La “nuova” Roma è già nata ed ha preso già forma, con la nuova proprietà Americana, con l’arrivo del nuovo tecnico Luis Enrique, e con il nuovo assetto dirigenziale – operativo, incarnato prettamente dalla figura “factotum” di Walter Sabatini, già attivissimo in queste settimane di mercato e proiettato alla costruzione della nuova squadra per la prossima stagione. La “vecchia” Roma, invece, ha rassegnato oggi le sue dimissioni ufficiali dal Consiglio d’ Amministrazione, segnando definitivamente il confine con il passato ed il futuro, nella figura dell’ ex presidentessa, la Dottoressa Rosella Sensi, della Dottoressa Silvia Sensi, della madre dell’ ex presidentessa nonchè moglie del compianto Franco Sensi, la signora Maria Nanni Sensi, e della signora Angela Nanni Fioravanti. Un’ ultima apparizione, dunque, della famiglia Sensi in “blocco”, ringraziata dal Consiglio di Amministrazione nell’ “ultimo atto ufficiale”, per il suo operato durato ben diciotto anni, ricchi di traguardi raggiunti e di vittorie importanti, come lo scudetto del 2000 con Fabio Capello in panchina, il terzo della storia giallorossa, ma anche per tutti gli anni in cui hanno reso grande la Roma, sia in campo Nazionale che Internazionale, con una presenza costante ai vertici del Calcio italiano ed Europeo. In sostituzione dei quattro consiglieri dimissionari, poi, in conformità con quanto previsto dallo statuto dell’ A.S. Roma s.p.a., e dalle norme di legge applicabili, sono stati deliberate dal Cda le nomine di quattro nuovi consiglieri: il Dottor Claudio Fenucci, il Dottor Paolo Fiorentino, il Dottor Bernardo Mingrone, e l’ Avvocato Mauro Baldissoni, che entreranno ufficialmente im carica a partire dalla data del 1° Luglio prossimo, mentre Lunedì prossimo, il 4 Luglio, il Cda dovrà riunirsi per attribuire le deleghe ai nuovi quattro consiglieri nominati. IL SALUTO DI ROSELLA SENSI ALLA ROMA E AI SUOI TIFOSI
Autore: Simona Granieri
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Ranking Fifa: l’Italia recupera posizioni
Il lavoro di Cesare Prandelli sta ottenendo i primi riconiscimenti ufficiali, anche in termini di classifiche e di “posizioni”, un elemento secondario ma non troppo, soprattutto se riferito ad una Nazionale, come la nostra, Campione del Mondo per quattro volte e sempre al vertice del calcio internazionale, anche se con qualche eccezione, come gli ultimi disastrosi Mondiali SudAfricani che l’ avevano portata ad una triste discesa nel ranking Fifa. Dopo le gare di qualificazione ai prossimi Europei disputate del mese di Giugno, nonostante la sconfitta in amichevole subita contro l’ Irlanda del Trap, l’Italia di Prandelli ha guadagnato tre posizioni nella classifica generale, salendo dal decimo al sesto posto. In testa resta sempre la Spagna, campione del Mondo e d’ Europa, mentre al secondo posto resiste l’Olanda ed al terzo la Germania, quarta l’ Inghilterra di mister Fabio Capello, con il Brasile “retrocesso” in quinta posizione. Rispettivamente, al settimo ed all’ottavo posto, dietro gli Azzurri, Portogallo e Croazia, mentre l’Argentina è al decimo posto, scivolata di ben cinque “piazze” dall’ ultima classifica stilata. Il Messico, invece, dopo la vittoria nella Gold Cup della federazione del Centro America, Concacaf, guadagna ben diciannove posizioni, occupando il nono posto e rientrando fra le prime dieci formazioni del ranking dopo quattro anni nelle retrovie. Nonostante queste classifiche, come spesso si suol dire, lascino il tempo che trovano, un riconoscimento in più per il lavoro di mister Prandelli, ed uno stimolo maggiore per continuare sulla positiva strada intrapresa, che il prossimo anno condurrà alla “verifica” più importante, ossia quella del campo, con gli Europei 2012 di Polonia ed Ucraina: il vero esame che conta.
