Autore: fazzit77

  • Rimonta Juve con Vucinic e Asamoah, 3-1 al Genoa

    Rimonta Juve con Vucinic e Asamoah, 3-1 al Genoa

    Alla fine il turnover ha prevalso sulle scelte tattiche della coppia Conte/Carrera ma non è bastato a far capitolare i Campioni d’Italia che possono così registrare il 42° risultato utile consecutivo. Genoa-Juventus finisce con il risultato di 1-3 nonostante una prestazione poco esaltante per i bianconeri. E già, perchè stavolta il risultato va stretto ai rossoblu che pure erano riusciti a mettere sotto i ragazzi di Carrera per tutto il primo tempo, grazie all’intraprendenza in avanti dei due ex Immobile e Borriello.

    La Juventus, dicevamo, fa a meno di alcuni uomini chiave dell’undici in vista del debutto di mercoledì prossimo nell’Europa che conta contro il Chelsea. Fuori Lichtsteiner, Asamoah, Vidal e Vucinic spazio a De Ceglie, Caceres, Matri e Giaccherini, ma la Juve va subito in bambola spaventata soprattutto dalla velocità di Immobile che al 10′ innescato da uno svarione di Bonucci, si trova a tu per tu con Buffon mandando rovinosamente a lato della porta difesa dal bianconero. E’ solo il preludio al gol genoano che al 18′ passa in vantaggio grazie alla rete di Immobile. Da quel momento è solo Genoa che ha più volte la possibilità di raddoppiare: solo grazie a Bonucci che salva in scivolata su Borriello e grazie a Buffon che in più di un’occasione salva il risultato. La Juventus si affaccia dalle parti di Frey solo al 38′ quando Matri solo davanti all’estremo difensore si divora un gol che è solo da appoggiare in rete. Primo tempo che si chiude con il vantaggio dei padroni di casa e Juventus che registra la peggiore partita dell’era Conte.

    Vucinic e Asamoah © FABIO MUZZI/AFP/GettyImages

    Nella ripresa la Juventus effettua i primi cambi che si dimostreranno fatali per il Genoa: fuori De Ceglie e Matri, dentro Vucinic e Asamoah. Giovinco sfiora il palo al 7′ ma qualche minuto più tardi è ancora Borriello a far suonare il campanellino d’allarme sfiorando di testa il colpo del ko. Ci prova anche Bertolacci che sciupa malamente da solo davanti a Buffon, sul ribaltamento di fronte Vucinic imbecca Giaccherini che con un potente destro sigla la rete del pareggio. L’impresa della Juventus ha inizio e al 32′ della ripresa Asamoah viene atterrato da Sampirisi, sul dischetto si porta Vucinic che trasforma il 2-1 per poi regalare qualche minuto dopo la rete del 3-1 al ghanese.

    PAGELLE GENOA-JUVENTUS

    Genoa

    Immobile 7: L’attaccante aveva fatto nei giorni scorsi una dichiarazione d’amore ai bianconeri, aveva promesso ai suoi tifosi di andare in gol e di esultare. Promessa mantenuta. al 10′ si divora un gol fatto davanti a Buffon, ma qualche minuto più tardi si fa perdonare dai suoi tifosi regalando la rete del momentaneo vantaggio. A 22 anni il giovane attaccante rossoblu non ha più nulla da dimostrare e chissà se nella prossima stagione Marotta e co. decidano di puntare sul suo ritorno…

    Borriello 6.5: Non si è certo risparmiato con i suoi ex compagni di squadra, insieme a Immobile ha fatto tremare la difesa bianconera. Sciupa più di un’occasione per chiudere definitivamente la partita, se poi ci si mette anche la sfortuna della traversa colpita nel secondo tempo….

    Jankovic 6: Non particolarmente ispirato oggi il capitano dei grifoni, prova ad innescare Borriello e Immobile ma con il passare del tempo la sua dinamicità si va sempre più spegnendo.

    Sampirisi 6: Il giovane rossoblu è autore di una buona e attenta prestazione in difesa. Unico neo della partita l’ingenuità su Asamoah che procura il calcio di rigore per i bianconeri.

    Juventus

    Giaccherini 7: Indubbiamente il migliore in campo nei 90′ di gioco, quando i suoi compagni erano troppo presi dai pensieri su Londra lui cercava di portare a termine il compito difficile di sostituire Vidal. Ci riesce e sigla anche il gol del pareggio.

    Vucinic 7: La Juventus ha cercato per tutta l’estate il top player ma il montenegrino ha dimostrato ancora una volta che è lui il vero top player della formazione. Entra e cambia le sorti della partita. Suo il lancio a Giaccherini per la rete dell’1-1, sua la trasformazione del rigore e suo il tiro che porta alla rete di Asamoah per il definitivo 3-1.

    Barzagli 5: Il difensore disputa la peggiore delle partite mai giocate da quando è alla Juve. Distratto e affaticato soffre troppo la velocità degli avversari.

