Autore: Simona Granieri

  • Lega pro, Prima Divisione: la situazione dei gironi A e B

    Lega pro, Prima Divisione: la situazione dei gironi A e B

    La 28 esima giornata di Lega Pro prima divisione girone A, disputata la scorsa settimana, ha confermato il periodo di rallentamento della capolista Gubbio, fermata sul pareggio per 1-1 dal Pergocrema. Dello stop parziale ha approfittato l’inseguitrice Sorrento, che ha sconfitto il Lumezzane, portandosi ad 8 punti dalla capolista. Al terzo posto la Salernitana che ha sconfitto in rimonta la Cremonese, mantenendo il distacco di cinque punti al Sorrento e scavalcando l’Alessandria, fermata al 90′ a Reggio Emilia da un gol di Termelin, che ha rilanciato le ambizioni play-off degli emiliani granata.

    Quinto e sesto posto sono, ora, molto ravvicinati fra loro: con Verona e Lumezzane a 39 punti, e Reggiana, Como e Bassano. Anche il Como non dev’essere considerato fuori dalla corsa ai play-off, reduci dalla nona vittoria stagionale (4 a 2 al Pavia) ed artefici di una grande rimonta, dalla zona play-out di inizio stagione all’attuale sogno B ancora possibile.

    Nelle zone basse della classifica, lo scontro diretto Monza (21 punti) Paganese (22 punti) è terminato con un pareggio a reti inviolate e con poche emozioni, allontandando entrambe le squadre dalla terz’ultima Pergocrema a quota 28 punti. Sempre in zona play-out, il posticipo del lunedì fra Sud Tirol e Spal è terminato con un pareggio per 2 a 2, che consente alla Spal di portarsi a quota 36 punti, agganciando il Ravenna, ed il Sud tirol, invece, si porta a 29 punti, al quart’ultimo posto.

    Il prossimo turno, in programma il 10 Aprile, prevede i seguenti incontri: Hellas Verona-Salernitana; Pavia-Sorrento; Spezia-Spal; Gubbio-Bassano Virtus; Reggiana-Ravenna; Alessandria-Pergocrema; Sudtirol-Monza; Paganese-Lumezzane; Cremonese-Como.

    Nel girone B, la notizia più rilevante è la sconfitta della Nocerina contro il Taranto, dopo una serie di ben 21 partite senza sconfitte, conservando, però, sempre un copioso e rassicurane vantaggio, con ben 10 punti di vantaggio sulla seconda, il Benevento, vittorioso in trasferta ed in rimonta a Lucca per 2 a 1.

    Il discorso play off sembra circoscritto, ormai, solo a Nocerina, Benevento, Atletico Roma (al terzo posto), Taranto e Juve Stabia, con i pugliesi che hanno agganciato al quarto posto la Juve Stabia approfittando proprio  della sconfitta della Juve Stabia contro l’Atletico Roma.

    Bisogna, poi, prestare attenzione alla posizione del Foggia, non completamente escluso dalla zona promozione:  i pugliesi recupereranno il loro match domenica prossima sul campo del Siracusa, ed una vittoria potrebbe rilanciare la squadra di Zeman, ora a quota 41 punti, portandola ad un solo punto dalle due quart’ultime, ossia la Juve Stabia ed il Taranto.

    Da segnalare, inoltre, che anche Barletta e Cavese hanno una gara in meno.

    In zona play-out, fondamentale successo del Pisa contro il Foligno, che consente ai toscani di portarsi a quota 32 punti, ossia uno in più di Cosenza e Ternana, che hanno vinto le partite in casa, rispettivamente con Gela e Viareggio. Il successo del Cosenza, in particolare, è stato firmato dalle reti dei due “big”,  Biancolino e Stefano Fiore.

    Fondamentale, poi, anche la vittoria del Barletta per 3-2 nel derby con l’Andria, che consente al Barletta di staccare molte concorrenti dirette come Viareggio, Foligno, Gela e Andria. Il fanalino di coda Cavese pareggia 0-0 contro la Virtus Lanciano, portandosi a meno sei dalle penultime ossia Foligno e Viareggio.

    Il programma del prossimo turno, in programma il 10 Aprile, sarà il seguente:  Juve Stabia-Ternana; Foligno-Taranto; Gela-Siracusa; Foggia-Pisa; Virtus Lanciano-Cosenza; Viareggio-Cavese; Benevento-Barletta; Andria Bat – Atletico Roma.

  • Juventus che sorpresa! Krasic e Matri ridimensionano la Roma

    Juventus che sorpresa! Krasic e Matri ridimensionano la Roma

    Una vittoria tanto importante quanto inattesa, in un Olimpico quasi interamente giallorosso, di una Juve che sembra aver ritrovato il gioco e la grinta perduta. Un 2 a 0 frutto di determinazione e lucidità ritrovata.

    Una Juve priva di Buffon, ma con uno Storari in grande spolvero, protagonista di almeno tre straordinarie parate su Totti, Vucinic e De Rossi, che non fa rimpiangere Buffon e che si esalta nello stadio che lo scorso anno lo portò ad accompagnare la Sampdoria di Del Neri in Champions League.

