Autore: fazzit77

  • Juve – Roma 4-0, per Conte si avvicina il sogno scudetto

    Juve – Roma 4-0, per Conte si avvicina il sogno scudetto

    C’era grande attesa per il big match Juve Roma dove gli uomini di Antonio Conte, con una grande prova di forza, ipotecano una buona parte di scudetto nella sfida del posticipo della trentaquattresima giornata di serie A. Dopo lo scivolone in casa del Milan contro il Bologna, la Juventus allunga le mani sul tricolore battendo con grande autorità una Roma quasi del tutto assente all’appuntamento allo Juventus Stadium, portandosi a +3 dai rossoneri a 5 giornate dalla fine.

    Parte subito a mille all’ora la Vecchia Signora e a Vidal bastano appena 8 minuti per sfoderare una doppietta: il primo goal arriva al 5′ di sinistro su cross di De Ceglie, il secondo invece è un potente destro diagonale su appoggio di Vucinic. La scelta di Luis Enrique di preferire De Rossi al centro della difesa al fianco di Kjaer (escludendo Heinze), e di inserire Rosi e Perrotta (quest’ultimo non in perfette condizioni fisiche) non si è dimostrata molto sensata, e infatti la Juventus dilaga. Al 26′ Marchisio si trova tutto solo davanti a Stekelenburg grazie ad un raffinato lancio di Vucinic, il centrocampista si allunga il pallone ma il numero uno giallorosso alza il ginocchio quel tanto che basta per far fischiare all’arbitro il calcio di rigore con conseguente, eccessiva, espulsione. Luis Enrique è costretto a richiamare in panchina Borini per consentire l’ingresso di Curci il quale ha il merito di parare il rigore calciato da Pirlo prima che lo stesso, sulla respinta, ridabisca in rete il il colpo del 3-0.

    Arturo Vidal doppietta in Juventus – Roma | GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Il primo tempo si conclude senza alcun accenno di risposta da parte della Roma che già nella ripresa sa che può solo cercare di limitare i danni. Come non detto perchè la Juve di questo anno ha più volte dimostrato di non volersi risparmiare e così al 52′ un colpo di tacco di Vucinic libera un gran tiro di Marchisio che di precisione chiude definitivamente il match sul 4-0. A risultato ormai acquisito (ma a dire il vero non è mai stato in pericolo) Conte pensa già al prossimo impegno con il Cesena per il recupero della 33° giornata, per questo sul finale c’è spazio anche per Giaccherini, Borriello e Del Piero al posto di Vidal Quagliarella e Vucinic, ma il loro ingresso non cambia il risultato anche perchè la Juventus ormai è soddisfatta della grande impresa e la Roma rassegnata attende solo il fischio della fine. Unica nota stonata in una partita perfetta è la querelle che ha visto protagonisti Lamela e Lichtsteiner: il primo avrebbe sfoderato all’indirizzo dell’avversario  le sue migliori doti da lama (il suo sputo potrebbe passare al vaglio della prova TV) come conseguenza del famoso gesto del 4 (ricordate quello di Totti a Tudor nel 2004?) che lo svizzero avrebbe esibito al giocatore giallorosso.

    La Juventus si sbarazza anche dell’ultimo ostacolo grande del campionato, mancano solo 15 punti per la conquista del tricolore, il primo dell’era post Calciopoli. E se finora per Conte la parola scudetto era un sogno da raggiungere, ora quel sogno comincia ad avvicinarsi alla realtà. Intanto la vittoria contro la Roma ha decretato per i  bianconeri la certezza di aver raggiunto la qualifica alla prossima Champions League. La Roma invece perde la buona occasione di avvicinarsi al terzo posto rimanendo a 50 punti, -5 dalla Lazio.

  • Juventus Roma, Quagliarella con Vucinic per l’allungo scudetto

    Juventus Roma, Quagliarella con Vucinic per l’allungo scudetto

    Si chiude con il big match tra Juventus e Roma il trentaquattresimo turno di campionato dopo il turno di stop forzato per la tragedia avvenuta a Piermario Morosini Sabato scorso.

    I bianconeri cercheranno di superare l’ultima “grande” del campionato che il calendario prevede da qui alla fine del torneo di Serie A. Forte del risultato del Milan che nel pomeriggio è stato fermato in casa dal Bologna sul punteggio di 1-1, la Juve punterà naturalmente alla vittoria e a mantenere la leadership in Campionato verso la conquista dello Scudetto mentre la Roma cercherà di approfittare dei pareggi di Lazio e Inter per la rincorsa al terzo posto utile per partecipare alla prossima Champions League.

