Autore: Fabio Galante

  • Premier League, Silva decide City Arsenal. Lo United tiene, frena il Chelsea

    Premier League, Silva decide City Arsenal. Lo United tiene, frena il Chelsea

    La sedicesima giornata di Premier League vede le due di Manchester conquistare i tre punti e allungare il passo sulle inseguitrici, soprattutto sul Chelsea fermato in traferta dal Wigan. Il Manchester City di Roberto Mancini esce vittorioso dalla difficile sfida casalinga contro l’Arsenal, che arrivava da un ottimo periodo in campionato. I Citizens dopo un primo tempo in cui si sono resi pericolosi un paio di volte con El Kun Aguero trovano il gol della vittoria con David Silva su iniziativa sulla sinistra di Balotelli. Con questa vittoria il City consolida il suo primato in classifica, allontanando gli spettri dellla prima sconfitta in campionato di lunedì scorso con il Chelsea, del caso Tevez e della lite fra Balotelli e Richards in allenamento, e tenendo i cugini dello United a due punti di distanza. I Red Devils hanno espugnato il campo del QPR per 0-2, andando in vantaggio al primo minuto con Rooney in tuffo du testa su assist di Valencia e raddoppiando con Carrick al 55′, che dopo una galoppata di quaranta metri mette la palla sul primo palo, gran gol e continua la rincorsa al City.

    Silva sempre più protagonista della Premier League | ©ANDREW YATES/Getty Images
    Il Chelsea di Villa-Boas riesce a prendere un solo punto dalla trasferta sul campo del Wigan. I Blue passano in vantaggio con Sturridge al 59′, autore di un gran gol, con controllo di sinistro su lancio lungo e diagonale di destro. Il giovane attaccante non smette di stupire ma il Chelsea subisce il pareggio dei padroni di casa all’88’ con rete di Gomez che vanifica tutti gli sforzi fatti dai londinesi per rifarsi sotto alle due di Manchester. In zona Champions Tottenham e Liverpool vincono, i nord-londinesi conquistano i tre punti in casa contro il Sunderland con gol dell’uomo mercato Pavlyuchenko e i Reds espugnano il Villa Park con reti di Bellamy e Skrtel, piazzandosi sesto posto a meno 3 dal Chelsea.

    PREMIER LEAGUE I RISULTATI 16 GIORNATA
    BLACKBURN-WBA 1-2
    EVERTON-NORWICH 1-1
    FULHAM-BOLTON 2-0
    NEWCASTLE-SWANSEA 0-0
    WOLVES -STOKE 1-2
    WIGAN-CHELSEA 1-1
    MANCHESTER CITY-ARSENAL 1-0
    QPR-MANCHESTER UNITED 0-2
    TOTTENHAM-SUNDERLAN 1-0
    ASTON VILLA-LIVERPOOL 0-2

    CLASSIFICA
    MANCHESTER CITY 41, MANCHESTER UNITED 39, TOTTENHAM 34, CHELSEA 32, ARSENAL 29, LIVERPOOL 29, NEWCASTLE 27, STOKE 24, NORWICH 20, ASTON VILLA 19, SWANSEA 18, FULHAM 18, WBA 18, EVERTON 17, QPR 16, SUNDERLAND 14, WOLVES 14, WIGAN 13, BLACKBURN 10, BOLTON 9.

