Autore: Fabio Naccarato

  • Superbike, Magnycours: A Crutchlow gara 1, ma Biaggi chiude al top

    Superbike, Magnycours: A Crutchlow gara 1, ma Biaggi chiude al top

    Dopo aver conquistato il titolo piloti sul circuito di Imola la settimana scorsa, arriva anche il titolo marche in casa Aprilia. In gara 1, nell’ultimo appuntamento della stagione, infatti, è bastato il quarto posto di Max Biaggi per portare a casa il primo titolo della casa italiana nelle derivate di serie. La categoria si è cosi dipinta di tricolore grazie ai successi tutti italiani di Biaggi e dell’Aprilia.

    Gara 1
    La prima manche sul circuito di Magnycours è andata a Cal Crutchlow, che ha dominato dall’inizio alla fine. Il pilota britannico, partito dalla pole, ha subito staccato i suoi inseguitori arrivando sul traguardo con circa 4″ di vantaggio sul vice campione del mondo Leon Haslam, che all’ultimo giro ha dato vita ad un bel duello, ai limiti del regolamento, con Max Biaggi. Il campione romano è poi finito largo ad una curva ed è stato cosi sopravanzato anche da Carlos Checa.
    Sylvain Guintoli è invece stato squalificato al termine della gara, per non aver rispettato il drive throught a seguito di un taglio di chicane. Il pilota francese era terminato quinto e ha dovuto cosi lasciare la sua posizione a Jakub Smrz, che ha chiuso davanti alle due Ducati ufficiali di Fabrizio e Haga. La nuova Kawasaki di Tom Sykes chiude al settimo posto.
    Decimo e 11esimo Scassa e Lanzi mentre male vanno le Bmw di Corser e Xaus, entrambe ritirate.

    Gara 2
    In gara 2 è stato Max Biaggi a trionfare davanti al pubblico francese mettendo asegno il suo decimo successo stagionale. Il pilota romano è scattato bene al via ed ha conquistato subito la testa della corsa superando il poleman Cal Crutchlow. I due sono subito andati via, con il pilota britannico che dava l’impressione di poter dare l’attacco al romano, senza però mai riuscirci, ma arrivando pressochè insieme sul traguardo:sono solo 87, infatti, i millesimi che hanno diviso i due piloti.
    In terza posizione Michel Fabrizio, che ha dovuto fare non poca fatica per tenere dietro Sylvain Guintoli, che ha provato a soffiargli negli ultimi giri il posto sul gradino più basso del podio.
    Staccatissimo in quinta posizione Nori Haga, che l’anno prossimo guiderà l’Aprilia RSV-4 (al fianco di Biaggi?), davanti a Smrz e Scassa.
    Solo nono Carlos Checa, mentre Haslam delude arrivando in decima posizione.

    LE CLASSIFICHE FINALI

  • Moto 2: classifiche piloti e costruttori dopo il GP del Giappone

    Moto 2: classifiche piloti e costruttori dopo il GP del Giappone

    Grazie alla settima vittoria stagionale, Toni Elias vede da vicino il titolo mondiale,  il primo di un pilota nella nuova nata classe Moto 2. A quattro gare dal termine sono 81 i punti di vantaggio su Julian Simon, mentre la matematica esclude Thomas Luthi e Andrea Iannone. Tra una settimana, in Malesia, gli basterà arrivare secondo dietro a Simon.

  • Moto 2: Elias vince su Simon, e titolo ad un passo

    Moto 2: Elias vince su Simon, e titolo ad un passo

    Toni Elias si impone sul circuito di Motegi in Giappone, conquistando il settimo sigillo stagionale. Il pilota spagnolo ha preceduto sul traguardo il connazionale Julian Simon, rimastogli in scia per tutto il GP, ma incapace di sferrargli l’attacco decisivo.
    Elias vince restando in testa dall’inizio alla fine, e si avvicina alla conquista del titolo mondiale, il primo della classe Moto 2.
    Sul gradino più basso del podio Karel Abraham, che dall’anno prossimo guiderà una Ducati in Moto GP. Il pilota ceco ha vinto la battaglia con il sammarinese Alex De Angelis, che sul finire della gara ha accusato problemi tecnici sulla sua moto.
    Quarto Scott Redding davanti a Yuki Takahashi. Male, invece, Thomas Luthi, che abbandona matematicamente la possibilità di lottare per il titolo: solo ottavo lo svizzero.
    Tra i piloti italiani c’è da segnalare la nona posizione di Roberto Rolfo, l’11esima di Simone Corsi e la 13esima di Andrea Iannone.

