Autore: Simona Granieri

  • Alessandro Del Piero mania, Sidney già ai suoi piedi

    Alessandro Del Piero mania, Sidney già ai suoi piedi

    Non era difficile da prevedere ed, infatti, le aspettative si sono ben presto trasformate in realtà: a Sidney è già impazzata la “Alessandro Del Piero-mania“, un febbrile entusiasmo per l’approdo dell’ex numero dieci della Juventus nella “terra dei canguri”, nonostante Alex non abbia ancora fisicamente calcato il suolo Australiano.

    Il grande giorno del suo arrivo è, comunque, vicinissimo, ed è stato anche anticipato rispetto a quanto previsto inizialmente: la partenza è fissata per la giornata odierna, con famiglia al completo al seguito, e dopo una sosta prevista a Singapore per concedere un po’ di riposo dal viaggio transcontinentale alla moglie Sonia ed ai piccoli Tobias, Dorotea e Sasha, dovrebbe giungere a destinazione nella giornata di domenica, per la felicità del suo nuovo allenatore Ian Croock, che ha commentato: “Non vediamo l’ora di accoglierlo in squadra, sta arrivando un po’ prima di quanto pensavamo, il che è un bene”.

    Alessandro Del Piero | © SALVATORE GIGLIO/AFP/GettyImages

    Jet-Lag permettendo, già dalla giornata di lunedì sarà a disposizione del Sidney per calarsi nella nuova avventura in veste calcistica, tornando a calcare il manto erboso, tornando ad allenarsi, correre, calciare, proprio come piace a lui, per dimostrare di essere ancora decisivo, come sempre: l’esordio stagionale è previsto per il prossimo 6 Ottobre, alla prima del campionato “A-League” contro il Wellington, in Nuova Zelanda, mentre il “battesimo casalingo” di Alex è previsto per la seconda giornata, in calendario il 13 Ottobre contro il Newcastle Jets. In quell’occasione, il club giocherà regolarmente nel proprio stadio, l’Allianz Stadium, dotato di una capienza di circa 45 mila posti, mentre per il successivo match casalingo, quello del 28 Ottobre, contro il Perth Glory si sta già pensando ad un’accoglienza speciale per Pinturicchio, chiedendo di “traslocare” in uno stadio più grande, l’Anz Stadium, con una capienza di 83500 posti, per concedere al pubblico australiano di soddisfare la sua curiosità ed il suo entusiasmo.

    Ancor prima del suo arrivo, dunque, è già facile prevedere quanto calore ci sarà ad accoglierlo, sia da parte del pubblico che all’interno dello spogliatoio, così come ha precisato lo stesso Tony Pignata, l’amministratore delegato del Sidney. Un segnale inequivocabile in tale direzione viene dall’attuale capitano del Sidney, Terry Mc Flynn, che già da qualche giorno ha annunciato di essere ben disposto a cedere la sua fascia da capitano ad Alex, affinchè diventi realmente il nuovo uomo squadra del Sidney, sia in campo che fuori.

    Inoltre, pare che i calciatori del Sidney siano già in fermento per poter invitare Alex e famiglia a cena, mostrando loro un lato nuovo ed inedito rispetto alla dimensione calcistica italiana, in cui le pressioni e le tensioni spesso offuscano il lato umano e la possibilità di coltivare lo spirito di gruppo anche nei momenti liberi dagli impegni di gioco. Con tutta probabilità, nonostante la sua proverbiale riservatezza, Alex non potrà che gradire una tale accoglienza, godendo di questi aspetti di novità che gli permetteranno di apprezzare fin da subito quei diversi e sani valori sportivi che contraddistinguono l’Australia, proprio quei valori che sono stati alla base della sua scelta di intraprendere questa avventura, e della sua voglia di calarsi nella realtà in un Paese tutto da scoprire.

