Autore: Simona Granieri

  • Blatter “Platini il mio successore, sì alla tecnologia”

    Blatter “Platini il mio successore, sì alla tecnologia”

    Joseph Blatter designa Michel Platini come suo successore, indirettamente, affermando tramite France Football di non ricandidarsi più alla presidenza della Fifa nelle prossime elezioni del 2015. Un’investitura quasi ufficiale, sottolineando come Platini sia ormai “pronto” per divenire il numero uno del calcio mondiale, anche se l’ex campione della Juventus pare ancora titubante sull’eventualità di accettare o meno un incarico tanto prestigioso quanto di responsabilità, che seguirebbe la sua Presidenza dell’Uefa. Quel che è certo secondo il presidente elvetico è che Platini sarebbe un buon presidente, anche se differente da lui, “perchè ognuno è diverso in ciò che fa“.

    Platini e Blatter | © David Cannon/Getty Images

    Oltre al futuro, però, ancora lontano, il Presidente Blatter 76enne pare ancora assolutamente concentrato sui temi di stretta attualità, legati in particolare alle innovazioni da apportare nel mondo del calcio, considerando un orizzonte temporale non troppo lungo, e fissando l’obiettivo al Mondiale Brasilano 2014, al quale “se Dio lo vorrà, arriverò ancora da Presidente Fifa“: in tale occasione, infatti, potrebbe essere direttamente sperimentata l’introduzione di nuove tecnologie che siano in grado di assicurare tre aspetti prioritari, ossia l’immediatezza, la precisione e la semplicità. Tali innovazioni, su cui sono già stati condotti i test necessari, sarebbero di due tipologie differenti e saranno presentate all’International Board nel mese di marzo e, in tale circostanza, si lavorerà perchè tale istanza possa accettare l’introduzione delle nuove tecnologie in questione, anche alla luce del fatto che la Scozia e l’Inghilterra hanno comunicato di essere disponibili ad introdurle fin da subito.

    Probabilmente, però, non si tratterà di introdurre un microchip nel pallone, come si riteneva in passato, perchè – secondo quanto ha dichiarato Joseph Blatter – il microchip appare come una tecnologia troppo complicata, anche se comunque “sicurissima“.

    Infine, Blatter ritiene essenziale delimitare il perimetro di azione dell’introduzione dell’innovazione al solo problema dei gol fantasma, per evitare che il calcio venga denaturato dalla sua essenza più profonda, ossia la spontaneità, fermo restando che si vuol evitare che episodi clamorosi (come il gol annullato nello scorso mondiale a Lampard nella partita fra Inghilterra e Germania, poi persa dagli inglese, ndr) possano intaccarne ancora la credibilità.

  • Genoa Udinese 3-2, le pagelle. Super Frey

    Genoa Udinese 3-2, le pagelle. Super Frey

    La vittoria del Genoa è stata costruita in un solo minuto con due gol realizzati nel giro di un giro d’orologio di Granqvist e Jankovic e la responsabilità parziale del portiere friulano Handanovic: una vittoria fondamentale per risollevare l’ambiente e dar fiducia al neo allenatore Pasquale Marino, giunto per sostituire Malesani. Marino ora può lavorare con maggiore serenità, per plasmare la sua squadra ideale, ritrovando proprio quella tranquillità che, finora, è mancata all’ambiente rossoblu.

    Sebastian Frey | © Claudio Villa/Getty Images

    Una sconfitta per l’Udinese che giunge dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia ad opera del Chievo in settimana e che acuisce la problematica delle assenze di peso con cui i friulani dovranno fare i conti nelle prossime settimane, considerando i giocatori importanti impegnati in Coppa d’Africa. Guidolin, però, a fine gara non sembra voler cercare alibi a scusante della sconfitta rimediata, ritenendo comunque ottimo ciò che i suoi hanno saputo costruire finora, con un bottino di 35 punti in classifica.

    La gara ha comunque evidenziato due formazioni organizzate e vive, che non ci stanno ad arrendersi, costruendo occasioni e cercando sempre di affontarsi a testa alta.

