Autore: Simona Granieri

  • Andrea Agnelli difende Conte. Jeep nuovo sponsor Juve

    Andrea Agnelli difende Conte. Jeep nuovo sponsor Juve

    L’attesa per la conferenza stampa del Presidente Andrea Agnelli di questa mattina alle ore 9.00 era febbrile, soprattutto a causa del “fattore sorpresa” che ha colto gli addetti ai lavori, con l’annuncio della conferenza stampa del Presidente apparso proprio nella serata di ieri. Il tema principale della conferenza non era – al contrario di quanto si poteva ipotizzare – un argomento prettamente calcistico, bensì l’annuncio dell’accordo raggiunto fra la Juventus e la Fiat, che sarà sponsor della squadra bianconera nella prossima stagione, con il marchio Jeep Chrysler: un’operazione che prenderà il via dal prossimo 1 Luglio e fino al 30 Giugno del 2015, con Fiat s.p.a. che diverrà l’unico sponsor della Juventus, con un compenso di 35 milioni di euro netti, 11,7 milioni a stagione, oltre alla fornitura di un parco macchine alla squadra. La casa automobilistica potrà, dunque, disporre dello sfruttamento dell’immagine del club bianconero, sia mediante i propri marchi sull’abbigliamento tecnico di tutte le squadre juventine (prima squadra e settore giovanile, ndr), sia mediante altre partnership studiate ad hoc. Introiti importanti, dunque, per il club bianconero, che potranno essere investiti nel prossimo mercato, per provare a rafforzare ulteriormente la squadra: in tal senso, però, il presidente preferisce “passare la palla” a Conte e Marotta, poichè “dovranno essere loro a decidere come impiegare gli investimenti di mercato”.

    Oltre alla soddisfazione per la realizzazione di tale operazione, “sono felice di poter presentare la partnership con uno dei più importanti brand al mondo” – che riunisce le due anime della famiglia Agnelli, ossia la Juventus e la Fiat, – e che ha visto partecipare alla conferenza stampa di presentazione anche John Elkann e Sergio Marchionne – il presidente Andrea Agnelli durante la conferenza stampa ha commentato anche il buon momento della squadra, esprimendo soddisfazione per il fatto che la squadra sia a due punti dal Milan, un ottimo risultato a questo punto della stagione, considerando che ad inizio campionato “c’erano almeno 4-5 squadre più quotate rispetto alla Juventus“: una situazione che, in gran parte, è merito di Antonio Conte, come lo stesso Presidente sottolinea, mostrando tutta la sua solidarietà ed il suo appoggio al tecnico salentino, tirato in ballo nella vicenda calcioscommesse legata alla gara Siena-Sassuolo, ribadendo il fatto che il mister “può avere tanti difetti, ma è una persona integra e leale, che conosco da 20 anni”.

    Andrea Agnelli | ©Valerio Pennicino/Getty Images

    In merito al campionato ed alla lotta scudetto, poi, il presidente bianconero ha commentato anche il calendario dei prossimi anticipi-posticipi diffuso dalla Lega calcio in merito alle gare che verrano disputate fino al termine del campionato: Andrea Agnelli ha cercato di smorzare le polemiche, precisando che “non è opportuno creare dei casi“, riferendosi in particolare alla decisione della Lega di far giocare il derby milanese (alla penultima giornata, ndr) in posticipo, mentre la Juventus giocherà nel pomeriggio. Il presidente, però, ha aggiunto anche che “la Lega ci ha dato ampie garanzie, se ce ne sarà bisogno sarà garantita la contemporaneità”. 

    La Juventus, dunque, è – e deve rimanere – sul pezzo, affinchè tutte le energie fisiche e mentali siano rivolte all’attualità, pensando di partita in partia a cullare il sogno di vittoria, senza troppi voli pindarici che potrebbero comportare distrazioni inutili. In tal senso, dunque, Agnelli precisa che non è ancora il momento di pensare all’eventuale terza stella sulla maglia del prossimo anno: “è un problema che non ci poniamo, per ora”.

  • De Ceglie sprona la Juventus: ora vinciamole tutte

    De Ceglie sprona la Juventus: ora vinciamole tutte

    Ha da poco rinnovato il suo contratto con la Juventus, legandosi per altri cinque anni, fino al 2017, al club bianconero nel quale è cresciuto calcisticamente, compiendo la trafila che conduce dai settori giovanili alla prima squadra, insieme al suo amico e compagno di squadra Claudio Marchisio: Paolo De Ceglie da Aosta, classe 1986, è uno dei volti “made in Juventus” della squadra di Antonio Conte e, pertanto, è attualmente proiettato totalmente sul campionato della sua squadra, con l’obiettivo di continuare a far bene nella presente stagione, con l’intento di “vincerle tutte, senza guardare in casa d’altri”, coerentemente con quanto ha dichiarato ieri anche l’azionista di maggioranza della Juventus, John Elkann, che ha incitato la squadra a non mollare nè in campionato nè in Coppa Italia, in prospettiva della finale di Roma.

