L’addio al calcio dei campioni è sempre un momento triste, di passaggio fra una fase della loro vita in cui tutto è concesso con i riflettori puntati costantemente addosso ed una fase di crepuscolo, in cui reinventarsi, per non finire ad intraprendere strade sbagliate come l’attualità dello scandalo scommessopoli ci insegna. Per il Fenomeno, Ronaldo, gli ultimi anni di carriera sono stati già alquanto tribolati, fra scandali nascosti sotto la sabbia, infortuni e chili di troppo ma il suo mito non potrà essere oscurato da tutto ciò, ora che la sua carriera è definitivamente conclusa. Ieri, dopo aver chiuso la sua carriera con il Corinthians, ha dato l’addio anche alla maglia della Nazionale brasiliana, in uno scampolo di partita contro la Romania durato quindici minuti nel quale non è però riuscito a segnare per suggellare al meglio questo passo d’addio, anche se al suo ingresso in campo il pubblico lo ha salutato con un’ovazione. Un saluto doveroso alla Nazionale che gli ha regalato nel 1994 e nel 2002 due titoli mondiali, con la quale ha segnato ben 67 reti in 104 partite disputate: emozionante e commovente il giro di campo finale per salutare il pubblico di San Paolo, sulle note di una canzone composta appositamente per lui dal cantante Marcelo D2. Per la cronaca, la partita è finita 1-0 per il Brasile, ma ieri il risultato è passato in secondo piano. [jwplayer config=”120s” mediaid=”79325″]
Autore: Simona Granieri
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Prandelli: “Che emozione ritrovare il Trap”
Il gioco degli Azzurri ha soddifatto Cesare Prandelli che nell’amichevole in programma contro l’Irlanda continueranno a perfezionare il gioco palla a terra, anche se sarà presente un centravanti di ruolo come Pazzini. La formazione non la nasconde il ct Azzurro ed annuncia che in campo dal primo minuto andrà il seguente undici: Viviano, Cassani, Gamberini, Chiellini, Criscito, Nocerino, Pirlo, Marchisio, Montolivo, Rossi e Pazzini. Un esperimento, ma non troppo, perchè Prandelli ci tiene a dare continuità ai risultati positivi ed a ricere risposte confortanti nel gioco, non cercando le palle alte ma adoperando organizzazione di gioco e manovre fluide, oltre che coralità, soprattutto in un test contro una Nazionale in forma come quella Irlandese. Per il futuro, nonostante sia soddisfatto del suo gruppo attuale, Prandelli lascia la porta aperta ai due big del calcio italiano: Totti e Del Piero. “sono soddisfatto di chi ho qua, ma se per una partita decisiva mi servissero Totti e Del Piero li terrei sempre in considerazione”. Il suo passato da calciatore, invece, Prandelli se lo troverà di fronte da avversario contro l’Irlanda: Giovanni Trapattoni, il suo “maestro”: “Trapattoni? E’ una persona speciale, è un mito, irraggiungibile. Mi ha trasmesso cose che riporto tuttora. Qualsiasi cosa proponesse dovevi avere il temperamento giusto per raggiungere l’obiettivo. Anche se giocavi a carte dovevi essere concentrato. Sfidarlo sarà un’emozione straordinaria”. Inevitabile, poi, un commento del ct su due questioni di strettissima attualità, lo scandalo scommesse e la “visita” di Mario Balotelli a Scampia. Sul primo tema, vero e proprio terremoto che ha scosso il mondo del calcio, le sue parole sono assolutamente dure e decise: “Tutte le vie per combattere l’illegalità devono essere perseguite, dobbiamo responsabilizzare ancora di più i professionisti: con una sciocchezza mettono in difficoltà la società, i tifosi, e tutte quelle persone che fanno dei sacrifici per seguirli”. Sulla questione Balotelli, invece: “quello di Scampia è un episodio di un anno fa, ancora non ci eravamo incontrati”.
