Autore: Simona Granieri

  • Mou resta in albergo, partita in tv e indicazioni via sms

    Mou resta in albergo, partita in tv e indicazioni via sms

    Il tormentone della vigilia della semifinale di ritorno Barcellona – Real Madrid, alla luce delle polemiche, dei Por què, e dell’espulsione rimediata, era: dove siederà Mourinho al Camp Nou? Nella giornata di ieri erano trapelate indiscrezioni circa una sua probabile presenza nella tribuna d’ onore, nel palco riservato alle autorità, per mantenersi a distanza di sicurezza da eventuali contatti ravvicinati con i tifosi blaugrana.

    L’ultimissima notizia, però, secondo Marca – quotidiano spagnolo ben informato sulle vicende delle merengues – sarebbe la decisione di Mou di restare a guardare la partita in televisione, nell’Hotel di Barcellona dove la squadra ha alloggiato in questi giorni di vigilia. La scelta sarebbe stata dettata da ragioni di sicurezza, in considerazione che al Camp Nou non sono presenti barriere, nè vetrate di delimitazioni e si teme che i tifosi blaugrana possano, in qualche modo, riversare proprio su Josè Mourinho – che ha notevolmente contribuito ad alimentare un clima ancor più rovente attorno al “Clasico” – le proprie esternazioni di gioia o di rabbia, a seconda del risultato del campo.

    Inoltre, se anche fosse stato presente in tribuna, Mourinho avrebbe dovuto accettare di essere sorvegliato da un funzionario dell’Uefa, incaricato di vigilare sul rispetto della regola che impedisce al tecnico squalificato di avere contatti diretti con la squadra e di non poter scendere negli spogliatoi fino ad un quarto d’ora dopo il termine dell’incontro.

    La squadra Madridista, dunque, sarà guidata da Aitor Karanka, il vice del tecnico portoghese, che dovrà però prestare attenzione al suo cellulare in virtù del fatto che Mourinho provvederà a “dirigere le operazioni” dalla sua camera d’albergo, distante circa un chilometro dallo stadio di Barcellona, tramite sms.

    L’assenza del tecnico sarà un ostacolo in più, dunque, alla già difficile “remontada”, partendo dal pesantissimo 0-2 subito all’andata al Santiago Bernabeu, ma la scelta di restare in Hotel potrebbe essere considerata anche una soluzione astuta e non casuale, ben ponderata dal meticoloso Special One.

    Infatti,  in questo modo, tramite il ricorso agli sms, sarà possibile evitare sia lo scambio epistolare di bigliettini in direzione della panchina, che verrebbe ripreso in diretta televisiva, così come sarà possibile eludere gli sguardi di tifosi avversari e dei Commissari Uefa.

  • Chi ha più tifosi nel Derby d’Italia? Frecciatine fra Inter e Juve

    Chi ha più tifosi nel Derby d’Italia? Frecciatine fra Inter e Juve

    Nonostante in apparenza il fronte delle cinque big del nostro campionato (Milan, Inter, Juventus, Roma, Napoli) appaia unito nelle vicende ufficiali e nelle riunioni di Lega, per giungere ad una risoluzione favorevole della vicenda sulla suddivisione dei 200 milioni di diritti televisivi e per fronteggiare le “rivali” medio – piccole, si registra qualche segnale di frattura fra due acerrime rivali sul campo, Inter e Juventus, alleate in materia di diritti tv.

    In tal caso, lo scontro verte non su questioni di campo, data anche la situazione di campionato che ha portato le due squadre a lottare per obiettivi totalmente differenti, bensì sul numero di tifosi.

    Secondo un recente sondaggio di Ipr Marketing, infatti, vi sarebbe stato il clamoroso sorpasso dell’Inter ai danni della Vecchia Signora, che non sarebbe più la “Più amata fra le Italiane”: 7 milioni di tifosi italiani per la Juventus, 7,5 miloni per i nerazzurri. L’esito clamoroso, però, è stato prontamente commentato criticamente dalla Juventus con un comunicato ufficiale.

    La società bianconera, infatti, ha commentato che secondo una recente indagine condotta da Eurisko e Cra i supporters bianconeri sarebbero ben il 28 % del totale degli appassionati di calcio in Italia, ossia 4 milioni in più dei tifosi di fede nerazzurra. Il Derby d’Italia, in tal caso, sarebbe ancora nettamente vinto dalla Vecchia Signora, nonostante le vittorie dell’Inter dello scorso anno hanno contribuito notevolente ad incrementare il numero di tifosi nerazzurri, soprattutto fra i giovanissimi.