    Asamoah 7: Entra nella ripresa, si guadagna il rigore del 2-1 e segna la rete del 3-1. Il suo acquisto è il migliore colpo del calciomercato bianconero.

    GENOA (4-3-1-2): Frey 6; Sampirisi 6 (34′ st Ferronetti sv), Canini 6, Bovo 6 (22′ st Granqvist 5,5), Antonelli 6 (37′ st Melazzi sv); Jankovic 6, Seymour 5,5, Kucka 6,5; Bertolacci 5; Borriello 6,5, Immobile 7.
    A disp.: Tzorvas, Moretti, Toszer, Stillo, Merkel, Piscitella, Anselmo, Jorquera. All.: De Canio 6

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon 7; Barzagli 5, Bonucci 5,5, Chiellini 6; Caceres 5 (31′ st Lichtsteiner 6), Marchisio 6,5, Pirlo 6,5, Giaccherini 7, De Ceglie 5,5 (10′ st Asamoah 7); Giovinco 6,5, Matri 5 (10′ st Vucinic 7).

    VIDEO GENOA-JUVENTUS 1-3

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  • Genoa-Juventus, chance Matri. Giovinco in panchina

    Genoa-Juventus, chance Matri. Giovinco in panchina

    Il Genoa di De Canio ospita la Juventus nella sfida al Marassi di scena oggi alle 15.00. Obiettivo dei grifoni è quello di riconfermarsi bestia nera per i Campioni d’Italia che lo scorso anno riuscirono a registrare solamente due pareggi (2-2 e 0-0) contro i rossoblu. Per la Juventus guidata da Massimo Carrera si apre ufficialmente il ciclo di impegni ravvicinati con il debutto mercoledì in Champions League a Londra contro i Campioni in carica del Chelsea. Carrera sembra però intenzionato a non affidarsi troppo al turn over anche perchè – ammette – “la Juve non ha titolari o riserve e a Genova schiereremo la formazione migliore“.

    De Canio dovrebbe schierare il 4-3-3 rinunciando a Juan Manuel Vargas per infortunio e a Marco Rossi che non è ancora al meglio delle sue condizioni fisiche. Porta difesa da Frey con Granqvist e Canini coppia centrale di difesa mentre sugli esterni agiranno Antonelli e Ferronetti a completare la retroguardia. Centrocampo affidato a Kucka e Merkel con Toszer favorito su Seymour nel ruolo di regista. Attacco affidato ai due ex bianconeri, Borriello e Immobile con Jankovic a completare il tridente.

    Alessandro Matri © Valerio Pennicino/Getty Images

    Il 3-5-2 è invece il modulo scelto da Carrera che potrebbe schierare in difesa Lucio rientrato dallo stop per infortunio. L’ex nerazzurro potrebbe rilevare uno tra Barzagli e Chiellini con quest’ultimo più vicino ad accomodarsi in panchina mentre Bonucci e Lichtsteiner completano il reparto difensivo. Turno di riposo potrebbe essere concesso a uno tra Vidal e Asamoah rientrati ieri dagli impegni con le rispettive nazionali, anche se la presenza del cileno dovrebbe essere confermata mentre per il Ghanese il turno di stop dovrebbe essere quasi certo. Centrocampo quindi con gli intoccabili Vidal, Pirlo e Marchisio, e Giaccherini al posto di Asamoah. In attacco ad affiancare l’intoccabile Vucinic ci sarà Matri che scalpita ancora per conquistare una maglia da titolare, per Giovinco sembra quasi certo il turno di riposo.

    PROBABILI FORMAZIONI GENOA-JUVENTUS

    GENOA (4-3-3): S. Frey; Ferronetti, Granqvist, Canini, Antonelli; Kucka, Toszer, Merkel; Jankovic, Borriello, Immobile. All. De Canio
    A disp: Tzorvas, Stillo, C. Bovo, Moretti, Sampirisi, M. Rossi, Seymour, Anselmo, Bertolacci, Jorquera, Piscitella, Melazzi

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Lucio, Bonucci, Barzagli; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Giaccherini; Matri, Vucinic. All. Carrera (Conte squalificato)
    A disp: Storari, Rubinho, Caceres, De Ceglie, Isla, Marrone, Pogba, Asamoah, Quagliarella, Bendtner, Giovinco

  • Juventus-Parma 2-0, bastano Lichtsteiner e Pirlo

    Juventus-Parma 2-0, bastano Lichtsteiner e Pirlo

    La Juventus riparte in campionato da dove aveva lasciato lo scorso 13 Maggio: con una vittoria. Nel secondo anticipo della nuova stagione del Campionato di Serie A 2012/2013 i bianconeri Campioni d’Italia superano il Parma per 2-0 grazie alle reti di Lichtsteiner e Pirlo.