    I bianconeri, avendo a disposizione l’intera rosa, non hanno grossi problemi di formazione e non dovrebbero esserci ballottaggi tra i reparti a meno di imprevisti dell’ultima ora. Conte si affiderà al 3-5-2 come nella gara d’andata e in quella di Coppa Italia. Recuperato Bonucci che giocherà con una maschera protettiva dopo la frattura al setto nasale, il reparto difensivo sarà completato da Barzagli e Chiellini con Lichtsteiner e De Ceglie sulle corsie laterali; la linea mediana a tre sarà formata dal trio Vidal-Pirlo-Marchisio, mentre Quagliarella in vantaggio su Matri farà coppia con l’ex della gara Vucinic. In alternativa l’allenatore bianconero potrebbe optare anche per il 3-4-3 che ha sancito le ultime vittorie in campionato, con l’inserimento di Pepe in attacco al posto di De Ceglie a centrocampo.

    Fabio Quagliarella | © AFP/Getty Images

    La Roma recupera Stekelenburg dopo l’influenza dei giorni scorsi ma quasi sicuramente perderà Borini per il riacutizzarsi del dolore alla zona lombare, al suo posto ballottaggio tra Bojian e Lamela con lo spagnolo in vantaggio. Luis Enrique, che potrebbe presentarsi a Torino con il 4-3-1-2, in difesa farà arretrare De Rossi che affiancherà uno tra Heinze e Kjaer con il supporto di Taddei e Jose Angel sulle corsie laterali, a centrocampo Gago e Pijanic supporteranno il giovane Marquinho in mediana, in attacco il trio sarà formato da Totti con Osvaldo e Bojian.

    Allo Juventus Stadium ci sarà l’ennesimo tutto esaurito, arbitro della gara sarà Bergonzi di Genova.

    PROBABILI FORMAZIONI JUVENTUS – ROMA

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, De Ceglie; Quagliarella, Vucinic. A disposizione: Storari, Caceres, Giaccherini, Pepe, Del Piero, Matri, Borriello. All. Conte.

    ROMA (4-3-1-2): Stekelenburg; Rosi, Kjaer, De Rossi, Josè Angel; Pjanic, Gago, Marquinho; Totti; Lamela, Osvaldo. A disposizione: Curci, Heinze, Taddei, Greco, Perrotta, Borini, Bojan. All. Luis Enrique.

  • Juve, pressing su Verratti. Pogba rinnova con il Manchester United?

    Juve, pressing su Verratti. Pogba rinnova con il Manchester United?

    Attraverso i microfoni di TuttoJuve.com, Donato Di Campli, il procuratore del giovane promettente Marco Verratti, classe 1992 centrocampista attualmente in forza nel Pescara di Zeman, ha rilasciato importanti dichiarazioni sul futuro del proprio assistito. Verratti è uno dei giovani più promettenti della Serie B, talento spesso paragonato ad Andrea Pirlo.

    L’interesse della Juventus per il giovane centrocampista è ormai cosa risaputa, tanto che qualcuno ha ipotizzato che l’accordo tra le due società sarebbe stato raggiunto da diverso tempo, nonostante il Pescara abbia più volte negato la possibilità di una partenza del giocatore alla volta di Torino. Oggi le dichiarazioni del procuratore Di Campli hanno confermato il forte interesse del club di Corso Galileo Ferraris lasciando intendere che le trattative fossero in netto vantaggio rispetto a possibili altri avversari. Queste le parole del procuratore:

    E’ chiaro che Marco piace a tanti club, ma tra Juventus e Pescara c’è stato un primo incontro. Bisogna aspettare l’accordo e vedere cosa accadrà, intanto posso dirvi che il giocatore è davvero onorato dell’interesse di un grande club anzi, a dire la verità, lui vuole la Juve“.

    Quasi certo che la Juve non si lascerà scappare l’occasione di assicurarsi in rosa un giovane talento come Verratti, il quale avrebbe l’opportunità di “formarsi” accanto a grandi campioni e, soprattutto, al fianco di colui del quale è stato già designato l’erede, Andrea Pirlo.

    Paul Pogba © Dan Istitene/Getty Images

    Sempre in ottica mercato, andiamo ad analizzare la questione che ruota attorno all’altro obiettivo della società guidata da Agnelli, ovvero il trasferimento in bianconero di Paul Pogba, centrocampista del Manchester United. Negli ultimi giorni la telenovela sul futuro del calciatore sembrava aver preso la strada di Torino, tuttavia di recente Ferguson avrebbe proposto il rinnovo del contratto al mediano, come lo stesso allenatore ha dichiarato ai microfoni del canale televisivo ufficiale del Manchester United:

    Abbiamo raggiunto un accordo con il suo agente. Ora dipende tutto dal ragazzo. Io sto facendo di tutto per convincerlo, ha le qualità giuste per diventare un ottimo giocatore della prima squadra. E’ nel club giusto per crescere, ma deve prendere lui la decisione se restare o no qui”.

    Ricordiamo che Raiola, procuratore del giocatore, aveva già ammesso diverso tempo fa le trattative con il club bianconero lasciando intendere di aver raggiunto un accordo (i ben informati parlavano di un quinquennale da 1,5 milioni di euro più bonus a stagione). Le dichiarazioni di Ferguson, il quale sembra sicuro di aver convinto Pogba a rimanere nei Red Devils, precedono quelle dello stesso Raiola che, intervenuto in una trasmissione televisiva, ha esplicitamente fatto intendere che è stato raggiunto l’accordo per il rinnovo con lo United e che quindi spetterà al giocatore scegliere se proseguire la sua avventura in Inghilterra o iniziarne una nuova in Italia.

