Autore: Simona Granieri

  • Raffaella Fico perdona Balotelli

    Raffaella Fico perdona Balotelli

    Era bastato un suo viaggio in Italia per ragioni lavorative, per far cadere il suo boyfriend Mario Balotelli in tentazione, ma Raffaella Fico – dopo il tradimento di Super Mario

    Mario Balotelli e Raffaella Fico foto dal web
    con la pornostar Holly Henderson, documentato dai tabloid inglesi – decide di personare l’attaccante del Manchester City. Il perdono è giunto dopo una pomeriggio trascorso dai due al Luna Park, dove sono stati fotografati mentre si abbracciavano, segnale inequivocabile di tregua o, meglio, di riappacificazione. D’altronde, come rivela la stessa ex gieffina, la loro prima uscita fu proprio al Luna Park, sulle montagne russe, sgranocchiando patatine e pop corn: scontato, dunque, che gli alti e bassi siano una costante nella loro relazione, proprio come un giro continuo sulle montagne russe. Raffaella Fico, inoltre, rivela come ha appreso la notizia dell’incontro fra Mario e la pornostar: “Ero spaventata e irritata ma so che i giornali possono stravolgere le cse ed ho voluto sentire cosa avesse da dirmi”. Confermando, poi, che fra lei e Balotelli c’è stato un incontro chiarificatore in cui Mario le ha “dato tutti i dettagli di cui avevo bisogno, spiegandomi che non c’è stato niente”.

  • Italvolley: 4 su 4, travolta anche l’Argentina

    Italvolley: 4 su 4, travolta anche l’Argentina

    Un’altra grande prova per le Azzurre dell’Italvolley impegnate nel campionato del Mondo in Giappone, un’altra vittoria fondamentale, contro l’Argentina, con punteggio schiacciante, 3 a 0, che fa salire a quota 4 (su 4) le vittorie nella manifestazione iridata delle ragazze di coach Barbolini. Una gara condotta con grande determinazione e sicurezza dall’inizio alla fine, senza sbavature nè disattenzioni, con una prova maiuscola della Gioli e della Anzanello, micidiale nei suoi attacchi, (realizzazioni dell’80%), con le Azzurre che hanno chiuso la pratica Argentina in fretta, con i parziali molto netti, 25-19, 25-10, 25-19, per poter pensare già alla prossima gara, contro l’Algeria, in programma domani alle 7, ora italiana, sempre ad Hiroshima. In seguito, lo ricordiamo, le Azzurre si trasferiranno a Sapporo, dove dovranno affrontare le gare decisive contro la Corea del Sud, il prossimo 11 Novembre, e poi di seguito contro il Brasile, la Serbia, la Germania e gli Usa.

    Simona Gioli | © Getty Images
    Nel frattempo, però, il ct Barbolini si gode questa vittoria contro l’Argentina, elogiando le sue ragazze soprattutto per la tenuta mentale e la concentrazione, poichè – come rivela il ct – nelle gare con avversarie meno quotate c’è il rischio di mollare un po’ a livello di tensione ed attenzione, ma le sue Azzurre non l’hanno fatto, portando a casa un punteggio rotondo e tutti i set in palio. Un’altra conferma importante, dunque, nel cammino iridato e nel percorso verso la qualificazione alle Olimpiadi di Londra 2012, dove potranno accedere le prime tre classificate di questa manifestazione Mondiale. Per ora, nei primi posti, la classifica è guidata dagli Usa con 12 punti, seguiti proprio dalle Azzurre con 11, poi la Cina con 9 ed il Brasile con 8 lunghezze.

  • Incredibile, Hermes Toro-Matrice 47-0. Ospiti in campo per protesta

    Incredibile, Hermes Toro-Matrice 47-0. Ospiti in campo per protesta

    Una gara di calcio terminata 47 a 0: punteggio frutto di una protesta messa in campo, è proprio il caso di dirlo, dal Matrice, squadra di prima categoria molisana, girone B, dell’hinterland di Campobasso, ieri ospite della Hermes Toro, un’altra squadra nei pressi del capoluogo molisano.

