Autore: Simona Granieri

  • Pirlo, visite mediche con la Juve

    Pirlo, visite mediche con la Juve

    Dopo l’addio al Milan per Andrea Pirlo è già tempo di immergersi nella nuova avventura, nella dimensione bianconera, lasciandosi alle spalle i dieci anni di rossonero terminati con lo svincolamento a parametro zero in scadenza di contratto.

    A Torino, presso la clinica Fornaca e poi presso l’Istituto di Medicina dello Sport allo stadio Olimpico, accompagnato dal responsabile dello staff medico juventino, si è sottoposto alla visite mediche del caso, strumentali e molto accurate.

    L’annuncio ufficiale e la sua presentazione in conferenza stampa dovrebbero essere in programma domani o al massimo nella giornata di giovedì dopo il rientro di Beppe Marotta: quel che è ormai definito sono, invece, le condizioni contrattuali che legheranno il centrocampista della Nazionale alla Juventus.

    Ingaggio di 4 milioni di euro netti all’anno e durata triennale, fino al 2014, più eventuali bonus in caso di vittorie, che nell’ambiente juventino tutti si augurano.

  • Tommasi apre al secondo extracomunitario

    Tommasi apre al secondo extracomunitario

    Il debutto di Damiano Tommasi come neo presidente dell’Associazione Italiana calciatori sarà all’insegna di una questione molto spinosa e delicata da affrontare. Una questione che sta molto a cuore ai club e che finora non è stata ancora risolta: l’inserimento in squadra del secondo calciatore extracomunitario. Il vincolo ad un solo extracomunitario, infatti, non è gradito ai club e vorrebbero che il doppio tesseramento fosse possibile già da questa sessione di calciomercato.

    Nel caso in cui Tommasi volesse aprire al secondo extracomunitario, dunque, bisognerebbe operare una modifica all’articolo 40 delle norme federali, che consente l’ingresso di molti ragazzi extracomunitari nei settori giovanili e, secondo il neo presidente Tommasi, “presenta qualche lacuna e andrebbe rivisto”.

    Oltre a tale questione, il neo presidente pare molto interessato ad una riprogettazione complessiva delle politiche finalizzate alla promozione dei settori giovanili evitando inutili interventi estemporanei ma puntando ad investimenti maggiormente mirati, sia in termini di maggiori risorse che in termini di maggiore pazienza.

  • Balotelli complimenti al Milan e “mazzate” dal City

    Balotelli complimenti al Milan e “mazzate” dal City

    Mario Balotelli torna in Nazionale, inserito nella lista dei convocati per la partita contro l’Estonia del prossimo 3 Giugno e per l’amichevole contro l’Irlanda, e ritorna a parlare da tifoso del Milan, complimentandosi con la società e con i giocatori per il traguardo  dello scudetto raggiunto, ma dichiarando la sua volontà di restare al Manchester City di Mancini, soprattutto dopo la soddisfazione della vittoria in Fa Cup e la qualificazione in Champions League per la prossima stagione.

    Trovano, così, conferma le parole del suo procuratore Mino Raiola, che aveva dichiarato con sicurezza che Mario per la prossima stagione sarebbe rimasto in Inghilterra, dove si trova bene, ” al duemila per cento “.

    Mario Balotelli risulta essere molto simpatico all’ interno dell’ ambiente Milan, soprattutto per le sue prese di posizione da “tifoso rossonero” anche quando giocava in nerazzurro, e pare che soprattutto Adriano Galliani abbia intenzione di portarlo, prima o poi, in rossonero.

    Le parole di SuperMario e di Raiola, però, sono una chiara conferma che qualsiasi discorso del genere verrà rimandato al futuro.

    Nonostante ciò, però, pare che i dirigenti del City si siano infuriati ancora una volta con Balotelli, a causa del suo comportamento non esattamente impeccabile. Super Mario, infatti, subito dopo la partita contro il Bolton – ultima di Premier – è partito direttamente per l’ Italia, non partecipando alla parata organizzata fra le strade di Manchester per celebrare la squadra dopo la vittoria in Fa Cup. Inoltre, nel corso della cena di fine stagione, Mario avrebbe dovuto ricevere anche il premio come “miglior giovane dell’ anno” assegnatogli dai tifosi del City, e che invece è stato ritirato per conto di Balotelli dal compagno di squadra Richards.

