Giornata di presentazione per la Lotus, la scuderia di Eric Boullier che ha vinto la diatriba in merito al nome della scuderia con l’attuale Catheram. La nuova nata della casa francese è stata battezzata con il nome di Lotus E20 e sarà la ventesima monoposto costruita nella sede di Enstone dal 1992 dopo Benetton, Toleman e Renault. Proprio il cambio di nome della scuderia da Renault a Lotus ha interrotto la tradizione che vedeva nella sigla la lettera “R” anzichè la “E” che indica appunto il nome della factory inglese.
La nuova vettura, cosi come per la Ferrari, è stata presentata on-line sul sito della casa francese alle 17 di questo pomeriggio e dalle prime foto pubblicate si nota come anche la nuova Lotus, come Catheram, Ferrari e Force India, sia stata progettata con l’ormai noto muso ad ornitorinco, con il famoso gradino a dividere la parte dell’abitacolo con la parte anteriore della vettura in base alle nuove norme di sicurezza imposte dalla FIA, sebbene le forme della vettura oro e nera siano molto più morbide e sinuose rispetto a quelle delle rivali. Il muso quindi è molto alto proprio a favorire il passaggio di aria nella parte inferiore della monoposto, mentre sulla parte superiore del muso, sempre a favorire il passaggio dei flussi d’aria, si nota una leggera concavità che si poteva notare anche sulla vecchia R32.
Mantenuta anche la soluzione push-rod per le sospensioni all’anteriore, mentre al posteriore si è ritornati al sistema pull-rod in tendenza con le altre scuderie, ed anche il cambio è stato rifatto e pensato per snellire molto il retrotreno con minori ingombri nella zona posteriore della vettura. L’airbox è stato anch’esso modificato e non presenta più le due aperture di fianco la principale presa d’aria sopra la testa del pilota. Abbandonata invece la soluzione “octopus” dei tubi di scarico, che davano lo svantaggio di surriscaldare troppo tutto ciò che gli stava intorno. Si è tornati ad una soluzione più convenzionale montandoli alla fine del cofano motore per cercare di guadagnare più carico aerodinamico cercando di far rilasciare i gas di scarico sotto l’ala posteriore.
Le fiancate sonon state ristrette e rigonfiate per effetto delle nuove norme di sicurezza in caso di impatto laterale, e rispetto allo scorso anno risultano più rastremate.
La nuova vettura potrà scendere in pista già nella giornata di domani per effettuare alcuni giri di pista, mentre il 7 febbraio sul tracciato di Jerez de la Frontera farà il suo debutto ufficiale nei primi test che apriranno la stagione ufficiale 2012. Il primo pilota a scendere in pista sarà il rientrante Kimi Raikkonen, pilota di punta della scuderia, poi toccherà a Romain Grosjean.
Tutta la squadra si augura che la vettura sia molto performante per questo si punta in alto, a cercare di insidiare i top-team, anche se il vero punto di domanda della squadra, ancor prima di iniziare la stagione, restano i due piloti, con Raikkonen già campione del mondo nel 2007 ma rientrante dall’esperienza nel Rally, e con Grosjean promosso da test-driver a secondo pilota. Lasciamo alla pista la risposta alla domanda.
Oltre alla Ferrari, la giornata di venerdi è stata importante anche per un’altra scuderia di Formula 1. In mattinata infatti quasi contemporaneamente alla monoposto di Maranello è stata presentata la nuova Force IndiaVJM05 che prenderà paerte al mondiale 2012 di Formula 1.
La vettura, svelata in anticipo rispetto ai primi test a differenza degli anni passati, è stata presentata sulla pit-lane di Silverstone dai due piloti ufficiali, il confermatissimo Paul Di Resta che molto bene aveva fatto lo scorso anno, e Nico Hulkenberg, promosso da test-driver a secondo pilota grazie all’allontanamento dalla squadra di Adrian Sutil. Affianco a loro il terzo pilota della squadra Jules Bianchi, pilota di casa Ferrari di cui l’anno scorso è stato collaudatore, e avrà il compito di testare l’auto ogni venerdi mattina prima della gara. Di sicuro, nonostante la giovane età, l’apporto di un pilota di scuola Ferrari come Bianchi sarà molto importante in una scuderia come quella indiana che punta ad avere dei ruoli importanti in Formula 1. Successivamente, dopo aver tolto i veli, la vettura è scesa in pista per la prima volta per effettuare i primi giri sul tracciato inglese.
La VJM05, così è stata battezzata la nuova Force India, è, come indica il numero nella denominazione, la quinta nata per la casa indiana e come proposto da altre vetture avrà l’ormai famoso muso a scalino in stile Ferrari e Caterham, caratterizzato da un gradino netto a dividere la parte dell’abitacolo con la parte anteriore della vettura per effetto del nuovo regolamento che ha determinato un ribassamento della altezza della vettura nella parte anteriore, ma a differenza della Ferrari l’anteriore della Force India sembra essere più curato e sinuoso. Singolare anche l’appendice aerodinamica in carbonio sull’estremità del muso, dove verrà piazzata indubbiamente una delle tante camera-car, ma che avrà senz’ altro anche una funzione aerodinamica molto importante, che però resta ancora da scoprire.
