Autore: Fabio Naccarato

  • F1: Nelle libere in Malesia si rivede Webber. Ferrari attardate

    F1: Nelle libere in Malesia si rivede Webber. Ferrari attardate

    Libere 1 – Mark Webber si aggiudica le prime prove libere del GP di Malesia sul circuito di Sepang. Il pilota australiano fa segnare il miglior crono di 1:37.651 precedendo addirittura di oltre 1″ e mezzo la McLaren di Lewis Hamilton.
    Terzo tempo per Michael Schumacher su Mercedes staccato di 2″.
    Il compagno di squadra Sebastian Vettel, invece, è molto indietro nella classifica finale, soltanto 17esimo. C’è da dire che il pilota tedesco però si è concentrato sull’assetto da gara, e inoltre si è concentrato sull’uso del Kers, che in Australia non era stato utilizzato. Cosi è da spiegare il distacco di oltre 3″ dal suo compagno di squadra. Soltanto alla fine il campione del mondo ha cercato il tempo da qualifica, ma le bandiere gialle per l’incidente di D’Ambrosio lo hanno rallentato.

    Per la Ferrari ancora problemi di bilanciamento. Sia Massa che Alonso si sono concentrati sullo sviluppo delle nuove componenti aerodinamiche e hanno chiuso rispettivamente in sesta e nona posizione a quasi tre secondi da Webber. Per il pilota spagnolo da segnalare anche due escursioni fuori pista, a mostrare le difficoltà della Rossa.

    In difficoltà anche Jenson Button con l’altra McLaren. L’inglese accusa problemi di bilanciamento della sua monoposto e non va oltre la 15esima posizione.

    Bene invece Hulkenberg, test driver della Force India, in quarta posizione, e Pastor Maldonado sulla Williams, in quinta posizione. Il venezuelano è il pilota che ha girato di più in questo primo turno con 31 giri all’attivo e sembra essere a suo agio sulla pista malese.
    Buon turno anche per il nostro Jarno Trulli, in 16esima posizione.
    Male invece le Renault di Heidfeld e Petrov. Entrambi i piloti hanno accusato dei problemi all’impianto frenante che hanno reso difficoltose le loro qualifiche. Il tempo del tedesco nelle prime fasi di prova è stato comunque sufficiente a garantirgli la sesta posizione, mentre il russo chiude in ultima posizione. Pochi giri all’attivo per loro (sei per Heidfeld, quattro per Petrov).

    Classifica libere 1

    1. Webber Red Bull-Renault 1m37.651s 22
    2. Hamilton McLaren-Mercedes 1m39.316s + 1.665 16
    3. Schumacher Mercedes 1m39.791s + 2.140 29
    4. Hulkenberg Force India-Mercedes 1m40.377s + 2.726 23
    5. Maldonado Williams-Cosworth 1m40.443s + 2.792 31
    6. Massa Ferrari 1m40.453s + 2.802 22
    7. Heidfeld Renault 1m40.525s + 2.874 6
    8. Barrichello Williams-Cosworth 1m40.581s + 2.930 21
    9. Alonso Ferrari 1m40.601s + 2.950 23
    10. Rosberg Mercedes 1m40.646s + 2.995 29
    11. Sutil Force India-Mercedes 1m40.734s + 3.083 21
    12. Ricciardo Toro Rosso-Ferrari 1m40.748s + 3.097 23
    13. Alguersuari Toro Rosso-Ferrari 1m40.770s + 3.119 24
    14. Kobayashi Sauber-Ferrari 1m40.872s + 3.221 27
    15. Button McLaren-Mercedes 1m40.927s + 3.276 16
    16. Trulli Lotus-Renault 1m41.620s + 3.969 21
    17. Vettel Red Bull-Renault 1m41.627s + 3.976 18
    18. Perez Sauber-Ferrari 1m41.642s + 3.991 24
    19. Glock Virgin-Cosworth 1m42.154s + 4.503 18
    20. d’Ambrosio Virgin-Cosworth 1m42.540s + 4.889 20
    21. Valsecchi Lotus-Renault 1m44.054s + 6.403 18
    22. Liuzzi HRT-Cosworth 1m45.228s + 7.577 20
    23. Karthikeyan HRT-Cosworth 1m46.267s + 8.616 10
    24. Petrov Renault 1m47.932s + 10.281 4

    Libere 2 – Anche nel secondo turno l’australiano Mark Webber si conferma il più veloce facendo segnare il miglior tempo di giornata in 1:36.876.
    Questa volta però il dominio non è cosi netto come nella prima ora e mezza, e infatti è braccato da vicino dalle due McLaren di Button, staccato di soli 5 millesimi, e Hamilton, più lento soltanto di 1 decimo. Come in Australia sembra ripetersi il duello tra il team austriaco e quello inglese, considerando che al quarto posto a soli 2 decimi troviamo Sebastian Vettel che nel pomeriggio (malese) è riuscito a fare quello che non aveva fatto al mattino, cioè completare dei giri veloci da qualifica.