    Sempre secondo tale sondaggio, inoltre, il Milan ed il Napoli avrebbero lo stesso numero di tifosi, circa 5 milioni. Sarà ulteriore motivo di polemiche nel trust delle cinque big?

  • Lega serie A: ancora nulla di fatto per l’accordo diritti Tv

    Lega serie A: ancora nulla di fatto per l’accordo diritti Tv

    La riunione attesissima di Lega calcio di serie A di questo pomeriggio si è conclusa con un nulla di fatto, ossia nessun disgelo fra le due fazioni contrapposte formate dalle cinque big (Juventus, Milan, Inter, Napoli, Roma) e dalle altre quindici medio – piccole.

    Al centro della diatriba, sempre la questione dei 200 milioni di euro per i diritti televisivi, pari a circa il 25% del totale, da suddividere secondo la legge Gentiloni – Melandri fra le venti squadre di serie A sulla base di particolari criteri.

    Nelle settimane precedenti la questione era stata già ampiamente dibattuta ed affrontata in modo duro dalle due parti con polemiche accese che avevano coinvolto – tra gli altri – Tommaso Ghirardi del Parma, Lo Monaco del Catania, Ernesto Paolillo dell’ Inter, Adriano Galliani per il Milan.

    Nel Consiglio straordinario di Lega del mese di Aprile, si era deciso a maggioranza (con il voto favorevole delle quindici medio piccole) di dare mandato a tre società demoscopiche di valutare ed individuare i bacini d’utenza delle diverse società di serie A, per provvedere poi, alla luce di tali rilevazioni, all’assegnazione delle rispettive quote di diritti televisivi.  Ma le cinque big, subito dopo lo smacco subìto, hanno riunito prontamente in uno studio legale di Milano i loro consulenti ed avvocati, presentando ricorso contro tale decisione e sottolineando come vi fosse una non correttezza nell’interpretazione della ratio della legge, tale per cui la parola tifoso andava a coincidere, erroneamente, con quella di semplice simpatizzante, a vantaggio delle medio – piccole.

    Proprio alla vigilia di Pasqua, il 22 Aprile, il ricorso presentato aveva congelato le decisioni prese nella precedente Assemblea del 15 Aprile, in cui si erano, appunto, deciso di designare come società incaricate Doxa, Crespi, Sport + Markt.

    Alla luce di un clima di siffatta spaccatura interna, Maurizio Beretta, presidente di Lega Calcio di serie A, aveva annunciato la necessità di operare in chiave collaborativa sottolineando la necessità di ritornare a discutere in assemblea della delicata e controversa problematica.

    Il nodo della vicenda è, comunque, sempre lo stesso: se non si adotterà il buon senso si finirà soltanto per far proseguire ad oltranza lo scontro del muro contro muro in un clima di tensione e di paralisi totale dell’attività della Lega Calcio stessa, che non porterà a risvolti positivi per nessuna delle due fazioni coinvolte:  del medesimo avviso è anche il presidente rosanero Maurizio Zamparini, uno dei “nonni” della Lega Calcio, come lui stesso si è definito.

    Nell’assemblea di oggi, intanto, convocata in seduta straordinaria, non si è riusciti a raggiungere il necessario numero legale di partecipanti in quanto erano presenti soltano i rappresentanti di Juventus, Milan, Inter, Roma e Napoli, (il fronte delle cinque big è rimasto, dunque, unito), oltre che Gino Pozzo junior in rappresentanza dell’Udinese, e Maurizio Zamparini in rappresentanza del suo Palermo.

    Si attende, ora, il verdetto della Corte di Giustizia federale che si riunirà domani mentre la prossima assemblea è convocata per il 16 Giugno. E’ scontato che non saranno i legali a poter risolvere tale spinosa questione ed è necessaria una concertazione fra i presidenti dei venti club riuscendo a raggiungere, così, una ragionevole mediazione nell’interesse delle società e dell’immagine del calcio italiano.

  • Mercato Inter: Tevez, Criscito e Aguirregaray

    Mercato Inter: Tevez, Criscito e Aguirregaray

    La vittoria di sabato pomeriggio in rimonta ed in extremis contro il Cesena, ha rinvigorito la truppa nerazzurra di Leonardo, se non nelle speranze di tricolore, ormai vicinissimo per i cugini rossoneri, almeno in termini di morale e di fiducia in se stessi.