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Campagnaro non era ubriaco, alcol test negativo
Dopo tanti episodi negativi nell’ultimo mese, dall’incidente che lo ha coinvolto alla morte del suo amico che viaggiava con lui, alla morte delle altre due persone coinvolte che viaggiavano nella macchina che si è scontrata con il suv Toyota del calciatore, all’accusa di omicidio colposo, giunge una buona notizia per Hugo Campagnaro, il giocatore argentino del Napoli divenuto noto, appunto, per una tragica vicenda assolutamente non calcistica. Gli alcol test svolti, relativi alla notte del 9 giugno scorso, quella dell’incidente accaduto nei pressi di Cordoba, a settecento chilometri da Buenos Aires, hanno infatti evidenziato un tasso alcolemico di 0.34 grammi per litro e, dunque, ben al di sotto della soglia fissata dello 0.5 sopra la quale scatta la sanzione penale. Ecco perchè, dopo tale riscontro, come rivela lo stesso legale del calciatore, è possibile escludere la circostanza che l’incidente sia stato causato dal tasso alcolemico del giocatore, come si pensava, invece, nei giorni scorsi. Anche il pm Walter Guzman ha confermato tale riscontro, precisando che il livello alcolemico accertato dalle analisi è “irrilevante” dal punto di vista penale. Nonostante ciò, Hugo Campagnaro resta comunque ancora indagato almeno fino a quando non sarà stata chiarita la dinamica esatta del tragico scontro, anche se è libero dopo aver pagato la cauzione richiesta, e dovrà restare a disposizione della giustizia argentina per fornire ultriori chiarimenti. Una notizia positiva, dunque, ma di fronte a quanto accaduto assume soltanto i connotati di una magra consolazione.
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Juve su Honda, i bianconeri guardano al Sol Levante
Il mercato della Juve non ha confini: oltre l’Italia, oltre l’Europa, passando per l’Asia e l’estremo oriente, il Giappone. Secondo la stampa nipponica, infatti, la Juventus sarebbe interessata al gioiellino del Cska di Mosca e della Nazionale Giapponese di Alberto Zaccheroni, Keisuke Honda, venticinquenne centrocampista offensivo, veloce e dotato di buona tecnica oltre che di un look più che mai vistoso con i capelli biondo ossigenato, che piace anche ad altre big d’Europa, come Liverpool ed Arsenal, oltre che ad un’altra squadra inglese, l’Aston Villa. Nonostante il calcio nipponico sia considerato ancora “tecnicamente inferiore” a quello Europeo, non è la prima volta che un calciatore della terra del Sol Levante si imponga all’attenzione dei club Europei: il primo fu Nakata, poi Nakamura ed oggi Honda, esploso definitivamente durante il mondiale SudAfricano del 2010, quando fu autore di ottime prestazioni, e poi anche nella Coppa d’Asia vinta dal Giappone, in cui fu eletto migliore giocatore del torneo. L’unica incognita riguarda la sua scarsa esperienza in un campionato impegnativo e duro come quello Italiano perchè, finora, nel curriculum di Keisuke Honda figura soltanto un’esperienza giapponese, di quattro anni nel Nagoya Grampus, un’esperienza nel campionato olandese nel Venlo e poi l’approdo al Cska di Mosca. Che la Juve abbia bisogno di lui è ancora da verificare anche perchè, nonostante la sua duttilità tattica, il suo ruolo preferito è quello di centrocapista che inventa, un ruolo che sarebbe già ricoperto da Andrea Pirlo ma un’eventuale acquisto del nipponico potrebbe essere un’indovinata operazione di marketing per rafforzare la forza del brand Juventus in terra Asiatica, dove peraltro l’immagine del club bianconero è già molto importante ed apprezzata anche e soprattutto grazie alle diverse iniziative di solidarietà promosse da Alex Del Piero dopo il tragico sisma di quest’anno.
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De Laurentiis: “Cedo Hamsik solo per offerta indecente”
Il presidente De Laurentiis esce allo scoperto sul caso Marechiaro Hamsik dopo le dichiarazioni di ieri dello stesso centrocampista slovacco che ha preannunciato la fine del suo ciclo al Napoli e la volontà di trasferirsi in un grande club italiano che gli consenta di vincere un trofeo importante, come – esempio tutt’ altro che casuale – il Milan. Se cessione dovesse essere, con grande sacrificio dell’ambiente napoletano e della tifoseria, però, il presidente De Laurentiis vuole “restare senza fiato” riferendosi all’entità delle offerte che potrebbero meritare di essere considerate e valutate e che dovranno riflettere il reale valore di Hamsik. Secondo De Laurentiis, il valore non è inferiore a quello di due giocatori considerati “top” nel panorama europeo, nel medesimo ruolo di Marechiaro, ossia Lampard e Gerrard. Il presidente, inoltre, interpreta e commenta anche il perchè delle esternazioni dello slovacco che sono sembrate un messaggio – ben poco criptico ed, anzi, molto esplicito – all’indirizzo di quel club (il Milan, appunto) che da settimane parla di un colpo a sensazione, che potrebbe essere proprio quello dello Slovacco, ma che non si è ancora mosso concretamente. In tutto ciò, sempre secondo il presidente partenopeo, potrebbe esserci proprio l’intervento di Mino Raiola che da poco tempo è entrato a far parte dell’entourage dello slovacco e che vorrebbe sfruttare la situazione per perseguire non solo gli interessi del suo assisitito ma anche i suoi interessi personali. De Laurentiis, inoltre, sostiene che nei confronti di Raiola la sua posizione è stata come un “muro di gomma” e che, quindi, non avendo mostrato spiragli alle sue richieste, il procuratore ha ritenuto opportuno inviare “messaggi” all’indirizzo di altri interlocutori.
