Autore: fazzit77

  • Juve dopo Caceres… Cissokho e Nainggolan

    Juve dopo Caceres… Cissokho e Nainggolan

    Nel corso di un’intervista rilasciata ai microfoni di calciomercato.it, Alì Barat, il procuratore di Aly Cissokho, 25 anni esterno sinistro del Lione, ha sciolto qualche dubbio sul futuro del suo assistito. Cissokho, che in passato è stato ad un passo dal vestire la maglia del Milan, potrebbe presto arrivare alla corte di Antonio Conte visto che il procuratore ha ammesso di trovarsi in Italia per un appuntamento fissato per venerdì 27 gennaio, con la dirigenza bianconera – “Se il mio assistito va via a Gennaio dal Lione, sarà solo per la Juve” – avrebbe dichiarato Barat.

    Il contratto che lega Cissokho al Lione ha validità fino al 2014 e benchè il club francese ha proposto al giocatore un rinnovo biennale, la proposta sembre essere stata rifiutata dal diretto interessato che per il futuro vorrebbe cambiare aria; il Lione inoltre ha bisogno di liquidità e per questo potrebbe vendere l’esterno sinistro valutandolo circa 9 milioni di euro.

    Negli ultimi tempi il Lione ha rifiutato un’offerta da parte del Newcastle che aveva offerto 7 milioni, e sembra che sul gicatore ci sia Manchester United.

    “La Juve è una grande squadra, gioca in maniera offensiva e Aly vuole giocare la Champions e loro ora sono primi in classifica” – ha continuato Barat che, ha anche escluso la corsa della Roma al proprio assistito.

    Dopo aver sistemato la difesa con l’accordo per Caceres per il quale manca solo l’ufficialità, ora la Juve si pone l’obiettivo di sistemare la linea mediana. Nei giorni scorsi si parlava dell’acquisto di Guarin, ma la trattativa per il colombiano può definirsi ormai chiusa per la questione extracomunitari, la Juve infatti, assicurandosi Caceres avrebbe esaurito i posti disponibili.

    Il nome principale su cui ripiegare la scelta resta quello di Radja Nainggolan, una trattativa difficile ma non impossibile, anche se il presidente del Cagliari Cellino ha dichiarato che il suo giocatore lascierà la Sardegna alla volta di Torino solo a Giugno, ma la sensazione è che con un accordo ben definito, in particolare sulle contropartite tecniche, il calciatore Belga possa già raggiungere la Juventus a gennaio.
    Sono quattro i nomi che potrebbero inserirsi nell’affare: Ekdal, Immobile, Marrone e Pasquato, tutti giocatori che interessano molto ai sardi. Non è da escludere che nelle prossime ore ci siano delle novità sull’asse Torino-Cagliari, con la Juve che non ha nascosto il suo interesse per Behrami ma che Cellino ha ermeticamente rifiutato qualsiasi trattativa. Molto lontane restano infine anche le trattative per Palombo, Pizarro e Parolo.

    In conclusione segnaliamo l’ultima notizia data dai media su Mattia Destro: l’attaccante del Siena ma di proprietà del Genoa avrebbe rifiutato un’offerta dell’Inter, sua ex squadra che lo bocciò a suo tempo. Dietro il rifiuto di Destro pare che ci sia anche l’interesse della Juventus.

  • Coppa Italia, Juventus  Roma 3-0, è semifinale per i bianconeri

    Coppa Italia, Juventus Roma 3-0, è semifinale per i bianconeri

    Negli ultimi anni la Roma aveva eliminato i bianconeri dalla Coppa Italia per ben due volte, ma questa volta la squadra di Conte ha superato l’ostacolo senza troppi problemi e con grande merito. Sul campo si è vista una netta supremazia da parte della Juventus, priva di 5 uomini titolari, ma che le riserve non hanno fatto rimpiangere, a dimostrazione che il lavoro di squadra vale molto più del singolo giocatore.
    Dall’altra parte una Roma che non ha mai impensierito la squadra bianconera, ha giocato finchè la perla di Del Piero non ha tagliato completamente le gambe alla squadra di Luis Enrique, ma era chiara la supremazia sia come gioco sia come divario tecnico tra le due squadre.

    Antonio Conte | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Conte ha adattato l’ennesimo modulo con il 3-5-2 per esaltare i giocatori a disposizione viste le tante assenze e le scelte forzate in difesa vista la ristretta rosa di difensori disponibili, in attesa dell’acquisto quasi concluso di Caceres.
    La Juventus subito in vantaggio al 6’ con Giaccherini che scatta sul filo del fuorigioco, si presenta a due passi dal portiere giallorosso e mette in rete.
    Fino al 29’ la gara è rimasta aperta per i giallorossi, fino a quando Del Piero ha deciso di segnare il primo gol stagionale, con un “gol alla Del Piero“, mettendo la palla sotto all’incrocio dei pali con un tiro a rientrare dal limite dell’area di rigore, gol fantastico partita già chiusa visti gli sterili attacchi della roma portati quasi sempre da Pjanic il migliore dei suoi, con Storari sempre attento.

