Autore: Fabio Naccarato

  • Ducati, in vendita il marchio

    Ducati, in vendita il marchio

    Notizia shock nel mondo dei motori. La Ducati,  storico marchio italiano che insieme alla Ferrari è simbolo dell’Italia nel mondo, rischia di scomparire dopo l’annuncio dell’imprenditore italiano Andrea Bonomi che ha annunciato di averlo messo in vendita. Bonomi, proprietario della Investindustial, gruppo tricolore di private equity, l’aveva rilevata sei anni fa, alla fine del 2005, dai fondi di investimento americani della Texas Pacific, rafforzando la sua immagine riportandola ad un buon livello di vendita e spera ora di ricavare dalla vendita del marchio una cifra intorno al miliardo di euro.

    La notiza è stata pubblicata e riportata dal principale giornale economico-finanziario del Regno Unito, il Financial Times ed è poi giunta in Italia tramite il corrispondente Il Sole 24ore, che ha riportato i dettagli dell’operazione che dovrebbe portare il colosso italiano in terra straniera. La speranza, secondo Bonomi, è che il marchio possa essere acquistato da un partner industriale al fine di svilupparne le potenzialità e farlo crescere a livello internazionale. L’obiettivo è quello di chiudere l’affare già in questo anno: “Ducati è una società perfetta ma che per crescere ancora ha bisogno del sostegno di un partner industriale di rilevanza mondiale, cominceremo a cercarlo già da quest’anno”.

    Valentino Rossi | © JOSE JORDAN/AFP/Getty Images

    Come già detto Bonomi valuta il marchio Ducati su una cifra che si aggira intorno al miliardo di euro, cifra tre volte superiore all’acquisto iniziale, e i pretendenti per l’acquisto non mancano: su tutti i grandi gruppi automobilistici tedeschi della BMW, che però ha subito smentito l’interesse, Volkswagen e Mercedes, tutti nel settore delle quattro ruote. In questo senso si spera che la collaborazione tra un marchio tedesco ed uno italiano porti ad un risultato positivo come accaduto per l’acquisto della Lamborghini da parte sempre della Volkswagen tramite Audi.

    In alternativa Investindustrial, sempre tramite il manager Bonomi,  potrebbe quotare l’azienda in borsa e in tal senso ha dato mandato incarico ad alcune banche tra le quali Goldman Sachs, Deutsche Bank e Banca Imi, di valutare una possibile stima del marchio nei titoli di Honk Kong. Questa operazione, a causa dell’uscita dell’azienda nel 2008 dalla Borsa di Milano, resta comunque più difficile e praticabile soltanto come alternativa.

    In conclusione l’azienda emiliana,  che partecipa in forma ufficiale al campionato del mondo MotoGP e in forma privata nel mondo delle derivate di serie della Superbike, è ambita da molti perchè nonostante la crisi che ha colpito il paese italiano le quote di mercato sono sempre in costante crescita. Per cui non si escludono sorprese dell’ultima ora da parte di altri acquirenti oltre a quelli sopra citati.

  • Primi test Superbike a Phillip Island verso il Mondiale 2012

    Primi test Superbike a Phillip Island verso il Mondiale 2012

    Sono partiti oggi sul circuito di Phillip Island in Australia i primi veri test pre-stagionali della Superbike che hanno dato il via alla stagione 2012. Il circuito australiano sta ospitando per una tre giorni di prove che dureranno da oggi fino a mercoledi le nuove derivate di serie, quelle che prenderanno parte al prossimo mondiale, in un test svoltosi in forma privata e al quale stanno partecipando solo alcuni dei team e dei piloti impegnati al campionato del mondo.

    Questi test daranno ai piloti la possibilità di provare le nuove moto, che da quest’anno saranno 1200 cc (1198 per la precisione) e che da regolamento peseranno 6 kg in più rispetto alle precedenti. All’appello è presente Carlos Checa, campione del mondo in carica che ha deciso di prolungare il suo rapporto con la squadra che gli ha consentito di coronare questo sogno, il team Ducati Althea Racing, che, pur essendo team satellite, gode dell’appoggio del team ufficiale, che ha deciso da due anni a questa parte di ritirare la propria candidatura al mondiale. Lo spagnolo, che ha già conquistato le prime prove della mattina facendo segnare il miglior tempo, nonostante sia campione in carica sfoggerà anche quest’anno sulla sua carena il numero 7, restando fedele al suo portafortuna. Il pilota Ducati potrà contare sull’aiuto di un’altro campione del mondo, Davide Giugliano, proveniente dalla classe Superstock 1000 e che comporrà un duo tutto italiano conla moto di Borgo Panigale.