    Per questo motivo, dopo una stagione double face, dai numerosi alti e bassi, da Benitez a Leonardo, passando per l’Intercontinentale, la rincorsa scudetto e la pesante sconfitta nel derby e la disastrosa eliminazione in Champions contro lo Shalke 04, ma ancora in corsa per la Coppa Italia, Massimo Moratti non vuole smontare il suo giocattolo, bensì lustrarlo ulteriormente, rinforzando l’ organico con nuovi protagonisti, in attesa di sciogliere gli ultimi dubbi sulla guida tecnica: ancora Leonardo o il clamoroso ritorno di Mourinho?

    In virtù delle debolezze riscontrate dal reparto difensivo, si punta in primis ad un rinforzo mirato: Domenico Criscito, difensore Genoano. In alternativa, Hummels, centrale del Borussia Dortmund fresco campione di Germania, ritenuta una validissima alternativa a Walter Samuel, che dovrà rientrare nella prossima stagione dopo il lunghissimo infortunio subito quest’ anno; inoltre, l’inter potrebbe decidere di cedere il rumeno Chivu, deludente nella presente stagione, al Napoli.

    Per il reparto offensivo, invece, confermatissimo Pazzini, che ha apportato un contributo essenziale in termini realizzativi. Per i rinforzi estivi, si pensa a Carlitos Tevez, che il Manchester City valuta però intorno ai 40 milioni di euro, oltre che ad Alexis Sanchez dell’ Udinese, anche se in tal caso sarà necessario trovare un equilibrio economico in termini di esborsi. Attenzione anche per l’ olandese Robben, principale alternativa a Carltios Tevez.

    Praticamente chiusa, invece, è la trattativa per l’uruguaiano Matias Aguirregaray, almeno attenendosi alle dichiarazioni del suo procuratore Antonio Caliendo. L’uruguaiano doveva giungere all’Inter già lo scorso anno, ma poi l’operazione sfumò per il superamento della quota degli extracomunitari. Secondo il procuratore “Questo è il mese giusto per chiudere con l’Inter”.

  • Uefa contro Mou, dopo De Bleeckere respinto anche il ricorso

    Uefa contro Mou, dopo De Bleeckere respinto anche il ricorso

    Alla vigilia della resa dei conti finale del Clasico, dopo una sfida infinita dentro e fuori dal campo che prosegue da ben diciotto giorni, nella giornata di oggi si registrano due brutte notizie per il Real Madrid di Josè Mourinho. Infatti,  oltre alla pesante sconfitta per 0 – 2 subita nella partita d’ andata al Santiago Bernabeu con la doppietta di Lionel Messi, le merengues hanno anche perso la battaglia con l’Uefa, ossia il  ricorso che avevano inoltrato nel post semifinale d’ andata, denunciando alcune presunte condotte antisportive di calciatori blaugrana, come Dani Alves, Sergio Busquets e Pedro. La Uefa ha, infatti, comunicato che è  stato respinto il ricorso della squadra di Florentino Perez.

    La tesi della squadra madridista sarebbe che i giocatori blaugrana citati avrebbero, in modo reiterato nel corso della gara, simulando i falli subiti, accentuando le cadute ed inducendo, con i loro comportamenti, l’arbitro ad espellere Pepe. Inoltre, sempre secondo il Real, Busquets avrebbe rivolte offese razziste all’ indirizzo di Marcelo, giocatore brasiliano del Real, apostrofandolo per ben due volte come ” mono “, ossia scimmia.

    Mourinho, dunque, potrà continuare a chiedersi i suoi tanti Por què?, ma il ricorso non è stato accolto, anche se il Real Madrid parrebbe intenzionato a presentare ulteriore ricorso contro la decisione in questione.

    A proposito di temi caldi Mourinhiani, l’arbitro designato per dirigere la semifinale di ritorno di domani sera al Camp Nou sarà il belga Frank De Bleeckere, di sicuro non gradito al tecnico portoghese. Lo scorso anno, infatti, il fischietto belga aveva arbitrato la semifinale di ritorno – sempre al Camp Nou – fra Barcellona ed Inter, finita in modo favorevole agli uomini di Mourinho, che però avevano concluso la partita il dieci a causa dell’ espulsione di Thiago Motta, che lo costrinse anche a saltare la finale contro il Bayer Monaco.

    Se Mourinho volesse abbandonare la sua celeberrima vis polemica per concentrarsi sull’ aspetto positivo della questione, potrebbe considerare alcuni aspetti beneauguranti: la semifinale di ritorno dello scorso anno giocata dalla sua Inter e diretta proprio da De Bleeckere si disputò, esattamente come accadrà domani, al Camp Nou, contro il Barcellona, e portò l’ Inter a staccare il tagliando per la finalissima contro il Bayern Monaco, poi vinta.

