Autore: Simona Granieri

  • Schumacher, segnali che danno coraggio

    Schumacher, segnali che danno coraggio

    Dopo il grande freddo invernale, e i lunghi mesi di silenzio e di no-comment, la primavera porta con sè un po’ di speranza per quanto riguarda le condizioni di Michael Schumacher, ex pilota Ferrari pluricampione del mondo, ricoverato dalla fine di Dicembre all’ospedale di Grenoble dopo una sfortunata e rovinosa caduta dagli sci. Sono trascorsi ben 94 giorni da allora ma finalmente in queste ore trapelano per la prima volta notizie confortanti e parole perlomeno di speranza da parte dell’entourage più fidato dell’ex pilota tedesco e, in particolar modo, dalla sua fedele portavoce e manager Sabine Kehm. Michael Schumacher, sempre circondato dall’affetto di parenti, amici e della moglie Corinna, sembra dare segnali di miglioramento e la famiglia, gli amici e l’entourage per mezzo della stessa Kehm hanno rilasciato al giornale tedesco Bild una dichiarazione che si esprime in tal senso: “Posso dire solamente ancora una volta una cosa: ci sono segnali che ci danno coraggio”.  

    Segnali, dunque: barlumi di speranza, flebili fiammelle o qualcosa di più? Non è dato saperlo ancora, ma è già positivo leggere un commento che si sbilancia verso un cauto ottimismo piuttosto che in un silenzio assordante e teso, come accadeva nei mesi scorsi con tanto di assoluto divieto da parte della struttura ospedaliera ai suoi dipendenti di diffondere qualsiasi tipo di informazione in merito alle condizioni di salute del paziente Michael Schumacher.

    Schumacher, segnali confortanti
    Schumacher, segnali confortanti

    La portavoce di Michael Schumacher e della sua famiglia, poi, ha voluto smentire in maniera netta e categorica quell’indiscrezione trapelata qualche giorno fa che raccontava di un probabile e imminente trasferimento di Schumacher dall’ospedale di Grenoble ad una struttura di riabilitazione e che affermava come la moglie Corinna avesse deciso di allestire in casa propria (in Svizzera, a pochi chilometri dalla stessa Grenoble) una sorta di ospedale domestico, con una spesa di circa dodici milioni di euro per i necessari macchinari.

    Le parole di Sabina  Kehm, su questo aspetto, non hanno lasciato dubbi: tutto inventato. “I rumors secondo cui Corinna avrebbe trasformato casa sua in un ospedale sono assolutamente infondati”.

    In attesa di conoscere con maggior sicurezza ulteriori notizie in merito alle condizioni di Michael Schumacher, le parole della sua fidata collaboratrice sono, comunque, un buon segno.

  • Maradona Rocio Oliva: amore finito con denuncia

    Maradona Rocio Oliva: amore finito con denuncia

    Il personaggio Diego Armando Maradona è stato da sempre contraddistinto da eccessi e vicende turbolente: dal fisco alla vita amorosa ai problemi di droga ai figli non riconosciuti. Il gossip attorno a lui, dunque, ha avuto sempre terreno fertile e, nonostante l’età ormai avanzata, la vita sentimentale di Diego Maradona continua a essere turbolenta. E’ di questi giorni, infatti, la notizia che la love story tra Diego Armando Maradona e Rocio Oliva sarebbe giunta ormai al capolinea. A confermarlo è uno dei legali di Maradona che, in un’intervista rilasciata alla Tv di Dubai nel programma Teleshow, ha riferito di uno strascico molto pesante relativo alla fine del legame tra El Pibe del Oro e l’ormai ex compagna con tanto di denuncia da parte di Maradona nei confronti della donna per furto. L’avvocato Moral ha, infatti, riferito che nella villa degli Emirati Arabi in cui i due convivevano sarebbero sparite alcune cose di valore e che, sempre in quella villa, erano presenti soltanto tre persone di cui una sola è scomparsa: appunto la Oliva. L’ex fidanzata di Maradona, dunque, è partita alla volta di Buenos Aires portando con sè gli oggetti di valore e una consistente somma di denaro.