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Leonardo rescinde con l’Inter. Venerdì firma con il Psg
Il quotidiano francese “L’Equipe” sta monitorando costantemente qualsiasi passo di Leonardo, informando in tempo reale sulla data di arrivo del brasiliano a Parigi per la presentazione e l’investitura ufficiale da dirigente del Paris Saint Germain targato Qatar. In precedenza il suo arrivo era previsto per giovedì, ma ora pare slittato di un giorno, a venerdì, che con tutta probabilità sarà anche il giorno della firma del contratto da direttore sportivo della squadra Parigina. Prima, però, sarà necessario rescindere il contratto con la squadra nerazzurra e salutare tutti prima della partenza, un addio da buoni amici o, chissà, anche solo un arrivederci: sarà, naturalmente, una rescissione consensuale del contratto che lo legava fino al 30 Giugno 2012 al club di Moratti e ciò sancirà la fine dell’avventura italiana di Leonardo che, nel capoluogo lombardo, ha vissuto tutta la sua esperienza italiana, durata ben quattordici anni, prima da giocatore del Milan, poi da dirigente e da tecnico rossonero ed, infine, da tecnico dei cugini nerazzurri in questa stagione, giunto per sostituire in corso d’opera Rafa Benitez. Ma solo dopo la rescissione, passaggio necessario e formale, Leonardo sarà libero di firmare con la squadra francese per iniziare quella che per lui sarà un’esperienza formativa ed un’occasione di carriera dirigenziale di alto livello, così come l’Inter sarà libera di fissare la data per la presentazione del nuovo tecnico Giampiero Gasperini in conferenza stampa, nonostante l’ex tecnico del Genoa si sia recato già più volte in Via Durini, la sede Milanese del club, per concordare con i dirigenti Branca e Paolillo la strategia di mercato e la pianificazione della prossima stagione.
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Roma, si stringe per Stekelenburg
La Roma ha bisogno di un portiere: questo era chiaro, e lo è ancora di più in questi giorni in cui le voci sulle offerte della squadra giallorossa all’Ajax per trattare Maarten Stekelenburg si fanno sempre più insistenti. Il portiere è il titolare della Nazionale Orange ed è stato indicato come obiettivo principale – superando le preferenze nei confronti di Emiliano Viviano, anche perchè la trattativa con l’Inter sarebbe più complessa – dal tecnico Luis Enrique che predilige i portieri con una struttura fisica “importante”. Stekelenburg, dunque, risponde perfettamente a tali canoni, con un altezza di 197 cm. L’aspetto economico della trattativa verrà affrontato da Walter Sabatini direttamente con il procuratore del giocatore, Robert Jansen, e poi si passerà alla “seconda fase”, ossia il dialogo con la squadra titolare del cartellino del portiere fino al 2012, l’Ajax appunto. La valutazione degli olandesi circa il prezzo del loro portierone si aggira sui dieci milioni di euro, mentre la Roma pare disposta ad offrirne al massimo sette: tre milioni di differenza non sono un ostacolo insormontabile comunque, nonostante l’Ajax non sembri intenzionata a “svendere” e il periodo dei saldi si stia avvicinando, ma l’aspetto più rilevante nella questione rimane la volontà del giocatore, che pare molto affascinato dall’idea di giocare in Italia e nella Capitale. Per tal motivo, l’affare sembra destinato ad andare in porto anche se la dirigenza romanista prima di acquistare vorrebbe concludere qualche cessione, assolutamente necessaria per reperire liquidità e per sfoltire la rosa eccessivamente ampia con ben 37 giocatori. In tal senso, l’obiettivo principale sul fronte cessioni è proprio il portiere brasiliano Doni, ormai in contrasto con i tifosi e con parte dello spogliatoio, che guadagna uno stipendio davvero eccessivo soprattutto se relazionato al suo rendimento recente: 2,5 milioni di euro a stagione. Convincerlo a partire non sarà semplice, anche perchè ha già rifiutato il Liverpool per non doversi decurtare l’ingaggio, ma è necessario per aprire la porta, è proprio il caso di dirlo, a Stekelenburg.
