Autore: Simona Granieri

  • Siena Napoli 1-1, Pandev salva gli azzurri

    Siena Napoli 1-1, Pandev salva gli azzurri

    Siena Napoli, una gara importante per il rilancio della squadra di Mazzarri contro il Siena del partenopeo Giuseppe Sannino: una gara che gli Azzurri vogliono vincere, per spezzare il fattore negativo in trasferta, e rilanciarsi in classifica, anche per ringraziare i numerosissimi supporters giunti allo stadio Franchi di Siena, e che a tratti rendono lo stadio una vera bolgia.

    Nel Napoli non parte titolare il rientrante Lavezzi, perchè Mazzarri preferisce non rischiarlo da subito per evitare qualche ricaduta, ed al suo posto c’è Pandev. Nei minuti iniziali della gara gli ospiti riescono a rendersi pericolosi in avanti, sfruttando alcuni errori individuali della difesa del Siena: al 22′, ottima occasione per Edinson Cavani, con il portiere Pegolo (secondo del Siena) che neutralizza con qualche difficoltà; un minuto dopo, su calcio d’angolo, pericolosissimo colpo di testa di Campagnaro, praticamente a colpo sicuro, ma il Siena riesce nuovamente a salvarsi in extremis.

    Al 29′, calcio di punizione a favore del Napoli dal limite dell’area per fallo ai danni di Inler: la barriera respinge in angolo e sfuma, così, per il Napoli una potenziale occasione pericolosa su calcio da fermo. La gara prosegue lungo binari di un “muro contro muro”, soprattutto per merito dell’aggressività del Siena, che chiude efficacemente gli spazi a centrocampo, soffocando in parte le iniziative dei napoletani, che ripartono solo sfruttando qualche errore dei padroni di casa.

    Goran Pandev | © ROBERTO SALOMONE/AFP/Getty Images

    Ma al minuto 42′ è clamoroso l’errore della difesa azzurra, con in testa Campagnaro e poi anche capitan Paolo Cannavoaro, che rischia di essere punita immediatamente: Calaiò si incunea in area, a tu per tu con De Sanctis prova il pallonetto a colpo sicuro ma è beffato dalla traversa con la difesa che spazza in angolo, dopo aver rischiato incredibilmente di subire l’1-0. Sugli svliluppi del corner, ancora pericoloso il Siena, ma la difesa napoletana riesce ancora a salvarsi. Il primo tempo si chiude a reti inviolate, ma il Napoli ha davvero rischiato moltissimo sul finire della prima frazione di gioco.

    Al 7′, tiro molto insidioso di Cavani che si coordina e tira in porta: Pegolo para, ma nell’occasione si fa male ad un dito della mano, riuscendo comunque a stringere i denti per rimanere in campo. Al 17′ ottima uscita di Pegolo che riesce a fermare un’azione pericolosa del neoentrato Lavezzi, che con il suo ingresso ha dato brio e ritmo alla manovra offensiva partenopea. Al 21′, inaspettato vantaggio del Siena, con l’ex Emanuele Calaiò, che non esulta, ma riesce a beffare la difesa del Napoli, raccogliendo un ottimo suggerimento di Vergassola e realizzando di testa il gol dell’ 1-0.

    Al 30′, ancora pericoli per il Napoli, con un’azione innescata dallo stesso Calaiò che beffa la difesa Azzurra e mette in mezzo pericolosamente ma non trova pronto Brienza a raccogliere il suggerimento, per un raddoppio che sarebbe stato alquanto agevole in tale circostanza. Sul capovolgimento di fronte, calcio d’angolo per la squadra di Mazzarri, con il solito schema a spizzare la palla sul primo palo: questa volta è Pandev ad andare vicinissimo al gol del pareggio, ma Pegolo sventa prontamente.

    Un minuto dopo, al 34′, calcio di rigore per il Napoli per fallo di D’Agostino sul Pocho Lavezzi entrato in area: proteste vibranti per il regista senese, che viene ammonito, ma Edinson Cavani dagli undici metri si fa parare il penalty da un super Gianluca Pegolo. Prosegue, così, la maledizione dei rigori dei Napoletani, che sbagliano il terzo rigore su quattro in questa stagione. Al 35′ sostituzione per Emanuele Calaiò, al quale il Franchi regala un’ovazione, per Mattia Destro. Al 37′ grande azione personale del macedone Goran Pandev, che scarta gran parte della difesa senese, e prova il tiro che viene deviato, con Pegolo battuto, da Terzi.