    Maradona fine dell'amore con Rocio Oliva
    Maradona fine dell’amore con Rocio Oliva

    Diego Armando Maradona, sempre secondo le parole del suo legale, è ora fortemente intenzionato a recuperare ciò che è venuto meno: il riferimento, ovviamente, non è al legame con la Rocio Oliva (di trent’anni più giovane di lui) bensì proprio agli oggetti che la donna avrebbe sottratto insieme alla somma di denaro. Per quanto riguarda il rapporto tra Maradona e la sua ex, invece, il rapporto è “Pessimo, irreparabile, non c’è alcuna possibilità di ritorno”.

    E la versione della Rocio Oliva? Lei, a quanto pare, si difende con veemenza affermando che l’amore non sia finito, che non vi sia stato alcun furto ed alcuna denuncia rispedendo al mittente le accuse che lei stessa definisce infondate e che nega con decisione.

    Quel che è certo, però, è  che le acque in casa Maradona non possono essere considerate tranquille considerando che – a parte l’ultimo episodio della presunta denuncia alla Rocio Oliva – la stessa ha dovuto subire anche la notizia della presunta gravidanza di Veronica Ojeda, la ex di Maradona.

  • Serie A, pillole 31.ma giornata

    Serie A, pillole 31.ma giornata

    Il trentunesimo turno di Serie A ha modificato il trend in testa alla classifica, considerando lo stop della capolista Juventus a Napoli che ha interrotto una lunga scia di vittorie e di risultati utili consecutivi, portando la Signora alla seconda sconfitta stagionale in campionato dopo quella di Firenze nel girone d’andata. Bene la Roma vincente per 2-0 contro il Sassuolo al Mapei Stadium nella gara che ha visto come protagonista negativo l’arbitro Rizzoli per un rigore fischiato e poi non concesso ai padroni di casa emiliani nel primo tempo: i giallorossi di Garcia sono, dunque, ancora ben proiettati all’inseguimento della Juventus in attesa di recuperare la gara all’Olimpico contro il Parma (che potrebbe portare la Roma a -8 in caso di vittoria) e, appunto, il Napoli di Benitez apparso tonico e determinato, capace di sfruttare ogni debolezza dell’avversaria. La Fiorentina di Montella ha pareggiato per 0-0 in casa della Sampdoria, mentre la gara tra Lazio e Parma ha regalato emozioni: dapprima segna Lulic, poi risponde Biabiany per il pareggio gialloblu, poi segna ancora Klose per la Lazio e ancora il pari del Parma che approfitta di una papera di Marchetti; nel recupero, però, Candreva realizza la rete del definitivo 3-2 per la Lazio. Sempre nel pomeriggio domenicale, vittorie per Torino e Verona rispettivamente per 2-1 contro il Cagliari e per 3-0 contro il Genoa.

    Negli anticipi del sabato, seconda vittoria consecutiva per il Milan di Seedorf contro il Chievo con un netto 3-0 a San Siro con doppietta di Kakà e rete di Balotelli; sorride anche l’Atalanta che supera al Dall’Ara il Bologna per 2-0.

    Serie A, cosa è accaduto nella 31.ma
    Serie A, cosa è accaduto nella 31.ma

    Nel posticipo del lunedì sera, “Monday Night” all’inglese, l’Inter di Walter Mazzarri viene fermata clamorosamente sul 2-2 a Livorno (reti di Emeghara e Paulinho) dopo aver condotto la gara per 2-0 con reti di Hernanes e Palacio. Una situazione paradossale che lo stesso Mazzarri non ha digerito in panchina, dov’è parso visibilmente contrariato (a tratti disperato) con un labiale inequivocabile: “Che vergogna!”

    Sempre nella gara del lunedì, disputata alle ore 19, l’Udinese vince per 1-0 contro il Catania che resta fanalino di coda della serie A con soli 20 punti, vedendo sempre più in salita la strada per la salvezza: il gol di Di Natale, invece, regala i tre punti ai friulani che salgono a quota 38 in classifica.