    Michael Schumacher si conferma ancora una volta il più veloce dietro Red Bull e McLaren. Il tedesco chiude quinto a 1″ e 2 decimi dal leader.
    Ancora indietro le Ferrari. Felipe Massa è più lento di un solo millesimo rispetto al 7 volte campione del mondo, mentre Fernando Alonso chiude ancora una volta nono ad 1″ e sette da Webber.
    Tra le due Ferrari troviamo la Mercedes di Nico Rosberg e la Renault di Nick Heidfeld, che, risolti i problemi della mattinata, è riuscito a girare con continuità cosi come il compagno di squadra Vitaly Petrov, che però chiude più attardato in 13esima posizione.

    Molto attardato Jarno Trulli che termina il turno in 20esima posizione a 5″ dalla vetta. Il pilota italiano fa da sparti acque tra i piloti “più veloci”, che si trovano a meno di 5″, e quelli più lenti a oltre 5″.

    Classifica libere 2

    1. Mark Webber Red Bull-Renault 1m36.876s 24
    2. Jenson Button McLaren-Mercedes 1m36.881s + 0.005 30
    3. Lewis Hamilton McLaren-Mercedes 1m37.010s + 0.134 23
    4. Sebastian Vettel Red Bull-Renault 1m37.090s + 0.214 30
    5. Michael Schumacher Mercedes 1m38.088s + 1.212 26
    6. Felipe Massa Ferrari 1m38.089s + 1.213 31
    7. Nico Rosberg Mercedes 1m38.565s + 1.689 25
    8. Nick Heidfeld Renault 1m38.570s + 1.694 16
    9. Fernando Alonso Ferrari 1m38.583s + 1.707 27
    10. Jaime Alguersuari Toro Rosso-Ferrari 1m38.846s + 1.970 31
    11. Pastor Maldonado Williams-Cosworth 1m38.968s + 2.092 25
    12. Rubens Barrichello Williams-Cosworth 1m39.187s + 2.311 30
    13. Vitaly Petrov Renault 1m39.267s + 2.391 17
    14. Kamui Kobayashi Sauber-Ferrari 1m39.398s + 2.522 29
    15. Sergio Perez Sauber-Ferrari 1m39.603s + 2.727 34
    16. Paul di Resta Force India-Mercedes 1m39.625s + 2.749 31
    17. Adrian Sutil Force India-Mercedes 1m39.809s + 2.933 28
    18. Sebastien Buemi Toro Rosso-Ferrari 1m40.115s + 3.239 31
    19. Timo Glock Virgin-Cosworth 1m40.866s + 3.990 24
    20. Jarno Trulli Lotus-Renault 1m41.890s + 5.014 19
    21. Narain Karthikeyan HRT-Cosworth 1m43.197s + 6.321 15
    22. Tonio Liuzzi HRT-Cosworth 1m43.991s + 7.115 14
    23. Heikki Kovalainen Lotus-Renault 1m44.886s + 8.010 4

    Per la qualifica il rischio pioggia è molto elevato. Questo potrebbe, come abbiamo visto l’anno scorso in molti GP ( Brasile, pole di Hulkenberg su Williams), rimescolare le carte e farci assistere ad una qualifica più appassionante. E chissà che le stesse condizioni non si ripetano in gara.

  • MotoGP, Rossi proverà la Ducati 2012 a Jerez

    MotoGP, Rossi proverà la Ducati 2012 a Jerez

    Valentino Rossi proverà nella giornata di venerdì e sabato sul circuito di Jerez de la Frontera quella che sarà la sua compagna nella prossima stagione del motomondiale. Il pesarese, infatti, brucerà i tempi rispetto al debutto delle nuove moto previsto per il 4 luglio sul circuito del Mugello dopo il GP d’Italia, e non lascerà l’autodromo come gli altri piloti ma resterà per qualche giorno in più per avere i primi contatti con la nuova Ducati GP12, che, a distanza di cinque anni, ritornerà ad essere di cilindrata 1000.

    Il sette volte campione MotoGP sarà accompagnato dal collaudatore della Ducati Franco Battaini e dal team manager Vittoriano Guaraschi, che avranno l’opportunità di raccogliere le prime impressioni sulla nuova moto.
    Questo potrebbe lasciar trasparire come nella casa di Borgo Panigale stiano pensando già al progetto del prossimo anno, considerando questo 2011 come un anno di transizione.

