Autore: Simona Granieri

  • Serie A: è ufficialmente sciopero

    Serie A: è ufficialmente sciopero

    Sciopero si, sciopero no. Il tira e molla si è avviato definitivamente verso una soluzione, quella della rottura: non si gioca.

    La proposta del presidente dell’Aic Damiano Tommasi di mediare le due posizioni con un contratto temporaneo fino al 30 Giugno 2012 non è stata accolta positivamente dalla Lega, e dunque sarà sciopero, con un rinvio dell’ inizio del campionato di una settimana, al weekend del 10 ed 11 Settembre.

    Il presidente dell’Assocalciatori aveva mostrato l’intenzione di “tendere la mano”, ma il tentativo in extremis è parso come una soluzione tardiva, destinata a non essere accolta positivamente, in particolare dai presidenti di serie A. Una soluzione, quella proposta da Tommasi, che però non era da considerarsi totalmente irragionevole, poichè avrebbe dato la possibilità di discutere – con un anno di tempo – la definizione dell’ accordo collettivo.

    La delusione per il rinvio del fischio d’ inizio inizia ad essere crescente, ma il presidente dell’Aic, nonostante il grande rammarico e l’imbarazzo per la situazione in atto, spiega come, a suo avviso, sia meglio una partenza “con il piede giusto” piuttosto che una falsa partenza, che ignori le profonde problematiche in atto.

    Per ora, però, la decisione di scioperare ufficialmente sembra perlomeno “anomala” agli occhi del Paese, alle prese con difficoltà di diversa natura e senz’ altro più gravi, come ha precisato lo stesso Rocco Crimi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo sport.

    Anomala, quindi, ma probabilmente necessaria, per dare un forte segnale finalizzato a sgombrare il campo dalla grande incertezza e dal clima di tensione di questi giorni.

    Ora, dunque, ci sarà molto da lavorare per dare un senso a questo stop, che con tutta probabilità verrà recuperato il 21 Dicembre, e per ricomporre le posizioni, in particolare sulla discussa questione del contributo di solidarietà.

     

  • Telenovela Pellegrini-Marin-Magnini

    Telenovela Pellegrini-Marin-Magnini

    Il mondiale di Shangai non ha portato bene alla love story fra Federica Pellegrini e Luca Marin, colleghi nuotatori e fidanzati storici, dopo la rottura di Marin con la Francese Manadou. Ora, però, il colpo di scena, in perfetto stile da telenovela: il terzo incomodo, la lite, lo sfogo in diretta tv di Marin, la freddezza di Federica verso il suo (ormai) ex.

    © FRANCOIS XAVIER MARIT/AFP/Getty Images
    Una triste fine, una scoperta dura da digerire per Marin, quella del rapporto particolare di Federica con Filippo Magnini, altro collega di entrambi, il quale – anche perchè fidanzato – ha per ora cercato di negare il tutto, per cercare di far calmare le acque. Un Mondiale rovinato per Magnini e per Marin, che hanno inevitabilmente risentito a livello sportivo della difficile situazione sentimentale, che ha messo in crisi anche le famiglie coinvolte, e rimaste in Italia. Ecco perchè, il peso dentro di sè, Luca Marin, dopo tre anni d’amore con Federica, ha provato a toglierlo via sfogandosi ai microfoni Rai, incalzato dalle domande e deluso per il suo risultato negativo nei 400 misti. Non ha molta voglia di scendere nei dettagli ma si definisce a posto con la sua coscienza, ed auspica che tale delusione possa aiutarlo a ricominciare  a pensare a se stesso, risvegliando l’ agonista che è in lui e che, finora, sembrava essersi sopito. Un nuovo inizio, quindi, anche se per ora la ferita brucia ancora molto. E Federica? Lei, come ha dichiarato, ha messo la testa solo nelle gare, non lasciando scalfire la sua concentrazione e la sua vorace fame di vittorie, cinquistando due medaglie d’ oro e apparendo serena e sorridente.

  • Suazo-Cellino: è rottura?

    Suazo-Cellino: è rottura?