    Ordine d’arrivo

    1 Toni Elías Moriwaki 43:50.930
    2 Julian Simon Rsv 00.315
    3 Karel Abraham Rsv 09.839
    4 Alex De Angelis Scot 10.178
    5 Scott Redding Suter 11.237
    6 Yuki Takahashi Tech 3 12.778
    7 Stefan Bradl Suter 17.284
    8 Thomas Luthi Moriwaki 17.892
    9 Roberto Rolfo Suter 19.235
    10 Alex Debon Ftr 19.568

  • 125, classifiche piloti e costruttori dopo il GP del Giappone

    125, classifiche piloti e costruttori dopo il GP del Giappone

    Marc Marquez, dopo lo stop nel GP di Aragon, torna a vincere e si riporta sotto in classifica mondiale scavalcando Pol Espargaro, che perde terreno ed ora si trova a 13 lunghezze dal leader.
    Per Marquez, invece, a quattro gare dal termine sono ora sei i punti da Nico Terol.

    Classifica piloti

    1 Nicolas Terol Peidró Aprilia 228
    2 Marc Márquez Ktm 222
    3 Pol Espargaró Derbi 215
    4 Bradley Smith Aprilia 160
    5 Sandro Cortese Honda 122
    6 Esteve Rabat Aprilia 118
    7 Efren Vazquez Derbi 110
    8 Tomoyoshi Koyama Honda 102
    9 Randy Krummenacher Aprilia 84
    10 Daniel Webb Aprilia 80

    Classifica costruttori

    1 Derbi 310
    2 Aprilia 271
    3 Honda 19
    4 Ktm 6
    5 Lambretta 1

  • 125, Motegi: domina Marquez, secondo Terol

    125, Motegi: domina Marquez, secondo Terol

    Dopo la sfortunata parentesi di Aragon, che gli era costata la testa della classifica mondiale, dopo essere stato centrato in pieno da Krummenacher al via del GP, Marc Marquez torna a vincere e lo fa nel migliore dei modi, andando a tagliare in solitaria il traguardo. Per lui settima vittoria stagionale che gli consente di riportarsi a ridosso della testa del mondiale a soli 6 punti dal leader Nico Terol, che ha chiuso in seconda posizione.
    Marquez ha deciso di attaccare Terol all’ottavo giro per poi imprimere un ritmo insostenibile alla gara, che non ha poi riservato altre emozioni.
    Sul podio, staccatissimo, anche Bradley Smith, unico pilota non spagnolo nelle prime sei posizioni.
    Quarto Pol Espargaro, che ora ha 13 punti di distacco dalla vetta.
    Primo degli italiani è Simone Grotzky, soltanto 13esimo.

    Attimi di tensione al via dopo un contatto tra Smith e Vasquez. Il pilota spagnolo è caduto a terra ed è poi stato centrato in pieno da Jonas Folger andando a sbattere contro il muretto laterale. Per fortuna nessuna conseguenza per i piloti.

    Ordine d’arrivo

    1 Marc Márquez Derbi 39:46.937
    2 Nicolas Terol Aprilia 02.612
    3 Bradley Smith Aprilia 08.396
    4 Pol Espargaró Derbi 18.873
    5 Alberto Moncayo Aprilia 31.973
    6 Esteve Rabat Aprilia 32.139
    7 Daniel Webb Aprilia 46.716
    8 Luis Jaime Salom Horrach Aprilia 49.444
    9 Adrián Martín Lucas Aprilia 49.867
    10 Johann Zarco Aprilia 55.912
  • MotoGP: classifiche piloti e costruttori dopo il GP del Giappone

    Il quarto posto di Motegi permette a Lorenzo di compiere un ulteriore passo avanti per il campionato del mondo. Sono ora 69 i punti che lo dividono dal secondo in classifica, Dani Pedrosa, out per almeno un’altra gara.
    Lo spagnolo è ora più che mai vicinissimo al suo primo e meritato titolo mondiale.

    Classifica piloti

    1 Jorge Lorenzo Yamaha 297
    2 Daniel Pedrosa Honda 228
    3 Casey Stoner Ducati 180
    4 Andrea Dovizioso Honda 159
    5 Valentino Rossi Yamaha 156
    6 Ben Spies Yamaha 139
    7 Nicky Hayden Ducati 129
    8 Marco Simoncelli Honda 84
    9 Randy De Puniet Honda 82
    10 Colin Edwards Yamaha 81

