il 7 luglio verrà ascoltato Marco Turati (calciatore svincolato), il 9 luglio saranno sentiti Esmael Angelo Junior Da Costa (calciatore Sampdoria) e Paolo Acerbis (calciatore svincolato) e il 10 luglio Filippo Carobbio (calciatore Siena). Quattro gli interrogatori in programma l’11 luglio: Roberto Bagalini (associato A.I.A), Stefano Bagalini (calciatore Fermana), Ferdinando Coppola (calciatore Milan) e Daniele Sebastiani (presidente Delfino Pescara), mentre il 13 luglio sarà la volta di Massimo Mezzaroma (presidente Siena), Piero Camilli (presidente Grosseto) e Antonio Conte (tecnico Juventus).

  • Piermario Morosini morto per una cardiomiopatia aritmogena

    Piermario Morosini morto per una cardiomiopatia aritmogena

    E’ stata resa nota la perizia richiesta dalla Procura di Pescara sulla morte del giovane Piermario Morosini: a stroncare la vita del calciatore lo scorso 14 aprile durante l’incontro di calcio tra Pescara e Livorno, è stata una cardiomiopatia aritmogena, una malattia di probabile origine genetica che produce aritmie ventricolari.

    La cardiomiopatia aritmiogena è una causa frequente di arresto cardiaco negli sportivi di alto livello, infatti per la stessa patologia nell’agosto del 2007 è deceduto anche il calciatore del Siviglia, Antonio Puerta, quindi, purtroppo, la morte di Morosini non è un caso isolato. Secondo l’incaricato dalla procura di Pescara, il professor Cristian D’Ovidio, che aveva il compito di far luce sulla tragica morte del calciatore, la malformazione cardiaca del calciatore era in fase iniziale come si legge nelle 250 pagine della relazione stilata.

    piermario morosini | © Maurizio Lagana/Getty Images

    Nella relazione il professor D’Ovidio, in sintonia con la procura di Pescara, ha spiegato che, essendo in fase iniziale la patologia era molto difficile da scoprire. Dello stesso parere anche il perito della famiglia Morosini, la dottoressa Cristina Basso la quale ha confermato che la malattia era agli inizi del suo percorso e di come fosse molto difficile diagnosticarla.
    La stessa dottoressa ha inoltre aggiunto che Morosini “forse” poteva avere qualche chance in più di salvarsi se dopo il malore fosse stato tempestivamente utilizzato il defibrillatore.

    Sulla questione del mancato utilizzo del defibrillatore la Procura di Pescara ha aperto un fascicolo nel quale si ipotizza il reato di omicidio colposo (il defribillatore non fu utilizzato perchè, si sostenne dopo la tragedia, “c’era ancora attività cariaca”). Al momento non risultano ancora iscritti sul registro degli indagati nè i medici nè i paramedici presenti al momento del malore del giocatore sul terreno di gioco.
    Infine il cardiologo conclude la relazione sostenendo che nonostante gli atleti siano continuamente sotto controllo e monitorati, alcune patologie sono difficili da individuare, nel caso della cardiomiopatia aritmiogena neanche un ecocardiogramma avrebbe potuto metterla in evidenza.