Autore: Simona Granieri

  • Van Persie verso il Real: addio Milan

    Van Persie verso il Real: addio Milan

    Non è mai troppo presto per parlare di calciomercato, neppure a Marzo, nel periodo clou della stagione giocata, considerando che le trattative vere e proprie si apriranno solo in estate. Tuttavia, i club più importanti sono sempre “sul pezzo”, pronti a monitorare e sondare le piste che conducono ai giocatori cui sono interessati. In questi giorni, in particolare, l’attenzione sembra essere puntata su Robin Van Persie, il gioiellino olandese dell’Arsenal che piace a mezza Europa ed, in particolare, a Milan, Real Madrid e Juventus, e che quest’anno sta dimostrando tutto il suo valore, mettendosi in luce come uno dei più interessanti attaccanti del panorama europeo e mondiale.

    Per tale ragione, dunque, l’Arsenaldi Wenger vorrebbe trattenerlo, o almeno tentare di farlo, provando a blindarlo con un contratto di primissimo livello, offrendogli ben otto milioni stagionali ed un ulteriore bonus di sei milioni di euro al momento della sigla del contratto: uno stipendio da top player che, però, potrebbe non bastare a trattenerlo alla corte di Wenger, soprattutto se sulle tracce dell’olandese ci sono club di primissimo livello ed, in particolare, il Real Madrid di Mourinho che, si sa, non bada a spese.

    Robin Van Persie © Laurence Griffiths/Getty Images

    Le merengues, infatti, potrebbero offrire all’Arsenal la cifra tonda di trenta milioni di euro per il cartellino del giocatore: una cifra che, naturalmente, appare inarrivabile per la Juventus ed il Milan che verrebbero, dunque, di fatto tagliate fuori dalle trattative, anche perchè, nel caso in cui l’affare con le merengues non dovesse andare in porto (circostanza davvero improbabile al momento, ndr) pare sia già pronto anche il Manchester City di Mancini, pronto ad “agguantare la preda”, offrendogli un contratto da nababbo, pari a circa 12 milioni di euro a stagione, ben 4 milioni in più rispetto all’ offerta dei Gunners, una cifra da capogiro, che induce i bookmakers d’oltremanica a ritenere il trasferimento al City ancor più probabile di quello al Real Madrid.

  • Ranieri e Derby d’Italia: la pressione sarà sulla Juve

    Ranieri e Derby d’Italia: la pressione sarà sulla Juve

    La vigilia del Derby d’Italia, partita di ritorno, quest’anno appare tranquilla, fin troppo, senza polemiche nè frecciatine tra i due club. Una situazione alquanto inedita, soprattutto se si pensa ai pre-Juventus-Inter del post-Calciopoli, in cui i bianconeri volevano riscattare sul campo i veleni ricevuti dal club nerazzurro, e con le parole al vetriolo di Mourinho sempre ricche di spunti interessanti. In quegli anni, sulla panchina bianconera sedeva Claudio Ranieri, colui il quale, a detta di Morinho, “era troppo vecchio per acquisire una mentalità vincente”. Eppure, quella Juventus di mister Ranieri, sul campo riuscì a vincere contro quell’Inter stratosferica, a San Siro, così come è già accaduto anche quest’anno nella gara d’andata alla Juventus di Antonio Conte.

    Sulla panchina nerazzurra, già lo scorso 29 Ottobre, sedeva Claudio Ranieri, così come accadrà domenica sera, allo Juventus Stadium, nel ritorno del derby d’Italia: una partita sempre importante e determinante, anche se – quest’anno – la situazione pare essersi capovolta. Non è più l’Inter a giocarsi lo scudetto, afflitta dagli innumerevoli problemi della stagione, bensì la Signora a dover centrare il massimo risultato per rimanere in corsa tricolore, sperando in un passo falso del Milan, prima o poi.

    Ecco perchè Claudio Ranieri, da tecnico navigato ed esperto, alla vigilia del big match cerca di riversare tutte le pressioni della gara sui bianconeri, che – secondo il suo giudizio – temono di poter subire la prima sconfitta stagionale, perlopiù nel tempio dello Juventus Stadium, ad opera degli eterni rivali nerazzurri. Pressione che si aggiunge a pressione, per la Juventus, che non può permettersi passi falsi per evitare che il Milan divenga imprendibile: la squadra di Ranieri sarà, dunque “l’ago della bilancia” del campionato considerando il fatto che affronterà domani la Juventus e poi il Milan alla penultima giornata, in un derby che si preannunciua già da ora incandescente.