  • Napoli Chelsea, pregi e difetti dei Blue. Il faro è Mata

    Napoli Chelsea, pregi e difetti dei Blue. Il faro è Mata

    Andre Villas-Boas nella giornata di venerdì aveva dichiarato che le due squadre che avrebbe volentieri evitato nel sorteggio per gli ottavi di finale di Champions erano le italiane, temendo soprattutto il Milan di Allegri. Il manager portoghese ha evitato i rossoneri, ma andrà ad affrontare il Napoli, che ha eliminato il Manchester City nel girone, e che ha fatto una grossa impressione qui in Inghilterra soprattutto grazie alla prova offerta all’Etihad Stadium. Il Chelsea sta disputando una stagione un po’ particolare, altalenante nei risultati e soprattutto con un nuovo manager che sta mettendo sullo stesso piano tutti i giocatori a disposizione senza nessun timore verso i senatori, applicando una regolare rotazione e dando spazio a chi in allenamento dimostra di meritare il posto. In settimana Villa-Boas ha risposto in conferenza stampa a domande riguardo Frank Lampard e Fernando Torres. Per quanto riguarda il centrocampista, che è stato escluso dall’undici iniziale contro Valencia e Manchester City, il manager portoghese ha detto che nessuno ha il posto garantito in squadra, anche se Lampard è probabilmente il giocatore più rappresentativo nella storia del club. Per quanto riguarda Torres, che alcune voci di mercato lo vedevano in vendita a gennaio per 20 milioni di sterline (30 milioni in meno rispetto al prezzo di acquisto), Villas-Boas ha dichiarato di avere tutta la pazienza del caso e che El Nino tornerà a segnare come ha sempre fatto in carriera.

    Juan Mata è il cervello del Chelsea | ©Laurence Griffiths/Getty Images
    Un punto di forza che deve preoccupare il Napoli di Mazzarri è sicuramente la maggiore esperienza in campo internazionale del Chelsea, che nelle ultime otto edizioni di Champions League dopo l’acquisto della società da parte di Abramovich, ha sempre combattuto quasi fino alla fine, senza mai riuscire però a vincere la competizione, avendo raggiunto come massimo risultato la finale persa ai rigori contro il Manchester United. Dopo lo spostamento di Ivanovic al posto di Luiz in mezzo alla difesa al fianco di Terry, la squadra sembra meno vulnerabile. Il brasiliano idolo dei tifosi è stato protagonista di molti errori dall’inizio della stagione e il serbo garantisce più solidità con Bosingwa sulla destra e Cole a sinistra. Altri due giocatori chiave dei Blues sono Sturridge e Mata. Il giovane inglese è la rivelazione della stagione, iniziando in punta di piedi e poi piano piano a forza di prestazioni e gol pesanti si è conquistato il posto in squadra sulla detra del tridente. Mata è l’amuleto di Villa Boas, lo spagnolo dall’inizio della stagione ha fatto vedere numeri da fuoriclasse, con assist e reti decisive, trascinando nel vero senso della parola il Chelsea agli ottavi di Champions e tenendo la squadra a galla in campionato.

    Una pecca dei Blues è il centravanti, nonostante in rosa ci siano Drogba e Torres, le reti del bomber di razza mancano al Chelsea. Lo spagnolo ha iniziato la stagione giocando con continuità, trovando la rete solo tre volte e fornendo prove opache, come se fosse un corpo estraneo alla squadra, sbagliando anche gol clamorosi come quello all’Old Trafford. Nelle ultime sette partite Villa-Boas ha sempre schierato Drogba, che sta lentamente ritrovando la forma e la continuità ma sta segnando anche lui con il contagocce, se si esclude la doppietta in Champions con il Valencia. Al momento l’ivoriano sta meglio, ed è il centavanti di riferimento del Chelsea.

    I Blues hanno vinto il proprio girone mettendosi alle proprie spalle Bayer Leverkusen e Valencia, anche se la qualificazione non è stata per niente facile. I Blues sono stati costretti a vincere all’ultima giornata per qualificarsi, e solo grazie a un pareggio del Leverkusen in casa del Genk hanno vinto il girone. Il Napoli in questo scontro di ottavi di finale è leggermente sfavorito, soprattutto per lo spessore dei giocatori del Chelsea in campo internazionale, anche se non è più la squadra degli ultimi anni, e gli uomini di Mazzarri soprattutto al San Paolo nell’andata hanno la possibilità di costruire la qualificazione, giocando in velocità e aggressività, perchè il Chelsea ha dimostrato di soffire molto la pressione in maggior modo in trasferta.

