Autore: Simona Granieri

  • Mazzarri: ora parlerò con la società

    Mazzarri: ora parlerò con la società

    Dopo il pareggio sul campo della Juventus nell’ ultima di campionato, dopo la festa delal scorsa settimana per la qualificazione in Champions League dalla porta principale, dopo le frecciatine di De Laurentiis degli scorsi giorni, è tempo di riflessione e di dialoghi importanti per Walter Mazzarri.

    Ora è giunta l’ora di programmare il futuro e, dunque, di parlare con la società per capire dove e come affrontare la prossima stagione. Come è giusto che sia, Mazzarri stila la lista delle priorità e, fra queste, rientra sicuramente il dialogo con la proprietà, che deve precedere le comunicazioni con la stampa.

    Tutto questo, però, precisando che l’ambiente Napoli lo segue in modo compatto, che i giocatori apprezzano la sua coerenza e la sua serietà e che, per questo motivo, ” può guardare tutti negli occhi “ nonostante alcuni abbiano giudicato in modo negativo i suoi comportamenti e le sue dichiarazioni.

    Ora, dunque, bisognerà solo attendere l’esito di questo imminente incontro.

  • Lazio, Reja resta e pensa al futuro

    Lazio, Reja resta e pensa al futuro

    Con il fischio finale su questo campionato, Edy Reja può abbandonare le scaramanzie del caso ed annunciare il suo rinnovo con la Lazio per la prossima stagione, quando guiderà la squadra biancoceleste in Campionato ed in Europa League.

     Una decisione che il tecnico friulano aveva già preso, quasi un mese e mezzo fa, durante un incontro con il presidente Lotito culminato con una stretta di mano che, secondo Reja, è valsa più di una firma.

    Ora bisognerà discutere i dettagli, la durata contrattuale ed i rinforzi dell’ organico per affrontare al meglio la prossima stagione, aggiungendo valore ad un gruppoo già competitivo per migliorare ancor di più il risultato ottenuto.

    Resta il rammarico per la mancata qualificazione in Champions, ma Reja non si attendeva regali da Udine, nè tantomeno un esito doverso della gara fra Udinese e Milan, riconoscendo però che granm parte della colpa per il mancato raggiungimento del quarto posto si deve far risalire alla sconfitta nello scontro diretto con l’Udinese, pur nella consapevolezza che i 66 punti raggiunti sono uno straordinario risultato, difficilmente pronosticabile ad inizio stagione. 

    Con Reja, rimarrà a Roma anche il capitano Tommaso Rocchi autore di un’ ottima gara e di un gol. L’attaccante è proiettato già alla prossima stagione, e giura di voler restare perchè ” non esiste il mercato “, nella speranza di poter disputare una stagione con maggiore continuità, con meno problematiche di infortuni.

  • Hopkins nella storia: mondiale a 46 anni

    Hopkins nella storia: mondiale a 46 anni

    Quarantasei anni e non sentirli affatto, soprattutto in un sport dispendioso in termini di energie fisiche, e logorante per il suo essere “duro” come la boxe. Bernard Hopkins è riuscito in tutto questo, in un’ impresa da record, laureandosi campione del mondo nei mediomassimi WBC a 46 anni e 126 giorni, a ben sedici anni di distanza dall’ ultimo titolo vinto.

    Così, Hopkins ha battuto di 24 giorni il record detenuto da George Foreman che conquistò il titolo dei massimi nel 1995 all’ età di 45 anni e 299 giorni

    In un Bell Centre di Montreal gremito in ogni ordine di posti, alla presenza di 18 mila spettatori,  dunque, Hopkins è entrato nella storia della boxe, oltre che nel Guinness dei primati, battendo un ostico avversario come Jean Pascal, nel match di rivincita dopo il pari del 2010 e conquistando il titolo mondiale.

    Bernard Hopkins, ora, intende continuare per almeno altri quattro anni l’attività agonistica, fin quando avrà almeno 50 anni. Intanto, a breve dovrà  preoccuparsi di difendere il titolo appena conquistato dall’ assalto di Chad Dawson, vittorioso nelle eliminatorie.

  • Lecce-Lazio 2-4: le pagelle

    Lecce-Lazio 2-4: le pagelle

    La speranza e l’ impegno della Lazio non sono state ripagate dal raggiungimento del traguardo desiderato, ma la Lazio ha profuso fino all’ ultima giornata il massimo impegno, conquistando anche nell’ ultima giornata i tre punti, realizzando 4 gol in trasferta in terra salentina. Il Lecce, invece, non aveva più nulla da chiedere al campionato dopo aver raggiunto la salvezza, ma ha comunque offerto una buona prestazione, in una partita nel complesso divertente e veloce.