    Claudio Ranieri © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Dal suo punto di vista, inoltre, mister Ranieri si augura che la pressione sulla Juventus sia un punto a favore per i suoi uomini, che giocheranno “a cuor leggero” anche se “non è giusto dire che non abbiamo nulla da perdere”, considerando il fatto che “un risultato positivo nel match con la Juve potrebbe darci la scintilla per far bene nel finale di stagione”.

    Un finale di stagione che sarà decisivo anche per le sorti dello stesso Claudio Ranieri che, ad oggi, pare avere ben poche chance di restare in nerazzurro nella prossima stagione, considerando i magri risultati di quest’anno, sia in campionato che in Champions league, con la cocente eliminazione subita da parte del Marsiglia di Didier Deshamps. Tuttavia, Ranieri preferisce non preoccuparsi del prossimo futuro, rimanendo concentrato solo sul presente: anche se non lo dice apertamente, per lui battere la Juventus sarebbe una soddisfazione personale, una rivincita preziosa dopo gli screzi con la società (in particolare con Jean Claude Blanc, ndr) che lo costrinsero ad andar via, nonostante una gestione nel complesso positiva, che gli consentirebbe un parziale riscatto oltre che una grande soddisfazione personale.

    Potrebbe esser anche vero che la Juventus rischierà di più nella gara contro l’Inter, ma la pressione sui nerazzurri non sarà affatto assente: Juventus-Inter, d’altronde, è sempre e comunque il derby d’Italia.

     

  • Barbara Berlusconi: la Roma una ventata d’aria nuova

    Barbara Berlusconi: la Roma una ventata d’aria nuova

    Il suo giudizio per molti può essere rilevante, per altri un po’ meno, ma di sicuro fa notizia: la persona in questione è Barbara Berlusconi, figlia del presidente Berlusconi e di Veronica Lario, compagna di Alexandre Pato e componente attiva del Milan che, alla vigilia di Milan-Roma(anticipo di campionato di domani sera, ndr) esprime il suo parere sul club giallorosso ed, in particolare, riferendosi all’operazione di partnership con la Walt Disney annunciata in settimana.

    barbara berlusconi | © getty images

    All’uscita dalla sede Fininvest, infatti,  Barbara Berlusconi ha parlato con i giornalisti presenti, dichiarando di apprezzare particolarmente il progetto Roma soprattutto perchè ha portato nel nostro calcio “una ventata d’aria fresca”, un progetto che ha avuto il coraggio di puntare sui giovani, e che porterà ottimi risultati nel medio – lungo periodo. Inoltre – ha aggiunto la Berlusconi – “con l’accordo con la Disney la Roma ha dimostrato di aver compreso quale sia il futuro delle società di calcio”: un futuro non solo calcistico, dunque, ma fatto di accordi commerciali, strategie di marketing ed accordi strategici, affinchè i club possano trasformarsi in società di intrattenimento, che possano dare spettacolo ben oltre i novanta minuti di gioco.

    A proposito di Roma, poi, Barbara Berlusconi ha commentato la situazione presente in casa Milan, in prospettiva dell’ imminente impegno contro i capitolini. La squadra, secondo  Barbara Berlusconi, attraversa un buon momento di forma, “avendola vista bene in settimana”, nonostante l’eliminazione in Coppa Italia contro la Juventus. Il Milan, dunque, sa imporre il proprio gioco nonostante le numerose assenze e questo, secondo la figlia del Presidente, è un “segnale di grande forza, poichè la squadra sa imporre il proprio gioco nonostante le numerose assenza”.

    Infine, Barbara Berlusconi ha colto l’occasione per ringraziare apertamente i tifosi per la vicinanza mostrata alla squadra, in particolare in un momento tanto importante della stagione, in cui percepire il calore dei sostenitori diviene un fattore di assoluto rilievo.