  • La Juve stringe per Armero, accordo vicino con l’Udinese

    La Juve stringe per Armero, accordo vicino con l’Udinese

    Dopo aver fatto “shopping” in Friuli con il doppio colpo Isla-Asamoah, la Juventus torna a bussare alla porta della famiglia Pozzo per un altro pezzo pregiato della formazione bianconera friulana, ossia il laterale sinistro Pablo Armero. Un giocatore che potrebbe rivelarsi molto utile nei programmi di Antonio Conte – anche in ottica “ricambi affidabili”- e che, pertanto, Beppe Marotta è fermamente intenzionato a trattare, anche se l’Udinese pare disposta a cederlo soltanto in comproprietà.

    Pertanto, la Juventus che inizialmente preferiva un prestito gratuito con riscatto a fine stagione fissato per otto milioni di euro, sembra adesso intenzionata a presentare un’offerta da circa due milioni di euro (per la prima rata da pagare immediatamente, ndr) per il prestito oneroso fissando, inoltre, l’obbligo di riscatto dell’intero cartellino per il prossimo mese di giugno, per la cifra residuale di sei milioni di euro che, dunque, completerebbe la valutazione del giocatore colombiano, fissata sugli otto milioni di euro.

    Pablo Armero | © Valerio Pennicino/Getty Images

    L’affare, dunque, sembra destinato a concludersi positivamente ed in tempi brevi proprio alla luce del sostanziale accordo tra le due società e dell’allineamento fra domanda ed offerta: in settimana, pertanto, è previsto un nuovo vertice per definire i dettagli dell’operazione che, comunque, appare indiscutibilmente molto ben avviata. In tal senso, pare essere un inequivocabile “indizio” della possibile partenza di Armero per Torino il fatto che il club friulano abbia bloccato la partenza di Giovanni Pasquale (considerato un sostituto di Armero, ndr) e che, in queste uscite precampionato, il tecnico Francesco Guidolin stia schierando Gabriel Silva nel ruolo di esterno, per “testarlo” in veste di alternativa proprio del colombiano Pablo Armero.

    Qualora il discorso Armero dovesse concludersi positivamente come sembra, la Juventus avrà, poi, tutto il tempo necessario per dedicarsi all’acquisto del top player d’attacco, con Jovetic in pole position: l’estate di Beppe Marotta e del suo entourage continuerà, così, all’insegna del “duro” lavoro.

  • Napoli ammazza tedeschi, 2-1 al Leverkusen. Insigne show

    Napoli ammazza tedeschi, 2-1 al Leverkusen. Insigne show

    E’ un Napoli “in forma Europea” quello che, dopo aver superato il Bayern Monaco, liquida anche la pratica Bayer Leverkusen con una vittoria per 2 a 1, in un’amichevole che ha fornito diversi spunti interessanti, soprattutto per testare lo stato di salute della banda Mazzarri, in prospettiva della prima uscita ufficiale della stagione, ossia la finale di SuperCoppa Italiana in programma a Pechino il prossimo 11 Agosto, contro la Juventus Campione d’Italia.

    Un match a corrente alternata nella prima frazione di gioco che, però, nonostante la grinta dei tedeschi, viene sbloccato da Marek Hamsik  su assist di Insigne; nel secondo tempo i tedeschi provano la reazione e riescono a trovare il gol del pareggio con Friedrichcon un preciso colpo di testa che batte il portiere partenopeo Rosati: 1 a 1. Il Napoli, però, reagisce prontamente al pareggio subito, con una bella iniziativa personale di Marechiaro Hamsik che supera tutta la difesa del Leverkusen ma, a tu per tu con il portiere, calibra male il tiro, che finisce a lato.

    Lorenzo Insigne in azione in Napoli- Bayer Leverkusen | © Paolo Bruno/Getty Images

    L’azione di Hamsik, però, non è altro che il preludio al raddoppio partenopeo, che arriva qualche minuto dopo con il tapin di Goran Pandev, che raccoglie prontamente una respinta del portiere Leno su tiro di Dzemaili, firmando il definitivo 2 a 1.

    Il vantaggio ritrovato sembra non accontentare il Napoli ed, in particolare, Insigne, rivelatosi il vero “uomo chiave” del match, che sul finire di gara prova a mettere la sua firma personale con una straordinaria giocata che mette a sedere la difesa tedesca, anche se poi il suo tiro viene neutralizzato in extremis dal portiere Leno. Ed è ancora Insigne, sul finire di gara, a costruire una pericolosa azione, superando due avversari dalla linea di fondo, e vedendosi negare la gioia del gol (più che mertitato) dal solito intervento del portiere del Leverkusen.

