Stoner 10: asciutto o bagnato per lui non fa alcuna differenza. Rischia un paio di volte con la sua Honda che scoda pericolosamente, ma evidentemente può permettersi anche questo. Ciliegina sulla torta si riprende il primo posto nel mondiale ai danni di Lorenzo.
Dovizioso 9: completamente trasformato rispetto alle prove, forse l’acqua lo ha rivitalizzato. Non è comunque ai livelli di Stoner ma almeno lui riesce a tenergli la scia se pur da lontano, gli altri (Lorenzo e Simoncelli) invece decidono di farsi un bel bagno nella ghiaia.
Edwards 9 : davvero una gran bella gara quella di Texas Tornado. Imbottito di antidolorifici per l’infortunio alla clavicola riesce a portare la sua Yamaha sul gradino più basso del podio ringraziando sentitamente i piloti che gli hanno lasciato gentilmente strada. Tuttavia anche lui ci mette la sua esperienza cogliendo uno dei risultati più importanti degli ultimi anni. Se questi sono i risultati gli auguriamo di farsi sempre male.
Hayden 7 : quando si tratta di correre gare ragionate, lui le interpreta sempre quasi al meglio. Non sarà un martellatore nel ritmo di gara, ma comunque porta la Ducati appena sotto il podio, ad un soffio da Edwards. Punti importanti per la sua classifica personale.
Bautista 8 : anche il buon Alvaro merita un voto alto per aver saputo interpretare al meglio la gara in condizioni tutt’altro che facili. Il fatto che poi la Suzuki sia sempre andata bene sul bagnato lo ha agevolato, ma lui ci ha messo del suo.
Rossi 5 : non ci siamo. il fatto che il Dottore non conoscesse la pista non può essere considerata una scusante, anche perchè di minuti per provare ce ne sono stati ma il distacco dai primi non è mai diminuito, se mai è cresciuto. Alla fine la sesta posizione, visto come era iniziato il week-end, può essere considerata più che un buon risultato e Rossi deve ringraziare i suoi “amici” Simoncelli, Spies, e Lorenzo. Il distacco dal vincitore è abissale, ma restando più realisti il distacco dal compagno di squadra deve far pensare che forse i problemi maggiori sono concentrati nel box numero 46.
Simoncelli 4,5 : Ancora una volta una gara buttata al vento e la possibilità di un podio facile facile sicuramente alla sua portata. Se in prova si dimostra sempre più veloce, in gara commette sempre gli stessi errori. Si dice che due indizi fanno una prova e proprio Marco non vuole imparare la lezione.
Lorenzo 5 : la moto va meno di quella di Stoner, e lui giustamente le tenta tutte per cercare di restargli dietro. Ma in questi momenti sarebbe stato più opportuno restare più lucidi e magari pensare alla classifica mondiale.
Button 9,5: non gli diamo il massimo voto perchè combina un pò troppi pasticci nella prima metà di gara; butta fuori il compagno di squadra e una possibile doppietta, incorre in un drive-through per aver superato il limite di velocità durante il regime di safety-car, e prende un rischio inutile nel contatto con Fernando Alonso. La seconda parte di gara però è formidabile, recupera dall’ultima posizione fino alla seconda e all’ultimo giro induce Vettel all’errore, che non è cosa da poco, andando a prendersi la prima vittoria stagionale, e l’appellativo di anti-Vettel con la seconda posizione nella classifica mondiale.
Vettel 6: percorre il 99,9% della gara in testa, molti per merito suo, moltissimi per merito della safety-car. Raggiunto da Button nel finale non mantiene la sua solita freddezza e messo sotto pressione dall’inglese dimostra che anche lui in fondo è umano e con un errore regala la vittoria alla McLaren.
Webber 8: per la prima volta merita più del suo compagno di squadra e il voto ci sta tutto. La sua gara già all’inizio parte in salita, speronato incolpevolmente da Hamilton e scivolando indietro nel gruppone. Ma quando inizia la vera gara dopo la seconda partenza mette il coltello fra i denti, mettendo in scena un duello d’altri tempi con il redivivo Michael Schumacher, e soffiandogli all’ultimo la terza posizione, guadagnando un podio importantissimo.
Schumacher 9: la pista su cui ha vinto per ben sette volte lo rianima. Avrebbe lottato con tutti, anche con Vettel se non fosse scappato dopo la seconda ripartenza, e lo dimostra il fatto che fino a quando le gomme hanno tenuto Webber ha ammirato da dietro l’argento della sua Mercedes. Nel finale cala e non può nulla contro Red Bull e Mclaren ma il vecchio leone avrebbe meritato pienamente il ritorno sul podio dopo 4 anni e mezzo. Vogliamo vederlo sempre cosi.