    Nella ripresa è sempre la Juventus a comandare il gioco aspettando la Roma e ripartendo in contropiede, ma le occasioni migliori sono sempre per la Juventus che sfiora ripetutamente il gol del definitivo k.o. avvantaggiati dall’espulsione di Lamela, colpendo anche la traversa con Quagliarella al suo rientro dopo l’operazione allo zigomo.
    Gol che arriva all’89’ grazie all’ennesima incursione in aria di Estigarribia che mette in mezzo un cross deviato in rete da Kjiaer nel disperato tentativo di anticipare Matri entrato al posto di Borriello, 3 a 0 meritato e tutti sotto la curva a festeggiare la semifinale in attesa di conoscere il prossimo avversario che uscirà dalla sfida di giovedì tra Milan e Lazio.
    Conte può ritenersi soddisfatto di tutti i suoi calciatori che stasera hanno battuto la Roma, meritano una citazione i giocatori meno impiegati fino ad oggi come Estigarribia devastante sulla corsia di sinistra, Giaccherini autore di una prova strepitosa e impreziosita dal suo secondo gol in pochi giorni e in Coppa Italia, della riconferma del giovane Marrone che non ha fatto rimpiangere Marchisio, Borriello che alla prima da titolare ha lottato su ogni pallone, e poi l’infinito capitano Del Piero, non soltanto per il gol stupendo, ma per quello che ancora oggi riesce a dare in campo.

    Reti: 6′ Giaccherini (J), 29′ Del Piero (J), 44′ st autogol Kjaer (R)

    Juventus: Storari 6; Bonucci 6, Barzagli 6, Chiellini 6; Lichsteiner 7, Marrone 6,5, Pirlo 6,5, Giaccherini 7 (43′ st Krasic), Estigarribia 7, Borriello 6 (18′ st Matri sv), Del Piero 7,5 (31′ st Quagliarella sv). A disposizione: Manninger, De Ceglie, Pazienza, Vidal. All: Conte.
    Roma: Stekelenburg 5,5, Josè Angel 5, Heinze 5,5, Kjaer 5,5, Taddei 4,5; Simplicio 5,5 (22′ st Greco sv), Gago 5, Pjanic 6; Totti 5, (26′ st Perrotta sv); Bojan 4,5, (7′ st Borini 5,5), Lamela 4. A disposizione: Lobont, Juan, Rosi, Viviani. All: Luis Enrique.

    Arbitro: Luca Banti 5, di Livorno
    Note: ammoniti Estigarribia (J), Barzagli (J), Pjanic (R), Simplicio (R), Totti (R) Krasic (J). Espulso Lamela (R) al 24′ st

  • Atalanta Juventus 0-2, le pagelle. Marrone, che personalità!

    Atalanta Juventus 0-2, le pagelle. Marrone, che personalità!

    Al giro di boa la Juventus si presenta con due titoli, quello di Campione d’inverno e quello di squadra imbattuta. Antonio Conte riesce nel suo intento di portare la società bianconera a sperare nel titolo che da troppi anni manca in corso Galileo Ferraris.

    Luca Marrone

    Battendo l’Atalanta per 2 reti a 0 grazie a Lichtsteiner e Giaccherini, la Juventus mantiene il punto di vantaggio sulla diretta avversaria in attesa di sapere i risultati dai campi. Buona la prestazione dell’undici di Mister Conte che aveva sete di vittoria dopo le ultime due partite contro Lecce e Cagliari. A cambiare volto alla partita, dopo due legni colpiti (il primo da Barzagli e il secondo da Vidal) e dopo gli sciupi di Matri e Vucinic, sono stati gli ingressi in campo di Giaccherini e Marrone. Il primo ha preso il posto in campo di Marchisio, rimasto negli spogliatoi per acciacchi, e il secondo al posto di Pepe che ha rimediato una distorsione alla caviglia durante uno scontro con Peluso.

    Ordinata la gara dei bergamaschi che provano a contenere l’azione dei bianconeri provando a far male con le ripartenze talune volte arrivando alla conclusione con Denis.

