Autore: Simona Granieri

  • Bielsa al Bilbao: Inter? Sono un uomo di parola

    Bielsa al Bilbao: Inter? Sono un uomo di parola

    Bielsa è il nuovo tecnico dell’Athletic Bilbao, e si presenta come uomo di parola, dall’unica parola. Nella conferenza stampa di presentazione, infatti, mette in chiaro le cose su ciò che poteva essere e non è stato, ossia l’approdo all’Inter che lo aveva cercato subito dopo l’addio a Leonardo e prima di sondare il terreno con Mihajilovic e Gasperini, poi prescelto.

    Si mostra sincero, senza precostruzioni, onesto e schietto con i tifosi di Bilbao, che sembrano aver gradito la scelta della società: un sodalizio che sembra aver iniziato con il piede giusto quello con il tecnico argentino, che preannuncia bel gioco e risultati, gioco offensivo e tanto spettacolo. Un obiettivo è già fissato, la prima della Liga fra 5 settimane al Bernabeu contro il Real: Mou è avvisato.

  • Mou: “Voglio un attaccante”

    Mou: “Voglio un attaccante”

    Josè Mourinho torna dopo le vacanze a parlare in conferenza stampa, a distanza di due mesi e mezzo dalla sua ultima apparizione prima del Clasico contro il Barcellona, seguito dagli ormai celebri “Porquè?”.

    © Kevork Djansezian/Getty Images
    Mourinho a tutto campo sul suo Real Madrid, in un’intervista rilasciata al sito ufficiale delle merengues, prima di presentarsi nei pressi di un teatro di Beverly Hills per presentare la prossima amichevole della sua squadra, contro i Los Angeles Galaxy di Bruce Arena, anch’egli presente alla serata, in una cornice idilliaca per lui e per i suoi giocatori, che possono camminare tranquilli per strada senza dover rinchiudersi in hotel. Lo Special One, per quanto concerne le vicende tecniche legate alla sua squadra, si è dichiarato soddisfatto della rosa a sua disposizione, precisando che “la squadra è fatta al 90 %”, anche se ha chiesto al presidente Florentino Perez un attaccante in più, coerentemente con quanto trapela dalle voci di mercato che accostano al Real l’arrivo di Neymar o del Kun Aguero, oppure Adebayor. Di certo, il nuovo acquisto, così come quelli già effettuati, dovrà superare il requisito anagrafico della giovane età, perchè l’intento dichiarato di Mourinho e del club è quello di costruire un gruppo per il futuro, per i prossimi 10 anni.

  • Buffon: sei squadre davanti a noi, ma la Juve c’è

    Buffon: sei squadre davanti a noi, ma la Juve c’è

    Uno come lui ne ha viste tante di sfide: ne ha vinte molte, ne ha persa qualcuna. Le sue parole sono sempre un punto di partenza importante, un punto di riferimento fondamentale nello spogliatoio bianconero, un cardine imprescindibile ed insostituibile.

    © Claudio Villa/Getty Images
    Gigi Buffon, quando parla, non ha l’abitudine di nascondersi dietro le parole, non ha peli sulla lingua ma, anzi, a volte appare fin troppo schietto e diretto: una dote rara nel mondo del calcio dalle dichiarazioni in serie, confezionate e stereotipate dietro la banalità delle parole. Lui parla chiaro, è abituato a farlo, e lo fa anche ora, all’inizio dell’era Antonio Conte, l’ennesima promessa di riscatto per la Juventus, dopo le promesse (non mantenute) di Ciro Ferrara e Gigi Del Neri. Il realismo, prima di ogni cosa: il pragmatico Buffon, dunque, parte con la considerazione che davanti alla Juve vi sono altre sei squadre, in termini di potenziale e di organico, almeno per ora. Parole espresse in base ad una cena di beneficienza a Bardonecchia, nella sede del ritiro della Juventus. L’importante per il club bianconero è migliorare gradino per gradino e crescere con continuità, ma con impegno, lavoro e dedizione. Gigi Buffon, poi, sottolinea l’importanza del lavoro fin qui svolto da Antonio Conte, con il suo credo calcistico offensivo e spregiudicato, il 4-2-4, con spazio agli attaccanti e possibilità di esprimersi in avanti, oltre che la determinazione e le idee chiare del neo mister, uno che già in campo aveva la stoffa da allenatore. Infine, chiusura sul mercato, sulle voci che lo volevano altrove per il prossimo anno, ma che sono state smentite dai fatti, e dalla volontà del portierone di difendere i pali della porta della Signora ancora per molto.

