Autore: Fabio Naccarato

  • MotoGP, Stoner in pole al Mugello grazie alla pioggia

    MotoGP, Stoner in pole al Mugello grazie alla pioggia

    © VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images
    Casey Stoner partirà davanti a tutti domani sul circuito del Mugello, ottava tappa del campionato mondiale che ospiterà il Gran Premio d’Italia. Il pilota australiano conquista la sua 27esima pole in MotoGP, 30esima in carriera, sfruttando le bizzarre condizioni metereologiche riuscendo a piazzare la sua Honda RC212V in prima posizione prima dell’arrivo della pioggia, che ha condizionato le qualifiche a mezz’ora dal termine. Stoner è riuscito a girare molto forte sull’asciutto, stabilendo un tempo velocissimo, al di sotto del record della pista che apparteneve a Valentino Rossi dal 2008 e poco più alto di quello fatto segnare nella mattinata da Jorge Lorenzo. Il canguro australiano precede di quattro decimi il vincitore di Assen Ben Spies, che con questa seconda posizione dimostra di essere in un grande momento di forma, seguito a pochi millesimi dalla Honda Gresini di Marco Simoncelli. La seconda fila è aperta dall’altro italiano Andrea Dovizioso, che migliora rispetto alle prove libere almeno per quanto riguarda la posizione. Chi invece ha deluso le aspettative è stato Jorge Lorenzo, più veloce con record della pista nella mattinata e solo quinto al pomeriggio. Lo spagnolo ha però dimostrato di possedere un passo di gara inavvicinabile per gli avversari e dunque le cose in gara potrebbero davvero cambiare. L’altra Yamaha di Colin Edwards chiude la seconda fila. Non eccellente ma buona la prestazione di Dani Pedrosa, che considerati i problemi fisici chiude le sue qualifiche in ottava posizione ad un secondo e due dalla vetta preceduto dalla Yamaha Tech3 di Cal Crutchlow. Lo spagnolo della Honda fa registrare il record per quanto riguarda la velocità sul rettilineo finale: 350 km/h.
    © VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images
    Alle spalle dello spagnolo la “vecchia” Ducati GP11 di Nicky Hayden, primo dei piloti di Borgo Panigale che da un paio di Gran Premi sta comportandosi meglio del suo compagno di squadra Valentino Rossi, soltanto 12esimo staccato di un secondo e otto decimi. La nuova Ducati dimostra chiare difficoltà di prestazione ma domani nella gara di “casa” (9 vittorie su 14 GP disputati) il Dottore potrebbe fare la differenza e lottare con i primi. Fra le due Ducati ufficiali troviamo quelle satelliti di Hector Barbera e del ceco Karel Abraham, che in questi ultimi GP si sta facendo notare per le sue ottime doti di guida. Chiude il gruppo dei sedici piloti il campione del mondo della Moto2 Toni Elias.

  • Al Mugello è sfida tra Lorenzo e Sic per la pole

    Al Mugello è sfida tra Lorenzo e Sic per la pole

    Jorge Lorenzo ha tirato fuori gli artigli nell’ultimo turno di prove sfoderando tutta la rabbia per quanto successo lo scorso week-end ad Assen. Il pilota spagnolo ha piazzato la sua Yamaha davanti a tutti segnando il tempo strepitoso di 1:48.080, otto decimi meglio del tempo fatto registrare nelle prove di ieri proprio dal rivale della Honda Marco Simoncelli, che oggi ha migliorato la sua prestazione, me rimanendo staccato di tre decimi dal campione del mondo in carica. Più staccato l’attuale leader del mondiale Casey Stoner, che paga oltre sei decimi allo spagnolo e che fino ad ora non sembra trovarsi propriamente a suo agio sul nuovissimo (in quanto riasfaltato) tracciato italiano.

    © Mirco Lazzari gp/Getty Images
    In quarta posizione il fresco vincitore di Assen Ben Spies a quasi un secondo. L’americano precede il connazionale della Yamaha Colin Edwards e la Honda ufficiale di Andrea Dovizioso. Più in affanno le due Ducati di Nicky Hayden e Valentino Rossi rispettivamente a un secondo e sei decimi e un secondo e otto dal leader. Il Dottore ha comunque fatto dei passi avanti rispetto alla giornata di ieri in cui navigava nelle retrovie in 13esima posizione. Il rientrante Dani Pedrosa è evidentemente più in difficoltà rispetto al gruppo dei primi a causa dei problemi alla clavicola operata. Lo spagnolo non riesce ad andare oltre la 12esima posizione a due secondi e due dalla vetta. Chiude il gruppo Barbera a tre secondi. Tra pochi minuti le qualifiche ufficiali che determineranno pole position e griglia di partenza.