    La classifica completa della serie A dopo la trentunesima giornata di campionato: Juventus 81, Roma 70, Napoli 64, Fiorentina 52, Inter 49, Parma 47, Atalanta 46, Lazio 45, Verona 43, Torino 42, Milan 42, Sampdoria 41, Genoa 39, Cagliari 32, Chievo 27, Bologna 26, Livorno 25, Sassuolo 21, Catania 2o.

  • Gp Malesia, doppietta Mercedes. Alonso 4°

    Gp Malesia, doppietta Mercedes. Alonso 4°

    Le qualifiche del sabato avevano fatto presagire ad un Gp Malesia dominato dalle Mercedes, alla luce della pole position di Hamilton e della terza posizione di Rosberg, un dominio interrotto solo dalla seconda posizione del campione del mondo in carica Sebastian Vettel: la gara domenicale del Gp Malesia ha confermato le sensazioni della vigilia. Doppietta (prima stagionale) per il duo Mercedes formato da Lewis Hamilton e Nico Rosberg, dominio assoluto e senza discussioni, con il pilota inglese (Hamilton) davanti fin dalla prima curva, dominando giro su giro con tempi stratosferici. Bene anche Sebastian Vettel che con orgoglio aveva da riscattare la delusione della prima gara a Melbourne, in Australia, e che ha conquistato un ottimo terzo sulla Red Bull, nonostante la sua vettura abbia evidenziato un eccessivo consumo di carburante. Il ferrarista Fernando Alonso quarto dopo un ottimo duello con Nico Hulkenberg nei giri finali: un sorpasso e contro sorpasso in cui lo spagnolo ha avuto la meglio grazie alla sua tecnica ma in cui il pilota della sorprendente Force India ha ottimamente impressionato. Nota negativa per Ricciardo che per gran parte della gara era riuscito a mantenersi davanti a Fernando Alonso: i suoi sforzi, però, sono stati vanificati da un pit stop sbagliato dai suoi meccanici.

    Gp Malesia, doppietta Mercedes
    Gp Malesia, doppietta Mercedes

    Nel Gp Malesia di Sepang quinto posto, appunto, per Nico Hulkenberg su Force India, sesto posto per il finlandese della Ferrari Kimi Raikkonen che ha dovuto rimontare dopo un inizio in salita segnato dalla foratura di uno pneumatico dopo uno scontro nei giri iniziali con Magnussen. I meccanici Ferrari hanno rimediato prontamente dimostrando ancora una volta tutto il loro valore dopo la buona prova di ieri in cui avevano sostituito in soli tre minuti la sospensione danneggiata di Alonso.

    Nei primi dieci classificati del Gp Malesia, sesto l’inglese Button, poi a seguire Massa, Bottas, Magnussen, e Kvyat. Da segnalare, a margine della gara, i problemi in casa Williams dove un ordine di scuderia pare non sia andato giù a Felipe Massa, l’ex pilota brasiliano della Ferrari che per troppi anni ha dovuto obbedire anche agli ordini della scuderia del cavallino rampante e che, stavolta, non ha digerito l’ordine di lasciar spazio al compagno di squadra Bottas dimostrando di non accettare ben volentieri quello che è il ruolo di “gregario”.

