Il calciomercato estivo è ormai terminato, ma in casa Viola i big, dati per partenti quasi certi durante i mesi estivi, sono rimasti a Firenze. E’ il caso di Alberto Gilardino, del peruviano Vargas e di Riccardo Montolivo. Nonostante ciò, però, non è escluso che nella prossima sessione di mercato, quello cosiddetto di “riparazione”, che prenderà il via a Gennaio, possano comunque partire. In particolare, il cileno Vargas è stato già bloccato dall’ Arsenal, proprio in vista del mercato invernale, considerando che i Gunners hanno già formulato un’offerta da 13 milioni di euro ai Della Valle. Sul piede di partenza anche Riccardo Montolivo, il capitano e centrocampista Viola, in scadenza di contratto nel giugno 2012, proprio per evitare che venga perso a parametro zero, anche se non è completamente da escludere l’ipotesi, seppur remota, di un rinnovo contrattuale, anche se il rapporto – un tempo idilliaco – fra giocatore e tifoseria si è ormai incrinato, forse irrimediabilmente. Infine, Alberto Gilardino: è stato per lungo tempo associato al Genoa, ma alla fine è rimasto a Firenze, nella speranza di rilanciarsi sul campo, a suon di gol, e conquistare, così, la convocazione in Nazionale per i prossimi Europei in Polonia ed Ucraina. Sinisa Mihajilovic, dunque, avrà a disposizione un parco calciatori di tutto rispetto almeno fino a Gennaio. Il tecnico serbo, dunque, se opererà con lungimiranza le sue scelte, potrà decidere di mettere da parte i rancori ed i dissapori e valorizzare i big ancora a sua disposizione. D’altronde, sarebbe una scelta di convenienza biunivoca: per migliorae l’aspetto tecnico della squadra, e per valorizzare le quotazioni dei calciatori stessi, in prospettiva di una cessione nel prossimo futuro. Le pagelle del calciomercato: Fiorentina voto 6
Autore: Simona Granieri
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ItalRugby, si parte: obiettivo Quarti di finale
Ora di partenza, di auguri, di commozione e buoni auspici. Sono queste le sensazioni che hanno accompagnato la partenza della Nazionale Azzurra di Rugby alla volta della Nuova Zelanda, dove disputerà il Mondiale di Rugby, a partire dal prossimo 11 Settembre, data d’ esordio degli Azzurri nella competizione iridata, contro l’Australia, e poi contro Russia ed Usa, oltre che con l’Irlanda. Il ct Nick Mallet stila un bilancio della sua avventura sulla panchina Azzurra, in questi quattro anni in cui l’ intero movimento rugbystico italiano ha compiuto passi da gigante, anche in termini di seguito sempre più crescente. A dicembre, erò, la sua avventura giungerà al capolinea, e verrà sostituito da Jacques Brunel. Per ora, però, la sua attenzione è interamente incentrata sul Mondiale, nella speranza che i suoi ragazzi possano disputarlo al massimo delle loro potenzialità, e diversamente dalle ultime deludenti apparizioni contro Giappone e Scozia. Oltre al ct, poi, anche il capitano Azzurro, Sergio Parisse si mostra fiducioso in vista della competizione iridata, assicurando che la squadra si è preparata al meglio, concentrandosi in particolare sull’ aspetto tecnico, migliorandosi notevolmente, al punto da promettere al pubblico italiano il massimo impegno per raggiungere un traguardo storico, ossia i quarti di finale, mai raggiunti nelle precedenti edizioni cui gli Azzurri hanno partecipato. L’obiettivo, dunque, è stato già fissato, e le premesse appaiono più che mai incoraggianti: sono pronti per provare a scrivere la storia.
