Autore: Fabio Naccarato

  • Superbike: a Misano prima qualifica nel segno di Checa

    Superbike: a Misano prima qualifica nel segno di Checa

    Archiviata la doppietta di Miller, secondo appuntamento extraeuropeo del calendario, la Superbike si rituffa in Europa e Carlos Checa inizia nel migliore dei modi il week-end del Gran premio di San Marino.
    Sul circuito di Misano Adriarico lo spagnolo fa registrare il giro più veloce in 1’36.024, confermando la leadership conquistata nelle prove della mattinata.
    Sempre come al mattino Max Biaggi lo segue come un’ombra, staccato soltanto di un decimo, mentre al terzo posto troviamo Marco Melandri, che sembra in crescita rispetto alle prove del mattino, in cui sembrava leggermente in difficoltà.

    Alle spalle dei primi tre Michel Fabrizio sulla Suzuki, davanti alla Bmw di Troy Corser e alla Yamaha di Eugene Laverty.
    Haga chiude ottavo dietro al ceco Jakub Smrz, mentre chiudono la top-ten Guintoli e Tom Sikes.

    Dopo i primi dieci troviamo tra i protagonisti, un pò in difficoltà, Leon Haslam e Johnny Rea a otto decimi da Checa.
    Chiude il gruppone dei 26 Lorenzo Lanzi, che sostituirà per questo week-end James Toseland, infortunatosi al polso durante i test di Aragon del maggio scorso

    I tempi della Qualifica1

    1. Carlos Checa  Ducati 1098R 1’36.024
    2. Max Biaggi   Aprilia RSV4 Factory 1’36.149
    3. Marco Melandri  Yamaha YZF R1 1’36.482
    4. Michel Fabrizio  Suzuki GSX-R1000 1’36.546
    5. Troy Corser   BMW S1000 RR 1’36.656
    6. Eugene Laverty  Yamaha YZF R1 1’36.683
    7. Jakub Smrz   Ducati 1098R 1’36.713
    8. Noriyuki Haga   Aprilia RSV4 Factory 1’36.728
    9. Sylvain Guintoli  Ducati 1098R 1’36.753
    10. Tom Sykes  Kawasaki ZX-10R 1’36.793
    11. Leon Hasla   BMW S1000 RR 1’36.810
    12. Jonathan Rea   Honda CBR1000RR 1’36.824
    13. Leon Camier   Aprilia RSV4 Factory 1’36.984
    14. Ayrton Badovini  BMW S1000 RR 1’37.059
    15. Matteo Baiocco  Ducati 1098R 1’37.073
    16. Joan Lascorz   Kawasaki ZX-10R 1’37.080
    17. Ruben Xaus   Honda CBR1000RR 1’37.093
    18. Alessandro Polita  Ducati 1098R 1’37.290
    19. Roberto Rolfo   Kawasaki ZX-10R 1’37.412
    20. Maxime Berger   Ducati 1098R 1’37.432
    21. Mark Aitchison   Kawasaki ZX-10R 1’37.433
    22. Chris Vermeulen  Kawasaki ZX-10R 1’37.754
    23. Lorenzo Lanzi   BMW S1000 RR 1’38.003

  • Silverstone: Stoner domina le prime libere

    Silverstone: Stoner domina le prime libere

     

