Autore: Simona Granieri

  • Ranocchia: l’Inter vale il Barcellona

    Dal ritiro della Nazionale, Andrea Ranocchia lancia un messaggio d’amore all’indirizzo dell’Inter, la squadra dove gioca e dove vuol giocare a vita. con la quale a venitre anni ha appena conquistato la Coppa Italia nella finale di ieri sera con il Palermo.

    L’Inter, secondo Andrea Ranocchia, è il non plus ultra, paragonabile anche ai neo campioni d’Europa, ossia il Barca, che lo scorso anno l’Inter di Mou sconfisse in semifinale: “La squadra di Guardiola è grandissima ma l’anno scorso l’Inter l’ha battuta e negli ultimi cinque anni ha vinto il suo stesso numero di trofei, quindi si equivalgono”.

    Nel finale di stagione le forze sono in esaurimento, e l’ impegno in Nazionale del 3 Giugno con l’Estonia sarà l’ ultima gara ufficiale della stagione. Andrea Ranocchia è reduce da un attacco influenzale che lo ha debilitato e gli ha fatto perdere tre chilogrammi, ma è ugualmente contento della convocazione di Prandelli.

    Parlando di colelghi eccellenti, poi, Ranocchia elegge come miglior centrale del mondo Piquè del Barca, nonostante apprezzi molto anche il “cugino rossonero” Thiago Silva, mentre invia parole di affetto a Leo Bonucci, suo grande amico oltre che ex compagno di squadra ai tempi del Bari, escluso da Prandelli per i prossimi due impegni Azzurri: “Non me l’aspettavo ma non dite che l’ho fatto fuori io, non sono un cannibale – sorride – Sono molto amico di Leonardo, lo conosco bene e sono sicuro che tornerà presto in nazionale”.

  • Buffon: “Conte è l’uomo giusto per la Juve”

    Buffon: “Conte è l’uomo giusto per la Juve”

    Gigi Buffon in questi giorni pare il punto di riferimento dei pensieri dello spogliatoio Juventino nonostante le vacanze siano quasi cominciate, impegni di Nazionale a parte. Dopo aver dichiarato di voler restare alla Juve e di voler rispettare il suo contratto con il club bianconero, il portierone si è espresso sul prossimo tecnico juventino, Antonio Conte, con il quale ha condiviso, quando Conte ancora giocava, alcune stagioni in maglia juventina.

    Un giocatore che nello spogliatoio aveva un peso specifico importantissimo, per anni anche capitano della Juve, e che insieme a Del Piero e Ferrara è stato uno dei punt di riferimento nelle sue prime stagioni in bianconero. Ecco perchè Gigi ritiene che Conte anche da tecnico possa fare una grande carriera, per le doti caratteriali e per la sua preparazione, augurandogli di farlo proprio sulla panchina della Juventus. “Sta facendo molto bene da allenatore e secondo me, per le idee che ha, farà una grande carriera. Spero che possa farla alla Juventus”.

    Antonio Conte, dunque, rappresenterà il futuro, il nuovo corso, che Gigi si augura migliore del recente passato fallimentare, per il quale – insieme ai compagni – si assume tutte le colpe, assolvendo in pieno l’operato di Gigi Del Neri, che saluta e ringrazia per “aver fatto il massimo” nonostante le tantissime difficoltà.

  • Italia, dubbio Thiago Motta. Gli Azzurri a Coverciano

    Italia, dubbio Thiago Motta. Gli Azzurri a Coverciano

    Nella finale di Coppa Italia fra Inter e Palermo di ieri sera Thiago Motta ha subito un risentimento muscolare alla coscia sinistra che potrebbe costringerlo a saltare la convocazione azzurra di Cesare Prandelli per l’impegno di qualificazione ad Euro 2012 contro l’Estonia, in programma a Modena Venerdì 3 Giugno, e poi l’incontro amichevole in programma il 7 Giugno contro l’Irlanda del Nord.
    A tal proposito, lo staff medico dell’Inter e della Nazionale dovranno prendere una decisione congiunta nelle prossime ore.

    In attesa del responso sulle condizioni di Thiago Motta, quest’oggi, alle 12.30 la Nazionale ha iniziato il ritiro vero e proprio di preparazione ai prossimi impegni, ed alle 16 vi sarà il primo allenamento, mentre domani vi sarà un’amichevole contro l’Under 18 di Evani.