    Una prestazione sorprendente date le difficoltà del momento, in una Juventus che si riscopre squadra dopo tanto tempo, che nei big match non delude mai. Una Juventus coperta ma che sa ripartire, con un ritrovato Krasic di nuovo padrone della sua fascia, con Pepe che – in un ruolo sperimentale – non delude, tranne in qualche fase di gioco in cui si è ritrovato eccessivamente vicino al serbo nelle discese sulla fascia.

    Buona prestazione anche di Grosso, assente per molto tempo, che offre buoni spunti di spinta e di copertura, con personalità, crossando ed offrendo assist importanti (come quello per Pepe, poi parato da Doni); così come di Motta, uscito per infortunio dopo aver disputato la migliore partita in maglia bianconera. E’ tornata la Juve, è tornato il carattere e l’orgoglio, soprattutto nella ripresa, quando la squadra di Montella è stata messa alle corde, subendo l’iniziativa dei bianconeri.

    Del Neri elogia la sua Juve: “Era una partita fondamentale e difficile, era complesso far risultato, siamo molto contenti. Siamo capaci di tutto, di battere le grandi e di perdere con le piccole, ma in una fase di ristrutturazione ci può stare”. Un elogio particolare per Matri, “terminale fantastico”: “Lui è decisivo nel segnare il secondo gol, importante nel dare profondità, freddo nel concretizzare, forse più di Pazzini”. Ringraziamenti di Del Neri anche per Motta:  “Motta ha dato una grande mano, dev’essere più costante ma se gioca come oggi può far bene, ha bloccato Vucinic”.

    In casa Roma ci si aspettava di più da Menez, al quale Montella aveva dato fiducia dal primo minuto, anche se sfortunato nel colpire la traversa al 27′ del secondo tempo con Storari battuto, due minuti prima del raddoppio di Matri in contropiede. E si è notata una certa leggerezza difensiva, con la squadra che si è allungata troppo soprattutto nel secondo tempo, in un dejavù degli ultimi match della gestione Ranieri.

    Così come ha deluso la prestazione di capitan Totti, poco brillante in alcuni scatti, autore di un bel destro al volo ravvicinato bloccato, però da un Super Storari.

    Montella, alla prima sconfitta della sua gestione, cerca di non essere troppo pessimista: “Abbiamo fatto un buon primo tempo, bisogna guardare avanti, il campionato è ancora aperto, la partita con l’Udinese sarà decisiva. Oggi siamo stati anche sfortunati, ma è stato anche merito di Storari per i grandi interventi”.

    Il risultato permette alla Juventus di avvicinare la zona Europa e di portarsi a sole due lunghezze dalla Roma.

    Le pagelle:  

    Roma: Doni 5.5 ; N.Burdisso 5.5, Mexes 6, Juan 4.5, Riise 5.5 ; Pizarro 5, De Rossi 5.5 ; Menez 6, Perrotta 5.5 , Vucinic 6; Totti 6.5.

    Juventus: Storari 8; Motta 7, Barzagli 6.5, Bonucci 6.5, Grosso 6.5; Aquilani 7, Felipe Melo 6.5, Marchisio 6.5; Krasic 7, Matri 7 , Pepe 6.5.

  • Roma – Juventus: ansia per Bonucci e Marchisio, Borriello ancora out

    Roma – Juventus: ansia per Bonucci e Marchisio, Borriello ancora out

    Il tanto atteso giorno è arrivato: Roma – Juventus, posticipo di questa sera, rivelerà chi delle due squadre può credibilmente rincorrere l’obiettivo che ricerca, ossia l’Europa.Il quarto posto per la qualificazione in Champions League per la Roma, l’Europa League per la Juventus, anche se Del Neri ha dichiarato di voler credere ancora nel quarto posto.

    E’ stata una vigilia insolita per questo match, solitamente accompagnato solitamente da provocazioni e dichiarazioni pepate, testimonianza della storica rivalità fra i due club che risale alle sfide degli anni ’80: la situazione di classifica attuale, però, sembra aver sopito le antiche diatribe, focalizzando l’attenzione sulle problematiche imminenti da affrontare.

    Mancherà, com’è noto un protagonista fondamentale, il capitano Alex Del Piero – infortunatosi in allenamento, rientrerà fra 15 giorni – così come Giorgio Chiellini, fermato da un infortunio in Nazionale.

    Del Neri, chiamato in causa per commentare gli ennesimi stop stagionali, ha assolto il campo di Vinovo (e l’umidità) dalle responsabilità degli infortuni, rilevando che si tratta spesso “di infortuni traumatici”. Lievi acciacchi per Bonucci e Marchisio, che sono comunque partiti per Roma ma che dovrebbero stringere i denti per essere in campo dal primo minuto. “Bonucci e Marchisio hanno riportato lievi acciacchi. Il centrocampista ha subito un trauma al collo in uno scontro di gioco, mentre il difensore ha lamentato dolore all’alluce del piede sinistro. Ha già fatto una radiografia che é risultata negativa”.