    PAGELLE GENOA UDINESE

    GENOA

    Frey 7.5 Super in diverse occasioni, quando si rende “salvatore” del risultato subisce incolpevolmente il gol di Ferronetti ed il rigore di Di Natale, ma nelle altre occasioni è assolutamente impeccabile

    Mesto 6.5 Ottimo contributo alla causa, con qualche incursione pericolosa e molta sostanza

    Rossi 6.5 Si sacrifica in un ruolo non suo, in difesa, e fornisce tanta sostanza alla gara del suo Genoa, con generosità: viene espulso in occasione del rigore concesso a Di Natale, ma i dubbi sul suo fallo sono molti

    Granqvist 7 Ottima gara, un gol pesante realizzato che porta la gara in parità e molta attenzione in difesa

    Constant 7 Molto attivo e propositivo, sforna assist spesso decisivi, sembra ritrovato rispetto alle precedenti partite

    Biondini 7.5 Ottimo inserimento nei meccanismi del Genoa, gara maiuscola, di grande contributo

    Veloso 6 Partita sufficiente ma non brillante, soprattutto in confronto ai compagni di reparto, viene ammonito sul finire di gara

    Merkel 6.5 Dà il suo contributo alla gara, è prezioso anche in interdizione oltre che in impostazione

    Jankovic 7 Un gol importante realizzato, quello del 2-1, buone iniziative per tutta la sua permanenza in campo. Sostituito da Kucka nel finale

    Gilardino 6.5 Avrebbe voluto bagnare l’esordio a Marassi con un gol: non lo trova ma riceve comunque applausi per la prestazione generosa

    Palacio 7 Sta ritrovando la sua dimensione nell’attacco rossoblu: è suo il gol importantissimo del 3-1. Sostituito al 74′ da Seymour

    UDINESE

    Handanovic 6 Ci ha abituato ad una maggiore autorevolezza e sicurezza fra i pali, oggi non le esibisce particolarmente: in difficoltà in occasione del pareggio del Genoa, non perfetto in altre circostanze

    Ekstrand 4.5 Uno dei peggiori della gara, di certo il peggiore della difesa dell’Udinese: poco lucido, molto confuso. Rimedia anche un’ammonizione e partecipa “involontariamente” e goffamente al gol di Palacio. Sostituito da Pasquale al 33′

    Danilo 6 Gara sufficientemente attenta, ma il reparto difensivo ha comunque le colpe di aver concesso due gol nel giro di un minuto al Genoa.

    Ferronetti 6.5 E’ bravo a trovare il gol dell’ 1-0 che sblocca il risultato, per il resto una gara sufficiente

    Basta 6.5 Gara di sostanza, prova ad inserirsi anche in avanti in alcune circostanze

    Isla 5.5 Deludente, poco incisivo, molto lontano dai suoi standard abituali

    Pinzi 5 Anche per lui, una giornata di confusione

    Fernandes 6 Schierato per sostituire gli assenti della Coppa d’Africa, non sfigura particolarmente. Sostituito da Fabbrini al 37′ del secondo tempo

    Armero 5.5 Patisce le iniziative del centrocampo Genoano, pomeriggio appannato

    Floro Flores 6 Voleva segnare contro la sua ex squadra, ma non ci riesce: partecipa comunque alla manovra con generosità

    Di Natale 6 Realizza su rigore il suo personale tredicesimo gol in campionato, si rende pericoloso in molte circostanze andando molto vicino a realizzare il 3-3

  • Genoa Udinese 3-2, Marino batte Guidolin

    Genoa Udinese 3-2, Marino batte Guidolin

    Una partita per cercare risposte e trovarle, quella tra il Genoa di Marino e l’Udinese di Guidolin valida per la 18esima giornata di Serie A, la penultima del girone d’andata. Una gara delicata per il Grifone, reduce da due sconfitte consecutive, una più pesante dell’altra, contro il Napoli – con conseguente esonero di Malesani – e contro il Cagliari nella prima del 2012, all’esordio di Marino. Un Genoa dalla difesa più che rimaneggiata, con Marco Rossi generoso ad arretrare in difesa per questa gara, ma con un esordiente Gilardino a Marassi, proprio contro la sua vittima preferita in Serie A, ossia l’Udinese alla quale ha già segnato 13 gol.

    Genoa | © Getty Images

    L’Udinese, invece, dopo un avvio di campionato perfetto, ha subito in settimana la prima delusione della sua stagione, con l’eliminazione dalla Coppa Italia a causa della sconfitta contro il Chievo Verona. Inoltre, gli uomini di Guidolin patiscono anche le assenze di tre giocatori fondamentali impegnati in Coppa d’Africa, Asamoah, Benatia e Badu, oltre che l’assenza di Domizzi, costringendo il tecnico a schierare in difesa Ferronetti.