    Nei precedenti giorni, gli Azzurri hanno invece condotto – nella fase di pre ritiro durata due giorni – dei test finalizzati a valutarne le reali condizioni fisiche ed atletiche al termine della stagione appena conclusasi, e che proseguiranno anche il 6 Giugno, quando svolgeranno esami ematologici che permetteranno di avere una panoramica a 360 gradi degli atleti, per poter effettuare dei raffronti con i test condotti dalle società di appartenenza e per stipulare un rapporto ancor più collaborativo con i vari club.

  • Zamparini apre a Delio Rossi: “Offerto rinnovo di un anno”

    Zamparini apre a Delio Rossi: “Offerto rinnovo di un anno”

    La sconfitta in finale di Coppa Italia sembrava l’ “alibi” ideale per il presidente Zamparini al fine di esonerare Delio Rossi, nonostante i buoni risultati ottenuti dal Palermo nella sua gestione e nonostante il buon clima creato nello spogliatoio. In chiave addio, infatti, potevano essere lette le lacrime del tecnico a fine partita nel salutare la squadra e i tifosi.

    Tuttavia, a sorpresa, il vulcanico presidente rivela la possibilità che il tecnico rimanga per una stagione ancora anche se dovranno essere rispettate alcune condizioni essenziali. In primis, per Zamparini Delio Rossi dovrà dimostrare di essere maggiormente interessato alla squadra piuttosto che alle condizioni economiche: solo così si potranno gettare le basi per una continuazione del suo lavoro in rosanero. “La mia intenzione è di tenerlo ma bisogna vedere che squadra vuole e la parte economica, che per lui è più importante rispetto al Palermo. Ho dato l’incarico all’amministratore delegato Sagramola di sentire Rossi e offrirgli non un triennale, ma un solo anno di contratto”.

    Nonostante lo spiraglio di permanenza, Zamparini non rinuncia ad inviare frecciatine all’indirizzo del suo tecnico, in particolare dal punto di vista dell’approccio tattico della squadra. Il presidente, infatti, pare non gradire le giustificazioni dell’allenatore che in alcuni casi avrebbe “tirato in ballo” la giovane età complessiva della squadra, come sintomo di inesperienza, a parziale scusante di alcune sconfitte. Secondo il presidente, invece, il tecnico a volte dovrebbe ammettere anche i suoi errori nel trasmettere l’approccio alla gara nei confronti della squadra, che nella presente stagione ha commesso troppi errori in fase difensiva.

    Nonostante i segnali di apertura lanciati da Zamparini nei confronti di Rossi, rimangono in piedi le piste che conducono a Claudio Ranieri e Vincenzo Torrente come alternative a Delio Rossi: “A me piacciono entrambi. Ranieri tantissimo per quello che ha fatto, lo ritengo un grande allenatore, ma per lui il Palermo sarebbe un compromesso, non un grande obiettivo. Torrente ha meno esperienza ma più entusiasmo”.

  • Guerra Montali – Sabatini. Il nuovo corso della Roma inizia in salita

    Guerra Montali – Sabatini. Il nuovo corso della Roma inizia in salita

    La costruzione del nuovo corso in casa Roma inizia in modo non ottimale, con screzi e tensioni interne connesse all’assegnazione del potere gestionale della squadra giallorossa. Il direttore sportivo, non ancora ufficializzato ma già praticamente operativo, Walter Sabatini, infatti, non sembra gradire la presenza in società di Gian Paolo Montali, ex tecnico del volley e fidato collaboratore dell’ex tecnico Claudio Ranieri, che nei mesi precedenti ad ogni domanda sul possibile arrivo di Sabatini aveva risposto non certamente in modo positivo e non celando il suo disappunto.

    Walter Sabatini, dunque, anche alla luce di tale situazione, vorrebbe avere pieni poteri per evitare di scontrarsi con Montali, altrimenti rinuncerà all’incarico ancor prima di ottenerlo ufficialmente, lanciando un vero e proprio ultimatum alla società giallorossa: “O me, o Montali”.