    Del Neri ha preparato la partita in modo diverso dal solito, accantonando il suo classico 4-4-2 per provare un 4-3-3 utile a sopperire le defezioni in attacco, con Krasic, Pepe e Matri in attacco, con le ali chiamate a ruoli offensivi per supportare l’ex attaccante del Cagliari, che staattraversando un buon momento di forma ed è galvanizzato anche dal primo gol in maglia Azzurra segnato la scorsa settimana.

    In alternativa, nell’eventualità negativa che Marchisio non dovesse farcela proprio all’ultimo minuto, Pepe verrebbe arretrato a centrocampo, con l’inserimento di Toni in attacco al fianco di Alessandro Matri.

    La formazione bianconera sarà la seguente: Buffon; Motta, Bonucci, Barzagli, Grosso; Aquilani, Felipe Melo, Marchisio; Krasic, Matri, Pepe. In panchina siederanno Storari, Sorensen, Grygera, Salihamidzic, Giandonato, Toni, Libertazzi.

    Più che la tattica, però, in casa Juve è l’aspetto psicologico ad apparire la chiave decisiva del match, il fattore su cui far leva per risollevarsi dall’attuale momento delicato, anche – e soprattutto – alla luce delle dichiarazioni di alcuni protagonisti (da Buffon a Chiellini a Marchisio), che hanno segnalato come in maglia bianconera la loro autostima si riduca notevolmente (rispetto a quando giocano con la maglia della Nazionale) a causa delle numerose difficoltà affrontate nelle ultime stagioni.

    La Roma di Montella, invece, scenderà in campo con un 4-2-3-1 con Perrotta e Vucinic alle spalle di capitan Totti, l’uomo più in forma del momento. Doni; N. Burdisso, Mexes, Juan, Riise; Pizarro, De Rossi; Menez, Perrotta, Vucinic; Totti. In panchina andranno Lobont, Cassetti, Rosi, Simplicio, Brighi, Taddei, Borriello. L’unica possibile variazione potrebbe riguardare l’inserimento di Taddei al posto del francese Menez, ma appare probabile che il brasiliano siederà in panchina.

    L’allenatore romanista, che ancora non conosce quali saranno le sue sorti per il prossimo campionato, alla vigilia si è dichiarato ottimista e fiducioso, dichiarando di ritenere la sua squadra superiore all’avversaria, rispettando la Juventus ma con la consapevolezza di poter far leva su alcuni evidenti limiti dei bianconeri.

  • Lecce – Udinese, ultime e probabili formazioni

    Lecce – Udinese, ultime e probabili formazioni

    Allo stadio Via Del Mare di Lecce, alle 15, Lecce – Udinese sarà una partita importante per testare le reali ambizioni dell’Udinese dei miracoli di Guidolin, reduce dal suo record di ben 13 risultati utili consecutivi, imbattuta nel girone di ritorno (l’ultima sconfitta risale al 3-2 contro la Lazio). Il Lecce, invece, ha un urgente bisogno di punti salvezza, per non perdere le distanze dalle squadre che la precedono (Brescia, Cesena e Sampdoria).

    Il divario potenziale sembra, dunque, immenso fra le due squadre: l’attacco delle meraviglie formato da Sanchez e Di Natale contro una delle difese più perforate del campionato. Il riscontro del campo, però, può rivelare sempre delle sorprese, soprattutto in uno stadio “difficile” come quello Salentino, dove quest’anno hanno perso Juventus, per 2 a 0, ed hanno pareggiato Milan ed Inter.

    Guidolin, per questo, nella presentazione del match è parso molto orientato alla prudenza, ” Vogliamo lottare fino alla fine per tagliare un traguardo importante. Si percepisce euforia all’interno dello spogliatoio e anche dall’esterno. Siamo sempre sotto esame e in discussione, non diamo niente per scontato.  Conosciamo bene la forza del Lecce e le difficoltà che troveremo in Salento. Non si può essere sempre al 100% e pensare di andare a fare risultato su tutti i campi ogni domenica, perché nessuno ci riesce, nemmeno il Barcellona o il Real Madrid. Gli avversari sono in campo proprio per impedirti di realizzare ciò che vorresti fare”.

    Guidolin deve rinunciare a Pinzi a centrocampo per squalifica, e lo sostituirà con Abdi; per il resto, schiererà il collaudato 3-5-2: Handanovic, Benatia, Zapata, Domizzi; Isla, Abdi, Inler, Asamoah, Armero; Di Natale, Sanchez, con in panchina Corradi, Denis, Pasquale, Coda, Belardi, Badu e Cuadrado.

    De Canio, ex allenatore dei friulani, teme molto l’Udinese e la considera attualmente la squadra più in forma del campionato. Per questo, è intenzionato a scegliere un 4-4-1-1, modulo da contropiede che in casa ha ben funzionato in altre occasioni, con Di Michele unica punta, supportato da Olivera. L’attaccante non potrà essere in perfetta forma poichè rientra da un lungo stop (assente dalla partita contro la Juventus a Febbraio), ma la sua presenza è importante per gli equilibri dei giallorossi.

    Per il resto, la formazione è la seguente: Rosati; Tomovic, Fabiano, Ferrario, Brivio; Munari, Vives, Bertolacci, Mesbah; Olivera; Di Michele. Con in panchina: Benassi, Donati, Gustavo, Grossmuller, Piatti, Chevanton, Corvia. Giacomazzi è assente per squalifica.