     

  • Muamba migliora. Il Bolton torna in campo

    Muamba migliora. Il Bolton torna in campo

    Dopo le rivelazioni shock emerse ieri circa i 78 minuti in cui Fabrice Muamba, 23 enne centrocampista del Bolton, si è trovato in uno stato di morte clinica, con il suo cuore completamente fermo, senza alcun impulso muscolare, giungono oggi altre buone notizie sulle sua condizioni: “Fabrice sta meglio e ha dato segni di recupero”, anche se il percorso da compiere è ancora molto lungo ed irto di ostacoli, come ha dichiarato il medico del Bolton, Johnatan Tobin, che insieme allo staff del Chest Hospital di Londra sta monitorando costantemente le condizioni del giovane calciatore. Pare, infatti, che nella giornata di ieri il medico sociale del Bolton abbia avuto modo di parlare con Muamba, per chiedergli come si sentisse: Muamba ha salutato il dottore, con un amichevole “Cia doc”, e lo ha tranquillizzato dicendogli di sentirsi“bene”.

    Striscioni di incoraggiamento per Muamba | © Getty Images

    Il lavoro dell’equipe medica è stato, dunque, straordinario, ed ha permesso di strappare Fabrice Muamba ad una morte che sembrava ormai certa, in particolare nei lunghi minuti di arresto cardiaco, in cui l’unica speranza che il cuore di Muamba tornasse a battere proveniva dalle scosse elettriche dell’ elettroshock. Ora, però, pare che il peggio sia passato, anche se in questi casi occorre sempre procedere con la massima prudenza. Pertanto, Fabrice Muamba è ancora in terapia intensiva, ed i medici non hanno ancora sciolto la prognosi anche se risulta comunque che le sue condizioni stiano gradualmente migliorando, anche perchè il suo cuore batte autonomamente.

    Il manager del Bolton, Owen Coyle, sul sito ufficiale del club ha voluto fare il punto sulle condizioni del giovane centrocampista, anche per rispondere alle domande di tutti coloro che hanno seguito e stanno seguendo con attenzione e partecipazione l’evolversi della vicenda: “Ho parlato con Muamba, lo aspetta un lungo cammino, il suo cuore batte autonomamente ma siamo all’inizio di un lungo viaggio per Fabrice e la sua famiglia”.

    Il giovane Muamba, però, si è dimostrato un grande combattente ed i suoi compagni confidano in un suo pronto recupero: dopo il sospiro di sollievo, infatti, il Bolton tornerà in campo sabato prossimo nella sfida contro il Blackburn in campionato, mentre il 27 marzo verrà rigiocato il quarto di finale contro il Tottenham, sospeso proprio dopo il malore accorso a Muamba.

  • La Ferrari ricorda Simoncelli in Malesia

    La Ferrari ricorda Simoncelli in Malesia

    Sepang non è, nè sarà mai più la stessa da quella tragica domenica, il 23 ottobre 2011, quando Marco Simoncelli, per tutti semplicemente Sic, perse la vita sulla sua moto da gara, in una curva del circuito Malese, schiantandosi al suolo irrimediabilmente. La Moto Gp non sarà più la stessa senza il suo pilota più simpatico e solare, con la sua immagine buffa ed il sorriso contagioso, ed il nuovo campionato si preannuncia già più vuoto e triste.

    Su quel maledetto circuito, nel prossimo weekend, si tornerà a correre, per il gran premio di Formula uno della Malesia, seconda prova del mondiale, ed, inevitabilmente, i piloti ed i team hanno avuto modo di riflettere su cosa è accaduto in quel luogo, e di ricordare Marco Simoncelli proprio laddove la sua giovane vita si è interrotta prematuramente.

    La curva undici del circuito della Malesia | © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    In particolare, i piloti della Ferrari hanno voluto esprimere un sentito ricordo del Sic: Fernando Alonso ha postato su twitter una frase semplice ma molto significativa: “Sic per sempre con noi, Sic forever with us!”. Alonso, inoltre, insieme all’altro pilota ferrarista Felipe Massa e con lo staff dei loro fisioterapisti al completo (Matteo Orsi ed Edoardo Bendinelli e Massimo Rivola, Massimo Balocchi e Roberta Vallorosi), hanno voluto posare nei pressi di quella maledetta curva numero undici un cartello di segnalazione, di quelli che solitamente si utilizzano in gara per le comunicazioni scritte fra i box ed i piloti in pista, con la frase “Sic sempre con noi”, per compiere un gesto che ricordasse Marco: “il minimo che potessimo fare per lui, per la sua famiglia e per tutti i tifosi”.