Petrov 7,5 :Passa inossevato per tutta la gara, tranne che per il contatto con Di Resta, che quasi ne compromette la prestazione. Ma il russo sempre costante conduce la sua Renault in quinta posizione, al contrario del suo compagno Heidfeld (voto 4) che per troppa irruenza è costretto a parcheggiare la sua a bordo pista dopo il contatto con Kobayashi.
Massa 6 :la sua miglior gara dell’anno, poteva racimolare qualcosa in più se dopo il pit-stop non fosse finito ingenuamente in testacoda a gomme fredde. Viste le premesse del sabato il risultato è negativo.
Alonso 6,5 : quando termini la gara con zero punti e un ritiro non è mai positivo, ma non ci sentiamo di addossare tutta la colpa allo spagnolo. Fa la stessa scelta di Button montando gomme intermedie quando la pista andava asciugandosi, ma dopo pochi minuti l’acquazzone abbattutosi su Montreal vanifica la sua scelta. Il suo week-end nero finisce quando si tocca con Button che in frenata aveva già la macchina all’interno. Forse resistergli è stato eccessivo, poteva lasciarlo sfilare e correre una gara più ragionata ma parlare da fuori è certamente più semplice.
Kobayashi 8,5 portare la Sauber sempre a punti e qualche volta, come ieri, nelle prime posizioni non è roba da poco. Il samurai giapponese guida come un dannato traendo il meglio dalla sua monoposto, ma alla fine non può nulla contro la velocità della Ferrari di Massa che lo batte sul traguardo per una manciata di millesimi. Mezzo punto in più quando dopo la seconda ripartenza resiste al ferrarista che aveva ormai oltre mezza macchina davanti tirandogli uno staccatone da pilota fenomenale.
Hamilton 4: l’aggressività non gli manca, forse è anche troppa. Caricato a palla dagli elogi e dai paragoni con i vari Senna e Mansell dei giorni scorsi cerca di strafare tentando sorpassi all’interno e all’esterno. Forse nessuno gli ha detto che le gare non terminano dopo 10 giri e che qualche volta sarebbe opportuno usare di più il cervello.
Commissario di gara 10 : Tra i protagonisti della gara non possiamo non inserire il commissario di gara che dopo l’incidente di Heidfeld, nel pieno esercizio delle sue funzioni, ha rischiato grosso nel tentativo di togliere i detriti della Renault del tedesco sul tracciato. A lui va sicuramente il massimo voto per l’agilità nello slalom per evitare prima la Sauber di Kobayashi e poi la Renault di Petrov.
La pioggia intensa ha causato la sospensione del Gran premio del Canada sul circuito di Montreal dopo appena 25 giri. Il tracciato è completamente allagato e gli stewards stanno aspettando che la pioggia cessi per poter prendere una decisione, anche se, dovesse ripartire la gara, sarà difficile evacuare tutta l’acqua che in alcuni punti del circuito è particolarmente concentrata, come ad esempio nell’ultimo tornantino.
I pochi giri effettuati avevano lasciato in eredità il ritiro di Lewis Hamilton, fuori dopo soli 6 giri a causa di un conatto con il compagno di squadra Jenson Button sul rettilineo finale. In testa sempre Sebastian Vettel.
Ricordiamo che la gara era iniziata con la Safety-car e molto probabilmente la seconda partenza seguirà le stesse procedure, a meno che le decisioni dei commissari non si protraggano oltre il limite. Il buio incombe.
Aggiornamento ore 21:37: la gara riprenderà tra 15 minuti con tutte le vetture che ripartiranno dietro la safety car
Il poker centrato a Silverstone permette a Stefan Bradl di allungare il suo vantaggio in classifica sul secondo, Simone Corsi, a 62 punti. Perde terreno anche Andrea Iannone, che a causa della 16esima posizione odierna viene scavalcato in terza posizione da Yuchi Takahashi. Nono Alex De Angelis, mentre Mattia Pasini naviga in 28esima posizione con soli 3 punti all’attivo.
Classifica piloti
1 Stefan Bradl 127
2 Simone Corsi 65
3 Yuki Takahashi 56
4 Andrea Iannone 49
5 Julian Simon 49
6 Thomas Luthi 48
7 Bradley Smith 47
8 Marc Márquez Alenta 45
9 Alex De Angelis 42
10 Michele Pirro 37
11 Aleix Espargaro 31
12 Randy Krummenacher 29
13 Esteve Rabat Bergada 28
14 Jules Cluzel 27
15 Dominique Agerter 24
16 Yonny Hernandez 20
17 Max Neukirchner 18
18 Scott Redding 16
19 Pol Espargaró 13
20 Alex Baldolini 13
21 Kev Coghlan 11
22 Mika Kallio 8
23 Kenan Sofuoglu 8
24 Mike Di Meglio 7
25 Claudio Corti 5
26 Anthony West 5
27 Ratthapark Wilairot 4
28 Mattia Pasini 3
29 Ricky Cardus 2
30 Xavier Simeon 2
31 Axel Pons 1
32 Nasser Hasan Al Malki 0
33 Kenny Noyes 0
34 Alexander Cudlin 0
35 Steven Odendaal 0
36 Mashel Al Naimi 0
37 Jordi Torres 0
38 Javier Fores 0
39 Lukasz Wargala 0
40 Carmelo Morales 0
41 Santiago Hernandez 0
42 Raffaele De Rosa 0
43 Valentin Debise 0
44 Robertino Pietri 0
Nico terol conserva il primato in classifica nonostante il deludente ottavo posto della gara odierna. Jonas Folger con la sua prima vittoria in carriera diminuisce il suo distacco a 35 punti.