    Di certo, dopo un pesante 0 – 2 in casa il punto di partenza è ben diverso, anche in considerazione dell’esplosività funambolica del Messi della partita d’ andata che ha affettato facilmente la molle retroguardia delle merengues. Ecco perchè, dopo la designazione del fischietto belga e la decisione di respingere il ricorso avanzato dal Real Madrid per l’ “antisportività” dei blaugrana, sicuramente Mourinho si starà arrovellando ancora sui suoi infiniti Por què? In silenzio, però, perchè nella conferenza stampa di presentazione non si presenterà lasciando spazio per il suo vice Aitor Karanka, per evitare ulteriori polemiche.

    D’altronde, dopo l’espulsione subita nella partita d’andata non potrà sedere in panchina domani, e dovrà assistere alla gara dalla tribuna. A tal proposito, è partita la caccia al posto del tecnico portoghese, per scovare da quale posizione psserverà domani sera il match: la soluzione più accreditata è la tribuna autorità, dove Mourinho potrebbe sedere per evitare contatti con i tifosi blaugrana, e da dove potrebbe raggungere – un quarto d’ ora dopo il termine della gara secondo quanto prevede il regolamento – la squadra negli spogliatoi. Di certo, eviterà le posizioni vicine al campo. In tal caso, il rischio di entrare a contatto ravvicinato con i tifosi del Barca sarebbe troppo elevato.

  • Pagelle Fiorentina-Udinese. Finalmente D’Agostino

    Pagelle Fiorentina-Udinese. Finalmente D’Agostino

    Una partita veloce e divertente, con continue emozioni, capovolgimenti di fronte e ripartenze. Una partita che rende lustro alla squadra di Sinisa Mihajilovic, nel risultanto roboante, 5 a 2, nella prestazione, nel gioco. Le ambizioni Champions dell’ Udinese, dopo questa sconfitta così pesante, risultano molto ridimensionate, essendo sfuggita la ghiotta occasione di mettere pressione alla Lazio quarta in classifica, in vista del posticipo di domani sera.
    Le pagelle:

    FIORENTINA (4-3-3)

    Boruc 6 Poco impegnato nel complesso della gara, a parte nei due gol dell’ Udinese, nei quali è incolpevole, soprattutto nello splendido gol di Pinzi al volo

    De Silvestri 6 Partita sufficientemente attenta, senza produrre spinte troppo incisive

    Gamberini (dal 44’ s.t. Natali) 6.5 Buone azioni di contenimento, chiusure sicure, soprattutto al 33′ su Di Natale che si era inserito in velocità. Impreciso, però, su alcuni rinvii.

    Kroldrup 6 Partita sufficientemente sicura ed attenta

    Pasqual 6.5 Buone incursioni, su tutte particolarmente degna di menzione è l’ottima volata con cross teso e tagliato per Cerci al 22′ del secondo tempo,

    Behrami 6.5 Partita di sostanza, attento a conquistare palla e ripartire, entra nell’ azione del 2 a 0 di rimpallo, ha unabuona occasione che impegna Handanovic al 7′ del secondo tempo, ed entra anche nell’ azione del pallonetto di 4 a 2 di Cerci, con una precisa verticalizzazione.

     D’Agostino (dal 44’ s.t. Gulan) 7.5 Il migliore in campo insieme a Cerci. Segna una doppietta, detta i tempi, fa girare la squadra, è sempre nel vivo dell’ azione, sempre al servizio della squadra, con grande intelligenza tattica

     Montolivo 7 Buone iniziative, è lui che propizia il 2 a 0 di D’Agostino con un’ azione travolgente. Si fa ammonire al 21′ del secondo tempo.

    Cerci 7.5 Seconda doppietta consecutiva dopo quella di Cagliari. Realizza assist, splendido quello per Vargas, segna due gol, in pallonetto ed in area di sinistro. Ha acquisito maggiori motivazioni e sicurezze nei suoi mezzi, ritrovando uno spazio da protagonista assoluto

     Gilardino 6.5 E’ sempre in agguato, ma non segna. Al 40′ sfiora il gol di testa, due minuti dopo è impreciso su cross di Vargas. Nella ripresa in azione di contropiede pecca di eccessivo altruismo volendo servire Montolivo.