    Le pagelle:

      Benassi 5 Impreciso in alcune uscite, viene scavalcato dal pallonetto di Zarate poi respinto dal palo, oltre che nella seconda occasione quando l’ Argentino tira a lato; esce in modo avventato su Rocchi procurandosi un rosso diretto e causando il rigore del 3 a 2.

    Donati 6 Buona gara, impreziosita da un buon assist per il 2 a 2 di Piatti

     Giacomazzi 5 Impreciso, nella zona centrale la Lazio riesce a creare molti problemi, soprattutto con gli inserimenti di Rocchi e Zarate

     Giuliatto 5 Come Giacomazzi, impreciso e lento

     Brivio 5.5 Soffre molto le accelerazioni di Lichsteiner sulla sua fascia

     Munari 5.5 Partita poco precisa

     Vives 6 Sfortunato nella goffa autorete su corner di Zarate, ma nel resto della gara gioca una  partita di buona sostanza 

    Coppola 7 Ottimo il pallonetto che porta il pareggio per 1 a 1 del Lecce, ancor di più la prontezza nel salvataggio su Rocchi a porta vuota.

    Mesbah (49′ Corvia) 6 Qualche buona accelerazione e giocata, ma non incide

    Piatti (49′ Chevanton) 6.5 Buona partita, per spunti ed impegno, culminata con il gol del provvisorio 2 a 2

     Di Michele (53′ Rosati) 5.5 Poco incisivo, attacca poco la profondità e non riesce a pungere

    Lazio:

    Muslera 5.5 Disattento sul pallonetto di Coppola, poi riesce a riscattarsi con alcuni interventi positivi. Discontinuo nel rendimento ma non è una novità

    Lichtsteiner (83′ Scaloni) 6.5 Spinge e crossa, fa soffrire molto il suo diretto marcatore sulla fascia destra

     Biava 6 Partita sufficiente nel complesso, soffre in alcuni casi ma si riscatta con chiusure importanti

     Dias 6.5 Salva sulla linea di porta un gol già fatto dal Lecce con Piatti, molto attento in quell’ occasione così come nel corso della gara

     Garrido 5 Poco presente e spesso lontano dal vivo del gioco

     Brocchi 6 Partita di grande sostanza e generosità: corre, recupera, ripiega instancabilmente

    Ledesma 6 Qualche intuizione lodevole, suggerendo in modo preciso ed intelligente, ma pecca di continuità di rendimento nell’arco dei novanta minuti

     Mauri 6 Si inserisce frequentemente, anche senza palla, recupera palloni prezioni, trova sempre la posizione giusta, aiutando i compagni in fase di ripiegamento e facendola ripartire con intelligenza 

    Hernanes (46′ Gonzalez) 5 Molto deludente in quest’ occasione, a differenza di quanto mostrato nell’arco della stagione. Molle e poco lucido, oltre che disattento tatticamente cosatringendo Reja a sostituirlo

     Zarate 6.5 Alcuni errori per eccesso di sicurezza come spesso gli accade, soprattutto all’ inizio del secondo tempo quando scarta il portiere e tira a lato a porta vuota. Segna, però, due gol di cui un rigore che gli consente di riscattarsi – in parte – del clamoroso errore di Udine dal dischetto che è costato alla Lazio una buona fetta della qualificazione in Champions League. Autore anche del tiro d’angolo che Vives manda nella sua porta per il 3 a 2.

     Rocchi (64′ Floccari) 7 Sempre nel vivo dell’azione ed al posto giusto, scatta sul filo del fuorigioco, corre, segna il primo gol, fa da assist man a Zarate sul 2 a 1, potrebbe segnare anche la doppietta se non venisse fermato da Coppola sulla linea di porta: è il migliore in campo da vero capitano

  • Lazio corsara a Lecce ma è “solo” Europa League

    Lazio corsara a Lecce ma è “solo” Europa League

    In terra salentina la Lazio cercava il risultato per sperare, con l’ orecchio attento a carpire il risultato dell’Udinese impegnata contro il Milan, in vista della rincorsa al quarto posto. Un risultato che arriva, ma che non basta a raggiungere il traguardo più ambito.