    La gara si apre con un gol annullato all’Udinese, realizzato da Totò Di Natale all’ottavo minuto, per fuorigioco; un minuto dopo, invece, si rende pericoloso Gilardino su suggerimento di Palacio, ma Gila non è prontissimo nell’affrontare a tu per tu Handanovic che salva il risultato. Al 12′, protagonista ancora il portierone dei friulani, che salva su un tiro pericoloso di Merkel.

    Al 13′, però, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, è l’Udinese a passare in vantaggio con colpo di testa di Ferronetti, lasciato libero ed indisturbato nel colpire a rete. Al 21′ è ancora decisivo Handanovic, con una parata di piede su un tiro velenoso di Gilardino. Al 43′ si rende pericolosa nuovamente l’Udinese con Floro Flores, sul quale è pronto Frey a deviare con i pugni in calcio d’angolo.

    Il secondo tempo si apre con emozioni immediate: dopo solo 4′ Granqvist mette il risultato in parità, approfittando di una buona punizione calciata da Jankovic e, soprattutto di una papera di Handanovic che non trattiene. Appena un minuto dopo, è lo stesso Jankovic a portare in vantaggio il Genoa, realizzando il 2-1 di destro sul secondo palo, grazie ad un bell’assist di Constant.

    Al 56′, occasione dell’Udinese con Floro Flores ma Frey è bravo a chiudergli la porta in faccia. La gara acquisisce un ritmo incalzante, senza attimi di respiro: al 72′ è Palacio a marcare il tabellino realizzando il 3-1 con un’azione rocambolesca, innescata da Gilardino, con la partecipazione involontaria di Ekstrand; Palacio ne approfitta ed infila Handanovic, realizzando il suo personale settimo gol in campionato.

    La partita sembra avviarsi sui binari di una vittoria per i padroni di casa con due gol di scarto, ma le emozioni non sono ancora finite: al 74′ fallo in area di Marco Rossi su Totò Di Natale (molto dubbio, sembra prendere la palla, ndr) con conseguente espulsione del capitano rossoblu e calcio di rigore di cui si incarica lo stesso Di Natale, che realizza daglu undici metri il gol del 3-2, suo tredicesimo gol in campionato.

    La gara si riapre, così, improvvisamente con un’ulteriore occasionissima per Di Natale, che potrebbe realizzare il 3-3 ma viene bloccato da un super Frey che neutralizza sia il tentativo di Totò che la ribattuta di Basta. All’81’, ancora pericolosissimo l’attaccante napoletano, ma è sempre Frey bravissimo a negargli la gioia del pareggio, superandosi nuovamente. All’89’ occasioni da una parte e dall’altra, sull’immediato capovolgimento di fronte: prima è pericoloso Jankovic su Handanovic, poi sul contropiede di Di Natale, è Frey molto bravo a deviare il destro del napoletano. Tre minuti di recuepero finali, molto accesi, con un’ammonizione rimediata da Veloso: il Genoa comunque riesce a chiudere la gara in fase d’attaco per evitare ulteriori pericoli da parte dei Friulani.

    La gara si chiude sul 3-2, regalando al Genoa la prima vittoria della gestione Marino ed all’Udinese uno stop imprevisto che la allontana dalla vetta della classifica.

  • Genoa Udinese, probabili formazioni. Emergenza formazione per Guidolin

    Genoa Udinese, probabili formazioni. Emergenza formazione per Guidolin

    L’esordio di Marino sulla panchina del Genoa in veste di successore di Alberto Malesani non è stato positivo, con la sconfitta rimediata a Cagliari e, per tal ragione, il Grifone punta ora al pronto riscatto fra le mura amiche, a Marassi contro l’Udinese di Francesco Guidolin, domenica pomeriggio alle ore 15.