  • MotoGP: le pagelle del GP di Spagna

    MotoGP: le pagelle del GP di Spagna

    Diamo le pagelle ai protagonisti del GP di Spagna.

    Lorenzo 9: lo troviamo per la prima volta nelle vesti del ragioniere. Approfitta degli errori degli altri tenendo i nervi saldi su una pista che la pioggia ha reso non poco insidiosa. Non commette nemmeno l’errore dello scorso anno quando, dopo aver vinto il GP, si tuffò nel laghetto con il peso delle protezioni. Diventa sempre più maturo. Bravo Jorge

    Pedrosa 8: come il connazionale non rischia nulla, anche a causa degli ormai noti problemi alla spalla che lo porteranno nuovamente sotto i ferri nella prossima settimana. Camomillo tiene duro, mantiene la sua posizione e gli errori degli altri piloti lo agevolano.

    Hayden 7: per lui vale lo stesso discorso dei primi due. Corre con la testa e porta la Ducati sul podio.

    Aoyama 7: si conferma bravo sul bagnato. Con un pò di fortuna porta la Honda non ufficiale al quarto posto.

    Rossi 6: partiamo dal presupposto che la responsabilità per il crash con Stoner è tutta sua; tuttavia non ci sentiamo di colpevolizzarlo più di tanto, perchè episodi del genere in una corsa possono succedere. Dobbiamo però sottolineare che oggi era nettamente uno dei più veloci in pista, aiutato anche dalle condizioni non perfette del tracciato che hanno favorito il feeling della sua moto con il circuito. E’ aggressivo come sa fare lui, anche troppo, e per questo si stende. Si rialza e, complici le cadute degli avversari, riesce a rimontare fino al quinto posto. Comunque bravo.

    Stoner 6: è nelle prime posizioni quando si stende. Stavolta però non è colpa sua.

    Spies 4.5: dopo il sorpasso su Pedrosa aveva già il secondo posto a portata di mano. Inspiegabilmente se ne infischia, con gli pneumatici arrivati ormai alla frutta, e vuole strafare. Risultato: butta al vento una potenziale doppietta Yamaha.

    Dovizioso 3 : evanescente, mai competitivo durante il week-end. Il meno veloce delle quattro Honda ufficiali. Deve svegliarsi.

    Simoncelli 6: meriterebbe 10 per come conduce la gara fino a quando resta in sella. Mette in fila una grande serie di sorpassi, e sembra essere più in palla rispetto al resto della compagine Honda. Purtroppo dispiace che pecchi ancora di esperienza, sarebbe bastato gestire meglio la gara per conquistare la prima vittoria in MotoGP. Ci aspettiamo dei miglioramenti da parte di Sic.

    Commissari di gara 0: i peggiori della giornata spagnola. Non hanno tenuto un comportamento uniforme come da regolamento; in particolare aiutano Rossi in occasione del contatto con Stoner non facendo lo stesso con l’australiano, che è costretto al ritiro. Si ripetono con Simoncelli e De Puniet, che una volta caduti, sono stati lasciati nella ghiaia al proprio destino.

    Bridgestone 4: in quelle condizioni di bagnato e per quel tipo di asfalto le coperture giapponesi non si dimostrano all’altezza usurandosi quando ancora mancavaqno sette giri al termine del GP, costringendo i piloti a guidare come se si trovassero su una lastra di ghiaccio.

  • Le classifiche mondiali Moto2 – 125 dopo il GP di Spagna

    Le classifiche mondiali Moto2 – 125 dopo il GP di Spagna

    MOTO2 – Andrea Iannone con la vittoria odierna approfitta del mezzo passo falso di Stefan Bradl, che non riesce ad andare oltre la quinta posizione, e balza in testa alla classifica. pari punti con il tedesco, lo svizzero Thomas Luthi, mentre il primo degli italiani è Corsi, a quota 26. 0 punti invece per il campione del mondo 125 Marc Marquez, che in due gare ha collezionato altrettante cadute.

    Classifica piloti

    1 IANNONE Suter 45
    2 BRADL Kalex 36
    3 LUTHI Suter 36
    4 CORSI FTR 26
    5 DE ANGELIS Motobi 22
    6 SMITH Tech 3 20
    7 SIMON Suter 16
    8 PIRRO Moriwaki 15
    9 TAKAHASHI Moriwaki 11
    10 CLUZEL Suter 9
    11 COGHLAN FTR 8
    12 NEUKIRCHNER MZ-RE 7
    13 HERNANDEZ FTR 6
    14 WEST MZ-RE 5
    15 ESPARGARO Kalex 5
    16 WILAIROT FTR 4
    17 PASINI FTR 3
    18 AEGERTER Suter 3
    19 RABAT FTR 2