    Nonostante non abbia “timbrato il tabellino”, il San Paolo ha già trovato un altro beniamino e lo dimostra apertamente con la straordinaria standing ovation tributatagli al momento della sua sostituzione: Lorenzo Insigne è già pronto per essere protagonista di questo Napoli, mostrando grande maturità nel non soffrire il passaggio dalla tranquillità di Pescara alle pressioni partenopee, riuscendo a ritagliarsi un ruolo da vero protagonista in campo, con accelerazioni ed assist preziosi (tra cui proprio quello decisivo per l’1 a o di Hamsik, ndr).

    Oltre allo stato di forma di Insigne, nettamente il migliore in campo, nel Napoli ottima prova anche di Gargano – solita insuperabile diga di fronte alla difesa – e di Hamsik che, oltre alla rete realizzata, si mostra sempre pericoloso e pungente in zona d’attacco. Dopo la prima amichevole estiva di fronte al proprio pubblico del San Paolo, dunque, mister Walter Mazzarri pare possa dormire sonni tranquilli avendo ritrovato le certezze che ricercava, e le giuste conferme dagli “uomini nuovi”, Insigne in primis.

    La marcia di avvicinamento all’appuntamento dell’11 Agosto, dunque, sembra procedere senza alcun intoppo, proponendo ulteriori spunti positivi dopo le vittorie ottenute contro i bavaresi del Bayern Monaco, e contro il Grosseto, evidenziando che – anche senza un uomo fondamentale come Il Pocho Lavezzi – la truppa azzurra può recitare un ruolo importante in Italia ed in Europa.

    Video Napoli-Bayer Leverkusen:

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  • Rapinata la moglie di Edinson Cavani, il Matador lascia Napoli?

    Rapinata la moglie di Edinson Cavani, il Matador lascia Napoli?

    Ennesimo episodio di microcriminalità che colpisce, a Napoli, un familiare di un calciatore del club partenopeo e, soprattutto in questo caso, non si tratta di un giocatore “qualsiasi”, ma proprio del top player per eccellenza nel club di De Laurentiis, ossia l’uruguaiano Edinson Cavani.

    Nella giornata di ieri, infatti, la consorte del Matador, Maria, è stata rapinata da due uomini dal volto coperto a bordo di uno scooter nel quartiere di Fuorigrotta, che le hanno portato via un Rolex dal valore di 18 mila euro: un episodio, in qualche modo, “reiterato” considerando che nello scorso Autunno alcuni malviventi erano riusciti ad entrare nella villa dell’attaccante della Celeste, rubando alcuni oggetti di valore. Da quel momento in poi, fu la stessa moglie di Cavani a chiedergli di lasciare quella villa per  trasferirsi in un centro, in un lussuoso condominio, ma – a quanto pare – non è stato sufficiente.

    Edinson Cavani | © PABLO PORCIUNCULA/AFP/GettyImages

    L’episodio si aggiunge, così, ad una lunga lista di casi molto simili, come quello che ha coinvolto la moglie di Marek Hamsik, che si è vista derubare della sua Bmw X6, ed anche la moglie dell’ex napoletano Lavezzi, derubata di un altro Rolex e che, in quell’occasione si sfogò con un Twit, definendo Napoli “una città di merda“, salvo poi scusarsi pubblicamente per lo sfogo. Il Pocho e la sua consorte hanno lasciato la città vesuviana per partire alla volta di Parigi ma non è escluso che quell’increscioso episodio abbia, anche solo indirettamente, influito sulla decisione dell’argentino di approdare al Paris Saint Germain.

