Autore: Simona Granieri

  • Roma, fiducia “a tempo” per Luis Enrique

    Roma, fiducia “a tempo” per Luis Enrique

    La sconfitta della Roma contro la Fiorentina di domenica scorsa, con un sonoro e secco 3-0, ha scalfito non poco gli animi dei romanisti, ferendo le rosee aspettative di inizio stagione connesse all’ambizioso progetto italo-americano, all’arrivo di Luis Enrique, portatore del Barcellona-pensiero, all’illusione di poter tornare a segnare in grande.

    Luis Enrique | © ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images

    La partita del Franchi di Firenze, però, ha evidenziato in primis un malessere psicologico ed una non trascurabile confusione interna allo spogliatoio, che si è riflessa sulle azioni in campo portando la squadra a terminare la gara in otto per le espulsioni di Juan, Gago e Bojan, inducendo la battuta del fiorentino (e tifoso Viola) Roberto Benigni, che ha alluso al parallelo fra i tagli del Presidente del Consiglio Mario Monti e la situazione in campo dei giallorossi domenica scorsa.

    L’idillio, dunque, sembra essersi definitivamente infranto ed i tifosi hanno intrapreso la strada della contestazione, aspettando la squadra al ritorno da Firenze, alla stazione Termini, e contestando soprattutto il tecnico Luis Enrique invitandolo a dimmettersi: “dimettiti, chi ti credi di essere?“.
    L’unico non contestato (e non contestabile) fra i giallorossi, capitan Francesco Totti, rimasto seduto in panchina per l’intera durata del match contro i Viola, per scelta tecnica, immalinconito nel suo piumone con tanto di cappuccio nero.

    Una situazione molto delicata anche se il direttore generale della Roma Franco Baldini prova a difendere il tecnico spagnolo, sostenendo che la dirigenza è sempre convinta della scelta fatta ed ha intenzione di andare avanti, nonostante l’amarezza ed il dispiacere.

    La parola “fiducia” sembra ancora dominare nell’ambiente dirigenziale, almeno fino alla prossima gara, in programma lunedì sera, nel Monday Night, contro la Juventus di Antonio Conte, un impegno non propriamente agevole per testare lo stato di “salute” del gruppo giallorosso ed i rapporti della squadra con il tecnico. In queste ore, comunque, a Trigoria è in corso un vertice tra Baldini, Baldissoni, Fenucci e Di Benedetto, per discutere ancora della questione Luis Enrique anche se, appunto, l’orientamento prevalente è quello di concedere ancora del tempo al mister, almeno fino a Natale salvo clamorosi imprevisti.

    Ciò significa che, oltre all’ostacolo Juventus, il tecnico asturiano dovrà affrontare anche la partita contro il Napoli di Mazzarri e quella contro il Bologna, prima della sosta natalizia. Se arriveranno i risultati sperati nelle prossime tre gare, quindi, Luis Enrique – come si suol dire – arriverà a “mangiare il panettone”, altrimenti dovrà accontentarsi di qualche tortillas.

  • Il Motorshow ricorda Simoncelli: “era un puro”

    Il Motorshow ricorda Simoncelli: “era un puro”

    Al Motorshow di Bologna giunto alla sua 36 esima edizione, fra gare sportive, stand, ragazze immagine, trova spazio la giornata del ricordo di Marco Simoncelli, “Sic” come tutti lo chiamavano, del suo sorriso, della sua voglia di vivere, della sua positività, della capacità di sdrammatizzare, come un raggio di sole.

    Marco Simoncelli | © JOSE JORDAN/AFP/Getty Images

    Nell’ambito della manifestazione bolognese, alla quale Simoncelli ha sempre partecipato ed alla quale avrebbe partecipato anche quest’anno (aveva prenotato un posto al Memorial Bettega, appuntamento rallystico del salone bolognese, ndr) è il team Gresini, la sua squadra, a ricordarlo nella persona di Fausto Gresini, che immagina già come potrà essere triste il prossimo motomondiale senza il suo Marco Simoncelli.

    Il suo “insostituibile Sic”, come lui stesso lo ha definito, senza il quale nulla potrà più essere come prima, un uomo squadra, che affrontava anche i problemi con serenità, con una buona parola per tutti, sempre allegro e positivo, un ragazzo di 24 anni semplice, coerente con le sue origini, dalla provincia romagnola, che – notoriamente – ama visceralmente il mondo dei motori.”Era un puro, e come tutti i puri non si doveva toccare quello che amava: la sua gente” che, comunque, continua ad amarlo, a ricordarlo, a rimpiangerlo, come rileva Fausto Gresini.