Modificate rispetto alla monoposto 2011 anche le pance laterali, molto arrotondate e strette simili a quelle intraviste nella nuova Mclaren, anche se di forma un pò diversa, e questo per permetterer alla vettura di essere in linea con le nuove regolamentazioni sugli scarichi.
Sarà spinta anche quest’anno dal potente propulsore Mercedes, mentre avranno il supporto tecnico della McLaren per quanto riguarda il cambio e il Kers.
Per il resto anche per la Force India come per le altre “nuove nate” bisognerà aspettare il primo test a Jerez il 7 febbraio per sapere qualcosa di più sulle altre componenti aggiuntive come ad esempio il diffusore e il DRS.
Come obiettivo stagionale tutti si aspettano di competere con la Mercedes a partire dal potron della scuderia Vijay Mallya: “Gli indiani si aspettano di battere la Mercedes. Se la Force India riuscisse in questo obiettivo probabilmente riuscirebbe a ripercorrere le orme della Red Bull”.
La Ferrari ha presentato la nuova monoposto che prenderà parte al prossimo mondiale 2012 di Formula 1. La presentazione è avvenuta sul sito ufficiale della casa di Maranello a causa delle cattive condizioni metereologiche che ne hanno impedito la celebrazione a causa della pericolosità della viabilità per raggiungere il luogo della cerimonia da parte dei giornalisti e degli oltre trecento invitati.
La nuova arma Rossa che dovrebbe permettere a Fernando Alonso e Felipe Massa di contendere il titolo a Sebastian Vettel e alla Red Bull contrariamente a quanto riportato nei giorni scorsi non si chiamerà F12, bensì Ferrari F2012 a richiamare una tradizione che nei primi anni 2000 vedeva la Ferrari dominare con Michael Schumacher e Rubens Barrichello, quindi anche forse per scaramanzia hanno deciso a Maranello di continuare con quella denominazione che si spera possa portare fortuna.
A togliere i veli alla nuova creatura sono stati i due piloti ufficiali Fernando Alonso e Felipe Massa sotto lo sguardo del team principal Stefano Domenicali e del Direttore della Comunicazione Stefano Lai. L’auto, progettata da Nicolas Tombazis, e che dal 2005 ha visto la perdita del progettista italiano Aldo Costa, passato alla Mercedes, è stata svelata questa mattina nel quartier generale di Maranello è sarà la 58esima monoposto Ferrari che prenderà parte al campionato iridato di Formula 1. Sarà contraddistinta dalla sigla interna 663.
Stefano Domenicali nei giorni precedenti la presentazione aveva dichiarato che la vettura sarebbe stata un pò bruttina e in effetti al primo sguardo non sembra il massimo dell’estetica, contraddistinta come conferma delle indiscrezioni precedenti, dallo scalino sul muso (già battezzato a “becco d’anatra” ndr), soluzione adottata dalla Caterham e che verrà adottata presumibilmente anche da altri team, per effetto del nuovo regolamento che ha determinato un ribassamento della altezza della vettura nella parte anteriore, e anche la nuova ala anteriore, sebbene sia un’evoluzione di quella del 2011, sembra molto squadrata e meno sinuosa rispetto agli anni precedenti.
Un’altra modifica principale rispetto al 2011 riguarda la parte posteriore e la relativa posizione dei tubi di scarico, i quali negli ultimi anni sono stati importantissimi ai fini delle prestazioni in pista delle vetture, che l’anno scorso soffiavano direttamente sul diffusore, ma a causa delle modifiche regolamentari di quest’anno sono stati posizionati più in alto sulla vettura, e leggermente inclinati verso l’ala posteriore, che anche quest’anno è dotata del sistema di riduzione dell’avanzamento, cioè il DRS; la parte terminale della monoposto a sua volta è stata resa più snella e compatta grazie all’introduzione di una nuova scatola del cambio e alla ricollocazione di alcune componenti meccaniche, e anche le pance sono state modificate rispetto alla scorsa stagione, sono molto rastremate e simili a quelle della Red Bull con una leggera inclinazione in avanti.
Molto importante anche il cambiamento delle sospensioni anteriori e posteriori dalle push-rod alle pull-rod, cioè a tirante, utilizzate negli scorsi anni, ma solo nella parte posteriore, dalla Red Bull di Newey e successivamente “copiate” dalla McLaren. Si spera che con questa modifica si possano migliorare le prestazioni aerodinamiche in pista della nuova Ferrari.