    Fernando Alonso, inoltre, ha voluto aggiungere anche qualche personale sensazione a proposito del circuito Malese, una delle sue piste preferite prima dello scorso Ottobre 2011, sulla quale conquistò la prima pole position della sua carriera e sulla quale corse grandi gare ma che, dopo la scomparsa del Sic, “non è più la stessa”.

    Oltre alla Ferrari ed ai suoi piloti, anche l’ex pilota del Cavallino Michael Schumacher, attuale pilota della Mercedes, ha voluto ricordare Marco Simoncelli fermandosi nei pressi della curva undici con il motorino durante il giro di ricognizione della pista: “mi è tornato in mente Simoncelli – ha commentato il pilota tedesco – l’avevo conosciuto ed era un ragazzo fantastico e solare”.

    Dopo tante manifestazioni di ricordo e commemorazione in suo onore – dal venticinquesimo compleanno festeggiato presso lo stadio di Rimini con una grande serata di musica, alla partita del Milan contro il Lecce in cui è stato ricordato a San Siro, ed in vista di tanti altri momenti di ricordo che la sua famiglia organizzerà in collaborazione con la fondazione appositamente creata – l’iniziativa della Ferrari offre, dunque, un ulteriore spunto per ricordare una grande persona e sentirla ancora presente. Nel prossimo weekend motoristico, dunque, “tutti correranno rivolgendogli un pensiero”, così come ha dichiarato anche Felipe Massa. 

    Sic vive ancora nell’affetto di chi lo ricorda, e correre a Sepang, d’ora in poi, sarà davvero più difficile per tutti.

  • Simoni lascia panchina del Gubbio, torna a fare il dt

    Simoni lascia panchina del Gubbio, torna a fare il dt

    Il suo ritorno in panchina aveva suscitato molta attenzione, considerando il fatto che Gigi Simoni, ex tecnico dell’Inter di Ronaldo di fine anni ’90, oltre che di Torino e Napoli – per citare i club più importanti – aveva deciso di tornare a calcare i campi da gioco all’età di 73 anni, nella partita dello scorso 22 ottobre 2011 del suo Gubbio contro il Torino.

    Gigi Simoni | ©Ben Radford /Allsport

    Ora, però, Simoni ha deciso di tornare sui suoi passi, rinunciando alla “prima linea” per ritornare a rivestire il ruolo di direttore  tecnico del club umbro, facendosi da parte perchè ritiene che “il ruolo di direttore tecnico sia più idoneo e confacente ad un uomo della mia età”. La panchina del Gubbio sarà ora affidata ad Alessandrini, dopo che Simoni ha sollevato non poche perplessità sulla proposta effettuata dal Presidente del Gubbio che avrebbe voluto proseguire la stagione con due allenatori, Simoni ed, appunto, il neo assunto Alessandrini.

    Fino alla viglia della gara con il Crotone (poi pareggiata 3 a 3), Simoni pareva convinto della possibilità di restare in panchina fino al termine della stagione per guidare la squadra nel centrare l’obiettivo salvezza ma poi, dopo aver appreso la notizia dell’ingaggio di Alessandrini da parte della società (per sostituire il suo vice Carlo Tebi, ndr) ha valutato la non convenienza della situazione che andava delineandosi in tal senso, mostrando di non aver gradito affatto la decisione della società di esonerare il suo secondo.

    Secondo quanto ha dichiarato lo stesso Simoni, infatti, sarebbe stato difficile per Alessandrini ricoprire il ruolo di secondo, che impone comportamenti diversi e, dunque, l’ex tecnico interista ha preferito “farsi da parte”, lasciando spazio a Marco Alessandrini, che Simoni ritiene essere un tecnico “serio ed esperto”, con tutte le carte in regola per condurre il club umbro nel centrare l’ obiettivo salvezza.

    La situazione in classifica del Gubbio, per ora, prevede un quart’ ultimo posto in classifica nella serie cadetta, anche se la gestione Simoni (21 partite, con 5 vittorie, 5 pareggi ed 11 sconfitte, ndr) ha comunque risollevato la posizione del club che, prima de suo approdo in panchina – durante la gestione di Fabio Pecchia – era penultimo in classifica.