    Sarà impegnato al test anche Max Biaggi, sempre in sella alla sua Aprilia RSV4 che proprio da quest’anno ha cambiato parte del suo organigramma per rimpiazzare i membri dello staff partenti lo scorso fine anno. Il campione del mondo 2010 è chiamato a riscattare un’annata abbastanza deludente e non priva di problemi anche fisici che per gran parte della stagione hanno condizionato il suo cammino verso la riconferma al titolo iridato. Al suo fianco ci sarà Eugene Laverty, proveniente da una stagione molto promettente in Yamaha come compagno di Marco Melandri. Come si sa il team giapponese quest’anno non prenderà parte (almeno in forma ufficiale) al campionato del mondo a causa della crisi economica che ha colpito il paese, preferendo cosi concentrare i suoi sforzi solo nel campionato MotoGP.

    Per questi motivi Macio è emigrato in casa BMW nel team ufficiale Motorrad Motorsport. Il pilota ravennate dopo aver fatto benissimo in sella alla R1 al suo primo anno nelle derivate di serie chiudendo in seconda posizione, cerca l’anno della consacrazione e le premesse per migliorare il piazzamento della passata stagione ci sono tutte visto gli ottimi risultati ottenuti nei pre-test invernali. Assieme a lui ci sarà Leon Haslam, che in BMW ha già corso lo scorso anno ed anche lui è pronto al salto di qualità dopo una stagione di alti e bassi che non gli ha permesso di esprimersi al meglio. I risultati di fine stagione perà hanno dato fiducia al team che si aspetta grandi cose dalla coppia. Tutto confermato anche nel team clienti che sarà composto dal promettente Ayrton Badovini e dal più esperto Michel Fabrizio.

    Squadra completata anche per la Suzuki che schiererà il rientrante John Hopkins, che dovrà dimostrarsi recuperato dopo l’amputazione della seconda e terza falange della mano destra, e Leon Camier, ex compagno di team di Max Biaggi e che ottime cose aveva fatto vedere lo scorso anno in sella alla moto italiana. Completa l’elenco delle moto ufficiali la Kawasaki. La verdona ha confermato anche quest’anno Tom Sykes e Joan Lascorz, mentre per il team clienti ci sarà David Salom, fratello di Luis Salom impegnato nel motomdiale nella classe Moto3, ex125, con il team Pedercini.
    Assente la Honda CBR di Jonny Rea e Hiroshi Aoyama. Il team  ha già fatto comparsa nei test sempre a Phillip Island dal 16 al 18 gennaio, e salterà questi attuali. Per rivederlo in pista bisognerà aspettare i test del 21 febbraio prossimo.

    Doverosa citazione anche per Noriyuki Haga, che dopo una vita passata in Superbike è stato costretto a scendere di categoria perchè non confermato dal team Pata con cui ha corso lo scorso anno. Il team della nota marca di patatine ha deciso di puntare su Lorenzo “Zorro” Zanetti, scaricando di fatto NitroNori che andrà a correre con la Yamaha del team Swan nel campionato BSB.

  • F1, Alonso chiude i test di Jerez con il miglior tempo

    F1, Alonso chiude i test di Jerez con il miglior tempo

    Il quarto e ultimo giorno di test pre-stagionali sul circuito di Jerez de la Frontera porta la firma della Ferrari di Fernando Alonso. Lo spagnolo blocca il cronometro sull’ 1:18:877, tempo fatto registrare nella mattinata durante uno stint breve di 6 giri e con gomme morbide, quindi molto probabilmente la Ferrari F2012 era stata settata con configurazione da qualifica, anche se il tempo fatto segnare nella giornata di ieri da Rosberg (1.17:613) resta molto lontano.

    Molto merito in questo hanno avuto le nuove componenti aerodinamiche, arrivate direttamente da Maranello, compreso un nuovo sistema di scarichi, che gli ha permesso di abbassare il suo tempo migliore della giornata di ieri di ben un secondo e due decimi. Nel pomeriggio invece a complicare i piani della scuderia di Maranello è stato il ripresentarsi come ieri di un problema idraulico che ne ha limitato il programma di lavoro. Per l’idolo di casa dunque soltanto 39 giri, ma il miglior tempo di giornata fa ben sperare il team e i tifosi.

    Al secondo posto la Toro Rosso di Jean Eric Vergne, che conferma le buone prestazioni della vettura di Faenza, chiudendo però a sette decimi da Alonso. Il francese precede di soli nove millesimi la sorella maggiore Red Bull del campione del mondo in carica Sebastian Vettel, che come Alonso ha compiuto un programma di lavoro limitato a causa di un problema elettronico che ne ha condizionato tutta la mattinata. Nella sessione pomeridiana ha potuto completare 50 giri riuscendo a risalire fino alla terza posizione.