  • Gp Malesia, Hamilton ancora in pole. Alonso 4°

    Gp Malesia, Hamilton ancora in pole. Alonso 4°

    Il Gran Premio della Malesia di Formula Uno è la seconda gara della stagione Mondiale e si preannuncia già come un importante banco di prova per i principali team, che sembrano essere all’inseguimento della Mercedes in grande spolvero. Le qualifiche del sabato del Gp Malesia, sotto una pioggia incessante e abbondante che ne ha condizionato lo svolgimento e ne ha anche ritardato l’inizio, hanno decretato proprio questo: pole position per Lewis Hamilton su Mercedes (bis dopo quella del Gp d’Australia), secondo tempo per  Sebastian Vettel con la sua Red Bull che prova a riscattare il pessimo inizio di Melbourne, terzo tempo per l’altro pilota su Mercedes, Nico Rosberg che proprio all’ultimo giro ha strappato la terza posizione ad Alonso. Quarto tempo proprio per il ferrarista spagnolo Fernando Alonso, che riesce a rimediare allo scontro con Kvyat che gli ha causato la rottura della sospensione anteriore sinistra e che avrebbe potuto compromettere tutte le qualifiche: fortunatamente i meccanici Ferrari sono stati in grado di riparare al danno in tempi da record (tre minuti) e di rimettere in pista la monoposto di Alonso che a fine qualifiche ha definito “lavoro super” quello dei suoi meccanici del cavallino, sbilanciandosi in una previsione-auspicio per la gara di domani “lottiamo per il podio”. Quinta posizione in griglia di partenza per Ricciardo e sesta per l’altro ferrarista, Kimi Raikkonen che ha dimostrato di non gradire particolarmente la pista bagnata di Sepang e che, almeno sul giro secco, è apparso in difficoltà rispetto ai primissimi.

    Gp Malesia, Hamilton in pole
    Gp Malesia, Hamilton in pole

    Di certo, il circuito malese è più tecnico rispetto al circuito cittadino di Melbourne e, dunque, il valore dei piloti in pista farà la sua parte: senza dubbio, però, è già emerso quello che potrebbe essere il “filo conduttore” della stagione di Formula Uno, e che il Gp Malesia (così come anche la giornata del Sabato del Gp Australia) ha evidenziato: la netta supremazia della Mercedes che costringerà la Red Bull e la Ferrari (che al momento sembrano le più quotate inseguitrici) a rincorrere costantemente le vetture della casa tedesca.

    Il Gp Malesia vedrà, dunque, i “due ritirati illustri” del Gp Australia sfidarsi fianco a fianco in prima fila, ma la Ferrari di Alonso e Nico Rosberg potrebbero essere il terzo (e quarto) incomodo del weekend. Pioggia permettendo ovviamente. 

    La diretta del Gp Malesia sarà visibile sui canali di Sky, a partire dalle ore 10.00, mentre la gara verrà poi trasmessa in chiaro in differita alle ore 14.00 su Rai Uno.

  • Roma, Pallotta svela progetto nuovo stadio

    Roma, Pallotta svela progetto nuovo stadio

    Dopo gli annunci sul nuovo Filadelfia che risorgerà sulle sue stesse ceneri rievocando il mito del Grande Torino, il progetto per lo stadio Milan abbozzato e la certezza Juventus Stadium che si è rivelato un modello vincente da seguire, giungono le prime immagini anche del nuovo stadio della Roma, presentato dal presidente Pallotta che ne ha svelato i dettagli nella sala della Promoteca del Campidoglio, alla presenza di uomini delle istituzioni (il sindaco della capitale Ignazio Marino) e uomini legati alla Roma del passato e del presente: da Bruno Conti a Falcao e Giacomo Losi a capitan Francesco Totti. Un giorno speciale, dunque, per la Roma giallorossa che presto avrà una casa tutta sua.

    “Presto”, ossia tra due anni, termine già fissato per il completamento dei lavori ed annunciato quest’oggi dal presidente Pallotta al fine di poter ospitare le gare casalinghe della Roma a partire dal campionato 2016/2017. I posti disponibili saranno 52 mila, aumentabili fino a 60 mila. La location sarà Tor di Valle, a metà strada tra il centro città e il principale aeroporto capitolino, Fiumicino.

    Roma, svelato il nuovo stadio | foto da web
    Roma, svelato il nuovo stadio | foto da web

    Il progetto della struttura si preannuncia realmente avvenieristico, realizzato con una tecnologia stupefacente, così come lo stesso Pallotta ha affermato. Sarà considerato “il nuovo Colosseo” (ma il nome non sarà questo) e, sulla scia dell’antica arena dove combattevano i gladiatori, dovrà suscitare timore nei confronti degli avversari, con le tribune a ridosso del campo da gioco, ricalcando il modello – ormai ben noto – degli impianti inglesi.