  • Alessandro Del Piero “Giochiamo ancora” la sinossi era una bufala

    Alessandro Del Piero “Giochiamo ancora” la sinossi era una bufala

    Il 24 Aprile uscirà un nuovo libro di Alessandro Del Piero , “Giochiamo ancora“, del quale nelle ultime ore è stata pubblicata  sul web una sinossi che ha spiazzato tutti i tifosi juventini. Il sito Amazon.it aveva anticipato infatti che il futuro del capitano bianconero fosse lontano da Torino:

    Dopo vent’anni di straordinaria carriera Alessandro Del Piero lascia il calcio italiano. Ma lo lascia a modo suo. Con un agile, fresco e intenso libro in cui racconta ciò che ha imparato del gioco più bello del mondo. Il sacrificio, la lealtà, il lavoro di squadra, il talento sono alcuni dei valori che Del Piero ha incontrato e vissuto nella sua esperienza in bianconero e che, attraverso questo libro, diventano il suo lascito etico alle nuove generazioni“.

    Alessandro Del Piero – Giochiamo Ancora – Cover

    Prontamente l’entourage del numero 10 ha pubblicato una nota sul sito ufficiale, www.alessandrodelpiero.com,  in cui si precisa che la sinossi della sua biografia, “Giochiamo ancora“, non è fedele ai veri contenuti del libro pubblicandone il vero contenuto:

    Su alcuni siti di vendita di libri on line è stata pubblicata una sinossi del libro di Alessandro Del Piero, “Giochiamo ancora”, che sarà disponibile dal 24 aprile. Tale riassunto non è fedele ai contenuti del libro e non è riconducibile in alcun modo ad Alessandro. Di seguito potete leggere la vera sinossi:

    A vent’anni dal debutto nel calcio professionistico, dopo avere vinto (e vissuto) tutto con la maglia della Juventus e della nazionale italiana, Alessandro Del Piero vive un momento di svolta della sua carriera. Ha ancora voglia di vivere alla grande gli ultimi anni da calciatore, ma anche l’esperienza per affidare un primo bilancio alle pagine di un libro fresco, agile e intenso. Così Del Piero ha deciso di condividere quello che ha imparato del gioco più bello del mondo, compreso ciò che lo ha guidato in tutti questi anni: i valori che intende trasmettere, magari a chi oggi sogna di vestire quella maglia numero dieci“.

    Tutti i tifosi bianconeri possono fare un sospiro di sollievo,  almeno per il momento, dato che il contratto dell’attaccante scadrà il 30 Giugno prossimo. Le recenti prestazioni, e il gol contro la Lazio che potrebbe risultare decisivo ai fini dello scudetto, potrebbero far cambiare idea alla dirigenza di corso Galileo Ferrasis, concedendo ancora un altro anno al capitano che da 19 anni indossa con onore i colori bianconeri stabilendo il record di reti segnati e il maggior numero di presenze oltre ad essere il giocatore più vincente tra tutti gli juventini.

  • Morto Morosini malore in campo durante Pescara – Livorno

    Morto Morosini malore in campo durante Pescara – Livorno

    Nuovo dramma nel mondo del calcio questa volta, purtroppo, la notizia spiacevole ci giunge da vicino: Piermario Morosini, centrocampista del Livorno, è morto in seguito ad un improvviso malore accusato durante la gara di campionato di Serie B tra il Pescara e la squadra toscana allo Stadio Adriatico, partita che è stata sospesa immediatamente. Al 31′ del primo tempo Morosini è caduto a terra senza essere colpito da nessuno. Ha provato per due volte a rialzarsi, poi è finito giù. Il compagno di squadra Schiattarella ha lanciato per primo l’allarme, poi sono intervenuti i medici che gli hanno praticato un massaggio cardiaco con l’ausilio di un defribillatore. Dopo circa 4 minuti è arriva l’ambulanza che ha portato via Morosini. Anche sugli spalti un tifoso ha avuto un malore ed è stato soccorso.

    Piermario Morosini | © Maurizio Lagana / Getty Images

    Il giocatore è stato portato in ospedale in ambulanza tra le lacrime dei compagni che inermi hanno assistito al dramma. I giocatori toscani, con le mani fra i capelli sono infatti rientrati nel tunnel degli spogliatoi. Morosini è stato trasportato all’Ospedale Civile Santo Spirito di Pescara. La gara è stata sospesa, e anche dagli spalti, accortasi subito della gravità dei fatti, sono giunti immediati i cori dei tifosi: “Sospendete la partita“, mentre l’unico a rimanere in campo è stato Zeman, forse scosso dall’accaduto.