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  • Milan Arsenal: Van Persie, Theo Walcott e Ramsey i gioielli di Wenger

    Milan Arsenal: Van Persie, Theo Walcott e Ramsey i gioielli di Wenger

    Saranno i Gunners gli avversari del Milan agli ottavi di finale di Champions. L’Arsenal dopo un inizio di stagione fallimentate in Premier Leaugue, toccando il fondo contro il Manchester united all’Old Trafford perdendo per 8-2, negli ultimi due mesi e mezzo si è rimesso in carreggiata vincendo sette delle ultime otto partite in campionato, soprattutto grazie alla strepitosa vena realizzativa di Van Persie, capocannoniere del campionato. In Champions League ha avuto un andamento regolare, vincendo il girone con una giornata di anticipo mettendosi alle spalle il Marsglia e il Borussia Dortmund.

    Aaron Ramsey faro dell'Arsenal ©Getty Images
    La squadra di Wenger ora ha ritrovato un’identità, dopo aver sofferto tantissimo le partenze di Fabregas tornato alla casa madre Barcelona e Nasri al Manchester City. Il punto di forza in assoluto dei Gunners è capitan Van Persie, che sta segnando ogni volta che scende in campo, ora che ha raggiunto la sua maturità calcistica è uno dei centravanti più forti in circolazione. In mezzo al campo il Milan dovrà essere bravo a bloccare il cervello della squadra Ramsey, da cui partono tutte le trame di gioco, e sulla destra Theo Walcottè un pericolo costante e Allegri dovrà trovare un modo di fermarlo, in un punto del campo dove il Milan soffre sempre un po’.

    Il punto debole dell’Arsenal è sicuramente la giovane età e l’esuberanza dei giovani, visto che spesso nell’undici iniziale ci sono giocatori appena ventenni. Il Milan potrà sicuramente giocare su questo, avendo in rosa pedine che a livello di personalità non hanno niente da temere, come i vari Ibrahimovich e Seedorf. I rossoneri sono sicuramente favoriti, e dovranno cercare di non prender reti in casa nella partita di andata, cercando di sfruttare anche la vulnerabilità difensiva dell’Arsenal, che il gol lo prende quasi sempre. Sicuramente Allegri vorrà riscattare l’eliminazione agli ottavi dello scorso anno proprio contro un’inglese, il Tottenham che con un gol di Crouch a San Siro conquistò la qualificazione.

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  • Riscatto Blue, Chelsea Manchester City 2-1

    Riscatto Blue, Chelsea Manchester City 2-1

    Si chiude la quindicesima giornata di Premier League con l’attesissimo monday night fra Chelsea Manchester City. A Londra in tutta la settimana è salita la febbre per questo match che era un vero banco di prova per i Blues, per dimostrare che la stagione non è fallimentare e che sono sempre li a dire la propria sia in campionato sia in Champions League. Dopo la brillante prova contro il Valencia e il passaggio agli ottavi in Europa, allo Stamford Bridge arrivano i Citizens, forti del primato in classifica e dell’imbattibilità, avendo pareggiato solo due volte e poi sempre vinto. Villa Boas tiene fuori dal primo minuto Lampard scegliendo ancora il giovane spagnolo Romeu a dettare i tempi del gioco, affiancato da Raul Mereiles e Ramires, a supportare il trio avanzato formato da Mata, Sturridge e Drogba, preferito ancora a Torres. Mancini butta nella mischia dal primo minuto Balotelli e non Dzeko accanto ad Aguero, nonostante l’ennesima bravata dell’ex nerazzurro, con in appoggio Silva e Milner e a fare da muro davanti alla difesa i soliti Barry e Yaya Toure.