    Arbitrerà De Marco di Chiavari.

  • Napoli – Lazio: sognando in grande

    Napoli – Lazio: sognando in grande

    Napoli-Lazio potrebbe essere una partita fondamentale per gli equilibri del campionato, soprattutto se questa sera il derby Milanese dovrebbe concludersi con un pareggio. In tal caso, il Napoli potrebbe avvicinare i primissimi posti e continuare a rincorrere il sogno scudetto.

     In ogni caso, la vittoria per i partenopei sarebbe fondamentale anche perchè la Lazio è una diretta concorrente per la zona Champions. Per i biancocelesti, invece, una vittoria al San Paolo sarebbe una fortissima spinta psicologica per continuare a credere nel quarto posto. A testimonianza dell’ ‘importanza del match, il San Paolo – nonostante l’ora di pranzo (fischio d’inizio alle 12,30) – sarà gremito: si prevedono circa 60.000 spettatori, e la presenza dell’ex beniamino Careca in tribuna.

    Per abituare la squadra all’orario insolito, Mazzarri ha programmato nei giorni scorsi degli allenamenti mirati, in tarda mattinata, ed a porte chiuse per preparare indisturbato una partita tanto delicata, mentre l’allenamento di rifinitura si è svolto al San Paolo per valutare l’ “effetto luce” di mezzogiorno. La meticolosità dell’allenatore toscano, inoltre, lo ha indotto ad adottare tattiche di depistaggio per nascondere la formazione da schierare. “Le valutazioni sono fatte anche in base agli avversari, comunque in difesa ho l’imbarazzo della scelta, quindi deciderò all’ultimo momento, provandoli tutti”. Le indiscrezioni rivelano che in settimana il tecnico ha provato spesso la linea a tre difensiva formata da Santacroce, Cannavaro e Ruiz, anche se pare probabile l’inserimento di Campagnaro ed Aronica. Per il resto, sono indisponibili Grava e Zuniga, ed in attacco è scontata la presenza del tridente delle meraviglie Hamsik-Lavezzi-Cavani in attacco. Mazzarri, dunque, potrebbe schierare un 3-4-2-1 con De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Pazienza, Yebda, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Cavani.

    In casa Lazio, Edi Reja è perfettamente consapevole del clima di fuoco che la sua squadra dovrà affrontare, lui che conosce bene il San Paolo e che a Napoli ha lasciato uno splendido ricordo. Per questo, Reja agisce da psicologo, cercando di allontanare dalle menti dei suoi la paura e la pressione di un match tanto importante. “Se scendessimo in campo con paura la partita è gia persa. Dobbiamo evitare di commettere lo stesso errore fatto a San Siro contro il Milan”.

    Per i biancocelesti sarà un match fondamentale, ancor di più rispetto al Napoli. “Dobbiamo dimostrare di essere all’altezza della squadra di Mazzarri, con un risultato positivo la fiducia nei nostri mezzi aumenterebbe e la zona Champions sarebbe più vicina “.

    Reja, però, deve fronteggiare non pochi problemi di formazione, dati i numerosi infortuni e le squalifiche di Radu, Matuzalem e Ledesma,  e cercherà una soluzione più coperta, optando per un 4-1-4-1, che gli permetterebbe di coprirsi dagli attacchi sugli esterni del Napoli e di limitare gli spazi centrali di “Marechiaro” Hamsik, lasciando Zarate come unica punta di ruolo.

    La probabile formazione dovrebbe essere la seguente: Muslera in porta, Lichtsteiner, Biava, Dias e Garrido in difesa;  Brocchi, Gonzales, Hernanes, Mauri, Sculli e Zarate, con le soluzioni Foggia e Floccari in panchina. Il tecnico, però, così come Mazzarri, gioca a nascondere le sue scelte, per mantenere ai massimi livelli la concentrazione dei suoi giocatori: “Non ho ancora dato indicazioni a nessuno. Tutti devono essere pronti, e sentirsi discussione, deciderò solo domani”.

    Fra i numerosi spunti che la partita può offrire, è singolare che il match si giochi proprio al termine della settimana che ha fatto registrare lo “scontro fisico” fra i due presidenti Lotito e De Laurentiis, avvenuto martedì sera a margine di una cena organizzata dalle diverse società di serie A per discutere dell’assegnazione dei diritti televisivi per la prossima stagione.

    I due vulcanici presidenti non sembravano essere d’accordo sui criteri da adottare per la suddivisione dei 200 milioni fra i 20 club di serie A, e dopo un diverbio molto acceso, si èinnescato un incontro piuttosto ravvicinato, di insulti, spintoni e qualche pugno, presto “sedato” dall’intervento dei presenti Galliani e Lo Monaco. 

    Chissà se domani i due presidenti avranno l’occasione per chiarirsi in tribuna, oppure se il risultato del campo sarà l’occasione per scatenare un secondo round!