    f1grandprix
    Nella seconda sessione di prove libere sul circuito di Silverstone i piloti hanno dovuto fare i conti con l’abbondante acqua caduta sul circuito durante i minuti iniziali della 125. Nonostante questo in testa troviamo sempre lui, Casey Stoner, dominatore assoluto della prima giornata di prove in tutte le condizioni. L’australiano non ha ovviamente migliorato il tempo della mattinata fatto registrare in condizioni d’asciutto, ma è stato comunque il più veloce in 2:15.666, precedendo il solito Marco Simoncelli di oltre otto decimi. In terza posizione a sei decimi dall’italiano Nicky Hayden, che completa un’ottima giornata di prove con la sua Ducati, mentre Cal Crutchlow si conferma molto veloce e chiude il suo turno quarto, migliorando la posizione della mattinata piazzandosi davanti al campione del mondo in carica Jorge Lorenzo, quinto a oltre tre secondi dalla testa. A pochi decimi dallo spagnolo, in sesta e settima posizione, Andrea Dovizioso e Ben Spies.   Giornata da dimenticare per Valentino Rossi. Il pesarese riesce a migliorare la posizione della mattinata e termina nono le seconde libere sul bagnato, ma il distacco da Stoner in condizioni d’asciutto o bagnato rimane immutato: oltre tre (quasi quattro) i secondi che il Dottore paga dall’australiano. Importante anche il distacco dal proprio compagno di squadra (+2.365) che sembra essere a suo agio su questa pista. Alle spalle di Rossi, Toni Elias, che chiude la top ten. Ultimo ancora una volta il povero Colin Edwards, alle prese con i noti problemi fisici alla spalla operata una settimana fa. Chiude con 10″ di ritardo. I tempi delle seconde libere 1 CASEY STONER HONDA 2:15.666 2 MARCO SIMONCELLI HONDA 2:16.463 +0.797 3 NICKY HAYDEN DUCATI 2:17.070 +1.404 4 CAL CRUTCHLOW YAMAHA 2:18.109 +2.443 5 JORGE LORENZO YAMAHA 2:18.683 +3.017 6 ANDREA DOVIZIOSO HONDA 2:18.783 +3.117 7 BEN SPIES YAMAHA 2:18.820 +3.154 8 KAREL ABRAHAM DUCATI 2:19.009 +3.343 9 VALENTINO ROSSI DUCATI 2:19.435 +3.769 10 TONI ELIAS HONDA 2:19.612 +3.946 11 ALVARO BAUTISTA SUZUKI 2:20.337 +4.671 12 LORIS CAPIROSSI DUCATI 2:20.607 +4.941 13 HECTOR BARBERA DUCATI 2:20.639 +4.973 14 RANDY DE PUNIET DUCATI 2:20.982 +5.316 15 HIROSHI AOYAMA HONDA 2:21.026 +5.360 16 COLIN EDWARDS YAMAHA 2:24.724 +9.058

  • Silverstone: prime libere a Stoner. Rossi nelle retrovie

    Silverstone: prime libere a Stoner. Rossi nelle retrovie

    Sportmediaset
    E’ Casey Stoner il più veloce nelle prime libere di Silverstone. L’australiano ha dominato il turno chiudendo il suo miglior giro in 2:03.748, staccando il sempre più positivo Marco Simoncelli di ben 7 decimi. Sic sembra essere l’unico sull’asciutto in grado di tenere il suo passo, ben diverse dovrebbero andare le cose, se, come si prevede, dovrebbe arrivare la pioggia in vista della gara. In terza posizione la Yamaha del leader del mondiale Jorge Lorenzo, ad un secondo da Stoner, cosi come Nicky Hayden, che riesce a strappare nella mattinata un’ottima quarta posizione. Quinto posto invece per l’altra Honda ufficiale di Andrea Dovizioso, che mostra un passo nettamente diverso rispetto al suo compagno di box: il suo distacco è infatti di un secondo e due e non è poco. Il forlivese è seguito a pochi centesimi dalle Yamaha di Cal Crutchlow e Ben Spies, mentre tutti gli altri accusano distacchi abissali. Uno di questi è Valentino Rossi che naviga in 12esima posizione a oltre tre secondi da Stoner. Il Dottore ha trascorso la mattinata a conoscere la pista su cui, a causa dell’infortunio dello scorso anno al Mugello, non ha mai girato (escludendo il test di qualche settimana fa con la Ducati da strada), e vista l’ottima prova del compagno di squadra sembra che la Ducati non si adatti poi cosi male alle caratteristiche del circuito. Loris Capirossi sulla Ducati chiude 15esimo dopo una scivolata, e in ultima posizione troviamo la Yamaha di Colin Edwards, operato alla clavicola la settimana scorsa a Barcellona e non appostissimo fisicamente. Sarà assente invece ancora una volta Dani Pedrosa, che non si è ancora ristabilito dopo l’operazione alla clavicola a seguito della caduta a Le Mans dopo il contatto con Marco Simoncelli. I tempi delle prime libere 1 CASEY STONER HONDA 2:03.748 2 MARCO SIMONCELLI HONDA 2:04.407 +0.659 3 JORGE LORENZO YAMAHA 2:04.756 +1.008 4 NICKY HAYDEN DUCATI 2:04.778 +1.030 5 ANDREA DOVIZIOSO HONDA 2:04.910 +1.162 6 CAL CRUTCHLOW YAMAHA 2:05.007 +1.259 7 BEN SPIES YAMAHA 2:05.130 +1.382 8 HECTOR BARBERA DUCATI 2:06.158 +2.410 9 ALVARO BAUTISTA SUZUKI 2:06.274 +2.526 10 RANDY DE PUNIET DUCATI 2:06.573 +2.825 11 KAREL ABRAHAM DUCATI 2:06.774 +3.026 12 VALENTINO ROSSI DUCATI 2:07.075 +3.327 13 HIROSHI AOYAMA HONDA 2:07.459 +3.711 14 TONI ELIAS HONDA 2:07.616 +3.868 65 LORIS CAPIROSSI DUCATI 2:08.225 +4.477 16 COLIN EDWARDS YAMAHA 2:09.310 +5.562

