Autore: Fabio Naccarato

  • MotoGP: Stoner colpisce con un pugno De Puniet

    MotoGP: Stoner colpisce con un pugno De Puniet

    E’ stato un ultimo turno di prove molto nervoso quello che ha visto protagonisti i piloti della MotoGP, che questa mattina hanno effettuato il warm up in vista della gara. Protagonisti del turno Casey Stoner e Randy De Puniet che hanno dato vita ad un episodio non molto simpatico.
    L’australiano, come spesso accade in questi ultimi tempi, veste i panni dell’accusatore, e punta il dito contro il il francese reo di aver cambiato traiettoria in maniera troppo lenta mentre sopraggiungeva lanciato a gran velocità sul rettilineo finale. Stoner ha poi richiamato l’attenzione del Ducatista dandogli un pugno sulla spalla, e da qui la decisione dei commissari di investigare sull’episodio, infliggendo una multa di 5000 euro all’australiano.

    Per quanto riguarda i tempi del warm up, neanche a dirlo Stoner è il più veloce con il tempo di 1:34.221, davanti al solito Simoncelli e alla sorprendente Ducati di Nicky Hayden, staccata però di oltre sei decimi.
    In quarta posizione Dani Pedrosa che precede Valentino Rossi in quinta posizione, che compie un mezzo passo avanti rispetto alle qualifiche di ieri. Il pesarese è staccato di sette decimi dal leader, ma di soli 3 da Simoncelli.
    Sesta posizione per l’altra Honda di Andrea Dovizioso mentre la Yamaha del campione in carica e attuale leader del mondiale Jorge Lorenzo chiude in 11esima posizione. Lo spagnolo è stato protagonista di una brutta caduta a soli due minuti dall’ inizio della sessione, ed ha cosi rovinato pesantemente la sua moto, che ha anche preso fuoco a causa di una perdita d’olio dal motorre, costringendolo a prendere la moto di riserva. Lorenzo ha anche accusato un problema ad una durante la caduta ma è riuscito a svolgere gli ultimi minuti di sessione terminando a 1″ e 4 decimi da Stoner. Ultimo ancora una volta Toni Elias.

    I tempi del warm up

    1 CASEY STONER HONDA 1:34.221
    2 MARCO SIMONCELLI HONDA 1:34.749 +0.528
    3 NICKY HAYDEN DUCATI 1:34.863 +0.642
    4 DANI PEDROSA HONDA 1:34.996 +0.775
    5 VALENTINO ROSSI DUCATI 1:35.007 +0.786
    6 ANDREA DOVIZIOSO HONDA 1:35.070 +0.849
    7 CAL CRUTCHLOW YAMAHA 1:35.136 +0.915
    8 COLIN EDWARDS YAMAHA 1:35.448 +1.227
    9 BEN SPIES YAMAHA 1:35.478 +1.257
    10 RANDY DE PUNIET DUCATI 1:35.489 +1.268
    11 JORGE LORENZO YAMAHA 1:35.655 +1.434
    12 HIROSHI AOYAMA HONDA 1:36.352 +2.131
    13 KAREL ABRAHAM DUCATI 1:36.799 +2.578
    14 ALVARO BAUTISTA SUZUKI 1:36.982 +2.761
    15 LORIS CAPIROSSI DUCATI 1:37.246 +3.025
    16 HECTOR BARBERA DUCATI 1:37.900 +3.679
    17 TONI ELIAS HONDA 1:37.923 +3.702

  • MotoGP, Stoner prenota la pole

    MotoGP, Stoner prenota la pole

    E’ ancora una volta Casey Stoner il pilota più veloce delle libere del Gran Premio di Francia. L’australiano nelle terze libere ha fatto segnare il miglior tempo di 1:33.815, scavalcando solo nelle battute finali l’altra Honda di Marco Simoncelli che sembra tenere il suo passo. Due decimi il suo distacco.
    Cosi come nelle prime libere il quartetto Honda è completato da Andrea Dovizioso e Dani Pedrosa, staccati rispettivamente di quattro (1:34.244 il tempo del forlivese), e sei decimi (1:34.545 per lo spagnolo).