    Vargas (dal 34’ s.t. Marchionni) 6.5 Gol dell’ 1-0 di straordinaria fattura, al volo, sua terza realizzazione in campionato. Per il resto, fornisce un’ ottima prestazione, sostituito da Marchionni perchè al rientro

    UDINESE  (4-5-1):

    Handanovic 6 Una gara sfortunata, con ben 5 gol al passivo. Ma è incolpevole sulle reti subite, mentre è bravo su Beherami, evitando un passivo ancora peggiore

    Benatia 5.5 Spesso disattento ed impreciso

    Zapata 6 Impreciso in alcune occasioni, devia involontariamente il tiro dalla distanza di D’Agostino che vale il 3 a 1

    Coda (dall’8’ p.t. Angella 5.5)  Mediocre nell’approccio con la gara

    Pasquale 6 Qulache buona incursione, soprattutto con il cross per Isla al 35′

    Isla 5.5 Partita mediocre, manca una deviazione di testa al 35′ su ottimo assist di Pasquale che avrebbe potuto portare al pareggio per 2-2

    Pinzi 6 Splendido il suo gol del 2 a 1, che aveva accorciato le distanze, con una straordinaria girata al volo.

     Cuadrado (dal 38’ s.t. Vydra) 5.5 Partita non incisiva 

    Badu (dal 39’ p.t. Denis 5.5) Non incide sulla gara, Guidolin cercava il suo peso per supportare Di Natale, ma non ha lasciato il segno

     Asamoah 6 Ha il merito di realizzare il gol del provvisorio 3 a 2.

     Di Natale 5.5 Qualche buono scatto contenuto, però, dalla difesa Viola, ma non è mai realmente pericoloso, e questa è una notizia dato il suo straordinario rendimento stagionale: stanchezza più che normale

  • Soddisfazione Mihajilovic, Guidolin ci crede ancora

    Soddisfazione Mihajilovic, Guidolin ci crede ancora

    Le facce e gli umori, dopo un perentorio 5 a 2, sono totalmente contrapposte, come è normale che sia. Grande soddisfazione in casa Viola, per una vittoria molto convincente, grande delusione per l’ Udinese.

    Guidolin sottolinea, però, come non sia giusto rimproverare nulla ai suoi giocatori, che dopo una cavalcata trionfale hanno subito un calo fisico, una stanchezza assolutamente fisiologica. Al contrario, Guidolin elogia il cuore della sua squadra, riconoscendo la netta vittoria dell’ avversario ed il valore dei Viola, riaccendendo, però, la fiammella di speranza per la qualificazione in Champions proiettando l’ attenzione allo scontro diretto con la Lazio nella prossima giornata: “La Champions? Ci giochiamo tutto con la Lazio, speriamo di recuperare i giocatori per noi fondamentali per domenica prossima. Il nostro campionato passerà per lo scontro diretto per la Lazio, confidiamo di far bene in quell’ occasione”.

    Chiusura in polemica con il Franchi di Firenze, che alla sua uscita dal campo lo ha salutato con la cosiddetta “manita”, ricordandogli i cinque gol subiti. Guidolin coglie l’ occasione per inviare qualche frecciatina all’ indirizzo dei tifosi Viola: “Con Firenze ho un rapporto strano. La gente della città ha ben altro atteggiamento nei miei confronti rispetto ai tifosi che vengono allo stadio. Mi dispiace. Ma a queste persone ricordo che non basterebbero altre 2 – 3 sconfitte per eguagliare tutte le volte in cui io con le mie squadre sono passato al Franchi”.

    Sinisa Mihajilovic, invece, ha un umore totalmente differente, ampiamente soddisfatto dalla prestazione e dai gol dei suoi, che lo hanno fatto anche divertire, ritrovando gli applausi ed il calore dei tifosi. “Abbiamo disputato una grande gara che sarebbe stata perfetta senza quei due gol subiti. I ragazzi sono stati fantastici, fare 5 gol a questa Udinese non era facile e abbiamo prodotto anche altre occasioni. Ci siamo divertiti tutti”.

    Una Fiorentina così in grande spolvero, però, oltre alla naturale grande soddisfazione del suo tecnico, può lasciare un senso di rimpianto per ciò che in questo campionato avrebbe potuto essere e non è stato. Il problema principale, secondo Sinisa Mihajilovic, sono stati i numerosi ed importanti infortuni che hanno flaggellato lo spogliatoio, come quello di Jovetic, che tornerà probabilmente per le partite di Bologna o di Brescia e che è stato assente per tutta la stagione, quello del portierone Sebastian Frey, di Adrian Mutu, di Donadel e di Santana.

    L’ obiettivo per la Fiorentina, comunque, è ora quello di continuare su questa positiva strada, concludendo al meglio il campionato in corso, anche in virtù del buon bilancio del girone di ritorno, con sole due sconfitte in diciotto partite.

    Nota finale per i due migliori in campo di oggi, Alessio Cerci e Gaetano D’ Agostino, entrambi autori di due doppiette. Il tecnico serbo elogia il loro peso in fase realizzativa, 10 gol in due, e la loro importanza nell’ economia del gioco, ma anche le loro qualità psicologiche.