    Francesco Guidolin | © Getty Images

    Una partita di certo non agevole per i padroni di casa, data la forza dell’avversario che vuole comunque provare a rimanere agganciato alle formazioni di testa della classifica, approfittando anche del derby milanese. Inoltre, vi saranno molteplici problematiche di formazione con le quali Marino dovrà fare i conti: su tutte le assenze, nel reparto difensivo, di Moretti, Dainelli, Antonelli, Kaldze e Bovo. Per ovviare alle molte assenze, dunque, Pasquale Marino potrebbe decidere di schierare capitan Marco Rossi in difesa  e far esordire il giovane Marchiori, schierando poi Granqvist e Mesto a completare il reparto arretrato. A centrocampo, invece, potrebbe esordire da subito il neo acquisto Biondini, mentre in attacco il punto di riferimento sarà Alberto Giulardino, al suo esordio a Marassi in maglia rossoblu, sperando che la gara gli riservi più fortuna e più palloni giocabili rispetto al battesimo sfortunato di Cagliari.

    In casa Udinese le assenze con cui Guidolin dovrà far i conti sono relative alle convocazioni per la Coppa d’Africa e riguardano Benatia, Asamoah e Badu, con Ferronetti e Fernandes pronti a sostituirli e Pinzi nel ruolo di regista. In avanti, la coppia sarà formata da Totò Di Natale al fianco di Antonio Floro Flores, ex Genoano, preferito a Torje.

    Probabili formazioni Genoa Udinese

    Il Genoa si schiererà con un modulo 4-3-3 con Frey in porta, Mesto, Marchiori, Granqvist, Rossi in difesa; Merkel, Veloso, Biondini a centrocampo;  Palacio, Gilardino, Jankovic in avanti.

    L’Udinese, invece, risponderà con il suo consolidato 3-5-2 con Handanovic in porta, Ferronetti, Danilo, Neuton in difesa; Basta, Isla, Pinzi, Fernandes, Armero a centrocampo; Floro Flores e Di Natale in attacco.

  • Conte “Il derby? Penso solo al Cagliari”

    Conte “Il derby? Penso solo al Cagliari”

    Questo è il weekend del derby milanese ma non lo è per Antonio Conte, che appare poco interessato alle vicende della stracittadina milanese, pensando solo alla sua Juventus impegnata domenica pomeriggio alle 15 contro il Cagliari allo Juventus Stadium, che non vuole assolutamente definire come “l’Anti Milan”.

    Antonio Conte | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    La missione bianconera non è quella di essere l’antagonista dei rossoneri, dunque, bensì la Signora deve pensare a se stessa ed a consolidare ciò che è stato finora, in dirittura di arrivo al “giro di boa” del girone d’andata. La Juventus non è più una sorpresa, secondo il mister: questo è un fattore positivo per il fatto che la Juve ha finalmente ritrovato credibilità e ritrovato l’antico prestigio, ma negativo poichè viene meno il fattore sorpresa che ha contraddistinto finora il cammino dei bianconeri. Inoltre, la sua Juve deve comunque dare risposta alle difficoltà mostrate nella scorsa partita al Via Del Mare di Lecce, nonostante la vittoria comunque conquistata per 1-0 con gol di Alessandro Matri.

    Nulla è scontato nel calcio e la partita contro il Cagliari potrebbe nascondere non poche insidie, con un avversario reduce dalla straripante vittoria contro il Genoa domenica scorsa, che ha evidenziato le sue ottime individualità, con Ibarbo su tutti, e pertanto Antonio Conte in conferenza stampa ha sottolineato l’importanza dell’unità di intenti in casa bianconera.

    A tal proposito, inoltre, il tecnico ha parlato anche del neo arrivo Marco Borriello, riferendosi sia alle sue condizioni fisiche, sottolineando che lo stato di forma del partenopeo non è tale da garantire una sua certa convocazione per la gara, e precisando, soprattutto, l’importanza della coesione nell’ambiente bianconero, nello spogliatoio ma anche all’esterno, cercando di spegnere sul nascere i malumori  dell’ambiente Juventino intorno all’attaccante, reo di essere considerato un “mercenario” per aver rifiutato lo scorso anno il trasferimento alla Juve, preferendo la Roma. Conte minimizza, però, su quanto è stato in passato precisando che la scelta di Borriello era stata fortemente condizionata dalle differenti condizioni contrattuali che i due club proponevano e non dalla ostilità nei confronti della Juventus, richiendendo all’ambiente un forte supporto alla squadra, ossia di evitare contestazioni all’indirizzo del giocatore e di concentrarsi, invece, sul supporto alla squadra, facendo sì che lo Juventus Stadium diventi una bolgia domani pomeriggio, per far valere il fattore campo contro un avversario in grande forma come il Cagliari, puntando proprio sul dodicesimo uomo in campo.