Classifica piloti
1 Nicolas Terol Peidró 128
2 Jonas Folger 93
3 Johann Zarco 83
4 Sandro Cortese 81
5 Efren Vazquez 68
6 Maverick Viñales 65
7 Hector Faubel 48
8 Sergio Gadea 36
9 Luis Salom 35
10 Adrián Martín 30
11 Danny Kent 28
12 Jakub Kornfeil 25
13 Miguel Oliveira 22
14 Taylor Mackenzie 15
15 Alberto Moncayo 15
16 Louis Rossi 13
17 Simon Grotzkyj 12
18 Zulfahmi Khairuddin 11
19 Hiroki Ono 8
20 Daniel Webb 5
21 Niklas Ajo 5
22 Alexis Masbou 5
23 Jasper Iwema 4
24 Marcel Schrotter 3
25 John Mcphee 1
26 Josep Rodriguez 1
27 Harry Stafford 0
28 Alessandro Tonucci 0
29 Giulian Pedone 0
30 Kevin Thobois 0
31 Kevin Szalai 0
32 Kevin Hanus 0
33 Sarath Kumar 0
34 Peter Sebestyen 0
35 Sturla Fagerhaug 0
36 Francesco Mauriello 0
37 Daniel Kartheininger 0
38 Joan Perelló 0
39 Daniel Ruiz 0
40 Luigi Morciano 0
Stefan Bradl vince in scioltezza il Gran Premio di Gran Bretagna sul circuito allagato di Silverstone. Il pilota tedesco deve però ringraziare Mattia Pasini, velocissimo su pista completamente allagata e primo fino al momento della sua caduta. Bradl mette cosi a segno il suo quarto successo stagionale su sei gare disputate, precedendo di sette secondi al traguardo Bradley Smith, che non è incorso in nessuna penalità per aver percorso contromano la pit-lane nelle qualifiche di ieri. Sul gradino più basso del podio l’ottimo Michele Pirro, che sta disputando un buon campionato al suo secondo anno in Moto2.
Al quarto posto troviamo Jules Cluzel che precede al traguardo Scott Redding e Esteve Rabat. Più staccati Takahashi, Sofuoglu e Hernandez mentre Simone Corsi Chiude la top-ten.
Ancora una caduta per il poleman Marc Marquez che è costretto al ritiro, cosi come Alex De Angelis, a causa di noie tecniche sulla sua moto. Soltanto 15esimo Thomas Luthi, dietro ad Alex Baldolini, 14esimo.
Ordine d’arrivo
1 STEFAN BRADL KALEX 44:10.236
2 BRADLEY SMITH TECH 3 +7.601
3 MICHELE PIRRO MORIWAKI +12.241
4 JULES CLUZEL SUTER +17.271
5 SCOTT REDDING SUTER +23.531
6 ESTEVE RABAT FTR +28.661
7 YUKI TAKAHASHI MORIWAKI +32.391
8 KENAN SOFUOGLU SUTER +34.662
9 YONNY HERNANDEZ FTR +37.181
10 SIMONE CORSI FTR +38.981
11 RANDY KRUMMENACHER KALEX +39.657
12 MAX NEUKIRCHNER MZ-RE HONDA +51.622
13 KEV COGHLAN FTR +54.810
14 ALEX BALDOLINI SUTER +56.242
15 THOMAS LUTHI SUTER +1:00.769
16 ANDREA IANNONE SUTER +1:06.198
17 MIKE DI MEGLIO TECH 3 +1:19.530
18 ALEIX ESPARGARO PONS KALEX +1:27.092
19 JAVIER FORES SUTER +1:29.849
20 DOMINIQUE AEGERTER SUTER +1:30.338
21 RAFFAELE DE ROSA FTR +1:57.792
22 VALENTIN DEBISE FTR +2:11.104
23 ROBERTINO PIETRI SUTER +2:29.168
24 MASHEL AL NAIMI MORIWAKI 1 Lap
25 NASSER HASAN AL MALKI MORIWAKI 1 Lap