    Per il Manchester City, oltre all’ imbarazzo per la vicenda, anche la beffa: il giocatore non potrà essere multato perchè era stato autorizzato a ripartire subito per l’ Italia dal tecnico Roberto Mancini.

    Irrompe la “mina” Raiola: Ibra, Balotelli e Hamsik

  • “Perugia per Sendai” vince la solidarietà

    “Perugia per Sendai” vince la solidarietà

    Perugia per Sendai – Foto tuttoggi.info
    Ieri sera a Perugia si è svolta un’ amichevole di beneficienza con incasso devoluto agli orfani di Sendai, una delle città maggiormente colpite dal devastante sisma che ha sconvolto il Giappone nel mese di Aprile. “Perugia per Sendai, un pallone per tornare a giocare” il titolo dell’ iniziativa, che si è svolta allo stadio Curi di Perugia, promossa dal Comune di Perugia, dall’Anci e dallo staff italiano della Nazionale nipponica, e che ha riscosso un buon successo con la partecipazione di una buona cornice di pubblico.   Alla partita hanno partecipato ex giocatori del Perugia, come il giapponese Nakata, Marco Materazzi e Rino Gattuso, ma anche l’interista nipponico Nagatomo, che aveva ricevuto il permesso della società nerazzurra per partecipare in campo a patto che “non si stancasse troppo”, in vista della finale di Coppa Italia contro il Palermo. Visto il successo dell’ iniziativa, il ct del Giappone Alberto Zaccheroni ha dichiarato che entro il 2011 sarà in programma un’ amichevole fra Italia e Giappone con un’altra raccolta fondi. In questi casi, infatti, la solidarietà non è mai troppa.

  • Lippi: in inverno potrei tornare in panchina

    Lippi: in inverno potrei tornare in panchina

    Marcello Lippi torna a parlare di se e del suo futuro, e le parole dell’ ex ct hanno sempre una loro risonanza di rilievo.

    Ora è quasi pronto per le vacanze estive, ma al suo ritorno afferma la volontà di riprendere ad allenare, dopo un anno di vacanze e di riposo: ” potrei sedere su una panchina con l’inizio dell’ Inverno, vedremo “.

    La dichiarazione, anche per la sua ambiguità, lascia spazio all’ immaginazione di vari scenari possibili. Potrebbe, infatti, significare che il tecnico Viareggino voglia dare la sua disponibilità a qualche club per essere contattato in corso di campionato qualora ci dovesse essere un cambio in panchina. Più probabile, però, potrebbe essere l’ ipotesi che Lippi possa andare ad allenare qualche Nazionale, magari non Europea, come lui stesso aveva dichiarato in passato.

    Si attendono sviluppi in proposito, ma intanto Marcello Lippi continua a ricevere onorificenze sull’onda lunga della vittoria più importante della sua carriera, ossia il Mondiale 2006. Il fallimento sud Africano è ormai archiviato e dimenticato, la gente è ritornata a dimostrargli stima ed affetto: domani riceverà la cittadinanza onoraria di Vittoria in provincia di Ragusa, e poi anche il titolo di ambasciatore del vino Cerasuolo doc di Vittoria.

  • Mazzarri china il capo, vince De Laurentiis

    Mazzarri china il capo, vince De Laurentiis

    Il tanto atteso incontro fra Walter Mazzarri ed il presidente De Laurentiis si è svolto nel pomeriggio di ieri ed,  inaspettatamente, si è risolto con esito molto positivo, avvicinando i due e gettando le basi per la programmazione della prossima stagione del Napoli, abbandonando definitivamente l’ ipotesi di un divorzio fra il tecnico toscano e la societ napoletana.

    La pace, però, non era così scontata, dato che il Napoli aveva già sondato il terreno per contattare Gian Piero Gasperini, ex tecnico del Genoa, qualora l’ incontro con Mazzarri non avesse avuto buon esito.