    Basta solo un tempo, il secondo, alla Vecchia Signora per dominare un Parma voglioso soprattutto a centrocampo. L’avvio per i bianconeri infatti non è brillante e lo dimostrano i numerosi colpi alle vetrate oscurate che ospitano lo squalificato Antonio Conte in tribuna. Il 3-5-2 è il modulo scelto da entrambi i tecnici ma mentre la Juventus fatica a fare la partita il Parma si dimostra molto attento nel reparto difensivo chiudendo gli spazi agli avversari e cercando di sfruttare le accelerazioni di Biabiany. Il primo guizzo è per i ducali che al 25′ sfruttano un calcio d’angolo con Parolo che di testa spara alto sulla porta difesa da Storari. Al 33′ l’episodio che potrebbe cambiare la partita, Lichtsteiner viene atterrato in area da Mirante, bravo il quinto uomo a segnalare il calcio di rigore, meno bravo l’assistente a non segnalare poco prima la posizione di off-side dello svizzero. Sul dischetto si porta Vidal che conferma di non essere nella sua serata migliore facendosi parare il tiro dal portiere. Tutto invariato, si va negli spogliatoi sul risultato di 0-0.

    Nella ripresa non ci sono cambi per le due formazioni a parte il cambio di passo dei padroni di casa. I bianconeri si fanno subito aggressivi e in meno di 15 minuti chiudono la partita. Prima Vidal sfiora il gol su un invito di Asamoah, poi Vucinic decide di sciupare un’occasione ghiotta tirando in porta anzichè servire Marchisio libero al centro infine è ancora Asamoah, l’uomo in più di questa Juventus, che mette al centro un cross rasoterra per Lichtsteiner al quale va l’onore di inaugurare la stagione con il primo gol bianconero esattamente come accadde lo scorso anno.

    Ormai in vantaggio i bianconeri possono dominare il campo e già al 59′, esattamente 5 minuti dopo la prima rete, arriva il raddoppio con una punizione non impeccabile di Pirlo che però non è trattenuta da Mirante entro la linea di porta. Ancora una volta è il quinto uomo a farsi carico della responsabilità di decretare la seconda rete dei bianconeri, le immagini non sembrano chiarire perfattamente il dubbio ma la sensazione è che Mirante abbia effettivamente lasciato che il pallone oltrepassasse la linea di porta.

    Juventus-Parma | © Marco Luzzani / Getty Images

    Il Parma prova debolmente a riaprire la partita, prima con Biabiany che costringe Storari a mettere in corner, poi con Belfodil lanciato a rete da Bonucci ma fermato da un attento Barzagli e poi da Valdes il cui contropiede viene smontato da un intervento di Bonucci. Troppo poco per questo Parma che nel primo tempo non ha saputo approfittare della condizione poco brillante dei padroni di casa.

    La Juventus continua quindi la serie positiva di imbattibilità in campionato senza incassare gol, finisce così, con 2 reti e con i cori della curva per il grande assente dello Juventus Stadium, Alessandro Del Piero.

    Le pagelle di Juventus-Parma

    Asamoah 7,5: E’ l’uomo in più di questa Juventus: corre, difende e propone in avanti, non a caso è suo l’assist che sblocca la gara. Confermate le lodi che su di lui erano piovute all’indomani della SuperCoppa Italiana.

    Marrone 6,5: Inventato da Conte nel ruolo di difensore centrale, il giovane non delude le aspettative del mister nel ruolo di libero che va ad occupare.

    Lichtsteiner 7: Il cambio di passo nel secondo tempo lo porta a cambiare le sorti della gara, dopo aver conquistato il rigore sul finire della prima frazione di gioco, è suo il tocco che sblocca la partita esattamente come l’anno prima.

    Vidal 5: Che questa satasera non sarebbe stata la partita di Vidal si era capito dai primi passaggi sbagliati ad avvio gara. Al 33′ ha l’occasione di sbloccare il risultato calciando il rigore procuratosi da Lichtsteiner ma la sciupa malamente.

    Mirante 6: Ha l’onore di aver salvato il risultato sul finire del primo tempo incantando Vidal dal dischetto ma pasticcia sulla punizione di Pirlo che di fatto chiude anticipatamente il match.

    Acquah 5: Non una bella prestazione quella dell’ex centrocampista del Palermo che si è messo in mostra stasera più per i falli inutili commessi che per le belle giocate.

    Valdes 5,5: Soffre molto la presenza di Marchisio e Asamoah, dovrebbe illuminare la squadra con le sue giocate ma soprattutto nel secondo tempo i suoi compagni lo aiutano poco nell’impresa.

    Biabiany 6: La Juventus temeva le sue accelerazioni ma complice la poca collaborazione dei suoi compagni anche lui è costretto ad arrangiarsi per come può.

    Juventus (3-5-2): Storari 6,5; Bonucci 5,5, Marrone 6,5, Barzagli 6,5; Lichtsteiner 7 (33′ st Padoin sv), Vidal 5,5, Pirlo 6,5, Marchisio 7, Asamoah 7,5; Vucinic 6,5 (34′ st Matri sv), Giovinco 5,5 (41′ st De Ceglie sv). A disp.: Leali, Branescu, Chiellini, Masi, Pogba, Boakye, Giaccherini, Quagliarella. All.: Carrera 6.