    Al 40′, il Napoli riesce a pareggiare la gara: 1-1 firmato da Goran Pandev con un grande stacco di testa – da grande centravanti – su cross di Dossena, su quale Pegolo non può arrivare. Dopo il gol, Mazzarri è scatenato e incita i suoi a provare a vincere la gara: il Napoli prova a imbastire qualche ripartenza, ma Cavani non è il solito Matador, ed appare eccessivamente svagato, la difesa senese riesce a contenere gli assalti dei partenopei, subendo soltanto un grande brivido al 48′ con un grande tiro di Pandev sul quale Pegolo è ancora super reattivo e devìa in calcio d’angolo con lo stinco destro.

  • Siena Napoli, Lavezzi parte dalla panchina

    Siena Napoli, Lavezzi parte dalla panchina

    Conferenza stampa di presentazione in vista della gara fra Siena Napoli, in programma domani pomeriggio alle ore 15 allo stadio Franchi di Siena, nel pomeriggio dell’ultima giornata del girone d’andata, la diciannovesima di serie A.

    Sarà una partita importante e delicata, soprattutto per il Napoli di Walter Mazzarri, che cerca di ripartire dopo il deludente pareggio interno contro il Bologna, cercando risposte importanti in trasferta dove finora ha mostrato un rendimento non propriamente esaltante, soprattutto se confrontato con il rendimento interno: un trend, questo, che si ripete da diverse stagioni ma che quest’anno doveva essere corretto perchè solo in questo modo il Napoli può consolidarsi in veste di realtà importante del nostro calcio, così come ha ben impressionato nelle trasferte europee in Champions league, risultate decisive ai fini della brillante qualificazione agli ottavi di finale del torneo.

    Walter Mazzarri | © JOSE JORDAN/AFP/Getty Images

    Per quanto concerne la formazione da mandar in campo domani, Walter Mazzarri pare avere le idee ben chiare, anche se sulla possibilità di schierare El Pocho Lavezzi, reduce da tre settimane di stop per infortunio, sembra ancora titubante, in particolare perchè vorrebbe evitare una ricaduta dopo il malanno muscolare accorso all’argentino. Con o senza Lavezzi, comunque, l’impostazione del Napoli sarà coerente con la sua filosofia di gioco, che coincide con un gioco spavaldo e a volte spregiudicato, sempre all’attacco, anche se l’atteggiamento offensivo fin qui mostrato, in alcuni casi ha mostrato il suo risvolto della medaglia, creando troppi spazi per le ripartenze degli avversari (se tutti gli uomini non sono al top per rientrare, ndr) e ciò ha causato un’eccessiva facilità di perforazione della difesa partenopea, stando a quanto sostiene lo stesso tecnico toscano. L’aasenza del Pocho, comunque, non spaventa mister Mazzarri, anche perchè “è già capitato che il Napoli vincesse partite importanti senza alcuni degli uomini più rappresentativi in campo“.

    L’offenisività della squadra, però, non può nè deve essere messa in discussione: al contrario, secondo Mazzarri, occorre attaccare con più raziocinio rimanendo tranquilli e non innervosendosi e non eccedendo in generosità. In partite come quella contro il Siena, secondo Mazzarri, nulla è scontato ed i pericoli sono sempre in agguato, anche perchè la squadra di mister Sannino ha mostrato un ottimo rendimento in casa, dove ha raccolto gran parte dei punti finora conquistati, ed ultima in ordine cronologico la roboante vittoria contro la Lazio, per 4-0.

    La formazione del Napoli che mister Mazzarri schiererà in campo domani pomeriggio, dunque, prevede il consolidato modulo 3-4-3, con De Sanctis in porta, Campagnaro, Cannavaro, Aronica in difesa; Maggio, Inler, Gargano, Dossena a centrocampo; Hamsik, Lavezzi, Cavani in attacco: se il terzo tenore non dovesse farcela, ci potrebbe essere spazio per Pandev, mentre il neo acquisto Edu Vargas partirà ancora dalla panchina.