    Il terzino bianconero, dunque, risponde all’orientamento complessivo della compagine bianconera, emerso ancor con più forza dopo l’ ormai celebre arringa di Antonio Conte nell’allenamento di ieri a Vinovo, sostenendo che “il morale della squadra ora è alto perchè i risultati in questo momento stanno arrivando, ma dobbiamo contribuire a tenerlo alto con i risultati”.

    A proposito dei diretti avversari del Milan, De Ceglie parla dell’ eliminazione dei rossoneri dalla Champions League, per mezzo del Barcellona: l’esterno bianconero si definisce “dispiaciuto” ma rivela di non aver ancora idea di quali effetti possa generare sull’umore degli avversari. Se da un lato, infatti, potrà portargli beneficio dal punto di vista del risparmio di energie fisiche e mentali, dall’altro lato è anche vero che proseguire il cammino europeo avrebbe garantito una spinta positiva in termini di entusiasmo. Sempre in casa Milan, poi, Paolo De Ceglie commenta anche l’infortunio accorso ad Alexandre Pato, facendo riferimento anche alla sua esperienza personale, costellata di tanti stop per infortunio, che gli permette di capire “quanto difficile sia stare lontano dal campo”, ed in particolar modo in un momento tanto delicato della stagione.

    Paolo De Ceglie | © Getty Images

    In casa Juventus, però, l’attenzione è già tutta per la gara di sabato pomeriggio a Palermo, nella quale la Juventus “dovrà partire forte, iniziando con il piglio giusto”, perchè solo la continuità permetterà di continuare a sognare, continuando nel positivo percorso intrapreso, che non è frutto del contributo dei singoli, anche se eccellenti (da Del Piero a Vucinic a Vidal, ndr) ma è una sommatoria dell’ormai celebre spirito di gruppo, “che ha reso tutti decisivi”.

    In un’orchestra ben oliata, che pare funzionare alla perfezione, Paolo De Ceglie sta fornendo il suo contributo, step by step, conquistandosi di partita in partita uno spazio sempre più importante, passando dall’essere riserva all’essere una pedina importante nello scacchiere di Conte, soprattutto per la sua duttilità e la sua disponibilità al sacrificio, dote sempre apprezzata dagli allenatori.

    In tema di sogni, poi, inevitabile un riferimento alla maglia Azzurra per Paolo De Ceglie, soprattutto nell’anno degli Europei in Polonia ed Ucraina, il prossimo mese di Giugno; anche su questa tematica l’esterno valdostano sembra avere le idee molto chiare, dichiarando che “la Nazionale è un sogno per ogni calciatore, e soprattutto se si veste la maglia della Juventus si ha il dovere di coltivarlo”.

  • Palermo, Miccoli “chiama” Del Piero

    Palermo, Miccoli “chiama” Del Piero

    Sabato pomeriggio, alle ore 18, 30 lo stadio Barbera di Palermo accoglierà una sfida molto attesa e, di certo, delicata, soprattutto in chiave vertice della classifica. Di scena, contro i rosanero, la Juventus di Antonio Conte, che giunge in terra sicula rinvigorita dalle ultime uscite positive, dopo aver rosicchiato due punti al Milan nell’ultimo turno di campionato, ed, in particolare, dopo la bella vittoria ottenuta contro il Napoli nel posticipo di domenica scorsa. Un match delicato, dunque, contro il Palermo di Bortolo Mutti, nel turno di campionato prima della Pasqua, che Antonio Conte spera possa rivelare solo ed esclusivamente sorprese positive. In tal senso, si può “leggere” in questa direzione il discorso che il mister ha rivolto ieri alla squadra prima dell’allenamento a Vinovo, in cui ha mostrato – ancora una volta – tutta la sua determinazione e la sua grinta, nell’intento di spronare i suoi a dare il massimo da qui alla fine, per poter “iniziare a guardare davanti”, senza lasciare nulla sul campo.