    PAGELLE JUVENTUS

    Buffon 6,5: Sempre attento. Viene chiamato in causa poche volte anche grazie al grande lavoro di Chiellini e Barzagli.
    Lichtsteiner 7: Ci mette anima e cuore in ogni partita, segna il gol dell’ 1 a 0.
    Barzagli 7: Sempre preciso ed elegante, colpisce il palo di Consigli nel primo tempo.
    Chiellini 7: Un monumento non sbaglia nulla, vero leader della retroguardia bianconera.
    De Ceglie 6,5 Cresce partita dopo partita, dopo l buona prestazione contro il Cagliari, il terzino si prenota un posto da titolare per la fascia sinistra.
    Pirlo 6,5: Gli basta una carezza al pallone per sbloccare la partita. Il suo avvio di gara non è entusiasmante, ma quando si accende lui si illumina tutta la gara.
    Marchisio 6: Corre tanto e pressa tutto e tutti ma è costretto ad uscire per infortunio.
    -dal 1’ s.t. Giaccherini 7,5: Cambia il passo alla juve con molte accelerazioni, la sua rete, che chiude la partita con il gol del 2 a 0, è il premio di una prestazione fino a quel momento perfetta.
    Vidal 6: Prezioso per questa squadra, la sua è una partita non brillante ma di grande sacrificio. Colpisce la traversa con un gran tiro dalla distanza.
    Pepe 6: Un po’ in calo ma attacca, difende e aiuta i compagni, si arrende per una distorsione alla caviglia.
    -dal 24 s.t. Marrone 7: Un assist delizioso per il 2-0 finale, giocatore fortemente voluto da Conte ha un’intera carriera davanti.
    Vucinic 5,5: corre tanto ma a volte bisogna che un’attaccante segni anche per due partite consecutive.
    -dal 41’ s.t. Bonucci 5 Viene chiamato in causa per gli ultimi 4 minuti di partita, lui perde un pallone facile nel mezzo dell’aria di rigore rischiando di riaprire una partita già chiusa, riesce a farsi notare solo per i ripetuti errori che commette in ogni partita.
    Matri 5,5 Mezzo voto in più perché avvia l’azione del 2 a 0 ma è deludente sotto porta, non gli mancano i palloni.
    ALL: Conte 7 non si accontentava di un risultato minimo, infatti ha raccolto il massimo.

    PAGELLE ATALANTA

    Consigli 7: Attento e pronto quando viene chiamato in causa, nel primo tempo viene graziato per due volte dal legno.
    Raimondi 6: Vucinic e De Ceglie non gli danno tregua ma comunque assolve il suo compito senza grosse sbavature ne lodi.
    Manfredini 6: Il capitano con l’esperienza nonostante il risultano non demerita.
    Ferri 5,5: La sua non è una partita felice, ha rischiato molto ed è stato graziato solo dagli errori sotto porta dell’attacco bianconero.
    Peluso 6: Grinta e fiato non mancano nei 90′ del terzino che ha dalla sua però la colpa di essersi addormentato sul gol di Lichtsteiner
    Schelotto 5: Deludente la prestazione dell’oriundo che perde il duello fisico con De Ceglie.
    dal 31 s.t. Ferreira Pinto: s.v
    Cigarini 6: Anche per il centrocampista partita non facile. Tuttavia raddoppia spesso ed è tra i più generosi della formazione bergamasca.
    Padoin 5: Deludente, confuso e quasi sempre fuori posizione.
    Bonaventura 5: Perde nettamente il confronto con Lichtsteiner che per tutti i 90′ costituisce per lui una spina sul fianco.
    dal 18’ s.t. Marilungo 5 Volenteroso ma non riesce a cambiar volto alla partita.
    Maxi Moralez 5,5: Qualche spunto degno di nota per l’argentino che però deve fare i conti con le due colonne centrali della retroguardia bianconera.
    dal 38’ s.t. Gabbiadini s.v.
    Denis 6,5: E l’unico vero lottatore degli uomini di Colantuono. Ha qualche occasione che però non sfrutta per come dovrebbe. Grande prova di volontà e generosità la sua.,
    All. Colantuono 5.5: Ha dovuto fare i conti con le numerose assenze in difesa e a centrocampo. La sua squadra regge bene il primo tempo ma dopo la rete dell’1-0 avverte il colpo etando la spugna.

    HIGHLIGHTS ATALANTA JUVENTUS 0-2

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  • Atalanta Juventus 0-2, bianconeri campioni d’inverno

    Atalanta Juventus 0-2, bianconeri campioni d’inverno

    Mister Antonio Conte riesce a centrare il suo primo traguardo stagionale, la Juventus chiude il girone d’andata in testa alla classifica battendo l’Atalanta per 2-0 e conquistando il titolo di campione d’inverno che mancava da 6 anni, e a poco servono i risultati delle altre dirette inseguitrici che si affronteranno oggi, la Juventus ha centrato il suo diciannovesimo risultato utile consecutivo nell’attuale campionato senza subire sconfitte (venti se si considerea la partita di Coppa Italia vinta contro il Bologna).

    Pirlo, Chiellini e Buffon | © Marco Luzzani/Getty Images

    Nonostante la pessima mira sotto porta di Matri e le pochissime conclusioni in porta di Vucinic i bianconeri riescono a dominare la squadra di Colantuono, una formazione quella Bergamasca volenterosa e a tratti aggressiva ma che si presenta raramente dalle parti di Gigi Buffon, i maggiori pericoli la squadra bianconera li riceve più per demeriti propri che per meriti altrui, nello specifico ci riferiamo a palle regalate sulla trequarti agli avversari o, come accade spesso, le principali azioni pericolose la difesa bianconera le subisce da calci piazzati.