  • MotoGP, Pedrosa rientra al Mugello. Out Capirossi

    MotoGP, Pedrosa rientra al Mugello. Out Capirossi

    Dani Pedrosa è finalmente pronto al rientro in MotoGP in questo week-end che vedrà andare in scena il GP d’Italia sul circuito del Mugello. Il pilota spagnolo era assente dalle corse da circa un mese e mezzo a causa della caduta a Le Mans dopo il discusso contatto con Marco Simoncelli che ne ha provocato la frattura della clavicola destra. E’ stato lo stesso Pedrosa ad annunciare il suo ritorno sulle pagine ufficiali del suo blog, confermando di aver pienamente recuperato la sua forma e di aver rispettato i tempi di recupero che prevedevano come obiettivo proprio il Mugello. “Durante l’operazione tutti i problemi sono stati completamente risolti”, dice lo spagnolo, che è pronto a risalire il sella alla sua Rcv212V, che ad Assen era stata affidata ad Aoyama con scarsi risultati.

    © Mirco Lazzari gp/Getty Images
    Chi invece non prenderà parte al Gran Premio d’Italia sarà Loris Capirossi che per la prima volta nella sua carriera dovrà rinunciare al GP di casa. La difficile decisione è stata presa dallo stesso pilota italiano a seguito delle conseguenze riportate nella caduta nelle qualifiche del GP d’Olanda ad Assen, durante la quale la moto gli è praticamente caduta addosso provocandogli la frattura della nona e decima costola oltre che un problema ad un polmone e ad una clavicola. “Sono ovviamente molto deluso perchè i dottori in Olanda avevano detto che la situazione era sotto controllo, poi invece gli ultimi accertamenti hanno rilevato le due fratture che potrebbero provocare danni agli organi interni. Peccato perchè ho tanti bei ricordi di questo che è il mio circuito preferito, e dare forfait per la prima volta in carriera è una brutta cosa. Poteva essere per me questa l’occasione di un rilancio personale”. I tempi di recupero per Loris si aggirano intorno alle due settimane e per l’occasione il posto della Ducati numero 65 non verrà affidato a nessun altro pilota.

  • Melandri beffa Biaggi ad Aragon. Out Checa

    Melandri beffa Biaggi ad Aragon. Out Checa

    Marco Melandri si aggiudica la prima manche del Gran Premio di Spagna sul circuito di Aragon, settimo appuntamento del mondiale Superbike. Cosi come nelle qualifiche la gara ha visto il duello ravvicinato tra il ravennate e Max Biaggi, che è rimasto davanti per i tre quarti di gara, fino a quando a sei giri dalla fine un errore del al tornantino dopo il lungo rettilineo, causato dalle gomme praticamente alla frutta, ha aperto le porte al rivale che ha allungato inesorabilmente fino a conquistare la sua seconda vittoria in campionato dopo quella ottenuta a Donington.  

    © ANDREW YATES/AFP/Getty Images
    Terzo posto per l’altra Aprilia ufficiale di Leon Camier che non è riuscito nel suo tentativo di rimonta nel finale di gara, nonostante le gomme più fresche rispetto a Biaggi. Ai piedi del podio l’altra Yamaha di Eugene Laverty, che rintuzza gli attacchi nel finale dell’ ottimo Tom Sykes sulla Kawasaki Ninja. Praticamente meno di un decimo il distacco alla bandiera a scacchi. Chi invece ha mollato nel finale è stato Noriyuchi Haga, soltanto sesto dopo essere stato in lotta fino ad un certo punto della gara per il terzo posto. Dietro di lui la Kawasaki del pilota di casa Joan Lascorz e la Bmw satellite di Ayrton Badovini.   Ma il vero colpo di scena è stata la caduta del leader del mondiale Carlos Checa, proprio mentre era in piena rimonta sui primi due fuggitivi. In classifica lo spagnolo mantiene ancora un buon vantaggio su Max Biaggi, 52 punti, ma questa battuta d’arresto potrebbe dare morale agli inseguitori. Stessa sorte per l’italiano Michel Fabrizio sulla Suzuki, caduto a metà gara mentre era in sesta posizione.