    In un clima già assolutamente elettrico, tipico dei momenti “topici” della stagione, dunque, la Juventus giungerà in Sicilia per la sfida ai rosanero del presidente Maurizio Zamparini, il quale – in preparazione all’incontro – ha avuto modo di analizzare il match, sia dal punto di vista della sua squadra che dal punto di vista bianconero. In particolare, secondo il vulcanico presidente, “la Juventus avrà tantissimo da perdere, mentre il Palermo affronterà la sfida di sabato in maniera serena”, aggiungendo, poi, con una punta tagliente che “in ogni caso, la Juventus dovrà pur perderla una partita quest’anno, o no?”, riferendosi inequivocabilmente al fatto che la Juventus di Conte è ancora imbattuta nella presente stagione, ed augurandosi indirettamente che possa essere proprio il suo Palermo la prima squadra a fare uno sgambetto alla Signora.

    In casa Palermitana, poi, oltre al presidente Zamparini, che pare essere già caricato a mille per la sfida contro i bianconeri, un altro uomo importante ha parlato dell’incontro di sabato pomeriggio: è il caso di Fabrizio Miccoli, ex di turno, che più volte ha dimostrato di avere ancora qualche strascico di risentimento nei confronti della Signora.

    Fabrizio Miccoli ©Tullio M. Puglia/Getty Images

    L’attaccante salentino, capitano del Palermo, si augura di realizzare una rete contro la squadra bianconera, anche se sa bene che “non sarà facile”, perchè la Juventus ha una difesa molto solida, al contrario di quella rosanero che è una delle più battute della serie A (con circa 30 gol incassati in più rispetto alla Juventus, ndr).

    Inoltre, Fabrizio Miccoli esprime parole di grande rispetto nei confronti dei prossimi avversari che, finora, lo hanno “impressionato molto”, poichè si sono mostrati alla pari del Milan, dimostrando di essere una grande squadra, e contro la quale bisognerà “essere concentrati già da oggi per quella che sarà la partita più difficile del campionato”. Oltre alle tematiche di stretta attualità legate al prossimo turno di campionato, Fabrizio Miccoli ha parlato – fra il serio ed il faceto – anche della situazione in casa bianconera, circa la “questione Del Piero”, che a fine stagione, a seguito della scadenza del proprio contratto, dovrebbe lasciare la sua squadra di sempre. In tal senso, Miccoli non nasconde come potrebbe fargli piacere un approdo di Alex al Palermo, al punto che sarebbe anche disposto ad offrirgli anche la “sua” maglia numero dieci: “la maglia non è un problema, intanto convinco Alex a venire al Palermo, poi vedremo…”

  • Verso Euro 2012 Cassano e Giuseppe Rossi, Prandelli sorride

    Verso Euro 2012 Cassano e Giuseppe Rossi, Prandelli sorride

    Gli Europei di calcio in Polonia ed Ucraina si avvicinano sempre più, e la Nazionale Italiana di Cesare Prandelli dovrà farsi trovare pronta in vista dell’appuntamento continentale, fin dalle prime battute, data la difficoltà del girone qualificatorio. In tal senso, dunque, sarà fondamentale stilare una lista di convocazioni competitiva ed idonea a raggiungere gli obiettivi prefissati, per provare a risollevare l’immagine internazionale del calcio di casa nostra. Per Cesare Prandelli, in questi giorni, sono giunte buone notizie da parte di due uomini importanti in ottica qualificazione che, però, nella presente stagione hanno dovuto fronteggiare problematiche fisiche piuttosto serie: Antonio Cassano e Giuseppe Rossi, Pepito, come viene soprannominato in Spagna.

    Il barese, come anticipato nei giorni scorsi, ha ormai ottenuto l’atteso “ok” dalla commissione medica della Figc per tornare in campo, dopo la problematica cardiaca che lo ha colto cinque mesi fa, e che lo ha costretto a sottoporsi all’intervento per chiudere il forame ovale pervio. Dopo allenamenti blandi, fatti di corsa leggera, stretching e poco altro, Fantantonio potrà, ora, intensificare i ritmi di preparazione, cercando di smaltire i tre chili di troppo, accumulati in questi lunghi mesi lontano dall’attività agonistica, nella speranza che i due mesi che mancano alla data delle convocazioni siano sufficienti a garantirgli l’acqusizione di una forma ottimale, perlomeno per mettere in difficoltà Cesare Prandelli che, in tempi “non sospetti” aveva dichiarato di voler aspettare Antonio Cassano “fino all’ultimo secondo utile prima delle convocazioni”.