    A sbloccare il risultato è una straordinaria giocata ad opera di Pirlo-Lichtsteiner con il fantasista che inventa un assist di precisione a tagliare fuori tutta la retroguardia bergamasca trovando lo svizzero che con un gran tuffo di testa trafigge da due passi l’ottimo, fin lì, portiere Consigli. La Juve passa quindi al 54′ sbloccando una partita che stava diventando insidiosa ma che era stata dominata dagli uomini di Conte che potevano recriminare di aver colpito un palo con Barzagli e una traversa con un tiro dalla lunghissima distanza di Vidal.

    Ma i bergamaschi non ci stanno e ci provano a far tremare la retroguardia bianconera, ma poco impensierisce l’ottima volontà di Denis che però viene poco assistito dai compagni e invece ottimamente seguito da un attento Chiellini. L’Atalanta lascia spazi agli attaccanti Juventini che risultano disastrosi sotto porta tanto da non riuscire a chiudere la partita come spesso è accaduto in questa stagione, ma ci pensano i neo entrati Marrone e Giaccherini all’81’ a chiudere i conti per il 2-0 finale. Perfetto anche l’assist del giovanissimo Marrone e il conseguente gol al volo dell’ex del Cesena. E già, Giaccherini proprio lui voluto a tutti i costi da Conte, giocatore che quando chiamato in causa riesce a fare il suo.
    Una nota a parte merita il giovane Marrone, entra in campo al posto di Pepe infortunato e si presenta davanti a Consigli che effettua un miracolo sul tiro del giovane centrocampista, effettua l’assist al millimetro per il gol di Giaccherini, e dimostra tanta qualità in mezzo al campo, merita più considerazione, questi sono i nuovi Marchisio che avanzano. Una nota positiva anche per Chiellini che è ritornato al centro della difesa con ottimi risultati, oltre a De Ceglie che si sta riprendendo con prepotenza la fascia di sinistra.
    In attesa degli acquisti di Gennaio e dei gol degli attaccanti la Juventus può ritenersi soddisfatta.

  • Atalanta Juventus, Matri o Borriello il dubbio di Conte

    Atalanta Juventus, Matri o Borriello il dubbio di Conte

    Alla vigilia della sfida contro l’Atalanta, il tecnico Juventino Antonio Conte ha dichiarato: “Non firmo mai per obiettivi minimi anche perchè da parte nostra abbiamo l’obbligo di fare sempre il massimo e di sognare, siamo partiti sognando e ora continuiamo a sognare, non avrei firmato a giugno per obiettivi minimi, non lo faccio adesso”, quindi c’è da giurare che la Juventus non andrà a Bergamo per accontentarsi di un pareggio ma vuole la vittoria, che garantirebbe ai bianconeri il titolo di campione d’inverno che manca da 6 anni.

    Antonio Conte | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Questa partita rappresenta per Conte anche una rivincita personale: l’Atalanta è stata infatti la squadra con cui l’attuale allenatore della Vecchia Signora ha esordito nella massima serie da allenatore, quell’esperienza non finì purtroppo nel migliore dei modi (appena 13 punti in 13 partite, prima delle dimissioni). Proprio per questo, un’eventuale vittoria avrebbe un sapore ancora più speciale.

    Sul pullman che da Vinovo ha trasferito la compagine bianconera a Bergamo, dove stasera allo stadio “Atleti Azzurri d’Italia”, Atalanta Juventus si affronteranno per l’ultima gara del girone d’andata, c’erano venti giocatori, anche contro l’Atalanta verrà riproposto il 4-3-3.
    Conte può contare sul rientro dopo il turno di squalifica di Chiellini, che dovrebbe giocare insieme a Barzagli al centro della difesa al posto del deludente Bonucci, con De Ceglie che dovrebbe essere riconfermato sulla corsia sinistra, e Lichtsteiner sulla corsia di destra, mentre a centrocampo torna a disposizione Giaccherini dopo gli acciacchi delle scorse settimane, la linea mediana dovrebbe essere composta dai “soliti” Marchisio, Pirlo, e Vidal, mentre in attacco sono ancora indisponibili Quagliarella ed Elia, Matri sembra in vantaggio su Borriello, con Vucinic e Pepe a completare la linea che dovrebbe penetrare le fitte maglie della difesa Atalantina. Non è stato convocato Manninger, che nel corso della rifinitura ha rimediato un lieve trauma distorsivo alla caviglia sinistra, al suo posto è stato convocato il portiere della Primavera Sluga. Quindi sono rimasti a casa tutti quei giocatori in partenza: Motta, Grosso, Iaquinta, Toni, Amauri ed anche Michele Pazienza. Il centrocampista pugliese ha chiesto di essere ceduto e con tutta probabilità la settimana prossima si trasferirà all’Udinese.