    ORDINE D’ARRIVO

    Pos. Pilota Team Tempo
    1. MELANDRI YAMAHA 40:01.968
    2. BIAGGI APRILIA +1.572
    3. CAMIER APRILIA +2.432
    4. LAVERTY YAMAHA +10.799
    5. SYKES KAWASAKI +10.847
    6. HAGA APRILIA +11.931
    7. LASCORZ KAWASAKI +12.591
    8. BADOVINI BMW +16.954
    9. HASLAM BMW +24.205
    10. CORSER BMW +24.694
    11. GUINTOLI DUCATI +24.731
    12. VERMEULEN KAWASAKI +30.407
    13. BERGER DUCATI +34.107
    14. ROLFO KAWASAKI +37.233
    15. AITCHISON KAWASAKI +43.004
    16. XAUS HONDA +3 GIRI
    17. FABRIZIO SUZUKI RIT
    18. CHECA DUCATI RIT
    19. SMRZ DUCATI RIT
    20. LANZI BMW RIT
  • MotoGP, le pagelle del GP di Gran Bretagna

    MotoGP, le pagelle del GP di Gran Bretagna

    Diamo i voti ai protagonisti del GP di Gran Bretagna 2011:

    Stoner 10: asciutto o bagnato per lui non fa alcuna differenza. Rischia un paio di volte con la sua Honda che scoda pericolosamente, ma evidentemente può permettersi anche questo. Ciliegina sulla torta si riprende il primo posto nel mondiale ai danni di Lorenzo.

    Dovizioso 9: completamente trasformato rispetto alle prove, forse l’acqua lo ha rivitalizzato. Non è comunque ai livelli di Stoner ma almeno lui riesce a tenergli la scia se pur da lontano, gli altri (Lorenzo e Simoncelli) invece decidono di farsi un bel bagno nella ghiaia.

    Edwards 9 : davvero una gran bella gara quella di Texas Tornado. Imbottito di antidolorifici per l’infortunio alla clavicola riesce a portare la sua Yamaha sul gradino più basso del podio ringraziando sentitamente i piloti che gli hanno lasciato gentilmente strada. Tuttavia anche lui ci mette la sua esperienza cogliendo uno dei risultati più importanti degli ultimi anni. Se questi sono i risultati gli auguriamo di farsi sempre male.

    Hayden 7 : quando si tratta di correre gare ragionate, lui le interpreta sempre quasi al meglio. Non sarà un martellatore nel ritmo di gara, ma comunque porta la Ducati appena sotto il podio, ad un soffio da Edwards. Punti importanti per la sua classifica personale.

    Bautista 8 : anche il buon Alvaro merita un voto alto per aver saputo interpretare al meglio la gara in condizioni tutt’altro che facili. Il fatto che poi la Suzuki sia sempre andata bene sul bagnato lo ha agevolato, ma lui ci ha messo del suo.

    Rossi 5 : non ci siamo. il fatto che il Dottore non conoscesse la pista non può essere considerata una scusante, anche perchè di minuti per provare ce ne sono stati ma il distacco dai primi non è mai diminuito, se mai è cresciuto. Alla fine la sesta posizione, visto come era iniziato il week-end, può essere considerata più che un buon risultato e Rossi deve ringraziare i suoi “amici” Simoncelli, Spies, e Lorenzo. Il distacco dal vincitore è abissale, ma restando più realisti il distacco dal compagno di squadra deve far pensare che forse i problemi maggiori sono concentrati nel box numero 46.

    Simoncelli 4,5 : Ancora una volta una gara buttata al vento e la possibilità di un podio facile facile sicuramente alla sua portata. Se in prova si dimostra sempre più veloce, in gara commette sempre gli stessi errori. Si dice che due indizi fanno una prova e proprio Marco non vuole imparare la lezione.

    Lorenzo 5 : la moto va meno di quella di Stoner, e lui giustamente le tenta tutte per cercare di restargli dietro. Ma in questi momenti sarebbe stato più opportuno restare più lucidi e magari pensare alla classifica mondiale.