  • Calcioscommesse: Interrogatorio fiume per Micolucci

    Calcioscommesse: Interrogatorio fiume per Micolucci

    “Interrogatorio fiume”, un termine per indicare una durata eccezionale di interrogatorio, uno di quelli da “film”, con tanto di lampadina puntata sul viso dell’imputato per convincerlo a parlare. Non ci è dato sapere se la lampadina fosse parte dello scenario, ma quello che ha riguardato Vittorio Micolucci, difensore dell’Ascoli coinvolto nello scandalo calcioscommesse, è stato realmente un “Interrogatorio fiume”.

    © Dino Panato/Getty Images
    Vittorio Micolucci, infatti, è stato sentito dagli uomini della procura federale, negli uffici di Via Po, dalle 18 alle 3 del mattino di ieri, e per altre tre ore nella mattinata odierna, soltanto con una piccola pausa fra le 22 e mezzanotte di ieri per cenare. L’accusa per Vittorio Micolucci è quella di aver costituito una figura “stabile” nell’organizzazione, manifestando la sua disponibilità ad agire per influenzare i risultati sportivi della sua squadra sul campo e adottando, volontariamente, atteggiamenti in campo atti ad offrire un rendimento agonistico negativo. In particolare, da quanto emerge, il tramite con cui Vittorio Micolucci avrebbe avuto contatti è Pirani, al quale il difensore dell’Ascoli avrebbe assicurato il suo “impegno” nel manipolare, in base alle sue possibilità, il risultato del campo. Il suo legale, Eduardo Chiacchio, invece, nella pausa – cena dell’interrogatorio di ieri ha dichiarato che tali “azioni” siano state solo una forma di leggerezza verbale, che non ha condotto, però, ad atti concreti nell’ influenzare le partite dell’ Ascoli coinvolte nello scandalo scommessopoli, ossia Livorno-Ascoli, Ascoli-Atalanta ed AlbinoLeffe-Atalanta. Domani, Giovedì 14 Luglio, Micolucci sarà nuovamente ascoltato, insieme ad altri giocatori, come l’attaccante Sergio Pellissier del Chievo e l’ex difensore del Livorno Fabio Galante. Nei prossimi giorni, invece, sarà il turno di Cristiano Doni dell’ Atalanta.

  • Zapata al Villareal: saluta l’Udinese dopo 6 anni

    Zapata al Villareal: saluta l’Udinese dopo 6 anni

    Ora è ufficiale, dopo l’interessamento di diversi club italiani, Cristian Zapata è ormai un ex dell’Udinese, ed è stato rilevato dagli spagnoli del Villareal. Lo ha comunicato la stessa Udinese con una nota ufficiale sul suo sito, dopo sei anni di permanenza del colombiano in Friuli.

    Con il Villareal Zapata ha firmato un quinquennale e potrà raggiungere i compagni spagnoli dopo il termine della Coppa America con la Colombia.

    Dopo sei anni, dunque, una nuova avventura alle porte per il difensore 24 enne, che il club dei Pozzo aveva acquistato nel 2005 dal Deportivo Cali e che ha valorizzato nel nostro campionato, dove ha disputato 190 partite segnando cinque gol.

  • Inter, Snejider addio. Il Manchester Utd pronto all’annuncio

    Inter, Snejider addio. Il Manchester Utd pronto all’annuncio

    Wesley Snejider è sempre più lontano dall’Inter: dopo le dichiarazioni di ieri, a metà fra la volontà di restare ed il “farsene una ragione” in caso di cessione, dall’Inghilterra rimbalzano sempre più insistentemente le voci di un suo possibile arrivo al Manchester United, come lo stesso Sir Alex Ferguson nella conferenza stampa di apertura del raduno estivo ha confermato, anche in seguito al ritiro di Paul Scholes, che lascia uno scoperto nel centrocampo dei Red Devils.

