Autore: Fabio Naccarato

  • Michele Pirro vince nel nome di Sic. Bradl campione

    Michele Pirro vince nel nome di Sic. Bradl campione

    Michele Pirro vince l’ultimo appuntamento della stagione sul circuito Ricardo Tomo della Comunità Valenciana nel giorno del ricordo al suo compagno di team Marco Simoncelli. Il pilota pugliese, che ha corso con il volto di SuperSic sulla sua carena, ha sfruttato al meglio la pole conquistata il sabato, riuscendo a leggere molto bene le difficili condizioni del tracciato reso umido dalla pioggia e che ha tradito molti piloti, non sbagliando niente e ottenendo la sua prima vittoria nel motomondiale regalando al suo team principal Fausto Gresini la gioia della vittoria. Cosi come era accaduto nel 2003 con la morte di Daijiro Kato poi commemorata da Sete Gibernau con la vittoria nel GP successivo, anche oggi il team ha vinto la gara dopo le due settimane seguenti la morte dl povero Simoncelli.

    Michele Pirro | © JAVIER SORIANO/Getty Images
    Forse è per questo che al traguardo lo stesso Gresini scoppia in lacrime non riuscendo a trattenere la commozione, abbracciato da tutti quanti erano vicini a lui in quel momento. Insieme a Pirro sul podio un ritrovato Mika Kallio, che mancava nelle posizioni di vertice da un bel pò di tempo, e Dominique Aegerter. Alle loro spalle Anthony West, Kenny Noyes, e Yonny Hernandez. La sfida a distanza fra Andrea Iannone e Alex De Angelis per il terzo posto è stata vinta dall’italiano che pur chiudendo fuori dalla top-ten, in 11esima posizione, ha preceduto il sammarinese, in 12esima posizione. L’assenza di Marc Marquez ha invece consegnato in anticipo la vittoria del mondiale a Stefan Bradl, caduto nelle prime battute di gara, una caduta che però non ha riportato conseguenze nè fisiche, nè morali. Il tedesco si aggiudica cosi il suo primo titolo mondiale. Tra le tante cadute anche quelle di Mattia Pasini, Simone Corsi e Yuki Takahashi, autore di una grande gara che fino a quel momento lo aveva portato in prima posizione con il compagno Pirro in seconda. Una doppietta del team Gresini sarebbe stato certamente il modo più bello per ricordare il compagno Marco Simoncelli. Ordine d’arrivo 1 51 MICHELE PIRRO MORIWAKI GRESINI RACING MOTO2 46:22.205 2 36 MIKA KALLIO SUTER MARC VDS RACING TEAM +6.150 3 77 DOMINIQUE AEGERTER SUTER TECHNOMAG-CIP +6.363 4 13 ANTHONY WEST MZ-RE HONDA MZ RACING TEAM +8.843 5 9 KENNY NOYES FTR AVINTIA-STX +9.229 6 68 YONNY HERNANDEZ FTR BLUSENS-STX +9.926 7 63 MIKE DI MEGLIO TECH 3 TECH 3 RACING +10.115 8 19 XAVIER SIMEON TECH 3 TECH 3 B +10.385 9 76 MAX NEUKIRCHNER MZ-RE HONDA MZ RACING TEAM +13.018 10 60 JULIAN SIMON SUTER MAPFRE ASPAR TEAM MOTO2 +13.685 11 29 ANDREA IANNONE SUTER SPEED MASTER +14.686 12 15 ALEX DE ANGELIS MOTOBI JIR MOTO2 +15.200 13 16 JULES CLUZEL SUTER NGM FORWARD RACING +18.428 14 44 POL ESPARGARO FTR HP TUENTI SPEED UP +19.177 15 71 CLAUDIO CORTI SUTER ITALTRANS RACING TEAM +20.356 16 4 RANDY KRUMMENACHER KALEX GP TEAM SWITZERLAND KIEFER RACING +26.031 17 12 THOMAS LUTHI SUTER INTERWETTEN PADDOCK MOTO2 +27.160 18 18 JORDI TORRES SUTER MAPFRE ASPAR TEAM MOTO2 +33.813 19 25 ALEX BALDOLINI MORIWAKI DESGUACES LA TORRE G22 +46.003 20 54 KENAN SOFUOGLU SUTER TECHNOMAG-CIP +49.635 21 40 ALEIX ESPARGARO PONS KALEX PONS HP 40 +1:12.187 22 64 SANTIAGO HERNANDEZ FTR SAG TEAM +1:14.567 23 38 BRADLEY SMITH TECH 3 TECH 3 RACING +1:15.394 24 39 ROBERTINO PIETRI SUTER ITALTRANS RACING TEAM +1:16.767 25 82 ELENA ROSELL SUTER MAPFRE ASPAR TEAM MOTO2 +1:19.893 26 6 JOAN OLIVE FTR AEROPORT DE CASTELLO +1:22.339 27 95 MASHEL AL NAIMI MORIWAKI QMMF RACING TEAM 1 Lap 28 61 OSCAR CLIMENT MIR RACING TEAM CLIMENT 1 Lap 29 96 NASSER HASAN AL MALKI MORIWAKI QMMF RACING TEAM 1 Lap 30 45 SCOTT REDDING SUTER MARC VDS RACING TEAM 1 Lap