    Villas Boas Chelsea Manchester City 2-1 | ©Julian Finney/Getty Images
    Pronti via e il Manchester City è già in vantaggio. Al primo minuto Aguero riceve la palla sulla trequarti e manda in profondità Balotelli che brucia sulla scatto Terry e Ivanovic e a tu per tu con Cech non sbaglia aggirando il portiere ceco e appoggiando la palla in rete. 1-0 e classica esultanza provocatoria di SuperMario. Il Chelsea è ovviamente stordito e rischia di prendere ancora gol in paio di occasioni con Aguero che riesce sempre a sgusciare fra i colossi della difesa del Chelsea senza però avere fortuna al tiro. Il City gioca in modo brillante i primi 20 minuti, con tranquillità e con vera autorità da prima della classe, facendo girare bene il pallone fra tutti i reparti e rendendo incapace il Chelsea di reagire. Il Chelsea di tanto in tanto prova qualche sortita soprattutto con l’esuberanza di Sturridge sulla destra e con la classe di Mata, ma l’azione spesso è troppo prevedibile e poco fluida, con Romeu che andava sempre a raccogliere la palla schiacciato sulla linea di difesa. L’unica sortita degna di nota è una conclusione di Drogba su cui Hart salva in calcio d’angolo. Il primo tempo scorre fino al 34′, quando il solito Sturridge sulla destra punta e salta secco Clichy e crossa forte nel mezzo e Raul Meireles si avventa sulla palla e segna al volo, 1-1 e lo Stamford esplode, il Chelsea è di nuovo in gara grazie a un altro numero del giovane attaccante esterno.

    Il primo tempo finisce sul risultato di 1-1 e la ripresa si apre con un altro copione rispetto alla prima frazione, il Chelsea è molto più motivato e più propositivo e il City abbassa il baricentro cercando solo di contenere, al punto che sia Balotelli sia Aguero non si vedono quasi mai coinvolti nel gioco. Nonostante questo il Chelsea non riesce a creare granchè, tranne una conclusione di Sturridge che finisce di poco alta, e una punizione di Drogba che va abbastanza lontana dalla porta di Hart. Al minuto 58′ c’è la svolta della gara con l’espulsione per somma di ammonizioni di Clichy, che stende Ramires lanciato sulla trequarti. Con il City in 10 uomini Mancini è costretto a togliere El Kun Aguero e a mettere Kolo Toure per riformare la difesa a quattro, e dopo qualche minuto una volta che il Chelsea in superiorità numerica inizia a crederci davvero, toglie anche Silva per De Jong, isolando del tutto Balotelli in avanti a lottare con Terry e Ivanovic. Il City a questo punto sembra contenere bene il Chelsea bloccando tutti i canali di rifornimento per Mata e gli altri attaccanti, fino a quando all’82 ancora Sturridge crea scompiglio nella difesa del City arrivando al tiro e colpendo il braccio di Lescott. Per l’arbitro non ci sono dubbi, è rigore e dal dischetto si presenta Lampard, entrato al posto di Raul Meireles, e non sbaglia. 2-1 e la partita è chiusa, nonostante qualche tentativo del City che non porta a niente più di qualche mischia in area. Il Chelsea amministra fino al 94′, e si porta così a meno 7 dai Citizens e si ripresenta in piena corsa Champions League, rimettendosi davanti all’Arsenal e a pari del Tottenham. Per il City arriva la prima sconfitta in campionato, cosa che ci può anche stare dopo quattordici partite impeccabili e comunque avendo perso in casa del Chelsea, che nonostante le difficoltà incontrate fino ad ora è sempre potenzialmente una delle prime tre forze del campionato.

    Tabellino
    Chelsea Manchester City 2-1

    1′ BALOTELLI, 34′ RAUL MEIRELES, 82 LAMPARD (PEN).
    CHELSEA: CECH, BOSINGWA, TERRY, IVANOVIC, COLE, RAUL MEIRELES (LAMPARD), RAMIRES (MALOUDA), ROMEU, MATA (MIKEL), STURRIDGE, DROGBA.

