Autore: Simona Granieri

  • Fiorentina-Juventus, l’Europa in una notte

    Fiorentina-Juventus, l’Europa in una notte

    Fiorentina-Juventus significa Europa, prestigio, superiorità sull’avversaria storica. La notte del Franchi (il tardo pomeriggio, a dir la verità considerando il fischio d’inizio delle 19) porterà con sè tutto questo, e anche di più. (altro…)

  • Milan, tutti contro Galliani

    Milan, tutti contro Galliani

    Tutti contro Galliani: sembra questo il leit motiv più gettonato in casa Milan. Uno scenario inimmaginabile solo fino a pochi mesi fa ma che, ora, è realtà. Memoria corta, forse. Analisi superficiali, ancor di più. Gerarchie modificate da questioni familiari. Il quadro d’insieme, per linee generali, è proprio questo. Se poi ci si aggiungono le oggettive difficoltà della squadra che ha cambiato tecnico per risollevarsi ma che, invece, è finita sempre più per sprofondare (uscendo anche in malo modo dalla Champions League) la situazione non può che essere nera. Il “tiro al bersaglio” contro Galliani, però, non era atteso anche considerando il suo ruolo e la sua autorevolezza come manager calcistico di successo, uno dei più vincenti degli ultimi vent’anni.

    Milan, tutti contro Galliani | foto da web
    Milan, tutti contro Galliani | foto da web

    La gratitudine, però, non sembra essere un valore del nostro tempo ed ecco che lo stesso presidente Berlusconi – nei giorni scorsi – pur difendendo a spada tratta Clarence Seedorf che rimarrà in panchina anche per la prossima stagione  ha voltato definitivamente le spalle al suo vice rossonero, affermando che i problemi del Milan di oggi sono frutto di cattiva gestione: “un Milan costruito male”. 
    Parole come macigni, pesanti e appuntiti, che non possono che provocare ferite profonde soprattutto se, come in questo caso, vanno a colpire il lavoro svolto da chi ha dovuto fare i conti con il taglio delle risorse ed “inventarsi” le scelte di mercato compiute. Singolare, dunque, che lo stesso Berlusconi critichi il mercato non all’altezza degli investimenti compiuti, facendo leva sul fatto che non sia concepibile che una squadra come il Milan venga eliminato dalla Champions League dall’Atletico Madrid che dispone di un monte ingaggi nettamente inferiore a quello rossonero. A ciò si aggiungono anche le parole dell’ex capitano rossonero Paolo Maldini che con grande amarezza, rabbia e delusione per i risultati del campo, si rivolge, con parole a dir poco aspre, sempre ad Adriano Galliani ed a tutta la società: “Galliani si sente onnipotente e Barbara Berlusconi non è esperta di calcio e calciatori”. Probabilmente nelle parole dell’ex bandiera rossonera potrà anche esserci una punta di risentimento per il fatto di non esser mai stato preso in considerazione in veste dirigenziale nonostante la sua figura di spessore in veste di direttore sportivo avrebbe potuto essere un valido contributo alla causa. Il pensiero di Maldini non sembra, comunque, esser dettato da acredini personali ma, bensì, dal sincero attaccamento alla squadra e dalla sincera frustrazione nel vederla nello stato attuale. Paolo Maldini ritiene che il Milan di oggi non abbia alcuna progettualità nè nuove idee e, indirettamente, il riferimento è nuovamente ed inevitabilmente ad Adriano Galliani, al quale sembra sia rimasta “solo la passione”. 

  • Gp Australia, trionfa Rosberg. Alonso quarto?

    Gp Australia, trionfa Rosberg. Alonso quarto?

    Primo Gran Premio della stagione di Formula Uno, prime sorprese: nel Gp Australia trionfa il tedesco Nico Rosberg su Mercedes dopo una gara perfetta, in testa dall’inizio alla fine bruciando in partenza Hamilton che partiva dalla pole position; cadono i “grandi” traditi dall’affidabilità delle rispettive monoposto, dal campione del mondo in carica Sebastian Vettel  – già in difficoltà nelle qualifiche di sabato – a Lewis Hamilton, dominatore delle qualifiche del sabato ma “abbandonato” in gara dalla sua Mercedes. Al secondo posto l’australiano Ricciardo della Red Bull, anche se il suo ottimo piazzamento potrebbe venir cancellato dai giudici di gara considerando che è finito “sotto inchiesta” per consumo anomalo di carburante. Eventualmente, dunque, il podio potrebbe essere riformulato scalando di una posizione: per ora, però, al terzo posto si è collocato l’esordiente Magnussen su Mc Laren; al quarto posto Button e solo quinto il ferrarista Fernando Alonso (che, dunque, in caso di squalifica di Ricciardo sarebbe quarto) coinvolto in un leggero scontro con Bottas durante un sorpasso, con conseguente foratura di uno pneumatico che ha costretto Alonso ad una sosta ai box per cambiarlo e il conseguente ingresso in pista della Safety Car, che ha portato quasi tutti i piloti ad approfittarne per effettuare la sosta ai box per il cambio pneumatici, mantenendo le soft. Per l’altra Ferrari, quella del finlandese Kimi Raikkonen un’ottava posizione. 