    Al quarto posto troviamo la McLaren di Lewis Hamilton, staccato anche lui di pochissimo da Vettel, sono infatti soltanto quattro i centesimi che dividono l’anglo-caraibico dal tedesco. Il pilota della Freccia d’Argento non è riuscito a trovare il guizzo per migliorare il tempo della giornata di ieri, ma rispetto ai principali rivali non ha accusato nessun problema tecnico sulla sua vettura e ha potuto completare il suo programma di lavoro compiendo 86 giri con la tranquillità del caso.

    Romain Grosjean chiude la giornata di test al quinto posto, con il tempo di 1.19:729, e piazza la sua Lotus E20 davanti alla Sauber di Kamui Kobayashi, che ha provocato una delle tante bandiere rosse di oggi per una perdita d’olio sulla sua C32. Non è il primo problema che la Sauber accusa in questi test quindi a Hinwil si dovrà lavorare molto sull’affidabilità.

    Molto lavoro anche per la Force India di Nico Hulkemberg che completa il suo programma con 90 giri all’attivo, il migliore dei quali in 1.19:977, a un secondo e uno dalla vetta, ma ancora una volta il pilota più attivo sulla pista è stato Bruno Senna che replica i 125 giri della giornata di ieri portando a termine una simulazione di gara abbastanza incoraggiante e che ha lasciato soddisfatto il team Williams. L’ottava posizione, considerando le nove vetture in totale, è deludente ma si sa, in questo periodo i tempi cronometrati lasciano il tempo che trovano.

    Infine chiude in ultima posizione il nostro Jarno Trulli, al suo primo giorno di test con la nuova Caterham. Molti giri anche per lui che ha avuto la possibilità di prendere confidenza con la nuova macchina, e testare la ritrovata affidabilità della vettura. Assente di giornata la velocissima Mercedes W02 dello scorso anno che ha deciso di chiudere anzitempo i test per concentrarsi sugli ultimi dettagli della nuova monoposto, che vedremo debuttare nei prossimi test a Montmelò il 21 febbraio. Nel team della stella a tre punte la trasferta spagnola ha lasciato in eredità la convinzione di aver lavorato bene con lo sviluppo delle nuove componenti che sulla vecchia macchina hanno funzionato molto bene, il dubbio sarà verificarne appunto il loro comportamento sulla nuova vettura. La novità più importante in questo senso è un sistema molto simile all’ F-duct, ma installato sull’ala anteriore, che dovrebbe permettere un guadagno nella velocità di punta dai cinque agli otto km/h. Staremo a vedere se tale soluzione verrà “copiata” dagli altri team dal momento che la FIA non l’ha considerata illegale.

  • F1 test Jerez, Rosberg vola. Bene Vettel e Hamilton, Alonso esordio amaro

    F1 test Jerez, Rosberg vola. Bene Vettel e Hamilton, Alonso esordio amaro

    La terza e penultima giornata di prove pre-stagionali sul circuito di Jerez de la Frontera se l’aggiudica ancora una volta la Mercedes, questa volta con Nico Rosberg che nella giornata odierna ha preso il posto di Michael Schumacher. Il tedesco firma il miglior tempo di giornata in 1.17:613, unico pilota a scendere sotto il muro dell 1.18, durante la sessione della mattina, una delle più fredde mai passate in Formula 1 cominciata a 0°C e terminata con il termometro poco sopra lo zero.

    Per quanto possa essere poco indicativo in questi giorni di test il risultato della scuderia dalla stella a tre punte mostra comunque come le vecchie monoposto dotate del dispositivo degli scarichi soffianti al diffusore siano più performanti rispetto a quelle di quest’anno, ancora non pienamente efficaci con la soluzione “standard” dei tubi di scarico.

    Il pilota più veloce con le vetture del 2012 è il francese Romain Grosjean con il tempo di 1.18:419. Il pilota della Lotus conferma le buone prestazioni della nuova vettura staccando di otto decimi Sebastian Vettel, alle sue spalle, prima di abbandonare la sessione per aver finito il carburante causando anche una delle tre bandiere rosse.

    Sebastian Vettel come detto si aggiudica la terza posizione, scavalcando nel pomeriggio Lewis Hamilton. La Red Bull RB8 si è concentrata maggiormante sui long-run mettendo da parte la prestazione sul giro singolo, lavorando prevalentemente con gomme a mescola dura. L’inglese della McLaren dunque chiude in quarta posizione staccato di un secondo e otto dalla vetta e di due decimi dal campione del mondo, mentre quello più attardato del trio delle meraviglie è sicuramente Fernando Alonso, solo settimo con la sua Ferrari F2012 a due secondi e sette dalla vetta. Il pilota asturiano idolo di casa non ha trascorso una prima giornata di lavoro molto fortunata, bloccato da un problema idraulico che per gran parte della mattinata lo ha costretto a restare fermo ai box. Per lui soltanto 67 giri all’attivo, il migliore dei quali in 1.20:412.