  • Il video del tributo a Marco Simoncelli

    Il video del tributo a Marco Simoncelli

    Cosi come annunciato nei giorni scorsi questa mattina è andato in scena il tributo a Marco Simoncelli, l’ultimo saluto al campione di Coriano, nellu’ltimo appuntamento stagionale del motomondiale. Tutte le moto uscite dai box sono state guidate dal campione del mondo 500 Kevin Schwants, che li ha guidati per un giro fino al traguardo.

    Tributo a Marco Simoncelli | © JAVIER SORIANO/Getty Images
    Alla fine della parata tutti si sono schierati sulla griglia di partenza mentre sulla torre di controllo vi è stata posta una gigantografia di Marco. Cosi il minuto di silenzio è stato sostitutito dal rumore dei fuochi d’artificio e dal rombo dei motori. Potete vedere il video sul sito di Sky

  • 125, Vinales conquista Valencia, Terol campione

    125, Vinales conquista Valencia, Terol campione

    E’ Nico Terol il nuovo e ultimo campione della classe 125. Lo spagnolo si è potuto considerare campione dopo soli 3 giri della gara in virtù della caduta dell’unico pretendente al titolo Johann Zarco, che aveva 20 punti di svantaggio sul leader della classifica e che aveva come unico risultato utile la vittoria per tenere aperte le sorti del mondiale.

    Nicolas Terol | © Paul Crock / Getty Images
    La caduta del francese ha facilitato i compiti a Terol, che da quel momento in poi ha potuto correre senza alcuna pressione, compiendo anche una grande rimonta che lo ha portato a festeggiare il titolo sul secondo gradino del podio. A rovinare parzialmente la giornata del pilota del team Martinez ci ha pensato il connazionale Maverick Vinales, che sotto gli occhi del “capo-team” Paris Hilton va a conquistare il Gran Premio di casa, bissando il successo ottenuto due settimane fa in Malesia, e dopo aver vinto anche in Olanda e in Francia. Una crescita notevole quella di Vinales durante la stagione che lo porterà l’anno prossimo a lottare per il titolo mondiale nella nuova categoria Moto3. L’ottavo di litro infatti ha fatto l’ultima comparsa nel motomondiale proprio qui nel GP a Valencia e dall’anno prossimo lascerà spazio alla nuova classe, che sarà di cilindrata 250 a quattro tempi. Sul podio insieme ai primi due anche Hector Faubel che completa un podio tutto spagnolo. In quarta posizione Efren Vasquez con la Derbi, ed è buona anche la gara di Luigi Morciano che porta la sua Aprilia in nona posizione. Caduto mentre era in terza posizione Sandro Cortese, cosi come il poleman Danny Webb con la Mahindra Racing. Ordine d’arrivo 1 25 MAVERICK VINALES APRILIA BLUSENS BY PARIS HILTON RACING 41:44.138 2 18 NICOLAS TEROL APRILIA BANKIA ASPAR TEAM 125CC +3.216 3 55 HECTOR FAUBEL APRILIA BANKIA ASPAR TEAM 125CC +7.460 4 7 EFREN VAZQUEZ DERBI AVANT-AIRASIA-AJO +14.560 5 94 JONAS FOLGER APRILIA RED BULL AJO MOTORSPORT +18.451 6 23 ALBERTO MONCAYO APRILIA ANDALUCIA BANCA CIVICA +36.472 7 39 LUIS SALOM APRILIA RW RACING GP +52.614 8 31 NIKLAS AJO APRILIA TT MOTION EVENTS RACING +1:00.138 9 3 LUIGI MORCIANO APRILIA TEAM ITALIA FMI +1:00.253 10 96 LOUIS ROSSI APRILIA MATTEONI RACING +1:03.258 11 60 MANUEL TATASCIORE APRILIA PHONICA RACING +1:09.892 12 77 MARCEL SCHROTTER MAHINDRA MAHINDRA RACING +1:12.741 13 19 ALESSANDRO TONUCCI APRILIA TEAM ITALIA FMI +1:18.337 14 71 JOHN MCPHEE APRILIA RACING STEPS FOUNDATION KRP +1:18.434 15 30 GIULIAN PEDONE APRILIA PHONICA RACING +1:20.580 16 50 STURLA FAGERHAUG APRILIA WTR-TEN10 RACING +1:21.155 17 52 DANNY KENT APRILIA RED BULL AJO MOTORSPORT +1:27.770 18 56 PETER SEBESTYEN APRILIA MATTEONI RACING +1:33.406 19 34 DANIEL RUIZ HONDA LARRESPORT +1:34.593 20 53 JASPER IWEMA APRILIA ONGETTA-ABBINK METAAL +1:34.832 21 40 MARCO COLANDREA APRILIA WTR-TEN10 RACING 1 Lap 22 10 ALEXIS MASBOU KTM CARETTA TECHNOLOGY 1 Lap 23 86 KEVIN HANUS HONDA TEAM HANUSCH 1 Lap 24 84 JAKUB KORNFEIL APRILIA ONGETTA-CENTRO SETA 1 Lap 25 63 ZULFAHMI KHAIRUDDIN DERBI AIRASIA-SIC-AJO 3 Laps