  • Roma – Juventus, Montella – Del Neri: la sfida

    Roma – Juventus, Montella – Del Neri: la sfida

    Ci sono partite che valgono una stagione, non perchè decisive per la vittoria di un trofeo, ma perchè possono rappresentare ua svolta, un bagliore che rischiara un periodo oscuro. Roma – Juventus, soprattutto in casa bianconera, può essere tutto questo: un trampolino verso la volata finale, per ritrovare quella voglia e quella grinta smarrita, evitando un progressivo declino verso l’anonimato, e cercando di lottare per raggiungere un obiettivo, seppur minimo: l’ ingresso in Europa.

    Roma – Juventus
    è la sfida di due rivali, ex protagoniste dei campionati di qualche anno fa, che si ritrovano – in modi diversi – a dover pensare al futuro più che al presente, a dover progettare più che giocare. La Roma progetta un rilancio in grande stile, con la proprietà americana ed una copiosa campagna acquisti, la Juventus annaspa nella confusione della scelta della strada da seguire, in bilico fra l’ennesima rivoluzione, o la continuazione del deludente presente.

    Ma il richiamo della sfida, che evoca tanti ricordi di un passato glorioso, è più forte di tutto.

    In casa Juve, Del Neri vorrebbe una risposta di carattere dai suoi giocatori, nella consapevolezza che è proprio in sfide di blasone come questa che l’orgoglio ferito dei campioni può risvegliarsi, com’è già accaduto quest’anno con la vittoria di San Siro contro il Milan, e la vittoria a Torino contro l’Inter. La mia squadra ha dimostrato di saper affrontare le partite importanti. “Ci aspettiamo un Olimpico molto carico che saprà dare stimoli anche a noi. Abbiamo ancora obiettivi da inseguire e battere la Roma è uno di questi, anche perché ci porterebbe a due punti da loro… E poi gli obiettivi nel calcio ci sono sempre: vincere le partite, raggiungere l’Europa. Anche se la classifica al momento non è positiva, non abbiamo intenzione di abbandonare le nostre abitudini quotidiane, ovvero dare il massimo, sempre”.

    La Juve, però, sarà priva di due campioni che avrebbero potuto giocare un ruolo essenziale nelle dinamiche dell’incontro: Chiellini in difesa e Del Piero in attacco, privando la squadra di solidità difensiva e di inventività in attacco (due dei principali problemi stagionali). Al posto del centrale difensivo giocherà Barzagli, in coppia con Bonucci, mentre in attaccoè molto probabile che Matri sarà affiancato sugli esterni da Pepe e Krasic, in un insolito schema d’attacco, con Toni in panchina. Del Neri, poi, si è espresso anche sulla questione Buffon, che le voci di mercato vorrebbero molto vicino alla Roma di Di Benedetto, con un conseguente scambio con Menez: “Mi tengo Buffon. E’ in ottime condizioni. Dà sempre il massimo è un grande motivatore. Non è semplice rientrare dopo 6, 7 mesi di inattività e dopo un’operazione delicata, quindi è normale che debba ritrovare ancora le sue caratteristiche. Lo può fare solo giocando e sono convinto che ci darà una grande mano in queste ultime gare”.

    Al pari di Del Neri, in casa Roma, Montella sembra poco interessato alle vicende di mercato ed al totoallenatore che lo riguarda, preferendo focalizzare la sua attenzione solo sul match. “Sono molto sereno e al futuro non ci penso sul serio, si sentono tante cose in contraddizione tra loro. Se arrivo al quarto posto non è detto che sia confermato, così se arrivo quinto magari resto. Per me però è molto più importante la partita domani, la squadra è stata molto distaccata da quanto stava avvenendo anche perché è abituata alle voci da tanto tempo. Ho visto i ragazzi molto concentrati per la partita, che è particolarmente importante”.

    Montella vorrebbe vedere in campo la Roma che vinse il derby contro la Lazio, determinata e concreta, volenterosa di vincere e lucida, e pare intenzionato a schierare Totti e Vucinic in attacco, con Menez e Borriello in panchina.

    Inedito il confronto fra i due allenatori, un esordiente come Montella ed un veterano come Del Neri, che sulla panchina della Roma, allenò proprio l’aeroplanino. Fra i due è rimasto un buon rapporto e Montella ricorda con piacere la gestione, seppur breve, del tecnico friulano: “Ho un ottimo rapporto con lui, mi faceva sempre giocare… E’ un ottimo allenatore lo abbiamo avuto per pochi mesi a Roma: le sue squadre giocano allo stesso modo, la Juve ha delle lacune e cercheremo di evidenziare i loro punti di debolezza”.

    Domani sera, alle 20.45 la parola al campo: le quote Snai sembrano credere poco nel colpaccio Juve, nonostante gli ultimi precedenti siano stati favorevoli alla Signora, quotandolo a 4,00; mentre il pareggio è quotato 3,40 e la vittoria della Roma ad 1,85.

  • Catania – Palermo: lo scudetto della Sicilia

    Catania – Palermo: lo scudetto della Sicilia

    Non solo derby al vertice della classifica fra Milan ed Inter: il ricco programma della trentunesima giornata di serie A prevede anche il derby siciliano fra Catania e Palermo, al Massimino.