    Buona prestazione ancora una volta per la Toro Rosso con Jean Eric Vergne, che ha preso il posto di Daniel Ricciardo, in quinta posizione alle spalle di Hamilton, mentre in sesta posizione chiude la Sauber di Sergio Perez.

    Bruno Senna chiude il suo primo giorno di test in ottava posizione, penultimo, ma con un gran numero di giri all’attivo, ben 125, mirati al lavoro di sviluppo delle componenti aerodinamiche e all’acquisizione di dati relativi alle nuove gomme. Per la sua Williams FW34 anche molti long-run con il pieno di carburante.

    Ultima posizione per la Catheram del collaudatore Giedo Van der Garde, molto lontano dal gruppo con i suoi 5 secondi e sette di distacco dalla vetta. Per lui anche un testacoda che ha causato una bandiera rossa, cosa che non gli ha impedito di riprendere le prove. Molto sfortunato invece Jules Bianchi che dopo appena due giri è andato a sbattere contro le barriere danneggiando la sua Force India VJM05. I meccanici non hanno fatto in tempo a riparare la vettura e di conseguenza nessun tempo cronometrato all’attivo per il francese, oltre ad una giornata preziosissima di test andata persa.

  • Test Jerez, Schumacher firma il miglior tempo

    Test Jerez, Schumacher firma il miglior tempo

    Michael Schumacher ha chiuso in testa la seconda giornata di test pre-stagionali sul circuito di Jerez de la Frontera. Il pilota della Mercedes è autore della migliore prestazione sia al mattino che al pomeriggio, ma è proprio nella prima mezza giornata di prove che il tedesco mette a segno il giro migliore di giornata girando con gomme morbide in 1.18:561, come ieri con la Mercedes W02 dello scorso anno. Nella scuderia della stella a tre punte si sono concentrati per lo più sulla raccolta dei dati dei nuovi pneumatici Pirelli in vista del debutto della nuova vettura il 21 febbraio sul circuito del Montmelò, in occasione della seconda sessione di test.

    Per questi motivi il tempo fatto segnare dal Kaiser va preso abbastanza con le pinze in quanto fatto segnare con il dispositivo degli scarichi soffiati, e che di conseguenza potrebbe essere di cinque o sei decimi inferiore rispetto ai tempi delle nuove vetture. Il primo tempo di riferimento dunque è neanche a dirlo della Red Bull di Mark Webber, che dovendo recuperare il tempo perso nella giornata di ieri, ha completato 97 giri, il migliore dei quali in 1.19:184. Quello che fa (ormai non più) sorpresa è la costanza nei tempi dell’australiano, a dimostrazione che anche quest’anno la lattina volante è nata sotto i migliori auspici.

    Alle sue spalle Daniel Ricciardo che conferma l’ottima prestazione fatta registrare nella giornata di ieri migliorandosi e chiudendo in terza posizione.  Molti giri (100) anche per la Toro Rosso STR7, che come la sorella maggiore ha mostrato un buon passo gara, molto vicino a quello dei primi, anche se ancora i tempi sono poco indicativi per chiarirci i reali valori in campo, anzi in pista.

    Quarta posizione per Jules Bianchi con il tempo di 1.20:221. Il test driver francese della Force India ha prima preso il posto di Paul Di Resta completando soltanto 46 giri, per poi restituirglielo al pomeriggio. Per il pilota scozzese sesta posizione finale con il tempo di 1.20:272.

    Tra le due Force India troviamo la Lotus E20 di Kimi Raikkonen che diversamente da ieri si è concentrato sui long-run. Molti errori da parte del finlandese che nei suoi 117 giri totali, il migliore dei quali in 1.20:239, ha compiuto diversi errori, due uscite di pista per lui, una per sessione, e una di queste ha causato anche una delle due bandiere rosse di giornata.

    Ancora indietro Ferrari e McLaren con Felipe Massa e Jenson Button in settima e ottava posizione. In Ferrari hanno preferito continuare con il lavoro di valutazione sulla configurazione aerodinamica e per il momento non pare si siano concentrati sulla prestazione assoluta. Alla fine il miglior tempo di giornata del brasiliano è di 1.20:454, ma in totale i 276 chilometri percorsi nella due giorni di test sono serrviti molto per la raccolata dei vari dati della nuova vettura. Parzialmente soddisfatto il vice campione del mondo 2008: “La F2012 ha un potenziale gigante vista la base dalla quale partiamo. L’auto è molto diversa e c’è da fare un pò di lavoro in più del previsto. Le impressioni sono buone, il cronometro non vale nulla oggi”. Da domani Felipe lascerà il posto al compagno di squadra Fernando Alonso.