    Classifica costruttori

    1 Tsr 45
    2 Kalex 36
    3 Moriwaki 26
    4 Promoharris 22
    5 Bimota 20
    6 Kalex 18
    7 Rsv 7
    8 Scot 5
    9 Tech 3 0

    125 – Nico Terol approfitta dell’errore di Faubel e allunga in classifica mondiale bissando il successo del Qatar. Sono 19 ora i punti di vantaggio sul diretto inseguitore Jonas Folger. Sul terzo gradino del podio un’altra Aprilia, quella dell ‘italo-tedesco Sandro Cortese, che precede le Derby di Johann Zarco ed Efren Vazquez. Ultimo l’italiano Simone Grotzky a quota 2 punti.

     

     

    Classifica piloti

    1 TEROL Aprilia 50
    2 FOLGER Aprilia 31
    3 CORTESE Aprilia 30
    4 ZARCO Derbi 26
    5 VAZQUEZ Derbi 20
    6 GADEA Aprilia 16
    7 KENT Aprilia 16
    8 MACKENZIE Aprilia 11
    9 FAUBEL Aprilia 10
    10 KORNFEIL Aprilia 9
    11 MONCAYO Aprilia 9
    12 ONO KTM 8
    13 SALOM Aprilia 8
    14 VIÑALES Aprilia 7
    15 KHAIRUDDIN Derbi 6
    16 OLIVEIRA Aprilia 6
    17 MARTIN Aprilia 4
    18 IWEMA Aprilia 4
    19 SCHROTTER Mahindra 3
    20 ROSSI Aprilia 3
    21 GROTZKYJ Aprilia 2

    Classifica costruttori

    1 Aprilia 50
    2 Derbi 33
    3 Honda 30
    4 Ktm 8
    5 Mahindra 3

  • Moto2: A Jerez Iannone vince in rimonta. Bene Corsi sul podio

    Moto2: A Jerez Iannone vince in rimonta. Bene Corsi sul podio

    Andrea Iannone vince il secondo appuntamento stagionale della Moto2. Sul circuito di Jerez, rimasto per lunghi tratti bagnato dopo la gara della 125 a causa della pioggia, il pilota italiano si impone davanti allo svizzero Thomas Luthi, che sin dalla partenza aveva tentato la fuga solitaria vanificata però dal grande recupero dell’italiano, che rimonta dalla 18esima posizione andando a conquistare la sua ottava vittoria in carriera, la quarta al secondo anno nella classe Moto2. Sul gradino più basso del podio troviamo l’altro italiano Simone Corsi, autore anche lui di una grande gara in rimonta a suon di sorpassi. E’ da sottolineare che i 2/3 del podio sono italiani e che il dominio spagnolo degli altri anni sembra essersi interrotto.
    Ai piedi del podio Bradley Smith, davanti al poleman Stefan Bradl, Julian Simon e ad Alex De Angelis. Il sammarinese è stato costretto a scontare un drive through a causa di una partenza anticipata ma è poi stato abile a rimontare fino alla settima posizione.
    Ottimo risultato anche per Michele Pirro, nono al traguardo, mentre Mattia Pasini chiude in 13esima posizione.

    Passiamo al capitolo cadute. L’asfalto viscido ha mietuto vittime illustri: è il caso del giapponese Yuki Takahashi, scivolato mentre lottava per le prime posizioni, seguito dopo qualche giro da Marc Marquez. Lo spagnolo è stato centrato al posteriore da Jules Cluzel, che ha perso il controllo della sua moto dopo aver frenato sull’umida striscia bianca che delimita la pista. Caduto anche Alex Baldolini.