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“Come quando ascoltiamo le partite alla radio” l’ultimo lavoro di Giovanni Scaramuzzino
Nell’era della tv, di internet, del digitale terrestre e della piattaforma Sky, nell’era delle partite in 3D e degli accordi milionari sui diritti televisivi, degli scioperi e del calcio urlato, un libro dedicato al calcio alla radio potrebbe apparire anacronostico. In realtà, però, l’abilità dell’autore, Giovanni Scaramuzzino, attuale voce di Radio 1, consiste proprio nel far rivivere ai lettori che conservano memoria di quel rito, del “Calcio minuto per minuto”, le emozioni di quei tempi, ed, a coloro che non le hanno mai vissute in prima persona per ragioni anagrafiche, di acquisire una percezione intensa del potere dell’immaginazione e del fascino di quelle voci precise e puntuali, in grado di raccontare ogni azione, ogni gol e di far volare la fantasia dell’ascoltatore. Ed è proprio il fattore umano a riacquistare centralità nel lavoro di Scaramuzzino pubblicato da Sei, dal titolo piu’ che mai eloquente, “Come quando ascoltiamo le partite alla radio. Storie di sport minuto per minuto”: le storie dei protagonisti, infatti, si intrecciano fra loro in modo indissolubile ed intenso, viaggiando su binari paralleli, con una contemporaneità degli eventi paragonabile proprio al fischio d’ inizio delle Domeniche pomeriggio di qualche anno fa, quando le partite si giocavano tutte alle 15, subito dopo la storica sigla di “Tutto il calcio minuto per minuto”.
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Cassano in ginocchio per l’azzurro
Cassano show, nel ritiro di Coverciano della Nazionale, questa mattina: un diversivo nella routine degli allenamenti, in favore di telecamera, coinvolgendo nel siparietto il preparatore atletico Venturati, guardalinee nella partitella di ieri, in cui Antonio Cassano aveva contestato la sua decisione di Venturati stesso, nelle vesti di guardalinee per l’occasione, di convalidare un gol di Alberto Gilardino, in sospetto fuorigioco. Fantantonio, infatti, ha preso da parte Venturati, invitandolo ad abbracciarsi forte, di fronte a tutti, per dimostrare che fra i due non ci sia alcun problema personale e, soprattutto, per sottolineare come Antonio Cassano stia bene nell’ ambiente della Nazionale, al contrario di come la gran parte della stampa aveva raccontato l’ episodio della contestazione di Cassano nella partitella di ieri. Ma non ha dimenticato le scuse, plateali, per la sua eccessiva foga di ieri: Cassano in ginocchio, con le braccia spalancate
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Milan-Lazio al venerdi, anticipi e posticipi della “prima” di serie A
La prima giornata di serie A, ossia la seconda in calendario, ma la prima in campo dopo lo sciopero dello scorso weekend, prenderà il via Venerdì 9 settembre con Milan-Lazio, già una partita di cartello, in programma alle 20. 45. Sabato 10 Settembre, invece, alle 20. 45 scenderà in campo il Napoli, impegnato in trasfeta a Cesena. In particolare, l’anticipo di Venerdì del Milan e di Sabato per il Napoli, sono stati predisposti per agevolare la preparazione agli impegni di Champions League.
Il primo posticipo di domenica 11 Settembre, quello delle 12.30, all’ ora di pranzo, vedrà di scena la Juventus di Antonio Conte, nel suo esordio stagionale nel nuovo stadio, contro il Parma.
Sempre l’11 Settembre, poi, nel posticipo serale delle 20. 45, sarà la volta dell’Inter, in trasferta a Palermo.
Inizia, cos’ì già con il classico “spezzatino” il campionato di Serie A 2011/2012, che prenderà il via a meno di nuovi clamorosi sviluppi, anche se il rischio di uno sciopero bis sembra ormai del tutto scongiurato.