    Stesso discorso per la scuderia di Wooking che con Jenson Button ha preferito concentrarsi sui long-run e verificare il comportamento della vettura con un alto carico di carburante. Seguono Sergio Perez con la Sauber e Pastor Maldonado con la Williams. Più indietro come da previsione la nuova Catheram di Heikki Kovalainen e la “vecchia” HRT di Pedro De La Rosa.

    Da domani dentro le “seconde guide”: con Vettel, Hamilton e Alonso si avrà un antipasto della lotta mondiale.

  • F1, subito Raikkonen nei test a Jerez

    F1, subito Raikkonen nei test a Jerez

    Kimi Raikkonen ha archiviato la prima giornata di test prestagionali che hanno aperto la stagione ufficiale di Formula 1. Il pilota finlandese, ritornato nel circus dopo 2 stagioni lontano dai circuiti, si è mostrato subito in palla, completando un  lavoro che lo vedeva impegnato nel familiarizzare il più possibile con la nuova Lotus E20, ed ha chiuso in testa alla classifica entrambe le sessioni di prove, con il miglior crono nella mattinata in 1.19:670, ottenuto al suo primo tentativo con le nuove gomme Pirelli a mescola media. Il campione del mondo 2007 ha totalizzato ben 75 tornate e inoltre è riuscito anche ad abbassare i tempi fatti registrare lo scorso anno nella giornata inaugurale di test disputati sempre sullo stesso circuito.

    In seconda posizione la Force India di Paul Di Resta, che si è mostrato uno dei piloti più prolifici di giornata con ben 101 tornate all’attivo. Incoraggianti anche i tempi fatti segnare nel passo di gara, segno che la nuova vettura indiana è nata sotto i migliori auspici. Alle spalle di Di Resta troviamo Nico Rosberg con la Mercedes W02, quella dello scorso anno, che però era dotata di alcuni aggiornamenti che molto presumibilmente verranno applicati sulla nuova W03, che verrà presentata soltanto il 21 febbraio. Il tedesco ha totalizzato 56 tornate, la migliore delle quali in 1.20:219 ottenuto nella mattinata. Nel pomeriggio ha lasciato apazio al compagno di squadra Michael Schumacher, che ha chiuso con il sesto tempo in 1.20:794 percorrendo 41 giri.

    Quarta posizione per la Red Bull di Mark Webber che ha compiuto la maggior parte del suo lavoro nel pomeriggio. L’australiano infatti è stato bloccato al mattino a causa di alcuni problemi relativi all’arrivo di alcune componenti aerodinamiche della monoposto dalla fabbrica di Milton Keynes. Dei 53 giri effettuati 52 sono stati effettuati nel pomeriggio. Alle sue spalle il connazionale Daniel Ricciardo con la sorella minore Toro Rosso. L’australiano ha chiuso ad un secondo da Raikkonen ed ha perso l’ora finale a causa di un problema alla pressione dell’olio che ha causato anche una bandiera rossa costringendolo a chiudere anzitempo la sessione.

    Settimo Kamui Kobayashi, pilota più attivo in pista con ben 107 giri totali. Il giapponese della Sauber ha chiuso ad oltre 1 secondo e mezzo dalla vetta e anche lui come Ricciardo ha chiuso primale sue prove per essere rimasto a corto di carburante nel finale. Più indietro McLaren e Ferrari con Jenson Button e Felipe Massa rispettivamente in ottava e in nona posizione. I due top-driver si sono concentrati però sulla raccolta dati, con passaggi a velocità ridotta sul rettilineo finale senza badare troppo al cronometro. Anche dei test aerodinamici per Felipe Massa che ha effettuato molte tornate con della vernice fluorescente sull’ala posteriore per analizzare l’andamento dei flussi d’aria, particolare su cui si concentrava molto la McLaren negli anni scorsi. A seguire Heikki Kovalainen che chiude in decima posizione con la sua Caterham nonostante un inizio promettente, ma un problema tecnico lo ha costretto a fermarsi. Chiudono la classifica Pastor Maldonado su Williams e Pedro De La Rosa con la HRT.