  • Dietrofront Bahrain, riannullato il GP

    Dietrofront Bahrain, riannullato il GP

    F1 Grand Prix
    Questa volta la diatriba sembra essere davvero finita. Gli organizzatori del Gran Premio del Bahrain hanno definitivamente rinunciato all’evento cancellato a marzo per disordini di natura politica, e che era stato reintrodotto nel calendario per il 30 ottobre al posto del Gran Premio d’India. La decisione non era stata ben accolta dai team e soprattutto dai piloti, che non hanno approvato il nuovo programma varato recentemente dalla Fia. Preso atto di ciò, Ecclestone si è quindi chiaramente opposto alla proposta del presidente della Fia Jean Todt che prevedeva il prolungamento del campionato fino a dicembre a causa dello slittamento del Gran Premio dell’India. Il Bahrain è diviso da due correnti di pensiero: il capo della camera di commercio del Bahrain Nabeel Kanoo ha giudicato vergognoso il cambiamento di decisione di Ecclestone e definito ipocrita la decisione dei piloti, che hanno parlato della pericolosità dell’ambiente dovuta alle ormai note situazioni politiche quando invece si pensa che il motivo principale dell’opposizione al prolungamento del calendario sia stato per non rinunciare alle vacanze di dicembre. C’è chi invece comprende la decisione presa dal circus. Il presidente del Bahrain International Circuit Zayed R Alzayani ha affermato che “la possibilità di reinserire nel calendario il GP era una soluzione che sicuramente avrebbe reso felici entrambe le parti, ma era chiaro che questo non era possibile dopo l’annullamento del marzo scorso. Sentendo i pareri dei piloti è chiaro che non ci sentiamo di allargare ulteriormente il calendario, il ruolo del Bahrain è stato sempre positivo e costruttivo per il Medio-Oriente. Saremmo felici di ospitare il Gran Premio già a partire dal prossimo anno”. Con la cancellazione ormai definitiva del Bahrain il calendario ritorna a 19 GP, l’India presumibilmente riprenderà il suo posto il 30 ottobre e l’ultima gara avrà luogo in Brasile il 27 novembre.

  • F1, ritorna il GP del Bahrain. Ultima gara a Dicembre?

    F1, ritorna il GP del Bahrain. Ultima gara a Dicembre?

    Il Consiglio Mondiale del Motor Sport ha ufficialmente annunciato che la gara valevole per il Gran premio del Bahrain, sospesa ad inizio Marzo a causa di tumulti popolari a causa di questioni politiche, è stata reintrodotta nel calendario 2011, e verrà disputata il 30 Ottobre.
    Il mondiale torna cosi a 20 gare, cosi come era sta prestabilito a inizio campionato.

    Il Gran Premio dell’India, che doveva disputarsi in quella data slitta cosi a data da destinarsi, ma indiscrezioni parlano di una possibile data fissata per il 4 o l’11 Dicembre, evento mai verificatosi in Formula 1.