    Classifica costruttori

    1 Yamaha 309
    2 Honda 285
    3 Ducati 220
    4 Suzuki 81

  • Moto GP, Motegi: vince Stoner, Rossi beffa Lorenzo

    Moto GP, Motegi: vince Stoner, Rossi beffa Lorenzo

    Il GP del Giappone sul circuito di Motegi è stato dominato da Casey Stoner, che centra il secondo successo consecutivo dopo quello di Aragon, portando cosi la Ducati alla seconda vittoria stagionale. Il pilota australiano già in partenza prende la testa della corsa per poi non lasciarla più.
    L’unico pilota in grado di impensierire Stoner fino a pochi giri dalla fine è Andrea Dovizioso,secondo sul traguardo, costretto ad arrendersi quando l’australiano ha deciso di salutarlo e di andare via.
    Terzo posto per Valentino Rossi, che batte in volata il rivale e compagno di team Jorge Lorenzo, tornando sul podio che gli mancava dalla gara di Laguna-Seca.
    La gara è stata contraddistinta, appunto, dal duello tra i due piloti Fiat-Yamaha negli ultimi tre giri della gara, duello che ha ricordato molto da vicino quello dello scorso anno sul circuito del Montmelò.
    Lorenzo, dopo essere rimasto dietro per tutta la gara ha deciso di rompere gli indugi al penultimo giro provando l’attacco a Rossi, che non ci sta a terminare dietro allo spagnolo, e dimenticando i problemi alla spalla da il tutto per tutto. I due si sorpassano per 6 volte ma alla fine la spunta il campione di Tavullia che con un guizzo alla staccata dell’ultimo giro riesce a terminare davanti al pilota maiorchino.

    Quinta l’altra Yamaha di un ritrovato Colin Edwards, che riesce a battere nel finale Marco Simoncelli, autore comunque di una grande gara.
    Da segnalare anche l’ottima gara di Alvaro Bautista, settimo sul traguardo con una Suzuki che appare nettamente in crescita, considerando che Loris Capirossi era in lotta con lui prima del suo ritiro a causa della rottura del motore.
    Ottavo Ben Spies che riesce a recuperare dopo un dritto con Nicky Hayden (12esimo) nelle fasi iniziali del GP.
    Marco Melandri è stato protagonista di un’escursione di pista mentre era nono, che lo ha relegato in 11esima posizione. Ultima posizione per Mika Kallio.

    Lorenzo, tuttavia, con il quarto posto odierno, riesce a guadagnare punti importanti per la classifica mondiale. A quattro gare dal termine sono 69 ora i punti che lo dividono da Pedrosa. Il titolo mondiale è sempre più vicino.

  • Moto GP, Motegi: Prima pole per Dovizioso, Rossi secondo

    Moto GP, Motegi: Prima pole per Dovizioso, Rossi secondo

    Andrea Dovizioso tiene alto l’onore dell’unica Honda ufficiale presente, dato che Dani Pedrosa non parteciperà alla gara a causa dell’incidente di ieri nelle prove libere, che gli è costato la frattura multipla e scomposta della clavicola sinistra. Il pilota forlivese, dunque, conquista a sorpresa la sua prima pole position nella classe regina, proprio sul circuito di casa della Honda, fermando il crono sul tempo di 1:47.001.
    Alle sue spalle, per soli 54 millesimi, il miglior Rossi dopo l’incidente del Mugello, che già nella giornata di ieri aveva dimostrato di essere tra i più veloci, e che sembra essere messo bene sul passo gara. La pole del campione di Tavullia sarebbe stata un grande risultato, visti i sempre presenti problemi alla spalla (che però sembrano non soffrire le staccate del circuito giapponese), e i tanti problemi avuti in questa tribolata stagione.
    Terza posizione per Casey Stoner, che riesce a strappare un ultimo giro quasi perfetto chiudendo a +0.104, e relegando Jorge Lorenzo in seconda fila. La Ducati tuttavia sembra non adattarsi al meglio al circuito, come dimostra l’undicesima posizione di Nicky Hayden.

    Lorenzo, come detto, aprirà la seconda fila, ma potrà correre tranquillo in vista della gara di domani, visto che il più accreditato tra gli avversari sarà assente.
    Quarato e quinto Edwards e Spies che completano una seconda fila tutta Yamaha.
    Ottavo Marco Simoncelli con la Honda mentre il compagno di team, Marco Melandri è soltanto dodicesimo.
    La Suzuki sembra aver fatto passi avanti e piazza decimo Loris Capirossi.
    La gara di domani si presenta molto interessante viste le tante novità che hanno accompagnato questo week-end, e potrebbe dimostrarsi ancora più avvincente se dovesse venire giù la pioggia, possibilità che aleggia sul circuito in vista dei primi giri del GP.