  • Moto2, Bradl miglior tempo a Valencia, Marquez out

    Moto2, Bradl miglior tempo a Valencia, Marquez out

    Stefan Bradl è sempre più vicino al suo primo titolo mondiale con la Moto2. Il pilota tedesco ha ottenuto il miglior tempo della prima sessione di prove libere sul circuito di Valencia che ospiterà l’ultimo appuntamento stagionale del motomondiale girando in 1:41.777, approfittando anche dell’assenza di Marc Marquez, che con tutta probabilità non prenderà parte alla corsa a causa del problema all’occhio occorsogli nel GP d’Australia.

    Stefan Bradl | © JAVIER SORIANO/Getty Images
    Quest’assenza renderà le cose facili a Bradl, che domenica in pista non avrà avversari in grado di soffiargli la leadership. Tornando alle prove, la seconda posizione è stata ottenuta da Randy Krummenacher, distante tre decimi dalla prima posizione, ma davanti al sammarinese Alex De Angelis. Quarto tempo per Mattia Pasini. Michele Pirro del team Gresini è in nona posizione, Mika Kallio chiude invece la top-ten con il decimo tempo. Malissimo Andrea Iannone, che chiude con quasi otto secondi di distanza. I tempi delle prime libere 1 65 STEFAN BRADL KALEX VIESSMANN KIEFER RACING 1:41.777 2 4 RANDY KRUMMENACHER KALEX GP TEAM SWITZERLAND KIEFER RACING 1:42.106 0.329 3 15 ALEX DE ANGELIS MOTOBI JIR MOTO2 1:42.688 0.911 4 75 MATTIA PASINI FTR IODA RACING PROJECT 1:42.941 1.164 5 77 DOMINIQUE AEGERTER SUTER TECHNOMAG-CIP 1:43.038 1.261 6 9 KENNY NOYES FTR AVINTIA-STX 1:43.814 2.037 7 54 KENAN SOFUOGLU SUTER TECHNOMAG-CIP 1:43.933 2.156 8 13 ANTHONY WEST MZ-RE HONDA MZ RACING TEAM 1:44.307 2.530 9 51 MICHELE PIRRO MORIWAKI GRESINI RACING MOTO2 1:44.672 2.895 10 36 MIKA KALLIO SUTER MARC VDS RACING TEAM 1:44.924 3.147 11 95 MASHEL AL NAIMI MORIWAKI QMMF RACING TEAM 1:45.073 3.296 12 45 SCOTT REDDING SUTER MARC VDS RACING TEAM 1:45.210 3.433 13 25 ALEX BALDOLINI MORIWAKI DESGUACES LA TORRE G22 1:45.996 4.219 14 19 XAVIER SIMEON TECH 3 TECH 3 B 1:46.189 4.412 15 35 RAFFAELE DE ROSA SUTER NGM FORWARD RACING 1:46.686 4.909 16 60 JULIAN SIMON SUTER MAPFRE ASPAR TEAM MOTO2 1:46.714 4.937 17 12 THOMAS LUTHI SUTER INTERWETTEN PADDOCK MOTO2 1:46.863 5.086 18 44 POL ESPARGARO FTR HP TUENTI SPEED UP 1:46.977 5.200 19 39 ROBERTINO PIETRI SUTER ITALTRANS RACING TEAM 1:47.178 5.401 20 68 YONNY HERNANDEZ FTR BLUSENS-STX 1:47.667 5.890 21 34 ESTEVE RABAT FTR BLUSENS-STX 1:48.443 6.666 22 6 JOAN OLIVE FTR AEROPORT DE CASTELLO 1:48.471 6.694 23 38 BRADLEY SMITH TECH 3 TECH 3 RACING 1:48.662 6.885 24 72 YUKI TAKAHASHI MORIWAKI GRESINI RACING MOTO2 1:48.807 7.030 25 16 JULES CLUZEL SUTER NGM FORWARD RACING 1:48.877 7.100