    Gli ingredienti per un grande spettacolo ci sono tutti: le previsioni di una giornata di sole, con clima quasi estivo, una ritrovata cornice di pubblico, con il ritorno dei tifosi rosanero a Catania per la prima volta dopo gli scontri del 2007, le motivazioni delle due squadre in campo, con diverse finalità ma con un unico obiettivo, i tre punti.

    Il Palermo vuole delle conferme, per testare se il cambio in panchina voluto da Zamparini sia stato veramente una mossa giusta. I segnali dell’ultimo match giocato, la vittoria al Barbera con il Milan, appaiono più che incoraggianti, ma il derby è sempre una partita a sè, che può riservare risvolti imprevedibili.

    Un protagonista di assoluto rilievo, in casa Palermitana, sarà il fantasista Javier Pastore, che così si è espresso, non nascondendo la grande voglia di vincere, per la classifica e per il predominio dell’isola: “Quella di domenica sarà una partita molto importante. Dobbiamo affrontarla con molta concentrazione. L’anno scorso a Catania abbiamo sbagliato qualcosa e credo che questa volta non possiamo permetterci di sbagliare. Dobbiamo vincere, perchè è troppo importante per la città e per questo nostro momento che non è tanto buono“.

    Ed, in merito alla vittoria dell’andata, Pastore aggiunge un personale auspicio: “La vittoria dell’andata? La ricordo benissimo e spero che la partita di domenica sia uguale a quella dell’andata“.

    L’allenatore, Serse Cosmi, ha preparato meticolosamente la partita, consapevole di quanto un derby possa essere sentito dai tifosi. A tal proposito, in conferenza stampa, ha affermato di aver percepito dall’ambiente circostante l’importanza del match, paragonabile per la piazza Palermitana alla vittoria di uno Scudetto: “Non ho incontrato un paio di tifosi che mi hanno chiesto la vittoria. Ho incontrato tantissimi tifosi che me lo hanno chiesto. La gente vuole assolutamente questo risultato in quanto a questa partita viene dato un valore diverso. Tutti mi hanno fatto questa domanda, ma con serenità, sottolineando come rappresenti quasi uno Scudetto. Credo che sia non legittimo, ma naturale per la gente rosanero tener tanto a questo derby”.

    In merito alla formazione da schierare in campo, Cosmi non nasconde le carte, parlando del’importanza del ruolo di Miccoli nel suo 3-5-1-1 ed elogiandone le qualità:Miccoli centravanti nel 3-5-1-1? Solo in Italia pensiamo che il centravanti debba essere un attaccante grande e possente, basta guardare il Barcellona. Io impazzivo quando lo allenavo le prime volte, perché volevo che facesse altro. Lui si muoveva da prima punta anche quando volevo che facesse altro. Non e’ facile trovarlo in quanto lui ha una maniera sofisticata di muoversi, ma se lo trovi la palla la mette giu’ in qualsiasi modo possibile ed immaginabile”.

    Per quanto riguarda il capitolo infortuni, una buona ed una cattiva notizia. La prima riguarda il recupero di Pinilla, tornato acciaccato dagli impegni con la Nazionale, ma recuperato in extremis, garantendo abbondanza nel reparto d’attacco. “Pinilla è a disposizione, e sicuramente l’attacco è il reparto in cui ho più possibilità di scelta e sicuramente dovrò prendere delle scelte, alcune anche dolorose, dato che c’è abbondanza” . La cattiva notizia, invece, riguarda l’assenza dello sloveno Ilicic a centrocampo, per un infortunio muscolare riportato il Nazionale. Al suo posto, Cosmi sembra intenzionato a schierare Migliaccio: “Migliaccio a centrocampo? È una situazione che ho provato. Il tutto e’ legato anche all’assenza di Ilicic. In quel ruolo di interno lo vedo molto bene, con il Milan ha anche fatto una grande prestazione, quindi questo infortunio non ci voleva. Migliaccio in questo contesto può tornare a fare il suo ruolo”.

    Infine, un pensiero generale sul derby, e sull’importanza del fattore psicologico: ” Una partita è segnata da tanti altri fattori ma se entriamo in campo con la giusta mentalità possiamo far risultato”.

    In casa Catania, l’allenatore Diego Simeone (che con tutta probabilità potrebbe essere riconfermato per il prossimo anno) in settimana ha provato diverse opzioni tattiche, ma sembra probabile la presenza in campo della coppia d’attacco Lopez Bergessio supportati dal trequartista Ricchiuti, con Andujar in porta, Alvarez, Silvestre, Spolli, Marchese in difesa e Schelotto, Carboni e Lodi a centrocampo.

    La voglia di vincere il derby è fortissima anche in casa rossazzurra, anche in relazione alla salvezza. Obiettivo che il Catania non vuol nascondere, esprimendolo tramite le parole del direttore generale Lo Monaco: ” Vincere significherebbe mettere una seria ipoteca sulla salvezza. Proclami dal Palermo? Hanno voglia di conquistare i 3 punti, mi sorprenderebbe il contrario. Le nostre motivazioni sono al massimo. Il Palermo ha ormai poco da chiedere al campionato, mentre noi abbiamo ancora un obiettivo molto importante da raggiungere”.