    MANCHESTER CITY: HART, ZABALETA, LESCOTT (DZEKO), KOMPANY, CLICHY, BARRY, YAYA TOURE, SILVA (DE JONG), MILNER, BALOTELLI, AGUERO (KOLO TOURE).

    MAN OF THE MATCH: STURRIDGE. Come in tutto questo inizio di stagione dimostra di essere decisivo e di dimostrare che merita il posto fisso in squadra nel tridente di attacco. Clichy ha faticato e non poco a stargli dietro, e ha segnato la partita con l’assist per il pareggio di Raul Meireles e procurando il rigore della vittoria.

    PEGGIORE IN CAMPO: YAYA TOURE. Di solito uno tra i migliori se non il migliore, stasera stecca completamente la partita venendo continuamente messo nel mezzo dal centrocampo del Chelsea, molto più dinamico di lui e del compagno di reparto Barry. Toure macchia la sua partita anche con due brutti gesti ai danni di Mata, prima scalciandolo quando lo spagnolo è ancora a terra e poi mettendogli le mani in faccia. Trasferta londinese da dimenticare.

  • Premier League, reazione United. Occhi su Chelsea-City

    Premier League, reazione United. Occhi su Chelsea-City

    Si è giocata oggi la quindicesima di Premier League in attesa del big match di lunedì sera tra Chelsea e Manchester City. Gli occhi oggi pomeriggio erano puntati sul Manchester United, che dopo l’eliminazione dalla Champions League contro il Basilea, doveva oggi dare segno di ripresa di fronte ai propri tifosi. E così è stato contro il Wolverhampton, vincendo per 4-1 con doppiette di Nani e di Rooney e le reti potevano essere di più.

    Wayne Rooney | ©Getty Images

    I Wolves forse speravano di affrontare una squadra ancora stordita e stanca dall’eliminazione di Coppa, invece ha trovato uno United determinato a ripartire e a inseguire il City, sperando anche in un regalo del Chelsea lunedì sera. L’uno a zero è un gran gol di Nani, che salta due uomini sulla sinistra, poi converge sul destro e fa secco il portiere sul primo palo. Il raddoppio è sempre nel primo tempo con Rooney che riceve una palla da Carrick, calcia dal limite una palla insidiosa che si insacca in rete, 2-0 e risultato che chiude il primo tempo. A inizio di ripresa i Wolves accorciano le distanze con Fletcher con un bel colpo di testa, ma lo United dopo un altro paio di tentativi non andati a buon fine trova il 3-1 ancora con Nani bravo a sfruttare in mezzo all’area un assist di Valencia, autore di un’ottima partita e anche del suggerimento per il 4-1 di Rooney. Ora i Red Devils si trovano a meno 2 dalla capolista City, con una partita in più e tutte le energie da buttare in campionato.

    L’Arsenal continua la sua risalita in classifica piazzandosi al quarto posto, vincendo oggi all’Emirates Stadium una partita non facile contro l’Everton. Dopo più di un’ora di gioco e vari tentativi, soprattutto con Theo Walcott, è arrivato il solito gol di bomber Van Persie, capocannoniere del campionato con 15 reti. Oggi l’attaccante olandese ha segnato un vero e proprio Eurogol, calciando al volo sul secondo palo dopo assist di Song. Il Liverpool riesce a battere il QPR per 1-0 in casa, con rete di Suarez che tiene i suoi aggrappati al sogno quarto posto, e il Newcastle perde contro il Norwich per 4-2 e precipita al settimo posto, nonostante la doppietta di Ba.