    Cesare Prandelli | © Getty Images

    Per quanto riguarda Giuseppe Rossi, poi, giungono ottime notizie dalla Spagna: dopo l’infortunio al legamento crociato riportato ad ottobre 2011, infatti, Pepito è tornato ad allenarsi con la sua squadra, il Villareal, e ciò apre lo spiraglio alla speranza di un suo ritorno in campo in tempi idonei a garantirgli un posto per Euro 2012. La presenza di Cassano e Rossi, infatti, appare assolutamente fondamentale per il gioco offensivo della Nazionale di Prandelli, anche perchè – da uno sguargdo d’ insieme  al reparto offensivo – emerge un panorama non propriamente roseo, considerando le difficoltà che stanno attraversando, in questo momento, alcuni attaccanti. Basti pensare al momento “no” di Giampaolo Pazzini, condizionato anche dalla disastrosa stagione nerazzurra, ma anche alle problematiche legate all’eccessiva incostanza del talentuoso quanto bizzoso Mario Balotelli. Non da meno sono le difficoltà realizzative di Alessandro Matri, relegato in panchina da Antonio Conte, nonostante sia comunque il miglior realizzatore della Juventus nella presente stagione, con 10 reti all’attivo, così come le difficoltà – ormai di lungo corso – dell’oriundo Amauri, e di Totò Di Natale che, dopo una stagione assolutamente brillante, nelle ultime uscite è apparso in difficoltà atletica.

    Al contrario delle ultime edizioni di Europei e Mondiali, quando i dubbi principali delle diverse Nazionali azzurre riguardavano principalmente gli altri reparti, in prospettiva dell’Europeo di Polonia-Ucraina 2012, l’Italia potrebbe giungere con un reparto d’attacco “working in progress”, senza gerarchie consolidate e punti di riferimento fissi. La data ultima per la presentazione delle qualificazioni ufficiali, in cui la lista dei ventuitrè dovrà essere comunicata definitivamente, è fissata per il 28 Maggio: ancora due mesi circa, dunque, a disposizione del cittì Prandelli prima di svelare le carte.

  • Takball, mix di calcio e rugby con le pistole

    Takball, mix di calcio e rugby con le pistole

    Un mix fra calcio, rugby e pallamano, con tanto di adrenalina connessa alla paura di essere colpiti da una scossa elettrica mentre si cerca di mettere il gol, con le mani, il megapallone da circa sessanta centimetri di diametro: stiamo parlando del takball, una nuova disciplina estrema ideata da un gruppo di amici tedeschi che abitualmente trascorre le vacanze in Thailandia, e che – probabilmente stanchi di praticare gli sport “già esistenti” – hanno deciso di andare oltre le frontiere che le regole consolidate impongono, introducendo in tale disciplina anche l’utilizzo di pistole stordenti, a bassa tensione, simili a quelle adoperate dalle forze dell’ordine in alcuni paesi, che riescono, però, a far perdere il controllo delle proprie azioni per qualche secondo.

    Foto dal web

    Come nel rugby, dunque, ci sono le “mischie”, come nel calcio l’obiettivo e segnare un gol nella porta, come nella pallamano, i passaggi avvengono usando gli arti superiori. Oltre alle solite trattenute ed ai placcaggi, però, i giocatori nel tak ball dispongono di un’ “arma” in più, che di sicuro può rivelarsi più efficace nel tentativo di fermare l’avversario che si sta involando verso la porta.

    Gli inventori del takball assicurano che l’utilizzo delle pistole stordenti non rappresenti un fattore pericoloso per i giocatori in campo, considerando il basso voltaggio (il 10% della potenza dei taser utilizzati dalla polizia per fermare i malviventi, ndr) che “non sono pericolose, provocano soltanto un po’ di scossa”. Le due squadre che si affrontano sono composte da quattro giocatori ciascuna che, oltre alla divisa di gioco, alle ginocchiere ed alle protezioni ai gomiti, solitamente scendono in campo anche con una sorta di mascherina a protezione degli occhi, proprio a causa della presenza delle pistole stordenti.

    In Thailandia, il Paese in cui gli inventori l’hanno esportato, il takball sta realmente spopolando, e nel mese di Marzo, nella capitale Bangkok, si è svolto anche il primo torneo internazionale della disciplina: c’è da scommetterci che, presto, approderà anche in Europa.