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Almeyda allenatore del River Plate
Dopo la caduta bisogna rialzarsi, assolutamente, soprattutto se la squadra in questione vanta 110 anni di storia, trofei Nazionali ed Internazionali ed un amore viscerale da parte del pubblico di Buenos Aires, fin troppo verrebbe da dire, date le degenerazioni violente del post- retrocessione. Il River Plate ha già deciso chi sarà il tecnico del nuovo corso, dell’inferno della seconda Divisione, con il compito – arduo – di riportare immediatamente la squadra laddove le compete. Dopo le dimissioni del tecnico Lopez, il presidente Daniel Passarella ha scelto l’ex di Lazio, Parma ed Inter, Matias Almeyda come allenatore che dovrà caricare sulle sue spalle la squadra e le sue incertezze, tramutando lo sconforto e la paura in rabbia e voglia di riscatto: Almeyda conosce alla perfezione l’ambiente, essendo stato il capitano della squadra, anche se domenica scorsa nella disfatta con il Belgrano non ha potuto partecipare alla gara del Monumental. Una decisione, quella del presidente Passarella, condivisa all’unanimità dalla dirigenza del River Plate che riconosce ad Almeyda doti umane e tecniche importanti, oltre che la capacità di essere un leader nello spogliatoio e l’amore per la squadra, dove nel 2009 decise di ritornare per chiudere la carriera proprio laddove la sua esperienza calcistica era iniziata. In un clima di estrema difficoltà e confusione interna arrivano le decisioni del giudice Gustavo Galante in merito agli scontri di Domenica scorsa: il primo provvedimento consisterà nella chiusura dell’impianto per almeno una settimana al fine di compiere i sopralluoghi necessari per capire se durante la gara fossero state rispettate le necessarie misure di sicurezza o se vi fosse un numero di spettatori superiore a quello consentito. Dopo gli accertamenti del caso, verranno presi i necessari provvedimenti da parte della magistratura: il River li attende ma soprattutto nel frattempo cercherà di riorganizzarsi al meglio anche dal punto di vista economico alla luce del pesante deficit di 30 milioni di dollari.
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La Red Bull vuole la Fiorentina, smentita dei Della Valle
Fantacalcio o realtà? A Firenze si interrogano ancora, nonostante le pronte smentite della proprietà Della Valle, circa la fondatezza della notizia trapelata nella giornata odierna di un interessamento della Red Bull, la nota marca di bibite analcoliche alla taurina e già azionista di un top team di Formula Uno, all’acquisto della Fiorentina. Inoltre pareva che oltre alla Red Bull ci fossero anche alcuni fantomatici milionari del Qatar pronti a rilevare il club viola. Era già accaduto in passato che circolassero alcune voci – poi rivelatesi infondate – sull’interessamento dell’azienda austriaca all’acquisizione di quote di club calcistici italiani (come il Torino), ma stavolta la notizia appariva più veritiera, o meglio verosimile, anche alla luce di una condotta alquanto “pigra” della dirigenza Viola sul mercato in questo mese di Giugno, e con la posizione del tecnico Sinisa Mihajilovic in bilico e non del tutto chiara, almeno fino all’arrivo di Gasperini all’Inter. La notizia, però, ha destato dall’apparente torpore la dirigenza Viola che ha reagito con la diffusione di un comunicato “chiarificatore” in merito alla vicenda apparso sul sito ufficiale della società, per sgombrare definitivamente il campo da eventuali illazioni ed invenzioni da parte della stampa: parole dirette e chiarissime, anche dure nei toni, per evitare ulteriori fraintendimenti e per definire “ridicole” ed “infondate” l’eventualità di interessamento da parte di soggetti terzi all’acquisto del club. La nota ufficiale aggiunge come sia “paradossale” dover continuare a smentire voci inerenti notizie assolutamente “inesistenti”. Un messaggio chiaro a coloro che diffondono tali voci, insomma. Capitolo chiuso almeno per ora, a meno che non circoli qualche altra notizia “paradossale” in proposito.