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Giovinco riapre alla Juve: felice per la stima di Conte
Nell’amichevole contro l’Irlanda, Sebastian Giovinco partirà dalla panchina, ma la stagione appena conclusasi con la maglia del Parma gli ha permesso di rilanciare le sue quotazioni, sia nel giro Azzurro, sia nel panorama del calcio che conta. Merito di un’ambiente che gli ha trasmesso serenità e possibilità di esprimersi al meglio, senza concorrenza eccessiva nè pressioni. Anche perchè, con il fenomeno Messi sulla cresta dell’ onda, i giocatori “tascabili” come lui sono tornati di moda, per le doti tecniche e per la rapidità. “I giocatori piccoli, veloci di qualità tornano di moda? È un pò tardi, poteva succedere prima, ma per fortuna adesso è così e dobbiamo continuare “. A proposito del suo futuro prossimo, Sebastian Giovinco torna a parlare della Juve, la squadra nella quale è cresciuto e che, però, non sembrava più credere in lui, soprattutto con la cessione al Parma, seppur solo per metà del cartellino. Il cambio di allenatore, con l’arrivo di Conte, però, potrebbe cambiare le cose ed indirizzare la “Formica Atomica” nuovamente verso Torino: ” Io non so se chi non ha avuto fiducia in me adesso si deve ricredere, di sicuro ora sto raccogliendo i frutti. Ringrazio il neo allenatore della Juve che so che ha molta stima nei miei confronti, ma io l’anno prossimo voglio giocare”. Vuole giocare, appunto. E se alla Juve questo non gli potrebbe essere garantito, potrebbe restare ancora al Parma oppure approdare in un’altra big, come il Napoli: “Le voci sul Napoli? Può succedere di tutto, ripeto, io voglio continuità e ora come ora è Parma la squadra dove giocherò l’anno prossimo”.
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Pazza idea Inter, Kaka per Maicon
Scambio Kakà-Maicon: fantamercato o realtà? Per ora non è dato saperlo, ma pare che Leonardo e Mourinho stiano lavorando per questo. Nonostante l’affare appaia come clamoroso, potrebbe però avere esito positivo perchè i due calciatori coinvolti gradirebebro entrambi “cambiare aria”. Maicon lo ha manifestato apertamente nei giorni scorsi, attraverso il suo procuratore Caliendo, che ha rivelato come “lo scorso anno Moratti si sia impuntato per non vendere i prezzi pregiati a Mou appena partito, ma quest’ anno il Real sta studiando nuove offerte da presentare”. Kakà, invece, dichiara di non voler lasciare il Real, anche se nel clan di Mourinho lui non è una delle prime scelte, nè lo sarà nella prossima stagione: anzi, la sua partenza potrebbe lasciar spazio ad Aguero, molto gradito a Mourinho. Inoltre, all’Inter, Kakà potrebbe avere l’ occasione per riabbracciare colui che lo scoprì e lo portò in Italia al Milan, Leonardo, anche se dovrebbe fronteggiare il malumore dei tifosi milanisti, che dovrebbero sopportare un altro “tradimento”.
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Montella – Catania: vicini al Sì
Il tecnico del Catania per la prossima stagione sarà Vincenzo Montella, che andrà a sostituire Diego Simeone. L’ufficialità non è ancora giunta, poichè la firma si attende per giovedì, ma tutti i segnali conducono all’ex tecnico della Roma, che nella presente stagione ha “traghettato” i giallorossi nel post- Ranieri.
Montella, così, verrebbe preferito a Vincenzo Torrente, l’altro papabile tecnico degli etnei che resta la prima alternativa all’aeroplanino; intanto, Montella ieri a Taormina, dove si trova in vacanza, ha incontrato il presidente Pulvirenti e l’ amministratore delegato Lo Monaco, per definire l’accordo con la società rossoazzurra. Vincenzo Montella al momento non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito alla sua prossima destinazione, anche se questa prudenza appare legata al fatto che la Roma non ha ancora ufficializzato l’arrivo di Luis Enrique come nuovo tecnico.