    Tuttavia, il presidente De Laurentiis da grande produttore cinematografico qual è, è abituato ai colpi di scena, e dunque – anche grazie alla mediazione del dg Bigon – ha fatto sì da smussare gli angoli del rapporto con Mazzarri, con il quale non parlava da circa due mesi, pensando a coinvolgero nella progettazione del secondo quinquennio della sua presidenza Partenopea, che sarà all’ insegna del “fair play gestionale”, in accordo con i principi voluti dal presidente Uefa Platini.

    In casa Napoli, dunque, può ritornare il sereno, con sodddisfazione dei giocatori che nel post partita con la Juve avevano chiesto esplicitamente a Mazzarri di restare con loro, dimostrando come il tenico abbia avuto un grandissimo merito nella costruzione di uno spogliatoio unito e compatto. Il suo lavoro a Napoli, quindi, continuerà, e potrà guidare la sua creatura nel tanto atteso debutto in Champions League.

    La promessa del presidente a Mazzarri è di alzare il budget per il calciomercato da 20 fino a 35 milioni di euro a cui si va ad aggiungere il ricavo della vendita di qualche big. Il primo acquisto dovrebbe esser lo svizzero Inler, sul centrocampista infatti pare ci sia un accordo di massima tra il Napoli e l’Udinese.

  • Il Siena dilaga col Varese nell’ultima di Conte

    Il Siena dilaga col Varese nell’ultima di Conte

    Dopo la promozione in serie A ormai raggiunta, con la serenità e la consapevolezza dell’obiettivo centrato, il Siena di Antonio Conte pensa a giocare divertendosi, in scioltezza, ed archivia la pratica del posticipo della 41esima di serie B contro il Varese con un sonoro e schiacciante 5-0, firmato Caputo, doppietta di Calaiò, Brienza e Reginaldo, che incrina le certezze del Varese, pronto per affrontare i play off per giocarsi la promozione in A, ed esalta, invece, il pubblico di casa dell’Artemio Franchi, salutandolo nel migliore dei modi nell’ultimo match tra le mura amiche di questa stagione.

    E’ un saluto che vuol dire “Arrivederci”  in serie A, anche se per qualcun altro si profila come un Addio.

    Per il tecnico Antonio Conte, infatti, quella di ieri sera è stata l’ ultima panchina bianconera senese, in vista dell’approdo (o meglio, del ritorno) ad altri colori bianconeri, quelli che ha vestito per quasi tutta la sua carriera da calciatore, quelli della Juventus. Un congedo che il tecnico salentino ha sentito molto, compiendo a fine partita un giro di campo per salutare i tifosi, emozionato e visibilmente commosso.

    Il pubblico, però, ha capito i motivi della sua scelta e lo ha applaudito calorosamente. In settimana per Conte dovrebbe arrivare la firma e l’ufficializzazione dell’accordo con la Juve, ma a Siena lascerà sicuramente un grande ricordo.

  • Esordi, promesse e speranze: cinque nomi da ricordare

    Esordi, promesse e speranze: cinque nomi da ricordare

    Il finale di campionato nelle partite in cui erano coinvolte le squadre per cui i verdetti erano già scritti, ha dato spazio ad alcune giovani promesse del nostro calcio, baby dalla belle speranze e dal futuro incerto, schiacciati come sempre dalla concorrenza interna dei big e degli stranieri, giudicati più affascinanti, e perciò spesso costretti a ” farsi le ossa ” lontano dal grande calcio, per vedere poi spesso ridimensionate le proprie ambizioni, in parallelo con la filosofia dominante nel nostro Paese, anche in altri settori, tale che ” non c’è spazio per i giovani “.

    Ieri, però, hanno avuto il loro momento di gloria alcuni come Filippo Boniperti, Francesco Grandolfo, Nicola Leali, Mattia Perin e Lorenzo Tassi, in ordine rigorosamente alfabetico, ed è giusto far luce sulle loro caratteristiche e sul loro curriculum, per capire meglio quali siamo le loro potenzialità e le loro prospettive.

    Filippo Boniperti è nipote d’arte, ed ha intrapreso la carriera calcistica come il celebre nonno, presidente onorario della Juventus. E’ un classe 1991 ed è cresciuto a pane e Juventus, fin dai pulcini, passando poi per la Berretti e la Primavera, rifiutando nel frattempo di passare ai cugini granata del Toro, in estrema coerenza con i valori bianconeri.