    Gp Australia, trionfa Rosberg |foto da web
    Gp Australia, trionfa Rosberg |foto da web

    Il bilancio del Gp Australia, dunque, sorride alla Mercedes confermando  le ottime sensazioni sia delle qualifiche sia dei test invernali per il team tedesco; deludente, invece, l’inizio stagione delle rosse di Maranello: non hanno brillato per tutto il weekend e, alla fine, è necessario accontentarsi del risultato ottenuto. Ancor più deludente, poi, l’avvio di stagione del campione del mondo in carica Sebastian Vettel: per avere un quadro completo delle reali forze in campo, però, dopo la “prima” è meglio aspettare la prossima gara: appuntamento il 24 Marzo per il Gp di Malesia a Kuala Lumpur.

    Di seguito, il completo ordine d’arrivo del Gp Australia: 1. Rosberg, 2. Ricciardo, 3. Magnussen, 4. Button, 5. Alonso, 6. Bottas, 7. Hulkenberg, 8. Raikkonen, 9. Vergne, 10. Kvyat, 11. Perez, 12. Sutil, 13. Gutierrez, 14. Chilton, 15. Bianchi.

  • Gp Australia, Hamilton in pole. Alonso solo quinto

    Gp Australia, Hamilton in pole. Alonso solo quinto

    Ritorna il Mondiale di Formula Uno e, come di consueto, la prima gara della stagione è in Australia, a Melbourne. Le consuetudini, però, si fermano qui, almeno stando alla griglia di partenza del Gp Australia che si è delineata con qualche sorpresa: se la pole position per Hamilton  con il tempo di 1’44”231 non può essere catalogata nella categoria “non ce lo aspettavamo” considerata la superiorità della Mercedes per tutto l’inverno nei vari test, la sorpresa principale giunge dal secondo posto di Daniel Ricciardo su Red Bull, sebbene staccato di tre decimi da Hamilton, e dalla quarta posizione del debuttante Mc Laren Kevin Magussen. Al terzo posto, invece, a conferma della “gran forma” della Mercedes, Nico Rosberg. La sorpresa ulteriore delle qualifiche del Gp Australia è, poi, la difficoltà di Sebastian Vettel, eliminato in Q2, finendo in dodicesima posizione. In casa Ferrari, Fernando Alonso partirà quinto – probabilmente a causa della scelta non troppo felice degli pneumatici a causa dell’asfalto bagnato ma non troppo – mentre la delusione principale giunge dal “rientrante” Kimi Raikkonen che, però, si è schiantato contro un muro dopo la curva tre andando a sbattere con il muso alle protezioni della curva quattro e, dunque, è stato eliminato in Q2 finendo undicesima posizione. Sesta posizione per la Toro Rosso di Vergne, mentre la quarta fila vedrà Hulkenberg con la Force India e Kvyat su Toro Rosso. Poi, la Williams di Felipe Massa e la Mc Laren di Button.

    Gp Australia, Hamilton in pole | foto da web
    Gp Australia, Hamilton in pole | foto da web

    Come detto, poi, fuori dai primi dieci posti Raikkonen su Ferrari undicesimo e Vettel su Red Bull dodicesimo. A seguire, al tredicesimo posto, Sutil su Sauber, Kobayashi quattordicesimo, Bottas quindicesimo, Perez sedicesimo, Chilton diciassettesimo, Bianchi diciottesimo, Ericsson diciannovesimo, Grosjean ventesimo, Maldonado ventunesimo e Gutierrez ventiduesimo.