    Nubi per il Cagliari nei rapporti con l’attaccante Honduregno David Suazo, rientrato alla base dopo un’esperienza non entusiasmante all’Inter, resa ancora più difficile dagli infortuni subiti. Nonostante il ritorno, dunque, David Suazo potrebbe restare ancora per poco in terra Sarda, come ha rivelato il presidente Cellino al quotidiano l’Unione Sarda, evidenziando che il calciatore honduregno avrebbe rifiutato il rinnovo contrattuale propostogli dalla società rossoblu. Un rifiuto, però, che secondo Cellino sarebbe frutto di cattivi consigli da parte dell’entourage del calciatore, ed in particolare del suo procuratore Branchini.

    © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images
    Il presidente, per tal motivo, vorrebbe vederci chiaro in questa situazione, nella quale il Cagliari sente tradita la fiducia concessa all’attaccante honduregno. Il presidente, infatti, ha rivelato che la decisione di riportare in Sardegna Suazo è stato un modo per mostrargli riconoscenza per il suo passato a Cagliari, contravvendendo alle sue stesse abitudini, di non riportare al Cagliari giocatori già ceduti in passato. La delusione di Cellino, poi, è ancora maggiore alla luce del fatto che Suazo, in un primo momento, sembrava contento del contratto offertogli dal presidente, che lo ha definito “dignitoso”, e solo in seguito ha mostrato la sua insoddosfazione rifiutandosi di firmarlo. Il vulcanico presidente Cellino, dunque, ora si definisce offeso per quanto accaduto ed afferma che, a suo avviso, il “discorso è chiuso”. Sarà Suazo, ora, a dover muovere il primo passo in direzione di una ricucitura dei rapporti, per cercare di allontanare le nubi presenti all’ orizzonte. Di certo, il presidente non metterà da parte l’orgoglio ferito, ed attenderà che sia l’attaccante a riconsiderare la sua posizione, mettendo da parte i “cattivi consigli” del suo entourage.

  • Brutta Lazio, il Villareal vince 3 a 1. Video

    Brutta Lazio, il Villareal vince 3 a 1. Video

    E’ solo calcio estivo e, dunque, va preso con le pinze – come si suol dire – l’esito del campo, ma di certo i tifosi biancocelesti non possono essere soddisfatti della prestazione della Lazio contro gli spagnoli del Villareal, rinvigoriti dalla permanenza, ormai quasi certa dato l’acquisto di Vucinic da parte della Juve, della loro punta di diamante, Giuseppe Rossi.

    © Dino Panato/Getty Images
    Il risultato di 3 a 1 porta, appunto, la firma dello stesso attaccante italo americano che timbra il cartellino già al 14′ del primo tempo, al 20′, invece, la rete è di Cani. La gara sembra in salita per gli uomini di Edi Reja, soltanto illusi dalla rete del nuovo acquisto Cissè che, sul finire del primo tempo, aveva accorciato le distanze fissando il 2 a 1. Nel secondo tempo, però, la gara viene chiusa definitivamente dal terzo gol dei “sottomarini gialli”, firmato da Wakaso al 74′, che regala al Villareal la vittoria nel trofeo Ceramica. Oltre al risultato negativo, però, possono essere consioderate un campanello d’allarme le notevoli difficoltà difensive, con una goleada evitata da alcuni prodigiosi interventi del neo acquisto Marchetti. Una condizione fisica ancora approssimativa potrebbe essere un’ attenuante valida alle difficoltà mostrate dai biancocelesti, ma oltre al gap atletico i Laziali hanno mostrato un’eccessiva macchinosità nella manovra di gioco, in particolare nella posizione di Hernanes e Mauri, collocati sugli esterni ma apparsi in grande confusione. Non bene neppure l’attaccante tedesco Klose, poco nel vivo del gioco, mentre il francese Cissè – oltre al gol segnato – è sembrato meglio inserito nello schema biancoceleste e più in gara. Ci sarà tempo per altri esperimenti, gli allarmismi a questo punto della preparazione non sono assolutamente fondati, ma gli uomini di Reja, dopo la brutta sconfitta di Madrigal, hanno almeno una certezza: c’è ancora molto da lavorare. [jwplayer config=”30s” mediaid=”91044″]