  • MotoGP, Stoner comanda le prime libere a Valencia

    MotoGP, Stoner comanda le prime libere a Valencia

    Nell’ultimo GP stagionale che come sfondo ha l’immagine e il ricordo di Marco Simoncelli, Casey Stoner riprende da dove aveva lasciato, conquistando le prime libere sul circuito spagnolo girando nel miglior tempo di 1:45.513.

    Casey Stoner | © Mirco Lazzari gp/Getty Images
    Il pilota australiano della Honda precede il compagno di team Daniel Pedrosa di soli due decimi, ma la novità della giornata è sicuramente la terza posizione di Valentino Rossi, che con il tempo di 1:45.828 è distante soltanto tre decimi dalla prima piazza. Il pilota della Ducati è stato anche aiutato dalle condizioni del tracciato che presentavano pista bagnata, e sicuramente il ricordo di SuperSic sta dando una spinta in più al Dottore per far si che una bella prestazione possa ricordarlo al meglio in quest’ultimo appuntamento stagionale. A dimostrazione del feeling della Ducati in queste condizioni, la quarta e la quinta posizione di Nicky Hayden e di Loris Capirossi, che omaggia SuperSic correndo il suo ultimo Gran Premio della carriera con il numero 58 sulla sua moto. La prima Yamaha, che oggi fa a meno dell’idolo di casa Jorge Lorenzo, che ha dovuto rinunciare a correre a causa del prolema al dito infortunato nelle libere di Philip Island, è quella di Ben Spies, sesto ma non al top della condizione. Soltanto nona l’altra Honda di Andrea Dovizioso, che paga ben otto decimi dal compagno di squadra, mentre le ultime tre posizioni sono occupate da Hiroshi Aoyama, compagno di Sic, e dalle due Yamaha di Josh Hayes, che sostituisce Colin Edwards sulla moto clienti, e di Nakasuga, sostituto dello spagnolo Lorenzo. I tempi delle prime libere 1 27 CASEY STONER HONDA REPSOL HONDA TEAM 1:45.513 2 26 DANI PEDROSA HONDA REPSOL HONDA TEAM 1:45.736 0.223 3 46 VALENTINO ROSSI DUCATI DUCATI TEAM 1:45.828 0.315 4 69 NICKY HAYDEN DUCATI DUCATI TEAM 1:46.073 0.560 5 65 LORIS CAPIROSSI DUCATI PRAMAC RACING TEAM 1:46.108 0.595 6 11 BEN SPIES YAMAHA YAMAHA FACTORY RACING 1:46.259 0.746 7 14 RANDY DE PUNIET DUCATI PRAMAC RACING TEAM 1:46.371 0.858 8 24 TONI ELIAS HONDA LCR HONDA MOTOGP 1:46.393 0.880 9 4 ANDREA DOVIZIOSO HONDA REPSOL HONDA TEAM 1:46.402 0.889 10 35 CAL CRUTCHLOW YAMAHA MONSTER YAMAHA TECH 3 1:46.581 1.068 11 19 ALVARO BAUTISTA SUZUKI RIZLA SUZUKI MOTOGP 1:46.922 1.409 12 8 HECTOR BARBERA DUCATI MAPFRE ASPAR TEAM MOTOGP 1:46.967 1.454 13 17 KAREL ABRAHAM DUCATI CARDION AB MOTORACING 1:47.079 1.566 14 7 HIROSHI AOYAMA HONDA SAN CARLO HONDA GRESINI 1:47.581 2.068 15 41 JOSH HAYES YAMAHA MONSTER YAMAHA TECH 3 1:48.037 2.524 16 89 KATSUYUKI NAKASUGA YAMAHA YAMAHA FACTORY RACING 1:48.382 2.869