     Al Via del Mare di Lecce la partita inizia già al sesto minuto, con gol di Tommaso Rocchi ad aprire i giochi per la Lazio: azione in contropiede e diagonale preciso in scivolata, che si infila nell’angolino basso. Il primo quarto d’ ora di gioco scorre fra le difficoltà del Lecce a riorganizzarsi, soprattutto nei movimenti offensivi, che mancano di incisività in profondità-

    Al 15′ buona azione di Zarate che prova una serie di dribbling e si accentra, producendo, però, un tiro troppo centrale. Al 19′, il Lecce inizia a dare segnali positivi di ripresa, con un buon tiro di Di Michele che finta lo scatto profondo e rientra, sferrando un ottimo tiro che viene, però, rimpallato da Diaz in angolo.

    Al 21′ la Lazio si rende molto pericolosa con un’ azione innescasta dall’assist di Mauri a cercare Zarate che accelera e si infila centralmente, provando un pallonetto a scavalcare il portiere leccese: la fortuna, però, non aiuta il tiro dell’Argentino che, dopo aver scavalcato l’ estremo difensore giallorosso, colpisce il palo.

    Arriva, così, la risposta del Lecce che trova il pari con Coppola che riesce ad inserirsi in area ed a realizzare un pallonetto perfetto che beffa Muslera per il provvisorio 1 a 1.

     Al 35′, però, il risultato cambia ancora: Rocchi scatta sul filo del fuorigioco e suggerisce per Zarate che questa volta non sbaglia e realizza il 2 a 1.

    Al 40′ arriva, poi, il secondo pareggio del Lecce: cross di Donati per Piatti che, da solo in area, colpisce bene di sinistro e batte Muslera.

    Nel 2° tempo la Lazio prova a ritrovare il vantaggio, ed ha un’ ottima opportunità con Zarate che salta in dribbling il portiere Benassi ma calcia sull’ esterno della rete con molta imprecisione. Al 9′, però, Mauro Zarate ha l’occasione di rifarsi calciando un rigore procurato un minuto prima da Tommaso Rocchi che, scattato sul filo del fuorigioco, entra in area stoppando il pallone di petto e portandolo avanti di sinistro, colpito dall’ uscita del portiere Benassi, che rimedia anche l’ espulsione diretta lasciando il Lecce in inferiorità numerica: Zarate mantiene la calma e realizza il penalty che porta la Lazio sul 3 a 2.

    Al 17′ Mauro Zarate batte un calcio d’angolo che Vives colpisce in modo molto scordinato con il collo del piede beffando il suo portiere Rosati con un clamoroso autogol che rende il passivo molto pesante per il Lecce: 4 a 2.

    La gara dopo il quarto gol della Lazio ha poco da aggiungere, poichè in campo c’è poco da esprimere, considerando la stanchezza per il finale di campionato, e la tensione crescente, con l’attenzione rivolta sempre più costantemente al tabellone luminoso, per cogliere un segnale positivo dal Friuli di Udine, nella speranza che l’ Udinese non faccia risultato positivo.

    Una notizia che, però, non arriva: la partita termina ed il campo esprime il suo verdetto. La Lazio di Edi Reja non raggiunge la Champions e deve accontentarsi dell’Europa League, ma è comunque un ottimo risultato a conclusione di una stagione di alto livello, conclusasi con un traguardo in più: per la prima volta nella gestione di Lotito, la Lazio chiude in classifica sopra i cugini romanisti.

  • Frey sul mercato, polemiche con la Viola

    Frey sul mercato, polemiche con la Viola

    La Fiorentina pare intenzionata a lasciar partire il suo portiere, Sebastian Frey, come lui stesso ha dichiarato volendo chiarire la sua situazione. In particolare, il portiere francese ha riscontrato “strani episodi durante la sua assenza per infortunio, come comprare un altro portiere senza che io ne sapessi nulla”. Inoltre, Frey ritiene che tali segnali siano una mancanza di considerazione nei suoi confronti, oltre che una dimostrazione che i valori nel calcio stanno venendo meno, poichè si è giunti a mettere in discussione lui che, come il collega Buffon nel caso della Juve, è stato sempre un pilastro dello spogliatoio oltre che un punto di riferimento per tutta la squadra.

    Infatti, pare che la Fiorentina stia trattando con il Catania per la cessione del portiere francese, anche se Frey non pare d’accordo con tale soluzione: “con tutto il rispetto, se non mi vogliono più che mi portino una squadra adeguata ai miei obiettivi ed economicamente all’altezza”.