Quando arriverà il via libera della società Giallorossa (si presume nei primi giorni di questa settimana), la via della Sicilia per Vincenzo Montella sarà ancor più certa.
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Scandalo scommesse: Roma e Fiorentina tra le 5 di A?
Le rivelazioni del dentista scommettitore Mario Pirani al gip di Cremona fanno tremare cinque squadre di serie A, “sparigliando le carte dell’ inchiesta”: Roma, Fiorentina, Genoa, Cagliari e Lecce, le squadre che sarebbero coinvolte in riferimento a “tre incontri sicuri”, come lo stesso Pirani ha dichiarato. Il dentista ha sostenuto di non sapere da chi e come le gare in questione fossero state manipolate, ma di esser stato rassicurati circa l’esito delle partite, che poi è stato realmente confermato dal risultato del campo, assicurando vincite molto elevate, nonostante l’abbassamento delle quote. Le sue dichiarazioni erano attese per un chiarimento sulle scommesse di B ed, invece, hanno rivelato più del previsto, anche sul massimo campionato e, pertanto, il gip Salvini ha dichiarato che “L’impianto accusatorio si è rinforzato”, ed inoltre Pirani avrebbe riferito” indicazioni significative” anche sulle posizioni di Doni e Signori. Fra gli scommettitori coinvolti, risultano esservi anche l’ex calciatore Michele Cossato, ed anche Pederzoli e Gervasoni. Intanto, a Cremona, nella giornata di Mercoledì potrebbe essere sentito Beppe Signori, che al momento si trova agli arresti domiciliari, e che secondo gli inquirenti sarebbe stato il capo dell’organizzazione, anche se per lui si tratta di “fraintendimenti”. Intanto, in parallelo all’indagine della procura di Cremona, procede più speditamente l’indagine della Figc che entro luglio dovrebbe concludersi con i verdetti che si annunciano molto severi: da 2 a 3 anni di squalifica per i calciatori scommettitori coinvolti, oltre che forti multe per le squadre ed il blocco delle promozioni per le squadre di B coinvolte, come al momento risulta nel caso di Siena e Atalanta. Perchè rischia l’Atalanta? – Perchè rischia il Livorno?
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Ogbonna in Azzurro: contento ed emozionato
Angelo Ogbonna è stato convocato da Cesare Prandelli per sostituire in Nazionale Alberto Aquilani, ma per lui quella della Nazionale Azzurra è una chiamata speciale. Ecco perchè il difensore del Torino – nigeriano d’ origine ma nato e cresciuto sempre in Italia – si dichiata contento ed emozionato, “perchè mi sono sempre sentito italiano, anche perchè per fortuna non ho mai subito quella che io chiamo ignoranza e non razzismo” . L’inserimento nel gruppo Azzurro, poi, è stato molto positivo, con Chiellini e Ranocchia, che conosce fin dai tempi dell’ Under 21, sono quelli che lo hanno aiutato maggiormente Dopo la soddisfazione della chiamata Azzurra, per Ogbonna potrebbe essere tempo di un’altra chiamata importante, magari da una big di serie A, lasciando il Torino che ha fallito la qualificazione alla zona play off, anche se il suo contratto scadrà nel 2013. Inevitabile, poi, un commento sullo scandalo scommesse che si sta rivelando ancora più ampio del previsto e che lui, giocando in serie B quest’ anno sente ancor di più vicino: ” Come tutti sto leggendo cosa sta succedendo e non mi sono fatto una idea ben precisa, ma forse non è stato una campionato di serie B falsato, diciamo che questa non è la parola giusta “.
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Varese-Padova, tra poco in campo. Ecco le formazioni
Alle 18.30 allo stadio Ossola di Varese, Varese e Padova scenderanno in campo per la semifinale di ritorno dei playoff, validi per la promozione in serie A.