    In casa Siena, invece, Sannino dovrà rinunciare al portiere titolare Brkic che sarà sostituito da Pegolo; la squadra sarà schierata con un modulo 4-4-2, con Pegolo, Vitiello, Contini, Terzi, Del Grosso in difesa; Angelo, D’Agostino, Vergassola, Brienza a centrocampo; in attacco la coppia formata da Calaiò, Destro. In panchina, il brasiliano Reginaldo, mentre scontano la squalifica Gazzi e Rossettini.

    Al Franchi di Siena arbitrerà il signor Damato.

  • Luis Enrique a tutto campo: Cesena, futuro e rinnovo del contratto

    Luis Enrique a tutto campo: Cesena, futuro e rinnovo del contratto

    In vista dell’incontro di domani, l’anticipo dell’ultima giornata del girone d’andata fra Roma e Cesena il tecnico giallorosso Luis Enrique ha parlato in conferenza stampa per far il punto sulla situazione in casa romanista, in tema di infortuni, risvolti tattici, gestione della rosa, ed accennando anche qualche riferimento circa il suo prossimo futuro, toccando – anche se a mò di dribbling – l’argomento rinnovo contrattuale.

    Per quanto riguarda il capitolo infortuni, in questo inizio di 2012 la truppa romanista non è stata particolarmente fortunata. Oltre ad Osvaldo, infatti, si è fermato anche Daniele De Rossi, con uno stop sul quale aleggia un po’ di mistero, considerando quanto emerge dalle parole non dette dal tecnico spagnolo che non si sbilancia troppo sulle condizioni del suo centrocampista, limitandosi ad augurarsi che non stia fuori dal campo per troppo tempo e che possa tornare presto ad allenarsi regolarmente, senza avvertire dolore, per poter dare il 100% in campo.

    Luis Enrique | © Dino Panato/Getty Images

    A tal proposito, però, non è ancora del tutto escluso che De Rossi possa scendere in campo domani, e su questo punto Luis Enrique non vuol ancora sbilanciarsi, preferendo prima consultarsi con lo staff medico.

    La gara di domani c0n il Cesena sarà, quindi, un test importante per la Roma per capire il reale polso della squadra, dopo il deludente pareggio con il Catania (la gara è stata sospesa sul punteggio di 1-1 per la pioggia torrenziale e verrà completata l’8 Febbraio, ndr) che ha fatto registrare un sostanziale passo indietro della squadra sul piano del gioco, considerando che le condizioni meterologiche hanno inciso solo parzialmente sull’andamento della gara, mentre gran parte della responsabilità della deludente prestazione è stata della Roma, che ha commesso “errori stupidi”, lasciando troppi spazi al Catania per ripartire in velocità.

    Oltre all’attualità legata direttamente alle vicende di campo, poi, Luis Enrique parla anche del suo futuro e del rinnovo del contratto che lo lega alla società giallorossa. Il suo contratto scadrà fra un anno e mezzo, il 30 Giugno 2013, ma la società sta lavorando già per un ulteriore prolungamento, di altri due anni con scadenza protratta fino al 2015, in parallelo con i lavori per il rinnovo contrattuale di Capitan Futuro, Daniele De Rossi, il quale con Luis Enrique ha spesso dichiarato di aver un rapporto eccellente.

    Sul suo rinnovo, però, il tecnico asturiano ha le idee molto chiare, preferendo attendere la fine della stagione, nel mese di Maggio, prima di sedersi al tavolo delle trattative con la società: per una questione di correttezza nei confronti della squara, della società e della piazza, per avere anche il polso circa le direzioni che il progetto Roma potrà prendere, coniugando le richieste del tecnico con le indicazioni della dirigenza.

    I punti cardine delle richieste avanzate da Luis Enrique sono sostanzialmente chiari: in primis, snellire la rosa per potere avere una maggiore agilità e facilità nella sua gestione ed in secundis garantire un maggiore e più continuo inserimento dei giovani nella rosa della prima squadra, rispondendo alla filosofia principe della conduzione di Luis Enrique, da sempre fondata proprio sulla valorizzazione e lo scouting di giovani talenti, in perfetta rispondenza con l’impostazione della Cantera del Barcellona che lo ha plasmato.

  • Francesco Totti e Ilary Blasi dalle Maldive al terzo bebè?

    Francesco Totti e Ilary Blasi dalle Maldive al terzo bebè?

    Ancora rumors sulla coppia più simpatica del mondo Vip, Francesco Totti e Ilary Blasi, emblema del connubbio calciatore famoso-show girl, ma resa popolare e dai risvolti anche comici dalle diverse pubblicità cui hanno partecipato, e dall’allegria che contraddistingue la loro famiglia, con i due biondi figli, Christian e Chanel.