  • Empoli – Torino, match chiave per i play off granata

    Empoli – Torino, match chiave per i play off granata

    Stasera alle 20.45 al Castellani, Empoli e Torino scenderanno in campo per l’anticipo della 41esima giornata di serie B. Il match è particolarmente delicato per il Toro, in corsa per i play off: i granata, con 57 punti in classifica, hanno bisogno dei tre punti per tenere a distanza Padova e Livorno (distanti solo un punto, a 56) e che domani saranno impegnate nello scontro diretto, in prospettiva anche dell’ultima giornata quando il Toro incontrerà il Padova stesso.

    Per l’Empoli i play off sono ancora un sogno possibile, con 55 punti in classifica, pertanto proveranno ad ostacolare il Toro nella sua corsa per gli spareggi promozione. Per la squadra di Lerda, però, raggiungere il traguardo play off è assolutamente prioritario, poichè lo richiede la Piazza, oltre che il blasone della società.

    Allo stadio di Empoli le probabili formazioni in campo saranno le seguenti.

    Empoli: Pelagotti, Tonelli, Marzoratti, Stovini, Gorzegno, Musacci, Valdifiori, Nardini, Forestieri, Fabbrini, Coralli.
    Allenatore Aglietti.
    Torino: Rubinho, Rivalta, Di Cesare, Ogbonna, Zavagno, Pagano, De Vezze, De Feudis, Sgrigna, Bianchi, Antenucci.

  • Mou vuole Figo al Real al posto di Valdano

    Mou vuole Figo al Real al posto di Valdano

    Gli scontri e gli screzi sempre più frequenti fra Valdano e Josè Mourinho potrebbero portare il tecnico portoghese a richiedere al Presidente Florentino Perez l’arrivo di un uomo di fiducia al posto del direttore generale Valdano con il quale, ormai è certo, non è riuscito a costruire un feeling positivo.

    Il candidato il pole position sarebbe, secondo il quotidiano “El Mundo Deportivo”, Luis Figo, connazionale dello Special One che Mourinho ha già allenato da calciatore all’Inter e con il quale ha lavorato dopo che il portoghese, una volta appesi gli scarpini al chiodo, ha intrapreso la carriera dirigenziale. A Florentino Perez spetta l’ardua decisione: accontentare i desideri di Mourinho e scaricare il suo storico braccio destro oppure lasciare che lo status quo all’insegna di frecciatine quotidiane continui?

  • Ferguson: “Ci servono tre acquisti”

    Ferguson: “Ci servono tre acquisti”

    Nonostante la vittoria della Premier e la finalissima di Champions da giocare contro il Barca il 28 Maggio, Sir Alex Ferguson pare intenzionato a rinforzare ulteriormente la squadra con “almeno tre acquisti che rafforzino la qualità complessiva della rosa”.

    In particolare, tale necessità è connessa al fatto che Gary Neville si è ritirato, Giggs e Paul Scholes lo faranno a breve, Van Der Saar a fine stagione: saranno “perdite” di grandissimo peso dato che tutti questi calciatori formano l’ossatura dei Red Devils da anni, anche se per sostituirli in rosa il Manchester dispone di validi elementi.

    Uno dei tre acquisti per colmare i “buchi” potrebbe essere Wesley Snejider che piace da sempre al tecnico dello United, anche se l’intento dell’olandese dovrebbe essere quello di restare in nerazzurro.

  • Fiorentina, il Marsiglia vuole Gilardino

    Fiorentina, il Marsiglia vuole Gilardino

    Alberto Gilardino potrebbe lasciare l’Italia per la Francia, molto stimato dal tecnico dell’Olimpyque Marsiglia Didier Deshamps, che lo vorrebbe fortemente in squadra. Per Gilardino si tratta di una bivio importante che giunge in una fase centrale della sua carriera, nel pieno della maturità calcistica. Deve, pertanto, valutare quale possa essere la migliore soluzione per il suo futuro: è stato, infatti, già contattato da Lazio e Genoa, oltre che dal club transalpino e si tratta di compiere una scelta fondamentale, considerando tutte le possibili variabili in gioco.

    La sua valutazione si aggira intorno ai 10 milioni di euro ma a Marsiglia potrebbe avere dei vantaggi in termini economici, percependo un ingaggio molto più elevato.

    Foto credits Tuttosport