    E’ un esterno offensivo, che può giocare sia da centrocampista che da seconda punta, dotato di buone doti fisiche (180 per 74 kg), e di buone doti tecniche sia di destro che di sinistro, oltre che di un buon dribbling.

    Nel corso di Juventus-Napoli di ieri sera, ha compiuto il suo debutto in serie A, entrando per sostituire Simone Pepe, 50 anni dopo l’ ultima apparizione in campo di nonno Giampiero che, sicuramente, avrà seguito con orgoglio il suo erede.

    Per Francesco Grandolfo del Bari, l’ esordio in serie A è stato ancora più indimenticabile, in un pomeriggio perfetto, da ricordare e raccontare: tripletta al Bologna per l’attaccante classe 1992, che, oltre all’ ottima vena realizzativa, mette in mostra buone doti tecniche che all’ età di 15 anni già gli consentivano di realizzare 150 palleggi di seguito, per ben 2 minuti, ed una personalità non indifferente che gli consente di mantenere freddezza e lucidità e di mantenere a freno l’ emozione, nonostante i suoi soli 18 anni.

    Gioca in porta, invece, Nicola Leali, classe 1993, in forza al Brescia ma appetito da molti grandi club, che intravedono in lui un grande potenziale, da numero uno assoluto, come Gigi Buffon per intenderci: i due sono anche conterranei, di Castiglione delle Stiviere Leali, di Carrara Buffon, distanti solo tre ore di macchina. Il paragone è sicuramente molto impegnativo, ma il portierino ha già esordito in serie A dimostrando buona personalità. Piace soprattutto a Napoli e Juventus, ed il dirigente bresciano, oltre che ex allenatore, Gigi Maifredi lo definisce “regale”, sottolineandone, poi, la straordinaria correttezza ed educazione, doti che lo porteranno secondo Maifredi” a far la storia del calcio italiano “.

    Nel Brescia ha esordito anche Lorenzo Tassi, 16 anni e tre mesi, classe 1995, che dopo Andrea Pirlo (che ha debuttato con le rondinelle a 16 anni e 2 giorni) è l’ esordiente più giovane del Brescia. Singolare che sia entratper sostituire il 37 enne Emanuele Filippini, bamdiera della società. Passaggio di consegne simbolico, fra il vecchio ed il nuovo, accendendo i riflettori su un ragazzo promettente, molto serio e posato a detta di chi lo conosce, e che già si è guadagnato la fama di talismano “anti Bergamaschi”, per la sua rete decisiva nel derby con l’Atalanta con la maglia degli Allievi nazionali del Brescia.

    Un altro baby portiere, Mattia Perin, ha esordito ieri con la maglia del Genoa dal primo minuto nel match contro il Cesena, mostrando un buon talento ed una grande freddezza, dote fondamentale per un portiere, che gli ha permesso di compiere un intervento importante dopo solo un minuto di gioco, da portiere esperto e navigato, nonostante i suoi 19 anni, e che mostra una dote ulteriormente importante per un portiere, ossia l’ estrosità: nella partita contro la Roma, durante il riscaldamento, è stato filmato mentre era impegnato a palleggiare con un chewing gum. Originale, senz’ altro.

    Al termine della gara con il Cesena, però, ha rivelato come l’ emozione fosse il sentimento prevalente, ringraziando iol tecnico per l’ occasione che gli ha concesso, oltre che i compagni ed i tifosi e la società. Probabilmente per la prossima stagione andrà in prestito altrove per fare esperienza, ma ha dichiarato di fidarsi completamente della società e del presidente Preziosi, nella speranza di far presto ritorno a Genova.

    Cinque nomi, dunque, che sarebbe bene annotare per molti grandi club, evitando di lasciarli scappare altrove, ed evitando di farli intristire in provincia per troppo tempo. Il futuro è dei giovani e, per questo, bisogna credere in loro non soltanto quando le partite non hanno più nulla da chiedere alla classifica, ma responsabilizzandoli nel corso di match importanti.