Un altra modifica che risalta subito all’occhio è il nuovo airscope, la parte aerodinamica sotto la telecamera posta sopra la presa d’aria, che è dotata di una doppia apertura in stile McLaren Mp4-26, che l’aveva introdotta all’inizio dello scorso anno e che era stata copiata successivamente anche dalla Lotus Renault. Questo sistema dovrebbe garantire un raffreddamento più efficace delle componenti interne della monoposto, soprattutto del motore, e anche un leggero incremento della velocità di punta. Per quanto riguarda quello che sta sotto l’airscope, cioè il motore, la F2012 dovrebbe montare “solo” un’evoluzione del motore dello scorso anno, e questo perchè i nuovi regolamenti impediscono modifiche degli organi interni ai fini di aumentare le prestazioni.
Nel quartier generale di Maranello tutti si dicono soddisfatti della nuova Ferrari, a cominciare dai due piloti che dovrebbero portarla alla vittoria: “La mia prima impressione è buona, è una macchina sorprendente e particolare. Dobbiamo essere ottimisti, fiduciosi in noi stessi in questo periodo dell’anno. Manca ancora molto lavoro intenso, tanti mesi di gare dove dobbiamo essere consistenti e determinati, uniti in squadra. L’obiettivo è lottare per il titolo, cercare di fare più punti possibili e fare delle vittorie” commenta Fernando Alonso.
Dello stesso avviso Felipe Massa che è chiamato a riscattare una stagione 2011 a dir poco deludente: “E’ una monoposto molto aggressiva, abbiamo cambiato tanto. Sono convinto che si possa crescere molto per vivere una stagione competitiva dall’inizio alla fine. Ora comincia un lavoro di squadra, fatto di prove e collaudi. Speriamo in un Mondiale competitivo con la rossa là davanti. Vogliamo tornare a lottare al vertice, son convinto di poter far bene quest’anno”.
Anche Stefano Domenicali è sembrato abbastanza fiducioso: “Dietro la F2012 ci sono state scelte difficili, che rappresentano però il nostro modo di guardare avanti. Dal punto di vista tecnico ci sono tante novità, sia a livello meccanico che di forme, abbiamo voluto una discontinuità e speriamo che ci porti le prestazioni che noi tutti vogliamo”.
E ovviamente l’obiettivo della Ferrari è quello di ritornare a vincere e di riportare un titolo che a Maranello manca da troppi anni, ben quattro. Il numero uno Luca Cordero di Montezemolo è chiaramente la persona che tiene di più a questo obiettivo rappresentando la Rossa da Presidente e le sue ambizioni sono alte: “Siamo di fronte a una stagione molto importante, una stagione nella quale tutti noi vogliamo tornare ai massimi livelli. Vogliamo vincere”.
Come per la McLaren MP4-27, anche per quanto riguarda la Ferrari la presentazione non ha mostrato la versione definitiva della nuova vettura, quindi bisognerà aspettare i primi test di Jerez de la Frontera in programma dal 7 al 9 febbraio per sapere qualcosa di più sulle nuove componenti aerodinamiche. Alcune indiscrezioni riportano che secondo Tombazis, capo progettista della F2012 molte delle componenti aerodinamiche che dovrebbero caratterizzare la Ferrari nel 2012 si vedranno solo nella terza giornata di test. E’ chiaro che tutto il team si concentrerà sullo sviluppo delle componenti aerodinamiche e delle nuove gomme Pirelli che come l’anno scorso avranno un ruolo molto importante nella gestione delle gare, anche se per dare dei giudizi definitivi bisognerà aspettare la prima gara di Melbourne in Australia in programma il 18 marzo.
E’ stato ancora una volta Casey Stoner il pilota più veloce nella terza e ultima giornata di test sul circuito di Sepang in Malesia. Il pilota australiano si è riconfermato in testa al gruppo bissando la prestazione della giornata di ieri chiusa anch’essa al comando, sfoderando una prestazione strepitosa e stampando il giro più veloce di giornata in 1.59:607, sei decimi meglio del tempo fatto registrare ieri e nuovo record della pista, a dimostrazione che queste nuove moto di cilindrata 1000, anche se provate ancora poco dai rispettivi piloti, vanno veramente forte.
Due su due quindi per il canguro australiano, unico in grado di scendere sotto il muro dei due minuti e che, ricordiamo, aveva saltato tutta la prima giornata di test a causa di un fastidio accusato alla schiena mentre stava allenandosi prima di scendere in pista; tuttavia questo piccolo intoppo non gli ha impedito di ottenere l’en-plein nelle due giornate successive e una volta di più (se ancora ce ne fosse bisogno) ha lanciato un chiaro messaggio agli avvversari, come a dire: anche quest’anno dovrete i fare i conti con me.