  • Roma, Montali con Baldini. Ballottaggio Pradè – Sabatini

    Roma, Montali con Baldini. Ballottaggio Pradè – Sabatini

    L’arrivo di DiBenedetto alla Roma ha portato una ventata di cambiamenti, di nuovi programmi, di ristrutturazione societaria, nuove strategie di mercato. Prima di tutto, però, è necessario definire gli uomini che prenderanno parte a livello societario del progetto.

    Per i programmi futuri sembra vi sia convergenza sul nome di Gian Paolo Montali, attuale direttore operativo, come referente principale della proprietà, che verrebbe investito anche di compiti organizzativi e di rappresentanza della società a livello istituzionale, con un contratto biennale. L’intenzione di coinvolgere direttamente Gian Paolo Montali nel progetto, si è colta da alcuni “segnali” pressocchè inequivocabili, che hanno allontanato i “rumors” dei giorni scorsi.

    Ieri, infatti, a Roma si è svolto un vertice nel celebre studio legale Grimaldi, al quale ha partecipato lo stesso Montali – arrivato di buon’ora, alle 9.30 – oltre che l’avvocato Cappelli, in rappresentanza di UniCredit, e l’avvocato Baldissoni per lo studio Tonucci che segue Di Benedetto in Italia.

    Nel vertice si è discusso molto anche di calcio, e di problematiche attuali legate all’andamento della squadra, con Di Benedetto che ha da subito dimostrato di fidarsi di Montali, scegliendolo come principale interlocutore. L’americano si è voluto informare sulla gestione tecnica di Montella, sulla situazione dei rinnovi contrattuali di De Rossi e Menez, consigliando a Montali di convocarli in sede per conoscere le loro intenzioni e per proporre, eventualmente, un rinnovo contrattuale.

    Per quanto concerne il capitolo “potenziamento organigramma”, se Montali dovesse rivestire dal prossimo anno un ruolo di rappresentanza della Roma in Lega ed in Federcalcio, per l’area tecnica appare probabile il ritorno di Franco Baldini, braccio destro di Capello. Anche se il suo arrivo potrebbe essere posticipato di un anno, in quanto il suo contratto con la Federcalcio inglese scadrà nel Giugno 2012, al termine degli Europei.

    Se il responsabile tecnico diventasse Franco Baldini, è già delineato che il responsabile del mercato sarebbe Walter Sabatini, ex direttore sportivo di Lazio e Palermo, che sarebbe già stato contattato dall’avvocato Baldissoni. 

    Nei prossimi mesi, dunque, è previsto un contatto diretto con lo stesso Baldini, per conoscere le sue intenzioni. Qualora Franco Baldini non dovesse essere disponibile ad intraprendere nuovamente il progetto Roma, verrebbe sicuramente riconfermato Daniele Pradè, che ha ancora due anni di contratto come direttore sportivo in giallorosso.

    Il quadro, dunque, appare ancora non completamente delineato, restano molti nodi da sciogliere, com’è normale che sia in un progetto appena decollato. L’unica certezza è che l’americano Di Benedetto vorrebbe fortemente che la Roma riuscisse a centrare la qualificazione alla prossima Champions League, per i conseguenti benefici economici e per il conseguente ritorno di immagine; ma, se l’obiettivo – peraltro tutt’altro che semplice data l’attuale situazione di classifica – non venisse centrato, si opererebbe comunque un sostanziale rafforzamento sul mercato, puntando ad alcuni “colpi ad effetto”.

    Fra questi, pare ancora aperta la pista Gigi Buffon. Il 33 enne portiere bianconero, infatti, ancora in bilico fra la scelta di un rinnovo “a vita” con la maglia della Juventus, ed una cessione importante, che gli consentisse di giocare almeno altri quattro o cinque anni ai massimi livelli,  si è espresso positivamente sul progetto Roma a stelle e strisce: “Sarebbe molto importante l’ingresso nel calcio italiano di un personaggio di questo spessore e con una disponibilità simile”.  

  • Rizzoli e Rocchi talismani di Inter e Juve? Le statistiche dei big match

    Rizzoli e Rocchi talismani di Inter e Juve? Le statistiche dei big match

    Le statistiche, spesso, lasciano il tempo che trovano nel calcio, pronte ad essere smentite dall’imprevedibilità del campo. E’ questa la bellezza del calcio, ma è interessante, soprattutto prima dei big match, studiare i precedenti fra le due squadre protagoniste.

    Ancor di più in una giornata tanto ricca di spunti, come la prossima, con il derby milanese di sabato sera e la classica Roma Juve in programma in posticipo domenica sera.

    Le designazioni arbitrali hanno scelto Rizzoli per la stracittadina di Milano, e Rocchi per il posticipo dell’Olimpico. Curioso che, per entrambi i direttori di gara, si tratti della terza direzione nei rispettivi big match.

    Infatti, l’esperienza di Rizzoli nella stracittadina è iniziata con Inter-Milan dell’ 11 Marzo 2007, ed è proseguita con Inter-Milan del 29 Agosto 2009. In entrambi i casi, vinse l’Inter: nel 2007 per 2-1, nel 2009 per 4-0.