    In tal senso, dunque, non è da escludere che la rapina subita da Maria Cavani possa indurre Edinson a prendere in considerazione l’ipotesi di lasciare Napoli ed il Napoli, accettando la corte dei numerosi club che lo seguono, con la Juventus in pole position, anche perchè – secondo quanto riportato dal suo procuratore – Edinson è rimasto molto turbato da tale episodio, così come sua moglie, che al momento è sotto choc. Tuttavia, l’agente del giocatore, Claudio Anellucci, al momento cerca di non “scoprire le carte”, preferendo che la situazione di tranquillizzi: “Dire che questo mette in bilico il rapporto con il Napoli è davvero eccessivo. Ci sarà tempo… adesso facciamo un pochino tranquillizzare il tutto”

  • Udinese lancia nuovo stadio Friuli, un gioiello da 25 mila posti

    Udinese lancia nuovo stadio Friuli, un gioiello da 25 mila posti

    Dopo i positivi riscontri della scorsa stagione ottenuti dalla Juventus, appare sempre più importante, nell’ottica dei club calcistici, l’acquisto di uno stadio di proprietà, che possa diventare “la propria casa”, il proprio simbolo, il luogo di culto per i tifosi. “Modello English“, si diceva, ma se vogliamo italianizzarlo potremmo tradurlo in modello “Juventus Stadium”, facendo riferimento proprio allo stadio della Signora, inaugurato con tanto di fastosa cerimonia lo scorso Settembre, ripercorrendo nella splendida coreografia tutti i momenti simbolo della storia juventina, e che si è, poi, rivelato un elemento assolutamente di peso nell’economia della cavalcata scudetto, divenendo un catino caldissimo, soprattutto negli ultimi due-tre mesi di campionato, facendo registrare più di venti sold out. Un modello che, ora, troverà un’altra società pronta a raccoglierlo, confermandosi un club all’avanguardia: l’Udinese, infatti, ha allo studio il progetto del nuovo stadio Friuli, che diventerà il tempio del tifo friulano.

    Giampaolo Pozzo | © Roberto Serra/Getty Images

    Nel caso della Juventus, lo stadio è divenuto il punto di partenza per il rilancio del club, per la costruzione di una nuova immagine vincente, ma l’importanza dello stadio di proprietà è indubbia anche per altri club, che potrebbero avere comunque diverse esigenze. In tal senso, nel caso della seconda squadra di serie A ad inaugurare il suo stadio di proprietà (l’Udinese, appunto) l’impianto sarà realizzato con un’importante lavoro sinergico fra Comune e società che promette di dare ottimi frutti, fermo restando che la spesa sarà sostenuta dal club (che verserà anche un canone di locazione per il terreno, in virtù del diritto di superficie concesso per 99 anni, ndr) ma il Comune ne potrà beneficiare grazie alla creazione di posti di lavoro e, naturalmente, grazie alla creazione di un importante “attrattore” turistico, che permetterà di estendere la vivibilità del calcio friulano ben oltre l’orizzonte della classica partita domenicale, con diverse iniziative connesse, che si svolgeranno nello stadio.

    Per quanto concerne gli aspetti prettamente strutturali, il nuovo impianto avrà 25 mila posti, interamente coperti, con gli spalti a ridosso del terreno di gioco, con una forma ad anfiteatro, rivoluzionando interamente l’attuale struttura dello stadio Friuli, che presenta un’eccessiva distanza fra gli spalti ed il rettangolo verde: nonostante il limitato numero di posti, i vertici della società friulana ritengono che i posti disponibili siano congruenti ai bisogni del club. Inoltre, verrà ripristinata interamente la zollatura del manto erboso, prevedendo un sistema di riscaldamento sottostante, indispensabile per fronteggiare i rigidi inverni friulani e scongiurare il pericolo ghiaccio.

    Inoltre, sarà uno stadio a misura di spettatore, per garantirgli di vivere un’esperienza “unica”, con i confort dei più moderni impianti: wi-fi gratis per la connessione a internet, un complesso e funzionale sistema di videosorveglianza per garantire la più totale sicurezza, un sistema di tornelli all’insegna dell’efficienza, per evitare le code all’ingresso dello stadio, calcolando la tempistica d’entrata in massimo 30 minuti d’attesa. Infine, sarà un impianto sostenibile, perchè disporrà di un moderno impianto fotovoltaico sul tetto, capace di produrre energia per circa un milione di kWh e che, quindi, potrà essere sfruttata per l’illuminazione dell’impianto durante le partite in notturna, con un risparmio stimato di elettricità intorno al 20%.