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L’ex di Magnini “dovevamo sposarci”
E’ stata la soap opera dell’estate, in contorno rosa dei Mondiali di nuoto di Shanghai, il triangolo a tre fra Federica Pellegrini, Filippo Magnini e Luca Marin: ma in questo trio, c’è anche un’altra persona coinvolta nella vicenda, che ora racconta, con grande rammarico e delusione, le sue sensazioni. Cristiana Nardini, l’ex di Filippo Magnini, ha assistito da lontano al verificarsi degli eventi, ritrovando la notizia in prima pagina e non potendo sottrarsi agli assalti della stampa, curiosa e a volte eccessivamente invadente. Un progetto di vita, quello fra Cristiana e Magnini, andato ormai in fumo, un matrimonio in programma, una data già fissata che non arriverà più, delusione che logora l’animo, fino a farle perdere sei chili in pochi giorni, come lei stessa racconta. Rabbia, poi, per una sincerità che Filippo Magnini non ha saputo dimostrarle, neppure dopo che la vicenda è stata rivelata “al mondo”. Magnini continua a negare, “anche l’evidenza” – come sostiene Cristiana – . Per lei, però, ormai il capitolo è chiuso, non ci saranno ripensamenti, ma solo la voglia di ricominciare, di voltare pagina e provare a dimenticare il dolore attuale, nella speranza che sarà il tempo a lenirlo, sulla scia dell’ altro “tradito”, ossia Luca Marin, che ha iniziato la nuova vita senza Pellegrini ad Ibiza, in compagnia di un’ altra ragazza ed in atteggiamenti molto affettuosi.. Un ultimo pensiero per l’antagonista, ossia Federica Pellegrini: Cristiana, in tal caso, si mostra più che mai “sportiva”, riconoscendo la “vittoria” della nuotatrice. “Non la condanno, lei sa quel che vuole”. Chissà se, ora che tutte le parti in causa hanno espresso il loro pensiero, anche pubblicamente, possa calare il sipario su questa vicenda.
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Chiellini: tre motivi per credere nella Juve
Non si considera un calciatore viziato, non si sottrarrà dal pagare il contributo di solidarietà ed è molto amareggiato per lo sciopero dello scorso weekend. Giorgio Chiellini è un difensore roccioso, ma anche un ragazzo lungimirante, di grandi capacità intellettive e di analisi, d’altronde è uno dei pochi “Dottori” della serie A, ed è attualmente impegnato nel corso di studi specialistici in Business Administration, che conta di portare a termine “in due o tre anni, di certo prima di chiudere la carriera”. Ecco perchè Giorgio Chiellini esprime chiaramente il suo disappunto per la mancanza di programmazione connessa alla chiusura del mercato il 31 Agosto, che costringe i tecnici ad assemblare la squadra al fotofinish, appena qualche giorno prima dell’esordio ufficiale della stagione. Sarebbe meglio, invece, che le operazioni di mercato venissero ultimate già a Luglio, come accadeva in precedenza, per consentire la preparazione della stagione con un organico già formato, che abbia il tempo di amalgamarsi gradualmente e di consolidare i meccanismi di squadra. Ora, invece, a tre giorni dalla chiusura ufficiale del calciomercato, Giorgione non conosce ancora il nome del suo prossimo compagno di reparto al centro della retroguardia bianconera. Inevitabile, poi, affrontare il discorso Juve. Una squadra nuova, da consolidare, che deve sperimentare e trovare un equilibrio per il gioco di mister Conte, spregiudicato quanto spettacolare, ma che Giorgio Chiellini già elogia, se non altro per lo spirito di novità che ha portato nello spogliatoio. Uno spirito che dovrebbe essere coniugato con la mentalità vincente, che fino a qualche anno fa apparteneva naturalmente alla Signora, ma che nelle ultime stagioni è stato a dir poco appannato da prestazioni deludenti e stagioni sottotono, che hanno escluso la Juve dalla Champions League, prima, e poi anche dall’Europa “minore”. Ecco perchè il presidente Andrea Agnelli ha voluto strigliare soprattutto la vecchia guardia, chiamata a dare di più, ed a riporrtare, se non altro, in auge quei valori bianconeri che pareva conoscere molto bene prima del terremoto del 2006. Giorgio Chiellini si sente chiamato in causa in prima persona, ed ha analizzato le cause delle sue difficoltà nella stagione scorsa. Non le rivela, ma le conosce, ed assicura che non hanno connessioni con il ruolo ricorperto in campo, anche perchè assicura che la sua posizione ideale è al centro della difesa, pur rendendosi sempre disponibile a giocare da terzino, nell’evenienza. In un clima di grande realismo, però, Chiellini conclude con una nota di ottimismo inerente le potenzialità della squadra bianconera, che riassume in tre punti. In primis, la presenza di un giocatore di “un altro pianeta”, Andrea Pirlo, in grado di trascinare la squadra con la sua immensa qualità. In secundis, lo spirito guerriero di Antonio Conte, che ha rinvigorito la passione dei tifosi, molto delusi dalle stagioni precedenti, ma speranzosi che il tecnico salentino possa dare una svolta alle ambizioni bianconere. E, last but not last, la voglia di rivincita dei calciatori, che farebbero di tutto per conquistare una vittoria importante, poichè consapevoli che “vincere alla Juve non avrebbe lo stesso valore di vincere altrove”. Determinazione e voglia di rifarsi, dunque, sono i punti chiave da cui ripartire.