    La Ducati di Nicky Hayden chiude le libere con il quinto tempo, staccata di oltre 1″ dal leader. Le prime quattro posizioni in vista della gara non sembrano essere attaccabili, quindi grande lavoro dello statunitense che anche ieri aveva confermato di essere il più veloce dei non-Honda. Il suo compagno di squadra Valentino Rossi non va oltre la settima piazza, e accusa quasi 1″ e mezzo di ritardo da Stoner. Le due Ducati sono divise dalla Yamaha di Jorge Lorenzo, che con il tempo di 1:35.051 è staccato di 1″ e due decimi. Lo spagnolo sembra essere in difficoltà su una pista che per caratteristiche è stata sempre favorevole alla Yamaha.

    In ottava e nona posizione le altre due Yamaha di Colin Edwards, che è dietro di un solo millesimo rispetto al sette volte campione del mondo MotoGP, e Ben Spies, che precede l’altra Yamaha di Cal Crutchlow.
    Il padrone di casa Randy De Puniet, che ieri era stato protagonista di un buon turno di libere, oggi chiude soltanto in 14esima posizione, a 2″ e due decimi dalla vetta. Chiudono il gruppo la Ducati di Loris Capirossi e la Honda di Toni Elias.

    I tempi delle terze libere

    1 CASEY STONER HONDA 1:33.815
    2 MARCO SIMONCELLI HONDA 1:34.075 +0.260
    3 ANDREA DOVIZIOSO HONDA 1:34.244 +0.429
    4 DANI PEDROSA HONDA 1:34.545 +0.730
    5 NICKY HAYDEN DUCATI 1:34.954 +1.139
    6 JORGE LORENZO YAMAHA 1:35.051 +1.236
    7 VALENTINO ROSSI DUCATI 1:35.280 +1.465
    8 COLIN EDWARDS YAMAHA 1:35.281 +1.466
    9 BEN SPIES YAMAHA 1:35.302 +1.487
    10 CAL CRUTCHLOW YAMAHA 1:35.442 +1.627
    11 HIROSHI AOYAMA HONDA 1:35.645 +1.830
    12 KAREL ABRAHAM DUCATI 1:35.799 +1.984
    13 ALVARO BAUTISTA SUZUKI 1:35.979 +2.164
    14 RANDY DE PUNIET DUCATI 1:36.091 +2.276
    15 HECTOR BARBERA DUCATI 1:36.268 +2.453
    16 LORIS CAPIROSSI DUCATI 1:36.370 +2.555
    17 TONI ELIAS HONDA 1:36.467 +2.652

  • MotoGP: a Stoner le prime libere in Francia. Rossi 6°

    MotoGP: a Stoner le prime libere in Francia. Rossi 6°

    Dominio Honda nelle prime libere del Gran Premio di Francia sul circuito di Le Mans, quarto appuntamento stagionale del motomondiale.
    Il più veloce di tutti, infatti, è stato Casey Stoner che con un passo di gara impressionante è riuscito a girare in 1:34.133 precedendo lo spagnolo Dani Pedrosa di 3 decimi, che però solamente nel finale è riuscito ad avvicinare il tempo dell’australiano.
    In terza posizione Andrea Dovizioso con l’altra Honda ufficiale Repsol, più staccato, a 6 decimi di secondo, mentre completa il monopolio firmato Honda Marco Simoncelli, in quarta posizione a 8 decimi da Stoner.
    Quinta piazza per l’attuale leader del mondiale Jorge Lorenzo, primo delle “non Honda”, che accusa però un ritardo di oltre 1″ secondo. Lo spagnolo precede di 2 decimi la Ducati di Valentino Rossi, che come sempre succede nelle libere ha preferito concentrarsi sul passo gara e non sul giro singolo.
    Alle spalle del pesarese le altre due Ducati di De Puniet, che sembra essere a suo agio sulla pista di casa, e di Nicky Hayden, entrambi a 3 decimi da Rossi.