    © Paolo Bruno/Getty Images
    Rinforzi che, secondo Alex Ferguson potrebbero essere tre o, meglio, uno dei seguenti tre: Snejider, Nasri o Iniesta, ossia i migliori in quel ruolo. Difficile, se non assolutamente impossibile arrivare al centrocampista del Barcellona, così come complesso è il percorso per Nasri. Più “semplice”, invece, l’approdo dell’olandese, soprattutto se il Manchester presentasse all’Inter quell’offerta irrinunciabile che i quotidiani sportivi inglese stanno ipotizzando da giorni: 39,5 milioni di euro, e proponendo al giocatore un quinquennale da oltre 13 milioni di euro, più dell’ingaggio di Rooney. Un’offerta che Snejider potrebbe gradire realmente, anche alla luce del prestigio della maglia dei Red Devils. Inoltre, a conferma delle voci, vi sarebbe una dichiarazione di un fantomatico compagno di squadra nerazzurro di Wesley Snejider, in casa Inter tutti si aspettano ormai il trasferimento imminente, addirittura, potrebbe essere annunciato a breve, già mercoledì di questa settimana. Si attendono, dunque, gli imminenti sviluppi anche se la sensazione è che l’affare possa realmente andare in porto, per la volontà di ambo le parti coinvolte, e con il benestare di Moratti che potrebbe ricavare utile liquidità da investire sul mercato per completare l’organico di Giampiero Gasperini.

  • Bettini e Mihajilovic: guai con il Fisco

    Bettini e Mihajilovic: guai con il Fisco

    Paolo Bettini e Sinisa Mihajilovic: cosa hanno in comune? Lo sport, di certo, il primo ciclista l’altro ex calciatore ed ora allenatore; la Toscana, anche. Il primo residente a Pisa, il secondo a Firenze dove allena la Viola. Ma c’è dell’altro per cui possono essere accomunati, in due vicende di certo non positive: per entrambi, infatti, vi sono stati guai con il Fisco in passato, emersi ora in seguito ad alcuni accertamenti dell’Agenzia delle Entrate.

    © Getty Images
    Il ciclista, infatti, è stato accusato di evasione fiscale in un processo a Livorno, ma ha deciso di mettere in regola la sua posizione con l’Agenzia delle Entrate di Pisa, versando la somma di due milioni di euro. Finora, secondo quanto riporta il suo legale, l’Avvocato Salvagni, avrebeb versato metà della cifra, per appianare la situazione che riguarda un’ evasione, fra il 2003 ed il 2008, di oltre 4,5 milioni di euro. Sinisa Mihajilovic, invece, è stato coinvolto indirettamente, tramite la moglie Arianna Rapaccioni, in una vicenda inerente la compravendita della loro villa romana sull’Appia Antica. L’accusa per la signora Mihajilovic, insieme al notaio che si è occupato della cessione della villa ad un compratore romano, è quella di aver dichiarato negli atti un valore inferiore dell’ immobile rispetto a quello reale. La competenza sul giudizio non è, però, del tribunale romano, ma della commissione tributraria di Treviso, poichè il notaio coinvolto esercita proprio nella città Veneta. Se la signora Mihajilovic venisse condannata in secondo grado di giudizio, dopo la prima udienza svoltasi lo scorso 14 Giugno, dovrebbe pagare la differenza sulle tasse non versate relativamente alla compravendita dell’ immobile, dal valore reale di oltre un milione di euro.

  • Maradona frontale contro un autobus

    Maradona frontale contro un autobus

    Grande spavento per El pibe de Oro, Diego Armando Maradona, a seguito dell’incidente che lo ha coinvolto ieri sera, nei pressi di Buenos Aires, ad Ezeiza, a pochi metri dalla sua abitazione, quando l’ex campione e cittì argentino ha perso il controllo della sua vettura, una Honda 4 x 4, e si è schiantato contro un pullman in un incrocio stradale, fra Araucaria e Los Talas, proprio mentre si stava recando a trovare la mamma, Dona Tota, 81 enne, ricoverata da circa una settimana in gravi condizioni all’ ospedale De los Arcos di Buenos Aires, nel Barrio de Palermo, e per le cui condizioni nei giorni scorsi Maradona si era dichiarato molto preoccupato.

    Diego Armando Maradona | © Getty Images
    Un periodo nero, dunque, in cui lo scontro di ieri sera avrebbe potuto avere conseguenze ben peggiori, ma che fortunatamente si è risolto solo con qualche graffio al ginocchio per Diego Maradona, e per una botta alla schiena per la sua compagna Veronica Ojeda che viaggiava insieme a lui, così come hanno confermato gli esami medici: per entrambi, comunque, le ferite sono state definite lievi. I due, infatti, sono stati prontamente soccorsi e condotti presso l’ospedale di Ezeiza, ma sono stati già dimessi: soltanto un grande spavento, dunque, ma tutto è bene quel che finisce bene. Restano solo da accertare le possibili cause dell’incidente che, comunque, è avvenuto a bassa velocità e, per questo, ha permesso di evitare conseguenze ben peggiori. Secondo il fedelissimo collaboratore di Maradona, Hector Henrique, l’auto del Pibe avrebbe slittato e sarebbe finita, così, a scontrarsi frontalmente con l’ autobus che proveniva dalla direzione opposta della strada.