    Fino a quel momento, la partita era sul risultato di 2-0 per il Livorno. I toscani sono passati in vantaggio al 4’ di gioco con Dionisi: angolo di Schiattarella e colpo di testa vincente dell’attaccante all’undicesimo centro in campionato. Otto minuti dopo il raddoppio arriva con Belingheri su punizione.
    I fatti di oggi richiamano alla memoria quelli avvenuti circa un mese e che videro protagonista Fabrice Muamba, il calciatore si era accasciato sul campo durante l’incontro tra Bolton e Tottenham. Purtroppo però questa volta l’epilogo è triste Piermario Morosini non ce l’ha fatta. Il cuore del centrocampista non ha retto rendendo vane tutte le pratiche di rianimazione compiute in ospedale. Aveva soltanto 26 anni.

    Video malore Piermario Morosini Pescara – Livorno
    [jwplayer config=”30s” mediaid=”133594″]

  • 700 volte Alex, Del Piero si riprende la vetta

    700 volte Alex, Del Piero si riprende la vetta

    Se non fossero bastati 700 presenze in bianconero, 288 gol con la stessa maglia e i 19 anni di appartenenza juventina, Alessandro Del Piero ha voluto dimostrare di sapere essere ancora decisivo nonostante i 38 anni, nonostante i pochi minuti giocati, nonostante il grosso peso dell’incertezza per il futuro. Il Capitano mette la sua firma in una gara delicatissima che potrebbe risultare decisiva per lo scudetto, siglando la rete definitiva del 2-1 in una partita che, nonostante il predominio assoluto dei padroni di casa, si era messa in salita per la Juventus.

    In uno stadio gremito per lo scontro scudetto-Champions League la Juve parte forte schiacciando la Lazio nella propria metà campo collezionando innumerevoli occasioni da gol con l’intento di rimettere la testa davanti al Milan. Conte si affida alle magie di Pirlo che, come un direttore d’orchestra, dirige e dispensa sapientemente palloni ai suoi compagni, in attacco la riconferma per Quagliarella affiancato da Vucinic. Ci prova per primo l’attaccante partenopeo con un gran tiro dalla distanza al 10′ ma Marchetti ci “mette la faccia” nel vero senso della parola. Poi tocca a Pepe rendere difficile ciò che dovrebbe essere facile, ovvero mettere a segno una ghiotta opportunità solo davanti al portiere; il numero 7 sa di non aver fatto una bella figura e così prova a chiedere scusa ai supporters pochi minuti dopo con un gran tiro in mezza rovesciata su invito del maestro Pirlo facendosi perdonare per l’erroraccio di poco prima.

    Il vantaggio non basta ai bianconeri che continuano a collezionare occasioni su occasioni con vucinic, Vidal, Quagliarella, Lichsteiner le cui conclusioni vengono neutralizzate da un Marchetti stasera in versione uomo ragno. La Lazio subisce la pressione spesso asfissiante dell’undici di Conte, ma quando tutti si aspettano il colpo del ko, ecco che arriva la beffa che gela lo Stadium. Mauri stacca di testa indisturbato su cross di Gonzalez battendo Buffon all’incrocio dei pali. Il primo tempo si chiude sull’ 1-1.

    Alessandro Del Piero © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Nella ripresa i biancocelesti, acquisito il punteggio di parità, riorganizzano la corazzata difensiva che, rispetto alla prima parte di gara, questa volta sembra reggere meglio l’urto dell’avanzata juventina; Conte è costretto a cambiare i due terzi del tridente offensivo togliendo uno spento Vucinic e Pepe per l’inserimento di Matri e Del Piero. Proprio il capitano si renderà protagonista di questa nottata siglando il colpo del 2-1 finale, il 288° con la maglia della Juve per festeggiare le 700 presenze in bianconero. Un calcio di punizione dai 30 metri che ha sorpreso Marchetti il quale, forse, si sarebbe aspettato il tiro a giro sul primo palo, con il numero 10 che piazza invece la sfera sul palo opposto. Linguaccia e Juventus Stadium che quasi rischia di venire giu. La Juve è di nuovo davanti al Milan. Negli ultimi minuti di gioco i bianconeri controllano abbastanza agevolmente la gara anche perchè la Lazio rimane in 10 per l’espulsione di Kozak per aver protestato troppo vivacemente nei confronti del direttore di gara (stessa sorte spetterà a Reja qualche minuto più tardi).

    Anche quest’oggi la Juventus ha dimostrato di avere un grande carattere, ingrediente fondamentale per la conquista dello scudetto che, a sei partite dalla fine del campionato, comincia a delinearsi come qualcosa di concreto. L’unica nota positiva per la Lazio, che nel confronto allo Stadium sul piano del gioco ne è uscita con le ossa frantumate, è la sconfitta di Napoli e Udinese, dirette avversarie per un posto in champions, anche se le vittorie di Roma e Inter potrebbero rendere più agguerrita la lotta al terzo posto.

    Pagelle

    Juventus

    Vucinic 5: il montenegrino è spento, ad inizio ripresa ha l’opportunità di riportare avanti la Juve ma spreca; anche Conte capisce che non è la sua serata migliore e lo toglie per far posto a Del Piero. Mossa più che azzeccata.