    RISULTATI
    Arsenal-Everton 1-0 (Van Persie)
    Bolton-Aston Villa 1-2 (Klasnic B, Albrighton AV, Petrov)
    Liverpool-QPR 1 0 (Suarez)
    Manchester United-Norwich 4-1 (Nani 2, Rooney 2, Fletcher)
    Norwich-Newcastle (Hoolahan, Holt 2, Morison, Ba 2)
    Swansea-Fulham 2-0 (Sinclair, Graham)
    WBA-Wigan 1-2 (Reid WBA, Gomes W, Moses W)

    CLASSIFICA
    Manchester City 38, Manchester united 36, Tottenham 31, Arsenal 29, Chelsea 28, Liverpool 26, Newcastle 26, Aston Villa 19, Norwich 19, Stoke 18, Swansea 17, Everton 16, QPR 16, Fulham 15, WBA 15, Wolverhampton 14, Wigan 12, Sunderland 11, Blackburn 10, Bolton 9.

  • Champions League: notte da incubo per Manchester

    Champions League: notte da incubo per Manchester

    Il mercoledì di Champions ha decretato il fallimento delle due inglesi che stanno dominando la Premier League: Manchester United e Manchester City si piazzano rispettivamente terze nei propri gironi e si dovranno accontentare dell’Europa Leaugue, competizione di tutto rispetto ma per colossi come le squadre di Ferguson e Mancini è una misera competizione, sia a livello economico, dopo tutti gli investimenti fatti, sia come prestigio. The Times oggi scrive: “Christmas gift neither club wanted: Channel 5!“, deridendo City e United ora costrette a partecipare all’Europa Leauge, andando in onda da ora in avanti il giovedì su Channel 5.

    I Red Devils non sono riusciti a qualificarsi in un girone che francamente avrebbero dovuto vincere non a punteggio pieno, ma quasi. Si sono piazzati alle spalle di Benfica e Basilea, steccando partite casalinghe, soprattutto quella del pareggio con il Basilea.

    Rooney durante Basilea – Manchester United | © FABRICE COFFRINI / Getty Images

    Il Manchester United dopo il sorteggio è apparso come rilassato, ed è sceso in campo con una certa superiorità di chi la Champions l’ha già vinta e che comunque con i nomi e con la storia sarebbe andato avanti. Ma così non è stato, sulla sua strada ha trovato un solido Benfica che ha vinto il girone, con tre vittorie e tre pareggi, subendo solamente quattro reti, e un sorprendente Basilea che ha messo l’anima in campo, proprio quella che è mancata ai ragazzi di Ferguson.

    La stagione per i Red Devils era partita a gonfie vele, con Rooney che segnava a grappoli ed Young e Nani erano imprendibili. Dopo la vittoria casalinga contro il Chelsea in molti in Inghilterra avevano predetto un’altra stagione tinta di bianco e rosso. Ma il fattaccio che ha coinvolto Rooney in nazionale, con la squalifica di tre giornate all’Europeo (c’è stata la riduzione a due giornate dopo l’appello della Federazione inglese), e la disfatta in casa nel derby con il City ha inceppato qualcosa nella macchina perfetta di Ferguson. Sicuramente in questa fase a gironi ci si aspettava di più da Rooney, che quando ha la testa sgombra da problemi personali è decisivo ed è il vero trascinatore e bomber della squadra. Senza i suoi gol lo United sta un po faticando a trovare la porta, e per quanto riguarda la difesa ha steccato Rio Ferdinand, che sta iniziando a sentire un po’ il peso dell’età e della pressione di non avere più il posto fisso nel club e in nazionale. Le poche note positive arrivano da Phil Jones, che anche ieri come in campionato sta dimostrando che sarà il capitano del futuro. Può giocare in mezzo al campo, esterno di difesa o centrale, e oltre alle doti tecniche e fisiche sta dimostrando una grande forza caratteriale.

    Il Manchester City esce dalla Champions con una vittoria di prestigio con la capolista del girone Bayern Monaco, che però poco consola Mancini e i tifosi dei Citizens. Anche il City si piazza terzo nel gruppo, alle spalle del Bayern che ha dominato e giocato bene, e dietro al Napoli, che ha giocato alla grande le 6 partite. Il bilancio per il Mancio è tre vittorie, un pareggio e due sconfitte, per un totale di dieci punti. I Citizens devono recrminare con loro stessi per la prima partita del girone, quella del pareggio con il Napoli, dove la squadra di Mazzarri giocò una grande gara, con il City in campo un po’ impaurito che trovò il pareggio solo su punizione con Kolarov.