    Durante le vacanze Natalizie, i due – insieme ad un numeroso gruppo di amici – hanno deciso di staccar la spina con un viaggio da sogno alle Maldive, sulle rive dell’Oceano Indiano, in un super Hotel, dove alloggiavano anche diversi politici italiani. Ilary e Francesco , nonostante la location esclusiva, si sono comunque rilassati giocando a burraco, a racchettoni in spiaggia e prendendo il sole, festeggiando, poi, il Capodanno insieme ai bambini.

    Francesco Totti e Ilary Blasi | © Julian Finney/Getty Images

    Inevitabile, dunque, che una famiglia così felice ed unita possa avere – a dispetto delle malelingue che alternano commenti circa una presunta crisi matrimoniale, legata al fatidico settimo anno – il desiderio di allargarsi ancora, proprio con un terzo bebè.

    Nelle ultime ore, al rientro dal viaggio alle Maldive, sembra infatti che la coppia si sia recata in una clinica romana, dove Ilary si è sottoposta ad una visita di controllo, legata proprio ad un suo probabile stato interessante. Per saperne di più, commuqnue, basterà far attenzione al pancino di Ilary Blasi, che dal prossimo 26 Gennaio tornerà a condurre su Italia Uno la sessione invernale de “Le Iene“: se, come sostengono i cosiddetti ben informati, Ilary fosse già al terzo mese di gravidanza ( partorendo, così, in estate ) qualcosa dovrebbe già potersi intravedere, soprattutto se la bionda conduttrice continuasse ad indossare vestitini attillati in trasmissione.

    Chissà che, se la notizia fosse vera, Francesco Totti, che da sempre ha dichiarato di sognare una famiglia numerosa, possa affrontare anche la stagione calcistica con ritrovato spirito ed entusiasmo, lo stesso entusiasmo mostrato nell’ ultima gara di campionato disputata prima delle Vacanze Natalizie, quando – al termine dell’incontro – venne sorpreso ad intonare una nota canzone del passato: “Tutti al mare, tutti al mare….”

  • Mario Balotelli su L’Uomo Vogue “Se dovessi muovermi tornerei in Italia”

    Mario Balotelli su L’Uomo Vogue “Se dovessi muovermi tornerei in Italia”

    La sua caratteristica principale è l’originalità, l’essere fuori dagli schemi e dai conformismi, non piegando la testa anche di fronte ai rimproveri più pungenti ed agli ultimatum da parte di chi gli sta intorno, e lo deve “gestire”, con un po’ di fatica. Su tutti, il suo mister Roberto Mancini, che dal giorno del suo arrivo in Inghilterra ha ritrovato un “allievo”, ma anche una “gatta da pelare”. La lista di episodi “incriminati”, che hanno fatto salire vertiginosamente le quotazioni dei tabloid inglesi, è molto lunga, e Mario Balotelli (a volte soprannominato “Bad”otelli, ndr) ha deciso di togliersi qualche sassolino dalle scarpe, per raccontarsi in sincerità, facendo notare come – nei suoi confronti – l’attenzione dei media e soprattutto della stampa scandalistica sia troppe volte quasi morbosa e come, in Italia, le notizie dei giornali scandalistici inglesi vengano troppo spesso riportate in modo amplificato, e senza effettuare le opportune verifiche.

    Il concetto fondamentale dello sfogo di Mario Balotelli, nel corso dell’intervista rilasciata a “L’Uomo Vogue”, è proprio questo, l’eccessiva attenzione che avverte intorno a lui ed alle sue azioni, come se venissero perennemente osservate sotto una speciale lente di ingrandimento per poi essere commetate in modo da sottolineare i lati negativi dei suoi comportamenti.

    Mario Balotelli

    A tal proposito, Mario Balotelli non esita a citare qualche esempio particolare, per chiarire meglio il concetto che intende esprimere. In primis, a chi ha spesso additto le sue esultanze come “eccessive”, Super Mario ribatte di non esser di certo l’unico e, per rimanere in Italia, cita un bomber d’eccezione come Pippo Inzaghi che, dopo ogni gol, “gesticola come un matto”.