    In nona, decima e 11esima posizione le tre Yamaha di Crutchlow, Spies e Edwards, che completano un terzetto raccolto in soli due decimi.
    In difficoltà Loris Capirossi, soltanto 12esimo a oltre 2″ di distacco. L’italiano riesce a classificarsi davanti alle due Honda di Aoyama ed Elias e alla Suzuki di Alvaro Bautista ma sembra in difficoltà se paragoniamop i sui tempi con quelli del compagno di squadra Rabdy De Puniet.
    Soltanto 15esimo il campione del mondo Moto2 Toni Elias su Honda, sempre più oggetto del mistero in questa MotoGP, mentre chiudono il gruppo le due Ducati di Hector Barbera e Karel Abraham.

    I tempi delle prime libere

    1 CASEY STONER HONDA 1:34.133
    2 DANI PEDROSA HONDA 1:34.431 +0.298
    3 ANDREA DOVIZIOSO HONDA 1:34.808 +0.675
    4 MARCO SIMONCELLI HONDA 1:35.029 +0.896
    5 JORGE LORENZO YAMAHA 1:35.165 +1.032
    6 VALENTINO ROSSI DUCATI 1:35.414 +1.281
    7 RANDY DE PUNIET DUCATI 1:35.687 +1.554
    8 NICKY HAYDEN DUCATI 1:35.721 +1.588
    9 CAL CRUTCHLOW YAMAHA 1:35.731 +1.598
    10 BEN SPIES YAMAHA 1:35.743 +1.610
    11 COLIN EDWARDS YAMAHA 1:35.871 +1.738
    12 LORIS CAPIROSSI DUCATI 1:36.410 +2.277
    13 HIROSHI AOYAMA HONDA 1:36.448 +2.315
    14 ALVARO BAUTISTA SUZUKI 1:36.510 +2.377
    15 TONI ELIAS HONDA 1:36.997 +2.864
    16 HECTOR BARBERA DUCATI 1:37.036 +2.903
    17 KAREL ABRAHAM DUCATI 1:37.154 +3.021

  • F1: le pagelle del Gran Premio di Turchia

    F1: le pagelle del Gran Premio di Turchia

    Diamo i voti ai protagonisti del Gran Premio di Turchia 2011

    Vettel 10: Vince, stravince, e lo fa con una facilità a dir poco imbarazzante. L’impressione è che il tedeschino non si sia dannato per spremere la sua lattina volante, ma abbia amministrato agevolmente la gara senza strafare. Il vero potenziale della “sua” Red Bull non lo abbiamo ancora visto, ma intanto, dopo sole quattro gare, ne ha già una e mezza di vantaggio sul secondo. Superlativo.

    Webber 8: non è all’altezza, in termini di prestazioni, del compagno di squadra. Perde subito, come gli capita spesso quest’anno, la posizione in partenza a favore di Rosberg, poi sonnecchia per metà gara e viene superato anche dalla Ferrari di Alonso che sembra averne di più. Mettici pure che perde l’uso del kers da metà gara in poi e il disastro sembra servito. Ma il buon Mark come in Cina si riprende nel finale, fa registrare il giro più veloce in assoluto con gomme dure riacciuffando Alonso e superandolo, conquistando la seconda posizione che regala la doppietta alla Red Bull.

    Alonso 9: La quinta posizione sembra una maledizione, ma lo spagnolo oggi scatta bene in partenza sfruttando dopo poche tornate l’errore di Hamilton che gli lascia gentilmente la porta aperta. La sua Ferrari con gomme morbide riesce a tenere il passo della Red Bull e il sorpasso a Webber lo dimostra. Alla fine deve arrendersi allo strapotere della vettura austriaca ma il primo podio stagionale è una bella iniezione di fiducia in vista delle gare successive.