    Altri punti importanti persi per strada sono quelli in Germania, dove il City scese in campo senza grinta e determinazione e si fece asfaltare dai bavaresi. Le note dolenti sono che ancora la squadra anche se fortissima ha dei limiti di personalità, limiti che fanno la differenza in Champions League. Problema su cui Mancini dovrà lavorare sul campo, intanto provando a vincere l’Europa League e la Premier League, così da dare confidenza ai giocatori e nel potenziale della squadra. L’uomo in più è stato Silva, vero trascinatore di questa stagione, ogni volta trasforma l’azione in un pericolo e in qualcosa di magico, come la rete realizzata ieri sera, vero colpo da campione.

    GRUPPO A: Bayern Monaco 13, Napoli 11, Manchester City 10, Villareal 0.

    GRUPPO C: Benfica 12, Basilea 11, Manchester United 9, Otelul Galati 0.

  • Premier League cinquina City, riscatto Chelsea

    Premier League cinquina City, riscatto Chelsea

    Il sabato di Premier League scorre tranquillo per le Big. Il Manchester City di Roberto Mancini sembra non avere rivali in patria, oggi all’Ethiad Stadium la vittima di turno era il piccolo Norwich che si è preso ben cinque reti dai citizens. A sbloccare il risultato nel primo tempo è stato il solito Aguero, che in mischia in area dopo un assist di Richards mette la palla nell’angolino con un astuto tocco di punta. Nella ripresa il City raddoppia, grazie alla papera del portiere del Norwich su un’innocua punizione di Nasri che sigla il suo secondo gol in campionato. A questo punto il City dilaga, andando sul 3-0 con Yaya Toure, poi Morison accorcia le distanze ma Balotelli va ancora a segno, facendo gol di spalla dopo la ribattuta del portiere, e a chiudere i conti per il Manchester 5-1 è Johnson. I Citizens volano a 38 punti, 5 punti in più dei Red Devils che riescono a tenere botta ai cugini espugnando per 0-1 il Villa Park con rete di Jones.

    Balotelli a segno di spalla | ©Getty Images

    La squadra che ormai non è più una sorpresa è il Tottenham, terzo in classifica ma con una partita in meno. Virtualmente gli Spurs sarebbero secondi a più uno sulla squadra di Ferguson. Oggi il team del nord di Londra ha steso con un netto 3-0 il Bolton, sempre più in crisi in zona retrocessione; a segno per gli Spurs Bale, Lennon e Defoe. Chi senza dubbio respira una boccata d’aria fresca e riprende un po’ di serenità è il Chelsea di Villa Boas, in vista anche della delicatissima partita di Champions con il Valencia. Oggi i Blues hanno espugnato S. James Park per 0-3, anche se il risultato fa intendere una netta vittoria, il Newcastle non ha certo meritato di perdere, con un paio di miracoli di Cech e due legni colpiti. Il Chelsea sblocca il risultato nel primo tempo con gol di Drogba di testa sull’ennesimo assist al bacio di Juan Mata. In tutta la ripresa il Newcastle cerca il pareggio, ma la sfortuna e Cech gli si mettono davanti e all’89 arriva il raddoppio in contropiede di Kalou su assist di Torres e al ’91 addirittura il 3-0 con Sturridge, che anche oggi ha disputato una bella partita, conquistandosi un posto stabile in squadra. Ora i Blues aspettano il match dentro o fuori di Champions con il Valencia, e poi gli incontri delicatissimi di campionato contro Tottenham e Manchester City.