    Ordine d’arrivo

    1 ANDREA IANNONE SUTER 49:56.423
    2 THOMAS LUTHI SUTER +7.850
    3 SIMONE CORSI FTR +12.625
    4 BRADLEY SMITH TECH 3 +15.355
    5 STEFAN BRADL KALEX +17.850
    6 JULIAN SIMON SUTER +24.247
    7 ALEX DE ANGELIS MOTOBI +27.991
    8 KEV COGHLAN FTR +36.181
    9 MICHELE PIRRO MORIWAKI +36.775
    10 MAX NEUKIRCHNER MZ-RE HONDA +41.407
    11 ANTHONY WEST MZ-RE HONDA +41.711
    12 RATTHAPARK WILAIROT FTR +41.870
    13 MATTIA PASINI FTR +42.313
    14 YONNY HERNANDEZ FTR +45.384
    15 ESTEVE RABAT FTR +47.193
    16 KENAN SOFUOGLU SUTER +47.204
    17 MIKA KALLIO SUTER +47.316
    18 JAVIER FORES SUTER +50.677
    19 XAVIER SIMEON TECH 3 +57.958
    20 POL ESPARGARO FTR +58.554
    21 CLAUDIO CORTI SUTER +1:07.467
    22 RICARD CARDUS MORIWAKI +1:10.025
    23 SCOTT REDDING SUTER +1:16.149
    24 ALEIX ESPARGARO PONS KALEX +1:19.512
    25 RAFFAELE DE ROSA MORIWAKI +1:22.459
    26 MIKE DI MEGLIO TECH 3 +1:26.753
    27 RANDY KRUMMENACHER KALEX +1:37.226
    28 DOMINIQUE AEGERTER SUTER +1:42.838
    29 KENNY NOYES FTR +1:54.532
    30 VALENTIN DEBISE FTR +1:57.120
    31 SANTIAGO HERNANDEZ FTR 1 Lap
    32 STEVEN ODENDAAL SUTER 1 Lap
    33 MASHEL AL NAIMI MORIWAKI 3 Laps

  • 125: Terol vince a Jerez, Faubel fuori all’ultimo giro

    125: Terol vince a Jerez, Faubel fuori all’ultimo giro

    Il padrone di casa Nico Terol conquista il GP di Spagna sul circuito di Jerez, seconda tappa del mondiale 125. Il pilota spagnolo si impone al termine di una gara strana, che parte sull’asciutto e finisce sull’umido, e dopo aver duellato per tutta la gara con Hector Faubel, capace di rimontare i 3″ di svantaggio iniziali. I due piloti del team Aspar cosi, dopo aver fatto il vuoto nei confronti degli avversari, duellano per la vittoria a suon di sorpassi, ma all’ultimo giro Faubel perde il controllo della sua moto e finisce per terra spalancando le porte della vittoria al connazionale. Terminerà 11esimo.
    In seconda posizione, a 17″ dal leader, Jonas Folger che precede Johann Zarco, mentre in quarta posizione troviamo Danny Kant. Quinto Taylor Mackenzie. L’autore della pole Sandro Cortese termina sesto, mentre in settima posizione troviamo Jakub Kornfeil. Nelle prime sette posizioni troviamo sei Aprilia.
    Il primo degli italiani è Simone Grotzky in 17esima posizione.

    griglia di partenza

    1 NICOLAS TEROL APRILIA 44:50.646
    2 JONAS FOLGER APRILIA +17.446
    3 JOHANN ZARCO DERBI +23.955
    4 DANNY KENT APRILIA +32.883
    5 TAYLOR MACKENZIE APRILIA +34.713
    6 SANDRO CORTESE APRILIA +51.515
    7 84 JAKUB KORNFEIL APRILIA +54.920
    8 HIROKI ONO KTM +1:00.164
    9 EFREN VAZQUEZ DERBI +1:00.286
    10 ZULFAHMI KHAIRUDDIN DERBY +1:00.399
    11 HECTOR FAUBEL APRILIA +1:00.760
    12 ADRIAN MARTIN APRILIA +1:07.739
    13 MARCEL SCHROTTER MAHINDRA +1:19.710
    14 LOUIS ROSSI APRILIA +1:21.812
    15 JOSEP RODRIGUEZ APRILIA +1:23.118
    16 ALBERTO MONCAYO APRILIA +1:24.040
    17 SIMONE GROTZKYJ APRILIA +1:30.610
    18 HARRY STAFFORD APRILIA +1:30.952
    19 ALESSANDRO TONUCCI APRILIA +1:55.354
    20 LUIGI MORCIANO APRILIA 1 Lap
    21 DANIEL RUIZ HONDA 1 Lap
    22 DANIEL KARTHEININGER KTM 1 Lap
    23 JOAN PERELLO APRILIA 1 Lap
    24 KEVIN HANUS HONDA 2 Laps

  • Motomondiale: Bradl davanti a tutti in Moto2. In 125 vola Cortese

    Motomondiale: Bradl davanti a tutti in Moto2. In 125 vola Cortese

    Moto2 – Come nel GP d’apertura in Qatar, sarà Stefan Bradl a partire davanti a tutti domani sul circuito di Jerez de la Frontera. Il tedesco ferma il crono sull’ 1:42.706, staccando di circa due decimi il giapponese Yuki Takahashi, che comunque ha mostrato il miglior passo gara e sembra essere messo meglio rispetto al poleman per domani.
    In terza posizione lo svizzero Thomas Luthi, staccato di mezzo secondo, che precede il campione del mondo 125 Marc Marquez, autore di una scivolata negli ultimi minuti delle prove nel tentativo di attaccare la pole.
    Ottima prestazione per l’inglese Bradley Smith, quinto a sette decimi da Bradl, che precede il sammarinese Alex De Angelis, sesto.
    Il primo degli italiani è un grandissimo Michele Pirro, che piazza la sua moto in settima posizione, davanti a Espargaro, Corti e Simon.
    Andrea Iannone chiude in 11esima posizione, mentre Simone Corsi partirà dalla 18esima piazza. Malissimo Mattia Pasini, addirittura 34esimo.