  • Diego Milito: fra Genoa e Galatasaray

    Diego Milito: fra Genoa e Galatasaray

    A volte ritornano, ed i tifosi del Genoa se lo augurano davvero nel caso di Diego Milito, el Principe Nerazzurro, divenuto grande in maglia rossoblu prima di partire alla volta dell’ Inter, nell’era Mourinho che lo consacrò come uno dei marcatori più prolifici degli ultim anni.

    © Claudio Villa/Getty Images
    Gli acciacchi fisici, però, lo scorso anno lo hanno frenato, e ne hanno appannato la decisività e la freddezza in zona gol. Ecco perchè el Principe triste potrebbe voler cambiare aria, tornando laddove è esploso, per riassaporare il calore di Marassi che da sempre lo ha adorato come un entità divina. Un ritorno che sarebbe clamoroso, il terzo dal 2005 ad oggi, una calamita la città di Genova per Diego Milito. Un ritorno che, però, resta molto difficile così come ha precisato anche il presidente Enrico Preziosi, che non vuole illudere i tifosi rossoblu, alla luce della complessità della trattativa da condurre. I margini di svolgimento della trattativa, potrebbero incanalarsi nello scambio fra Palacio e Milito, appunto, anche se mister Gasperini, che fece esplodere a Genova Milito, non sembra intenzionato a lasciarlo partire. In questa intricata situazione, spunta, però, l’interessamento del Galatasaray per Milito, soprattutto in seguito all’ amichevole fra Inter e Galatasaray, terminata per la cronaca 0 a 0, che ha permesso un contatto ravvicinato fra le due dirigenze. Fatih Terim, tecnico dei turchi, vorrebbe Cambiasso per completare il suo centrocampo (che si è già rinforzato con Felipe Melo), ma l’argentino ha declinato la proposta. Ecco, dunque, che i fari del Galatasaray si sono accesi sulla punta argentina, che l’Inter potrebbe decidere di cedere per sferrare, poi, l’attacco a Tevez del Manchester City, per il quale sarebbe necessario un esborso molto cospicuo: 45 milioni di euro.

  • Galliani Mister X a fine agosto

    Galliani Mister X a fine agosto

    L’estate, si sa, è la stagione dei tormentoni, solitamente musicali, che rimbombano e risuonano incessantemente.

    Il tormentone dell’estate rossonera, però, non è musicale ma bensì calcistico, attinenente al calcio mercato ed, in particolare, all’ arrivo di Mister X, famigerato colpo tanto atteso quanto misterioso, ormai avvolto dal mistero più fitto. Un enigma che sembra, però, ancora lontano dall’ avere una risoluzione, almeno fino al termine dell’estate.

    Galliani, infatti, dopo aver coniato il soprannome ad effetto, dichiara che se dovesse arrivare, giungerà per la fine d’agosto, in prossimità della chiusura della stagione, ma non dovrebbe essere nè Schweistegger, “perchè è una bandiera del Bayern”, nè – almeno per ora – Riccardo Montolivo, anche se in proposito le dichiarazioni di Galliani restano ambigue: “non c’entriamo nulla in questa vicenda, ma nel mercato non si sa mai”. Ed il “non si sa mai” potrebbe essere legato proprio a quell’ intreccio che potrebbe realizzarsi in questi giorni, con l’arrivo di Aquilani a Firenze e la partenza dell’ ormai ex capitano Viola Riccardo Montolivo, in direzione Milanello, per la gioia di Massimiliano Allegri che non ha mai celato il suo apprezzamento per il centrocampista della Nazionale, definendolo peraltro “uno da Milan”.

    Ma se, almeno per ora, Galliani assicura che Mister X non sarà Montolivo, il famigerato uomo del mistero non dovrebbe essere neppure lo spagnolo Cesc Fabregas dell’Arsenal, perchè costa cifre iperboliche, ed in questo momento non può essere un obiettivo del Milan.