    Parma (3-5-1-1): Mirante 6; Zaccardo 5,5, Paletta 6, Lucarelli 5,5; Rosi 5 (36′ st Pellé sv), Valdes 5,5, Acquah 5 (12′ st Ninis 6), Parolo 6, Gobbi 5,5; Biabiany 6; Pabon 5 (12′ st Belfodil 6,5). A disp.: Pavarini, Bajza, Morrone, Musacci, Modesto, Benalouane, Fideleff. All.: Donadoni 6.

    Highlights Juventus-Parma 2-0

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  • Juventus-Parma, la prima senza Conte e Del Piero in campionato

    Juventus-Parma, la prima senza Conte e Del Piero in campionato

    Tra processi mediatici e non, tra botte e risposte roventi inizia oggi il Campionato di Serie A per la stagione 2012/2013. A dare ufficialmente il via alla stagione alle h 18 sarà la partitissima Fiorentina-Udinese mentre stasera il debutto dei Campioni d’Italia di scena allo Juventus Stadium contro il Parma di Roberto Donadoni. A guidare la compagine bianconera Massimo Carrera, sostituto di Mister Conte relegato in tribuna per effetto della sentenza del processo sul calcioscommesse. Quello di Carrera è il debutto in campionato ma il secondo appuntamento ufficiale da allenatore dopo il debutto in Supercoppa italiana a Pechino. Non ci sarà per la prima volta dopo 20 anni Alessandro Del Piero che negli ultimi 11 anni ha guidato la squadra con esemplare dedizione da Capitano.

    La Juventus cercherà di difendere lo scudetto conquistato nella stagione passata e il record di imbattibilità in campionato Carrera si affiderà al collaudato 3-5-2 con Storari in porta a sostituzione dell’infortunato Buffon, in difesa Bonucci e Barzagli mentre Chiellini, nonostante la convocazione dovrebbe accomodarsi in panchina. Al suo posto sembra certa la presenza di Marrone. Ai lati spazio per Lichtsteiner e il neo acquisto Asamoah mentre nessuna sorpresa si prospetta a centrocampo visto che è confermato il trio delle meraviglie Vidal-Pirlo-Marchisio. In avanti spazio per Mirko Vucinic al cui fianco opererà l’ex dei ducali Sebastian Giovinco.

    Conte e Del Piero © Claudio Villa/Getty Images

    Anche Donadoni si affida al 3-5-2 per il debutto in campionato con Mirante tra i pali e reparto difensivo affidato a Zaccardo, Paletta e Lucarelli. Sulla destra dovrebbe esserci spazio per Rosi mentre Gobbi dovrebbe piazzarsi sulla sinistra. Morrone, Parolo e Valdes completeranno il centrocampo mentre alla coppia Biabiany-Pabon viene affidato il reparto offensivo.

    PROBABILI FORMAZIONI JUVENTUS-PARMA

    JUVENTUS (3-5-2): Storari; Bonucci, Marrone, Barzagli; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Vucinic, Giovinco. All.: Carrera.
    A disp.: Leali, Masi, Chiellini, De Ceglie, Ziegler, Pogba, Pazienza, Padoin, Giaccherini, Matri, Quagliarella, Boakye.
    Squalificati: nessuno.
    Indisponibili: Buffon, Lucio, Caceres, Isla, Pepe.

    PARMA (3-5-2): Mirante; Zaccardo, Paletta, Lucarelli; Rosi, Morrone, Valdes, Parolo, Gobbi; Pabon, Biabiany. All.: Donadoni.
    A disp.: Pavarini, Fideleff, Benalouane, Acquah, Modesto, Musacci, Ninis, Belfodil, Pellè.
    Squalificati: Galloppa (1).
    Indisponibili: Sansone, Palladino, Amauri, Santacroce.

    Arbitro: Romeo di Verona.

  • Fernando Llorente alla Juventus. Marotta alza l’offerta

    Fernando Llorente alla Juventus. Marotta alza l’offerta

    E’ un pressing asfissiante quello che la Juventus sta effettuando su Fernando Llorente, il corteggiamento della Vecchia Signora verso l’attaccante dell’Atletico di Bilbao è ormai palese e presto la love story che sta accompagnando questa calda estate potrebbe registrare un lieto fine. L’attaccante negli scorsi giorni ha precisato di non voler rinnovare il proprio accordo con gli spagnoli, da qui la protesta dei tifosi che non hanno perso tempo nel contestare in maniera plateale il loro ex idolo accusandolo di essere un mercenario. A tutto il caos degli scorsi giorni si aggiunga anche che Marcelo Bielsa ha deciso di non convocare Llorente per la prima in campionato spagnolo contro il Betis e tutto fa supporre che il giocatore ormai sia ufficialmente sul mercato.