    Video di un match di takball:

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  • Bonucci contro Masiello: dichiara il falso

    Bonucci contro Masiello: dichiara il falso

    L’inchiesta calcioscommesse, con l’arresto dell’ex barese Andrea Masiello, ha sfiorato due nomi eccellenti della Juventus di Antonio Conte, Leonardo Bonucci e Simone Pepe, in riferimento ala stagione in cui i due militavano, rispettivamente, nel Bari e nell’Udinese, nel campionato 2009-2010. In particolare, Andrea Masiello sostiene che alla vigilia di Udinese-Bari del 9 maggio 2010, ci sarebbe stato una discussione con alcuni suoi compagni di squadra del Bari, tra cui Bonucci, Belmonte, Parisi e Salvatore Masiello, in cui quest’ ultimo decise di contattare telefonicamente Simone Pepe, in forza all’Udinese, per chiedergli “un aiuto” a far sì che la gara terminasse con molti gol: Pepe, però, rifiutò seccamente la proposta. Di tale vicenda Bonucci ha parlato, precisando diversi elementi atti a prendere le distanze dalle dichiarazioni del suo ex compagno di squadra Andrea Masiello. Bonucci, infatti, sostiene di non aver mai frequentato il duo di scommettitori amici di Masiello – Giacobbe e Carella – e di non aver partecipato alla discussione sopracitata, in cui Masiello avrebbe chiesto ai compagni di squadra di far terminare Udinese-Bari con molti gol realizzati: a tal proposito, inoltre, Leonardo Bonucci adduce anche una motivazione ben precisa, ossia il fatto di trovarsi in ritiro con la Nazionale sino al mercoledì di quella stessa settimana, e di non essersi allenato neppure il giovedì.

    Leonardo Bonucci © Maurizio Lagana/Getty images

    Inoltre, spiega di non esser stato presente nel momento in cui avveniva la telefonata fra Salvatore Masiello e Simone Pepe, nell’hotel del ritiro del Bari ad Udine, e di “essersi riunito” con i compagni di squadra solo in occasione della riunione tecnica pre-gara. Per ciò che concerne la partita disputata (durante la quale Bonucci è rimasto in campo per tutti i 90′, ndr), il difensore sostiene di non essersi accorto di “nulla di strano, a parte il clima festoso connesso a una partita di fine campionato in cui le due squadre hanno ormai raggiunto i loro obiettivi”.

    Alla luce di ciò, dunque, per Bonucci appare molto strano il fatto che Andrea Masiello abbia deciso di coinvolgerlo nella vicenda con le sue dichiarazioni, che il bianconero definisce “assolutamente false“, supponendo che siano state rilasciate “perchè facevo parte della difesa in quella gara fra Udinese e Bari“, aggiungendo, infine, di non aver mai parlato con l’attuale compagni di squadra Simone Pepe di quella partita, “a parte qualche battuta insieme agli altri compagni di squadra”.

  • Calciocommesse Masiello autogol da 230 mila euro

    Calciocommesse Masiello autogol da 230 mila euro

    Gli sviluppi sulla vicenda calcioscommesse erano già nell’aria e, così, nella notte fra domenica e lunedì su ordine della procura di Bari sono stati eseguiti diversi arresti, fra cui quello di Andrea Masiello, ex difensore del Bari ed attualmente in forza all’Atalanta (ma sospeso, ndr) ed, oltre a lui, i due scommettitori Carella e Giacobbe, poichè ritenuti complici nelle combine delle partite monitorate: il capo d’accusa, naturalmente, è l’associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva ed, insieme a Masiello, risultano indagati dalla procura di Bari anche Daniele Portanova del Bologna, Alessandro Parisi del Torino, Simone Bentivoglio, Marco Rossi, Ghezzal, Marco Esposito, Antonio Bellavista, Nicola Belmonte. In particolare, Andrea Masiello – ritenuto uno dei “capi carismatici dell’organizzazione”, sfruttando le sue conoscenze nel mondo del calcio, cercava di indirizzare le scommesse su determinati risultati, condizionando, poi le prestazioni dei compagni di squadra.

    Nell’interrogatorio di ieri, Masiello ha ammesso il suo diretto coinvolgimento nella vicenda, con riferimento al derby di campionato del 15 Maggio scorso fra Bari e Lecce, terminato 2 a 0 per i salentini, nel quale lui stesso si rese autore di un autogol, che permise di fissare il punteggio sul 2 a 0 e che gli “fruttò” ben 50 mila euro, e per il quale i due scommettitori amici di Masiello, Carella e Giacobbe, guadagnarono ben 180 mila euro, ricevuti direttamente da un faccendiere del Lecce, non ancora identificato, ma sul quale la procura Barese sta indagando. Una circostanza, questa, che mostra ancora una volta come il coinvolgimento dei calciatori sia stato un elemento imprescindibile per la conduzione di tali operazioni perchè, senza la collaborazione di coloro che “scendevano materialmente in campo” gli esiti delle scommesse non potevano essere assicurati con certezza.