    Il Matrice ha, così, deciso di scendere in campo, ieri, senza opporsi in alcun modo agli attacchi degli avversari, per inscenare una protesta contro l’annullamento della gara della scorsa settimana, vinta contro il Monteverde ma annullata per un errore tecnico del direttore di gara.

    L’arbitro, infatti, nel corso della gara disputata la scorsa domenica, il 30 Ottobre, aveva espulso per doppia ammonizione il calciatore Kevin Sacco, poichè aveva annotato erroneamente – in occasione del primo cartellino giallo comminato – sul proprio taccuino il nome di Sacco anzichè il nome del suo compagno di squadra Ricciuto.

    Applicando il regolamento alla lettera, nonostante la vittoria comunque ottenuta nonostante l’inferiorità numerica dal Matrice, la gara in questione dovrà essere ripetuta: una circostanza assolutamente non gradita al Matrice che, dunque, ha deciso di dare visibilità al suo disappunto.

    Un punteggio da record, dunque, con la media di un gol segnato ogni due minuti dal Toro, con i calciatori del Matrice nelle vesti di spettatori in campo, passivi ad ogni iniziativa degli avversari, con il conseguente passivo di ben 47 gol subiti che non servirà ad ottenere nulla di concreto, ma a dare – almeno – visibilità al malcontento della squadra.

    Chissà se, in futuro, in occasione di provvedimenti del regolamento non graditi, altre squadre – anche big – decideranno di seguire l’esempio del Matrice inscenando forme di protesta in campo così singolari.

  • Milito nella terra dei nonni. Cittadino onorario di Terranova da Sibari

    Milito nella terra dei nonni. Cittadino onorario di Terranova da Sibari

    Ritorno alle origini per il Principe Milito, che ha ricevuto la cittadinanza onoraria del paese dei suoi nonni, Terranova da Sibari, in provincia di Cosenza, che Salvatore Milito e Caterina Borrelli – i nonni di Diego Milito, appunto – lasciarono cinquant’anni fa per emigrare in Argentina in cerca di fortuna. Accoglienza calorosissima per festeggiare l’evento, con il Municipio del paese super affollato, fra fan e curiosi, che acclamavano l’attaccante nerazzurro, che, al termine della “cerimonia” ha visitato anche il centro storico del paese, non risparmiandosi neppure in fatto di “assaggi” dei prodotti tipici calabresi che i suoi parenti e compaesani non gli hanno fatto mancare in occasione della sua visita in Calabria.

    Diego Milito | ©Maurizio Lagana/Getty Images
    Inevitabile, in una cornice tanto calorosa, che il Principe rispondesse a qualche domanda sul presente dell’Inter, e sulle prospettive future. Tema “caldo”, il tecnico Ranieri, che Diego Milito elogia, ritenendo che basterà solo un po’ di tempo, per apprendere al meglio le idee del mister e l’ impostazione che intende dare alla squadra. Il Principe, poi, ricorda che l’Inter ha tutte le carte in regola per risollevarsi dalle difficoltà, cercando di pensare “step by step”, una partita per volta. Grande fiducia, dunque, per il mister romano, per il futuro della stagione nerazzurra e per le potenzialità della squadra. Dopo la sosta, il campo rivelerà se il Principe calabrese-argentino avrà ragione.

  • Udinese-Siena: le pagelle. Il solito Di Natale, furia Armero

    Udinese-Siena: le pagelle. Il solito Di Natale, furia Armero

    L’Udinese batte il Siena ed aggancia la vetta della classifica, insieme alla Lazio, riscattando la sconfitta di Europa League. Nell’ undici di Guidolin, in grande spolvero il bomber Totò Di Natale, al suo ottavo centro stagionale, ma anche il portiere Handanovic, decisivo nel salvare il risultato in occasione dei pericoli provenienti dal Siena, soprattutto da parte dell’ex D’Agostino, e di Mattia Destro. Il Siena di Sannino, comunque, esce a testa alta dal Friuli nonostante la sconfitta, dimostrando buona personalità e spirito di squadra.