    Fernando Llorente ©RAFA RIVAS/AFP/GettyImages
    Per portare Fernando Llorente alla Juventus Marotta aveva offerto 16 milioni di euro per assicurarsi il Campione del Mondo e d’Europa, l’offerta però non ritenuta congrua dalla dirigenza spagnola. Secondo quanto riporta oggi il “Mundo Deportivo” sembra che i bianconeri siano tornati alla carica rilanciando fino a 18 milioni di euro, una cifra che rimane ancora lontana dalla richiesta di Josu Urrutia, presidente della società basca. L’Athletic Bilbao chiede infatti 36 milioni per la clausola rescissoria ma, pur di non perdere il giocatore a parametro zero con un contratto in scadenza nel 2013, l’offerta della Juve potrebbe essere quella adatta ad accontentare Urrutia da un lato e Llorente dall’altro il quale non ha mai nascosto di voler trovare nuovi stimoli altrove, in un  altro campionato, ammiccando l’occhiolino ai bianconeri.

    I prossimi giorni sono fondamentali per scoprire se il futuro dei bianconeri e quello dell’attaccante spagnolo si uniranno, intanto la Juventus prepara le mosse per far cassa per l’acquisto del top player. In partenza ci sono Vincenzo Iaquinta che potrebbe volare in Germania dove la corte dell’Amburgo si è intensificata negli ultimi giorni, Martinez che sembra aver estimatori in Spagna e Germania. Inoltre si aspetta di conoscere il destino di Alessandro Matri molto corteggiato dal Milan di Allegri oltre a capire le reali intenzioni del Paris Saint Germain di prelevare Lichtsteiner dalla corazzata di Conte.

  • Occhiolino a Rizzoli, Buffon sotto accusa dedica Supercoppa a Del Piero

    Occhiolino a Rizzoli, Buffon sotto accusa dedica Supercoppa a Del Piero

    In piena bufera scommessopoli che ancora una volta non ha dato una bella immagine del calcio italiano, le polemiche sorte dopo la vittoria di ieri della Supercoppa italiana della Juventus ai danni del Napoli, non aiuta a distendere questo clima già di per se molto teso.
    Il Napoli recrimina le decisioni della terna arbitrale che ieri ufficialmente per la prima volta era composta da 6 elementi data la presenza dei 2 uomini di porta.

    Il rigore concesso da Mazzoleni per il fallo di Fernandez su Vucinc ha aperto la strada all’ira azzurra e infatti, i partenopei raggiunti sul risultato di 2-2 non hanno saputo tenere a freno la rabbia anche in campo. Ma ciò che più recriminano gli azzurri è l’espulsione di Pandev reo, secondo l’assistente Stefani, di avergli rivolto una frase ingiuriosa. L’attaccante macedone giura di non aver “proferito alcuna parola” limitandosi a ripetere, una volta imboccata la strada degli spogliatoi, “Ho solo ripetuto che quello non era fuorigioco“, salvo poi lasciarsi sfuggire la frase “Se poi Stefani capisce anche il macedone è davvero bravo…“, considerazione quest’ultima che non serve a dimostrare la sua innocenza, anzi.

    Infine non è andata giù l’espulsione per somma di ammonizione a Zuniga soprattutto perchè Mazzarri e soci non hanno gradito il primo dei due gialli rimediati dal difensore. Come conseguenza di tutto ciò Mazzarri anch’egli perde le staffe  rimediando il terzo cartellino rosso di Mazzoleni.

    Gigi Buffon | © Marco Luzzani/Getty Images

    Tutto qui? No macchè… Il Napoli avanza anche il sospetto che la vittoria della Juve fosse già stata decisa a tavolino, sospetto che verrebbe confermato dall’occhiolino di Buffon rivolto a Rizzoli, giudice di porta, subito dopo il 4-2: dirigenti, tecnici e giocatori sono convinti che l’assegnazione della Supercoppa fosse già stata decisa. Il tutto avrebbe mandato su tutte le furie il Presidente De Laurentiis (si racconta di una discussione con occhiataccia finale del Presidente verso Mazzarri) il quale, come conseguenza avrebbe imposto la decisione di disertare la cerimonia ufficiale di premiazione rischiando anche il deferimento. Ciò che più conta è che si è ignorata la pessima figura rimediata all’estero e la mancanza di rispetto verso gli avversari trionfatori che, ci tengono a precisare nel post gara Marotta, Marchisio e Buffon: “Noi a Roma siamo rimasti in campo e li abbiamo anche applauditi” – con una chiara illusione all’episodio della finale di Coppa Italia con il rigore negato su Marchisio che evidentemente De Laurentiis & co. avranno rimosso.