Basti pensare che il suo compagno di team Dani Pedrosa con la moto gemella paga la bellezza di oltre mezzo secondo, 649 millesimi per la precisione. A differenza di Stoner lo spagnolo pare soffrire molto il chattering della moto, cosa che invece pare non preoccupare più di tanto l’australiano, a dimostrazione della netta superiorita fin’ora mostrata dal due volte campione del mondo MotoGP, che da ora, finiti i test, avrà il tempo di rilassarsi e di ritornare dalla moglie Adriana in Svizzera per aspettare la nascita della sua prima figlia.
Tornando ai tempi delle prove, tra le due Honda HRC 213V troviamo la prima Yamaha di Jorge Lorenzo, molto distante ma abbastanza in palla in sella alla sua YZR M1. Il distacco di oltre mezzo secondo non è poco, ma quello che fa sperare il team giapponese è che il passo gara sembra essere abbastanza buono, quasi uguale a quello mostrato da Stoner, mentre si dovrà lavorare di più per la prestazione sul giro secco per contrastare il campione del mondo che di fatto ha ottenuto il suo miglior giro al suo primo tentativo lanciato.
Quarto posto per Ben Spies con l’altra Yamaha, distante di ben otto decimi con il tempo di 2.00:495.
Detto di Honda e Yamaha, che sembrano essere superiori a tutte le altre, sia come prestazione, sia come lavoro e preparazione delle rispettive moto, passiamo al capitolo Valentino Rossi, che rispetto alla giornata di ieri riesce a risalire di un gradino la classifica piazzandosi in quinta posizione, anche se con il tempo di 2.00:824 paga oltre un secondo e due decimi di distacco da Stoner.
Comunque tanto lavoro per il Dottore che ha messo insieme ben 42 giri mirati allo sviluppo delle varie componenti della nuova moto. In casa Ducati il telaio perimetreale in alluminio è una novità assoluta, e per di più rispetto alle concorrenti la GP12 pare essere un passo indietro anche come preparazione, basti pensare che ancora la presentazione ufficiale non è ancora avvenuta.
Con questo scenario il pesarese analizza gli aspetti positivi del nuovo progetto: “ho ritrovato il feeling con l’anteriore, che adesso mi permette di guidare un pò di più come voglio io. Abbiamo fatto tanti giri ma non ho fatto neanche un lungo, questo è importante”, ma anche gli aspetti da migliorare: “dobbiamo lavorare sull’accelerazione della moto, in questo modo potremo fare un consistente passo in avanti”.
Contento a metà quindi Valentino Rossi che traccia così un bilancio dopo il terzo giorno malese, senza sminuire il grande lavoro che si sta svolgendo all’interno del team: “E’ la prima volta che all’interno del team lavorano con il telio perimetrale di alluminio per cui il lavoro di tutto il team è doppio, ma ognuno sta facendo molto bene. siamo tutti contenti per come sono andati questi test, soprattutto oggi. 2.00:8 comincia ad essere un tempo interessante. Le due Honda e le due Yamaha sono ancora davanti, però noi consideriamo questo test un punto di partenza. Avevo detto che se oggi saremmo stati sotto il secondo sarei stato contento ma anche cosi lo sono uguale” chiude il Dottore.
Alle sue spalle chiude l’altra Ducati del team Pramac di Hector Barbera mentre al settimo e all’ottavo posto troviamo le due Yamaha clienti di Cal Crutchlow e di Andrea Dovizioso, ancora non in perfette condizioni fisiche a causa dell’infortunio alla spalla che lo ha costretto all’operazione, cosi come Nicky Hayden in sella all’altra Ducati ufficiale che non riesce ad andare oltre la decima posizione a più di due secondi di distacco dalla vetta. Tra i due Alvaro Bautista in nona posizione, che per la prima volta oggi provava la 1000cc con la Honda Gresini che fu del povero Marco Simoncelli, poi a seguire il campione del mondo della moto 2 Stefan Bradl e Karel Abraham. A seguire i vari collaudatori, Nakasuga per Yamaha e Battaini per Ducati.
Capitolo a parte per le CRT: le nuove moto di cilindrata 800, che dovrebbero essere le moto del futuro, pagano ben 5 secondi di distacco dalla vetta, e con molta probabilità correranno un campionato a parte nella stagione 2012 della MotoGP, nelle retrovie.
Neanche il tempo di sorridere per l’incoraggiante presentazione della nuova vettura nel bellissimo quartier generale di Woking che già aleggiano i primi dubbi e i primi sospetti sulla nuova versione della McLaren Mp4-27, ultima nata delle Frecce d’Argento che parteciperà al prossimo mondiale 2012 di Formula 1.