    Rosberg 8: le sorti della Mercedes sono affidate tutte al giovane Nico che oggi sfodera una bella prestazione. Brucia in partenza Webber e finchè le gomme reggono mantiene la seconda posizione. Poi il walzer dei pit-stop mescola un pò le carte ma si riprende nel finale superando Button. Unica sbavatura, l’errore di montare gomme dure troppo presto. Forse questo gli è costato qualche posizione.

    Hamilton 6.5: Che non era giornata lo si capisce alla partenza, quando per guadagnare una posizione ai danni di Webber ne perde due in favore di Alonso e Button. Lotta con la McLaren gemella di Button nelle battute iniziali di gara inscenando un bel duello, ma oggi deve arrendersi alle più forti Red Bull e alla Ferrari di Alonso. L’errore dei meccanici ai box non giustifica il pesante ritardo di 40″ accusato nei confronti del vincitore.

    Button 6: Sfida la sorte tentando l’azzardo delle tre soste, e il risultato è che Rosberg lo raggiunge nel finale e lo svernicia a velocità supersonica sul rettilineo prima del traguardo, strappandogli la quinta posizione e qualche punticino utile. Sapeva di avere un’auto inferiore e ci ha provato lo stesso con la sua solita sapienza, ma questa volta gli è andata male.

    Massa 5: La Ferrari si ritrova parzialmente, lui invece si smarrisce compiendo un passo indietro rispetto alla Cina. Oggi il passo gara non era male ma impiega troppo tempo per superare piloti più lenti (vedi Rosberg con gomme alla frutta). Chiude fuori dalla zona punti, in 11esima posizione. In più ancora una volta i meccanici ci mettono del loro per metterlo in difficoltà, facendogli perdere de3l tempo extra al pit-stop.

    Schumacher 4: oltre al fatto che le ha prese di santa ragione dal compagno di squadra, dobbiamo dire che più di una volta si è reso protagonista di alcune manovre sugli avversari al limite del regolamento. Chiude soltanto dodicesimo senza un’azione degna dello Schumi in rosso. La macchina sta crescendo nelle prestazioni, lui no, anzi, sembra essersi avviato già da molto tempo sul viale del tramonto.

  • Superbike: Biaggi frantuma il record di Monza

    Superbike: Biaggi frantuma il record di Monza

    Sul circuito di Monza, valido per il Gran Premio d’Italia, quarto appuntamento stagionale della Superbike, Max Biaggi conquista una pole position da record firmando il tempo di 1:41.745 e battendo di quasi 4 decimi il record che già gli apparteneva e fatto registrare l’anno scorso. Il pilota romano era già saldamente in testa alla classifica ma ha voluto migliorarsi ancora nel suo ultimo tentativo, aggiudicandosi cosi la sua quarta pole position nelle derivate di serie.
    Alle sue spalle il britannico Eugene Laverty con la Yamaha staccatissimo a sei decimi, mentre in terza posizione partirà la Honda di Johnatan Rea.
    Chiude la prima fila Troy Corser su Bmw.

    La seconda fila viene aperta dalla Yamaha di Marco Melandri, a quasi un secondo dal leader, davanti alla Bmw di Leon Haslam.
    Ottima prestazione per Michel Fabrizio, settimo con la Suzuki davanti alla Aprilia non ufficiale di Nori Haga.
    Chiudono la top-ten Badovini e Camier, mentre deludente è la prestazione del leader del mondiale Carlos Checa, soltanto 11esimo.