    I lavori per la realizzazione del nuovo stadio Friuli inizieranno, secondo le previsioni, nei primi mesi del prossimo anno, con tutta probabilità del mese di Marzo, quando potrebbe essere simbolicamente “posata la prima pietra”, mentre l’inaugurazione potrebbe avvenire nella stagione 2014-2015.

    Il video presentazione del progetto del nuovo stadio Friuli

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  • Stevan Jovetic, la Juve sacrifica Matri-Quagliarella?

    Stevan Jovetic, la Juve sacrifica Matri-Quagliarella?

    Ora che la Juventus di Antonio Conte è tornata alla completa operatività, gli uomini di mercato, con in testa Beppe Marotta, hanno intenzione di accelerare i tempi per far giungere il famigerato top player alla corte del mister salentino e si preparano, pertanto, ad aprire la settimana lavorativa vagliando con attenzione le possibili strade da percorrere per giungere a Stevan Jovetic. In tal senso, dunque, sembra essere tornata d’attualità la pista che condurrebbe ad una cessione di Fabio Quagliarella, nonostante inizialmente non fosse messa in preventivo, allo Zenith San Pietroburgodi Spalletti, pronto a mettere sul piatto 12-15 milioni di euro cash, un utile introito che potrebbe costituire una buona base di partenza per l’assalto alla punta della Fiorentina.

    Stevan Jovetic | © Valerio Pennicino/Getty Images

    La dirigenza Viola, però, pare essere irremovibile circa la valutazione del suo gioiellino, inizialmente ritenuto “assolutamente incedibile”, anche perchè la cessione del montenegrino sarebbe comunque vista come un grande sacrificio tecnico: i Della Valle, dunque, per mezzo del direttore sportivo Daniele Pradè, sono stati categorici nel confermare che le offerte “vagliabili” dovranno partire dalla base di almeno 30 milioni di euro in contanti, senza contropartite tecniche, che verrebbero, poi, riutilizzati dai Viola per acquistare qualche rinforzo.

    Ecco perchè, dunque, i dirigenti bianconeri sembrano essere decisi a ricorrere alla strada delle cessioni per “far cassa” e presentare ai Viola quell’offerta che potrebbero ritenere congrua per lasciar partire Jo-Jo. In tal senso, i due indiziati alla partenza sono proprio due attaccanti: oltre al già citato Fabio Quagliarella, anche Alessandro Matri, che già da tempo è seguito con attenzione dal Milan.

    Tutto dipende, pertanto, dalle mosse dei petrolieri russi dello Zenith, che di fatto potrebbero regalare alla Juventus metà della cifra necessaria per poter “bussare alla porta” dei Della Valle, assecondandone la “domanda” aggiungendo solo dieci milioni di euro di “tasca propria”.

    I tifosi della Fiorentina, dal canto loro, si augurano che la trattativa non vada avanti, anche perchè sarebbe uno smacco troppo grande veder partire l’ultimo gioiello rimasto in maglia Viola (dopo gli addii di Montolivo e, in precedenza, di Gilardino e Frey, ndr) proprio alla volta di Torino, in casa degli storici rivali bianconeri.

  • Il Watford di Pozzo e Zola tenta Del Piero

    Il Watford di Pozzo e Zola tenta Del Piero

    Al ritiro di Chatillon della Juventus, senza la presenza importante di Alessandro Del Piero “manca qualcosa”: ad affermarlo non è stato un tifoso nostalgico qualsiasi, ma il tecnico duro e pragmatico per eccellenza, ossia Antonio Conte. E, se anche il mister si lascia prendere dai sentimenti verso un compagno-giocatore che ha lasciato, inevitabilmente, un grande vuoto, vuol dire che la presenza dell’ormai ex capitano sarà davvero impossibile da rimpiazzare, almeno nell’immediato.

    Lo stesso Del Piero, qualche giorno fa, aveva commentato, con una punta di inevitabile malinconia, come fosse insolito assistere da spettatore esterno al raduno estivo della Juventus, ai nastri di partenza verso una nuova stagione: i colori bianconero, per ora, non appartengono più al “suo presente” ed è per questo che, in questi giorni, il mercato sembra muoversi verso di lui con maggiore decisione.