A frenare gli entusiasmi in casa Woking un articolo apparso stamane sul sito de “La Stampa” secondo la quale gli ingegneri di Woking avrebbero studiato una soluzione che permetterebbe di correggere l’assetto della vettura e controllarne così in maniera costante l’altezza dall’asfalto. Per farla più semplice è il dispositivo che si pensa abbia utilizzato la Red Bull lo scorso anno per riuscire ad ottimizzare le prestazioni in qualifica sul giro singolo, dove in effetti le lattine volanti facevano la differenza sulla concorrenza; basti pensare che su 19 pole position totali ben 18 sono andate alla casa anglo-austriaca ad eccezione del solo GP di Corea, in cui si impose Lewis Hamilton spezzando il dominio.
Su questa base avevano cominciato a lavorare i team in vista della prossima stagione. Oltre alla Red Bull, la prima scuderia ad aver praticamente introdotto questo sistema era stata la Lotus durante i test dei giovani piloti ad Abu Dhabi, alla fine del mondiale scorso. E in questa direzione avevano cominciato a lavorare, in accordo con la FIA, anche la Ferrari e la Mercedes, ma la notizia di poche settimane fa è che la Federazione, a seguito di alcune indagini, ha bandito tale dispositivo che aveva come funzione di migliorare l’assetto aerodinamica della vettura in frenata.
Nonostante questo, prima della presentazione ufficiale della nuova macchina, il Direttore delle Tecnologie applicate della McLaren Geoff McGrath aveva rilasciato una dichiarazione al magazine “Autosport” lasciando intendere di aver adottato una soluzione analoga molto ai limiti del regolamento, se non addirittura oltre.
Nelle intenzioni dei tecnici, questo famigerato sistema dovrebbe far recuperare pressione aerodinamica alla vettura, cosa che l’anno scorso era permessa dall’utilizzo degli scarichi soffiati che soffiavano direttamente sul diffusore, ma che quest’anno non potranno essere utilizzati dai team perchè vietati dal regolamento.
Questo primo giallo, se confermato, darà vita alle prime polemiche sulle quali la FIA avrà il compito di chiarire il prima possibile.
Sicuramente ieri durante la presentazione non si è vista la versione definitiva della nuova McLaren, le configurazioni aerodinamiche a livello visivo e non solo sono state parzialmente nascoste, si saprà certamente di più nei primi test che tra qualche giorno apriranno ufficilamente la stagione 2012 di Formula 1.
Altra vittima illustre per il maltempo che si è abbattuto sull’Italia dall’inizio di questa settimana. Dopo aver paralizzato la maggior parte delle partite di Serie A, causandone il rinvio a data da destinarsi, il gelo e la neve hanno costretto gli addetti ai lavori ad annullare definitivamente la cerimonia di presentazione della nuova Ferrari F12, che avrebbe dovuto celebrarsi domani venerdi 3 febbraio sulla pista di Fiorano.
La neve, caduta copiosamente sin dalla giornata di martedi, aveva costretto già nella giornata di ieri ad annullare la prima esibizione a scopo promozionale della monoposto sulla pista di Fiorano, ricoperta da uno spesso strato di coltre bianca, e in più nella mattinata è arrivata la notizia della rinuncia alla presentazione pubblica della nuova vettura. Una decisione che non ha precedenti nella storia della Rossa, ma le critiche condizioni metereologiche e l’impossibilità di circolare per le strade hanno portato all’annullamento di uno degli avvenimenti sportivi più importanti nel mondo.
Il comunicato ufficiale sul sito della Ferrari recita: “Si è deciso di annullare la cerimonia di presentazione della nuova monoposto, prevista per domani mattina alle 10.30. E’ stata una decisione presa alla luce delle condizioni meteorologiche e delle prevedibili difficoltà che avrebbero incontrato i circa trecento invitati fra partner, autorità e rappresentanti dei media nel raggiungere Maranello”.
Il maltempo però era stato precedentemente previsto e annunciato, quindi ci si aspetta che a questa decisione segua qualche polemica anche se la decisione presa della Ferrari, considerando i sistemi di sicurezza in Italia, sembra la più giusta. I tifosi tuttavia potranno seguire le immagini della nuova monoposto via internet sul sito ufficiale della Rossa: “Le immagini e tutte le informazioni tecniche sulla vettura, corredate con interviste esclusive, saranno disponibili per tutti su www.ferrarif1.com.”
Per quanto riguarda il debutto e i primi giri in pista si dovrà aspettare il 7 febbraio, quando tutti team saranno riuniti per effettuare i primi chilometri sulla pista di Jerez de la Frontera in occasione dei primi test invernali che apriranno così la stagione 2012 del prossimo mondiale di Formula 1.
E’ stata presentata nel quartier generale di Woking, presso il McLaren Technical Center la nuova McLaren che parteciperà al prossimo mondiale 2012 di Formula 1.
A svelare la nuova creatura sono stati i due piloti ufficiali Jenson Button e Lewis Hamilton, che quest’anno avranno il compito di contendere il titolo al binomio Vettel-Red Bull e di riportarla alla conquista del campionato del mondo, che manca dal 2008.