    Andrea Masiello, durante Bari-Lecce | © Getty Images

    L’autogol Masiello in Bari Lecce è solo degli episodi, poi, i riflettori sono puntati anche sulla partita del 22 Maggio fra Bologna Bari, terminata con una pesante sconfitta per 4 a 0 per i rossoblu emiliani, nella quale ci sarebbe stato l’intervento diretto del duo di scommettitori amici di calcioscommesse Masiello, che andarono a Bologna per incontrare Daniele Portanova e definire gli estremi dell’accordo. Da quanto trapelato, risulta che Portanova avesse opposto un secco rifiuto a truccare la partita, riferendo ai due “scommettitori” un messaggio indirizzato ad Andrea Masiello, con un inequivocabile “non è possibile”. 

    In un simile contesto, dunque, appare rilevante comprendere quale sia effettivamente la posizione delle società coinvolte, direttamente o indirettamente, nella vicenda. Il Bari, in primis, che per mezzo del direttore generale Claudio Garzelli ha ribadito ancora una volta di essere “parte offesa nella vicenda”, avendo chiesto anche l’autorizzazione alla federcalcio di poter denunciare per truffa alcuni calciatori e coloro che – a diverso titolo – gravitavano nella loro orbita per provare a realizzare le combine. Il Bologna, invece, in merito al coinvolgimento non del tutto accertato da parte di Daniele Portanova, si schiera dalla parte del suo difensore, come sostiene il dg Zanzi, con la società rossoblu che ha fornito “tutto l’appoggio morale al giocatore”. Nel caso dell’Atalanta, già colpita dalla penalità in classifica nella presente stagione a causa del coinvolgimento del suo ex capitano Doni, il d.g. Pierpaolo Marino commenta in maniera decisa la presa di distanze della società nei confronti del suo tesserato Andrea Masiello, che – come rivela Marino – è già stato sospeso; in tal senso, dunque, la società tende a sottolineare come il proprio coinvolgimento “sia solo di rimbalzo”.

    Intanto, il filone dell’inchiesta condotta dalla procura di Cremona si sta concentrando in queste ore su Lecce Lazio, partita terminata 2 a 4, in merito alla quale ci sarebbero da valutare le dichiarazioni rilasciate da Hovrat, calciatore ungherese coinvolto già nel suo paese in uno scandalo di combine, che avrebbe definito tale incontro “truccato“. Presto, dunque, si attendono ulteriori sviluppi.

    Video calcioscommesse Masiello autogol Bari Lecce del 15 Maggio 2011

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  • Vidal simbolo del cuore Juve: grinta e qualità

    Vidal simbolo del cuore Juve: grinta e qualità

    Arturo Vidal potrebbe essere il testimonial di uno spot di batterie, quelle del tipo a “lunga resistenza”: la location della pubblicità potrebbe essere, naturalmente, il campo da gioco, ed in particolare il rettangolo verde dello Juventus Stadium, nella partita di ieri contro il Napoli, dove il cileno ha dato prova di straordinarie doti fisiche, atletiche, ma anche di grande qualità, con la deliziosa giocata, fatta di passo, doppio passo ripetuto, spostamento della palla dal destro al sinistro, che ha ipnotizzato Campagnaro e gli ha permesso di andare in gol, con un perfetto tiro di collo pieno, realizzando la rete del 2 a 0, che ha messo in ghiaccio il risultato contro i partenopei prima del terzo gol di Quagliarella.

    Una rete preziosa, che ha fatto esplodere lo Juventus Stadium, e che ha coronato una prestazione perfetta, con ben 101 palloni giocati, 8 recuperi, tanto pressing e generosità da vendere: la gara di ieri, però, non è altro che l’ennesima conferma del suo essere indispesabile per questa squadra, così come già mostrato nell’intero campionato e, più di recente, nella trasferta di Firenze contro la Viola e nella vittoria contro l’Inter della scorsa settimana. Una presenza fondamentale, dunque, quella di Arturo, nel terzetto di centrocampo che condivide con Marchisio e Pirlo, e che costituisce il vero cuore pulsante di questa squadra indomabile, che Antonio Conte ha creato a sua immagine e somiglianza, fatto di sostanza, corsa e qualità, che riesce spesso a sopperire alle difficoltà degli attaccanti, che talvolta giocano a corrente alternata, come accaduto anche ieri sera a Mirko Vucinic e Marco Borriello.