    Ma non è solo sulle esultanze e sui comportamenti all’interno del campo da gioco che Mario Balotelli si sente attaccato: al contrario, la maggior parte delle attenzioni morbose le percepisce intorno al suo stile di vita al di fuori del campo: in tal caso, Super Mario viene criticato soprattutto per il suo stile di vita, spesso esagerato, ed i tabloid non perdono occasione per bacchettare ogni sua azione, dalle macchine che compra (“Se compro una Uno dicono che dovrei comprare una Ferrari, se compro una Ferrari dicono che sarebbe meglio se comprassi una Uno“) ai comportamenti, alle espressioni del volto (“Se rido non sono serio, se non rido sono un musone ricco che non si diverte a fare lo sport più bello del mondo“).

    Temi “leggeri”, ma non solo: Mario Balotelli a ruota libera significa anche discutere su una questione a lui molto cara, la lotta al razzismo nel nostro Paese, dove ancora sembra prevalere un clima di ostilità nei confronti degli stranieri, che sfocia – avolte – in episodi agghiaccianti come il duplice omicidio di Firenze avvenuto qualche settimana fa. In tal occasione Mario Balotelli si dice rammarticato di non aver preso immediatamente una posizione chiara e precisa, in chiave di ferma condanna dell’accaduto, ma coglie l’occasione per sottolineare il grande dolore provato apprendendo tale notizia, precisando che sarebbe necessario un contributo da parte di tutti (e dei personaggi famosi ancor di più) per “dare una mano”, creando i presupposti per un cambiamento culturale all’interno della società italiana. I cambiamenti sociali, infatti, secondo Mario Balotelli, nascono dal cambiamento di mentalità, che deve partire dall’educazione dei bambini, nelle scuole. Strano ma vero: Balotelli riconosce proprio alle istituzioni scolastiche un ruolo fondamentale nella società, nonostante nel corso del suo percorso scolastico non sia mai stato un allievo particolarmente brillante e studioso. Nonostante ciò, però, meglio tardi che mai: adesso SuperMario ringrazia i suoi genitori per aver insistito tanto affinchè riuscisse a prendere almeno il diploma di scuola superiore.

    Dopo i temi leggeri ed i temi impegnati, in un’intervista a ruota libera con l’attaccante del Manchester City era inevitabile affrontare tematiche legate al mondo strettamente calcistico ed, in particolare, alle esperienze già vissute ed ai suoi obiettivi per il prossimo futuro. Nel cuore del 21 enne Mario, c’è sempre Mourinho, suo mister nell’incredibile stagione del Triplete nerazzurro, ma anche tutto il gruppo dell’Inter 2010,  che gli è rimasto nel cuore. Nel futuro di Mario, invece, c’è la volontà di riavviccinarsi a casa, ai veri amici, all’Italia: niente Barcellona, nè Real Madrid: “se dovessi muovermi, ora come ora, sceglierei l’Italia“.

    Parola di Super Mario.

  • Buon Compleanno Sic, la Romagna celebra Marco Simoncelli

    Buon Compleanno Sic, la Romagna celebra Marco Simoncelli

    Venerdì 20 Gennaio 2012, un giorno di ricordo e di commozione per la famiglia, gli amici ed i tifosi di Marco Simoncelli, ma anche un giorno di festa, con tanto di “regalo”, un po’ particolare, date le circostanze.

    Buon compleanno Sic“, il titolo dell’evento, una festa per ricordare un compleanno che la triste sorte ha voluto che non venisse compiuto, il 25esimo, ma che, nonostante ciò, merita di essere celebrato per tener viva la memoria di Marco Simoncelli in una maniera consona a ciò che lui stesso avrebbe voluto, in allegria, con affetto da parte di chi lo ha amato e lo continua ad amare, e con semplicità, così com’erano il suo spirito trasparente ed il suo sorriso scanzonato.

    La location, come è giusto che sia, sarà la sua amata Romagna, ed in particolare la città di Rimini che aprirà le porte del “105 Stadium” ad oltre 6.000 persone che festeggeranno insieme il compleanno di Sic. Con il loro intervento inoltre, potranno anche adoperarsi concretamente per dare un contributo alla raccolta fondi per la “Fondazione Marco Simoncelli 58“, una Onlus appositamente creata – e gestita direttamente dai familiari di Sic – per ricordare Marco e far beneficienza in suo nome. Un contributo che appare già ben consistente, considerando che la prevendita dei biglietti per l’evento, aperta dal 16 Dicembre scorso, in pochi giorni è andata in “sold out”.