  • Capirossi al suo ultimo GP. Correrà con il 58 di Simoncelli

    Capirossi al suo ultimo GP. Correrà con il 58 di Simoncelli

    Tutti i piloti della MotoGP e non solo sono a Valencia con ancora impresso lo choc per la morte di Marco Simoncelli avvenuta due settimane fa sul circuito di Sepang. Proprio in onore del povero Marco sono tantissime le dimostrazioni di affetto che gli amici e i colleghi del paddock manifestano nell’ultimo GP di Valencia, che porterà via con se una stagione segnata da molti episodi, sia positivi ma molti di più negativi, e che non sarà facilmente dimenticata per ovvi motivi. Ricordiamo che a Marco è stato innanzitutto intitolato il circuito di Misano Adriatico, cosi come richiesto dai suoi fan che sui vari social network avevano lanciato una petizione a favore di questa possibilità, come riconoscimento di una persona che ha lasciato tanti bei ricordi.

    Capirossi con 58 di Sic |© Twitter
    Il team Gresini, con il quale correva Marco, lo ricorderà con un grande striscione con una sua foto sul quale è stata posta la frase “E’ stato un onore lavorare con te”, e sulla moto del compagno Aoyama al posto dello sponsor San Carlo ci sarà scritto “Marco uno di noi”. Gli amici del Sic porteranno il 58 in pista, Andrea Dovizioso lo indosserà sulla sua tuta all’altezza del cuore, Valentino Rossi lo avrà inciso all’interno del suo numero 46, e per l’occasione indosserà il casco con i colori di Simoncelli. Il gesto più bello sarà quello di Loris Capirossi, che ricordiamo proprio qui a Valencia correrà il suo ultimo GP, che utilizzerà il numero 58 di Sic per chiudere la sua gloriosa carriera nel motomondiale al posto del leggendario numero 65, compagno di epiche battaglie in tantissime gare. Loris ha avuto il benestare del papà di Simoncelli che ha dato la sua autorizzazione all’iniziativa e dunque ricorderà al meglio la memoria del compagno scomparso, cercando di correre la migliore gara dell’anno sapendo di avere una motivazione ed uno stimolo in più per fare bene: “Siamo qui tutti con il ricordo di Marco vivo nelle nostre teste, e cercheremo tutti di dare il meglio di noi stessi per dare vita ad una bella gara. Io ho scelto di gareggiare con il 58 sulla carena perchè spero possa fargli piacere, e cercherò di ottenere il risultato che lui stesso qui avrebbe fatto. Ce la metterò tutta, dopodichè mi ritirerò come precedente annunciato“. Loris abbandonerà il mondo delle corse dopo 328 GP, con quest’ultimo di domenica, 3 titoli mondiali, due in 125 nel 1990, al suo esordio, confermato l’anno successivo nel 1991, e uno in 250 nel 1998. Oltre ai 99 podi conquistati detiene il record di pilota più giovane ad aver vinto un mondiale, a 17 anni, come già citato sopra da esordiente, e di pilota con maggior numero di gare disputate. Nell’albo dei ricordi entra sicuramente anche la sua prima vittoria “tutta italiana” con la Ducati, a Barcellona nel 2003. “Dopo 22 anni è arrivato il momento giusto per fermarsi, ci cono tanti bravi piloti e per me è arrivato il momento di dedicarmi ad altro, alla mia famiglia e alla mia nuova vita. Tutte le storie hanno un’ inizio ed una fine e la mia è giunta al capolinea“. Auguriamo a Capirossi di poter coronare al meglio la sua carriera nel motomondiale augurandogli di ottenere un grande risultato, cosi come è sempre stato nelle sue capacità. Buona fortuna Loris. [jwplayer config=”240s” mediaid=”103377″]

  • Vale Rossi sulla Honda di Simoncelli. Sogno o realtà?