    Del Piero 8: entra e risolve la partita, in tanti dicono che quello realizzato alla Lazio potrebbe essere il gol scudetto. Forse non sarà proprio quello decisivo ma sicuramente la magia su punizione continua a far sognare la squadra e una tifoseria intera. E la domanda si fa sempre più lecita: Agnelli, cosa aspetti a rinnovargli il contratto?

    Pirlo 7.5: dirige la squadra come un direttore d’orchestra, pennella assist per i compagni come l’invenzione per il gol di Pepe. Se dovessimo indicare il nome del giocatore bianconero più decisivo e importante della stagione, il suo sarebbe il primo della lista.

    Pepe 7: si fa perdonare immediatamente l’errore davanti a Marchetti segnando il gol dell’1-0 in acrobazia. Torna al gol ed esorcizza il periodo non brillante che stava vivendo da qualche settimana.

    Lichtsteiner 6.5: spinge tanto sulla fascia e tenta anche il gol dell’ex, anche lui come Pepe non godeva di uno stato di forma non eccellente.

    Lazio

    Marchetti 7.5: stasera in versione uomo ragno, con le sue parate evita un passivo più pesante soprattutto nel primo tempo quando diviene bersaglio dei giocatori della Juventus. Incolpevole su entrambi i gol.

    Ledesma 5: poca luce per il regista biancoceleste che paga anche l’atteggiamento della squadra troppo catenacciaro fin dai primi istanti di gara.

    Mauri 6: punisce la Juve alla prima occasione laziale con un preciso colpo di testa sotto il sette interrompendo l’imbattibilità di Buffon fermandola a 568 minuti.

    Candreva 5: altro ex della gara, corre a vuoto per tutti i 90 minuti.

    JUVENTUS (4-3-3): Buffon 6; Lichtsteiner 6.5, Barzagli 6, Bonucci 6.5, Chiellini 6.5; Vidal 6 (80′ Giaccherini sv), Pirlo 7.5, Marchisio 6; Pepe 7 (72′ Matri 6), Quagliarella 6.5, Vucinic 5 (27′ st Del Piero 8).
    Panchina: Storari, Caceres, De Ceglie, Borriello.
    Allenatore: Conte 6.5.

    LAZIO (4-2-3-1): Marchetti 7.5; Scaloni 6, Diakitè 6, Biava 5.5, Garrido 5; Cana 5, Ledesma 5; Gonzalez 5.5 (81′ Brocchi sv), Mauri 6 (72′ Hernanes 5.5), Candreva 5; Rocchi 5.5 (74′ Kozak 5).
    Panchina: Bizzarri, Zauri, Matuzalem, Alfaro.
    Allenatore: Reja 5.

    Video Juventus – Lazio 2-1

    [jwplayer config=”180s” mediaid=”133064″]

  • Juventus – Lazio, Quagliarella o Matri, Hernanes in panchina

    Juventus – Lazio, Quagliarella o Matri, Hernanes in panchina

    C’è grande attesa a Torino per la sfida infrasettimanale di mercoledì sera dove la Juventus capolista affronterà la terza forza del campionato e cioè la Lazio, in quella che sarà una partita fondamentale per la marcia verso la conquista dello scudetto, inutile sottolineare che allo Juventus Stadium ci sarà il tutto esaurito anche in questa partita. Il segnale arrivato dal Bentegodi è stato chiaro, il Milan si è ripreso la vetta della classifica battendo per 1-0 il Chievo Verona, per la Juventus vincere è diventato imperativo.

    Conte potrebbe decidere di adottare una sorta di turn over scegliendo il modulo di gioco adottato contro Napoli e Palermo, il 3-5-2. In difesa giocheranno Barzagli, Bonucci e Chiellini, a centrocampo, dovrebbe tornare Lichtsteiner, che a Palermo è stato sostituito da Caceres, a destra; in mezzo salvo imprevisti dell’ultimo momento agirà il trio delle meraviglie formato da Vidal, Pirlo e Marchisio con De Ceglie pronto a giocare dal primo minuto al posto di Estigarribia sul versante di sinistra. In attacco, accanto a Mirko Vucinic c’è il solito ballottaggio questa volta tra Quagliarella e Matri con quest’ultimo in vantaggio sul compagno di reparto.

    Alessandro Matri © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    In casa biancoceleste rispetto alla vittoria importantissima ottenuta con il Napoli, Reja farà qualche aggiustamento inserendo dal primo minuto Brocchi al posto di Cana sulla linea mediana, mentre sulla trequarti Gonzalez giocherà dall’inizio probabilmente al posto di Hernanes che potrebbe finire in panchina, con la conferma di Candreva tra i titolari, mentre in difesa conferma per Diakitè in coppia con Biava. L’arbitro della gara sarà il signor Damato.

    PROBABILI FORMAZIONI JUVENTUS – LAZIO

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, De Ceglie; Matri, Vucinic.
    Panchina: Storari, Caceres, Giaccherini, Pepe, Del Piero, Borriello, Quagliarella. Allenatore: Conte.