    Da segnalare, inoltre, che nel computo delle qualifiche del Gp Australia un fattore determinante è stato il meteo: si è partiti, infatti, in Q1 con pista asciutta (anche se i nuvoloni neri presagivano la pioggia imminente) e si è arrivati al Q2 con asfalto bagnato: proprio questa circostanza ha penalizzato fortemente alcuni big, con grandi difficoltà per Button, Vettel e Raikkonen.

  • Inter, Ausilio a Madrid per Villa?

    Inter, Ausilio a Madrid per Villa?

    Una “talpa nerazzurra” sbarcata in Spagna ad assister al match di Champions League disputato ieri sera al Calderòn di Madrid tra Atletico Madrid e Milan: a giudicare dall’esito della gara e dalla conseguente eliminazione dei rossoneri dalla Coppa, non ha portato affatto fortuna ma il punto cruciale è relativo alle ragioni alla base della presenza di Piero Ausilio,  direttore sportivo dell’Inter, ad assistere alla gara. Le ipotesi, in questo caso, si sprecano e le ragioni di mercato la fanno da padrone. Pare, infatti, che Ausilio fosse a Madrid per visionare da vicino alcuni elementi dell’Atletico di Diego Simeone e, in particolare, Gabi e Mario Suarez che potrebbero fare al caso dell’Inter. La squadra nerazzurra, infatti, dopo aver messo a segno il colpo in difesa con Vidic che giungerà a parametro zero a giugno, è interessata a rinforzare il centrocampo e il reparto offensivo. In attacco, dunque, un nome “papabile” potrebbe essere quello di David Villa. La punta spagnola ha sì 32 anni ma, a parte qualche problema fisico, riesce a garantire una buona continuità in termini di rendimento e di realizzazioni con 13 gol realizzati in 25 gare di Liga,con  una delle migliori medie realizzative in Europa. Inoltre, il contratto di David Villa scadrà a giugno 2015 e ciò potrebbe rendere molto più favorevoli i margini di trattativa per l’Inter e migliori prospettive per l’affare.

    Inter, Ausilio in Spagna per Villa? | foto da web
    Inter, Ausilio in Spagna per Villa? | foto da web

    Ciò potrebbe, dunque, spiegare la presenza di Piero Ausilio al Vicente Calderòn, ma non solo: oltre a Villa, potrebbe aver visionato con attenzione anche Insua, venticinquenne esterno sinistro che al momento non rientra nelle preferenze di mister Diego Simeone ma che potrebbe fare al caso dell’Inter di Mazzarri.

    In tal senso, per poter “approfondire” tali questioni di mercato, il soggiorno spagnolo di Ausilio continuerà anche nei prossimi giorni, quando il direttore sportivo nerazzurro assisterà anche al match tra Barcellona e Manchester City (per Dzeko) e al derby tra il Siviglia ed il Betis Siviglia.

    Il mercato nerazzurro, dunque, è già iniziato.

  • Chiellini ricorda Scirea. Marzo decisivo per la Juve

    Chiellini ricorda Scirea. Marzo decisivo per la Juve

    Giorgio Chiellini, uno dei pochi “dottori” della serie A in forza della sua Laurea in Economia, si trasforma in scrittore e racconta nel libro “C’è un angelo bianconero” il suo rapporto “a distanza” con Gaetano Scirea, mitico difensore della Juventus scomparso troppo prematuramente: una persona speciale per molti tifosi bianconeri ed anche per  Chiellini che lo associa ai suoi ricordi di bambino. Una persona inarrivabile, paragonabile ad un angelo, come lo stesso titolo del libro riporta, un esempio per tutti, portatore di valori importanti che – ancora oggi – sono rimasti “dentro” lo spogliatoio della Juventus. Ecco perchè la presentazione del libro su Gaetano Scirea è anche l’occasione per Chiellini per spaziare su altre tematiche che, in queste ore, sono divenute tristemente d’attualità. In primis, la continua proposta da parte di alcuni esponenti del tifo ultrà di molte squadre di striscioni e cori beceri: dagli insulti antisemiti, al “-39” che si riferisce alla tragedia dell’Heysl, alle offese alla memoria dei morti di Superga.

    Episodi deplorevoli, ma non solo: Mariella Scirea, infatti, ha annunciato che, qualora dovessero ripetersi, potrebbe chiedere alla Juventus di cambiare il nome della curva oggi dedicata a suo marito, per evitare l’associazione tra il nome di Gaetano Scirea e la provenienza di questi episodi, quando essi partono da quel settore dello stadio. Un messaggio netto e deciso, cui si è anche associato il presidente Andrea Agnelli e che Chiellini riprende: “Gaetano Scirea era un esempio per tutti, per i nostri tifosi in primis. Per questo la Curva porta il suo nome. Ultimamente sono successe troppe cose che non c’entrano col calcio. Mariella Scirea ha già richiamato i tifosi all’ordine, viviamo il calcio e lasciamo fuori tutto il resto”.