    Nella sessione odierna hanno girato tutte le monoposto, una per team, ad eccezione della sola Marussia Virgin, a causa di ritardi nella realizzazione della nuova monoposto. Molto probabilmente la vedremo scendere in pista il primo Marzo, quando tutti i team saranno impegnati nei test a Montmelò.

    I TEMPI DELLA PRIMA GIORNATA DI TEST

    Pos. Pilota Team Tempo
    1.   RAIKKONEN LOTUS RENAULT 1:19.670
    2.   DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES +0.102
    3.   ROSBERG MERCEDES +0.549
    4.   WEBBER RED BULL RENAULT +0.826
    5.   RICCIARDO TORO ROSSO FERRARI +1.024
    6.   SCHUMACHER MERCEDES +1.124
    7.   KOBAYASHI SAUBER FERRARI +1.683
    8.   BUTTON McLAREN MERCEDES +1.860
    9.   MASSA FERRARI +3.145
    10.   KOVALAINEN CATERHAM RENAULT +3.508
    11.   MALDONADO WILLIAMS +3.701
    12.   DE LA ROSA HISPANIA +4.006
  • F1, ecco la nuova Williams FW34 di Senna e Maldonado

    F1, ecco la nuova Williams FW34 di Senna e Maldonado

    E’ stata la Williams l’ultima monoposto di Formula 1 ad essere stata svelata prima dei test di Jerez de la Frontera, che si terranno da oggi fino a giovedi sul circuito spagnolo. All’appello ora mancano solo la Marussia, ex Virgin, la HRT e la attesissima Mercedes di Michael Schumacher e Nico Rosberg che presenteranno la loro livrea definitiva soltanto dopo il 21 febbraio.

    La nuova vettura, progettata dal nuovo staff tecnico composto da Mark Gillan e Mike Coughlan, l’ex ingegnere McLaren protagonista della spy story insieme al ferrarista Nigel Stepney, dopo l’addio di Patrick Head e Sam Michael, quest’ultimo accasatosi alla Mclaren dopo tanti anni di collaborazione con il patron Frank Williams, è stata svelata sulla pit-lane di Jerez pochi minuti prima dell’inizio della prima sessione di test-prestagionali dai due piloti ufficiali Bruno Senna, che ripercorre le orme dello zio Ayrton approdando alla corte di Frank Williams,  e Pastor Maldonado. La nuova creatura si chiamerà Williams FW34, e riprende una tradizione storica che in passato l’ha vista macchina vincente e campione del mondo con Jacques Villeneuve e Damon Hill. Stiamo parlando del ritorno del motore Reanault che sostituisce la Cosworth nella fornitura dei motori V8. Sicuramente un sacrificio in più in termini di costi considerando l’addio di molti sponsor, sopra tutti quello dell’ AT&T, sponsor ufficiale da molti anni, ma un passo in avanti in termini di prestazioni che nel team si augurano possa portare la vettura a lottare per le prime posizioni, cosa che in una scuderia vincente come la Williams manca da molti anni.

    Dalle primisime immagini non sembrano esserci molte novità con l’auto che l’ha preceduta, la FW33, a parte l’ormai noto scalino sul muso adottato da tutti i team ad eccezione della sola McLaren, e le pance, che per effetto del nuovo regolamento sugli impatti laterali, sono state ristrette e di molto accorciate. Molto accentuata anche la pinna sul cofano motore, che non presenta la famosa “tromba” stile Red Bull, mentre gli scarichi per il momento sono stati nascosti.

    Si saprà e si vedrà di più durante l’inizio dei test, ai quali prenderà parte per primo Pastor Maldonado che lascerà spazio nei giorni successivi a Bruno Senna. L’obiettivo è migliorare il deludente risultato della scora stagione, il team si aspetta molto dai due piloti ufficilai che oltretutto avranno il difficile compito di non far rimpiangere l’addio di Rubens Barrichello passato alla Indy Car.

  • F1, presentata la Toro Rosso STR7, sorella minore della Red Bull

    F1, presentata la Toro Rosso STR7, sorella minore della Red Bull

    Dopo la Sauber C31 e la Red Bull RB8 questa di lunedì è stata giornata di presentazione anche per la nuova Toro Rosso, che per calare i veli alla sua nuova monoposto, come la scuderia svizzera ha scelto il palcoscenico di Jerez de la Frontera dove domani inizierà la prima sessione di test pre stagionali che daranno il via alla nuova stagione di F1.

    La nuova vettura, progettata per il terzo anno consecutivo nella sede di Faenza, si chiamerà Toro Rosso STR7, e sarà affidata alla nuova coppia di piloti Daniel Ricciardo e Jean-Eric Vergne, che hanno preso il posto di Sebastian Buemi, ritornato alla casa madre come test-driver, e dell’appiedato Jaime Alguersuari.