    Nonostante la perdita dolorosa ed incolmabile, però, il team di Fausto Gresini dovrà comunque trovare la forza per andare avanti nel suo percorso sportivo e, pertanto, ha già scelto il sostituto di Sic, fermo restando che nessuno potrà mai sostituirlo: Alvaro Bautista avrà la responsabilità di essere il nuovo pilota del post-Sic.

    Toccante e molto significativa, poi, l’affermazione finale di Fausto Gresini che – a chi gli chiedeva quale grande pilota sognasse nel suo team – ha risposto seccamente: “Non Valentino Rossi, nè Casey Stoner, nè Jorge Lorenzo, rivorrei solo il pilota che avevo fino a qualche settimana fa”. Fino alla tragica gara di Sepang, con quella drammatica caduta in pista, in quella maledetta domenica d’ Ottobre.

  • Il ritorno della Tigre: Tiger Woods vince il Chevron World Challenge

    Il ritorno della Tigre: Tiger Woods vince il Chevron World Challenge

    Tiger Woods è tornato alla vittoria, conquistando lo Chevron World Challenge sul percorso Californiano dello Sherwood Country Club, contro Zac Johnson, diretto avversario che ha saputo tenergli testa fino all’ ultima buca, quando ha dovuto necessariamente arrendersi alla determinazione ed alla voglia di vincere – e di rivincita – dell’ex numero uno al mondo del green.

    Tiger Woods | © Scott Halleran/Getty Images

    Dopo gli scandali sessuali, le 18 amanti accertate, il divorzio dalla moglie, che lo hanno coinvolto e destabilizzato negli ultimi due anni, dipingendo la sua figura in maniera totalmente differente rispetto a quanto in apparenza aveva mostrato, per Tiger Woods, la “tigre” del green era, quindi, giunta l’ora di risollevarsi, anche per smentire chi si dichiarava ormai certo che non sarebbe mai più tornato alla vittoria.

    Ecco perchè, dopo aver messo a segno l’ultima buca decisiva, nel percorso Californiano, Tiger Woods si è lasciato andare ad una’esultanza, breve ma liberatoria, nella quale era racchiusa e ben visibile la sofferenza interiore degli ultimi anni. Il pubblico, poi, è sembrato essere tutto con lui, esultando sonoramente per la sua vittoria, che mancava dal lontano 15 Novembre 2009, quando si impose nel JBWere Masters.

    Dopo la gioia esternata dopo la vittoria con 278 punti – dieci sotto il par – però, Tiger Woods si è subito ricomposto, per salutare sportivamente il suo avversario sconfitto: anche un modo per far capire al mondo del golf che, dopo questa prima vittoria, il digiuno è terminato e che la sua fame di rivincita non si ferma qui, ma mira in alto, ai circuiti del Major, per provare a  scalare nuovamente la classifica del ranking mondiale, che ora lo vede soltanto al cinquantaduesimo posto. Gli stimoli, per lui, sembrano ritrovati, insieme alla voglia di vincere ancora: come Tiger Woods stesso ha dichiarato al termine della gara, il suo obiettivo è quello di provare ancora l’adrenalina della gara, la tensione ed il nervosismo di quanto “sente”di poter vincere, come è stato ieri.

    La tigre è tornata a ruggire, gli avversari sono avvertiti.

    Chevron World Challenge il video dell’ultima buca e la gioia di Tiger Woods
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  • Chievo Atalanta, le pagelle. Sorrentino e Consigli sugli scudi

    Chievo Atalanta, le pagelle. Sorrentino e Consigli sugli scudi

    Un pareggio complessivamente giusto quello di Chievo Atalanta al Bentegodi di Verona, con i padroni di casa che, però, ha mostrato qualche occasione in più dell’Atalanta, ma che smuove la classifica per entrambe le squadre, a metà della graduatoria, rispettivamente salite a 16 e 15 punti. (risultati e classifica)

    Un pareggio a reti inviolate, frutto di qualche ottimo intervento dei due portieri Consigli e Sorrentino, ed anche dell’imprecisione di Sergio Pellissier, vivace e nel vivo del gioco, ma che ha avuto qualche buona occasione per sbloccare la gara e non è riuscito a concretizzare. Per l’Atalanta di Colantuono, invece, dopo Siena e Napoli, arriva il terzo pareggio consecutivo.