    In particolare, poi, Mihajilovic sottolinea l’ importanza della reazione emotiva e della determinazione di Alessio Cerci, che ha saputo farsi apprezzare con le prestazioni sul campo, dimostrando le sue grandi qualità, facendo ricredere con i gol e le ottime prestazioni coloro che al suo arrivo a Firenze non sembravano apprezzarlo a dovere.

  • Fiorentina-Udinese: il Franchi torna ad applaudire

    Fiorentina-Udinese: il Franchi torna ad applaudire

    La regola generale recita ” le motivazioni nel calcio sono la parte principale”. Fiorentina – Udinese, conferma tale regola, rappresentandone la perfetta eccezione: nell’ impressione complessiva, nelle energie profuse, nel risulato finale, assolutamente perentorio.

    Una Fiorentina che ha ben poco da chiedere a questo campionato, che voleva riconquistare il suo pubblico, stende un’ Udinese che, invece, aveva l’ obiettivo dichiarato di provare a vincere per rincorrere il quarto posto in vista della delicata sfida della Lazio domani sera contro la Juventus: 5 a 2 è il risultato finale, di una partita veloce, vivace e divertente, con emozioni continue e ritmi molto elevati.

    All’ 8′ del primo tempo, già avanti i Viola con rete di Vargas, al suo terzo gol in campionato, su assist perfetto di Cerci, già alla sua seconda incursione pericolosa, che il peruviano tramuta in uno splendido gol al volo, dalla perfetta esecuzione.

    La Fiorentina mantiene il pallino del gioco, aggrendendo a centrocampo e ripartendo in velocità, ed al 22′ Gaetano D’ Agostino, uno dei migliori in campo, segue una travolgente azione di Montolivo sulla fascia, che crossa e trova la deviazione involontaria di Beherami, raccolta poi da D’ Agostino e ribadita in rete per il 2 a 0.

    Al 24′ buona azione di Vargas che dal fondo crossa per Gilardino, che impegna Handanovic in una parata non semplice.

    Al 28′, però, break dell’ Udinese, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Pinzi accorcia le distanze con uno splendido gol al volo di destro per il 2 a 1.

    Al 35′, ancora occasione per l’ Udinese: cross di Pasquale per Isla che manca il gol del possibile 2 a 2. Nella fase finale del primo tempo, l’Udinese sembra rinvigorita, abbandonando le palle alte e giocando palla a terra, con fraseggi più rapidi; al 38′, poi, Guidolin decide per la sostituzione di Badu con Denis per supportare maggiormente Di Natale, troppo isolato in attacco.

    Al 40′, però, Gilardino sfiora di testa il 3 a 1, con la palla che esce di poco a lato. Ancora Gilardino protagonista di un’ azione importante al 42′, su cross basso del cileno Vargas, autore di un’azione travolgente, che non riesce a finalizzare.

    L’inizio del secondo tempo si apre con il gol di D’ Agostino, al 5′, con un bel sinistro dalla distanza, anche se deviato da Zapata, per il provvisorio 3 a 1. Il gol del centrocampista della Fiorentina in questo caso è fortuito, però suggella una prestazione di altissimo livello, in cui si dimostra il fulcro del gioco Viola, facendo girare la squadra.

    Al 7′, poi, Beherami impegna ancora Handanovic con una parata complessa.

    All’ 11′ accorcia di nuovo le distanze l’ Udinese, con il 3 a 2 firmato da Asamoah, al suo primo gol in stagione.

    Al 22′ ancora Cerci impegna il portiere sloveno Handanovic, con un bel colpo di testa su cross teso e tagliato di Pasqual.

    Cerci, però, appena tre minuti dopo, si fa perdonare l’ occasione sfumata in precedenza, con il gol del 4 a 2, con un delizioso pallonetto su verticalizzazione di Beherami, che batte Handanovic, anche se sullo scatto di Cerci restano dei sospetti di fuorigioco.

    Al 28′, dalla parte opposta, l’ argentino dell’ Udinese Denis prova il pallonetto su Boruc, ma calibra male, e la palla termina fuori, anche se non di molto.

    Al 29′ ottima azione di contropiede dei Viola, con Cerci che serve Alberto Gilardino che, però, pecca di eccessivo altruismo nel voler servire Capitan Montolivo e l’azione, così, sfuma.

    Al 40′, ancora Cerci firma nuovamente il tabellino, siglando una doppietta, la seconda consecutiva dopo quella di Cagliari: raccoglie un assist di Marco Marchionni e segna di sinistro battendo il portiere Handanovic sul primo palo, fissando il risultato sul definitivo 5 a 2.