    Per quanto riguarda l’aspetto dei finanziamenti, il progetto stadio verrà realizzato  esclusivamente con capitali privati, ma non provenienti dalla Cina, così come ha ribadito il presidente Pallotta. La cifra complessiva si aggirerà attorno ai 300 milioni di euro, anche se il progetto nel suo complesso arriverà ad un esborso di un miliardo di euro: in ogni caso, comunque, la proprietà dello stadio sarà della Roma. Sarà, così, un bel regalo ai tifosi perchè l’Olimpico ha fatto ormai il suo tempo ed il nuovo impianto giallorosso sarà senza dubbio un’opportunità in più per la squadra, che ne riceverà un’importante spinta psicologica: “i nostri giocatori non dovranno fare più tutta quella strada per raggiungere i tifosi”. 

    Una nuova pagina della storia giallorossa, dunque, sarà accompagnata dal nuovo tempio: i tifosi sono già in trepidante attesa per quello che in molti hanno ribattezzato il “giardino di Garcia”.

  • Torino, il nuovo Filadelfia sarà realtà

    Torino, il nuovo Filadelfia sarà realtà

    Ricostruire sulle macerie e realizzare un sogno: questi sono i due obiettivi che stanno per divenire realtà a Torino, sponda granata dove il nuovo Filadelfia potrebbe presto vedere la posa della prima pietra. Ci sono già i numeri (otto milioni di euro), il progetto realizzato dall’architetto Aimetti che ricalca in maniera impressionante l’originale, la volontà delle istituzioni (Comune e Regione). Sembra, dunque, che la strada sia ora in discesa. Si tratta della rinascita di “un tempio sacro”, quasi un luogo di culto in cui il Grande Torino fu imbattuto per sei anni e ben cento gare consecutive, dal 17 Gennaio 1943 alla tragica data del 4 Maggio 1949, quando avvenì il drammatico incidente di Superga, ed in cui venne realizzato lo storico e mai eguagliato risultato di 10 a 0 contro l’Alessandria. Per questo motivo la realizzazione del progetto assume un sapore davvero speciale e non solo per i nostalgici di quei tempi: si tratterebbe di un importante opera per tutta la città di Torino e per il Piemonte.

    Il progetto del nuovo Filadelfia | foto da web
    Il progetto del nuovo Filadelfia | foto da web

    L’impianto prevederà due campi riscaldati, uno per la prima squadra e uno per la Primavera e il patron del Torino Cairo ha ribadito la volontà di usufruirne pienamente, versando il milione di euro di competenza del club in rate parallele a quelle di competenza del Comune, ma ad una condizione: che sia prevista una schermatura completa per gli allenamenti non aperti al pubblico per evitare che, dai balconi dei palazzi vicini, ci possa essere un assiepamento per assistere agli allenamenti della squadre. Dando per scontata la realizzazione di questo dettaglio imposto dal club, per il resto sembra che tutto sia a posto; c’è l’accordo sulla suddivisione dei costi: 3,5 milioni a carico del Comune, 3,5 milioni a carico della Regione e 1 milione – come detto – a carico del club che verrà erogato dalla Fondazione “Mamma Cairo” dedicata proprio alla madre del presidente, grande tifosa granata. All’impianto Filadelfia si affiancherà, poi, nei prossimi anni anche il museo che prevederà una spesa di ulteriori 3 milioni di euro e che conterrà tutti i cimeli che attualmente si trovano a Grugliasco.

    L’unico nodo da sciogliere sembra, ora, quello relativo alla conferma dello studio di fattibilità realizzato dagli architetti: non per i contenuti ma per la forma, ossia per le questioni legate all’affidamento diretto della realizzazione del Filadelfia. Sarà ora, in tempi brevi, il cda della Fondazione Filadelfia a decidere quale strada intraprendere con un occhio ben attendo al rispetto dei tempi previsti originariamente: la data fissata per il taglio del nastro è il 4 Maggio 2016 in occasione dell’anniversario numero 67 dalla tragedia di Superga.

    Rinascere per rivivere, rinascere per non dimenticare: il nuovo Filadelfia potrebbe rappresentare tutto questo.