    Alessandro Del Piero | © OLIVIER MORIN/AFP/GettyImages

    Mentre Alex tornerà in campo a Kashima il prossimo 21 Luglio per un’amichevole di beneficenza in favore delle vittime del terremoto giapponese dello scorso anno, pare che il Watford, il club allenato da Gianfranco Zola ed appena acquistato dalla famiglia Pozzo, si sia fatto avanti con una proposta di ingaggio per l’ex numero dieci juventino. A ben guardare, pare che il club londinese possa avere molti “punti a favore” nella scelta di Alex, considerando che un trasferimento in terra britannica sarebbe molto gradito anche alla moglie Sonia – anche per una questione di maggiore vicinanza all’Italia rispetto a destinazioni quali gli USA o l’Asia – e, dunque, l’unico aspetto ancora da “valutare” consiste nella categoria di appartenenza del Watford, ossia la serie B inglese.

    Alex, naturalmente, preferirebbe un club di Premier League, ma la presenza di un’ “anima italiana” nel club, e di una figura di spessore come quella di Zola in panchina, potrebbe convincerlo ad accettare la proposta, per vivere, nuovamente, una stimolante “sfida promozione”, così come fu nel campionato 2006-2007 con la Juventus, quando riuscì a calarsi alla perfezione della serie cadetta, al punto da segnare ben 20 gol.

    La strada di Londra, dunque, potrebbe essere la meta più probabile per la prossima stagione di Pinturicchio, soprattutto perchè il fascino del calcio british, anche in serie B, non può reggere il confronto con nessun’altro campionato, neppure con i petroldollari di Dubai.

  • Andrea Poli rifiuta il Napoli, dietro il no Milan e Juve?

    Andrea Poli rifiuta il Napoli, dietro il no Milan e Juve?

    Ancora incertezza nel futuro di Andrea Poli, giovane centrocampista classe 1989, dopo il mancato riscatto da parte dell‘Inter che ha deluso non poco il giocatore ed il suo entourage, soprattutto a causa del fatto che il club nerazzurro non ha inviato alcun segnale all’indirizzo del centrocampista e del suo procuratore, facendo sì che – nel silenzio totale – apparisse chiara la necessità di dover trovare un’altra sistemazione per la prossima stagione, nonostante il mister Stramaccioni considerasse molto positivamente il giovane Poli.

    In tale situazione, dunque, si era inserito – in prima battuta – il Napoli, con l’intervento diretto del direttore sportivo Bigon, con un’offerta di 6,5 milioni di euro: i margini per il buon  esito dell’affare sembravano sussistere, ma improvvisamente sembra si sia chiuso ogni spiraglio in tal senso. Quali motivi alla base? Sembra che la causa di tutto sia proprio la volontà del giocatore che, probabilmente anche per un moto d’orgoglio nei confronti dell’Inter, voglia fortemente un grande club – del livello di Milan o Juventus – per dimostrare il suo valore nella prossima stagione.

    Andrea Poli | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Per ora, dunque, in attesa di nuovi sviluppi, il giocatore dovrebbe aggregarsi alla Sampdoria per la fase di preparazione, in attesa di qualche offerta da parte dei due oggetti del desiderio di Andrea Poli. I margini per un inserimento della Juventus, stando allo stato attuale della situazione di mercato bianconera, sembrano essere ben pochi, considerando che il centrocampo della Signora risulta ben coperto e rinforzato anche dagli arrivi di Isla e Asamoah; nel caso del Milan, invece, potrebbe esserci qualche possibilità in più, considerando che le caratteristiche tecniche del giovane Poli ben si sposano con le esigenze del centrocampo rossonero, alla ricerca di un uomo di “corsa”, un interno generoso che possa, all’occasione, giocare anche davanti alla difesa.

    Ecco, dunque, che potrebbe compiersi l’ennesimo “scambio” fra i cugini milanesi di Inter e Milan: i tifosi nerazzurri, però, si augurano di non doversene pentire al contrario di quanto accaduto in passato.