    E’ questo l’ ultimo sussulto del match, che blocca l’Udinese a quota 59 punti in classifica, che resta a meno uno dal quarto posto, ma che ha peccato di freddezza, non riuscendo a compiere il balzo decisivo per scavalcare, almeno temporaneamente, i biancocelesti in classifica.

    La Fiorentina, invece, raggiunge l’ obiettivo desiderato: lo stadio Franchi ritorna ad applaudire Sinisa Mihajilovic ed i suoi ragazzi.

  • Fiorentina – Udinese: probabili formazioni

    Fiorentina – Udinese: probabili formazioni

    Domani alle 15 allo Stadio Artemio Franchi di Firenze scendono in campo Fiorentina ed Udinese, per un match molto importante soprattutto ai fini della qualificazione ai preliminari di Champions League per la formazione friulana di Guidolin. Anche per la Fiorentina di Sinisa Mihajilovic, che non puo scorgere alcun obiettivo all’ orizzonte, ma vuole ritrovare, dopo una stagione di grigiore, il calore e l’ entusiasmo del popolo Viola, che, nella deludente stagione in corso, si è lentamente sopito, allontanando dagli spalti del Franchi il pubblico.

    Per tal motivo, Sinisa Mihajilovic sembra essere intenzionato a schierare la formazione migliore possibile, abbandonando qualsiasi idea di turnover, anche in virtù del fatto che la Primavera Viola sarà impegnata nell’ ultima e decisiva gara del campionato di categoria. L’ unica assenza di maggior rilievo sarà quella dell’ attacante Adrian Mutu, che verrà sostituito da Marco Marchionni: il rumeno, infatti, nell’ allenamento di rifinitura ha accusato un affaticamento muscolare, dovuto ad un sovraccarico di lavoro.

    Per quanto concerne il resto dello schieramento Viola, Mihajilovic con tutta probabilità schiererà un 4 -3 – 3 con Boruc in porta, linea difensiva a quattro con De Silvestri, Gamberini, Natali, Pasqual; centrocampo con Beherami, Capitan Riccardo Montolivo e Vargas, al rientro, a sinistra. Cerci e Marchionni, invece, supporteranno l’ unica punta, Alberto Gilardino.

    Nella conferenza stampa di presentazione al match, inoltre, si è affrontato anche l’ argomento più spinoso degli ultimi tempi in casa Viola, ossia il rinnovo contrattuale di Riccardo Montolivo, amatissimo capitano. Sinisa Mihajilovic si è espresso chiaramente a favore di una permanenza del centrocampista a Firenze, per la prossima stagione e per il futuro, auspicando il rinnovo contrattuale, e dichiarandosi fiducioso in tal senso.

    Al contrario della Fiorentina, ormai spensierata, l’ Udinese di Guidolin è concentrata su un obiettivo ritenuto fondamentale, prestigioso ed ambizioso: il quarto posto, distante appena un punto, in riferimento alla posizione della Lazio che sarà impegnata in posticipo lunedì contro la Juventus.

    L’obiettivo Udinese assume maggiore importanza alla luce di una cavalcata fenomenale, soprattutto nel girone di ritorno, che, nonostante gli ultimi match abbiano evidenziato degli alti e bassi di rendimento, è ripresa con la vittoria di Napoli che ha rilanciato nettamente le ambizioni bianconere.

    Nell’ importantissima trasferta di Firenze, però, Guidolin dovrà rinunciare ancora alla sua punta di diamante, el ninho maraviglia, Alexis Sanchez. Nonostante l’assenza del cileno, però, Guidolin vuol tenere alto il morale della squadra, ricordando l’estrema importanza dell’ obiettivo europeo: “Faremo un bilancio a fine stagione, ma con la rimonta che abbiamo fatto, centrare l’Europa sarebbe un grande colpo. Significherebbe mettere un sigillo su un campionato in crescendo, ad inseguire. Ho sempre parlato di Europa in generale, arrivare in Europa vorrebbe dire toccare con le mani qualcosa che abbiamo sempre inseguito dalla prima giornata di campionato, cercando di non guardare alla classifica, rialzandoci e continuando a lottare”.

    La formazione Udinese dovrebbe essere schierata con il collaudato 3 – 5 – 2 con Handanovic in porta, difesa a tre, con Angella, Zapata e Coda, Cuadrado, Isla, Pinzi, Asamoha, Pasquale a centrocampo, l’ argentino Denis e capitan Totò Di Natale in avanti. Inler, Armero e Domizzi saranno assenti per squalifica, (confermata quella di due turni ad Inler), mentre Benatia ed Adbì sono infortunati, colpiti rispettivamente problemi al ginocchio e lombalgia.