  • MotoGp Qatar, vince Marquez ma Rossi c’è

    MotoGp Qatar, vince Marquez ma Rossi c’è

    All’indomani del Gran premio in Qatar di MotoGp, prima gara della stagione, le sorprese e gli esiti inattesi non sembrano mancare e, per gli appassionati italiani, è ancora tempo di sognare con il ritrovato Valentino Rossi. Se Marc Marquez, come ampiamente anticipato alla vigilia, è l’uomo da battere della MotoGp e lo ha confermato con la vittoria ottenuta in Qatar, Valentino Rossi ha tutta l’intenzione di riscattare gli anni grigi e riassaporare il gusto e l’adrenalina delle prime posizioni, della lotta al vertice. Il suo secondo posto ottenuto dopo un bel duello con lo stesso Marquez esprime tutto questo: un duello fino all’ultimo giro fatto di staccate entusiasmanti, con un Valentino che pur partiva dalle retrovie ma che è stato capace di farsi largo tra gli avversari più giovani e, in teoria, affamati. Un duello d’altri tempi, di quelli cui Valentino Rossi era abituato ma che da tempo non riaffrontava, a 340 chilometri orari di velocità. In apparenza, però, a giudicare dalla gara di ieri sembra che nulla sia cambiato o, meglio, che tutto sia tornato com’era prima per il pilota di Tavullia: la sua fame di vittoria, a quanto pare, non è affatto svanita e, anzi, il buon feeling con la sua ritrovata Yamaha potrà essere un fattore decisivo nel corso della stagione.

    MotoGp, vince Marquez ma Rossi c'è
    MotoGp, vince Marquez ma Rossi c’è

    A ben vedere, però, è pur necessario sottolineare che il Marquez del Qatar è riuscito a vincere la prima gara della stagione di MotoGp pur se convalescente, con una caviglia in disordine e avendo saltato tutta la sessione invernale di test per infortunio: insomma, il suo potenziale è nettamente superiore a quello mostrato ieri.

    E gli altri? L’altro spagnolo Dani Pedrosa si è posizionato terzo, proprio alle spalle di Valentino Rossi, mentre Jorge Lorenzo è caduto fin dal primo giro. Al quarto posto è giunto Espargarò su Yamaha, mentre quinto si è collocato Andrea Dovizioso su Ducati che, così, sembra iniziare positivamente la stagione dopo le difficoltà degli ultimi anni. Al sesto posto l’altro pilota Ducati, compagno di squadra di Andrea Dovizioso, Crutchlow che però ha tagliato il traguardo senza benzina. Al settimo posto si è collocato Scott Redding, poi a seguire Nicky Hayden, Colin Edwards e l’italiano Andrea Iannone.

    In ogni caso, il mondiale di MotoGp è appena iniziato ma, a giudicare dall’”antipasto”, sarà molto interessante.

  • MotoGp al via con il Qatar

    MotoGp al via con il Qatar

    Domenica alle ore 20 italiane (22 ora locale) è in programma la prima gara del campionato del Mondo di MotoGp, unica gara in notturna, in Qatar con tante novità al via ma con una certezza apparente: Marc Marquez super favorito per la vittoria, nonostante la il tutore nero alla caviglia destra che lo accompagna in questi giorni. D’altronde, è lui l’uomo da battere, vittorioso nella scorsa edizione della MotoGp nonostante fosse un debuttante, capace di vincere in tutte e tre le classi. Per lui il Gp del Qatar sarà un’incognita considerando che, proprio a causa del problema alla caviglia, non è riuscito a girare in pista. Oltre a Marquez, però, l’altro spagnolo Pedrosa potrebbe essere l’uomo rivelazione in sella alla sua Honda. Oppure, Jorge Lorenzo su Yamaha che lo scorso anno ha messo a segno una stagione fantastica in termini di successi anche se è stato limitato dagli infortuni. E poi mai dimenticare Valentino Rossi: nonostante i trentacinque anni compiuti, la sua voglia di gareggiare e di vincere non si è mai placata, ancor di più dopo i segnali positivi dello scorso anno. Valentino Rossi ha partecipato attivamente alla realizzazione e allo sviluppo della sua moto, ha cambiato anche gran parte della squadra salutando dopo ben tredici anni di collaborazione Jeremy Burgess. Per Valentino Rossi sarebbe il decimo successo in un mondiale ma, ovviamente, tale circostanza sembra essere un’ipotesi molto ottimistica considerando l’assoluto dominio spagnolo degli ultimi anni: eppure, tutto è possibile e sognare non costa nulla.