    Griglia di partenza

    1 STEFAN BRADL KALEX 1:42.706
    2 YUKI TAKAHASHI MORIWAKI 1:42.988 0.282
    3 THOMAS LUTHI SUTER 1:43.288 0.582
    4 MARC MARQUEZ SUTER 1:43.332 0.626
    5 BRADLEY SMITH TECH 3 1:43.500 0.794
    6 ALEX DE ANGELIS MOTOBI 1:43.613 0.907
    7 MICHELE PIRRO MORIWAKI 1:43.615 0.909
    8 ALEIX ESPARGARO PONS KALEX 1:43.676 0.970
    9 CLAUDIO CORTI SUTER 1:43.687 0.981
    10 JULIAN SIMON SUTER 1:43.766 1.060
    11 ANDREA IANNONE SUTER 1:43.782 1.076
    12 KENAN SOFUOGLU SUTER 1:43.860 1.154
    13 SCOTT REDDING SUTER 1:43.897 1.191
    14 MIKA KALLIO SUTER 1:43.935 1.229
    15 DOMINIQUE AEGERTER SUTER 1:44.024 1.318

    125 – Sandro Cortese conquista la sua terza pole position in carriera fermando il crono sul tempo di 1:47.399, beffando nel finale Nico Terol per soli 209 millesimi.
    Alle spalle del pilota italo-tedesco troviamo l’armata spagnola composta appunto da Nico Terol, Hector Faubel ed Efren Vazquez staccati rispettivamente di mezzo secondo e 1″.
    Quinto posto per Johann Zarco, che precede Luis Salom e Jonas Folger. Chiudono la top-ten Miguel Oliveira, Danny Kent e Alberto Moncajo.
    Male gli italiani: il primo è Simone Grotzky in 22esima posizione. Chiude in 33esima posizione Francesco Mauriello.

    Griglia di partenza

    1 SANDRO CORTESE APRILIA 1:47.399
    2 NICOLAS TEROL APRILIA 1:47.608 0.209
    3 HECTOR FAUBEL APRILIA 1:47.969 0.570
    4 EFREN VAZQUEZ DERBI 1:48.413 1.014
    5 JOHANN ZARCO DERBI 1:48.601 1.202
    6 LUIS SALOM APRILIA 1:48.791 1.392
    7 JONAS FOLGER APRILIA 1:48.799 1.400
    8 MIGUEL OLIVEIRA APRILIA 1:48.825 1.426
    9 DANNY KENT APRILIA 1:49.181 1.782
    10 ALBERTO MONCAYO APRILIA 1:49.247 1.848
    11 SERGIO GADEA APRILIA 1:49.416 2.017
    12 MAVERICK VIÑALES APRILIA 1:49.463 2.064
    13 LOUIS ROSSI APRILIA 1:49.682 2.283
    14 ADRIAN MARTIN APRILIA 1:49.785 2.386
    15 JASPER IWEMA APRILIA 1:49.975 2.576

  • MotoGP: pole per Stoner, poi Pedrosa e Lorenzo. Rossi in difficoltà è 12°

    MotoGP: pole per Stoner, poi Pedrosa e Lorenzo. Rossi in difficoltà è 12°

    Casey Stoner conquista la seconda pole consecutiva dopo quella ottenuta in Qatar, e domani partirà davanti a tutti sul circuito di Jerez de la Frontera, valido per il GP di Spagna.
    Il pilota australiano firma un 1:38.757 e beffa nel finale Pedrosa e Lorenzo, che domani partiranno con lui in prima fila, rispettivamente di 158 e 161 millesimi. Stoner si è poi fermato nella ghiaia alla prima curva del suo ultimo giro lanciato, a causa di un lungo che non gli ha procurato poi troppi problemi.

    Subito dopo i tre in prima fila partirnno Ben Spies con la Yamaha e le altre due Honda ufficiali degli italiani Simoncelli e Dovizioso. I distacchi però, già dalla quarta posizione sono pesanti, oltre il mezzo secondo.
    In settima posizione eccoti la Ducati che non ti aspetti, quella Pramac di Randy De Puniet. Il francese è il migliore per quanto riguarda la casa di Bologna, ma paga un distacco di oltre 1″. Chiudono la terza fila Edwards e Crutchlow su Yamaha.