    Negli equilibri del match, è rilevante considerare che il rendimento della Fiorentina in casa è stato molto positivo, imbattuta con tutte le grandi tranne che con il Milan, così come è molto positivo anche il rendimento da trasferta dell’ Udinese, anche se il bilancio dei precedenti è nettamente a favore dei Viola con ben 20 vittorie, contro le 5 dell’ Udinese, oltre ai dieci precedenti pareggi: anche alla luce di ciò, i bookmakers per il match di domani danno per favorita la vittoria della Fiorentina.

    All’ Artemio Franchi arbitrerà Brighi della sezione di  Cesena, coadiuvato dagli assistenti Maggiani e Petrella e dal quarto uomo Romeo. 

  • Bari, martedì si conoscerà il futuro

    Bari, martedì si conoscerà il futuro

    Oltre alla disastrosa stagione calcistica, culminata con la prematura aritmetica retrocessione in serie B senza appello, il Bari deve affrontare problemi societari molto seri, in quanto il 15 Maggio scadrà il termine per il pagamento degli emolumenti arretrati per calciatori e staff, per il trimestre Gennaio – Marzo, e la compagine societaria non sembra nelle condizioni di riuscire ad adempiere correttamente al punto che, nei giorni scorsi il presidente Matarrese avrebbe chiesto apertamente di poter spalmare il pagamento degli stipendi ancora dovuti in tempi più lunghi, proprio a causa delle difficoltà economiche del club.

    Nella piena emergenza, quindi, è indispensabile rintracciare nuovi capitali, che potrebbero provenire da una cordata di tre  imprenditori pugliesi,  Vito De Gennaro, Vito Ladisa e Pasquale Guastamacchia, che entro Martedì potrebbero fare il loro ingresso in società, acquistando una parte rilevante del pacchetto societario. Il principale problema, però, sarebbe connesso all’ incertezza riguardante anche il trio di imprenditori, i quali – al momento – pare non si siano ancora incontrati personalmente per coordinare la strategia da adoperare, avendo provveduto soltanto all’ analisi della documentazione riguardante il club biancorosso, ed avendo inviato i propri consultenti dell’ incontro svolto ieri pomeriggio.

    Proprio l’analisi della situazione societaria ha lasciato delle perplessità rilevanti agli imprenditori pugliesi, che hanno potuto riscontrare una pesante situazione debitoria di oltre 12 milioni di euro fino a Giugno.

    In vista di questa spinosa problematica da afffrontare in tempi molto brevi, dunque, uno dei componenti della cordata, ossia l’imprenditore Vito De Gennaro, vorrebbe proporre la costituzione di una “new- co”, in cui ognuno dei tre soci potrebbe acquisire il 20% della società, facendo sì da mantenere distinto il capitale dei nuovi soci, da quello detenuto dalla famiglia Matarrese, proprio a tutela degli interessi della cordata stessa. La famiglia Matarrese, però, dal canto suo non sembra aver gradito di molto tale proposta, sollevando anche dei dubbi di fattibilità, così come gli altri due potenziali soci interessati non hanno ancora valutato concretamente tale possibilità che, poi, dovrà essere confrontata con i regolamenti di Lega.

    In un clima di siffatta incertezza, dunque, l’ unica presenza realmente operativa è quella di Domenico De Bartolomeo, presidente degli Edili di Confindustria di Bari, oltre che già socio al 10 % della società barese, che è stato incaricato dal presidente Vincenzo Matarrese di vagliare gli eventuali nuovi ingressi in società, fungendo da cerniera e da punto di riferimento fra il “vecchio” ed il “nuovo”.

    La questione richiede, però, una risoluzione efficace in termini brevi, anche perchè è necessario programmare in linea di massima il futuro, oltre che garantire al club l’ iscrizione alla prossima serie B. Ecco perchè, al massimo nella giornata di Martedì prossimo si conoscerà l’esito della trattativa svolta nel corso della riunione svolta nel tardo pomeriggio di ieri, alla quale hanno partecipato lo stesso presidente Vincenzo Matarrese, Domenico De Bartolomeo ed i rappresentanti e consulenti dei tre imprenditori membri della cordata, e nella quale si è entrati nel merito dei possibili sviluppi per il prossimo futuro, in termini di organizzazione, strategie da adottare, ed in termini di investimenti concreti da operare.

    Fino a Martedì, però, tutti i presenti sono obbligati ad un patto di riservatezza della durata di “quattro giorni di silenzio”.