    LAZIO (4-2-3-1): Marchetti; Konko, Diakitè, Biava, Radu; Brocchi, Ledesma; Gonzalez, Mauri, Candreva; Rocchi.
    Panchina: Bizzarri, Scaloni, Garrido, Matuzalem, Hernanes, Kozak, Alfaro.
    Allenatore: Reja.

  • Quagliarella “Conte mi ha dato fiducia. Ora lo scudetto”

    Quagliarella “Conte mi ha dato fiducia. Ora lo scudetto”

    Con il morale alle stelle per la rete che sabato scorso ha sancito la vittoria finale al Barbera di Palermo, quella rete che è valsa la prima posizione in classifica ai danni del Milan, Fabio Quagliarella si gode il momento felice per la ritrovata fiducia che Mister Conte sta dimostrandogli in queste ultime giornate di Campionato. Ai microfoni di Mediaset Premium, l’attaccante si è aperto in una lunga confessione spiegando il suo momento alla Juventus, del futuro bianconero ma senza dimenticare il momento difficile dopo il grave infortunio subito la scorsa stagione. Sono due le reti in due partite disputate, quella con il Palermo appunto, e quella prima con il Napoli, così il giocatore originario di Castellammare rivela:

    Arrivando dall’infortunio, Conte mi ha conosciuto in un momento in cui non ero in forma. Lui mi ha sempre detto che mi avrebbe aspettato, anche quando ero guarito e volevo giocare lui vedeva che forse non ero ancora pronto e mi consolava nel momento in cui mi lasciava fuori, ribadendomi che una volta rtornato al top avrei avuto molte più possibilità“.

    Quagliarella si sofferma anche sulle differenze incontrate tra la gestione della squadra e i metodi di lavoro rispetto all’annata precendete:

    Martedì e Mercoledì sono due giorni spaventosi, non mi sono mai trovato in carriera ad avere i crampi per gli allenamenti. Il mister lo ripete sempre “Se non corri in allenamento, non puoi pretendere di farlo in partita“.

    Fabio Quagliarella © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    E ad oggi gli insegnamenti e i metodi adottati da Conte sembrano dargli ragione, dato che i bianconeri si trovano al comando della classifica a +1 dal Milan e con una finale di Coppa Italia da disputare. I sogni di gloria per il partenopeo sono d’obbligo, un doppio successo sarebbe il giusto prezzo per le dure fatiche di una stagione e, inoltre, potrebbe far riaprire la questione Nazionale, tanto cara a Quagliarella:

    Nazionale? E’ normale che ci spero, quello è uno dei miei obiettivi dopo aver concluso speriamo alla grande sia il campionato sia la Coppa Italia Sarò sempre grato a Lippi per avermi fatto vivere l’emozione del Mondiale, anche se non siamo riusciti ad andare avanti. Cassano e Balotelli sono due talenti straordinari. Antonio anche a mezzo servizio fa la differenza e sicuramente questa brutta esperienza gli sarà servita

    Trascorso il momento degli elogi e delle speranze per la Nazionale, dopo una breve parentesi sul ritorno in Champions League, Quagliarella sa che bisogna tenere alta la concentrazione sul prossimo obiettivo, conquistare i 3 punti con la Lazio nella sfida di domani, per il quale il giocatore spera in una maglia da titolare:

    Davanti il Mister è sempre stato chiaro, con l’alternanza riproposta spesso anche in base all’avversario. Lui il giorno prima prova la formazione ma non deve dare spiegazioni, non è tenuto. Se preferisco prima, seconda punta o esterno? Io preferisco giocare. Lazio e Roma sono le partite con maggiore difficoltà da affrontare ma ora giocare contro di noi ha anche il sapore della vetta, oltre a quello di toglierci l’imbattibilità. Quando affronti una grande squadra vuoi batterla per avere una settimana di grande soddisfazione“.

    Intanto la società bianconera con molta probabilità ha intenzione di premiare l’attaccante che fu riscattato dal Napoli anche se infortunato, infatti sembra che per lui sia vicinissimo il rinnovo di contratto che legherà alla Juve sino al 2015, tuttavia la società non ha ancora ufficializzato il tutto, mancano alcuni dettagli.

  • Palermo – Juventus 0-2, sorpasso al Milan missione compiuta

    Palermo – Juventus 0-2, sorpasso al Milan missione compiuta

    Se vogliono lo scudetto dovranno sudare” – aveva detto ai suoi Conte nel corso della seduta di allenamento di mercoledì scorso – e ora la Juve si trova al comando della classifica a +1 sul Milan. La Juventus passa al Barbera superando i padroni di casa per 2-0 con le reti di Leonardo Bonucci e Quagliarella.

    Conte preferisce l’attaccante partenopeo da affiancare a Vucinic con Caceres e Estigarribia sulle fasce. Retroguardia affidata a Chiellini, Bazagli e Bonucci mentre sulla mediana Pirlo, Marchisio e Vidal. Il Palermo invece deve fare i conti con le numerose assenze con Mutti costretto a rimaneggiare il reparto difensivo affidandolo a Munoz, Labrin e Milanovic. In attaco coppia formata da Ilicic e Miccoli.