    Insomma, ancora si attende, ancora si ipotizza: i tormentoni, del resto, non lasciano scampo nella bella stagione, non c’è modo per fermarli: solo la fine dell’estate può arginarli, come in questo caso.

  • Calendario serie A 2011/2012: fra intrecci e deja vù

    Calendario serie A 2011/2012: fra intrecci e deja vù

    In tempo di ritiri estivi, calcio mercato e cantieri aperti, il campo ed i suoi verdetti sembrano ancora un entità lontana. I calendari per il prossimo campionato 20172012, però, possono aiutare a comprendere che tipo di serie A ci attende, in termini di scontri diretti, incroci pericolosi e sfide al vertice.

    Si inizia il 28 Agosto, ultima domenica del mese, ma già sabato 27 vi saranno due anticipi. La prima giornata, inoltre, sarà interamente disputata in notturna, data la calura che, solitamente, a fine agosto ancora persiste. Il battesimo sarà particolarmente impegnativo per la Juventus, impegnata con l’Udinese in trasferta, mentre Milan ed Inter saranno rispettivamente impegnate con Cagliari e Lecce. Per la neo promossa Novara, invece, esordio contro il Palermo in casa. Per il Napoli, impegno contro i rossoblu genoani di Malesani.

    Alla seconda giornata, già in programma un big match, fra Milan e Lazio, mentre alla terza giornata si farà già sul serio con Napoli-Milan ed Inter-Roma. Alla sesta giornata, poi, altri due incroci molto interessanti in programma: Inter-Napoli e Juventus-Milan.

    Il tema della doppia sfida di cartello nella medesima giornata, si ripropone alla 10 giornata, con Inter-Juventus e Roma-Milan.

    All’undicesima, i riflettori del San Paolo saranno accesi su Napoli-Juventus, mentre alla 15 esima giornata è in programma un’ altra “classica”, ossia Roma-Juventus. Alla 18 esima, invece, la partita di cartello è il derby di Milano, con il Milan che giocherà in casa la gara d’andata. Il derby di Roma, invece, si disputa alla settima giornata, con la Lazio che giocherà la prima in casa.

    Ultima di campionato molto interessante in termini di corsi e ricorsi, di certo non graditi al popolo nerazzurro: in cartellone è prevista Inter-Lazio, che al ritorno, il 13 Maggio, si giocherà all’Olimpico, proprio come l’ormai celeberrimo 5 Maggio 2002.

    Per Juventus, Milan, Roma e Napoli, invece, l’ultimo turno prevede rispettivamente l’ Atalanta, il Novara, il Cesena ed il Siena.

    CONSULTA L’INTERO CALENDARIO DELLA SERIE A 2011-2012

  • Rossi-Juve: si riprende a trattare

    Rossi-Juve: si riprende a trattare

    © Claudio Villa/Getty Images
    La trattativa per Giuseppe Rossi da parte della Juventus è in fase di decollo, o meglio di ripartenza. Una trattativa condotta e poi provvisoriamente abbandonata per testare il terreno con Mirko Vucinic, associato allo scambio paventato nei giorni scorsi, e peraltro molto improbabile con Claudio Marchisio, ed ora nuovamente tornata in auge proprio mentre la Juve si trova a New York, dove affronterà in amichevole i messicani del Club America, a pochi chilometri di distanza dalla casa in cui Pepito Rossi è cresciuto, figlio di emigranti italiani nella terra a stelle e strisce. Il problema principale da affrontare è la resistenza del Villareal, la squadra di Rossi, che vorrebbe almeno 30 milioni di euro, oltre che provare a trattenere la punta fino ai preliminari di Champions League. Le condizioni, dunque, sono tutt’altro che ottimali per portare a termine la trattativa, ma la Juve spera nel lavoro di mediazione di Federico Pastorello, procuratore di Pepito Rossi: ma sul piatto la Juve non è disposta ad offrire più di 15 milioni di euro, ossia la cifra che ha proposto anche alla Roma per Mirko Vucinic, alla luce del fatto che Claudio Marchisio è stato più volte dichiarato incedibile, e che i tifosi si sono già mobilitati per scongiurare quella seppur remotissima eventualità. La distanza fra Juve e Villareal, dunque, è ancora troppo ampia e per portare ad Antonio Conte la punta che desidera per completare il suo attacco sarà necessario un notevole sacrificio economico, anche se potrebbe anche non bastare se il Villareal decidesse di cedere Santiago Cazorla all’Arsenal o al Malaga e, dunque, togliesse dal mercato Giuseppe Rossi per non restare “scoperto” nel reparto d’attacco.