    Griglia di partenza

    Pos. Pilota Team Tempo Gap
    1. BIAGGI APRILIA 1:41.745
    2. LAVERTY YAMAHA 1:42.393 +0.648
    3. REA HONDA 1:42.614 +0.869
    4. CORSER BMW 1:42.688 +0.943
    5. MELANDRI YAMAHA 1:42.714 +0.969
    6. HASLAM BMW 1:42.723 +0.978
    7. FABRIZIO SUZUKI 1:42.954 +1.209
    8. HAGA APRILIA 1:43.043 +1.298
    9. BADOVINI BMW S2
    10. CAMIER APRILIA S2
    11. CHECA DUCATI S2
    12. GUINTOLI DUCATI S2
    13. LASCORZ
    KAWASAKI S1
    14. SYKES
    KAWASAKI S1
    15. SMRZ
    DUCATI S1
    16. BERGER DUCATI S1
    17. XAUS
    HONDA
    18. ROLFO
    KAWASAKI
    19. TOSELAND
    BMW
    20. AITCHISON
    KAWASAKI
    21. LAI
    HONDA
    22. VERMEULEN
    KAWASAKI
  • F1: Vettel cala il poker in Turchia. Prima fila Red Bull

    F1: Vettel cala il poker in Turchia. Prima fila Red Bull

    Quarta pole consecutiva per il campione del mondo in carica Sebastian Vettel. Il pilota tedesco, nonostante i problemi avuti nella giornata di ieri a causa dell’incidente che ha danneggiato la sua monoposto non permettendogli di realizzare molti giri, conquista in scioltezza sul tracciato di Istanbul park che domani ospiterà il Gran Premio della Turchia, la sua 20esima prima piazza in carriera, firmando uno strepitoso 1:25.049, abbassando di ben otto decimi il precedente record del tracciato che apparteneva a Michael Schumacher dal 2005, e staccando il suo compagno di squadra Mark Webber di 4 decimi, che ritorna in prima fila dopo un’ assenza di 5 gare.
    Cosi la Red Bull torna a dominare in qualifica conquistando le prime due piazze permettendosi il lusso di risparmiare un set di gomme morbide per la gara di domani, rinunciando al secondo tentativo lanciato.

    In terza posizione la Mercedes di Nico Rosberg che al suo ultimo tentativo beffa la McLaren di Lewis Hamilton. I due comunque sono vicinissimi, a meno di un decimo e partiranno affiancati domani in griglia.
    La terza fila viene aperta dalla Ferrari di Fernando Alonso. Lo spagnolo realizza un buon tempo considerati i problemi idraulici accusati ieri dalla sua vettura ma non è ancora al livello dei primi: distacco di 8 decimi per lui dal leader. Di fianco a lui in terza fila partirà la McLaren di Jenson Button, che dopo il miglior tempo nelle seconde libere ha deluso un pòl le aspettative.
    Settima e ottava posizione per la Renault di Vitaly Petrov, che ancora una volta batte il suo compagno di squadra Nick Heidfeld soltanto nono, e per la Mercedes di Michael Schumacher, che per la prima volta quest’anno è riuscito ad entrare nei migliori dieci.
    Chiude la top-ten la Ferrari di Felipe Massa. Il brasiliano non ha girato nell’ultima qualifica a causa di un problema al motore che è stato sostituito per precauzione, ma avrà comunque a disposizione due set di gomme morbide nuove domani per la gara.
    Alle sue spalle partirà il connazionale Rubens Barrichello. Il pilota della Williams è in difficoltà da inizio stagione a causa delle prestazioni deludenti della FW33 e non a caso quest’anno non è riuscito mai ad entrare nell top-ten.
    In 12esima posizione la Force India di Adrian Sutil che per la prima volta in questa stagione è riuscito a battere il suo compagno di squadra Paul Di Resta (13esimo alle sue spalle).
    Gli italiani si trovano in 19esima posizione con Jarno Trulli, e 21esima con Vito Liuzzi.
    Chiude la classifica il giapponese Kamui Kobayashi. Il giapponese è stato fermato nel suo primo giro in Q1 da un problema alla pompa della benzina della sua Sauber e non è stato in grado di completare neanche un giro lanciato, ma domani prenderà ugualmente parte alla gara dato che la regola del 107% non verrà applicata a coloro che in qualifica avranno problemi tecnici alle proprie vetture.