  • Sissoko in partenza: Roma o Real Sociedad

    Sissoko in partenza: Roma o Real Sociedad

    La non convocazione di Momo Sissoko per il ritiro di Bardonecchia è un segnale importante, se non decisivo, della volontà della Juventus di cedere il centrocampista Maliano, anche se comunque il giocatore avrebbe una motivazione anche fondata nella non convocazione, ossia la necessità di completare il piano di recupero dall’infortunio della scorsa stagione mediante lavoro differenziale.

    © Valerio Pennicino/Getty Images
    Gli infortuni troppo frequenti del Maliano sarebbero la causa principale della volontà della Juventus di cederlo, perchè nelle ultime stagioni le assenze molto prolungate di Momo hanno costretto la Juve ad affrontare in emergenza di centrocampo lunghi tratti della stagione. Alla luce di ciò, è importante capire se cessione dovesse essere davvero, quale sarebbe la destinazione della “Piovra”, soprannome di Momo. La Roma sembra interessata a rilevarlo, soprattutto se dovesse essere inserito nella trattativa che conduce al montenegrino Mirko Vucinic, obiettivo dichiarato di Antonio Conte e della Juve, come contropartita tecnica. In alternativa, però, sembra assumere maggiore possibilità la sua cessione nella Liga Spagnola, con la Real Sociedad che si sarebbe interessata in modo concreto, con un’offerta di circa 6 milioni di euro cash, che il club bianconero starebbe vagliando in queste ore: Sissoko potrebbe anche gradire la destinazione spagnola, ma preferirebbe la destinazione francese, ed in tal senso ci potrebbe essere l’interessamento dell’Olympique Marsiglia. I tempi della cessione del centrocampista non possono protarsi troppo a lungo perchè la sua partenza è legata a doppio filo agli arrivi a centrocampo, su tutti quello di Arturo Vidal del Bayer Leverkusen, con il quale la Juventus avrebbe già trovato un accordo di massima, in attesa di intavolare, poi, la trattativa con il club tedesco.

  • Dal Papero all’Oca: Milan su Ganso

    Dal Papero all’Oca: Milan su Ganso

    Dopo voci confermate e poi smentite, il Milan ritorna su Ganso puntando a concludere l’affare, più volte annunciato, in breve tempo. Infatti, Ganso sembra aver superato definitivamente la concorrenza di Danilo nelle preferenze della dirigenza rossonera. Tuttavia, la strategia del Milan è quella di muoversi a fari spenti, senza clamore, per evitare di sentire gli occhi puntati sulle proprie strategie di mercato e, soprattutto, per evitare di competere con altre big interessate al brasiliano.

    © PABLO PORCIUNCULA/AFP/Getty Images
    Una situazione confermata anche dalle dichiarazioni recenti di Adriano Galliani, che definisce la squadra comunque già competitiva ed annuncia che ancora “è presto” per muoversi in tal senso, una frase sibillina che assume sapore di pretattica, forse per evitare che il prezzo del cartellino lieviti ulteriormente. Dopo la buona prestazione di Ganso nell’ultima gara della Coppa America, le sue quotazioni sono già in rialzo: contro il Paraguay, infatti, con la maglia della Nazionale Verdeoro, ha impressionato la sua capacità di inventare e suggerire, doti importanti nel Milan per imbeccare gli attaccanti ed, in particolare, Zlatan Ibrahimovic. Proprio dopo la gara della Coppa America, nello scorso week end il tecnico Massimiliano Allegri ed Adriano Galliani si sono incontrati in Versilia per definire la strategia da approntare per giungere al brasiliano che, se dovesse arrivare al termine del torneo Americano, raggiungerebbe di rossoneri direttamente nel corso del ritiro pre campionato, che inizierà domani a Milanello. Dopo l’affare di qualche anno fa, con l’arrivo del Papero, ossia il significato del cognome di Pato, un altro colpo brasiliano di stampo “faunistico” si prospetta in casa rossonera: il significato del cognome di Ganso, infatti, è l’ “Oca”.