    L’Atalanta non potrà contare su Lucchini e Carmona, entrambi squalificati, e su Masiello non convocato dal tecnico Colantuono che rilancia dal 1′ Maxi Moralez il quale agirà sulla trequarti a supporto di Denis, al centro della difesa torna Manfredini in coppia con Ferri, mentre a centrocampo si rivedrà Bonaventura sulla fascia sinistra, con Schelotto sul versante opposto; in mezzo Padoin affiancherà Cigarini. Indisponibile Bellini, oltre al lungodegente Capelli. Sara’ Domenico Celi l’arbitro designato a dirigere l’anticipo serale della 19/a giornata.

    PROBABILI FORMAZIONI ATALANTA JUVENTUS

    ATALANTA (4-4-2): Consigli; Raimondi, Ferri, Manfredini, Peluso; Schelotto, Cigarini, Padoin, Bonaventura; Moralez, Denis.
    Panchina: Frezzolini, Minotti, Gabbiadini, Ferreira Pinto, Stendardo, Marilungo, Tiribocchi.
    Allenatore: Colantuono

    JUVENTUS (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Chiellini, De Ceglie; Vidal, Pirlo, Marchisio; Pepe, Matri, Vucinic.
    Panchina: Storari, Bonucci, Marrone, Estigarribia, Giaccherini, Del Piero, Borriello.
    Allenatore: Conte

  • Lecce Juventus 0-1, le pagelle. Bene Vucinic e Barzagli

    Lecce Juventus 0-1, le pagelle. Bene Vucinic e Barzagli

    Una vittoria conquistata con fatica permette alla Juve di rimanere aggrappapa alla vetta della classifica. A mettere a segno l’unica rete del match ci pensa il solito Matri che sfrutta al meglio l’errore di Benassi che su un tiro senza pretese da parte dell’ex Vucinic respinge dalle parti di Matri che comodamente mette a segno.

    Andrea Barzagli | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    PAGELLE JUVENTUS

    Buffon 6,5: una sicurezza quando il Lecce si presenta dalle sue parti.
    Lichtsteiner 6: controlla bene la sua corsia ma spinge pochissimo.
    Barzagli 7: ormai una garanzia per la difesa, il migliore della retroguardia bianconera.
    Bonucci 5: è l’anello debole della difesa, sbaglia tutto: passaggi, appoggi, stop e chiusure. I maggiori pericoli arrivano per le sue amnesie.
    Chiellini 6: tanta grinta e tanta corsa ma spesso dalla sua zona nascono i pericoli degli avversari. Cuadrado quasi sempre lo salta.
    Vidal 6: meno brillante delle altre partite ma efficace corre per due e si fa valere in mezzo al campo.
    Pirlo 6: non è stata di certo una delle sue migliori partite della stagione, ma è sempre nel vivo delle azioni che cerca sempre di velocizzare. Perde qualche pallone di troppo in mezzo al campo, ma per una volta si può accettare la sua “normalità” in campo. 42’ st Marrone sv.
    Marchisio 6: appare stanco e meno lucido ma contribuisce alla vittoria, appoggia sempre le azioni. 40′ st De Ceglie sv.
    Pepe 6: nel primo tempo si fa notare solo per i continui richiami di mister Conte. Cresce nel secondo tempo senza strafare.
    Quagliarella sv: esce dopo pochi minuti per un brutto infortunio allo zigomo. Al 22esimo Matri 7: quando c’è da buttare dentro la palla lui c’è sempre, ma sciupa altre facili occasioni e fallisce due contropiedi a campo aperto sbagliando l’ultimo passaggio.
    Vucinic 6,5: corre e si sacrifica per la squadra la sua classe e le sue accelerazioni fanno male in ogni momento, suo il merito del gol.
    Conte, merita la sufficienza poteva osare qualcosa in più quando il Lecce si è scoperto, ma questa è una vittoria fondamentale in vista delle prossime partite, e il merito è anche suo.

    PAGELLE LECCE

    Benassi 5,5: è grazie al suo errore che la Juve porta a casa i tre punti. Buone le risposte sui pochi tiri in porta di Vucinic e Matri.
    Oddo 6: Fa il suo dovere senza troppe sbavature. Rischia un rigore su Vucinic passato inosservato dall’arbitro.
    Tomovic 6: Il meno sicuro del reparto difensivo ma risolleva la sua prestazione sul finale quando fa un provvidenziale recupero su Matri.
    Esposito 6: Premiato a discapito di Ferrario per la maglia da titolare, tutto sommato non fa rimpiangere la scelta al suo allenatore.
    Cuadrado 6,5: La spina nel fianco di Chiellini per la sua velocità, corre e spinge molto sulla fascia destra.
    Obodo 6: Buona la sua prestazione, dai suoi piedi spesso nascono le ripartenze dei leccesi. Sul finale rischia anche la rete del pari che viene però murata da Barzagli.
    Giacomazzi 6,5: Leader della squadra pugliese, sempre molto attento e ordinato.
    Olivera 6,5: prova l’inserimento più di una volta.
    Mesbah 6: si vede poco nella spinta, ma quelle poche volte che viene cercato dai compagni non demerita.
    Muriel 5,5: Il più confusionario e svogliato dei leccessi, Cosmi spesso lo richiama alla sua posizione
    Di Michele 5: giornata decisamente no per l’attaccante che sciupa un sacco di buone occasioni come quella al 57′ in cui si trovca a sbagliare un gol incredibile
    Dall’83’ Corvia s.v.
    Dal’ 72′ Pasquato 6: Forse nervoso per la prestazione con i bianconeri che lo penalizza nella finalizzazione