  • F1: le pagelle del GP del Canada

    F1: le pagelle del GP del Canada

    Diamo i voti ai protagonisti del GP del Canada 2011:

    Button 9,5: non gli diamo il massimo voto perchè combina un pò troppi pasticci nella prima metà di gara; butta fuori il compagno di squadra e una possibile doppietta, incorre in un drive-through per aver superato il limite di velocità durante il regime di safety-car, e prende un rischio inutile nel contatto con Fernando Alonso. La seconda parte di gara però è formidabile, recupera dall’ultima posizione fino alla seconda e all’ultimo giro induce Vettel all’errore, che non è cosa da poco, andando a prendersi la prima vittoria stagionale, e l’appellativo di anti-Vettel con la seconda posizione nella classifica mondiale.

    Vettel 6: percorre il 99,9% della gara in testa, molti per merito suo, moltissimi per merito della safety-car. Raggiunto da Button nel finale non mantiene la sua solita freddezza e messo sotto pressione dall’inglese dimostra che anche lui in fondo è umano e con un errore regala la vittoria alla McLaren.

    Webber 8: per la prima volta merita più del suo compagno di squadra e il voto ci sta tutto. La sua gara già all’inizio parte in salita, speronato incolpevolmente da Hamilton e scivolando indietro nel gruppone. Ma quando inizia la vera gara dopo la seconda partenza mette il coltello fra i denti, mettendo in scena un duello d’altri tempi con il redivivo Michael Schumacher, e soffiandogli all’ultimo la terza posizione, guadagnando un podio importantissimo.

    Schumacher 9: la pista su cui ha vinto per ben sette volte lo rianima. Avrebbe lottato con tutti, anche con Vettel se non fosse scappato dopo la seconda ripartenza, e lo dimostra il fatto che fino a quando le gomme hanno tenuto Webber ha ammirato da dietro l’argento della sua Mercedes. Nel finale cala e non può nulla contro Red Bull e Mclaren ma il vecchio leone avrebbe meritato pienamente il ritorno sul podio dopo 4 anni e mezzo. Vogliamo vederlo sempre cosi.

    Petrov 7,5 :Passa inossevato per tutta la gara, tranne che per il contatto con Di Resta, che quasi ne compromette la prestazione. Ma il russo sempre costante conduce la sua Renault in quinta posizione, al contrario del suo compagno Heidfeld (voto 4) che per troppa irruenza è costretto a parcheggiare la sua a bordo pista dopo il contatto con Kobayashi.

    Massa 6 :la sua miglior gara dell’anno, poteva racimolare qualcosa in più se dopo il pit-stop non fosse finito ingenuamente in testacoda a gomme fredde. Viste le premesse del sabato il risultato è negativo.

    Alonso 6,5 : quando termini la gara con zero punti e un ritiro non è mai positivo, ma non ci sentiamo di addossare tutta la colpa allo spagnolo. Fa la stessa scelta di Button montando gomme intermedie quando la pista andava asciugandosi, ma dopo pochi minuti l’acquazzone abbattutosi su Montreal vanifica la sua scelta. Il suo week-end nero finisce quando si tocca con Button che in frenata aveva già la macchina all’interno. Forse resistergli è stato eccessivo, poteva lasciarlo sfilare e correre una gara più ragionata ma parlare da fuori è certamente più semplice.

    Kobayashi 8,5 portare la Sauber sempre a punti e qualche volta, come ieri, nelle prime posizioni non è roba da poco. Il samurai giapponese guida come un dannato traendo il meglio dalla sua monoposto, ma alla fine non può nulla contro la velocità della Ferrari di Massa che lo batte sul traguardo per una manciata di millesimi. Mezzo punto in più quando dopo la seconda ripartenza resiste al ferrarista che aveva ormai oltre mezza macchina davanti tirandogli uno staccatone da pilota fenomenale.

    Hamilton 4: l’aggressività non gli manca, forse è anche troppa. Caricato a palla dagli elogi e dai paragoni con i vari Senna e Mansell dei giorni scorsi cerca di strafare tentando sorpassi all’interno e all’esterno. Forse nessuno gli ha detto che le gare non terminano dopo 10 giri e che qualche volta sarebbe opportuno usare di più il cervello.