    Marco Simoncelli | © Giuseppe Bellini/ Getty Images

    Una festa di compleanno così speciale non poteva non coinvolgere personaggi d’eccezione, comici naturalmente, che rallegreranno la serata di Venerdì: tra gli altri, Paolo Mingone, i Fichi d’India, il presentatore Sergio Sgrilli (grande amico di Sic ed appassionato di motociclismo) ed il trio Emo di Zelig, che cercheranno di strappare sorrisi e regalare intrattenimento, immaginando che tutto ciò possa essere gradito al festeggiato d’eccezione e di intravedere la risata di Marco, tanto solare e contagiosa, capace di giungere all’animo di chi lo conosceva, ma anche di chi lo seguiva semplicemente dalla televisione, con un’immediata empatia, data dal suo look scanzonato, con i suoi inconfondibili capelli ricci ed arruffati.

    Un tentativo di rispondere alle sue volontà, realizzando ciò che Marco avrebbe voluto, ed esaudendo il suo desiderio di organizzare per il suo 25esimo compleanno una grande festa, con “musica e casino”, come lo stesso Paolo Simoncelli, papà di Marco, ha voluto precisare: dopo tante lacrime, dunque, un po’ di allegria, perchè è questo il modo migliore per ricordare una persona che appariva come il ritratto della solarità e della positività.

    Oltre alla comicità ed alla musica, però, non mancherà qualche momento che si preannuncia particolarmente toccante, con la proiezione dei video di Marco da bambino e nella vita quotidiana, con il papà che salirà sul palco per ricordarlo ancora una volta, alla presenza dei suoi amici di sempre e dei suoi colleghi piloti, su tutti Valentino Rossi ed Andrea Dovizioso.

    Ad una festa di compleanno che si rispetti non poteva mancare un regalo, anche in questo caso molto speciale: un “dono” da parte della cittadina di Coriano, laddove Sic è nato e cresciuto, dove ha imparato a cavalcare le minimoto, dove amava tornare appena possibile per ritrovare la famiglia, gli amici di sempre, i luoghi più cari ed, in primis, la sua cameretta in cui teneva il poster del suo mito Valentino Rossi, divenuto poi suo amico fraterno.

    La città di Coriano di Romagna, così, ha deciso di intitolare al suo campione scomparso il Palazzetto dello Sport cittadino, e di farlo proprio nella mattinata di Venerdì 20 Gennaio, alla presenza della cittadinanza intera: un gesto d’affetto e di gratidudine, per un ragazzo che amava visceralmente i luoghi delle sue origini, e non perdeva occasione per dichiararlo apertamente, con la sua cadenza inconfondibilmente romagnola e quell’intercalare che lui stesso ha reso celebre: “Diobò!“.

    Buon compleanno Sic!

  • Federica Pellegrini ospite al Festival di Sanremo

    Federica Pellegrini ospite al Festival di Sanremo

    Il Festival di Sanremo si avvicina e inizia ad impazzare il toto ospiti, cercando di risollevare le quotazioni del Festival della Canzone Italiana con personaggi di spicco, che catturino la cuoriosità dello spettatore, sonnecchiante di fronte alla lunga maratona televisiva, spesso caratterizzata da ritmi eccessivamente allentati, con dirette protatte fino a tarda notte.

    Federica Pellegrini | © MARK RALSTON/AFP/Getty Images

    In queste ore emergono, così, i nomi di alcune ospiti illustri, che possano dare brio alla formula del Festival, da Victoria Beckham – con la quale pare esserci una trattativa in corso per cercare di ridurre le  sue esorbitanti richieste di cachè (attualmente si aggirano sui 500.000 euro, ndr) – a Federica Pellegrini, campionessa di nuoto e del gossip, dopo le vicende estive legate al Mondiale di Shangai.

    La Pellegrini, dunque, secondo quanto riportato oggi dalla Gazzetta dello Sport, salirà sul palco del Teatro Ariston nella seconda serata della rassegna canora, in programma precisamente il prossimo 15 Febbraio. Un “sì” che giunge dopo il “no” alla co-conduzione del Festival al fianco di Gianni Morandi, motivato (e pienamente giustificato) dall’imminente impegno Olimpico e dai ritmi serrati degli allenamenti in vista di Londra 2o12, che non avrebbero potuto essere facilmente conciliati con un impegno tanto importante come la co-conduzione di Sanremo.