    HIGHLIGHTS LECCE JUVENTUS 0-1

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  • Lecce Juventus 0-1, Matri decide una gara sofferta

    Lecce Juventus 0-1, Matri decide una gara sofferta

    Inizia con una vittoria il 2012 per la capolista Juventus sul campo del Lecce, Conte, che torna nella sua terra da avversario, può essere contento solo per i tre punti, la squadra vista in campo oggi era solo lontana parente di quella ammirata nelle precedenti uscite.

    Alessandro Matri | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Cosmi manda in campo il Lecce secondo il modulo 3-5-2: Benassi in porta; Oddo, Esposito e Tomovic in difeda; Mesbah e Cuadrado a spingere sulle corsie laterali e pronti a correre su tutta la fascia di competenza, Giacomazzi Obodo e Strasser in mediana e Di Michele a far coppia in attacco con l’insidioso Muriel. Conte stupisce tutti scegliendo all’ultimo minuto Quagliarella al centro dell’attacco anzichè Matri come tutti si attendevano alla vigilia rispondendo con il solito 4-3-3: Buffon tra i pali; difesa con Lichsteiner, Barzagli, Bonucci e Chiellini; Vidal e Marchisio a centrocampo al fianco del regista Pirlo pronto ad innescare le giocate di Pepe e Vucinic in avanti con, come già detto, Quagliarella boa centrale.

    La partita è stata decisa da un gol di Matri appena entrato al posto proprio dello sfortunato Quagliarella che per il secondo anno consecutivo abbandona la prima partita dell’anno dopo la sosta per infortunio (l’attaccante napoletano ha riportato la frattura dello zigomo destro, verrà operato nella giornata di domani), comunque tre punti fondamentali per la squadra di Conte di fronte ad un buon Lecce che non meritava sicuramente la sconfitta per quello che ha fatto vedere in campo, sfiorando in più di una occasione il pareggio. La Juve ha avuto il demerito di non aver saputo chiudere il match quando il Lecce si sbilanciava in avanti alla ricerca del gol del pari e può anche recriminare per un rigore non concesso dal direttore di gara Bergonzi (molto permissiva la sua direzione) per un fallo su Vucinic che avrebbe scritto la parola fine alla gara.

    Con la vittoria la Juve sale a quota 37 punti e tiene testa al Milan che nel pomeriggio ha espugnato Bergamo per 2-0, al Lecce invece spetta un’altra settimana di fuoco, con l’ultimo posto in classifica lo spettro della Serie B è sempre più vicino.

  • Juve, Conte vicino all’addio in estate per lite con Marotta

    Juve, Conte vicino all’addio in estate per lite con Marotta

    E’ iniziata nel migliore dei modi l’avventura di Antonio Conte alla guida della sua Juve chiudendo il 2011 in testa al campionato insieme al Milan e con in più il record di non aver ancora subito la prima sconfitta stagionale. Eppure, nonostante l’oasi felice ben dipinta grazie ai risultati, sembra che l’allenatore fosse vicinissimo alla rottura ancor prima di iniziare.

    Antonio Conte, mister bianconero | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Secondo una clamorosa indiscrezione rivelata dal quotidiano Libero, il tecnico bianconero è stato sul punto di dare le sue dimissioni, pare infatti che Conte ai primi di agosto abbia avuto una furiosa lite con Marotta. Il motivo della rottura con il dg sarebbe riconducibile ad incomprensioni sul mercato e, in particolar modo, sembra che il tecnico non abbia gradito alcune scelte che erano state fatte dal dg sulla cessione di alcuni giocatori, su tutti Bonucci, Giovinco e Pepe.

    Sembra che il tecnico abbia minacciato le dimissioni se non fosse toccato a lui, e non Marotta, avere l’ultima parola sul mercato. Forte del consenso e della stima del presidente Andrea Agnelli e dei senatori dello spogliatoio, Conte ha avuto la meglio sul dg Marotta, che in passato è stato reduce di una campagna acquisti discutibile soprattutto per le scelte di acquistare Motta e Martinez e di lasciar partire Trezeguet. La lite però potrebbe aver coinvolto anche altri giocatori sia in partenza e poi bloccati all’ultimo come Marchisio, che nello scorso mercato estivo era molto vicino al Milan, sia in entrata, come Inler che il tecnico non considerava adatto ai suoi schemi e che poi è stato rimpiazzato da Vidal, più utile nello scacchiere di Conte.