Il risultato dell’andata è favorevole al Padova, che ha vinto in casa per 1 a 0, con rigore realizzato da Italiano. Ai lombardi, dunque, per restare in corsa per la promozione occorre una vittoria con punteggio superiore.
Le formazioni sono ormai pressocchè definite. Nel Varese di Sannino, schierato con il 4-4-2, vi saranno: Zappino; Pisano, Dos Santos, Pesoli, Pugliese; Concas, Osuji, Frara, Nadarevic, Ebagua, Neto Pereira. A disposizione: Moreau, Camisa, Corti, Tripoli, Correa, De Luca, Zecchi. Unico ballottaggio tra il rientrante Corti ed Osuji.
Nel Padova di Dal Canto il modulo sarà un 4-3-3 con unico dubbio fra El Shaarawy e Vantaggiato in attacco, ma con il primo favorito sul secondo: Cano; Crespo, Cesar, Legati, Renzetti; Bovo, Italiano, Cuffa; De Paula, Ardemagni, El Shaarawy. A disposizione: Agliardi, Trevisan, Portin, Vicente, Drame, Vantaggiato, Di Nardo.
Arbitrerà Tozzi di Ostia.
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Luis Enrique-Roma, domani la firma?
La questione allenatore in casa Roma si sta delineando sempre più verso l’arrivo di Luis Enrique, che da ieri sera non è più il tecnico del Barcellona B. Inoltre, anche le dichiarazioni del tecnico spagnolo assumono il significato di un’apertura al club giallorosso, inequivocabile: ” C’ è un accordo con la Roma ma ancora nulla di ufficiale, perché dobbiamo limare gli ultimi dettagli. Il progetto della società giallorossa mi piace molto, la Roma è un dolce che a nessuno va di traverso”. Queste dichiarazioni, dunque, smentiscono le voci circolate nei giorni scorsi di un suo possibile tentennamento nei confronti della destinazione Roma, mostrando una grande volontà del tecnico di misurarsi nel campionato italiano. Gli unici dettagli da “limare” verranno definiti nei prossimi due o tre giorni, dopo che Walter Sabatini avrà incontrato il legale di Luis Enrique, Manuel Ferrer, anche se comunque l’esito dell’ incontro sarà positivo, a meno di clamorose sorprese. Per il tecnico iberico si prospetta, dunque, un contratto biennale da 1,6 milioni netti a stagione, con opzione per il terzo anno, più eventuali bonus legati ai risultati. Inoltre Luis Enrique ha precisato come De la Pena abbia “molte possibilità di seguirlo nell’ avventura giallorossa”.
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Ibrahimovic al Real? La Spagna dice si, lui nega
Il calcio mercato di Giugno si colora di indiscrezioni ad effetto, di stampo spagnolo. Il quotidiano “Mundo Deportivo” stamane titolava dell’ interessamento del Real Madrid di Mourinho per Zlatan Ibrahimovic, suo pupillo ai tempi dell’Inter, aggiungendo che il ritorno dello svedese in terra iberica sarebbe stato ancora più probabile data la volontà di rivalsa nei confronti di Guardiola, suo tecnico lo scorso anno a Barcellona che non gli “permise” di esprimersi al meglio in maglia blaugrana, e che poi lo ha lasciato partire senza batter ciglio per Milano. Sempre secondo il quotidiano spagnolo, il Milan cederebbe l’attaccante per una cifra non inferiore ai 40 milioni di euro, che Florentino Perez potrebbe offrire dopo aver ceduto Diarra o Kakà. Zlatan, però, dalla Svezia ha già voluto smentire tali voci, dichiarando fedeltà al Milan almeno per altri tre anni, ossia per l’ intera durata del suo contratto: ” Voglio restare altri tre anni in maglia rossonera. Sto bene lì”. Per ora, dunque, le sirene spagnole non sembrano tentare lo svedese, ma con lui – si sa – nulla è mai scontato.