    Vale Rossi sulla Honda di Simoncelli. Sogno o realtà?

    Ad una settimana di distanza dalla morte di Marco Simoncelli si susseguono le voci e le idee sul modo più bello per ricordare una persona che ha lasciato tanti bei ricordi non solo al paese ma al mondo intero. Il padre Paolo, come abbiamo già avuto modo di scrivere, ha lanciato la curiosa proposta di ricordarlo nell’ultima gara di Valencia anzichè con il rituale minuto di silenzio, con un minuto di casino con tutte le moto del motomondiale a rombare tutte insieme in onore di Marco. C’è chi vuole dedicargli il circuito di Misano Adriatico, proposta lanciata da Guido Meda e assecondata da tutti i fans su facebook che hanno già lanciato una petizione per arrivare all’obiettivo di 100mila firme.

    Marco Simoncelli e Valentino Rossi | ©Mirco Lazzari gp/Getty Images
    Un’altra proposta arriva da Giorgio Terruzzi, giornalista Mediaset, propone la possibilità di veder salire Valentino Rossi sulla Honda dell’amico di sempre a partire dal 2012. Proposta dal gusto un pò romantico ma che di fattibile ha davvero ben poco. Partiamo dal fatto che Rossi ha il suo contratto con Ducati in scadenza proprio alla fine del 2012, e un suo eventuale passaggio in un’altra marca prima di quella data sembra davvero improbabile ,anche considerando i problemi di carattere tecnico/economico e le eventuali penali da pagare in caso di rescissione dall’una o dall’altra parte. D’altrocanto l’unica possibilità è che Honda e Ducati si mettano d’accordo per un passaggio di Valentino alla casa giapponese, ipotesi senz’altro molto remota e che sa tanto di fanta-mercato. Un passaggio di consegne di questo tipo insomma risulta assai improbabile. E inatnto, iniziano a fioccare gli eventi in memoria di Sic. In attesa che gli venga intitolato Misano, gli è stata dedicata la prima edizione della Mediterranea Show Motors, la più grande manifestazione motoristica mai organizzata nel centro-sud Italia, inaugurata alla Fiera del Levante e aperta fino a domenica 6 novembre. Tutti i piloti indosseranno una bandana nera al braccio in segno di lutto per il prosieguo della manifestazione. Si cerca di fare il possibile per onorare al meglio la memoria di un ragazzo diventato un mito, e che ormai è entrato nel cuore di tutti.

  • Dietrofront Gresini: “a Valencia per onorare Marco”

    Dietrofront Gresini: “a Valencia per onorare Marco”

    Sembrava fino a pochi giorni fa che il team Gresini, che schierava Marco Simoncelli da due anni, avesse concluso la stagione proprio a Sepang, dove purtroppo Marco perse la vita nel tragico incidente con Edwards e Rossi. Le parole del team principal, nei giorni successivi all’accaduto sembravano escludere anche la presenza del team ai test in cui proprio Sic avrebbe dovuto prendere parte per provare la nuova Honda 1000cc.

    Fausto Gresini | © JOSEP LAGO/Getty Images
    E invece Fausto Gresini alla fine ha preso la difficile ma giusta decisione di far scendere in pista tutti i suoi piloti per l’ultimo appuntamento della stagione nel GP di Valencia. Ci saranno quindi Hiroshi Aoyama, compagno di SuperSic in MotoGP, e Michele Pirro e Yuki Takahashi protagonisti in Moto2. La scelta ce la spiega cosi proprio il diretto interessato Fausto Gresini in una conferenza stampa: “La decisione da prendere non è stata facile ma abbiamo voluto seguire quella che sarebbe stata la volontà di Marco. Scendere in pista a Valencia è sicuramente il modo migliore per onorare quello che lui amava fare; correre e vivere in questo mondo. Pertanto credo sia la più significativa dimostrazione d’affetto che possiamo regalare a Marco insieme ai nostri Team e con i nostri piloti. Con “Super Sic” nel cuore Hiroshi Aoyama, Michele Pirro e Yuki Takahashi sono sicuro che domenica daranno, in pista, il meglio di loro stessi per onorare Marco alla grande“. Siamo certi che sia cosi.