    Non è più una novità lo scalino sul muso di cui sono provviste tutte le vetture ad eccezione della sola McLaren, quindi anche la Toro Rosso, come la sorella maggiore Red Bull e le altre monoposto sarà dotata di questa soluzione. Il muso rimane comunque molto alto e sottile per favorire il passaggio dei flussi d’aria sotto la vettura, che, da quanto si può capire dalle prime immagini, avrà la configurazione aerodinamica già introdotta lo scorso anno con il doppio fondo.

    L’air box mantiene la linea della precedente auto anche se si può notare sotto la presa d’aria principale, un’altra apertura che farebbe pensare ad un doppio air box al fine di favorire l’entrata dell’aria all’interno della vettura e migliorarne il raffreddamento del motore, che come negli anni scorsi sarà fornito dalla Ferrari.

    Interessante anche la parte posteriore della vettura con gli scarichi che soffiano nella parte conclusiva del cofano motore e che non sono integrati nel profilo aerodinamico (come sulla McLaren e sulla Ferrari ad esempio), e il cambio più lungo rispetto a quello della STR6, copiato dalla Red Bull per migliorare l’assetto aerodinamico.

    Sicuramente l’obiettivo della casa di Faenza sarà migliorare l’ottavo posto dello scorso anno, chiuso alle spalle della Sauber per un solo punto. Il progetto è consolidato e da molti anni la Toro Rosso si sta dimostrando un’auto di buon livello ma il punto interrogativo più grande di quest’anno saranno sicuramente i due piloti, Ricciardo che nella passata stagione al volante di una HRT ha cominciato a prendere confidenza con le vetture di F1 disputando 11 Gran Premi subentrando a campionato in corso a Karthikeyan, e l’esordiente Vergne che ha fatto intravedere grandi cose nei test di fine stagione ad Abu Dhabi al volante della Red Bull. Tutto il team ha fiducia nelle loro potenzialità: “La STR7 è la terza vettura progettata, costruita e assemblata completamente da Toro Rosso. Abbiamo investito un sacco di soldi per costruire le infrastrutture e spero che i risultati saranno buoni, nella stagione ormai prossima. Questo investimento è stato possibile solo perche’ abbiamo partner forti”, ha detto il team principal Franz Tost durante il lancio. “Domani usciamo per la prima volta con la nuova vettura ed è sempre qualcosa di molto speciale. Abbiamo due nuovi piloti altamente qualificati e sono convinto che entrambi faranno un ottimo lavoro. L’anno scorso ci siamo classificati ottavi tra i costruttori, quest’anno speriamo di fare meglio”.

    I primi giri verranno effettuati domani mattina da Daniel Ricciardo. Poi nell’ultimo giorno toccherà a Vergne continuare il lavoro di sviluppo della nuova macchina.

  • F1, presentata a Jerez la Sauber C31

    F1, presentata a Jerez la Sauber C31

    E’ stata presentata in mattinata la nuova Sauber che prenderà parte al prossimo Mondiale 2012 di Formula 1. La nuova nata della casa svizzera è la sesta in ordine di presentazione ufficiale ad essere stata svelata e si chiamerà  Sauber C31 continuando la denominazione che l’ha distinta negli scorsi anni.

    I due confermatissimi piloti ufficiali, che molto bene avevano fatto lo scorso anno, Kamui Kobayashi e Sergio Perez, hanno tolto i veli alla nuova vettura sul circuito di Jerez de la Frontera dove da domani prenderanno parte ai primi test ufficiali della nuova stagione tutte le scuderie di Formula 1.

    Così come nelle altre vetture, eccezion fatta per la McLaren, anche la nuova C31, orfana da pochi giorni dell’ormai suo ex direttore tecnico James Key passato alla 24ore di Le Mans, è dotata dello scalino sul muso che divide la scocca dalla parte anteriore del musetto, che è molto più sottile e allungato rispetto alle altre “brutte”.

    Modificate anche le pance laterali, che sono molto più strette rispetto alla monoposto dello scorso anno per favorire il passaggio d’aria nella parte anteriore della vettura, ed è proprio in questa zona che si possono notare le novità più evidenti della nuova Sauber. Innanzitutto gli scarichi, che come da regolamento non potranno più soffiare sul diffusore, sono stati carenati vicino al cofano motore che ha una parte terminale non più a “tromba” in stile Red Bull, ma più corta e stretta in modo da lasciare più spazio possibile al passaggio d’aria verso l’ala posteriore. Sotto il cofano invece sarà montato come negli ultimi anni il motore Ferrari.