    Chiellini ricorda Scirea
    Chiellini ricorda Scirea

    Vivere il calcio, dunque, è l’imperativo per Chiellini che – di ritorno dallo stop muscolare – ha partecipato alla vittoria di campionato con la Fiorentina, “antipasto” della duplice sfida europea che inizierà giovedì 13 Marzo. A tal proposito, la testa dell’ex Chiellini è già proiettata alla gara di giovedì dichiarando di tenere molto alla competizione europea e puntando a superare il turno. Il suo sogno è quello di poter disputare una finale tutta italiana contro il Napoli, proprio nella casa juventina: per questo, forse, l’eliminazione Champions e la neve di Istanbul potrebbero esser stati un “segno del destino”.

    In ogni caso, il futuro di Chiellini sarà in bianconero, ed in tal senso il difensore livornese afferma: “spero e credo ci sia la volontà da parte mia e della Juve di proseguire il nostro rapporto insieme” rivelando che in passato – dopo i due settimi posti consecutivi – aveva avvertito la necessità di andar via per trovare nuovi stimoli. Fortunatamente per lui e per la società, tale situazione non si concretizzò e, di questo, Giorgio Chiellini è oggi molto felice: “avrei avuto un grande rimpianto”.

    In ultimo, inevitabile un pensiero sul lavoro fin qui svolto da mister Antonio Conte, colui che è stato capace di risollevare la Juve da quel pantano, dalle sabbie mobili di metà classifica, dalla propria crisi d’identità, regalando al popolo bianconero due scudetti consecutivi e – “al 50%” – anche il terzo. Per Chiellini non è immaginabile un futuro prossimo senza il mister salentino, “e credo che questa sia la visione di tutti, quello che percepiamo ogni giorno”.

    Dopo tante parole così ispirate, dunque, per Chiellini è tempo di rituffarsi nel tran-tran quotidiano degli allenamenti e della preparazione delle gare: obiettivo Fiorentina, dunque, ma con il campionato sempre in mente, perchè non si può mollare fino alla fine. La Roma crede ancora nello scudetto e Marzo sarà un mese decisivo, con una gara ogni tre giorni e l’insidia della trasferta di Napoli. Il “gorilla” Chiellini, dunque, preferisce mantenere un basso profilo e continuare a lavorare duramente: la filosofia di Conte e il dna juventino traspare anche in questo.

  • Juventus di Conte a caccia dei record

    Juventus di Conte a caccia dei record

    Record su record, è questo il leit motiv della Juventus di Antonio Conte vittoriosa contro la Fiorentina ed, ora, a +14 sulla Roma seconda in classifica fermata dal Napoli. (altro…)

  • Balotelli, ping pong su Twitter

    Balotelli, ping pong su Twitter

    Non gradisce i riflettori, non gradisce le chiacchiere, nè che il suo nome venga pronunciato al di fuori del campo da calcio. Mario Balotelli lo ha ribadito diverse volte – anche adoperando i suoi metodi notoriamente diretti – ma, a quanto pare, c’è sempre qualcosa che non gli vada giù, anche quando sembra regnare la calma piatta. Archiviati i clamori sulla paternità della piccola Pia, infatti, si era tornati a parlare di Balotelli solo per vicende calcistiche: il suo stop prolungato a causa del problema alla spalla, però, ha acuito le tensioni all’interno della società rossonera, forse anche a causa dell’assenza di Super Mario nella gara di domenica scorsa contro la Juventus. Balotelli non si stanca di twittare i suoi scatti con tanto di gel e di apparecchio fisioterapico sulla spalla ma, pare, il Milan non abbia gradito uno scatto in particolare apparso sul profilo Twitter del suo attaccante: una foto che lo ritraeva mentre impugnava una racchetta da ping pong.