  • Lo scontro infinito. Hamilton:”Massa mi ha chiuso”. Massa:”penalizzazione assurda”

    Lo scontro infinito. Hamilton:”Massa mi ha chiuso”. Massa:”penalizzazione assurda”

    Ci eravamo illusi che le cose potessero essere cambiate, ma dopo solo un GP di tregua, quello di Corea, ecco che sul nuovissimo GP d’India la strana coppia Hamilton-Massa ne combina un’altra delle sue. Come un pò troppe volte sta succedendo quest’anno, i due animano i Gran Premi a suon di “scazzottate” che in questo momento, per varie vicissitudini, non fanno bene nè al morale dell’uno, nè a quello dell’altro. E mentre loro sembrano impegnarsi nel centrarsi in ogni gara, pare quasi lo facciano apposta, i rispettivi compagni di team Button e Alonso compiono il loro lavoro, per quel che vale ormai, lottando per la seconda posizione nel mondiale, alle spalle dell’extraterrestre Vettel, e portando dati utili per lo sviluppo delle monoposto in vista del prossimo anno. Al contrario, i due “bad-boys” portano nel box i resti delle loro vetture segnati dallo scontro (vedi alettoni e sospensioni). L’ultimo incidente che li ha visti protagonisti ha scatenato l’ennesima polemica fra i due, polemica a distanza perchè come risaputo non si parlano da tempo.

    Felipe Massa | © TOSHIFUMI KITAMURA/Getty Images
    Nello specifico ieri, prossimi ormai verso metà gara, Lewis e Felipe si sono ritrovati a lottare per la quinta posizione. Un errore del brasiliano alla curva 1 ha consentito all’inglese di avvicinarsi e sfruttare il DRS sul rettilineo successivo. La maggior velocità di Hamilton ha costretto Massa a difendersi e a prendere la traiettoria più interna in staccata, uscendo di conseguenza più lento dalla curva 4, cosicchè Hamilton si è ritrovato ad attaccarlo anche sul rettilineo successivo. La McLaren esce di scia, si con la traiettoria interna ma anche sullo sporco, la Ferrari resiste all’attacco tirando la frenata ed ecco il patatrac. La ruota anteriore di Hamilton colpisce quella posteriore di Massa, gara parzialmente rovinata per entrambi e come se non bastasse drive-through inspiegabile per il brasiliano che completa la sua domenica nera qualche giro più tardi con il ritiro a causa della rottura della sospensione (errore identico a quello commesso in qualifica). Tantissima delusione per il brasiliano che non ci sta e a fine gara dichiara di non essere per nulla d’accordo con la decisione dei commissari: “Non condivido questa decisione perchè io seguivo la mia traiettoria e ho frenato nella parte pulita della pista, lui (Hamilton, ndr) è rimasto all’interno, sulla parte sporca, e mi ha toccato sulla ruota posteriore sinistra. Non potevo fare altro, ma ormai è andata cosi. Quest’anno non è la prima volta che mi viene addosso ma io non so cosa fare, l’unica cosa ora è voltare pagina e concentrarsi sugli ultimi due GP stagionali che per tradizione sono favorevoli alla Ferrari“. Diplomatico invece Hamilton, che al contrario di Massa è riuscito almeno a finire la gara se pur con un deludente settimo posto dietro anche alle due Mercedes di Rosberg e Schumacher: “Ho cercato di superarlo il prima possibile, ma non mi ha lasciato spazio e ci siamo presi in pieno“. Ribadiamo che penalizzazioni di questo tipo sono totalmente assurde e che non dovrebbero essere mai assegnate per incidenti di gara di questo tipo, come d’altronde lo stesso Massa ha affermato (“mi sarebbe andata bene qualsiasi spiegazione a fine gara ma la penalizzazione per un incidente di gara come questo è assurda“), ma detto questo diciamo anche che, se è vero che Hamilton a Suzuka avrebbe dovuto far attenzione al sopraggiungente Massa al suo “esterno”, è anche vero che ieri Felipe avrebbe dovuto fare la stessa cosa con l’inglese che era sì dietro, ma al suo interno, con l’unica differenza che in quel caso i commissari hanno deciso saggiamente e giustamente di non penalizzare nessuno. Le corse sono queste e prendere provvedimenti ogni qualvolta si assiste ad un contatto fra due piloti rischia di svalutare la Formula 1, il cui fascino è sempre stato caratterizzato dai duelli ruota a ruota. Di seguito il video del contatto: [jwplayer config=”15s” mediaid=”102735″]