    Per quanto riguarda gli interpreti che il mister manderà in campo, non ci sono particolari dubbi di formazione, con Paolo De Ceglie pronto a sostituire lo squalificato Giorgio Chiellini nel ruolo di terzino sinistro, scavalcando la concorrenza di Estigarribia, che potrebbe entrare a partita in corso nel caso in cui la partita evidenziasse pochi spazi, nell’eventualità di un Cagliari intento a chiudersi.
    Concentrazione, idee chiare, voglia di vincere e grinta assoluta: nulla di nuovo sotto il sole per Conte, dunque, che “punta al primo posto in classifica alle 5 del pomeriggio“, per poi osservare “comodamente” da spettatore interessato il Derby in Tv.

  • Cassano torna ad allenarsi, miastenia per Gattuso

    Cassano torna ad allenarsi, miastenia per Gattuso

    Il mistero e l’angoscia attorno alla malattia di Gennaro Gattuso, che lo ha colpito improvvisamente nel mese di Settembre, con un problema al sesto nervo cranico, costringendolo ad un’assenza forzata e prolungata dai campi da gioco, è nuovamente tornato di attualità, dando un nome all’ulteriore problema alla vista che lo affligge attualmente: miastenia oculare.

    Antonio Cassano | © Claudio Villa/Getty Images

    Le cause dell’ulteriore problematica, inoltre, sarebbero da ricondursi ad una forma influenzale contratta a Dubai che ha provocato un’evoluzione della patologia preesistente, anche se intorno alla malattia non c’è ancora certezza assoluta, in particolare in riferimento alla connessione fra la malattia attuale e la problematica precedente.
    Gennaro Gattuso è stato sottoposto ad esami specifici che hanno evidenziato, al contrario di quelli effettuati in precedenza, la miastenia oculare, che colpisce la muscolatura dell’occhio, inibendo la possibilità di vedere nelle diverse direzioni, e che pertanto lo terrà ancora lontano dai campi da gioco, almeno per altri sessanta giorni, con riposo e terapie specifiche prima che il centrocampista possa continuare ad allenarsi con i compagni.

    Buone notizie, invece per l’altro infortunato di lungo corso del Milan, Antonio Cassano: il barese, infatti, potrà iniziare da oggi, 14 Gennaio, allenamenti atletici individuali progressivi, a seguito di un doppio controllo, neurologico e cardiologico, al quale si è sottoposto nei giorni scorsi e che hanno dato esito positivo in merito alle sue condizioni.
    Per Cassano, dunque, una buona notizia ed una speranza in più in vista del recupero definitivo ed il ritorno alla regoalre attività agonistica, anche in prospettiva convocazione Europei 2012 da parte del cittì Cesare Prandelli che gli ha promesso di aspettarlo “fino all’ ultimo istante disponibile“.

    L’avvicinamento al Derby in casa Milan prosegue con una nota positiva, legata al recupero di Fantantonio e con una maggiore certezza intorno alle condizioni di Ringhio, con la speranza di poter recuperare presto i due lungodegenti.

  • Pessotto “Puntiamo a formare i nuovi Del Piero e Buffon”

    Pessotto “Puntiamo a formare i nuovi Del Piero e Buffon”

    Trasferta in Medio Oriente per Gianluca Pessotto, impegnato nell’accompagnare il futuro bianconero, ossia le formazioni delle giovanili della Juventus, in Qatar, in veste di direttore organizzativo del settore giovanile juventino, impegnato in questi giorni nella Al Kass International Cup, una competizione appositamente dedicata agli Under 17.

    Gianluca Pessotto, direttore organizzativo giovanili Juventus | © Getty Images

    Oltre alla compagine Juventina, sono molte le formazioni giovanili di club importanti che prenderanno parte al torneo, fra cui i blaugrana del Barcellona, e poi il Paris Saint Germain, il Vasco Da Gama, l’Ajax, e l’Al Ahly.