  • Raduno Juventus, oggi visite mediche e presentazione maglia ufficiale

    Raduno Juventus, oggi visite mediche e presentazione maglia ufficiale

    I campioni d’Italia della Juventus iniziano oggi, ufficialmente, la preparazione della prossima stagione 2012/2013, con le visite mediche in programma da questa mattina per proseguire, poi, alle 12.30 con l’attesissima presentazione della maglia ufficiale, nel “tempio” dello Juventus Stadium.

    Nella mattinata di domani 12 Luglio, invece, è in programma la partenza per Chatillon, dove i bianconeri, cambiando “base” rispetto alle ultime stagioni, ritorneranno alle vecchie abitudini, fra i verdi monti della Val d’Aosta, dove usavano preparare le stagioni vincenti con mister Marcello Lippi in panchina, negli anni dal 1995 al 2003, che vennero costellati da numerosi successi, sia in Italia che in ambito internazionale.

    Il programma del ritiro valdostano è già definito in linea di massima, con la squadra bianconera che alloggerà presso la scuola alberghiera e si allenerà a porte aperte allo stadio Brunod di Chatillon (nelle sedute mattutine alle 10.30 mentre nelle pomeridiane alle 17, ndr), per poi disputare il 17 Luglio, a Saint Vincent, la prima amichevole stagionale contro una rappresentativa locale. Il 21 Luglio, poi, la Juventus parteciperà Trofeo Tim, classico appuntamento del pre campionato, allo stadio San Nicola di Bari, mentre tra il 28 Luglio ed il 4 Agosto disputerà tre amichevoli “europee” contro Herta Berlino, Benfica e Malaga, per approdare, poi, al primo impegno ufficiale della prossima stagione, in calendario l’11 Agosto, ossia la finale di Super Coppa Italiana contro il Napoli, la “rivincita” della gara dell’Olimpico dello scorso 20 Maggio.

    Oggi al via il raduno della Juventus campione d’Italia | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Dalle 10.30 di questa mattina, si sono completate le prime visite mediche dei presenti, presso l’istituto di medicina dello sport, con Simone Pepe, Fabio Quagliarella, Mirko Vucinic, Reto Ziegler, Martin Caceres, Arturo Vidal e Lichtesteiner, fra  i primi a completare il check up, nell’attesa della presentazione organizzata dalla Nike per la divisa della prossima stagione bianconera, resa già famosa dalle innumerevoli indiscrezioni che circolano già da diverso tempo, a partire dalla frase “cult” di Giampiero Boniperti, “Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta“.

    La presentazione vedrà protagonista il presidente Andrea Agnelli, che, durante la conferenza stampa in programma, illustrerà la scelta della scritta “30 sul campo” in luogo della terza stella, compiendo una scelta diplomatica, finalizzata ad evitare spunti polemici con le altre squadre, e di “rottura” con il passato, considerando che le due stelle erano presenti sulle divise bianconere fin dal lontano campionato 1981/1982, quando la Signora si fregiò del suo ventesimo scudetto.

    Quest’oggi saranno assenti, invece, gli otto bianconeri reduci dalle fatiche di Euro 2012, Buffon, Giovinco, Marchisio, Chiellini, Bonucci, Barzagli, Pirlo e Giaccherini, che raggiungeranno i compagni in ritiro solo dal 25 Luglio, direttamente a Vinovo, quando il resto della truppa tornerà da Chatillon, dopo aver completato, il 23 Luglio, la prima fase della preparazione.

    Non tutti i membri effettivi della rosa, però, partiranno per Chatillon, anche alla luce della necessaria opera di “razionalizzazione” in programma nelle prossime settimane di mercato, che coinvolgerà quei giocatori che, già da tempo, non rientrano più nei progetti di mister Conte, come Milos Krasic, Felipe Melo, Martinez, Giandonato, Pazienza e lo stesso Ziegler, mentre Vincenzo Iaquinta ha ottenuto qualche giorno di vacanza in più nell’attesa di conoscere la sua prossima destinazione.