    Parte subito con la convinzione di poter fare il salto in classifica la squadra bianconera che con molta facilità riesce a portarsi nell’area dei rosanero, anche se, anche in questa partita, bisognerà sempre attendere la fase di “maturazione” per poter tradurre i guizzi in gol. Ci prova al 9′ Vucinic a metter dentro su invito di Quagliarella, lo stesso attaccante napoletano spreca una ghiottissima occasione di portare la squadra in vantaggio e ancora toccherà poco più tardi al montenegrino approfittare di una distrazione della difesa dei siciliani e tentare il tiro in porta da posizione defilata. Poco Palermo, anzi quasi assente la risposta della squadra allenata da Mutti e anche per questo match a Buffon toccherà fare da spettatore. Il primo tempo si conclude sullo 0-0.

    Palermo – Juventus © Tullio M. Puglia/Getty Images

    Nella ripresa la Juventus dimostra di non aver poi così tanta fretta di andare in gol, la pressione del primo tempo sembra aver lasciato il posto alla calma e la ragionevolezza. Fino a quando al 56′ a salire in cattedra e a trafiggere Viviano ci pensa Bonucci, abile a colpire di testa su corner battuto da Pirlo. Il Palermo prova a reagire al 68’ quando Miccoli salta Chiellini scodella un tiro cross su cui Ilicic non riesce ad approfittarne per poco. Poco più tardi i bianconeri chiuderanno definitivamente il match con Quagliarella che fa partire un tiro a giro nei pressi del limite d’area di rigore avversaria che batte Viviano. Per la Juventus è la certezza di aver raggiunto l’obiettivo settimanale, quello di approfittare di un eventuale altro passo falso del Milan e la consapevolezza che il cammino ancora è lungo e insidioso per raggiungere quello finale, il tricolore che in bacheca significherebbe il 30° anche se in tutti gli almanacchi sarebbe numerato come 28°.

    LE PAGELLE

    PALERMO

    Milanovic 6.5: risponde presente alla chiamata di Mutti che lo manda in campo vista l’emergenza in difesa della squadra rosanero. Alla sua terza presenza in Seria A, il giovane difensore serbo dimostra già una buona personalità e tanto coraggio quando decide di rimanere ugualmente in campo con una frattura al setto nasale.

    Migliaccio 6.5: eroico, gioca tutta la partita con una microfrattura al dito del piede che non gli permette di esprimersi come vorrebbe ma da ugualmente il 100% in campo.

    Barreto 5.5: tanta imprecisione nei passaggi, sbaglia diversi appoggi facili. Non è nella sua giornata migliore, gara più di quantità che di qualità per il mediano paraguaiano che ha l’arduo compito di arginare i centrocampisti bianconeri.

    Miccoli 5: il capitano rosanero, che ha tra le sue vittime predilette proprio la Juventus, non riesce mai ad essere incisivo in avanti. Ci si aspettava una partita diversa per l’ex con ancora il dente avvelenato.

    Ilicic 4.5: tanto fumo e niente arrosto: nel primo tempo non trova la giusta collocazione in campo anche per merito della pressione di Chiellini, nella ripresa  sembra svogliato ed esce tra i fischi del proprio pubblico. Ha subito un’involuzione spaventosa rispetto allo scorso anno.

    JUVENTUS

    Bonucci 7: si prende, forse per la prima volta da quando è alla Juve, la palma di migliore in campo e migliore del reparto difensivo. Ha il merito di sbloccare la situazione permettendo ai bianconeri di giocare il resto della gara in discesa, questa volta il gol è tutto suo (con il Napoli rete assegnata a Vucinic), ma soprattutto si rende prezioso con i suoi interventi difensivi sia in anticipo sull’avversario che uno contro uno, dalle sue parti non passa nessuno. Di testa le prende tutte lui.

    Chiellini 6.5: ha trovato una costanza di rendimento incredibile dopo che nella scorsa stagione e nella prima parte di questa era stato indicato come il punto debole della retroguardia con le sue dormite difensive. Limita Ilicic con una marcatura asfissiante, andandolo a pressare, in alcune circostanze, anche nella metà campo avversaria.

    Vidal 6: luce brillante con Fiorentina, Inter e Napoli, il centrocampista cileno oggi va a intermittenza alternando buoni recuperi a palle perse. Forse aveva bisogno di tirare un pò il fiato dopo le recenti eccezionali prestazioni fornite.

    Estigarribia 5: non si vedeva in campo dalla partita con il Milan, l’esterno paraguaiano non sfonda sulla sua corsia risultando il peggiore dei suoi. De Ceglie al momento è di un altro pianeta.