    Con Rizzoli, dunque, la cabala è tutta a favore dei nerazzurri di Leonardo, che si troverà per la prima volta ad affrontare il suo passato milanista. Nel complesso, l’Inter con Rizzoli vanta 13 vittorie, 4 pareggi e 3 sconfitte, mentre il Milan 11 vittorie, 1 pareggio ed 8 sconfitte.

    Rocchi, invece, sarà impegnato nel suo terzo Roma-Juventus, con i due precedenti favorevoli alla Juventus, con due vittorie nel campionato 2005-2006 (1-4 con Spalletti in panchina)e per 1-3 lo scorso anno, che portò alle dimissioni dello stesso Spalletti ed all’arrivo di Claudio Ranieri.

    Sarà confermato il detto “non c’è due senza tre”? Juventus ed Inter, naturalmente, se lo augurano, mentre Roma e Milan avrebbero preferito scaramanticamente un’altra designazione.

    Nel complesso, la Roma è stata arbitrata da Rocchi 22 volte, con un bilancio di 9 vittorie, 8 pareggi e 2 sconfitte, la Juventus è stata diretta 16 volte, con uno score di 11 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte. Quel che è certo, però, che la Roma Juventus di domenica perderà una delle tematiche più interessanti, ossia lo scontro fra i due capitani Totti e Del Piero, due delle ultime bandiere rimaste nel nostro campionato. I risultati degli esami strumentali, infatti, hanno evidenziato un risentimento muscolare che lo terrà fermo per 15 giorni, costringendolo a saltare la trasferta dell’Olimpico. Totti, in gran forma, invece ci sarà.

    Ed è un peccato che la partita perda lo scontro a distanza fra i due capitani, due assoluti protagonisti del calcio italiano degli ultimi quindici anni, campioni del mondo nel 2006, tanto diversi nel carattere e nella personalità, ma molto simili nei valori fondamentali della vita e del calcio, come l’attaccamento alle rispettive maglie: per questo, spesso rivali sul campo ma mai nemici. Non a caso, Alex dopo il record di gol di Francesco Totti con la maglia giallorossa (201), si era complimentato pubblicamente con il capitano della Roma: ” Quella che ha fatto Totti è una cosa fantastica, così come è fantastico il suo rapporto con la Roma”.

    Tornando al  tema delle statistiche, dopo i precedenti favorevoli alla Juve con l’arbitro Rocchi, un dato positivo per la Roma: i giallorossi sono in vantaggio nei confronti all’ Olimpico con la Juve, con 28 vittorie (l’ultima nel 2004 per 4-0, con tanto di sfottò da parte di Totti), contro le 23 vittorie in trasferta della Juventus e 25 pareggi.

    Nel caso del derby, invece, è sempre in vantaggio l’ Inter (nelle partite giocate in casa), con 25 vittorie contro le 22 dei rossoneri.

    E dopo tanti numeri, la parola al campo.

  • Toro: una vittoria per continuare a sognare la A

    Toro: una vittoria per continuare a sognare la A

    Imperativo vincere per continuare ad inseguire e sognare la serie A. Con la zona playoff distante solo un punto, in una classifica di serie B più che mai corta ed incerta, il Torino, questa sera nell’anticipo della 34 esima giornata, scende in campo all’Olimpico contro il Grosseto alla ricerca dei tre punti fondamentali per poter superare il Livorno in classifica, almeno virtualmente per una giornata, e portarsi, così, al sesto posto in classifica.

    I Granata sono reduci da un periodo di alti e bassi: nell’ultima giornata, una roboante vittoria in trasferta contro l’Ascoli per 4-0, nella settimana precedente alla vittoria in terra machigiana, l’esonero di Papadopulo dopo sole due panchine, avvicendato dal ritorno di Lerda, e l’annuncio del presidente Cairo di voler lasciare a fine anno.

    Il match sarà delicato anche per la forza dell’avversario. Il Grosseto, infatti, è appaiato ai granata in classifica con 44 punti e sta attravaersando un buon momento di forma, con sei vittorie quattro pareggi e due sole sconfite nella gestione Serena e sta ragionevolmente iniziando a sognare la promozione. Così come in gran forma è il suo attaccante principale, Sforzini, che va in gol da cinque partite consecutive, elogiato dall’allenatore Serena: “Sta attraversando un grande momento di forma, sono molto contento per lui e mi aspetto che vada avanti a segnare per altre cinque partite”.

    In casa Torino, invece, l’attacco sarà guidato da Rolando Bianchi, che sembra aver superato i problemi avuti nel mese di Febbraio con l’allenatore Lerda come testimonia l’abbraccio fra i due dopo la doppietta contro l’Ascoli segnata dall’attaccante, affiancato da Antenucci, che sta attraversando un buon momento.

    Capitolo probabili formazioni di questa sera.

    Nel Toro, Lerda sembra intenzionato a schierare un 4-4-2 con: Rubinho; Rivalta, Di Cesare, Ogbonna, Zavagno; Lazarevic, De Feudis, Budel, Gasbarroni; Bianchi, Antenucci.

    Nel Grosseto, invece, Serena schiererà un 4-3-1-2 con:  Narciso; Petras, Freddi, Rincon, Mora; Crimi, Tachtsidis, Allegretti; Defendi; Immobile, Sforzini. Arbitrerà Massa di Imperia.