    Griglia di partenza

    1 ANDREA DOVIZIOSO HONDA 1:47.001
    2 VALENTINO ROSSI YAMAHA 1:47.055 0.054
    3 CASEY STONER DUCATI 1:47.105 0.104
    4 JORGE LORENZO YAMAHA 1:47.206 0.205
    5 COLIN EDWARDS YAMAHA 1:47.464 0.463
    6 BEN SPIES YAMAHA 1:47.648 0.647
    7 RANDY DE PUNIET HONDA 1:47.752 0.751
    8 MARCO SIMONCELLI HONDA 1:47.914 0.913
    9 ALVARO BAUTISTA SUZUKI 1:48.002 1.001
    10 LORIS CAPIROSSI SUZUKI 1:48.068 1.067

  • Superbike, GP Italia: vince Checa, ma Biaggi è nella storia

    Superbike, GP Italia: vince Checa, ma Biaggi è nella storia

    Gara 2 sul circuito di Imola è stata teatro del trionfo di Max Biaggi, che vince il campionato del mondo con una gara d’anticipo, e porta per la prima volta nella storia un titolo piloti Superbike in Italia. Per il campione romano quinto titolo, dopo i quattro ottenuti in 250, che arriva dopo 9 successi stagionali e 13 podi.
    Leon Haslam si arrende soltanto all’undicesimo giro, a causa della rottura del motore della sua Suzuki, ed è costretto a parcheggiare la sua moto e a dire addio alle speranze mondiali. Il risultato del pilota britannico permette al pilota italiano di non andare oltre la quinta posizione nonostante avesse corso una gara tutta all’attacco a differenza di gara 1.
    Con il titolo piloti arriva anche il titolo marche per l’ Aprilia, che per la prima volta si aggiudica il mondiale delle derivate di serie.
    In questo modo passa in secondo piano la vittoria di Carlos Checa, che bissa il successo di gara 1, staccando tutti gli avversari. Week-end perfetto per lui, dopo che nel Warm-up di stamattina sull’asciutto aveva dimostrato di avere un altro passo rispetto agli avversari.
    In seconda posizione Haga, a dimostrazione dei buoni progressi della Ducati, mentre sul gradino più basso del podio si piazza Crutchlow.
    Quarta la Kawasaki di Sykes, mentre Lorenzo Lanzi termina settimo.
    Chiude la top-ten Luca Scassa. Ritirato Michel Fabrizio.

    GUARDA LA CLASSIFICA PILOTI E COSTRUTTORI

  • Superbike, GP Italia: a Imola Checa fa sua gara 1, Biaggi rimanda la festa

    Superbike, GP Italia: a Imola Checa fa sua gara 1, Biaggi rimanda la festa

    In gara 1 del Gran Premio d’Italia ad Imola Max Biaggi deve rimandare la festa titolo piloti al termine di una corsa sfortunata. Il pilota italiano, infatti, non è andato oltre l’undicesima posizione a seguito di molti errori causati da un nervosismo inaspettato del binomio moto-pilota.
    Gara subito ricca di emozioni: alla partenza scatta subito bene Tom Sykes che tenta subito un allungo seguito da Jakub Smrz. Il pilota della Kawasaki resta in testa per molti giri ma poi viene ripreso da Lanzi e Haslam.
    Il pilota più veloce in pista però è Carlos Checa, che a suon di giri veloci si riporta sul duetto di testa, formando un terzetto che andrà a giocarsi la vittoria negli ultimi 8 giri della gara.
    Max Biaggi perde terreno e finisce nella ghiaia alla curva Rivazza nel tentativo di superare Scassa.
    La lotta fra i tre di testa entra nel vivo: Checa supera Lanzi e tenta la fuga, Haslam capisce che per non perdere terreno deve seguire la scia del pilota spagnolo e dopo poche curve gli è subito alle spalle, mentre l’italiano della DFX-Corse perde terreno anche sulle due Ducati di Haga e Fabrizio che gli si portano sotto.
    Ultimo giro al cardiopalma con Haslam che diventa l’ombra di Checa e alla fine della Rivazza tenta l’attacco, ma finisce lungo perdendo la seconda posizione ai danni di Lanzi, e punti preziosissimi per il campionato mondiale: termina quinto, dietro ad Haga e Smrz e davanti all’ottima Kawasaki di Sykes e a Fabrizio.
    Con questo errore la brutta prestazione di Biaggi ha un sapore meno amaro, ed ora il campione romano potrà laurearsi campione del mondo già dall’appuntamento di gara 2 in caso di miglior piazzamento rispetto ad Haslam.

    Ordine d’arrivo

    01. Carlos Checa (Althea Racing) 38’27.631
    02. Lorenzo Lanzi (DFX Corse) 38’28.802
    03. Noriyuki Haga (Ducati Xerox Team) 38’29.103
    04. Jakub Smrz (Team PATA B&G Racing) 38’34.322
    05. Leon Haslam (Team Suzuki Alstare) 38’37.215
    06. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) 38’38.610
    07. Michel Fabrizio (Ducati Xerox Team) 38’42.654
    08. Shane Byrne (Althea Racing) 38’43.544
    09. Sylvain Guintoli (Team Suzuki Alstare) 38’44.656
    10. Cal Crutchlow (Yamaha Sterilgarda Team) 38’48.426