    Cambiato anche il sistema delle sospensioni che come la maggior parte dei team, eccetto la Ferrari che ha optato per una doppia soluzione pull-rod, sara push-rod all’anteriore e pull-rod al posteriore con un unico ancoraggio per il triangolo superiore. Inedita anche la soluzione nella parte inferiore dell’ala posteriore che esibisce uno strano soffiaggio a cui gli ingegneri della casa di Hinwill hanno dedicato grande attenzione al fine di recuperare e generare carico aerodinamico nella parte posteriore della vettura.

    Di sicuro le premesse sembrano essere abbastanza buone e incoraggianti, le linee della nuova Sauber non sono più squadrate come quelle della vecchia vettura ma hanno una forma più lineare. Si riparte dal settimo posto ottenuto lo scorso anno ai danni della Toro Rosso, scavalcata proprio nell’ultimo Gran Premio, e l’obiettivo dichiarato dal team Principal Peter Sauber è quello di portare la vettura a punti in ogni GP. Le premesse ci sono tutte considerando le potenzialità di due piloti promettenti come Kobayashi e Perez. Il primo, ormai alla sua terza stagione in F1, ha fin’ora mostrato di essere molto veloce e abile nei sorpassi, e il secondo, di scuola Ferrari e di indiscutibile talento, ha dimostrato di essere sempre costante nel passo di gara e nel giro singolo. Se anche la vettura quest’anno sarà di buon livello potremmo davvero assistere ad un ulteriore salto in avanti della casa svizzera.

  • F1, svelata la nuova Red Bull RB8, la vettura da battere

    F1, svelata la nuova Red Bull RB8, la vettura da battere

    La fitta giornata di presentazioni delle nuove vetture di Formula 1 continua. Dopo la Sauber C31, svelata sul circuito di Jerez dove da domani saranno impegnate tutte le scuderie del mondiale 2012, è toccato alla Red Bull campione del mondo in carica togliere i veli alla nuova creatura che parteciperà al prossimo campionato del mondo. La presentazione è avvenuta sul sito ufficiale della scuderia anglo-austriaca, che come la Ferrari (anche se per la Rossa la scelta è stata forzata a causa del maltempo) ha scelto il web come mezzo di divulgazione delle immagini della nuova vettura.

    L’ottava vettura del team di Milton Keynes, sesta progettata dal genio Adrian Newey, si chiamerà appunto  Red Bull RB8, e sarà l’arma con la quale Sebastian Vettel e Mark Webber cercheranno di ripetere le imprese straordinarie dello scorso anno. Dalle prime immagini non si notano molte differenze visive con l’auto che l’ha preceduta, per questo motivo dovrebbe essere una logica conseguenza della vettura dello scorso anno, ma la differenza più importante è che anche sulla nuova Red Bull sarà presente il muso ad ornitorinco, con il famoso scalino verso il basso a dividere la parte dell’abitacolo con la parte anteriore del musetto. Sulla Red Bull questa soluzione pare essere diversa rispetto alla Ferrari F2012 e come sulla nuova Lotus E20 il gradino sembra molto scavato nella sua parte più interna per permettere il passaggio dei flussi d’aria.

    L’altra novità riguarda inevitabilmente gli scarichi, che per effetto delle nuove norme della FIA non possono soffiare più sul diffusore per creare carico aerodinamico. In questo caso sulla Red Bull sono stati posizionati (momentaneamente) alla fine del cofano motore indirizzati sull’ala intermedia. Ma è molto probabile che su questa soluzione vengano adottate delle modifiche già a partire dalla prima sessione di test in programma domani mattina a Jerez. Per il resto tutto confermato, senza variazioni per quanto riguarda le sospensioni che presentano i confermatissimi schemi push-rod per quanto riguarda le anteriori e pull-rod per le posteriori.

    Auto che vince non si cambia e proprio per questo motivo in casa Red Bull l’obiettivo è confermare il dominio delle ultime due stagioni, anche se, ripartendo da zero grazie ai nuovi regolamenti, sarà più difficile affermarsi. E’ di questo avviso Sebastian Vettel che comunque vuole riuscire nell’impresa di imporsi per il terzo anno consecutivo, cosa che è riuscita soltanto a due grandi della Formula 1, ovvero Juan Manuel Fangio e Michael Schumacher:

    “Mi aspetto di essere ancora campione del mondo alla fine del Mondiale ma non posso dirlo con sicurezza perchè quest’anno siamo ripartiti da zero e mi aspetto dei distacchi molto ristretti con gli avversari. Pensando alla stagione 2011 sento che abbiamo fatto qualcosa di straordinario, e non sarà facile quest’anno ripetere ogni gara e finire sempre sul podio. Cercheremo di dare il 100% anche con la nuova RB8”.