     

  • Fabrice Muamba reagisce, la Premier annuncia più controlli

    Fabrice Muamba reagisce, la Premier annuncia più controlli

    In questi casi la prudenza è d’obbligo, e non è possibile sbilanciarsi in alcun modo, però i lievi miglioramenti compiuti da Fabrice Muamba , il ventitreenne centrocampista del Bolton colto da attacco cardiaco mentre si trovava in campo nella gara contro il Tottenham di sabato scorso, aprono uno spiraglio di speranza e di ottimismo. Infatti, Fabrice Muamba, che si trova ricoverato nel reparto di terapia intensiva del Chest Hospital di Londra, ha dato lievi segnali di miglioramento, connessi al fatto che “il cuore batte autonomamente, muove braccia e gambe e riconosce i familiari”, così come riportato da un comunicato ufficiale della sua squadra, il Bolton, rispondendo il tal senso alle richieste dell’ opinione pubblica di conoscere le evoluzioni delle condizioni del giovane calciatore, nei confronti del quale tutto il mondo del calcio ha mostrato grande vicinanza.

    I giocatori del West Ham esprimono solidarietà a Moumba | © Getty Images

    In ogni caso, però, nonostante le notizie positive siano quantomeno rincuoranti, la prognosi non può essere ancora sciolta, perchè le condizioni del giovane centrocampiste rimangono ancora critiche anche se, in questi casi, ogni piccolo miglioramento può essere considerato importante.

    Il dramma vissuto da Fabrice Muamba, cui hanno assistito in diretta gli spettatori che si trovavano allo stadio, e coloro che seguivano la partita in televisione, ha suscitato grande impressione in Inghilterra ma non solo, poichè ha contribuito a far emergere una problematica che, solitamente, non viene affrontata in maniera diretta: la necessità di garantire ai calciatori controlli realmente seri ed approfonditi al cuore, per evitare di affrontare il problema quando, ormai, si è già presentato.

    La Federcalcio Inglese, in tal senso, ha già deciso di incrementare i controlli da parte dei medici sportivi e di modificare le procedure cui dovranno sottoporsi i calciatori per ottenere l’idoneità agonistica, ponendo in essere “tutte le misure necessarie per incrementare la prevenzione”, come ha sottolineato il direttore generale della Premier, Richard Scudamore, seguendo (per una volta, ndr) l’esempio del calcio italiano, dove vi è una grande scrupolosità in tali controlli, così come ha rivelato anche il tecnico del Machester City, Roberto Mancini, che ha avuto modo di constatare – comparativamente – come in Italia il numero dei controlli cardiaci sia realmente maggiore rispetto a quanto accade in Premier League.

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    Da Cristiano Ronaldo alle due di Machester, tutti per Fabrice Muamba

  • Paperoni del calcio: il più ricco è Messi

    Paperoni del calcio: il più ricco è Messi

    Con cadenza ormai periodica il mondo del calcio si prepara ad accogliere le notizie inerenti le classifiche dei paperoni e le relative classifiche che, con dovizia di precisione e particolari, riportano informazioni circa i guadagni degli “dei del pallone”.  L’ indagine, questa volta, è ad opera del francese France Footbal, e tende a confermare informazioni che anche negli anni scorsi erano emerse.

    Pertanto, al vertice della classifica dei più ricchi, si conferma per il terzo anno consecutivo il più forte calciatore in attività, il pluripallone d’oro, la stella del Barcellona Lionel Messi,con un guadagno annuo di 33 milioni di euro annui, e con uno stipendio stagionale di 10,5 milioni di euro, cui si aggiungono gli emolumenti provenienti dalle numerose campagne pubblicitarie di cui è testimonial.

    lionel messi | © LLUIS GENE/AFP/Getty Images

    Sul podio anche David Beckham, l’ex spice boy, con un guadagno di 31,5 milioni di euro all’anno. Al terzo posto si colloca Cristiano Ronaldo, con “solo” 29,2 milioni di euro all’anno. Il quarto in graduatoria è Samuel Eto’o con 23,4 milioni di euro, di cui 20 milioni di stipendio stagionale.