    Di Natale e Armero | ©Dino Panato/Getty Images
    Le pagelle: Udinese: Handanovic 7 Sicuro e decisivo in occasione dei pericoli creati dal Siena. Alterna la gestione dell’ ordinaria amministrazione a guizzi spettacolari, oltre che decisivi per il risultato. Basta 6.5 Dopo soli 48 secondi dal fischio d’ inizio porta in vantaggio i suoi, rendendo la gara in discesa grazie al suo secondo gol stagionale Danilo 6.5 Sicuro ed attento nel guidare il reparto difensivo, pericoloso in occasione di qualche inserimento in area da saltatore Benatia 7 Grande sostanza, precisione ed attenzione negli interventi Armero 7 Grandi accelerazioni, precisione nei cross, come nel caso di quello per Di Natale, utile anche in copertura all’ occorrenza Domizzi 6 A volte patisce la presenza di Destro e Calaiò. Gara, comunque, sufficiente Pinzi 6 Gara di buona grinta e sostanza Isla 6 Non la sua migliore uscita. A volte sembra correre a vuoto, a volte si rivela molto utile Asamoah 6.5 Belle iniziative in fase di inserimento, prova il tiro ma non concretizza. E’ comunque fondamentale negli equilibri del centrocampo friulano Floro Flores 6 Il suo compito è quello di agire in coppia con il capocannoniere del campionato. Lo esegue con molto sacrificio e corsa, che lo priva di lucidità: colpisce un palo Di Natale 6.5 Sbaglia un tapin facile facile, ma poi si fa perdonare con il gol del 2 a 0, spettacolare nella fase preparatoria oltre che nella realizzazione: ottavo gol in campionato, indiscusso leader della classifica cannonieri. Siena: Brkic 6.5 Incolpevole sui gol subiti, si distingue per qualche buono intervento su Floro Flores. Vitiello 5 Pasticcia in molte occasioni, soprattutto non riesce mai a frenare le discese di Armero Rossettini 6 Prova a contenere i pericoli friulani, non demerita De Grosso 6 Gara sufficiente, come il compagno di reparto Terzi 5 Si fa saltare da Di Natale con troppa facilità, patisce il confronto con il capocannoniere del campionato Mannini 5 Cerca il gol, prova anche da posizioni impossibili, con scarsi risultati Gazzi 5.5 Appannato, forse anche per problemi fisici che lo costringono a lasciare il campo al 60′ Bolzoni 6.5 Entra nel secondo tempo ed incide subito: nel gioco e nel gol realizzato, che accorcia le distanze e dà al Siena l’illusione di provare a pareggiare la gara D’Agostino 7 Il migliore dei suoi, ex della gara fischiato dal Friuli: non si fa intimorire dalla contestazione e regala assist precisi, tanta qualità, pericoli su punizione e calci d’angolo Destro 6,5 Si impegna molto, si rende pericoloso in un’ occasione in cui Handanovic è costretto agli straordinari. Molto generoso Calaiò 6 Anche lui generoso, è il maggior pericolo del Siena, lotta con cuore e grinta nonostante trovi ben pochi spazi contro la difesa friulana Brienza 5.5 Qualche buona iniziativa, prova il tiro dalla distanza in alcune occasioni, ma non incide.

  • L’Udinese batte il Siena e vola in testa

    L’Udinese batte il Siena e vola in testa

    Sotto la pioggia del Friuli, l’Udinese prova a rialzarsi dopo la pesante sconfitta di Europa League, dando certezze al proseguio del suo campionato, dimostrando che la strada fatta finora non è casuale, che l’aggancio alla vetta della classifica è frutto di merito e di maturità, di determinazione e grinta.