    Intanto la Juventus si gode la conquista del primo trofeo ufficiale della stagione 2012/2013, un trofeo che voleva a tutti i costi come riscatto di quella Coppa Italia sfuggita al 23 Maggio e come trofeo da dedicare all’allenatore Conte, costretto a guardare la partita dalla tribuna per effetto della squalifica per lo scandalo calcioscommesse. Conte non è stato l’unico destinario della dedica per la vittoria, il capitano Gianluigi Buffon ha infatti subito rivolto la sua dedica su Facebook anche all’ex Capitano bianconero Alessandro Del Piero:

    Felicissimo per questa vittoria…. in ballo, aldilà del trofeo c’erano altri spunti e rivalità-duelli di grande interesse….. complimenti ai giocatori del Napoli che hanno combattuto e lottato strenuamente fino all’ultimo istante….. complimenti anche a noi, che con caparbietà e un bel gioco abbiamo vinto questa partita…. Avrei diverse dediche per questo trofeo ma rischio di impelagarmi e scordarmi qualcuno, se così fosse chiedo venia sin da ora :-)….. la prima dedica va al nostro allenatore che ci trasmette quotidianamente una rabbia agonistica,una voglia di primeggiare,che non ha eguali….e tutto ciò,nonostante i suoi grattacapi…. la seconda ai nostri tifosi italo-cinesi :-),che ci hanno seguito sino a qui e sostenuto con grande calore….grazie mille…. il terzo pensiero va a Simone e Leo che sono usciti da un incubo lunghissimo e in tutto questo tempo non si sono risparmiati un istante per la causa juventina….. il quarto a Giorgione Chiellini,che avrebbe meritato di essere in mezzo a noi a festeggiare,solo che per un infortunio dovuto alla sua consueta generosità,l’ha tenuto fuori….. il quinto a Marco Storari che a differenza mia, ha avuto la sfortuna di giocare la finale di coppa Italia, anziché questa, altrimenti avrebbe vinto da protagonista questo trofeo….ma lui protagonista lo è sempre, perché insieme agli altri compagni che non hanno avuto la fortuna di giocare,sono in ogni momento prodighi di consigli….e questo affiatamento non può che farci bene…..ultima dedica,ma non per minor importanza (anzi)….sicuramente al nostro capitano Ale Del Piero,che meritava di chiudere la sua storia bianconera alzando un trofeo…..ma la vita è lunga…. e spesso si diverte a dare delle rivincite….. un abbraccio a tutti…. sono proprio felice :-)

  • Supercoppa Italiana alla Juve. Il Napoli diserta la premiazione

    Supercoppa Italiana alla Juve. Il Napoli diserta la premiazione

    Il primo trofeo stagionale se lo aggiudica la Juventus che battendo per 4-2 il Napoli vince la Supercoppa Italiana per la quinta volta nella sua storia. La gara ha lasciato non poche polemiche per alcuni episodi recriminati dagli azzurri tanto da indurre la società partenopea a disertare la cerimonia ufficiale di premiazione, uscendone non con una bella figura a livello internazionale.

    Pechino. In uno stadio gremito di tifosi cinesi bianconeri ma con una buona rappresentanza di sostenitori del Napoli, prende ufficialmente il via la stagione 2012/2013 con la squadra Campione D’Italia che affronta i vincitori dell’ultima Coppa Italia in una gara che già alla vigilia ha tutte le premesse di una vera battaglia.

    La Juventus vince la Supercoppa Italiana
    Per i bianconeri è la prima gara ufficiale senza l’allenatore Conte, sostituito in panchina da Carrera. Solito 3-5-2 con Bonucci centrale di difesa. In attacco Giovinco Matri.
    Mazzarri, che nelle ore che precedevano l’incontro si professava l’inventore della difesa a 3, schiera sulla carta un’insolito 3-5-1-1 che sul campo però somiglia molto ad un 4-5-1 con Cavani spesso trasformato nel ruolo di terzino.

    Partono subito bene i campioni d’Italia che già al 30′ registrano il 61% di possesso palla ai danni degli avversari. Tuttavia al 27′ è il Napoli ad andare a segno sfruttando il primo svarione difensivo: Cavani tutto solo davanti a Buffon insacca al secondo tentativo vanificando il miracolo del portierone azzurro. La Juve subisce il colpo del vantaggio e qualche minuto più tardi rischia il colpo del ko con Pandev prima ed Hamsik dopo, risultato salvato dall’estremo difensore bianconero.

    Al 37′ i bianconeri provano a rialzare la testa e ci riescono con un bel tiro al volo di Asamoah che dal limite dell’area supera De Sanctis. 1-1 e partita che si fa sempre più bella e maschia. Il pareggio però è solo momentaneo perchè al 41′, dopo un imbarazzante svarione di Bonucci, Pandev punisce Buffon infilando il 2-1.

    Nella ripresa la Juve prova a cambiare ritmo sostituendo uno spento Matri con Vucinic. E proprio il montenegrino cambia le sorti dell’incontro già al 49’quando scaglia un tiro potente che De Sanctis devia sulla traversa. E’ ancora De Sancits ad esaltarsi al 53′ vanificando una bella punizione di Pirlo.
    Vucinic torna nuovamente protagonista tra i bianconeri: prima è Cannavaro a salvare miracolosamente su un tiro del montenegrino, poi al 72′ si procura il calcio di rigore anticipando in area l’intervento di Fernandez. Vidal trasforma dagli undici metri il 2-2 che manda su tutte le furie la panchina azzurra e i suoi uomini in campo. E’ solo il preludio di ciò che accadrà solo qualche minuto più tardi, esattamente all’85’ quando Pandev viene espulso da Mazzoleni su suggerimento del guardalinee che avrebbe sentito qualche parola di troppo del macedone. Il Napoli resta in 10 poco prima del fischio finale, ma allo scadere del 3′ di recupero c’è spazio anche per il rosso di Zuniga per un fallo su Giovinco: il Napoli resta in 9 uomini per la furia di Mazzarri che, per le proteste, viene invitato dal direttore di gara a dirigersi negli spogliatoi.