    Turno da dimenticare per Valentino Rossi. Il pesarese, dopo una caduta nelle prime battute delle prove che ha danneggiato pesantemente la sua moto, è stato costretto a girare per il resto delle prove con la moto di riserva, settata diversamente rispetto alle preferenze di Valentino. Di conseguenza non è riuscito ad abbassare i tempi come sperava, e domani sarà costretto a partire dalla 12esima posizione. A completare la giornata nera è stato il fatto che Nicky Hayden si piazza davanti a lui in 11esima posizione per soli 10 millesimi. L’unica consolazione, a detta del Dottore, è che domani la “sua” moto sarà pronta, e quindi la speranza di poter fare una bella gara non è del tutto remota. Resta comunque il fatto che questo circuito si è confermato come uno dei meno adatti alla Ducati.

    Alle spalle di Rossi troviamo Barbera con la Ducati del team Aspar e John Hopkins con la Suzuki, chiamato per sostituire l’infortunato Bautista. Non va malissimo al pilota americano, che, dopo un lungo periodo di inattività, riesce almeno a non chiudere in ultima posizione.
    In 15esima posizione Loris Capirossi con l’altra Ducati Pramac, a 1″ e sette dal leader, mentre chiude la griglia il campione del mondo Moto2 Toni Elias, con la Honda clienti che appare in visibile difficoltà, ma che comunque ha fatto sapere che porterà nuovi aggiornamenti per migliorare le prestazioni della moto, per consegnare al pilota spagnolo un mezzo più competitivo.

    Moltissime le cadute in questo turno di qualifica. Oltre ai già citati Rossi e Stoner, ne hanno fatto le spese anche Aoyama, De Puniet, Spies ed Edwards.

    Griglia di partenza

    Pos. Pilota Team Tempo Gap
    1. STONER HONDA 1:38.757
    2. PEDROSA HONDA 1:38.915 +0.158
    3. LORENZO YAMAHA 1:38.918 +0.161
    4. SPIES YAMAHA 1:39.390 +0.633
    5. SIMONCELLI HONDA 1:39.486 +0.729
    6. DOVIZIOSO HONDA 1:39.709 +0.952
    7. DE PUNIET DUCATI 1:39.892 +1.135
    8. EDWARDS YAMAHA 1:39.895 +1.138
    9. CRUTCHLOW YAMAHA 1:40.019 +1.262
    10. AOYAMA HONDA 1:40.168 +1.411
    11. HAYDEN DUCATI 1:40.175 +1.418
    12. ROSSI DUCATI 1:40.185 +1.428
    13. BARBERA
    DUCATI 1:40.217 +1.460
    14. HOPKINS
    SUZUKI 1:40.310 +1.553
    15. CAPIROSSI
    DUCATI 1:40.523 +1.766
    16. ABRAHAM DUCATI 1:40.601 +1.844
    17. ELIAS
    HONDA 1:41.114 +2.357
  • MotoGP, Rossi non correrà a Jerez

    MotoGP, Rossi non correrà a Jerez

    La notizia era nell’aria da un pò di giorni e alla fine è arrivata l’ufficialità: Valentino Rossi non prenderà parte domenica pomeriggio al GP della Spagna sul circuito di Jerez de la Frontera, a causa degli ormai noti problemi alla spalla destra che lo affliggono dell’anno scorso. Il Dottore aveva già subito un intervento durante questo inverno, ma le difficoltà riscontrate nella gara di apertura in Qatar hanno convinto Rossi e il suo entourage, di comune accordo con il dottor Costa, medico ufficiale della clinica mobile del motomondiale, a rieffettuare un secondo intervento per rimettere apposto il tendine sovraspinoso che si è rovinato nella caduta di un anno fa.

    I tempi stimati per il recupero sono di circa 90 giorni, quindi il campione di Tavullia dovrà essere costretto a saltare sei GP per poi ritornare agli inizi del mese di Luglio al Mugello, scherzo del destino là dove l’anno scorso subì la frattura scomposta esposta della tibia destra. Speriamo che con questo il cerchio della sfortuna si chiuda, ma intanto il sette volte campione MotoGP molto probabilmente anche quest’ anno dovrà dire addio alle chances mondiali, perche con uno Stoner ed una Honda in questo stato di grazie sarà difficile rimontare, anche se ti chiami Valentino Rossi.

    UPDATE: pesce d’aprile 01/04/2011

  • F1: le pagelle del GP d’Australia. Vettel mostruoso

    F1: le pagelle del GP d’Australia. Vettel mostruoso

    Diamo i voti ai protagonisti del Gran Premio d’Australia

    Vettel 10 e lode: gara perfetta, senza sbavature. E’ consapevole di avere l’auto più forte tra le mani e non spreca l’occasione per vincere il suo primo GP d’Australia. E’ soltanto la prima gara, ma se il trend durante il corso della stagione dovesse essere questo, non ce n’è per nessuno.