  • MotoGp, Stoner domina le libere a Barcellona

    MotoGp, Stoner domina le libere a Barcellona

    Casey Stoner è stato il più veloce nella prima giornata di libere sul circuito del Montmelò valevole per il GP di Catalogna, quinta prova del motomondiale. L’australiano ha fatto segnare il giro più veloce in 1:42.940, a 15 minuti dalla fine della seconda sessione, quando la pista, inizialmente umida per uno scroscio di pioggia tra i due turni di libere, ha cominciato ad asciugarsi. Alle sue spalle Marco Simoncelli con oltre mezzo secondo di ritardo, mentre Andrea Dovizioso a quasi sette decimi di distacco completa il terzetto Honda. Degli ufficiali mancherà Dani Pedrosa, operato alla spalla destra dopo la caduta a Le Mans.

    Yorge Lorenzo è l’unico sotto il secondo che riesce a tenere il ritmo delle Honda, mentre per gli altri distacchi abissali: Spies è quinto a quasi due secondi, e precede di pochi centesimi Valentino Rossi, con importanti novità sulla sua Ducati. Forse anche per questo motivo il pesarese nel pomeriggio ha peggiorato il tempo della mattinata di otto decimi. Il suo compagno di squadra Nicky Hayden è nono a quasi tre secondi dalla vetta.

    Non prenderà parte all gara invece l’americano Colin Edwards, che a acausa di una caduta a pochi minuti dal termine della seconda sessione dovrà essere operato alla clavicola.

    I tempi delle libere

    1 CASEY STONER HONDA 1:42.940
    2 MARCO SIMONCELLI HONDA 1:43.468 +0.528
    3 ANDREA DOVIZIOSO HONDA 1:43.603 +0.663
    4 JORGE LORENZO YAMAHA 1:43.810 +0.870
    5 BEN SPIES YAMAHA 1:44.859 1.919
    6 VALENTINO ROSSI DUCATI 1:44.944 +2.004
    7 CAL CRUTCHLOW YAMAHA 1:45.136 +2.196
    8 HIROSHI AOYAMA HONDA 1:45.666 +2.726
    9 NICKY HAYDEN DUCATI 1:45.715 +2.775
    10 ALVARO BAUTISTA SUZUKI 1:45.751 +2.811
    11 TONI ELIAS HONDA 1:45.760 +2.820
    12 RANDY DE PUNIET DUCATI 1:46.126 +3.186
    13 KAREL ABRAHAM DUCATI 1:46.280 +3.340
    14 LORIS CAPIROSSI DUCATI 1:46.366 +3.426
    15 HECTOR BARBERA DUCATI 1:46.501 +3.561

  • Hamilton penalizzato, Massa furioso con l’inglese

    Hamilton penalizzato, Massa furioso con l’inglese

    Tutti contro Lewis Hamilton. Dopo aver scontato un drive-throught per il contatto con Felipe Massa, il pilota inglese è infatti stato penalizzato per la seconda volta dai commissari di gara dopo il Gran Premio del Principato di Monaco, per aver causato l’incidente che ha messo fine alla gara di Pastor Maldonado. Al pilota inglese sono stati inflitti venti secondi di penalità da aggiungere al suo tempo finale, ma tuttavia è riuscito a mantenere la sesta posizione grazie al grande vantaggio accumulato su Adrian Sutil negli ultimi giri.
    E’ stata cosi scartata la possibilità di una penalizzazione nel prossimo Gran Premio del Canada come si era inizialmente ipotizzato.

    Al termine del GP Massa non riesce a digerire l’esito della sua gara e accusa l’inglese:”deve avere almeno una gara di squalifica, perchè altrimenti non impara mai. Con le sue manovre non ha rovinato solo la mia gara, ma anche quella di altri”, dice il brasiliano riferendosi al secondo contatto con Maldonado.
    Dello stesso avviso il team manager della Rossa Stefano Domenicali:”ha cercato di passare Felipe tra la siepe, il muretto e il guardrail, era un punto impossbile e mi sembra un tantino esagerata la sua manovra.