    Si va ai supplementari con la Juve che in netta superiorità numerica infligge il colpo del 3-2 su un cross di Pirlo deviato in porta da Maggio e poi il definitivo 4-2 di Vucinic involato a rete da Asamoah, quest’ultimo tra gli uomini più in forma nelle fila bianconere.

    La Juventus si aggiudica il trofeo, il Napoli non ci sta e decide di disertare la premiazione ufficiale per protesta.

  • La Juve assegna i nuovi  numeri di maglia, ancora libera la 10 di Del Piero

    La Juve assegna i nuovi numeri di maglia, ancora libera la 10 di Del Piero

    In vista della finale della Supercoppa Italiana di domani, 11 Agosto, contro il Napoli di Mazzarri, la Juve ha presentato in Lega Calcio i numeri ufficiali delle maglie per la stagione 2012-2013. La scelta della società bianconera è quella della numerazione standard, partendo dal numero 1. La sorpresa, nella presentazione delle maglie dei Campioni d’Italia, è l’assenza della maglia numero 10, numero che fino al 23 Maggio scorso apparteneva al Capitano Alessandro Del Piero. Alex aveva ricevuto l’onore di indossare quel numero come erede di Roberto Baggio nel lontano 1995. Che nessuno giocatore si sia sentito di raccogliere un’eredità così incombente come quella lasciata da Del Piero? O vano tentativo da parte della società di rendere omaggio all’ex capitano? In fin dei conti lo stesso Pinturicchio, qualche giorno dopo l’addio alla Vecchia Signora, aveva chiesto di non ritirare il numero 10 affinchè un altro bambino possa un giorno coronare il sogno di poterla indossare.

    Prima maglia Juve 2013

    Poche novità nell’assegnazione dei numeri, confermati quelli dei senatori per cui 1 per Buffon, 3 per Chiellini, 8 per Marchisio, 21 per Pirlo, Pepe conferma la sua 7, Bonucci la 19, Barzagli la 15. La novità riguarda Vucinic che abbandona la 14 della stagione scorsa per la 9 lo scorso anno occupata da Iaquinta; Quagliarella si riprende la sua 27 che prima era di Milos Krasic. Per i nuovi acquisti il 22 di Vidal va ad Asamoah, il cileno a sua volta si impossessa della 23 già, mentre Lucio ha preso la numero 2, Pogba ha scelto la numero 6, Alberto Masi possibile titolare in Supercoppa Italiana sceglie il numero 5, mentre Mauricio Isla sceglie la 33. Nei portieri il 30 è confermato per Storari mentre Leali eredita la 13 da Alex Manninger. Niente numero per i tre in attesa di partenza per altre destinazioni Iaquinta, Martinez e Pazienza.

    Rimane da sciogliere il nodo “maglia numero 10“, dopo il rifiuto di Marchisio di indossarla, l’ipotesi più plausibile è che sia attenda l’arrivo del fantomatico top player o, ancora, che a prendere il numero 10 sia Giovinco il quale, per il momento, ha scelto di indossare il 12.

    Ecco la lista dei numeri comunicati alla Lega di serie A :

    1 Buffon, 2 Lucio, 3 Chiellini, 4 Caceres, 5 Masi, 6 Pogba, 7 Pepe, 8 Marchisio, 9 Vucinic, 11 De Ceglie, 12 Giovinco, 13 Leali, 15 Barzagli, 16 Ziegler, 18 Boakye, 19 Bonucci, 20 Padoin, 21 Pirlo, 22 Asamoah, 23 Vidal, 24 Giaccherini, 26 Lichtsteiner, 27 Quagliarella, 30 Storari, 32 Matri, 33 Isla, 39 Marrone.

  • Mazzarri fa arrabbiare la Juve, Concina e Nitti spie all’allenamento

    Mazzarri fa arrabbiare la Juve, Concina e Nitti spie all’allenamento

    La Juventus ha lasciato l’Italia domenica scorsa alla volta di Pechino dove Sabato 11 Agosto proverà a conquistare il primo trofeo stagionale, la SuperCoppa italiana, ai danni del Napoli di Aurelio De Laurentiis.
    I bianconeri vogliono a tutti i costi conquistare il trofeo come buona base di partenza per la stagione futura, come riscatto per la finale di Coppa Italia persa contro gli azzurri di Mazzarri, come riconoscenza per l’ondata di affetto riservata dai tifosi bianconeri cinesi all’arrivo dei Campioni d’Italia e, perchè no, come rimedio per allontanare la pressione a cui alcuni dei tesserati bianconeri sono sottoposti perchè coinvolti nel vortice dello scandalo del calcioscommesse.