    Commissario di gara 10 : Tra i protagonisti della gara non possiamo non inserire il commissario di gara che dopo l’incidente di Heidfeld, nel pieno esercizio delle sue funzioni, ha rischiato grosso nel tentativo di togliere i detriti della Renault del tedesco sul tracciato. A lui va sicuramente il massimo voto per l’agilità nello slalom per evitare prima la Sauber di Kobayashi e poi la Renault di Petrov.

  • F1, bandiera rossa a Montreal

    F1, bandiera rossa a Montreal

    La pioggia intensa ha causato la sospensione del Gran premio del Canada sul circuito di Montreal dopo appena 25 giri. Il tracciato è completamente allagato e gli stewards stanno aspettando che la pioggia cessi per poter prendere una decisione, anche se, dovesse ripartire la gara, sarà difficile evacuare tutta l’acqua che in alcuni punti del circuito è particolarmente concentrata, come ad esempio nell’ultimo tornantino.
    I pochi giri effettuati avevano lasciato in eredità il ritiro di Lewis Hamilton, fuori dopo soli 6 giri a causa di un conatto con il compagno di squadra Jenson Button sul rettilineo finale. In testa sempre Sebastian Vettel.

    Ricordiamo che la gara era iniziata con la Safety-car e molto probabilmente la seconda partenza seguirà le stesse procedure, a meno che le decisioni dei commissari non si protraggano oltre il limite. Il buio incombe.

    Aggiornamento ore 21:37: la gara riprenderà tra 15 minuti con tutte le vetture che ripartiranno dietro la safety car

  • Moto 2, classifiche piloti e costruttori dopo il GP di Gran Bretagna

    Moto 2, classifiche piloti e costruttori dopo il GP di Gran Bretagna

    Il poker centrato a Silverstone permette a Stefan Bradl di allungare il suo vantaggio in classifica sul secondo, Simone Corsi, a 62 punti. Perde terreno anche Andrea Iannone, che a causa della 16esima posizione odierna viene scavalcato in terza posizione da Yuchi Takahashi. Nono Alex De Angelis, mentre Mattia Pasini naviga in 28esima posizione con soli 3 punti all’attivo.

    Classifica piloti

    1 Stefan Bradl 127
    2 Simone Corsi 65
    3 Yuki Takahashi 56
    4 Andrea Iannone 49
    5 Julian Simon 49
    6 Thomas Luthi 48
    7 Bradley Smith 47
    8 Marc Márquez Alenta 45
    9 Alex De Angelis 42
    10 Michele Pirro 37
    11 Aleix Espargaro 31
    12 Randy Krummenacher 29
    13 Esteve Rabat Bergada 28
    14 Jules Cluzel 27
    15 Dominique Agerter 24
    16 Yonny Hernandez 20
    17 Max Neukirchner 18
    18 Scott Redding 16
    19 Pol Espargaró 13
    20 Alex Baldolini 13
    21 Kev Coghlan 11
    22 Mika Kallio 8
    23 Kenan Sofuoglu 8
    24 Mike Di Meglio 7
    25 Claudio Corti 5
    26 Anthony West 5
    27 Ratthapark Wilairot 4
    28 Mattia Pasini 3
    29 Ricky Cardus 2
    30 Xavier Simeon 2
    31 Axel Pons 1
    32 Nasser Hasan Al Malki 0
    33 Kenny Noyes 0
    34 Alexander Cudlin 0
    35 Steven Odendaal 0
    36 Mashel Al Naimi 0
    37 Jordi Torres 0
    38 Javier Fores 0
    39 Lukasz Wargala 0
    40 Carmelo Morales 0
    41 Santiago Hernandez 0
    42 Raffaele De Rosa 0
    43 Valentin Debise 0
    44 Robertino Pietri 0

    Classifica costruttori

    1 Kalex 127
    2 Tsr 123
    3 Pons Kalex 74
    4 Moriwaki 69
    5 Bimota 56
    6 Promoharris 42
    7 Scot 32
    8 Rsv 18
    9 Tech 3 13

  • 125, classifiche piloti e costruttori dopo il GP di Gran Bretagna

    125, classifiche piloti e costruttori dopo il GP di Gran Bretagna

    Nico terol conserva il primato in classifica nonostante il deludente ottavo posto della gara odierna. Jonas Folger con la sua prima vittoria in carriera diminuisce il suo distacco a 35 punti.