    Antonio Di Natale | © Dino Panato/Getty Images
    L’Udinese riscatta la prestazione di Giovedì con un avvio lampo dopo soli 48 secondi dal fischio d’inizio, realizzando il gol del vantaggio con Basta, al secondo gol in stagione, dando concretizzazione ad un pressing alto ed asfissiante innescato già dai primi secondi di gara, culminato nell’iniziativa di Di Natale sulla fascia, con cross raccolto dal centrocampista serbo. Al 12′ ancora brividi per Brkic su punizione di Di Natale, con un pallone che esce di poco, potenzialmente molto pericoloso per la presenza di Danilo in agguato, libero di saltare. Il Siena prova la reazione al 18′ del primo tempo, con un bel tiro di sinistro di Brienza dal limite, su assist di D’Agostino, sul quale il portiere Handanovic si supera, deviando sopra la traversa. Ancora Siena al 21′, sempre con tiro di Brienza deviato da Handanovic. Sugli sviluppi del calcio d’angolo, calciato da D’Agostino, ancora qualche insidia per il portiere friulano che, però, sbroglia egregiamente la situazione. Al 24′ pericolo potenziale dell’Udinese con Asamoah, protagonista di una bella percussione in doppio passo, con tiro che, però, esce alto sopra la traversa. Al 41′ break del Siena che prova a chiudere la prima frazione in parità: potente tiro di Mattia Destro respinto da Handanovic, da distanza ravvicinata. Il primo tempo termina sull’1-o per i padroni di casa che al rientro dagli spogliatoi si rendondono ancora pericolosi con Floro Flores al 9′ che, con un pizzico di sfortuna, colpisce il palo della porta di Brkic e, sulla respinta, la palla non riesce ad essere raccolta da Di Natale, pur posizionato ottimamente, per un tapin che sarebbe molto semplice ma che, invece, termina a lato di poco. Al 13′ il Siena ci prova con Gaetano D’Agostino, ex dell’incontro che prova a sorprendere il suo ex compagno di squadra Handanovic su punizione ad effetto, il tiro esce sopra la traversa. Al 18′ Totò Di Natale decide di mettere in cassaforte il risultato con una splendida azione personale condita con tanto di accelerazione, dribbling e tiro perfetto sul quale nulla può il portiere Brkic: è 2-0 per i friulani, oltre che ottavo gol in campionato per Totò, capocannoniere solitario. Ad un quarto d’ora dalla fine, il Siena prova ad accorciare le distanze e realizza il 2-1 con Bolzoni che batte Handanovic, su assist di testa di Emanuele Calaiò. Il finale si svolge fra pericoli senesi, con D’Agostino in particolare, e difesa friulana che riesce a portare a casa una vittoria fondamentale, dopo 5′ di recupero. Una vittoria che vale tre punti, tre punti che regalano la vetta della classifica, in coabitazione con la Lazio, in attesa del recupero della gara della Juventus contro il Napoli. Una domenica da incorniciare per gli uomini di Francesco Guidolin che si mostrano completamente diversi rispetto alla gara di coppa di Giovedì e con un protagonista ritrovato, Capitan Di Natale: missione riscatto pienamente compiuta.

  • Udinese-Siena, probabili formazioni. Di Natale per dimenticare l’Atletico

    Udinese-Siena, probabili formazioni. Di Natale per dimenticare l’Atletico

    Archiviare la brutta pagina di Europa League, questo l’imperativo per l’Udinese di Francesco Guidolin in campo contro il Siena alle 15, cercando di dimenticare in fretta quanto accaduto ritrovando capitan Totò Di Natale.

    Antonio Di Natale | © Dino Panato/Getty Images
    La gara contro l’Atletico, alla vigilia del match di campionato, appare come uno spettro che aleggia ancora su entrambe le squadre: sui bianconeri friulani perchè, per ovvie ragioni, con la pesante sconfitta rischiano di aver perso una fetta delle sicurezze acquisite; ma anche per i bianconeri senesi, perchè – con le dichiarazioni del loro mister Giuseppe Sannino – appare chiaro e palpabile il timore della reazione d’orgoglio dei friulani. Oltre che per l’ orgoglio ferito, per i friulani la gara contro il Siena sarà una grande chanche per tentare il sorpasso in classifica ai danni della capolista Juventus – che questa sera avrebbe dovuto affrontare la delicata trasferta di Napoli, rinviata per maltempo – nonostante Guidolin alla vigilia abbia focalizzato l’attenzione soprattutto sulla difficoltà degli impegni ravvicinati, proponendo che le squadre impegnate di Giovedì in Europa League, giochino di lunedì in posticipo. Il Siena, invece, è settimo in classifica con tredici punti, frutto di un grande inizio di campionato, con grandi meriti proprio per il tecnico Sannino, capace di compattare il gruppo “orfano” di Conte, e di fornirgli le giuste motivazioni. Una gara che presenta spunti interessanti e che in campo vedrà i seguenti undici. Per l’Udinese, formazione schierata con modulo 3-5-2, con Handanovic in porta, Ekstrand, Danilo, Domizzi; Basta, Isla, Pinzi, Asamoah, Armero; Floro Flores e Di Natale di punta, ritrovando, così, la coppia-gol campana. Il Siena, invece, sarà schierato con un modulo 4-4-2, con Brkic in porta, Vitiello, Rossettini,  Terzi, Del Grosso; Mannini, D’Agostino, Gazzi, Brienza; Calaiò, Destro. Al Friuli di Udine arbitrerà Russo di Nola.