    Arturo Vidal | © Getty Images

    Fra i “magnifici tre”, Arturo Vidal – classe 1987 – però, è quello che più somiglia, in termini di caratteristiche tecniche, al suo allenatore Antonio Conte quando era giocatore e capitano della Juventus: “El Guerrero” il soprannome di Arturo, così come Conte era (ed è ancora oggi in panchina, ndr) un guerriero, mai domo, sempre a mille, sempre sul pezzo, un duro dal cuore leale, e dall’infinita generosità in campo. Ecco perchè il carattere di Vidal somiglia tanto al carattere di questa squadra, che sta costruendo la sua straordinaria stagione proprio sulle caratteristiche psicologiche, sulla grinta, la concentrazione e la voglia di vincere che il mister ha inculcato e che i suoi uomini sembrano aver recepito alla perfezione, con i suoi insegnamenti che, a volte, appaiono come veri e propri dogmi.

    La grinta di Vidal come la grinta di Antonio Conte, racchiusa nell’esultanza del mister dopo il gol di Arturo, incontenibile e contagiosa, che trasudava amore e passione infinita per la squadra, la sua squadra. Con un Vidal così e con un Conte così, la Signora può sognare davvero, continuando a lottare con il coltello fra i denti, com’è stato finora, con la fame di vittoria che trapela in ogni partita, in ogni azione, in ogni dichiarazione: il cammino è ancora lungo, ma l’entusiasmo dell’ambiente è ormai straripante, al punto che anche la principessa Allegra Caracciolo di Castagneto, moglie di Umberto e madre del presidente Andrea Agnelli, ieri in tribuna si è lasciata andare ad un’esultanza tipicamente “da stadio”.

  • Raffaella Fico “sposerei Mario Balotelli”

    Raffaella Fico “sposerei Mario Balotelli”

    Raffaella Fico e Mario Balotelli sono sempre più inseparabili: ormai è un dato di fatto, e Mario Balotelli insieme alla ex gieffina napoletana sembra davvero aver messo la testa a posto, a parte qualche “residuo” di indisciplina che a volte ritorna a galla. Basti pensare alla lite in campo con lo specialista delle punizioni, Kolarov, al quale SuperMario voleva “rubare” il tiro da fermo: l’episodio si è poi risolto in pochi minuti, grazie anche all’intervento dei compagni che hanno cercato di placare l’ira di Balotelli, ma l’ambiente dei Citizen non pare aver affatto gradito quanto è accaduto, che appare come un deja vù, considerando che una scena simile era già accaduta quando Mario vestiva la maglia dell’Inter ed ebbe un alterco con Samuel Eto’o per decidere chi dovesse battere un calcio di rigore.

    La lite in campo fra Balotelli e Kolarov | © Getty Images

    Tornando alla vita privata, però, per Mario e Raffaella Fico sembra splendere il sereno, così come i due ragazzi raccontano nel servizio a loro dedicato da Sport Week, che li definisce “Crazy Lovers”: innamorati pazzi o pazzi innamorati? In ogni caso, nella loro love story sembra esserci spazio per discorsi impegnativi, come il matrimonio, ed il conseguente progetto di una vita insieme. Argomenti che, solitamente, presuppongono una forte solidità nel rapporto di coppia, oltre che la volontà di condividere il proprio futuro. Raffaella, in tal senso, dichiara che se la fatidica proposta arrivasse, lei non si tirerebbe indietro perchè, nonostante la giovane età di entrambi, il suo sogno è quello di costruire una famiglia con Mario.

    Nel presente, però, la loro unione sembra esser fatta di piccoli momenti di vita quotidiana, simili a quelli dei ragazzi della loro età: gesti semplici e “normali”, come mangiare da Mc Donald’s (un’abitudine alimentare non propriamente indicata per un calciatore, ndr), ritrovarsi a parlare e condividere le proprie giornate, con reciproca attenzione e premura, ascoltandosi e confrontandosi su tutto. Raffaella Fico, dunque, sembra aver occhi solo per Mario, al punto da non voler fare alcun riferimento al suo ex, il calciatore Cristiano Ronaldo, con cui la showgirl ebbe un fugace flirt, limitandosi a sottolineare le doti fisiche del suo attuale compagno, che è “un miliardo di volte più bello di Ronaldo”, dribblando, così, nettamente l’argomento.

    SuperMario, di certo, avrà apprezzato.