    In tale circostanza, il direttore Gianluca Pessotto ha tenuto a precisare l’importanza assoluta dello sviluppo e della crescita del settore giovanile di una società come la Juventus, poichè esso rappresenta la linfa vitale, il ricambio generazionale, e la speranza di guardare con fiducia ad una impostazione progettuale di lungo periodo. Nell’ambiente Juve, infatti, si desidera ripercorrere i successi ottenuti formando in casa giovani, poi divenuti campioni assoluti, come il classe 1986 Claudio Marchisio, ma anche Paolo De Ceglie, Sebastian Giovinco, e così via, e puntando ad accrescere sempre più l’importanza del proprio settore giovanile, mirando ambiziosamente ad “allevare” in casa il nuovo Alessandro Del Piero ed il nuovo Gigi Buffon.

    Un’esperienza internazionale come quella offerta da tale torneo, poi, risulta essere di grandissimo spessore per ragazzi tanto giovani poichè permette loro di confrontarsi ad ampio spettro con realtà differenti da quelle quotidiane, arricchendo il proprio bagaglio di esperienze, tecnico ma non solo, e permettendo loro di crescere anche dal punto di vista personale, considerando che – come sottolinea Pessotto al quotidiano spagnolo AS- “è nella giovane età che si deve fare gli sforzi maggiori in termini di formazione personale dei giocatori, insegnando loro uno stile di vita generale“.

    Per tale ragione, Gianluca Pessotto analizza positivamente tale trasferta in Qatar, in cui i ragazzi hanno potuto ammirare una perfetta organizzazione dell’evento, oltre che calcare campi perfetti, degni della Premier League, e probabilmente superiori in termini di caratteristiche a molti campi della nostra Serie A.

  • Cagliari Genoa 3-0, le pagelle. Fulmine Ibarbo

    Cagliari Genoa 3-0, le pagelle. Fulmine Ibarbo

    Esordio amaro per Pasquale Marino nonostante le ambizioni con cui si era presentato alla vigilia: il suo Genoa contro il Cagliari di Ballardini ha mostrato una fragilità estrema ed una grave confusione di idee, proprio ciò che si rimproverava al Genoa di Malesani. Impalbabile Alberto Gilardino ma le responsabilità del suo esordio non brillante sono da dividere con tutti i compagni di squadra, che mai lo hanno supportato effettivamente in campo.

    Cagliari | © Enrico Locci/Getty Images

    Il Cagliari, invece, ha mostrato abilità di squadra, equilibrio del collettivo, oltre che evidenziare le individualità migliori, dall’inventiva di Cossu al gol di Larrivey che ha sbloccato la gara su calcio di rigore, al colombiano Victor Ibarbo, autore del secondo gol su azione spettacolare, innescato dallo stesso Cossu per una galoppata devastante per la difesa Genoana. Nel Genoa, i peggiori in campo sono i difensori, con Moretti che si fa anche espellere, ma anche Kucka, in totale confusione.

    LE PAGELLE DI CAGLIARI GENOA

    CAGLIARI

    Agazzi 6 Spettatore non pagante dell’ incontro: mai chiamato in causa a segnalare la totale sterilità del Genoa

    Pisano 6 Gara sufficiente, senza infamia e senza lode

    Canini 6.5 Rilassato in difesa, grazie ai pericoli inesistenti creati dal Genoa, si avventura in avanti e sfiora anche il gol: è sfortunato e colpisce la traversa

    Astori 6.5 E’ al rientro dopo l’infortunio al perone che lo ha costretto a quasi tre mesi di assenza. Ottima gara

    Agostini 6.5 Grazie a lui Granqvist realizza l’autorete del definitivo tre a zero; è suo, infatti, il traversone deviato nella porta di Sebastian Frey

    Nainggolan 7 Ottima prestazione, è lui ad illuminare le manovre cagliaritane in assenza di Daniele Conti. Uno dei migliori in campo

    Ekdal 7 Buona gara a centrocampo, buon ritmo e buona intensità; sostituito al 35′ da Biondini

    Dessena 6.5 Gara determinata, di grande intensità

    Cossu 7.5 Uno dei migliori in campo, partecipa attivamente a due gol su tre realizzati dal Cagliari: procura il rigore poi realizzato da Larrivey, suggerisce per l’azione di Ibarbo che porta al gol del raddoppio. Assolutamente fondamentale

    Ibarbo 7.5 Dinamismo, fantasia, inventiva, concretezza nel realizzare il 2-0: nei movimenti ricorda Bolt, il più veloce al mondo, anche per le lunghe leve: una felicissima scoperta per il Cagliari di Ballardini, che sta diventando una vera e propria certezza

    Larrivey 6.5 Freddo e preciso nel relizzare il gol che sblocca la gara su calcio di rigore, “rubando il posto” a Nainggolan. E’ però impreciso in altre occasioni che avrebbero potuto rendere più ampio il passivo del match già nel primo tempo

    GENOA

    Frey 7 Grande gara nonostante i tre gol subiti, è decisivo per salvarne almeno altri due

    Mesto 4.5 Gara imbarazzante, in totale difficoltà.