  • E’ morto da Simoncelli? Le dinamiche dell’incidente

    E’ morto da Simoncelli? Le dinamiche dell’incidente

    Sono passati sette giorni dal terribile incidente che è costato la vita a Marco Simoncelli nel GP di Malesia a Sepang, dopo aver lasciato spazio al ricordo e alla commemorazione è arrivato adesso il momento di interrogarsi sulle cause, analizzando le dinamiche e capire se in termini di sicurezza bisogna ancora fare qualcosa. I dubbi che aleggiano sulla dinamica dell’incidente (video) e sul perchè la moto abbia compiuto quella strana traiettoria resteranno inevitabilmente un punto interrogativo ancora per molto. L’ipotesi prevalente resta quella secondo la quale il sistema elettronico sarebbe intervenuto nel correggere la traiettoria della moto che in un primo momento stava scivolando verso l’esterno. Lo scivolamento dello pneumatico, unito al fatto che Sic abbia desistito a cadere cercando di restare aggrappato alla moto, pare sia stato letto come un’anomalia da tale sistema, che ha corretto il verso della ruota nel senso sbagliato. Di conseguenza, essendo scivolata la moto in un primo momento verso l’esterno, i sopraggiungenti Bautista ed Hayden che gli stavano negli scarichi hanno avuto la possibilità di evitarlo, ma rientrando in traiettoria è stata centrata in pieno da Edwards e Rossi, che hanno letteralmente travolto SuperSic. “Sfortuna nella sfortuna” Marco è stato colpito proprio nella regione cervicale, che è uno dei pochi punti che rimane scoperto dalle protezioni, e non viene protetto dall’airbag che si trova nelle tute. Poi c’è chi smonta questa tesi dell’elettronica come nel caso dell’ingegner Hokubu, responsabile Honda HRC, che parla di una tragica fatalità. Secondo le sue parole “Simoncelli era a gas completamente chiuso e nessuna componente elettronica può intervenire in questa condizione”. “Il fatto che poi Marco abbia cercato con tutte le forze di restare alzato ha fatto si che entrambe le gomme riprendessero aderenza ma il manubrio girato all’interno ha riportato la moto verso il centro della pista”.

    Marco simoncelli | © ROSLAN RAHMAN/Getty Images
    In ultima ipotesi, ma non meno importante e da non sottovalutare, il problema gomme, che in questo anno ha fatto tanto discutere anche per altre situazioni, sia sul bagnato che sull’asciutto. Con questo si tocca un punto caldo, a cui la Federazione dovrebbe trovare soluzione, poichè piloti di stazza imponente come Marco fanno della piega il loro punto di forza rispetto agli altri, affidandosi al grip della gomma, cosa che, come abbiamo poco fa citato, quest’anno in troppe occasioni è mancato. In questa occasione Sic era stato l’unico pilota a scegliere la mescola dura, scelta che avrebbe potuto portare dei benefici nel finale di gara, ma che andava incontro a qualche rischio in più nelle fasi iniziali quando la temperatura era ancora a bassa. Purtroppo è stato questo il caso e il seguito dello scontro ci dice di un Simoncelli a terra privo di sensi, Edwards a terra con spalla lussata e frattura dei polsi, e di Rossi che capendo la gravità della situazione si mette le mani sul casco scuotendo la testa. L’autopsia al corpo di Sic, che comunque è stata già effettuata nella giornata di martedì darà i suoi esiti fra circa quattro settimane, ci chiarirà almeno le cause della sua inspiegabile morte. Hanno fatto discutere e forse dovranno continuare a farlo i soccorsi che seppur scagionati da Paolo Simoncelli vengono additati per aver perso la barella con Sic sopra. “Marco era troppo perfetto per star tra noi comuni mortali”. Usiamo le parole di Kate, la sua fidanzata, per convincerci. Ciao Sic