La denominazione naturalmente sarà una continuazione delle monoposto precedenti: si chiamerà infatti McLaren Mp4-27 e a prima vista l’auto sembra proprio una logica evoluzione della vettura dello scorso anno, che negli ultimi GP era arrivata molto vicina alle prestazioni della Red Bull, quindi a Woking hanno deciso di seguire la continuazione del progetto intrapreso e di non prendere rischi con un’altro progetto rivoluzionario come capitato lo scorso anno.
Come già detto l’auto non presenta grandi differenze con la monoposto dello scorso anno, ma si sa, la maggior parte dell’aerodinamica in tutte le presentazioni ufficiali viene mascherata per non dare punti di riferimento ai team avversari. Quindi bisognerà aspettare i primi test che si svolgeranno tra qualche giorno, dal 7 al 9 febbraio come di consueto sulla pista di Jerez de la Frontera, per osservare più attentamente la versione definitiva della nuova Freccia d’Argento.
Il muso è molto basso ed ha una forma molto lineare rispetto a quella che dovrebbero avere altri team, che hanno optato per una versione dotata di uno scalino in conseguenza delle nuove misure imposte dal regolamento. La Catheram di Jarno Trulli ed Heikki Kovalainen, svelata pochi giorni fa, era dotata di questa conformazione aerodinamica, ma dalle indiscrezioni pare che anche la Ferrari abbia optato per una soluzione analoga. Staremo a vedere.
Le principali novità invece per la McLaren riguardano il posteriore della vettura. Le pance laterali non presentano più la forma a “L” che ha caratterizzato la Freccia d’Argento tutto lo scorso campionato ma hanno una forma molto più convenzionale, più alte e strette rispetto a quelle della Mp4-26, simile a quelle della monoposto di due anni fa, della stagione 2010, e inoltre sono molto bombate nella parte superiore e più scavate nella parte inferiore.
La parte posteriore sembra molto stretta, con un’innovazione molto interessante nella zona degli scarichi, che da quest’anno devono essere posizionati secondo regolamento più in alto sulla vettura, sebbene sulla nuova macchina di Woking siano in posizione molto inclinata, quasi ad aggirare il regolamento che quest’anno impedisce il soffiaggio sugli scarichi.
Ridotto anche il passo della monoposto, cioè la distanza tra l’asse anteriore e quello posteriore. Nelle intenzioni dei tecnici questo accorgimento dovrebbe ridurre il consumo degli pneumatici Pirelli, vero punto debole della McLaren, che da quest’anno saranno più aggressive ma meno durature rispetto alle sorelle dello scorso anno.
Infine anche gli specchietti hanno subìto una piccola modifica di posizione e su questo argomento trova il tempo di scherzarci sù Lewis Hamilton: “Abbiamo cambiato gli specchietti, ora Felipe sarà più contento”.
La prima battuta di Hamilton dunque è su Felipe Massa, ma sulla potenzialità della monoposto pare essere molto ottimista: “e’ un’auto fantastica, è stato fatto un lavoro eccezionale per rendere il posteriore della vettura più snello e compatto. L’impressione che ho per la nuova macchina è molto buona, ora bisogna provarla in pista”. Dello stesso avviso il compagno di team Jenson Button: “la nuova macchina è molto bella, spero di poterla provare già la settimana prossima a Jerez. Anche se come sviluppo può sembrare molto conservatrice, durante tutto l’inverno è stato fatto un lavoro mirato a migliorare ogni settore e quindi siamo ottimisti sui progressi fatti per essere competitivi al 100%”.
Presente alla presentazione anche il team principal Martin Withmarsh che si è detto molto soddisfatto del nuovo progetto: “Ci sono chiari cambiamenti visivi per la vettura di quest’anno, ma il cambiamento più grande è sotto la scocca, con un sacco di idee nuove applicate a tutti i sistemi principali. La vettura è piacevolmente completa. Inoltre Jenson e Lewis sono la migliore coppia di piloti in Formula 1, un mix perfetto di esperienza, velocità e aggressività”.
Si aspetta ora la presentazione delle principali rivali: la Ferrari scoprirà i veli alla nuova macchina tra due giorni, il 3 febbraio, mentre la Red Bull campione del mondo in carica verrà presentata il 6 febbraio, un giorno prima dell’inizio dei test, che dovranno dare un quadro più chiaro e completo dei reali valori in campo.
Se Valentino Rossi si è limitato, almeno per il momento, a mostrare ai fan la primissima immagine della nuova Ducati GP12, ancora non nella sua versione ufficiale, tramite una foto condivisa sul social network Twitter, la rivale numero uno della casa di Borgo Panigale e del Dottore Honda ha presentato oggi a Kuala Lumpur la nuova RC213V e il team ufficiale Repsol che dovranno difendere i due titoli mondiali (piloti e marche) conquistati nella scorsa stagione.