    Tale situazione, al momento, non pare di facile risoluzione e sta comportando una situazione di stallo circa le prossime mosse da compiere per pianificare la prossima stagione nonostante il presunto incontro a Londra nei giorni scorsi fra i due “rivali”.
    Sabatini
    , infatti, in attesa di conoscere la linea delle socierà circa la sua richiesta categorica, avrebbe rimandato i viaggi in programma in Spagna e Francia per sondare il terreno che porterebbe all’ingaggio di uno fra Didier Deshamps e Luis Enrique come tecnico della prossima stagione.

  • Torino, l’incubo continua. Un anno ancora in Serie B

    Torino, l’incubo continua. Un anno ancora in Serie B

    Per l’ennesima volta il Torino abbandona i sogni di gloria, di rinascita, di ritorno nella realtà che conta. Con la sconfitta interna contro il Padova, infatti, fallisce l’agganccio alla zona play off, e si condanna ad un altro anno di purgatorio in serie B, per il terzo anno consecutivo. Una delusione cocente, anche perchè legata ad una resa imbarazzante che peggiora anche il risultato dello scorso anno, quando almeno i granata giocarono i play off, pur perdendo in finale con il Brescia.

    La rabbia, l’amarezza e la delusione sono stati i sentimenti prevalenti nel pomeriggio Torinese ed al fischio finale alcuni tifosi hanno scavalcato le recinzioni per provare ad invadere il campo, anche se sono stati prontamente fermati dal servizio d’ordine: nel mirino della contestazione sia la squadra che il presidente Urbano Cairo, che aveva abbandonato lo stadio dopo il 2-0 segnato dal Padova, e poi nello specifico l’attaccante e capitano Rolando Bianchi, che era uscito sul terreno di gioco per salutare i tifosi e per scusarsi con loro, nonostante la cocente delusione.

    Un’annata da cancellare, fra problemi interni, rivoluzioni annunciate e non compiute, fra cambi repentini di allenatori, con il tecnico Lerda esonerato e poi richiamato dopo le sconfitte della gestione Papadopulo, fra screzi societari e tantissima confusione ed approssimazione gestionale.

    Il direttore sportivo Petrachi ha voluto analizzare così la stagione ed il match di ieri: ” Una partita che è stata la fotografia del nostro campionato,  dove abbiamo giocato un buon calcio commettendo però molti errori, che alla fine ci sono costati carissimo. Io sono pronto ad assumermi le mie responsabilità ma occorrerà che ciascuno di noi si faccia un bell’esame di coscienza “.
    Fuori il Toro, dunque, ai play off andranno: Novara, Varese, Reggina e Padova. Le prime gare sono in programma il 2 giugno, il ritorno il 5 giugno.

  • Golf, Manassero ancora primo nel torneo di Wentworth

    Golf, Manassero ancora primo nel torneo di Wentworth

    Matteo Manassero sta facendo parlare di se in tutto il mondo del golf, per il suo talento, per la sua giovane età, per i risultati che sta inanellando: al termine della terza giornata del torneo di Wentworth, in Inghilterra, valido per l’European Tour, è ancora primo in classifica generale.

    Il giovane veronese, infatti, astro nascente del golf  italiano, classe 1993, conduce con un totale di 208 colpi ( 66, 70, 72 ), al pari dell’ inglese Luke Parker, numero due del mondo, con un totale di 64, 72, 72.

    Al terzo posto, vi è il paraguaiano Fabrizio Zanotti, ed al quarto posto il numero uno del ranking mondiale Lee Westwood, distanti due colpi dalla coppia di testa.

    Se al termine della giornata di oggi riuscisse a mantenere la testa della graduatoria, si tratterebbe del più giovane vincitore di una tappa del circuito europeo e potrebbe dare un lancio di primissimo livello alla sua carriera.

  • Miccoli da l’addio al Palermo

    Miccoli da l’addio al Palermo

    Le voci di un probabile addio al Palermo da parte di Fabrizio Miccoli eran nell’aria da tempo, ma adesso la notizia ha assunto il carattere dell’ufficialità: durante la finale di Coppa Italia contro l’Inter si congederà dai tifosi rosanero.
    E’ stato, infatti, lo stesso attacante salentino a confermarlo, augurandosi di poter scendere in campo nella partita dell’Olimpico per concludere da protagonista la sua avventura con il Palermo: “Tra dieci giorni tutti sapranno dove giocherò. Spero solo di scendere in campo all’Olimpico per poter chiudere la mia carriera in rosanero da protagonista“.