    Le pagelle Chievo Atalanta

    Pellissier e Lucchini, in Chievo Atalanta | © Dino Panato/Getty Images

    Sorrentino: 6.5 Due buoni interventi, in particolare quello su Denis, che aveva provato una bicicletta, simile a quella vincente contro il Lecce.

    Frey 6.5 Attento e preciso in copertura, buona gara

    Andreolli e Cesar 6 Sufficiente la fase difensiva del Chievo, merito anche dell’attenzione dei due centrali clivensi che conducono una gara concentrata

    Drame 6 Anche per lui una gara precisa, senza soffrire eccessivamente e senza sbavature

    Luciano 5.5 Avrebbe la possibilità di rendersi pericoloso in alcune occasioni, ma sembra arrivare con qualche secondo di ritardo, poco attento

    Bradley 6 Gara di intensità e grinta a centrocampo, reparto dove il Chievo sembra dominare rispetto all’Atalanta

    Vacek 6 Anche per lui una buona gara, poi viene sostituito al 66′ da Hetemaj

    Sammarco 6 Nel ruolo di trequartista non esalta, lasciando gli attaccanti al proprio destino, costringendoli a costruire da soli le occasioni più importanti, sostituito da Paloschi all’ 82′

    Pellissier 6.5 Buona gara, vivace e pungente, con buone occasioni potenzialmente pericolose per sbloccare il risultato, sventate dall’ imprecisione oppure da Consigli

    Moscardelli 5.5 Al contrario del compagno di reparto Pellissier, non entra molto nel vivo del match, e viene sostituito da Thereau al 66′.

    Consigli 6.5 Decisivo nel salvare il risultato su Pellissier, per il resto sempre attento e concentrato, oltre che reattivo

    Masiello 5.5 Non sempre preciso e brillante, qualche disattenzione evitabile

    Lucchini 6 Buona gara per lui, che oltre ai compiti difensivi prova qualche inserimento in avanti, che in alcune occasioni si rivelano preziosi per dare superiorità all’Atalanta in avanti

    Manfredini 6 Buona gara, di attenzione e concentrazione

    Peluso s.v. Scelto da Colantuono come titolare in extremis, dopo pochissimi minuti si fa male, lasciando il posto a Bellini 6, che gioca comunque una gara sufficientemente attenta

    Bonaventura 5 Non nella migliore giornata, fuori dal vivo del gioco, prova qualche conclusione dalla distanza, ma senza eccessive velleità di rendersi pericoloso, viene per questo sostituito al 62′ da Gabbiadini

    Cigarini 5.5 Anche per lui, giornata molto grigia, come il cielo di Verona sopra il Bentegodi

    Carmona 5.5 Un tiro non molto insidioso e poco altro, si sente molto la mancanza di Schelotto

    Padoin 5.5 Anche per lui, non la miglior giornata, sottotono e distante dal vivo del gioco

    Maxi Moralez 5 Lontano dalle sue gare migliori, molto opaco, e sostituito da Ferreira Pinto al 72′, senza che, però, la sostituzione dia gli esiti sperati da Colantuono

    Denis 6 El Tanque non segna, ed è già una notizia, ma ci prova con una bicicletta più spettacolare nell’esecuzione che nell’insidia, ma Sorrentino blocca. Per il resto, è il più pericoloso dei nerazzurri, ma non incide sul risultato

  • Chievo e Atalanta non si fanno male: 0 a 0

    Chievo e Atalanta non si fanno male: 0 a 0

    Allo Stadio Bentegodi di Verona si affrontano Chievo ed Atalanta, due squadre che – nei match precedenti – hanno mostrato buon gioco e organizzazione, nonostante siano reduci da due delusioni nell’ultimo turno di campionato, rispettivamente contro il Milan per gli uomini di Mimmo Di Carlo, e contro il Napoli per gli uomini di Stefano Colantuono.

    Chievo – Atalanta | © Dino Panato/Getty Images

    Nei confronti precedenti le statistiche sono a favore del Chievo, mai sconfitto al Bentegodi dai nerazzurri bergamaschi, in nove sfide disputate fra serie A e serie B, con quattro vittorie e cinque pareggi.