    Il resto è storia che ormai tutti conoscono: la società bianconera ha deciso di accontentare il tecnico bianconero facendo bloccare il trasferimento di Bonucci, chiamando dal Cesena Giaccherini come sostituto di Giovinco e confermando Simone Pepe, giocatore che Marotta stava per cedere e che oggi sta ricambiando la fiducia di mister Conte con una strepitosa stagione dimostrandosi uno dei migliori in campo.

    Conte si impone definitivamente, nello spogliatoio e in società, Marotta ne esce un po’ ridimensionato. I risultati per ora danno ragione al tecnico.

  • Juventus, Borriello firma. Amauri verso Firenze

    Juventus, Borriello firma. Amauri verso Firenze

    Manca davvero pochissimo alla chiusura, in positivo, della lunga love story tra Borriello e la Juventus, l’attaccante giallorosso infatti sta per firmare il suo legame con la società bianconera con un contratto che prevede un prestito oneroso con diritto di riscatto.

    I due amministratori delegati Giuseppe Marotta e Claudio Fenucci si incontreranno tra poche ore per definire gli ultimi dettagli dell’accordo che, secondo i ben informati, prevede un milione di euro per le prestazioni del giocatore ed un eventuale versamento di circa 8 milioni per l’acquisto definitivo. Marco Borriello dovrebbe quindi partecipare alla seduta di allenamento a Vinovo già subito dopo Capodanno divenendo così il botto del calciomercato Juventus invernale.

    Marco Borriello e Barzagli presto compagni | ©Getty Images

    Quello dell’attaccante, ormai quasi ex Roma, non è l’unico arrivo in sponda bianconera, infatti lo scatenato Marotta sta trattando altri 2 colpi d’effetto. Il primo riguarda il ritorno a Torino di Martin Caceres, secondo colpo del calciomercato Juventus, che grazie alla sua flessibilità potrebbe dare fiato ai quattro componenti del reparto difesivo. L’affare si chiuderà grazie all’intermediazione del suo agente Beppe Bozzo con una formula ancora da stabilire, ma sembra che l’uruguagio sarà ceduto a titolo temporaneo, versando subito un piccolo acconto (2 milioni già a gennaio) e, in caso di soddisfazioni da entrambi le parti, a giugno ci potrebbe essere il riscatto (cifra che si aggira intorno ai 5 milioni).

    Secondo obiettivo quasi certo della Juve, oltre a Borriello e Caceres, è il centrocampista della Roma, David Pizarro, rimasto fuori dai progetti di Luis Enrique. Mister Antonio Conte aveva richiesto un rinforzo a centrocampo per dare respiro ad Andrea Pirlo e il cileno sembra la scelta più giusta, considerando che il giocatore può prelevare anche Marchisio e Vidal. A trattare con il dg bianconero anche questa volta è Beppe Bozzo che potrebbe inserire nella trattativa anche Cassetti, giocatore che a giugno si svincolerebbe gratis dai giallorossi ma, vista la forte richiesta del difensore anche da parte di altri club, la Juve potrebbe offrire una cifra modesta per assicurarsi subito l’ex giocatore del Lecce.

    I possibili arrivi nelle prossime ore, non devono distogliere l’attenzione sulle trattative in uscita Amauri, Toni, Iaquinta e Motta, dipenderà dal loro addio il bilancio del calciomercato bianconero e del lavoro complessivo di Marotta e Paratici. Il primo sembra essere il più corteggiato dalla Fiorentina che deve ormai rimpiazzare la cessione al Genoa del bomber Gilardino. Anche l’italo-brasiliano non ha nascosto di preferire la piazza viola a quella inglese del Tottenham o Fulham, società molto interessate al trasferimento del giocatore. Ma qui Amauri deve fare i conti con la concorrenza, ovvero con Pinilla, pupillo di Delio Rossi ai tempi del Palermo, e Maxi Lopez, giocatore ad un passo dal vestire la maglia rossonera ma che ora potrebbere essere la prima scelta dei Viola.

    Per Toni il futuro è ormai lontano dalla Juve. Anche per l’attaccante si prospetta un possibile ritorno a Firenze, ma obiettivamente il suo trasferimento alla corte di Delio Rossi sembra più difficile. Per lui potrebbe giungere a breve una chiamata all’estero. Stessa sorte per Iaquinta che, terminati i rumors di un suo interesse a Napoli, potrebbe lasciare presto Torino alla volta di Lecce o Novara, piazza quest’ultima che non ha entusiasmato molto il giocatore. Per lui si prospetta una partenza verso l’estero, con l’Espanyol in prima fila per l’ingaggio.

    Motta infine potrebbe salutare Torino per raggiungere lo Sporting Gijon, Mentre Grosso potrebbe decidere di accettare la corte degli Emirati Arabi. Rimane da sciogliere il quesito su Krasic: quale sorte per il serbo? Secondo un’attenta analisi di Tuttosport, il giocatore potrebbe addirittura non essere ceduto almeno per un motivo fondamentale: non lo si può svendere considerando i 15 milioni pagati al Cska nell’estate 2010. L’interesse del Chelsea per Krasic va così scemando visto che i Blue sarebbero disposti solo ad un prestito. Piuttosto il biondo potrebbe prendere in considerazione la corte degli ultimi giorni da parte del Fenerbahçe.