  • Palermo-Bologna probabili formazioni. Miccoli in panchina, gioca Zahavi

    Palermo-Bologna probabili formazioni. Miccoli in panchina, gioca Zahavi

    Incrocio pericoloso quello delle 18:00 fra Palermo e Bologna che apre l’unidicesima giornata di Serie A, soprattutto per i desideri di rivalsa del tecnico dei rossoblu, Pioli, esonerato nel mese di Luglio (a stagione non ancora iniziata, ndr) da Zamparini che gli preferì l’attuale tecnico rosanero Mangia sulla panchina palermitana.

    Eran Zahavi | © Maurizio Lagana/Getty Images
    Il Bologna giunge a Palermo galvanizzato dalla vittoria contro l’Atalanta, oltre che dal rinnovo del contratto del talento uruguaiano, Gaston Ramirez, avvenuto in settimana. Il Palermo, invece, è reduce dalla sconfitta contro la Fiorentina e da una settimana con la volontà di riscattarsi al Barbera, fra le mura amiche. Tatticamente, i padroni di casa rosanero si schiereranno con il modulo 4-3-1-2, ritrovando il recuperato Hernandez in avanti, e con i seguenti undici in campo dal primo minuto: Tzorvas, Pisano, Silvestre, Cetto, Balzaretti, Migliaccio, Bacinovic, Acquah, Ilicic, Zahavi, Hernandez, con Miccoli in panchina. Il Bologna si schiererà con modulo analogo, 4-3-1-2, con Gillet, Raggi, Loria, Cherubin, Morleo, Kone, Mudingayi, Perez, Ramirez, Di Vaio, Acquafresca.

  • Allegri prudente con il Catania pensando a Cassano e… Del Piero

    Allegri prudente con il Catania pensando a Cassano e… Del Piero

    Pragmatismo, parola d’ordine per Massimiliano Allegri in vista della sfida di domenica contro il Catania di Vincenzo Montella. Una gara importante per tante ragioni, una su tutte l’umore dello spogliatoio sollevato dalle buone notizie provenienti dal Policlinico, dopo la perfetta riuscita dell’intervento ad Antonio Cassano che Allegri aspetta con fiducia in campo fra 4 o 6 mesi, soprattutto alla luce delle condizioni del barese che, a poche ore dall’intervento, già era in grado di ridere e scherzare con chi era andato a trovarlo in ospedale.

    Massimiliano Allegri | © Filippo Monteforte/Getty Images
    In vista del Catania Allegri focalizza l’attenzione sull’avversario che appare in ottima forma, dopo le buone prestazioni con Inter, Napoli, Fiorentina, Lazio e Juventus, approfittando della sosta in Champions, che nell’ultima gara ha visto il pareggio contro il Bate Borisov, fra rimpianti e troppi errori. Al Milan di Allegri, però, in una gara che il mister definisce “delicata”, mancherà un uomo fondamentale, ossia Boateng, per squalifica, oltre che il ritrovato Nocerino, sempre per squalifica, ed Alessandro Nesta, convalescente. Ma, oltre ai temi strettamente legati alla partita contro i catanesi, la conferenza stampa di presentazione di Massimiliano Allegri è stata condita da molti altri temi. In primis, il “caso” della settimana, ossia la provocatoria biografia di Zlatan Ibrahimovic, con tanto di accuse al Barcellona ed a Guardiola, che Allegri vorrebbe ricevere in regalo dallo stesso Zlatan e che, ritiene, sarà uno stimolo in più per lo svedese per far bene in vista del ritorno di Champions League contro il Barca a San Siro. In tema di “regali”, inevitabile pensare al Natale che si avvicina: per Allegri, nella lettera a Babbo Natale, potrebbe esserci un pensierino per Alex Del Piero, anche se il tecnico toscano rivela di esser convinto che la Juve non voglia affatto privarsi del suo Capitano perchè è ancora in grado di dare molto.