    La gara nel primo tempo non decolla in termini di emozioni, anche se i padroni di casa sembrano prendere in mano le redini del gioco, soprattutto dopo i primi minuti di gara, sfruttando le ripartenze veloci, ma peccando di precisione al momento dell’ ultimo passaggio, una sola grande occasione per il Chievo, al 20′, con Moscardelli che tenta la conclusione deviata in extremis dalla difesa Atalantina.

    L’Atalanta di Colantuono nella prima parte della prima frazione di gioco è partita bene, poi, però, nonostante non abbia mai rischiato molto, è parsa accontentarsi di subire le iniziative dei gialloblu padroni di casa, con una buona iniziativa al 41′ da parte di Denis per Cigarini, sventata, però, in uscita da un attentissimo Sorrentino.

    Il secondo tempo ricomincia con un’altra occasione per Pellissier al 50′, che però non trova la porta. Un minuto dopo, al 51′, è l’undici di Colontauono, con Denis, a rendersi pericolosissima, ma Sorrentino si fa trovare pronto ed è decisivo nel salvare il risultato.

    Al 67′, ancora Chievo con Pellissier che di testa sfiora la traversa della porta di Consigli, una grande occasione sfumata, mentre al 73′ è Consigli a salvare il risultato, sempre su Pellissier che colpisce di testa. Al 76′, ancora Chievo in avanti con Thereau dalla distanza, ma il pallone termina alto sopra la traversa.

    Dopo i brividi nella parte centrale del secondo tempo, però, la gara si affievolisce gradatamente nel ritmo e nelle occasioni, con le due squadre che non si fanno male a vicenda, concludendo la gara con un pareggio a reti inviolate.

    Un punto per entrambe, che come si suol dire “muove la classifica”: il Chievo sale a quota 16, mentre l’Atalanta si porta a quota 15 punti in classifica. Ai punti, per quanto mostrato in campo, meglio il Chievo dell’Atalanta, ma il confronto fra i due tecnici era destinato a non sovvertire l’equilibrio delle precedenti gare, in cui vi era stata una vittoria per Colantuono, una vittoria per Di Carlo ed un pareggio. Con lo 0 a 0 di oggi, la parità continua.

    Maratori, risultati e classifica 14esima giornata

  • Chievo Atalanta ultime e probabili formazioni

    Chievo Atalanta ultime e probabili formazioni

    Alle ore 15, lo Stadio Bentegodi di Verona, si troveranno di fronte Chievo ed Atalanta, due squadre che cercano il riscatto dopo le delusioni subite nello scorso turno di campionato, contro due “grandi”, come Milan e Napoli.

    Il Chievo di Mimmo Di Carlo è uscito tutt’altro che indenne da San Siro, dove i rossoneri hanno stravinto per 4 a 0, mentre l’Atalanta, fra le mura amiche dello stadio Atleti Azzurri d’Italia, aveva subito nell’anticipo di sabato scorso il pareggio in extremis da parte del Napoli, con Edinson Cavani in veste di giustiziere.

    A tal proposito, il tecnico dei nerazzurri bergamaschi, Colantuono, cerca di scuotere l’ambiente, invocando il necessario entusiasmo al fine di risollevare il morale della sua squadra che, finora, in campionato si è comportata molto bene, anche se il tecnico è consapevole delle difficoltà che i suoi potranno trovare in trasferta a Verona.

    Come sempre, l’Atalanta si affiderà al suo bomber argentino, Denis, schierandosi con un modulo 4-4-1-1, con Consigli in porta, Masiello, Lucchini, Manfredini, Peluso in difesa, Bonaventura, Carmona, Cigarini, Padoin a centrocampo, Moralez e Denis in avanti.

    I padroni di casa del Chievo, si schiereranno, invece, con un modulo 4-3-1-2, con in porta Sorrentino, in difesa Frey, Cesar, Acerbi, Jokic; Luciano, Bradley, Vacek, Sammarco a centrocampo; Thereau, Pellissier in attacco.