    Granqvist 4 Peggiore rispetto a Mesto per l’aggravante dell’autogol realizzato su cross di Agostini, una gara perennemente in affanno

    Dainelli 4 Anche lui impreciso, confusionario, disattento

    Moretti 3 Alle difficoltà difensive da condividere con l’intero reparto, ha l’aggravante di farsi espellere lasciando i suoi in dieci in un momento di assoluta difficoltà

    Constant 5 Impalpabile in campo; per questo viene  sostituito da Antonelli al 25′ del secondo tempo

    Seymour 5 Negativa anche la sua gara, in assoluta difficoltà nel contenere Ibarbo: infatti, non ci riesce quasi mai

    Kucka 3 E’ suo il fallo che causa il rigore su Cossu che rende in salita la gara del Genoa dopo soli 11 minuti, era l’oggetto misterioso che rimane tale: Marino non può fare altro che sostituirlo con Jorquera

    Rossi 5.5 Nel mare di negatività della prestazione imbarazzante del Genoa, il capitano rossoblu è uno dei meno deludenti, provando anche a farsi avanti in zona gol in una circostanza. Perlomeno, da parte sua c’è la buona volontà

    Gilardino 5 Esordio amaro, lui necessita di palloni giocabili che non arrivano mai: gara insufficiente ma le responsabilità sono in gran parte della squadra e non individuali

    Jankovic 4.5 In grande difficoltà, totalmente impalpabile in avanti. Viene sostituito da Merkel al 38′ del secondo tempo

  • Esordio amaro per Marino, Cagliari Genoa 3-0

    Esordio amaro per Marino, Cagliari Genoa 3-0

    Cagliari Genoa era la partita dell’esordio di Pasquale Marino sulla panchina del Grifone, in veste di successore di Alberto Malesani, reo di non aver fornito alla sua squadra una precisa identità di gioco: alla vigilia, Marino aveva ritenuto opportuno scomodare paragoni importanti, con il Genoa di Gasperini e del compianto Professor Scoglio, intenzionato a lasciare il segno. Era, inoltre, la partita di esordio di Alberto Gilardino al centro dell’attacco del Genoa, atteso perchè considerato il rinforzo fondamentale per l’attacco dei rossoblu.

    Cagliari-Genoa | © Enrico Locci/Getty Images

    L’esordio, però, al Sant’Elia di Cagliari, contro la squadra ben messa in campo da Davide Ballardini, non è dei migliori per il Genoa, con un avvio di gara assolutamente in salita per il Grifone, costretto a rincorrere appena dopo 13 minuti di gioco, quando il Cagliari passa in vantaggio su calcio di rigore concesso dal direttore di gara Celi per fallo di Mesto su Cossu, e realizzato prontamente da Larrivey, al terzo gol in campionato, che batte Sebastian Frey.

    I padroni di casa, però, non si accontentano del vantaggio, imbastendo trame di gioco e costruendo pericoli per la porta di Frey, con occasioni anche clamorose che avrebbero potuto rendere il passivo del primo tempo ben più pesante per il Genoa: su tutte, le occasioni di Nainggolan al 15′, di poco alta, la traversa di Canini al 17′, il colpo di testa di Victor Ibarbo al 37′ su cross di Agostini e l’insidiosissimo colpo di testa di Larrivey al 44′ parato da Frey, in un primo tempo dominato totalmente dai sardi, che avrebbero meritato perlomeno il raddoppio nella prima frazione di gioco con un Larrivey in grande spolvero così come il giovane Ibarbo, non più una sorpresa, ed un grande Cossu. Tra i rossoblu ospiti, il peggiore è Kucka, sostituito già al 35′ da Jorquera, ma è l’intera squadra ad aver avuto un approccio negativo alla gara.