    Oltre alla top three, poi, è interessante considerare chi occupa le prime venti posizioni: fra gli italiani il più ricco è il portierone della Juventus Gianluigi Buffon, diciannovesimo con undici milioni e settecentomila euro e con 5,5 milioni di introiti pubblicitari, che confermano l’appeal del portierone juventino da parte degli sponsor; il milanista Zlatan Ibrahimovic, invece, giunge in undicesima posizione con 14 milioni di euro. In ligue 1, la serie francese, il più ricco in assoluto è, invece, il belga Eden Hazard con all’attivo 5,5 milioni di euro.

    Tra gli allenatori, il più ricco di tutti è ancora Josè Mourinho, con 14,8 milioni di euro, mentre al secondo posto sale Carlo Ancelotti – grazie allo stipendio percepito dal Psg che si somma alla buonuscita del Chelsea, pari a circa 7,2 milioni di euro – che, così, sopravanza Pep Guardiola, che guadagna 9,5 milioni di euro al Barcellona.

     

     

  • Roma e Walt Disney: partnership per sei anni

    Roma e Walt Disney: partnership per sei anni

    Le prossime vacanze natalizie i giocatori della Roma le trascorreranno al caldo sole della Florida: mica male verrebbe da dire, ancor di più se alla base c’è l’accordo commerciale appena siglato fra la Roma e Walt Disney, che porterà i giallorossi ad allenarsi presso l’Espn Wide world of sport di Orlando, presso la Walt Disney Resort, oltre che a svolgere alcune tournèes negli Stati Uniti, a seguito di un importantissimo accordo commerciale che accosterà il club giallorosso al colosso dell’entertainment. Un modo per esportare il marchio As Roma anche all’estero e, soprattutto, nella terra a stelle e strisce, completaando ancor di più l’ “americanizzazione” del club. In tal senso, infatti, l’ a.d. giallorosso Mark Pannes ha commentato l’operazione appena conclusa, sostenendo  che “il marchio Disney è una garanzia, in quanto si tratta di uno dei più importanti marchi al mondo”, e che tale operazione non è altro che “un primo spettacolare passo avanti negli Stati Uniti cui ne seguiranno molti altri”.

    La Roma, dunque, sarà protagonista di allenamenti presso il centro multidisciplinare Espn wide world of sport, una struttura dedicata allo sport, che ospita circa 350 eventi all’anno, sia ti stampo professionistico che amatoriale e soprattutto dedicati agli sport giovanili, sfruttando le immense opportunità che un centro tanto attrezzato può offrire, sia dal punto di vista sportivo che dal punto di vista dei ritorni di immagine, considerando che nel centro saranno presenti materiale pubblicitario ed insegne dell’As Roma.

    Franco Baldini | ©Paolo Bruno/Getty Images

    Oltre a considerare i benefici in termini di marketing e di visibilità che l’operazione può garantire, Franco Baldini, da “uomo di campo” – dopo la firma dell’accordo – ha voluto sottolineare in particolare la bontà dell’ operazione ed il vantaggio dal punto di vista prettamente sportivo che il club giallorosso potrà ricavare dall’opportunità di allenarsi in un posto “fantastico e con un clima fantastico” durante la sosta invernale.

    Tale partnership fra l’ As Roma ed il colosso dell’animazione mondiale prevede una durata di sei anni, e va ad aggiungersi al sodalizio che la Disney ha già stretto con altri importanti club sportivi: dal 2007, infatti, anche il Chelsea ha siglato un accordo in tal senso, così come gli Atlanta Braves di Baseball, i Tampa Bay Buccaneers, di football Usa, e gli Orlando Magic, di basket, che in Florida “giocano in casa”.

  • Catania – Lazio 1-0, le pagelle

    Catania – Lazio 1-0, le pagelle

    La gara fra Catania e Lazio, alla vigilia, era un importante banco di prova per i biancocelesti, proiettati brillantemente, finora, in zona Champions League: la Lazio di Reja, però, ha fallito la seconda partita consecutiva, con una sconfitta che ha evidenziato stanchezza fisica e confusione mentale, difetto di personalità ed eccessivo nervosismo. Il Catania di Montella, invece, vola in zona Europa League, avendo ormai superato la “quota salvezza”, approdando a 41 punti, al settimo posto in classifica, in coabitazione con Roma ed Inter. Un grande risultato per gli uomini di Montella, che hanno confermato ancora una volta grande spirito di gruppo e determinazione, riuscendo a capitalizzare alla perfezione la rete di vantaggio realizzata da Legrottaglie, al suo quarto centro stagionale, rivelatosi uno dei migliori in campoin assoluto.