    Furiosa la reazione dell’inglese che ai microfoni della BBC a fine gara difende il suo operato, criticando quello dei commissari:”E’ una follia che su cinque delle sei gare mi sono dovuto presentare dai commissari, è assurdo, forse perchè ho la pelle nera”.
    Il pilota della McLaren torna poi sull’incidente con Massa:”ero più veloce di lui e ho cercato di superarlo, ma lui mi ha chiuso e sono andato sul cordolo per evitare il contatto, ma è stato impossibile perchè eravamo incollati. Lui in qualifica mi ha ostacolato e non è stato penalizzato, è una follia. La gente vuole vedere delle gare con dei sorpassi, io cerco di farlo e se sbaglio alzo la mano e chiedo scusa, ma oggi non ho commesso scorrettezze. Questi piloti sono ridicoli.”

  • Vettel è il re di Montecarlo. Alonso 2° davanti a Button

    Vettel è il re di Montecarlo. Alonso 2° davanti a Button

    E’ stato un Gran premio lungo e ricco di emozioni quello corso sul circuito di Montecarlo nel principato di Monaco, entusiasmante come non si vedeva da tempo. Tanti sorpassi, molti incidenti ed una bandiera rossa che sul finire di gara ha rischiato di mescolare le carte in tavola per la lotta alla vittoria che vedeva coinvolti Vettel, Alonso e Button racchiusi in pochi decimi. Ma alla fine non è stato cosi, e per la quinta volta in stagione su sei Gran premi disputati a salire sul gradino più alto del podio è stato Sebastian Vettel, protagonista di una gara autorevole, condotta sin dall’inizio grazie ad una partenza perfetta ed una grande gestione delle gomme che gli ha consentito di effettuare una sola sosta, rivelatasi la vera arma vincente del Gp. Il tedesco è stato anche fortunato quando, in crisi con le gomme nel finale e braccato da vicinissimo dalla Ferrari di Alonso e la McLaren Button, ha avuto l’aiuto inconsapevole della Safety-car, entrata in pista per un incidente a Petrov alla curva delle piscine. La conseguente bandiera rossa, che ha permesso ai sanitari di soccorrere Petrov che inizialmente aveva perso conoscenza e di trasportarlo per accertamenti in ospedale, ha causato la sospensione della gara a sei giri dal termine, permettendo a Vettel di effettuare il cambio gomme per la seconda partenza, e congelando cosi le posizioni fino al termine della gara.

    Dunque i due piloti che non hanno beneficiato dell’entrata in pista dell’ultima safety-car sono stati Alonso e Button, che avevano la possibilità di sfruttare le gomme più fresche rispetto a quelle del tedesco e che alla fine possono ritenersi i grandi sconfitti della corsa.
    Tuttavia entrambi i piloti hanno condotto la gara con grande intelligenza, azzeccando le strategie ma purtroppo per loro questo non gli è valso più della seconda e terza piazza.

    Al quarto posto Mark Webber, che riesce a rimontare dopo una partenza e un primo pit-stop disastroso. L’australiano dopo aver condotto una gara lontano dai primi beneficia, come il suo compagno di squadra, dell’entrata della safety-car e all’ultimo giro riesce a superare la Sauber di Kobayashi, quinto al traguardo ma protagonista di una gara autorevole. Il giapponese ci ha ormai abituato a disputare gare di sostanza e concretezza, ed è stato abile a rimontare dalla 13esima posizione fino al quinto posto finale. Il samurai giapponese avrebbe sicuramente meritato qualcosa di più ma contenere la Red Bull è davvero difficile.

    Soltanto sesto Lewis Hamilton. La giornata dell’inglese comincia male già al mattino, quando viene retrocesso dalla settima alla nona posizione per aver effettuato un taglio di chicane nel suo giro lanciato in qualifica.
    Poi in gara come sempre grande spettacolo, come quando ricambia il sorpasso subito a Schumacher superandolo in fondo al rettilineo guadagnando la nona posizione, e anche qualche esagerazione quando tenta di superare Massa alla curva Loews. Inevitabile il contatto con il brasiliano che danneggia l’ala e termina la sua gara dopo poche curve, quando non riesce a sterzare al curvone sotto il tunnel finendo contro il guardrail. Il pilota della McLaren viene penalizzato per questa manovra con un drive-through, dopodichè rimane invischiato nel gruppo nonostante la Freccia d’Argento oggi si sia dimostrata velocissima. Il contatto finale con Maldonado che gli è valsa la sesta posizione, molto probabilmente gli costerà una penalizzazione nel GP del Canada. Il venezuelano invece è stato costretto al ritiro dopo aver distrutto la sua Williams.