    MotoGp al via in Qatar | foto da web
    MotoGp al via in Qatar | foto da web

    Infine, da considerare anche la Ducati che – dopo un triennio di grandi sofferenze – è ancora un’incognita. La squadra tecnica è stata tutta rivoluzionata e come “uomo di punta” è stato confermato il romagnolo Andrea Dovizioso.

    Le novità della MotoGp 2014 non riguardano solo le moto e gli sviluppi tecnici, bensì anche l’emittente televisiva che trasmetterà le gare. Addio, dunque, alle storiche telecronache di Guido Meda (memorabile il suo “tutti in piedi sul divano”) e spazio alla novità di Sky che da quest’anno ha deciso di puntare molto sui motori. La voce narrante sarà quella di Zoran Filicic con il commento tecnico affidato all’ex pilota Loris Capirossi. Dieci gare della MotoGp saranno in esclusiva Sky, mentre altre otto – tra cui quella di domani in Qatar – saranno trasmesse in chiaro su Cielo.

  • Balotelli difende Galliani e Seedorf

    Balotelli difende Galliani e Seedorf

    Quando Mario Balotelli parla – anzi, scrive – fa sempre notizia. Ormai, ci si è fatta l’abitudine ma ogni volta i suoi tweet o i suoi “post” fanno sempre discutere. Basti pensare che lui stesso abbia scelto il suo profilo Twitter (FinallyMario) per annunciare al mondo la paternità riconosciuta della piccola Pia dopo più di un anno di polemiche a distanza con la ex compagna Raffaella Fico. A ben vedere, poi, pare che il profilo Facebook che porta il nome di Mario Balotelli non sia gestito personalmente da Super Mario, bensì da alcuni suoi amici e molti della sua “cerchia” seguono questo profilo. In ogni caso, la sostanza non sembra cambiare e, dunque, il Balotelli pensiero è espresso in forma molto chiara. L’argomento in questione è il Milan, in generale, toccando diversi tasti al momento molto dolenti. Il primo è quello relativo alla posizione del tecnico Clarence Seedorf che, secondo Balotelli, deve rimanere in rossonero e non è opportuno, nè giusto, giudicarlo dopo solo due mesi di lavoro. Per la serie: “Date tempo a Seedorf e ne usciremo, non si può criticare un allenatore dopo solo due mesi”. 

    Balotelli difende Galliani e Seedorf
    Balotelli difende Galliani e Seedorf

    Argomento tifosi milanisti, ormai sul piede di guerra contro tutto e tutti, al punto da scendere negli spogliatoi per incontrare la squadra: Mario Balotelli dice di capirli e di comprendere il loro “palato fine” ma sottolinea come la contestazione a lui riservata gli abbia fatto male al punto da indurlo a pensare di dover andare via, nonostante sia milanista dalla nascita, qualora per i tifosi fosse un peso. “Me ne farò una ragione, ma l’importante è essere chiari ed onesti”. 

    Argomento Adriano Galliani, ormai più fuori che dentro la società rossonera, in bilico tra un passato glorioso e un presente da cancellare, criticato senza mezzi termini dallo stesso presidente Berlusconi, proprio lui che per anni gli ha concesso di buon grado carta bianca nella gestione della società e del mercato, pur riducendo drasticamente (negli ultimi anni in special modo) le risorse disponibili. Secondo il Balotelli-pensiero, Adriano Galliani deve rimanere al Milan perchè “nessuno può permettersi di criticare Galliani o di licenziarlo, è il migliore al mondo nel suo ruolo”.

    Così decretò il Balotelli-pensiero.