    Le Pagelle della gara:

    Catania:

    Carrizo 6.5 Sul finire del primo tempo compie un vero e proprio miracolo su Mauri, anche se comunque l’arbitro Romeo aveva annullato già per fuorigioco: lui, comunque, c’erae per il resto della gara si mostra sicuro ed attento

    Bellusci 6.5 Ottima gara, crescendo soprattutto nella ripresa, quando riesce a prendere perfettamente le misure a Candreva

    Legrottaglie 7.5 Gara perfetta, senza alcuna sbavatura: autorevole al centro della difesa, chiude benissimo in ogni situazione, neutralizzando ogni pericolo proveniente da un attaccante di peso come Klose. All’ 80′ si avventura in area laziale sul calcio d’angolo battuto da Lodi, e riesce a colpire perfettamente di controbalzo, infilando alle spalle di Marchetti il suo quarto centro stagionale, mostrando ancora una volta un eccezionale senso del gol.

    Spolli 7 Anche lui molto sicuro, senza sbavature ed incetezze anche se la gara viene macchiata da un cartellino giallo rimediato

    Marchese 6 Nel primo tempo si propone con qualche buona iniziativa sulla fascia, poi si limita a presidiare la zona, portando a termine una gara comunque positiva

    Izco 6 Solita grinta, buona determinazione: poca precisione a volte, ma la sua generosità compensa

    Lodi 6.5 Uno come lui è sempre nel cuore del gioco: è suo l’assist su corner che vale la rete di Legrottaglie, è suo l’autopalo che nel finale rischia di regalare il pareggio alla Lazio: nel complesso, però, la sua gara è positiva

    Almiron 6.5 Il suo ritorno dà una spinta in più al tasso qualitativo del centrocampo etneo: potrebbe sbloccare il risultato al 35′, ma non trova il tempo giusto per il tiro con Marchetti battuto. Comunque, gara di spessore

    Vincenzo Montella | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    Gomez 6 Spinge, si invola, dribbla e mette in difficoltà Scaloni, soprattutto nel primo tempo. Nella ripresa cala, soprattutto per intensità

    Bergessio 7 Ottima prestazione, di grade brio: si rende pericoloso soprattutto su colpo di testa in anticipo su Dias

    Barrientos 6.5 In partita, nel vivo del gioco: la sua luce regala un assit eccezionale ad Almiron che, però, non viene sfruttato a dovere. Viene sostituto per un acciacco verso la metà del secondo tempo

    Lazio:

    Marchetti 6 Non sempre perfetto, si lascia superare in alcune situazioni, in particolare in occasione dell’iniziativa di Almiron: incolpevole sulla rete di Legrottaglie

    Scaloni 5 Soffre troppo le iniziative degli etnei che passano nella sua zona di competenza ed, in particolare, i dribbling di Gomez

    Biava 5.5 La difesa laziale non è impeccabile ma è sua la distrazione principale sul gol realizzato da Legrottaglie, nonostante i meriti del difensore catanese

    Dias 6 Una buona prestazione, con lucidità e determinazione

    Radu 6 Gioca con buona intensità e grinta, nel complesso una gara sufficiente

    Brocchi 5 Si nota soprattutto una difficoltà fisica da parte sua, non riuscendo a mostrare la solita intensità

    Ledesma 6 Non brilla particolarmente, ma la sua prestazione non è negativa

    Candreva 6 Inizia bene la gara, ma non riesce a profondere la stessa intensità fino alla fine: viene sostituito nel finale da Kozak

    Hernanes 4.5 Il peggiore dei suoi, spento e mai in partita

    Mauri 5.5 Una buona iniziativa sul finale del primo tempo, anche se era in fuorigioco, poi rimane a galla, ma non brilla

    Klose 4.5 Neutralizzato dalla difesa etnea, non è mai pericoloso

    HIGHLIGHTS CATANIA – LAZIO 1-0

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