    Balotelli, ping pong su Twitter
    Balotelli, ping pong su Twitter

    Perchè tutto ciò? Semplicemente perchè si presume che un giocatore assente da due settimane a causa di un problema alla spalla, non possa e non debba giocare a ping pong. A ben vedere, però, la posa di Balotelli con la racchetta in mano è “statica” e non lo ritrae di certo mentre disputa un match di ping pong. E’ probabile, dunque, si sia trattato semplicemente di una “provocazione ad hoc” o forse semplicemente di una risposta a chi ironizzava sulla sua assenza dal campo, al fine di indurlo a reagire. Il Milan, a quanto pare, avrebbe “reagito” e, a questo punto, Balotelli ha messo a segno il secondo Tweet: “Il Milan non gradisce cosa? Il Ping pong ? Ahahh ahahahahah ! Ah non ho giocato era solo una foto ma anche se avessi giocato sono mancino!” 

    Per rincarare la dose, poi, qualche minuto dopo, ha aggiunto: “Sul mio stato di Twitter c’è scritto non credete a niente a meno che non provenga da qui! Ci sarà un motivo se l’ho scritto no?” Non v’è dubbio che il messaggio suoni come un consiglio ai suoi followers: credete solo a ciò che vien fuori dal mio profilo ed evitate di assecondare il “chiacchiericcio”. Le provocazioni, però, anche se goliardiche non fanno altro che andare nella direzione opposta.

    La chiosa finale, poi, non fa che confermare il suo pensiero: “Continuate pure a credermi uno scemo ;-) . Quelli come “voi” ( che giudicano senza conoscere) li mangio in partenza”. Non resta molto tempo per scoprire se il convalescente Balotelli prenderà parte alla trasferta di Udine in campionato o se, in caso contrario, continuerà a Twittare.

  • Ronaldo e Zidane reunion per beneficenza

    Ronaldo e Zidane reunion per beneficenza

    Martedì sera, a Berna, si è disputata l’amichevole di calcio di beneficenza che ha visto in campo la squadra denominata “Amici di Ronaldo e Zidane” contro la squadra svizzera dello Young Boys: un match per una giusta causa, considerando che due terzi dell’incasso saranno devoluti in beneficenza alle persone danneggiate dal tifone di Haiyan che nel novembre 2013 devastò le Filippine. Di certo, poi, la serata svizzera è stata l’occasione per rivedere in campo vecchie glorie del calcio, da Zidane e Ronaldo – appunto – all’ex capitano azzurro che sollevò la Coppa del Mondo 2006 Fabio Cannavaro, e ancora l’altro ex juventino e milanista (oltre che Campione del Mondo 2006) Gianluca Zambrotta, l’ex capitano del Milan Paolo Maldini, la “furia ceca” bianconera Pavel Nedved, Christian Vieri e poi ancora personaggi del calibro di Patrick Vieira, Hierro, Luis Figo, Paulo Sosa,  Gennaro Gattuso,  Hidetoshi Nakata, Youri Djorkaeff ed anche una donna, la calciatrice brasiliana Marta.

    Ronaldo e Zidane riuniscono glorie anni '90 per beneficenza | foto da web
    Ronaldo e Zidane riuniscono glorie anni ’90 per beneficenza | foto da web

    Il match, per la cronaca, è stato vinto dalla squadra di Ronaldo e Zidane per 8-6, con una gran rimonta dopo aver subito nei primi 37 minuti lo 0-3 dello Young Boys. Il più in forma della squadra in maglia bianca e nera è parso proprio Zinedine Zidane, con il suo inconfondibile tocco di palla ed i suoi movimenti in campo che lo hanno reso il trequartista più forte del mondo.

    A fine gara, poi, tanti sorrisi e pacche sulle spalle: un po’ come una rimpatriata di classe tra vecchi compagni del liceo che, qualche anno dopo, si riscoprono “cresciuti” e cambiati, forse con qualche chilo in più e qualche capello in meno ma sempre con la voglia di stare insieme ritrovandosi sul prato verde e suggellando il tutto con l’immancabile foto di gruppo da diffondere su Twitter tramite il profilo di Luis Figo.

    Lo spirito sportivo, però, non si è affatto assopito e nessuno si è risparmiato in campo: neppure Ronaldo che, fra tutti, appariva il meno in forma. Con la palla tra i piedi, però, è tutta un’altra storia. D’altronde, lo chiamavano Fenomeno.

  • Spagna-Italia, molto più di un’amichevole

    Spagna-Italia, molto più di un’amichevole

    Spagna-Italia non può essere una semplice amichevole, anche se il calendario ufficiale recita così. La sostanza è ben altra considerando il blasone delle due Nazionali, la vicinanza geografica e spirituale, le individualità in campo. (altro…)