  • Esonero per Batista: l’Argentina volta pagina

    Esonero per Batista: l’Argentina volta pagina

    Termina l’avventura del ct Batista sulla panchina dell’Argentina, in seguito alla deludente Coppa America disputata ed all’eliminazione ai quarti di finale contro la vincente del torneo, la Celeste Uruguayana. Un ennesimo fallimento per una Nazionale dalle grandi aspettative, che segue il tonfo agli scorsi Mondiali Sudafricani della Nazionale guidata dal Diego Maradona, predecessore di Sergio Batista.

    © ANTONIO SCORZA/AFP/Getty Images)
    Il successore di Sergio Batista sarà scelto nella prossima settimana, ” con serenità”,così come ha annunciato il presidente della federazione calcistica Argentina, Ernesto Bialo, e fra i successori i tecnici maggiormente accreditati sono due: Sabella, che ha allenato l’Estudiantes portandolo alla conquista della Coppa Libertadores nel 2009, e Martino, il ct del Paraguay “dei pareggi”, giunto alla finale proprio contro l’Uruguay di domenica scorsa. In attesa di ripristinare il comando della Nazionale Argentina, dunque, la Federazione ha deciso di annullare gli impegni imminenti della squadra, cancellando la gara amichevole in programma il 10 Agosto con la Romania in programma a Bucarest.

  • Pistorius, la rivoluzione in meno di un minuto

    Pistorius, la rivoluzione in meno di un minuto

    Oscar Pistorius si qualifica ai mondiali, quelli dei “normodotati”, quelli che sognava e che, per lui, potevano essere una lontana chimera, un sogno irrealizzabile. Invece, lui ci ha creduto, ha lottato per questo, e ce l’ ha fatta, quesi in scioltezza. Una sfida che va naturalmente molto al dilà del significato sportivo, una sfida che assume connotati eroici, una sfida per la vita, per la speranza, per dimostrare che la forza di volontà può consentire di scalare vette in apparenza invalicabili.

    © Joe Klamar/Getty Images
    Il suo tempo, a Lignano Sabbiadoro nei 400 metri, è stato di 45” 07, nonostante le protesi di carbonio, nonostante il fardello delle difficoltà. Un tempo che consente al sudafricano di qualificarsi per il Mondiale di Daegu, in Corea, al via il prossimo 27 Agosto 2011. Un tempo che, basterebbe anche per qualificarsi alle Olimpiadi di Londra 2012, che ora sembrano una possibilità concreta: contro tutto e contro tutti, contro chi lo voleva escludere perchè consideravano le protesi, paradossalmente, un vantaggio nei confronti degli altri atleti. Ha dimostrato il suo valore, la sua forza d’animo oltre che la sua costanza negli allenamenti che si è rivelata il segreto vincente. Ora, con la qualificazione ai Mondiali in tasca, il sogno è di lasciare il segno in una competizione di tale livello, per superare ancora un altro ostacolo, per scalare ancora un’ altra vetta ed entrtare realmente nella leggenda. Dopo la vittoria alle Paralimpiadi di Pechino 2008, nei 100 metri, 200 metri e 400 metri, lo aveva promesso, soprattutto a se stesso oltre che agli altri, l’obiettivo era fissato per Londra 2012. Quell’obiettivo, tre anni dopo, è a portata di mano. Un uomo di parola Oscar Pistorius, oltre tutto.