    Ottima settima piazza per Adrian Sutil, che riesce a chiudere la sua gara davanti ad Heidfeld su Renault, e Barrichello su Williams. La Toro Rosso di Sebastian Buemi chiude tra i primi dieci. Disastro per la Mercedes: Rosberg chiude la sua gara in undicesima posizione e doppiato di un giro, mentre questa volta Michael Schumacher deve fare appello alla sfortuna, abbandonato per un problema tecnico dalla sua Mercedes prima del rettilineo d’arrivo.
    Ritirati anche Glock ed Alguersuari, coinvolto nell’incidente a pochi giri dalla fine che ha causato la bandiera rossa per i soccorsi a Petrov.

    Ordine d’arrivo

    Pos. Pilota Team Tempo
    1. VETTEL RED BULL RENAULT 2h09:38.373
    2. ALONSO FERRARI +1.138
    3. BUTTON McLAREN MERCEDS +2.378
    4. WEBBER RED BULL RENAULT +23.101
    5. KOBAYASHI SAUBER FERRARI +26.916
    6. HAMILTON McLAREN MERCEDES +27.210
    7. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES +1 GIRO
    8. HEIDFELD RENAULT +1 GIRO
    9. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH +1 GIRO
    10. BUEMI TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    11. ROSBERG MERCEDES +2 GIRI
    12. DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES +2 GIRI
    13. TRULLI
    LOTUS RENAULT +2 GIRI
    14. KOVALAINEN
    LOTUS RENAULT +2 GIRI
    15. D’AMBROSIO
    VIRGIN COSWORTH +3 GIRI
    16. LIUZZI HISPANIA COSWORTH +3 GIRI
    17. KARTHIKEYAN
    HISPANIA COSWORTH +4 GIRI
    18. MALDONADO
    WILLIAMS COSWORTH +5 GIRI
    19. PETROV
    RENAULT RIT
    20. ALGUERSUARI
    TORO ROSSO FERRARI RIT
    21. MASSA
    FERRARI RIT
    22. SCHUMACHER
    MERCEDES RIT
    23. GLOCK
    VIRGIN COSWORTH RIT
    24. PEREZ
    SAUBER FERRARI NP

  • F1: paura a Monaco per Perez

    F1: paura a Monaco per Perez

    Sergio Perez è stato protagonista di un brutto incidente durante le qualifiche ufficiali del Gran Premio di Montecarlo.
    Nella Q3, a 2 minuti e 26 secondi al termine della sessione e con la lotta infuocata per la pole che vede protagonisti almeno sei piloti, l’auto del messicano sbanda inspiegabilmente all’uscita del tunnel, andando a sbattere dapprima contro il guardrail alla sua destra. L’impatto è stato talmente violento da far uscire la gomma dal cerchio, e subito dopo nella carambola, l’auto ha picchiato con la parte laterale destra della monoposto contro le barriere di protezione.

    La dinamica ha fatto pensare subito al peggio, con il pilota rimasto immobile nella sua monoposto che non dava segni di vita. Intervenuti subito i soccorsi, Perez è stato trasportato subito in ospedale, dove una prima diagnosi aveva rilevato dei problemi alle gambe, ma è notizia di pochi minuti fa che il pilota sta bene, e avrebbe confidato ad un amico il pensiero di voler già correre domani, cosa che molto difficilmente gli verrà permessa.

    La dinamica dell’incidente è stata molto simile a quello occorso in mattinata a Nico Rosberg, ma il tedesco era stato più fortunato a non centrare in pieno le barriere posizionate alla Nouvelle Chicane, ed è stato in grado di uscire dall’abitacolo sulle sue gambe.