    La campionessa, quindi, per quest’anno farà solo l’ospite ma in tal veste potrà muovere i primi passi in un mondo per lei ancora nuovo ed inesplorato che la nuotatrice ha spesso dichiarato di non disdegnare affatto, in vista di un futuro prossimo lontano dalle vasche, dagli occhialini e dalle cuffiette di gomma.

    Intanto, sui contenuti della sua partecipazione appare esserci il più totale riserbo, almeno fin quando Federica Pellegrini non tornerà in Italia (rientro previsto a fine mese, ndr) per preparare la sua partecipazione al Festival: ciò che appare improbabile, è l’eventualità di un suo duetto con il presentatore, Gianni Morandi, anche se, come è noto, “all’Audience non si comanda” e, dunque, potrebbe verificarsi anche un simile colpo di scena….

  • Ranking Fifa, Spagna al comando, Italia nona

    Ranking Fifa, Spagna al comando, Italia nona

    Anno nuovo, certezze vecchie: è questo il caso della classifica stilata periodicamente dalla Fifa, il Ranking, che mette in fila le Nazionali in base al punteggio ottenuto.

    Cesare Prandelli e Vicente Del Bosque | © FRANCK FIFE/AFP/Getty Images

    Nella prima graduatoria del 2012, comunicata in queste ore, molte posizioni sono rimaste immutate rispetto all’ultima classifica dell’anno 2011 soprattutto in virtù del fatto che nel mese appena conclusosi sono stati pochissimi gli scontri internazionali disputati, appena undici, e pertanto gli equilibri consolidatisi sono stati mutati soltanto in maniera pressocchè impercettibile.

    Infatti, la Spagna, campione del Mondo e d’Europa in carica, è ancora in testa alla classifica della “Top Ten”, con 1564 punti, davanti ad Olanda, con 1365 punti, Germania con 1345 punti, l’Uruguay, campione della Coppa America con 1309 punti e l’Inghilterra di Mister Fabio Capello, quinta con 1173 punti. Seguono, poi, al sesto posto la Nazionale Verdeoro del Brasile, con uno score di 1143 punti; il Portogallo di Cristiano Ronaldo, settimo a quota 1100 punti, e la sorpendente Croazia, ottava con 1091 punti.

    L’Italia di Cesare Prandelli, invece, è stabile al nono posto, con 1082 punti in graduatoria, e resta, quindi, comunque fra le prime dieci Nazionali al Mondo, precedendo l’Argentina del Pallone d’Oro Lionel Messi, decima in graduatoria con 1067 punti all’attivo. Nelle prime venti posizioni fanno un passo avanti il Cile, attualmente in dodicesima posizione, grazie alla vittoria ottenuta per 3-2 contro i vice Campioni della Coppa America, ossia il Paraguay. Miglioramenti di posizione anche per la Svizzera, attualmente sedicesima, per la Svezia, diciassettesima, e per la Bosnia, al diciannovesimo posto in classifica.

    Un passo indietro, invece, è stato compiuto dalla Russia, indietreggiata al tredicesimo posto in classifica, e dalla Costa d’Avorio, che perde due posizioni, scivolando dal sedicesimo al diciottesimo posto in classifica. Sempre tra le prime venti Nazionali, da segnalare le posizioni della Danimarca, undicesima, della Grecia, quattordicesima, e della Francia, in quindicesima posizione.

    Questo il Ranking Fifa aggiornato al mese di gennaio 2012

    Pos
    Nazionale Pt
    1   SPAGNA 1564
    2
      OLANDA 1365
    3   GERMANIA 1345
    4   URUGUAY 1309
    5   INGHILTERRA 1173
    6   BRASILE 1143
    7   PORTOGALLO 1100
    8   CROAZIA 1091
    9   ITALIA 1082
    10   ARGENTINA 1067
    11   DANIMARCA 1032
    12   CILE 973
    13   RUSSIA 971
    14   GRECIA 964
    15   FRANCIA 915
    16   SVIZZERA 898
    17   SVEZIA 891
    18   COSTA D’AVORIO 889
    19   BOSNIA 869
    20   AUSTRALIA 866
  • Fabrizio Corona condannato a 5 anni per estorsione a Trezeguet

    Fabrizio Corona condannato a 5 anni per estorsione a Trezeguet

    I propositi per il nuovo anno per Fabrizio Corona erano quelli di metter la testa a posto, facendo una vita più regolare e meno ad alta velocità, dopo anni di scorribande, eccessi, provocazioni e quant’altro.