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  • Amauri a “La Stampa” “Lascerò la Juve ma non ho rifiutato il Genoa”

    Amauri a “La Stampa” “Lascerò la Juve ma non ho rifiutato il Genoa”

    Continua il braccio di ferro tra la Juventus e Amauri quest’ultimo ha da poco rifiutato l’offerta di un trasferimento immediato al Genoa.

    Amauri | ©Gabriele Maltinti/Getty Images
    In una recente intervista rilasciata al quotidiano La Stampa, l’italo-brasiliano, ormai fuori rosa da inizio stagione nella Juventus, ha tenuto a precisare che le indiscrezioni rilasciate ieri dai mass media riguardo al suo presunto rifiuto al Genoa non sono veritiere ammettendo però che i dirigenti rossoblù gli hanno offerto una proposta interessante e, siccome quella di Genova è una piazza a lui gradita, al più presto valuterà la questione con il suo procuratore.

    Oltre all’interesse del Genoa, che al momento però si è già assicurato l’ingaggio di Gilardino, Amauri confessa di aver comunque ricevuto offerte dall’Italia e dall’estero e a Gennaio andrà sicuramente a giocare altrove. Sul mancato trasferimento in altre squadre durante il mercato estivo il giocatore ha chiarito:

    “Chi mi voleva, non mi dava quello di cui si era trattato e parlato. Problema di lunghezza del contratto e non di soldi. A 31 anni si fa l’ultimo della vita e ho sempre chiesto un triennale: anche perché tre stagioni ad alto livello penso di poterle fare. A Parma l’ho dimostrato”.

    Il rapporto dell’italo-brasiliano con la società bianconera ormai è logoro da tempo. I rimpianti in questi ultimi tempi sono molti per Amauri, primo fra tutti quello di aver potuto dimostrare il suo valore con una squadra che, con il cambio di allenatore, ha dimostrato di aver cambiato mentalità. Altro rammarico per lui è quello di non aver potuto giocare al fianco di un giocatore fenomenale come Andrea Pirlo:

    “In qualche modo bisognerà risolvere questa situazione. Del resto, finora sono sempre stato zitto, non ho mai fatto casino, e mi sono allenato. Con i ragazzi della Primavera, stupendi, loro e l’allenatore Baroni, ma non è stato facile. Anzi, è stato un periodo davvero pesante. Le partite le ho viste, non tutte, ma molte ne ho viste. Ci sono ragazzi che conosco da anni e con loro il rapporto è rimasto ottimo. Stanno facendo un gran campionato. Ho due rimpianti, sono sicuro che in questa squadra, con un allenatore che ha cambiato quasi tutto, compresa l’aria pesante che c’era prima, starei facendo bene anch’io. Darei una mano. Il secondo è non aver giocato con Andrea Pirlo, l’acquisto chiave, il giocatore che ha messo a posto la squadra. Avrei potuto fare un sacco di gol. Spero di ritrovarlo in azzurro. Però non è la Juve più forte. La più vogliosa e arrabbiata, sì. Ma la più forte era quella del mio primo anno a Torino, con giocatori pazzeschi: Nedved, Trezeguet, Del Piero, che andava come un treno”.

    L’attaccante ha poi spiegato di aver pensato di mollare il calcio giocato, ma che l’amore e il sostegno della famiglia gli han fatto cambiare idea, ora non vede l’ora di giocare in un’altra squadra.
    Al momento le possibili destinazioni di Amauri sono la Fiorentina alla ricerca del sostituto di Gilardino il quale ha già effettuato le visite mediche col Grifone. Nelle ultime ore però è rimbalzata una notizia che ha del clamoroso: la punta italo-brasiliana della Juventus, secondo alcuni voci non confermate, sarebbe stato avvistata a Napoli, nei pressi del Vomero; anche se il giocatore in passato ha già vestito la maglia azzurra difficilmente l’affare si farà per due motivi principali: il primo è che i partenopei hanno appena acquistato l’attaccante cileno Eduardo Vargas, 22 anni, dall’Universidad de Chile, il secondo è che Amauri difficilmente accetterà di passare un altro anno in panchina.

    Tra supposizioni e indiscrezioni alla fine non è escluso che la pista migliore per Amauri sia nuovamente quella del Tottenham. Anche il Fulham sembra aver espresso il suo interesse per il giocatore, quello che è certo però è che Borriello aspetta solo l’addio dell’Italo-brasiliano per trasferirsi alla Juventus ma, secondo i più informati, l’attaccante giallorosso si troverebbe già a Torino e domani potrebbe già mettere la firma a quel contratto pronto ormai da diverso tempo.