    Griglia di partenza

    Pos. Pilota Team Tempo Gap
    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1:25.049
    2. WEBBER RED BULL RENAULT 1:25.454 +0.405
    3. ROSBERG MERCEDES 1:25.574 +0.525
    4. HAMILTON McLAREN MERCEDES 1:25.595 +0.546
    5. ALONSO FERRARI 1:25.851 +0.802
    6. BUTTON McLAREN MERCEDES 1:25.982 +0.933
    7. PETROV RENAULT 1:26.296 +1.247
    8. SCHUMACHER MERCEDES 1:26.646 +1.597
    9. HEIDFELD RENAULT 1:26.659 +1.610
    10. MASSA FERRARI NO TIME
    11. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH Q2
    12. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES Q2
    13. DI RESTA
    FORCE INDIA MERCEDES Q2
    14. MALDONADO
    WILLIAMS COSWORTH Q2
    15. PEREZ
    SAUBER FERRARI Q2
    16. BUEMI TORO ROSSO FERRARI Q2
    17. ALGUERSUARI
    TORO ROSSO FERRARI Q2
    18. KOVALAINEN LOTUS RENAULT Q1
    19. TRULLI
    LOTUS RENAULT Q1
    20. D’AMBROSIO
    VIRGIN COSWORTH Q1
    21. LIUZZI
    HISPANIA COSWORTH Q1
    22. GLOCK
    VIRGIN COSWORTH Q1
    23. KARTHIKEYAN
    HISPANIA COSWORTH Q1
    24. KOBAYASHI
    SAUBER FERRARI Q1
  • F1: Vettel teme la rinascita della Ferrari ma Alonso frena:”Istanbul dura per noi”

    F1: Vettel teme la rinascita della Ferrari ma Alonso frena:”Istanbul dura per noi”

    Alla vigilia del weekend che vedrà andare in scena il Gran Premio della Turchia sul circuito di Istnbul park, quarto appuntamento del mondiale di Formula 1, Fernando Alonso fa il punto della situazione dopo una lunga pausa durata tre settimane.
    Il pilota spagnolo è arrivato ieri sera a Istanbul dopo aver passato molti giorni a svolgere il suo programma di sviluppo della sua Ferrari per preparare al meglio la gara che aprirà il ciclo della stagione europea: “In Turchia avremo alcune novità aerodinamiche ma dovremmo disporre di altri aggiornamenti anche nelle gare successive. Sappiamo che dobbiamo fare un bel salto in avanti in termini di prestazione se vogliamo tornare a lottare per le prime posizioni, soprattutto in qualifica, ma ad Istanbul non mi aspetto delle rivoluzioni. Vedremo venerdì se le nuove parti funzioneranno come ci aspettiamo ma siamo ben consapevoli che neanche gli altri sono rimasti con le mani in mano in queste settimane quindi è impossibile dire oggi dove siamo rispetto ai nostri avversari principali“.
    Il ferrarista però è fiducioso del lavoro che si sta svolgendo a Maranello e dichiara: “In questa squadra non mancano di certo l’impegno e la volontà di fare bene. Tutti si stanno impegnando al massimo per riportare ad alti livelli le prestazioni della monoposto. E’ questo che rende speciale questo team“.
    Poi fa una previsione sull’andamento della gara: “Istanbul è un circuito molto tecnico, con tanti tipi di curve, dei bei saliscendi e un paio di punti dove i sorpassi erano possibili in passato: quest’anno dovrebbero esserlo ancora di più grazie all’ala posteriore mobile“.
    Ma per Alonso il fattore che più può influenzare la capacità di un pilota di superarne un altro è sicuramente la differenza di rendimento degli pneumatici: come si è visto chiaramente in Cina quando si finisce in crisi con le gomme le possibilità di difenderti da chi ti attacca con pneumatici anche di pochi giri più freschi sono molto scarse. La gara di Istanbul è solitamente piuttosto impegnativa per le coperture e sarà quindi molto importante capirne il comportamento durante le prove libere del venerdì.
    Importanti saranno anche le condizioni metereologiche: “Al momento si prevedono condizioni meteorologiche molto incerte, soprattutto nella giornata di venerdì: un’ulteriore incognita in questo weekend“.