    La Juve sembra dunque molto determinata a raggiungere il suo obiettivo ma evidentemente non ha fatto i conti con l’avversario, altrettanto voglioso di conquistare il trofeo da rimanere coinvolto in una buffa e spiacevole faccenda di spionaggio ai danni dei rivali. Sembra infatti che Mister Mazzarri abbia mandato il tattico Enzo Concina e l’osservatore Claudio Nitti, due suoi stretti collaboratori, ad osservare gli allenamenti della Juventus, rigorosamente vietati agli estranei.

    Walter Mazzarri | © Paolo Bruno / Getty Images

    I due “spy-boys” quindi hanno pensato bene di aggirare l’ostacolo mettendo in atto le loro caratteristiche da italiani furbacchioni, approfittando del fatto che l’Olympic Sport Center Stadium presenta sotto le tribune alcuni locali adibiti a palestra con vista sul campo; qui proprio ieri erano in programma le lezioni di judo dei bambini cinesi e così Nitti e Concina hanno pensato bene di intrufolarsi insieme ai genitori dei piccoli atleti orientali accedendo ai locali da dove si intravedevano gli allenamenti della Juve. Traditi dai flash delle lorto macchine fotografiche, i due sono stati scoperti dalla security dei bianconeri e, una volta avvisato Paratici, avrebbero invano tentato una goffa fuga dal locale. Contrariato per il gesto irrispettoso e poco sportivo Paratici avrebbe subito contattato telefonicamente Riccardo Bigon lamentandosi per l’accaduto. E’ iniziata la guerra fredda pre-partita tra Juventus e napoli.

  • Juventus a Salerno prima vittoria senza Conte

    Juventus a Salerno prima vittoria senza Conte

    Si impone per 2-0 contro il Malaga la Juventus in quella che era la sua ultima amichevole prima della Supercoppa Italiana di scena a Pechino il prossimo 11 Agosto contro il Napoli. Quella di ieri è stata anche la prima partita  senza il suo allenatore Antonio Conte che per l’occasione è rimasto in tribuna lasciando il posto in panchina al duo Carrera e Filippi. L’intento era quello di fare le prove tecniche in vista della decisione del giudice sportivo sul processo legato al calcioscommesse.

    A decidere il match contro gli spagnoli, giocato a Salerno, ci pensa un ritrovato Matri autore di una doppietta. I bianconeri scendono in campo con il classico 3-5-2 rinunciando a Buffon per una contusione all’anca procurata nel riscaldamento; al suo posto l’ottimo Storari accompagnato in difesa dal giovane Marrone,Lichtsteiner e Lucio, mentre a centrocampo Padoin e Asamoah sugli esterni, a Pirlo viene affidata la regia con Vidal e Marchisio ai suoi fianchi, in attacco Matri e Giovinco. Tra gli assenti Barzagli, Vucinic, Caceres, Chiellini, Isla e Pepe.

    Alessandro Matri | © Paolo Bruno / Getty Images

    Partono subito forte i bianconeri che già al 3′ passano in vantaggio grazie a Matri che raccoglia un cross dalla destra di Padoin, l’attaccante stoppa il pallone si gira e batte Caballero con un tiro di sinistro. Al 52′ azione quasi fotocopia, con Padoin che mette in mezzo ancora per Matri che questa mette di testa il definitivo 2-0. Malaga che però in tutta la gara riesce a costruirsi delle buoni occasioni vanificate tutte da un ottimo Storari: prima vola sul destro da fuori di Maresca e poi ribatte il colpo di testa ravvicinato da Fernandez.
    Nel corso del match girandola di cambi ma significativo è il boato del pubblico che accoglie al 32′ l’ingresso in campo di Leonardo Bonucci,sottolineando che i tifosi sostengono incondizionatamente il difensore dopo le richieste di squalifica da parte del procuratore Palazzi.

    In mattinata la squadra si imbarcherà da Salerno per Pechino con scalo a Francoforte. Domani all’alba arrivo in Cina, alle 17 è in programma il primo allenamento. Questo l’elenco dei convocati per la sfida di sabato (pomeriggio in Italia, ore 14), diramata dal tecnico leccese e dal suo staff: ritornano in gruppo gli acciaccati Barzagli e Vucinic, restano a casa gli infortunati di lungo corso Chiellini, Isla e Caceres, mentre non farà parte dell’avventura Pazienza in procinto di trasferirsi. Prenderanno parte alla spedizione orientale Buffon, Storari, Leali, Branescu, Barzagli, Bonucci, De Ceglie, Lucio, Masi, Rugani, Lichtsteiner, Untersee, Ziegler, Asamoah, Giaccherini, Marchisio, Marrone, Padoin, Pepe, Pirlo, Pogba, Vidal, Boakye, Giovinco, Matri, Quagliarella e Vucinic.

    Juventus-Malaga 2-0 video highlights
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