    Le probabili destinazioni riguardano due scenari totalmente diversi: una scelta economica, ossia il trasferimento in una squadra di Dubai, o la scelta del cuore, il ritorno a casa, a Lecce, l’ Habitat naturale per lui che da sempre è soprannominato il Romario del Salento.

    In ogni caso, però, l’addio al Palermo è una scelta drastica, dopo tanti anni nella squadra siciliana, alla quale è approdato dopo l’avventura iniziale al Perugia, poi alla Juventus di Moggi, alla Fiorentina ed al Benfica.
    Nel Palermo è stato per anni il beniamino del Barbera, ne è stato capitano, e con la maglia rosanero ha raggiunto anche il record di marcature: 54 gol.
    Questa sera, dunque, potrà scrivere l’ ultima pagina di questa avventura, e meriterebbe di lasciare l’ultima sua firma indelebile nella storia del club.

  • Di Francisca batte Vezzali agli assoluti di scherma

    Di Francisca batte Vezzali agli assoluti di scherma

    Elisa Di Francisca conquista gli assoluti di scherma di Livorno, battendo in finale per 5-4, stoccata decisiva negli ultimi secondi, uno dei mostri sacri della scherma italiana, una virago che negli ultimi dieci anni ha conquistato qualsiasi titolo, in campo italiano europeoe mondiale:Valentina Vezzali.

    La Di Francisca, però, proviene dalla stessa città della Vezzali, la patria italiana della scherma, Jesi, e non è nuova ad un’ impresa simile. L’incontro di ieri, infatti, sembrava il remake di quello del 2010, con lo stesso risultato che incorona la Di Francisca, atleta delle Fiamme Oro della Polizia di Stato, campionessa italiana nel fioretto. Il capo della polizia Manganelli si è voluto complimentare pubblicamente con le due atlete per il risultato raggiunto che “dà prestigio e riconoscimenti al gruppo sportivo Fiamme Oro”.

    Nella spada maschile, invece, il neo campione italiano è Matteo Tagliariol che ha superato 15- 8 il campione uscente Diego Confalonieri.

  • Bin Hammam si ritira, Blatter corre da solo

    Bin Hammam si ritira, Blatter corre da solo

    La corsa a due per la presidenza della Fifa diventa corsa ad uno: resta solo Sepp Blatter, presidente uscente ed unico candidato per la consultazione del 1 Giugno.

    Il suo rivale Bin Hammam, infatti, ha annunciato oggi il suo ritiro dalla competizione elettorale,dopo le accuse di corruzione a suo cario diffuse da Blatter e dai suoi uomini nei giorni scorsi. Accuse sicuramente pesanti, che hanno avuto ampia risonanza, riguardando una questione di presunte tangenti versate da Bin Hammam ad alcuni delegati che avevano partecipato ad una riunione della Federcalcio caraibica nei giorni del 10 ed 11 Maggio scorsi. Bin Hammam si è sempre dichiarato estraneo alle accuse, precisando come il denaro versato fosse solo a titolo di rimborso spese e viaggio per i delegati, e coinvolgendo nella vicenda lo stesso Blatter, affermando che il presidente Fifa fosse a conoscenza dell’ accaduto.

    Il presidente della federazione asiatica Bin Hammam, perciò, ha deciso di ritirare la sua candidatura per sottrarsi da questo continuo rimbalzare di accuse e frecciatine, che finiscono solo per infangare il nome della Fifa come istituzione.

    L’intento della candidatura di Bin Hammam era “di portare un cambiamento nella Fifa, creando un dibattito interno per far crescere la democrazia e la trasparenza nei processi decisionali”. Ora, però, il sentimento per lui prevalente è la delusione anche se Bin Hammam auspica che la sua candidatura, seppur ritirata a pochi giorni dal voto, possa avere conseguenze positive per la Fifa.

    Nonostante il ritiro della candidatura, però, Bin Hammam continuerà a difendersi di fronte al comitato etico per tutelare la propria posizione e  dalle accuse rivoltegli, e proseguirà le sue battaglie “per il bene del calcio”.