    Hamilton 9: come sempre trae il meglio della sua McLaren in gara. E’ l’unico che rimane vicino a Vettel prima del pit-stop, poi un problema al fondo della vettura lo rallenta. Lo abbiamo visto stranamente nelle vesti di calcolatore, ruolo che regolarmente appartiene al suo compagno di squadra Button (voto 6: aggressivo come non mai, ma poco lucido in alcune situazioni, vedi sorpasso irregolare su Massa). Se la macchina dovesse crescere come ci ha abituati negli anni scorsi allora potrebbe dare davvero fastidio alla Red Bull.

    Petrov 9: beffa in partenza la McLaren di Button e la Ferrari di Alonso. Dopo il primo pit-stop fa fuori anche Webber, dopodichè amministra senza problemi e negli ultimi giri rintuzza gli attacchi di Alonso (che da Abu Dhabi vede nel russo il suo più grande incubo). Niente male per uno che era stato ingaggiato solo per portare gli sponsor.

    Perez 9: Sarà che voglia impressionare la Ferrari (sua prossima squadra nel 2012), sta di fatto che il messicano al suo esordio in una gara di F1 ha davvero sbalordito. Settimo al traguardo con una strategia di un solo pit-stop, il ragazzo spera di seguire le orme del suo ex collega Kimi Raikkonen, che era andato a punti nella sua prima gara in Sauber. La sua gioia però dura poco, il tempo di aver appreso la squalifica della sua Sauber da parte dei commissari per una irregolarità dell’alettone posteriore. In attesa di ricorsi, facciamo lo stesso i complimenti a questa giovane promessa.

    McLaren 8: nessuno prima del venerdi si aspettava un risultato simile. Il team di Woking d’altronde ci ha abituato a delle crescite di prestazioni improvvise quanto a cali altrettanto inspiegabili. Questa volta, però, la balena d’ argento (come è stata rinominata nel paddock) è ritornata ad assere squalo.

    Red Bull 8: è la media tra il 10 dell’auto di Vettel e il 6 di quella di Webber. Perfetta quella del tedesco, nervosa e poco veloce quella dell’australiano. Tuttavia pensiamo che il vero potenziale della vettura sia quello dimostrato da Vettel.

    Alonso 7.5: Parte male ed è costretto a rincorrere. L’auto non lo aiuta ed è penalizzato dalla strategia di tre pit-stop. Rimedia nel finale, quando con una rimonta risale fino ai piedi del podio insidiando Petrov per il terzo posto. Lui sembra esserci. La Ferrari deve crescere o anche quest’anno sarà costretto a rimontare. E le rimonte non sempre riescono.

    Webber 5: Avete presente la gara di Vettel? Bene, lui fa tutto il contrario. E’ nervoso, non riesce a guidare come vorrebbe, e quando uno dei suoi punti di forza dello scorso anno (il poco consumo degli pneumatici) diventa il principale problema del suo weekend sfortunato allora capisci che c’è qualcosa che non va. La Red Bull dell’idolo di casa non sembra essere neanche lontana parente della lattina volante del compagno di squadra, da cui le prende senza scusanti. A fine gara, subito dopo tagliato il traguardo, parcheggia la sua Red Bull nella corsia di uscita dei box: problemi tecnici, o segno di protesta contro la sua squadra?

    Ferrari 5: meglio in gara che in qualifica, dove beccava oltre 1″ e mezzo dalla Red Bull. Lo testimonia il fatto che i due migliori giri della gara sono “rossi”. Ma questo non basta per contrastare lo strapotere del binomio Vettel-Red Bull. Devono darsi da fare.

    Massa 4: ottimo spunto alla partenza dove guadagna 3 posizioni ma per il resto della gara è impalpabile.

    Buemi 7: tanto per cominciare è la prima volta nella sua carriera che raggiunge la Q3. In gara non può lottare con le grandi squadre, ma è sempre costante. Anche oggi aveva raccolto un buon punto per la squadra. La squalifica delle due Sauber gli da una mano cosi, in attesa di sentenze, guadagna altri tre punti.

    Mercedes sv: è stato un peccato non poter giudicare la scuderia tedesca che tanto bene aveva fatto durante i test. A fronte di una qualifica deludente con Rosberg partito dalla settima piazza e Schumacher dall’11esima, in gara entrambi i piloti sono stati messi ko da altrettanti incidenti: il primo tamponato da Barrichello, il sette volte campione del mondo per un contatto nelle prime fasi di gara con Alguersuari.