Protagonisti i due piloti HRC, il campione del mondo in carica Casey Stoner e il compagno di box Dani Pedrosa. L’australiano, che porterà sul cupolino il numero 1, si è mostrato sorridente nella sala dell’Hotel Pan Pacific dove è avvenuta la presentazione della nuova moto che rispetto a quella dello scorso anno sarà di cilindrata 1000: “Questa moto mi ha subito impressionato, rispetto a quella dello scorso anno è più facile da guidare perchè ha un’erogazione di potenza più morbida, si può uscire dalle curve anche con una marcia superiore. Forse si userà anche meno l’elettronica”.
Tra l’entusiasmo generale però il campione del mondo sottolinea un punto negativo su cui già da subito la Honda dovrà lavorare per dimostrarsi la migliore fin da subito: “fin dai primi test la moto si è dimostrata subito più veloce della vecchia 800, ma prorpio da Brno è sorto il problema del chattering con le nuove gomme Bridgestone che da allora non ci ha più abbandonato”. Questa l’unica nota stonata in una cornice più chepositiva e confortante in cui l’australiano è sembrato visibilmente emozionato per il fatto che prossimamente diventerà padre: “mia figlia mi stravolgerà la vita ma non vedo l’ora che questo accada. Voglio diventare campione del mondo da papà.”
E proprio sulla lotta al titolo Stoner non fa pronostici e non si sbilancia: “non fatemi dire chi è il favorito di quest’anno perchè con le nuove moto e con i nuovi regolamenti si riparte tutti da zero. Il livello del mondiale si vedrà alla prima gara ma spero che Rossi sia la davanti a lottare per la vittoria ogni gara, è importante avere uno come lui come riferimento”.
Honda RC213V
Uno dei protagonisti del mondiale potrebbe essere proprio il suo compagno di squadra Dani Pedrosa, che ovviamente era presente con il team alla presentazione del nuova creazione. L’anno scorso lo spagnolo ha vissuto un’annata a dir poco tribolata a causa degli infortuni che lo hanno colpito: “adesso mi sento finalmente al 100%, mi sento molto motivato e ho una grande voglia di risalire sulla moto, sulla quale quest’anno conto molto”.
Lo spagnolo è sulla stessa lunghezza d’onda con il suo compagno di squadra e principale avversario per la lotta al mondiale sul problema chattering manifestatosi sulla nuova moto: “ci sono tante cose nuove quest’anno, dal regolamento, alle gomme e al telaio e speriamo di risolvere al più presto i problemi con il chattering, e per questo dobbiamo rimanere concentrati”. Poi sulla lotta al titolo: “non temo nè Stoner e nè Lorenzo, ci sono tanti pilota forti in MotoGP e questo mi da ancora più motivazioni”.
A parte la cilindrata, esteticamente la moto sembra non presentare tantissime differenze ed infatti è nata come sviluppo della moto precedente, che ha chiuso l’era delle 800 da vincitrice. Moto vincente non si cambia, o per lo meno non si stravolge e proprio per questo anche l’obiettivo di quest’anno è ripetersi per difendere il titolo del 2011.
Dai prossimi test i due piloti avranno a disposizione una moto modificata a seconda delle loro esigenze e non più una moto uguale cosi come era avvenuto in quelli precedenti.
Il team giunto nella capitale malese sabato, si era spostato sul circuito di Sepang, dove domani avranno luogo i primi test ufficiali MotoGP, tornando per la prima volta dal giorno dell’incidente sul luogo dove ha perso la vita Marco Simoncelli lo scorso 23 ottobre per rendere omaggio allo sfortunato pilota italiano che aveva rinnovato poche settimane prima il suo contratto con Honda come pilota factory che gli avrebbe garantito la moto ufficiale anche per il 2012. I tecnici si sono tutti raccolti nel punto della tragica caduta del pilota italiano, la curva 11, osservando un minuto di silenzio e depositando un mazzo di fiori in suo ricordo. “E’ la prima volta che torniamo a Sepang dopo che abbiamo perso Marco lo scorso ottobre“. Cosi si è espresso il responsabile HRC Shuhei Nakamoto che a modo suo ha voluto dare un ultimo saluto a Marco: “abbiamo visitato domenica la scena del suo incidente e gli abbiamo dato un ultimo ciao deponendo dei fiori. Credo che a iniziare forte questa stagione forte sarà un giusto tributo a Marco“.
In un’intervista rilasciata al giornale tedesco SportBildFernando Alonso dice la sua sul momento attuale della Formula 1, e alla domanda su chi sia attualmente il pilota più forte nel circus il pilota spagnolo risponde senza alcun dubbio, votando per il suo ex compagno rivale ai tempi della McLaren nel 2007 Lewis Hamilton, lasciando una dichiarazione che sa anche un pò di provocazione verso il due volte campione iridato Sebastian Vettel:
“Lewis è attualmente un gradino al di sopra di Sebastian. E’ vero che è il pilota più giovane ad essere diventato bicampione del mondo, ma Lewis è molto più veloce, aggressivo e concentrato, gli interessa raggiungere soltanto la vittoria, Vettel non è ancora arrivato a quel livello“.