    Classifica piloti

    1 Nicolas Terol Peidró 128
    2 Jonas Folger 93
    3 Johann Zarco 83
    4 Sandro Cortese 81
    5 Efren Vazquez 68
    6 Maverick Viñales 65
    7 Hector Faubel 48
    8 Sergio Gadea 36
    9 Luis Salom 35
    10 Adrián Martín 30
    11 Danny Kent 28
    12 Jakub Kornfeil 25
    13 Miguel Oliveira 22
    14 Taylor Mackenzie 15
    15 Alberto Moncayo 15
    16 Louis Rossi 13
    17 Simon Grotzkyj 12
    18 Zulfahmi Khairuddin 11
    19 Hiroki Ono 8
    20 Daniel Webb 5
    21 Niklas Ajo 5
    22 Alexis Masbou 5
    23 Jasper Iwema 4
    24 Marcel Schrotter 3
    25 John Mcphee 1
    26 Josep Rodriguez 1
    27 Harry Stafford 0
    28 Alessandro Tonucci 0
    29 Giulian Pedone 0
    30 Kevin Thobois 0
    31 Kevin Szalai 0
    32 Kevin Hanus 0
    33 Sarath Kumar 0
    34 Peter Sebestyen 0
    35 Sturla Fagerhaug 0
    36 Francesco Mauriello 0
    37 Daniel Kartheininger 0
    38 Joan Perelló 0
    39 Daniel Ruiz 0
    40 Luigi Morciano 0

    Classifica costruttori

    1 Aprilia 150
    2 Derbi 92
    3 Ktm 12
    4 Mahindra 8
    5 Honda 0

  • Moto 2: a Silverstone quarta vittoria per Bradl

    Moto 2: a Silverstone quarta vittoria per Bradl

    Stefan Bradl vince in scioltezza il Gran Premio di Gran Bretagna sul circuito allagato di Silverstone. Il pilota tedesco deve però ringraziare Mattia Pasini, velocissimo su pista completamente allagata e primo fino al momento della sua caduta. Bradl mette cosi a segno il suo quarto successo stagionale su sei gare disputate, precedendo di sette secondi al traguardo Bradley Smith, che non è incorso in nessuna penalità per aver percorso contromano la pit-lane nelle qualifiche di ieri. Sul gradino più basso del podio l’ottimo Michele Pirro, che sta disputando un buon campionato al suo secondo anno in Moto2.

    Al quarto posto troviamo Jules Cluzel che precede al traguardo Scott Redding e Esteve Rabat. Più staccati Takahashi, Sofuoglu e Hernandez mentre Simone Corsi Chiude la top-ten.

    Ancora una caduta per il poleman Marc Marquez che è costretto al ritiro, cosi come Alex De Angelis, a causa di noie tecniche sulla sua moto. Soltanto 15esimo Thomas Luthi, dietro ad Alex Baldolini, 14esimo.

    Ordine d’arrivo

    1 STEFAN BRADL KALEX 44:10.236
    2 BRADLEY SMITH TECH 3 +7.601
    3 MICHELE PIRRO MORIWAKI +12.241
    4 JULES CLUZEL SUTER +17.271
    5 SCOTT REDDING SUTER +23.531
    6 ESTEVE RABAT FTR +28.661
    7 YUKI TAKAHASHI MORIWAKI +32.391
    8 KENAN SOFUOGLU SUTER +34.662
    9 YONNY HERNANDEZ FTR +37.181
    10 SIMONE CORSI FTR +38.981
    11 RANDY KRUMMENACHER KALEX +39.657
    12 MAX NEUKIRCHNER MZ-RE HONDA +51.622
    13 KEV COGHLAN FTR +54.810
    14 ALEX BALDOLINI SUTER +56.242
    15 THOMAS LUTHI SUTER +1:00.769
    16 ANDREA IANNONE SUTER +1:06.198
    17 MIKE DI MEGLIO TECH 3 +1:19.530
    18 ALEIX ESPARGARO PONS KALEX +1:27.092
    19 JAVIER FORES SUTER +1:29.849
    20 DOMINIQUE AEGERTER SUTER +1:30.338
    21 RAFFAELE DE ROSA FTR +1:57.792
    22 VALENTIN DEBISE FTR +2:11.104
    23 ROBERTINO PIETRI SUTER +2:29.168
    24 MASHEL AL NAIMI MORIWAKI 1 Lap
    25 NASSER HASAN AL MALKI MORIWAKI 1 Lap