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Sciopero serie A: si torna a trattare. Abete accusa la Lega Calcio
Il post primo weekend di serie A mancato, è un susseguirsi di commenti e dichiarazioni a proposito dello sciopero, e della situazione in corso, con le eventuali evoluzioni nei prossimi giorni.
In primis, il presidente del Coni Gianni Petrucci mostra un cauto ottimismo in merito alla situazione in corso, auspicando che presto tutto potrà risolversi, non lesinando, però, alcune frecciatine a coloro che egli ritiene i principali artefici di tale situazione di caos e difficoltà, ossia i presidenti che – pur rappresentando secondo Petrucci una minoranza – condizionano gli eventi, impedendo che si trovi un accordo: fra questi, però, Petrucci “salva” l’ operato di De Laurentiis, che egli definisce “illuminato” e di “buon senso”.
In tal senso, dunque, la seconda giornata di astensione per Petrucci è assolutamente un’ eventualità da scongiurare, anche per gli incommensurabili danni che potrebbe arrecare all’ immagine della Serie A al cospetto delle televisioni che investono cospicuamente nel nostro calcio.
Al presidente Petrucci fa eco Giancarlo Abete, adoperando toni ancor più decisi in merito alle responsabilità della Lega Calcio circa la situazione di stallo creatasi. Abete, infati, sottolinea come la principale questione del contendere ruoti attorno ad un eccessivo irrigidimento nell’interpretazione del famigerato articolo 7, sul quale – precisa Abete – un accordo era già stato trovato il 7 Dicembre scorso, anche se poi la Lega ha cambiato idea non rispettando gli impegni presi. Anche da Abete, poi, giunge un monito ai presidenti di A ad essere “meno provinciali”, e ad evitare che le posizioni dei singoli possano ostacolare un intero movimento, oltre che creare disagi – dal punto di vista prettamente calcistico – anche ai giocatori della Nazionale, che dovranno disputare due gare di qualificazione ai prossimi Europei senza aver alle spalle neppure una gara di campionato, ma soltanto amichevoli estive.
Sulla stessa lunghezza d’onda, anche il presidente dell’ Aic Damiano Tommasi, che si mostra ottimista sulla partenza del campionato nel weekend del 10 ed 11 Settembre, anche se si dichiara ancora una volta amareggiato per lo sciopero attuato e per la “mancata volontà di firmare l’accordo collettivo da parte della Lega”, sottolineando come il confronto con il presidente Beretta risulti essere “zoppo”, poichè il suo potere decisionale non è, in realtà, effettivo. Inoltre, per quanto concerne la questione dell’ articolo 7, Damiano Tomamsi si dichiata fiducioso circa una risoluzione positiva della questione allenamenti separati, sempre se i presidenti di A si mostreranno più responsabili e più interessati a trovare una risoluzione positiva, piuttosto che occuparsi solo di mercato nel corso dei loro colloqui.