  • Siena – Udinese 1-0, Destro punisce i friulani

    Siena – Udinese 1-0, Destro punisce i friulani

    Al Franchi di Siena l’Udinese stecca ancora, rimediando una sconfitta pesante in chiave lotta Champions League, soprattutto alla luce della sconfitta di ieri da parte della Lazio, e del difficile impegno di questa sera del Napoli contro la Juventus. I bianconeri senesi, invece, compiono un grande passo avanti in chiave salvezza, con una vittoria che gli dà la giusta tranquillità per affrontare il rush finale di stagione. Una sconfitta quella degli uomini di Guidolin maturata grazie all’abilità della coppia senese Destro-Larrondo che creano molte occasioni davanti ad Handanovic: al 14′, in particolare, Destro colpisce il palo sprecando una grande occasione. Pochi minuti dopo, altra grande occasione per Giorgi su assist di Larrondo, e poi Gazzi spreca mandando la palla sopra la traversa da ottima posizione.

    Nei primi 45 minuti, dunque, l’Udinese appare totalmente rinunciataria e spenta soprattutto dal punto di vista fisico: nel secondo tempo, però, la partita non cambierà di molto per i friulani. Al rientro dagli spogliatoi, infatti, uno dei pochi sprazzi dei friulani è il palo colpito da Di Natale al 55′, su assist di Armero. Al 70′, però, giunge l’episodio decisivo che sblocca la partita, con la rete del vantaggio senese firmata da Mattia Destro, su assist di Gazzi, con l’attaccante dei toscani che realizza, così, la settima rete in stagione ed il gol dell’ 1 a 0.

    Mattia Destro | © Getty Images

     Il vantaggio del Siena scuote gli uomini di Guidolin che, nel finale, provano a pareggiare il match, ma è del Siena l’occasione più ghiotta per mettere la gara in cassaforte, con una clamoroso contropiede per Brienza che, però, sbaglia la misura del tiro, cercando il pallonetto che termina fuori dallo specchio della porta. Nel finale ottimi interventi del portiere del Siena, Pegolo, che si mostra sicuro in ogni circostanza, soprattutto nell’occasione accorsa al 37′ a Di Natale, contribuendo in maniera decisiva a mettere il risultato in cassaforte, garantendo alla sua squadra la conquista dei tre punti. In casa Udinese, invece, coerentemente con quanto accaduto nelle ultime uscite, si è vista una squadra spenta ed in difficoltà, come se pagasse le scorie della stagione straordinaria fin qui svolta.

    Le Pagelle di Siena Udinese

    Siena:

    Pegolo 7.5 Uno dei migliori in campo, si rende protagonista di parate sicure e di interventi risolutori soprattutto su Di Natale nel concitato finale di gara

    Terzi 6 Buona prestazione, attento e concentrato

    Rossettini 6 Buona prova anche per lui, soprattutto nel primo tempo

    Contini 6 Una prestazione lucida ed attenta

    Giorgi 6.5 Prezioso soprattutto nel limitare le incursioni di Armero, neutralizzandole quasi sempre

    Vergassola 6 Gara positiva, senza sbavature

    Gazzi 6.5 Partita da assist-man, ma potrebbe segnare anche un gol su colpo di testa

    Brienza 6 Gara sufficiente, che avrebbe potuto essere migliore se avesse realizzato la rete in contropiede

    Larrondo 6 Ottimo inzio, buona intesa con Destro, cala nel finale

    Destro 7 Uomo partita, segna il gol decisivo e regala ottime giocate

    Udinese:

    Handanovic 6.5 Il gol di Destro non è sua responsabilità, nelle altre occasioni però si mostra sicuro e preciso, salvando anche sull’occasione accorsa a Brienza

    Coda 5 E’ sua la responsabilità per il gol segnato da Destro, perchè sbaglia la posizione non allineandosi con il reparto difensivo, viene sostituito da Abdi al minuto 79

    Danilo 6 Non demerita, cerca di restare nelle retrovie, senza concedersi incursioni e limitandosi a qualche lancio lungo per far partire l’azione

    Domizzi 5.5 Giornata non brillante, con troppe difficoltà soprattutto contro Larrondo

    Pereyra 5 Anche per lui una giornata deludente, sempre fuori dal gioco

    Pinzi 6 Grintoso e determinato, non molla mai: sempre il solito guerriero

    Pazienza 5 Giornata mediocre, senza dar continuità alla buone prove fin qui mostrate da quando è approdato in maglia friulana

    Asamoah 6 Meno preciso del solito, ma sempre generoso: partita di grande quantità a centrocampo

    Armero 5 Partita negativa, salvata soltanto da una giocata deliziosa con cui riesce a fornire un assist prezioso a Di Natale, che avrebbe potuto portare il gol del vantaggio

    Fabbrini 5 Lento e confuso, senza idee e con poca gamba

    Di Natale 4 Sbaglia un’occasione nitida, colpendo il palo, e continua la sua giornata no con altri due errori clamorosi: irriconoscibile

    VIDEO SIENA – UDINESE 1-0

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