    Anche Sebastian Vettel fa il punto della situazione: “Gli equilibri visti fin’ora in pista possono cambiare dal momento che tutti i team in queste settimane di pausa hanno lavorato duramente. La strada è ancora lunga e tutto può succedere“.
    Il campione del mondo e attuale leader del mondiale non si fida della Ferrari e teme una rinascita del Cavallino: “Lo scorso anno abbiamo avuto l’esempio di come Alonso sembrasse tagliato fuori dalla lotta per il titolo per poi rientrarvi alla grande andando vicino alla vittoria finale. La cosa più importamte per noi è mantenere un rendimento costante per tutta la stagione, poichè abbiamo l’auto più forte al momento, ma occhio alla Ferrari“.
    Il tedesco non snobba altri possibili outsider: “Mercedes e Renault non vanno sottovalutate“.

    Poi torna a parlare dell’incidente dello scorso anno con il suo compagno di squadra Mark Webber: “Non posso cambiare quello che è successo, ma posso imparare dal passato. Io guardo avanti e penso a fare sempre meglio“.
    Vettel quest’anno, cosi come il suo compagno di squadra, non sempre ha potuto contare sull’aiuto del Kers, che sulla Red Bull sembra avere ancora qualche problema di funzionamento ma il campione tedesco assicura: “Il Kers porta sicuramente dei vantaggi, è per questo che nella nostra squadra stanno lavorando duramente per risolvere i problemi. Sono fiducioso di poterlo utilizzare al meglio in vista della prossima gara“.

    Un pensiero va anche al circuito che l’anno prossimo potrebbe essere cancellato dal calendario: “Sarebbe davvero un peccato, qui sono sceso in pista per la prima volta su una F1 per un test con la Bmw. E’ davvero speciale per me“.

  • Elkann, alleanza con Murdoch per comprare la F1?

    Elkann, alleanza con Murdoch per comprare la F1?

    Le aziende della Exor Spa, gruppo italiano principale azionista della Fiat presieduto da John Elkann, e della News Corporation di Rupert Murdoch starebbero seriamente pensando di acquistare i diritti commerciali della Formula 1.
    La questione era stata già presa in considerazione due settimane fa, ma il presidente del circus Bernie Ecclestone aveva smentito il passaggio dei diritti della F1 al gruppo austriaco.

    Ora il tema è tornato d’attualità ma in un comunicato congiunto le due società spiegano che è impossibile dire se si arriverà a siglare un’accordo con gli attuali proprietari.
    Tuttavia nelle prossime settimane contatteranno potenziali partner di minoranza e gli attuali proprietari della F1, ma le chances di un possibile passaggio di mano, secondo Ecclestone, sono vicine allo zero.

  • Moto 2, Estoril: Bradl davanti a tutti, indietro Iannone

    Moto 2, Estoril: Bradl davanti a tutti, indietro Iannone

    Stefan Bradl conquista a sorpresa la pole del GP del Portogallo sul circuito dell’Estoril. Il pilota tedesco riesce a girare fortissimo nel suo ultimo tentativo disponibile staccando di due decimi Luthi e Simon che fino a pochi secondi prima si alternavano in testa alla classifica.
    In quarta posizione il campione del mondo Marc Marquez a quasi mezzo secondo.

    Dalla prima casella della seconda fila partirà Dominique Aegerter, seguito da Michele Pirro, il migliore degli italiani nella sessione odierna.