In effetti non è la prima volta che Alonso si schiera a favore del suo ex compagno britannico, campione iridato una sola volta nel 2008 ai danni del suo attuale compagno di team Felipe Massa. Qualche tempo fa infatti lo spagnolo aveva dichiarato ad un’emittente spagnola che nei test invernali si sarebbe concentrato maggiormente sui tempi fatti registrare dal pilota della McLaren, che secondo lui dovrebbero avere dei riferimenti cronometrici più realistici rispetto a quelli dei piloti Red Bull. La motivazione l’aveva spiegata lui stesso spiegando che “tutti possono far registare tempi eccezionali con la macchina migliore in circolazione, ma un altro conto è farli segnare con una macchina inferiore“. E proprio in questo senso l’asturiano aveva focalizzato in Lewis il punto di riferimento dei prossimi test che daranno inizio alla preparazione e al miglioramento delle vetture in vista del prossimo Mondiale di Formula 1 che partirà il prossimo 18 marzo sul circuito dell’Albert Park di Melbourne in Australia.
Verità o pura pretattica? Certo è che con queste parole Alonso ha voluto lanciare già la sfida al campione del mondo in carica, mettendolo sotto pressione ancora prima di scendere in pista. Il tedesco dal canto suo aspetta solo quel momento, per dimostrare ancora di più il proprio valore. I numeri e i risultati finora sono tutti dalla sua parte ma ci aspettiamo che sia il ferrarista, autore di un ottimo campionato nonostante una macchina nettamente inferiore lo scorso anno, sia l’inglese della McLaren, che dovrà riscattare una stagione opaca nonostante le 3 vittorie all’attivo, dimostrando di saper gestire meglio la sua vita privata per ottenere migliori risultati in pista, daranno battaglia dall’inizio alla fine al campione in carica. Tra l’altro è quello che si aspettano un pò tutti per tornare a vedere un campionato di Formula 1 che negli ultimi anni (troppi) sta diventando sempre meno combattuto e un pò troppo noioso.
Nel corso del posticipo serale della 18esima giornata contro il Bologna, il Napoli e tutto il San Paolo hanno voluto ricordare e rendere omaggio a Marco Simoncelli, il campione di Coriano scomparso lo scorso 23 ottobre sul circuito di Sepang durante il Gran Premio della Malesia.
Questo evento è stato dovuto principalmente ad una promessa di Marco fatta il 25 marzo del 2010 a tutti i tifosi del San Paolo, quando ospite grazie alla San Carlo, sponsor sia del Napoli che del team Gresini, insieme ad un altro Marco, Melandri allora suo compagno di team alla Honda, in occasione della partita Napoli-Juventus terminata 3-1 poi per i partenopei, colpito dal calore e dall’affetto dei tifosi assicurò che sarebbe ritornato nuovamente ad assistere ad una partita degli azzurri.
Partendo da questo spunto la società Napoli ha colto l’occasione per invitare allo stadio i genitori di Marco, Paolo e Rossella, ai quali è stata regalata una maglietta numero 58 con le firme di tutti i giocatori della squadra, il team manager Fausto Gresini e, grazie al rapporto di sponsorizzazione che ancora persiste con la San Carlo e che lega i due team, era presente allo stadio anche il Presidente dell’azienda milanese Alberto Vitaloni e la vicepresidente Susanna Vitaloni.
Il tutto a pochi giorni di distanza dal giorno del suo 25esimo compleanno, che sarà celebrato il 20 gennaio, giorno della sua data di nascita, a Rimini. A dimostrazione del ricordo che Sic ha lasciato nei cuori della gente del suo paese, proprio da Coriano partirà nella mattinata con una cerimonia per l’intitolazione a suo nome del nuovo Palazzetto dello Sport, alla quale saranno presenti naturalmente i familiari e gli amici, accompagnati da tutti gli studenti e le autorità pubbliche e sportive. Poi in serata la festa si spostera al 105 stadium dove Marco aveva precedentemente organizzato una serata assieme al comico Sergio Sgrilli.
Tutto il ricavato dei biglietti sarà interamente devoluto in beneficenza alla fondazione che porta proprio il suo nome, la Fondazione Marco Simoncelli.
Sempre dal 20 Gennaio partirà una raccolta fondi per la realizzazione di una statua in bronzo dedicata a SuperSic. L’opera che avrà dimensioni reali sarà sistemata nei giardini al centro del paese e ritrarrà Marco sul podio di Phillip Island dove aveva ottenuto il suo miglior risultato in carriera nella MotoGP, proprio una gara prima della sua morte.