    La stagione bianconera, dunque, è ai nastri di partenza, nell’attesa di qualche altra sorpresa di mercato e dell’arrivo del famigerato “top player” che potrebbe rendere ancora più interessante l’estate dei tifosi juventini.

  • Calcioscommesse Napoli, Mazzarri in Procura Gianello non si presenta

    Calcioscommesse Napoli, Mazzarri in Procura Gianello non si presenta

    Nel filone partenopeo dell’inchiesta calcioscommesse, ieri è stata una giornata molto intensa e ricca di audizioni per il procuratore Stefano Palazzi, che ha avuto modo di ascoltare diversi esponenti del club napoletano, dall’allenatore Walter Mazzarri, ai calciatori Mascara (ceduto dal Napoli a Gennaio, ndr), Cannavaro e Grava, che seguono l’audizione del primo portiere Morgan  De Sanctis, ascoltato nella giornata di martedì, poichè aveva espressamente richiesto di anticipare la sua convocazione all’immediato rientro dagli Europei.

    Il mister partenopeo ha esordito mostrando grande disponibilità nei confronti della Procura, e la volontà di dare il suo contributo al fine di fare chiarezza, “con grande serenità ma senza paura”. Nel caso dei due difensori, Paolo Cannavaro e Grava, il rischio più grande sarebbe l‘omessa denuncia, considerando che sono stati chiamati in causa dall’ex terzo portiere napoletano, Matteo Gianello, per il quale la situazione è, ormai, praticamente compromessa.

    Walter Mazzarri | © Marco Luzzani/Getty Images

    Gianello, infatti, è indagato per aver avuto un ruolo attivo nelle sospette combine, avendo proposto telefonicamente ai suoi compagni Cannavaro e Grava di perdere la partita Sampdoria-Napoli, ricevendo un netto rifiuto dai due difensori. Tale telefonata è stata intercettata e, dunque, costituisce un tassello importante nel panorama delle difficili ricostruzioni e, per tal motivo, ha avuto un ruolo chiave nel definire la situazione dello stesso Gianello che, come personaggio di punta nelle indagini, per un certo periodo è stato anche pedinato.

    Nonostante il suo legale Eduardo Chiacchio sia uno dei più stimati nell’ambito dei tribunali sportivi, dunque, la situazione legata all’ex terzo portiere partenopeo pare realmente intricata e, probabilmente per tale motivo, lo stesso Gianello ieri non si è presentato davanti alla procura federale, chiedendo un rinvio per problemi di salute. Prima o poi, però, dovrà presentarsi per la nuova audizione e, a tal punto, potrebbe avere due opzioni, ovviamente molto distanti l’una dall’altra: scegliere la strada della collaborazione, sperando in uno sconto di pena, oppure negare tutto, fra ammissioni e ripensamenti, come fatto finora.

    Nel caso del Napoli, inteso come società, la situazione è strettamente legata a quella del suo ex portiere, considerando che il club partenopeo potrebbe essere chiamato in causa proprio per responsabilità oggettiva,  essendo Gianello – all’epoca dei fatti – un suo tesserato.

    Si attendono, dunque, nuovi e prossimi sviluppi legati alla nuova audizione di Gianello, per ora “rinviata a data da destinarsi”, mentre la Procura federale ha reso note alcune variazioni nei calendari relative alle inchieste delle Procure di Cremona, Bari e Napoli, che rimane molto fitto, dal 9 al 16 di Luglio: il 16 Luglio sarà la volta di Domenico Criscito, difensore dello Zenith San Pietroburgo ed ex difensore del Genoa ( oltre che di Leonardo Bonucci e di Andrea Ranocchia), il 9 luglio – fra gli altri – Fabio Quagliarella, mentre il 10 Luglio (anzichè il 9) sarà ascoltato Andrea Masiello, ma anche Filippo Carobbio, il “grande accusatore del Siena”.

    Il 12 Luglio, quindi, sarà la volta del presidente del Siena Massimo Mezzaroma, mentre il giorno successivo, il 13 Luglio, sarà il turno di Da Costa della Sampdoria, oltre che del tecnico della Juventus Antonio Conte, che dovrà deporre in merito al periodo in cui guidava il Siena.