    In settima posizione troviamo Yuki Takahashi. Il giapponese, che era stato nettamente il più veloce in tutte le sessioni di libere, correrà con il dolore nel cuore a causa della morte del fratello minore Koki, scomparso in un incidente stradale in Giappone.
    Chiude la seconda fila il turco Kena Sofoglu a sette decimi da Bradl.
    La top ten è completata da Jules Cluzel e Pol Espargaro, mentre il leader del mondiale Andrea Iannone non riesce a fare meglio della 14esima posizione.
    Alle spalle del pilota italiano troviamo Bradley Smith, in 15esima posizione. Simone Corsi è 17esimo, mentre Mattia Pasini chiude in 19esima posizione.
    Addirittura 28esimo il sammarinese Alex De Angelis.

    Griglia di partenza

  • 125: All’ Estoril Terol in pole

    125: All’ Estoril Terol in pole

    Nico Terol ottiene la pole position all’ Estoril valido per il Gran Premio del Portogallo. A dispetto di un asfalto reso insidioso dalla pioggia (solo per gli altri piloti evidentemente) lo spagnolo conquista la seconda pole stagionale dopo quella ottenuta in Qatar.
    Terol ottiene il miglior tempo fermando il crono sull 1:46.556 staccando di addirittura sette decimi il tedesco Sandro Cortese.
    In terza posizione troviamo l’idolo di casa Miguel Oliveira, che però paga un ritardo di otto decimi. Completa la prima fila Hector Faubel, quarto ad oltre 1″.

    La seconda fila viene aperta da Alberto Moncajo seguito da Johann Zarco.
    In settima e ottava posizione Luis Salom e Jonas Folger mentre chiudono la top ten Efren Vazquez e Adrian Martin.

    Il migliore degli italiani come sempre è Simone Grotzkiy, ma è staccatissimo dalla vetta, 14esimo a 2 ” e sei decimi.
    In ultima posizione a 7″ dal leader Francesco Mauriello.

    Griglia di partenza

    1  NICOLAS TEROL APRILIA  1:46.556
    2  SANDRO CORTESE APRILIA  1:47.270 0.714
    3  MIGUEL OLIVEIRA APRILIA  1:47.405 0.849
    4  HECTOR FAUBEL APRILIA  1:47.600 1.044
    5  ALBERTO MONCAYO APRILIA  1:47.750 1.194
    6  JOHANN ZARCO DERBI  1:48.353 1.797
    7  LUIS SALOM APRILIA  1:48.498 1.942
    8  JONAS FOLGER APRILIA  1:48.557 2.001
    9  EFREN VAZQUEZ DERBI  1:48.594 2.038
    10  ADRIAN MARTIN APRILIA  1:48.639 2.083
    11  MAVERICK VINALES APRILIA  1:48.673 2.117
    12  SERGIO GADEA APRILIA  1:48.936 2.380
    13  LOUIS ROSSI APRILIA  1:48.959 2.403
    14  SIMONE GROTZKYJ APRILIA  1:49.237 2.681
    15  ZULFAHMI KHAIRUDDIN DERBI  1:49.607 3.051
    16 JAKUB KORNFEIL APRILIA  1:49.638 3.082
    17  HARRY STAFFORD APRILIA  1:50.090 3.534
    18  DANNY WEBB MAHINDRA  1:50.167 3.611
    19  NIKLAS AJO APRILIA  1:50.195 3.639
    20  JASPER IWEMA APRILIA  1:50.197 3.641
    21  HIROKI ONO KTM  1:50.433 3.877
    22  LUIGI MORCIANO APRILIA  1:50.559 4.003
    23  DANNY KENT APRILIA  1:50.587 4.031
    24  GIULIAN PEDONE APRILIA  1:50.875 4.319
    25  JOAN PERELLO APRILIA  1:51.608 5.052
    26  TAYLOR MACKENZIE APRILIA  1:51.803 5.247
    27  MARCEL SCHROTTER MAHINDRA  1:52.280 5.724
    28  PETER SEBESTYEN KTM  1:53.508 6.952
    29  FRANCESCO MAURIELLO APRILIA  1:53.740 7.184