    Il secondo tempo si apre con una buona occasione per il Genoa che prova a scuotersi con un’occasione per il capitano Marco Rossi al 50′, sulla quale si stava avventando anche il neo acquisto Gilardino. Le speranze del Genoa durano ben poco, spezzate dall’azione spettacolare, da centometrista, di Ibarbo innescato da Cossu che batte Frey in uscita al minuto 56 per il 2-0, realizzando il suo secondo gol in campionato.
    Al minuto 66 si complicano ulteriormente le cose per il Genoa di Marino, con l’espulsione ai danni di Emiliano Moretti, per fallo sull’attaccante colombiano che si stava involando nuovamente verso la porta: il Genoa in inferiorità numerica è sempre più in difficoltà, ed al 72′, Granqvist infila nella sua porta un traversone di Agostini realizzando in autogol il 3-0 per il Cagliari. Un risultato che sarà quello definitivo, anche se per il Cagliari ci sarebbe la possibilità di rendere il passivo ancora più pesante, con le occasioni capitate all’ 82′ per Larrivey servito da Ibarbo, che però manda fuori da ottima posizione.

    La gara si conclude così dopo due minuti di recupero, netta superiorità del Cagliari in grande forma e, dall’altra parte, un Genoa in totale confusione: ci sarà molto da lavorare per Pasquale Marino, che probabilmente non si aspettava un esordio tanto negativo nella successione ad Alberto Malesani, che comunque aveva lasciato la squadra con 21 punti in classifica. Per il Cagliari, invece, ottime notizie soprattutto da parte di Ibarbo, a tratti incontenibile: sarà contento di questo il presidente Cellino che ha seguito la gara non dalla sua consueta posizione in tribuna, bensì dagli spogliatoi, da un televisore appositamente installato, seguendo la sua proverbiale scaramanzia, essendo questa la giornata numero 17. Una scaramanzia che, guardando il risultato finale, ha portato gli esiti sperati.

  • Cagliari Genoa, probabili formazioni. Esordio per Gilardino

    Cagliari Genoa, probabili formazioni. Esordio per Gilardino

    La diciassettesima giornata di campionato, fra le gare della domenica pomeriggio, vedrà di fronte nel “derby rossoblu” Cagliari e Genoa, in campo alle ore 15:00 al Sant’Elia, in una partita interessante soprattutto per testare le potenzialità del nuovo Genoa, quello targato Pasquale Marino, dopo la fine dell’avventura di Alberto Malesani, e con in campo il neo arrivato Alberto Gilardino, pronto a dimostrare tutto il suo valore, dopo i mesi di appannamento in maglia Viola.

    alberto gilardino | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Il tempo per lavorare e per plasmare la squadra a sua immagine e somiglianza non è stato moltissimo, ma Pasquale Marino, uomo pragmatico e di poche parole, vuole dare l’imprinting al suo Genoa già dalla prima partita ufficiale in campionato ed intanto per il neo tecnico rossoblu giungono ottime notizie dall’infermeria, che si è svuotata di Kucka e Dainelli, che potrebbero andare in panchina contro il Cagliari.

    Nell’ambiente del Grifone, comunque, l’attenzione nei giorni della sosta è stata puntata sull’arrivo di Alberto Gilardino, un rinforzo di grandissimo spessore, capace di spostare da solo l’asticella del potenziale offensivo di una squadra: pertanto, il gioco del Genoa dovrà, d’ora in poi, provare ad adattarsi alle caratteristiche dell’attaccante, puntando maggiormente su cross provenienti dalle fasce, per sfruttare i suoi colpi di testa e la sua prontezza in zona gol.

    Nella gara di Cagliari, dunque, Pasquale Marino schiererà un Genoa con modulo 4-3-3  con Frey in porta, Mesto, Dainelli, Granqvist, Antonelli in difesa, Marco Rossi, Veloso, Merkel, Zè Eduardo a centrocampo, Gilardino e Jankovic in attacco.

    I padroni di casa cagliaritani allenati da Ballardini, invece, si schiereranno con un modulo 4-3-1-2, con Agazzi, Pisano, Canini, Ariaudo, Agostini; Dessena, Nainggolan, Ekdal; Cossu; Thiago Riberio, Ibarbo.

    Alle ore 15, allo stadio Sant’Elia di Cagliari, arbitrerà il signor Domenico Celi della sezione di Bari, coadiuvato dai due assistenti Marzaloni e Debosz, e dal quarto uomo Gennaro Palazzino di Ciampino.