    Quagliarella 6.5: dopo aver punito il Napoli con il classico gol dell’ex che ha fatto masticare amaro i tifosi partenopei, segna il suo secondo gol consecutivo con un bel sinistro a giro mettendo il risultato al sicuro. Attaccante ritrovato, la Juve ha bisogno anche dei suoi gol se vuole continuare a coltivare il sogno scudetto.

    PALERMO (3-5-2): Viviano 6; Munoz 5.5, Milanovic 6.5, Labrin 6; Pisano 5.5, Migliaccio 6.5 (73′ Bacinovic 5.5), Della Rocca 5.5, Barreto 5.5, Acquah 5 (62′ Budan 5.5); Miccoli 5, Ilicic 4.5 (83′ Vazquez sv). Allenatore: Mutti 6.

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon 6; Barzagli 6.5, Bonucci 7, Chiellini 6.5; Caceres 6.5, Vidal 6 (82′ Pepe sv), Pirlo 6.5, Marchisio 6.5, Estigarribia 5; Quagliarella 6.5 (77′ Del Piero 6), Vucinic 5.5 (67′ Matri 6). Allenatore: Conte 7

    VIDEO PALERMO – JUVENTUS 0-2

    [jwplayer config=”180s” mediaid=”132338″]

  • Palermo – Juventus, le formazioni. Conte sceglie Quagliarella

    Palermo – Juventus, le formazioni. Conte sceglie Quagliarella

    Si giocherà oggi alle 18.30 al Barbera di Palermo la partitissima che può davvero segnare il destino della stagione bianconera nella rincorsa allo scudetto, visto che nelle ultime stagioni i rosanero hanno sempre portato a casa punti pesantissimi. La Juventus sa che non può perdere punti per strada per continuare a coltivare il sogno scudetto, il Palermo invece spera ancora in un posto in Europa League, visto che la matematica non ha ancora definitivamente chiuso i ponti.

    I rosanero, che nelle ultime tre partite hanno totalizzato 5 punti, per la sfida contro la Juventus si troveranno in piena emergenza per le numerose assenze, mancheranno infatti Balzaretti, Aguirregaray, Silvestre e Mantovani per la difesa, in più sono out anche Donati ed Hernandez, fermati dal giudice sportivo.

    Sulla sfida con i bianconeri queste le parole di Mutti: “E’ una partita bella da giocare, l’ho detto ai ragazzi: speriamo di affrontarla al meglio, anche se dispiace per le assenze. Ma non partiamo già battuti. La Juve ha numeri da leader, non ha mai perso ed ha la migliore difesa“. Palermo in campo con il 3-5-2, Mutti deve far fronte ad una vera e propria emergenza in difesa ricorrendo all’utilizzo dei giovani Milanovic e Labrin che affiancheranno Munoz,
    sulle fasce a centrocampo agiranno Pisano e Acquah e, se l’ex Varese non dovesse farcela, al suo posto potrebbe giocare Alvarez. Il centrocampo è affidato a Barreto, Della Rocca mezzala a sinistra e Migliaccio sul centrodestra. Se il primo resta fuori, pronto uno tra Ilicic e Zahavi che verrebbe impiegato a ridosso delle due punte Miccoli e Budan.

    Fabio Quagliarella © Marco Luzzani/Getty Images

    La Juventus viene da tre vittorie in altrettante partite segnando addirittura 10 gol senza subirne neanche uno. Grazie alle vittorie e al mezzo passo falso del Milan, i bianconeri sono riusciti a guadagnare due punti ai rivali. Dopo aver chiarito le polemiche riguardanti l’sms legato allo scandalo del calcioscommesse, Conte si è soffermato sulla partita di campionato e a chi gli ha chiesto se è un vantaggio giocare conoscendo il risultato del Milan il mister ha risposto: “Noi vogliamo guardare in casa nostra. I ragazzi devono stare concentrati, da qui alla fine. Il merito, se siamo arrivati fino a qui, è loro: sono dei ragazzi straordinari“. Poi un’indiscrezione singola sulla formazione: “Giocherà Quagliarella, è in grande condizione“.

    Sarà quindi l’attaccante partenopeo ad affiancare Vucinic, il montenegrino come al solito farà da unione tra attacco e centrocampo. Si era parlato di un ritorno al 4-3-3, ma il modulo del Palermo dovrebbe spingere Conte verso l’utilizzo del 3-5-2. Difesa con Barzagli, Bonucci e Chiellini, Lichtsteiner e De Ceglie sempre sulle fasce, Vidal e Marchisio a proteggere Pirlo.

    PROBABILI FORMAZIONI PALERMO – JUVENTUS

    PALERMO (3-5-2): Viviano; Munoz, Milanovic, Labrin; E. Pisano, Migliaccio, E. Barreto, Della Rocca, Acquah; Miccoli, Budan.
    Panchina: Tzorvas, Bacinovic, E. Alvarez, Vazquez, Zahavi, Ilicic, Mehmeti.
    Allenatore: Mutti.

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, De Ceglie; Quagliarella, Vucinic.
    A disp: Storari, Caceres, Giaccherini, Pepe, Del Piero, Borriello, Matri.
    Allenatore: Conte.