  • Mazzarri: “Napoli può diventare una potenza, ma prima c’è la Juve”

    Mazzarri: “Napoli può diventare una potenza, ma prima c’è la Juve”

    Napoli – Juventus è, per i napoletani, la partita dell’anno date le rivalità storiche con i bianconeri che affondano le loro radici in questioni ben più profonde dell’astio calcistico, riferendosi alle differenze fra la cultura sabauda e quella partenopea, fra i Savoia e la dinastia Borbonica, fra coloro che hanno “unificato” l’Italia e coloro che, con l’unità, hanno perso il loro regno. Rivalità accesa, in tempi moderni, da questioni calcistiche, da sfide epiche, da sfottò coloriti.

    Walter Mazzarri | © GUENTER SCHIFFMANN/AFP/Getty Images
    Una rivalità che rende la gara di domenica sera molto sentita, al di là del fatto che la Juventus si presenti al San Paolo da capolista dopo il trionfo di San Siro contro l’Inter, nel tentativo di sfatare il tabù Napoli dove – dal suo ritorno in serie A nel 2007 ad oggi – ha sempre perso, spesso anche con pesanti passivi e magre prestazioni. La vigilia della gara contro la Signora, per il tecnico Mazzarri è l’occasione per presentarne i temi, con dovizia di particolari, in una conferenza stampa durata ben 45 minuti, pensando a ciò che verrà, ma anche a ciò che è stato, ripercorrendo la sfortunata serata Bavarese di Champions League, la sconfitta dei suoi contro il Bayern per 3-2, in una gara combattuta ed intensa che ha mostrato una grande qualità dei partenopei, ossia il carattere, anche contro un avversario tanto blasonato, e la grande capacità di reazione senza incorrere nel rischio di farsi frenare da timori reverenziali. Nonostante la sconfitta – secondo Mazzarri immeritata – i Napoletani potrebbero esserne usciti rafforzati, se non altro nelle convinzioni, e ciò potrebbe essere un punto a loro favore in vista della gara con la Juventus, ma anche per il proseguio del campionato poichè il Napoli potrebbe diventare “una potenza”, come lo stesso Mazzarri dichiara. Il tempo a disposizione per preparare tatticamente la gara con i bianconeri non è stato ampio, ma Mazzarri farà leva sulle motivazioni dei suoi uomini, oltre che “studiare” qualche accorgimento ad hoc per frenare la capolista: uno su tutti Hamsik, in marcatura sulla “fonte di gioco” Andrea Pirlo, affinchè i suoi possano esprimersi al meglio nonostante le scorie della gara di Champions. In chiusura, inevitabilmente, un pensiero per il suo collega, diretto avversario nel posticipo di domani, Antonio Conte, che Walter Mazzarri stima molto e che – in alcuni aspetti – ricorda molto lo stesso tecnico toscano: entrambi veraci, entrambi sempre agitati in panchina, passionali nell’esternare le emozioni in campo, nelle esultanze e nelle sfuriate, giungendo entrambi spesso completamente afoni a fine gara. Walter Mazzarri, la scorsa estate, avrebbe potuto sedere laddove siede ora il tecnico salentino, ma così non è stato ed ora il tecnico livornese non ha alcun rimpianto. Anzi, si dichiara ormai “sposato” con De Laurentiis non desiderando nulla di più, dopo due anni straordinari alla guida dei partenopei. I tifosi napoletani lo sanno bene e, per questo, Mazzarri si ritiene già soddisfatto di quanto ha saputo fin qui costruire, portando i suoi ragazzi ad affrontare alla pari la gara contro la Juventus e regalando finora tante soddisfazioni alla piazza calcistica più calorosa d’Italia. Napoli-Juventus, ora, aspetta solo di essere giocata.