    Anche in chiave Azzurra la loro valorizzazione, oltre che di tanti altri talentini, potrebbe essere una chiave fondamentale, in un processo di necessario rinnovamento e ringiovanimento, che consenta di programmare cicli ad ampio spettro temporale, valorizzando i “prodotti” dei vivai made in Italy.

  • Triplete per lo Special Two e adesso l’Italia

    Triplete per lo Special Two e adesso l’Italia

    Se già i paragoni con Mourinho erano all’ordine del giorno, adesso Villas Boas avrà un ulteriore motivo per essere soprannominato Special Two: il suo Porto, così come l’Inter dello Special One lo scorso anno, ha centrato il Triplete in questa stagione, conquistando la Coppa di Portogallo, battendo per 6 a 2 il Vitoria Guimaraes, grazie ad una tripletta dello scatenato Rodriguez, ai gol di Varela, Rolando ed Hulk, che si aggiunge agli altri due tituli conquistati in stagione, ossia  l’Europa League vinta in finale contro il Braga, ed il campionato lusitano dominato in modo incontrastato.

    Il Porto, così, resta l’unica squadra europea che in questa stagione ha centrato il tris, anche perchè il Manchester Utd ed il Barcellona, seppur finaliste di Champions League e dominatrici dei rispettivi campionati, hanno fallito l’assalto alle coppe nazionali: infatti, la FA Cup inglese è stata vinta dal Manchester City di Mancini e la Copa del Rey spagnola dal Real Madrid di Mourinho.

    Il tecnico portoghese, annuncia attraverso il suo canale Twitter le sue prossime vacanze in Italia chiedendo consigli sui posti da visitare i soliti mal pensanti però ipotizzano anche qualche incontro con i dirigenti di Roma e Juventus da tempo sulle sue tracce. C’è da dire però che ufficializzato l’addio ad Ancelotti Abramovic le proverà tutte per riportare uno Special ai Blue.

  • Lacrime e malinconia: l’ultima partita della famiglia Sensi

    Lacrime e malinconia: l’ultima partita della famiglia Sensi

    Le lacrime di commozione e di tristezza per un’avventura giunta al capolinea sono lo specchio più vero e sincero dello stato d’animo di Rosella Sensi e della sua famiglia, presente in tribuna per l’ ultima partita da proprietari dell’ As Roma. Dal prossimo campionato, si vedrà la mano dell’ armata a stelle e strisce, del gruppo Di Benedetto e company.

    E’ finita, così, un’ epoca, durata ben 18 anni in cui la sua famiglia, con il padre Franco Sensi in testa, ha lavorato per il bene della Roma, facendola ritornare grande ed ambiziosa, regalandole il terzo scudetto della sua storia, rinforzandola con colpi di mercato di primissimo livello, portando nella società giallorossa uno dei tecnici più vincenti di sempre, ossia Fabio Capello.

    Ora Rosella Sensi sarà solo una semplice tifosa giallorossa, ma non rinuncerà a seguire attentamente le vicende della squadra. Il suo desiderio è che il nuovo corso inizi al meglio, con serenità ed entusiasmo, voltando pagina dalle difficoltà: “Sarò la prima tifosa dei nuovi proprietari, faranno bene, grandi cose. Glielo auguro, ma bisogna farli lavorare con serenità, calma e lucidità, non è facile lavorare sotto pressione. Gli auguro di raggiungere grandi successi “.

    Ecco così che la dottoressa Sensi ricorda con affetto il saluto con Capitan Totti e De Rossi, che al termine della gara hanno tributato un abbraccio ed un omaggio floreale, a lei ed alla madre Maria, in segno di stima e di  gratitudine per il suo lavoro e per il percorso intrapreso insieme in questi lunghi anni, che hanno consolidato un legame sincero di amicizia fraterna, anche in ricordo del suo papà che per Totti in particolare è stato un punto di riferimento assoluto nei primi anni di carriera.

    Un ringraziamento, inoltre, Rosella Sensi lo rivolge anche ai tifosi giallorossi, anche quelli che hanno contestato in maniera civile, che la dottoressa Sensi definisce “unici”, perchè  “vivono la squadra in modo speciale”.