  • Alonso ancora davanti nelle terze libere

    Alonso ancora davanti nelle terze libere

    E’ stato ancora Fernando Alonso il più veloce nelle terze e ultime libere del Gran Premio di Montecarlo. Lo spagnolo, dopo il giorno di pausa, fa segnare il giro più veloce con il tempo di 1.14.433, candidandosi seriamente per la pole che scatterà tra poco più di un ora.
    Alle spalle della Ferrari ancora una volta la McLaren, ma questa volta è quella di Jenson Button, che accusa però un ritardo di oltre mezzo secondo. L’inglese precede l’altra Ferrari di Felipe Massa a dimostrazione dell’ apparente competitività ritrovata dalla Rossa. Il brasiliano segue il compagno di squadra a quasi sei decimi.

    Quarto tempo per la Red Bull di Sebastian Vettel, che si è concentrato soprattutto sul passo gara con gomme dure, anche se a differenza dei Gran premi scorsi, la pole qui vale metà vittoria a causa delle caratteristiche del circuito che non favorisce i sorpassi. Vedremo domani se la nuova generazione di gomme Pirelli avrà cambiato anche questo trend.
    Alle spalle del leader del mondiale, Michael Schumacher con la Mercedes, a otto decimi dalla vetta ma molto vicino a Vettel, circa 7 centesimi.
    Il sette volte campione del mondo è il pilota che ha effettuato più giri in questa terza sessione e precede la McLaren di Lewis Hamilton di circa un decimo.

    Settima posizione per l’altra Red bull di Mark Webber davanti alla coppia Toro Rosso formata da Alguersuari e Buemi. Chiude la top-ten la Sauber di Sergio Perez.

    Senza tempo Nico Rosberg, vittima di un brutto incidente all’uscita del tunnel …. Il pilota tedesco dopo aver perso il controllo della sua Mercedes è andato a sbattere contro le barriere della Nouvelle Chicane ma fortunatamente non ha riportato conseguenze. Molto probabilmente i meccanici non riusciranno a riparare la sua vettura e quindi non prenderà parte alle qualifiche.

    I tempi delle qualifiche

    1. Fernando Alonso Ferrari 1m14.433s 18
    2. Jenson Button McLaren-Mercedes 1m14.996s + 0.563s 17
    3. Felipe Massa Ferrari 1m15.024s + 0.591s 19
    4. Sebastian Vettel Red Bull-Renault 1m15.245s + 0.812s 19
    5. Michael Schumacher Mercedes 1m15.310s + 0.877s 21
    6. Lewis Hamilton McLaren-Mercedes 1m15.386s + 0.953s 14
    7. Mark Webber Red Bull-Renault 1m15.529s + 1.096s 19
    8. Jaime Alguersuari Toro Rosso-Ferrari 1m16.617s + 2.184s 13
    9. Sebastien Buemi Toro Rosso-Ferrari 1m16.736s + 2.303s 15
    10. Sergio Perez Sauber-Ferrari 1m16.821s + 2.388s 19
    11. Paul di Resta Force India-Mercedes 1m16.990s + 2.557s 20
    12. Rubens Barrichello Williams-Cosworth 1m17.196s + 2.763s 13
    13. Pastor Maldonado Williams-Cosworth 1m17.333s + 2.900s 17
    14. Kamui Kobayashi Sauber-Ferrari 1m17.403s + 2.970s 18
    15. Vitaly Petrov Renault 1m17.779s + 3.346s 17
    16. Nick Heidfeld Renault 1m17.880s + 3.447s 17
    17. Adrian Sutil Force India-Mercedes 1m18.069s + 3.636s 17
    18. Heikki Kovalainen Lotus-Renault 1m18.115s + 3.682s 20
    19. Timo Glock Virgin-Cosworth 1m18.580s + 4.147s 21
    20. Jerome D’Ambrosio Virgin-Cosworth 1m18.808s + 4.375s 21
    21. Jarno Trulli Lotus-Renault 1m19.259s + 4.826s 19
    22. Tonio Liuzzi HRT-Cosworth 1m20.115s + 5.682s 15
    23. Narain Karthikeyan HRT-Cosworth 1m20.278s + 5.845s 16
    24. Nico Rosberg Mercedes 3