    Fabrizio Corona | © DAMIEN MEYER/AFP/Getty Images

    Oggi, però, giunge per lui una tegola che potrebbe in qualche modo minare la sua volontà di cambiamento, ossia la condanna a cinque anni di reclusione da parte della Corte d’Appello di Torino, relativa al caso di tentata estorsione ai danni dell’allora calciatore della Juventus, il bomber franco – argentino David Trezeguet, per un ammontare di 25.000 euro estorti e mai restituiti alla ex punta bianconera.

    In tal caso, i giudici hanno inasprito la pena inizialmente comminata, che era pari a tre anni e quattro mesi, anche alla luce del fatto che per Corona si tratta di una condotta reiterata, dopo i casi analoghi accaduti ai danni del pilota Marco Melandri e del calciatore brasiliano Adriano, quando si trattò sempre di utilizzo improprio di immagini private (quindi non di interesse pubblico) che non possono essere nè vendute nè archiviate, tantomeno facendo pressione sui soggetti interessati.

    All’epoca dei fatti, il 2009, il re dei paparazzi aveva estorto la somma a David Trezeguet a causa di alcuni scatti realizzati da un uomo dell’agenzia di Corona, durante alcune serate in giro per locali nella movida milanese, che lo ritraevano in compagnia di una misteriosa ragazza con la quale, con tutta probabilità e stando a quanto testimoniavano gli scatti in possesso del tatuatissimo Corona, avrebbe trascorso anche una nottata nel Maggio del 2009, perchè Trezeguet fu immortalato di buon mattino all’uscita dall’abitazione della ragazza in questione.

    La condanna, dunque, punisce severamente il compagno di Belèn Rodriguez che, però, per mezzo del suo stesso avvocato Giuseppe Lucibello non pare aver intenzione di evitare quegli atteggiamenti di vittimismo, che richiamano una “persecuzione legale” dovuta al nome “ingombrante” dell’imputato.

  • Milan, Boateng fuori un mese, torna Merkel dal Genoa

    Milan, Boateng fuori un mese, torna Merkel dal Genoa

    Nel post-partita di Genoa – Udinese, vinta dal Grifone per 3-2, il presidente rossoblu Preziosi aveva lasciato intuire qualcosa in merito al prossimo futuro di Alexander Merkel, desideroso di giocare in una grande realtà come quella del Milan, con il quale nella scorsa stagione contro il Bari, negli ottavi di finale di Coppa Italia, aveva segnato il suo primo gol, il 20 Gennaio scorso: le parole del presidente, così, si sono rivelate a posteriori quasi profetiche, data la concreta possibilità che il giovane centrocampista tedesco possa ritornare in questa finestra di mercato di riparazione in casa rossonera, sfruttando proprio la comproprietà fra Genoa e Milan.

    Alexander Merkel | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Merkel, infatti, si è ben messo in mostra in questi mesi in rossoblu e potrebbe rivelarsi un utile innesto nel gruppo di Massimiliano Allegri, specialmente in un reparto tanto minato dai numerosissimi infortuni, anche di lungo corso, come il centrocampo, in cui mancano da tempo Gattuso (per il noto problema alla vista), ma anche il francese Flamini, assente per l’infortunio al ginocchio praticamente da inizio stagione, Alberto Aquilani, flagellato dai fastidi alla caviglia che potrebbero tenerlo lontano dai campi da gioco per lungo tempo, ed anche Kevin Prince Boateng, che nell’ultimo sfortunato derby ha riportato una lesione ai flessori della coscia sinistra e, pertanto, dovrà stare a riposo per almeno quattro settimane, sempre salvo ulteriori complicazioni, dovendo saltare con tutta probabilità anche la partita del 15 Febbraio contro l’Arsenal negli ottavi di finale di Champions League.

    L’urgenza e la fretta di riportare il giovane Alexander Merkel a Milanello, dunque, data l’emergenza infortuni, diventa una vera e propria necessità imminente, al punto che potrebbero essere accelerati i tempi dell’accordo fra le due società (fra le quali, comunque, i rapporti sono ottimi, ndr) per far sì che il 19enne possa essere già agli ordini di Allegri dalla prossima partita contro il Novara in campionato.

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