Schiarite all’orizzonte? Probabile, ma non è da escludere che la tempesta in corso possa avere qualche colpo di coda: ci si augura, però, che non sia così, quantomeno per salvaguardare la credibilità del movimento e non sopire definitivamente la passione dei tifosi, già molto delusi.
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Mercato Juve: Estigarribia ufficiale, Elia e Rodolpho al fotofinish
Ora è ufficiale: la Juventus ha rilevato l’esterno paraguayano Marcelo Estigarribia, in prestito oneroso con diritto di riscatto fissato per 5 milioni di euro. Una delle rivelazioni della Coppa America, un esteno dai piedi buoni, capace di pennellare cross, con eleganza ed efficacia, una caratteristica che lo rende utilissimo per il gioco di mister Conte. Per ora, però, per lui c’è soprattutto grande emozione, oltre che felicità, per questa grande occasione, in una ribalta importante come quella del nostro campionato. Dal canto suo, poi, Estigarribia assicura di aver una grande fame di vittoria, oltre che grinta e determinazioni insaziabili, e che non vede l’ora di metterle in mostra anche in maglia bianconera. Ma il mercato della Juve non è ancora terminato. Si lavora alacremente per assicurarsi un altro esterno, e in tal caso il maggiore indiziato pare essere Elia dell’Amburgo, al costo di 10 milioni di euro: la trattativa è ormai già ben avviata e il giocatore olandese potrebbe presto giungere a Torino per sottoporsi alle visite mediche del caso. Beppe Marotta, poi, è sempre alla ricerca di un centrale difensivo da mettere a disposizione di Antonio Conte: sembrava tutto già fatto per Rodolpho del San Paolo, con l’accordo fra la Juve ed il calciatore già raggiunto, ma il club brasiliano nelle ultime ore ha deciso di alzare le richieste, e di diffondere dichiarazioni che gelano la dirigenza della Juve, affermando la volontà del club di trattenere in Brasile un giocatore tanto importante. Sarà compito di Marotta provare a far cambiare idea al club Paulista, data l’importanza di questo acquisto e le grandi potenzialità del giovane difensore. La prima intervista ad Estigarribia da bianconero [jwplayer config=”120s” mediaid=”93679″]
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Il PSG di Leonardo scatenato: assalto a Borriello, Lugano e Kakà
Il Paris Saint Germain di Leonardo non si ferma nella sua campagna acquisti, e lancia l’ assalto ad altri pezzi pregiati del mercato, come Marco Borriello, ormai in rotta con la Roma, e da sempre apprezzato da Leonardo, che lo aveva già allenato nella sua stagione sulla panchina del Milan. Un’ operazione che potrebbe andare in porto con tutta probabilità, per volontà di ambo le parti, anche in virtù del fatto che l’ attaccante napoletano vorrebbe una squadra che sia all’ altezza della Roma, ed il PSG, almeno in termini di ambizioni e di disponibilità economica, rispecchia perfettamente questi canoni.
Il PSG, inoltre, deve sostituire Erding, destinato al Rennes e, se la pista Borriello non si concretizzasse, potrebbe ripiegare su Amauri, che la Juventus sarebbe ben felice di lasciar partire per ottenere preziosa liquidità e per far spazio nell’ organico: ma non è neppure da escludere un assalto del PSG a Ricardo Kakà, impedendo, così, il suo ritorno al Milan.
Ma non solo attaccanti per il PSG di Leonardo: sembra molto forte anche l’ interesse per il capitano della Nazionale vincitrice della Coppa America, la Celeste Uruguagia: Diego Lugano.
Il Fenerbahce, infatti, ha dato il via libera al calciatore per “guardarsi intorno” e per cercare una nuova sistemazione al di fuori dei confini turchi. Su di lui, però, oltre al club parigino, è molto forte l’ interesse della Juventus di Antonio Conte.
Il difensore centrale, uruguaiano ma con passaporto Italiano, infatti, sarebbe un innesto molto importante per l’ organico bianconero, soprattutto nell’ eventualità della partenza di Leonardo Bonucci nello scambio con Bruno Alves dello Zenit San Pietroburgo di Luciano Spalletti.