    Chievo Atalanta probabili formazioni
    Chievo (4-3-1-2):
    Sorrentino; Frey, Cesar, Andreolli, Jokic; Luciano, Bradley, Hetemaj; Sammarco; Thereau, Pellissier
    A disp.: Puggioni, Dramè, Acerbi, Morero, Vacek, Moscardelli, Paloschi. All.: Di Carlo
    Squalificati: nessuno
    Indisponibili: Sardo, Cruzado, Rigoni, Mandelli

    Atalanta (4-4-1-1): Consigli; Masiello, Lucchini, Manfredini, Peluso; Padoin, Cigarini, Carmona, Bonaventura; Moralez; Denis
    A disp.: Frezzolini, Raimondi, Minotti, Brighi, Marilungo, Tiribocchi, Gabbiadini. All.: Colantuono
    Squalificati: Schelotto (1), Doni (febbraio 2015)
    Indisponibili: Capelli

  • Socrates grave, in ospedale per un’infezione intestinale

    Socrates grave, in ospedale per un’infezione intestinale

    Brutte notizie per Sócrates Brasileiro Sampaio de Souza Vieira de Oliveira, meglio noto come Socrates, ex stella del calcio verdeoro degli anni ’80, che in Italia militò nella Fiorentina e che, all’età di 57 anni, è stato ricoverato per la terza volta nel giro di pochi mesi, presso l’ospedale Albert Einstein di San Paolo, a causa di una grave infezione intestinale, accusata nella notte fra giovedi e venerdi scorso, dopo aver partecipato ad una cena durante un evento pubblico.

    Socrates | © David Cannon/Allsport/Getty Images

    L’ex calciatore, laureato in medicina, dotato di una personalità molto forte  e di idee che lo resero celebre anche al di fuori del mondo del calcio, ora, respira soltanto con l’ausilio delle macchine ed è stato sottoposto a trattamento di dialisi, per tentare di contrastare l’infezione, ennesima problematica connessa alla dipendenza da alcool che, nel settembre scorso, gli aveva causato delle gravi emorragie all’apparato digerente, come conseguenza della cirrosi epatica che lo affligge da tempo, e che lo dovrebbe portare a subire un trapianto di fegato nei prossimi mesi.

  • World Cup: Italia dopo il Giappone battere l’Iran e sperare

    World Cup: Italia dopo il Giappone battere l’Iran e sperare

    Vittoria con il massimo punteggio contro i Nipponici doveva essere e, così, è stato per l’Italvolley maschile, alla ricerca del pass olimpico diretto per Londra 2012. Una vittoria per 3 set a 0, con i seguenti punteggi, 25-22; 26-24; 25-22, che nonostante il punteggio rotondo ha mostrato non poche difficoltà per gli azzurri, apparsi tesi e troppo preoccupati, anche contro un avversario decisamente alla loro portata, come il Giappone, padrone di casa della World Cup.

    Simone Parodi, protagonista contro il Giappone | © TOSHIFUMI KITAMURA/AFP/Getty Images

    Fra gli Azzurri, protagonista assoluto in campo – e uomo della svolta – Simone Parodi, in grande giornata, entrato per sostituire Savani nel secondo set della gara, anche se il migliore in campo “ufficialmente designato” è stato Alessandro Fei.
    Dopo la vittoria contro il Giappone, dunque, l’Italia dovrà affrontare domani l’Iran di Julio Velasco, mirando a centrare la vittoria – necessariamente con il punteggio di 3-0 – e sperando che gli stessi giapponesi, padroni di casa, riescano a conquistare almeno un set contro il Brasile, al fine di superare i verdeoro nel conteggio dei set vinti, per sperare nel podio della World Cup che vorrebbe dire qualificazione Olimpica.

    Italia e Brasile, infatti, sono appaiati in classifica generale al terzo posto, alle spalle di Polonia e Russia che si affronteranno in finale, entrambi a quota 21 punti e con lo stesso numero di vittorie e, pertanto, sarà decisivo il numero di set vinti per decretare la terza qualificata.

    Per il verdetto, dunque, sarà necessario attendere domani (gli Azzurri scendono in campo alle 7 ora italiana, mentre il Brasile alle 10:2o): la speranza degli uomini del ct Berruto è appesa ad un filo, giapponese.

  • Boateng fa gol con Melissa Satta. La love story è ufficiale

    Boateng fa gol con Melissa Satta. La love story è ufficiale

    Melissa Satta e Kevin Prince Boateng escono allo scoperto, raccontando pubblicamente la loro storia, che rispecchia alla perfezione il consolidatissimo connubio Velina (ex in questo caso) e calciatore famoso.

    Melissa Satta confessa amore Boateng | ©Getty Images
    Per l’ex Velina bruna di Striscia la Notizia, si tratta di un “bis”, dopo la love story con Cristian Vieri, terminata lo scorso anno, e dopo qualche flirt paparazzato, con Kobe Bryant, Matteo Ferrari, Teo Mammuccari e con l’imprenditore Gianluca Vacchi.

    Per Boateng, centrocampista tedesco-ghanese del Milan, invece, la storia con la Satta è un modo per voltare pagina, dopo la dolorosa separazione dalla moglie Jennifer, madre del suo bambino Jermaine, con la quale stava insieme da otto anni e con la quale aveva condiviso i momenti più importanti della sua ascesa calcistica.

    Melissa Satta e Kevin Prince Boateng, conosciutisi circa un mese fa durante una serata in una nota discoteca milanese, dopo un periodo di messaggini e telefonate, vissuto in assoluto riserbo, hanno deciso di ufficializzare, ora, la loro storia, con un’intervista rilasciata dalla Satta a “Chi”, la rivista diretta da Alfonso Signorini – con il quale la Satta condurrà prossimamente il programma Kalispèra – in cui la modella sarda ammette: “Boateng mi piace molto e mi fa stare bene”.

    Il Principe Boateng è ormai una icona rossonera a tutti gli effetti iniziata con l’exploit della scorsa stagione concluso con il Moon Walk a San Siro nel giorno della festa scudetto e suggellato dalla perla nella partita di Champions League contro il Barcellona con un golazo di rara bellezza. Impazza il gossip a strisce rossonere dopo la passionale storia tra Barbara Berlusconi e Pato, il presunto flirt tra Massimiliano Allegri e Barbara D’Urso un altra storia che farà sicuramente parlare conquistando le prime pagine delle riviste patinate.

  • Coppa Italia Cesena avanti. Il tabellone degli Ottavi

    Coppa Italia Cesena avanti. Il tabellone degli Ottavi

    Il Cesena di Arrigoni, galvanizzato dalla fondamentale vittoria in campionato contro il Genoa nello scorso turno di campionato, liquida in Coppa Italia la pratica Gubbio allenato da Gigi Simoni, con un secco 3 a 0, che consente ai romagnoli di approdare in scioltezza agli ottavi di Coppa Italia, dove affronterà il Napoli di Walter Mazzarri.

    La squadra di Arrigoni è scesa in campo con ampio turnover, anche in vista del prossimo arduo impegno contro la Juventus a Torino di domenica prossima,  schierando in campo il bomber albanese Bogdani, in grande spolvero nella gara contro il Genoa, che ha finalmente trovato lo spazio che meritava: il suo apporto sblocca, così, la gara realizzando all’11’ del primo tempo il rigore concesso da Giannoccaro per fallo subito da Candreva.

    Cesena-Gubbio, rigore di Bogdani | © Iguana Press/Getty Images

    Il raddoppio del Cesena giunge, poi, al 23′ del secondo tempo, su angolo di Martinho e conseguente colpo di testa di Benalouane; il terzo gol dei bianconeri romagnoli giunge, invece, ad opera di Candreva, su azione di contropiede innescata da Martinho, con la complicità di un errore del portiere degli umbri, Farabbi. Oltre alla grande capacità realizzativa, buone notizie per i romagnoli anche da parte del reparto arretrato, che non subisce gol da ben 210 minuti, tra campionato e Coppa Italia.

    Nelle altre gare disputate nel presente turno di Coppa Italia, importante vittoria del Verona per 2 a 0 contro il Parma, con reti di Ferrari e Gomez: gli scaligeri affronteranno, negli ottavi, la Lazio di Edi Reja. Vittoria anche per il Novara contro il Catania, in un rocambolesco 3 a 2, con reti di Lanzafame, Granoche, Maxi Lopez e doppietta di Meggiorini. I piemontesi, negli ottavi, saranno attesi dal Milan di Massimiliano Allegri.

    Il tabellone degli Ottavi di Coppa Italia (partite 8 dicembre, 13 dicembre e 11 gennaio)
    Milan – Novara
    Napoli- Cesena
    Roma – Fiorentina
    Juventus – Bologna
    Lazio – Novara
    Palermo – Siena
    Inter – Genoa
    Udinese – Chievo