    Risultati e Marcatori della Premier League

    Newcastle-Chelsea 0-3 (Drogba, Kalou, Sturridge)
    Blackburn-Swansea 4-2 (Yakubu 4, Lita, Moore)
    Manchester City-Norwich (Aguero, Nasri, Yaya Toure, Balotelli, Johnson, Morison (N))
    QPR-WBA 1-1 (Helguson, Long)
    Tottenham-Bolton 3-0 (Bale, Lennon, Defoe)
    Wigan-Arsenal 0-4 (Arteta, Vermaelen, Gervinho, Van Persie)
    Aston Villa-Manchester United 0-1 (Jones)

  • Carling Cup, tonfo casalingo del Manchester United eliminato dal Criystal Palace

    Carling Cup, tonfo casalingo del Manchester United eliminato dal Criystal Palace

    Il Crystal Palace passa contro tutti i pronostici all’Old Trafford battendo nei quarti di finale di Carling Cup per 2-1 il Manchester United. Ferguson cambia per 10/11 la formazione che ha pareggiato 1-1 sabato con il Newcastle, confermando solo Fabio sull’out di destra. Dal primo minuto si rivede Macheda, affiancato dal bulgaro Berbatov.

    Manchester United | © Alex Livesey/Getty Images

    Il primo tempo è bloccato con rare sortite offensive da parte dei padroni di casa che dovrebbero fare la partita, ma il Crystal Palace è messo bene in campo e chiude ogni spazio, giocando con una grinta e una determinazione degne dell’Old Trafford. Bisogna attendere il 20′ per vedere i Red Devils in avanti, con due iniziative di Valencia, che prima serve perfettamente Berbatov che spreca al volo, e poi sempre l’esterno del Manchester serve Diouf, che in semirovesciata spara alto. Primo tempo condito soprattutto da infortuni, Fabio e Berbatov per il Manchester e Scannell e Moxey per il Palace.

    La ripresa si apre con il gol degli ospiti, con un vero e proprio eurogol di Ambrose, che dopo una percussione centrale calcia un missile da trenta metri all’incrocio dei pali, imparabile per Amos. Ma dopo appena 3′ Macheda si guadagna un calcio di rigore, giusto dopo la netta tirata di maglia del capitano del Palace McCarthy; dal dischetto va lo stesso attaccante e trasforma spiazzando il portiere. Gol importante per il giovane azzurro, che non riesce a trovare troppo spazio con tutti i fenomeni che gli stanno davanti, e soprattutto dopo il non gran rendimento avuto alla Samp.
    Dopo il pareggio, la partita non ha più molto da offrire, solo attacchi confusi e giocatori che iniziano ad accusare la stanchezza, e senza troppi brividi si arriva al 90′, con i supplementari da giocare.

    In apertura di primo tempo supplementare arriva il gol vittoria del Crystal Palace. Punizione calciata dalla sinistra e il nuovo entrato Murray nel cuore dell’area riesce a girare di testa la palla in rete trafiggendo Amos per la seconda volta e facendo esplodere il settore ospiti. Lo United avrebbe ancora il tempo per un disperato pareggio, ma il Palace si difende bene, chiude tutti gli spazi e soprattutto i ragazzi di Ferguson non riescono mai a costruire qualcosa di pericoloso, cercando troppo l’ultimo passaggio senza andare concretamente al tiro.
    Arriva il triplice fischio dell’arbitro e per il Crystal Palace continua il sogno, con una finale a questo punto possibile, visto che incontrerà il Cardiff in semifinale. L’altra semifinale vede di fronte Manchester City e Liverpool.

    Nel Manchester ha giocato uno spezzone di partita Paul Pogba, giovane talento francese, centrocampista di contenimento, che in scadenza di contratto potrebbe essere un obiettivo appetibile per il Milan. Il giovane centrocampista di nazionalità francese, è un classe 1993, dotato di un gran fisico e di un gran tiro dalla distanza, è anche obiettivo di altre big d’Europa, come il Manchester City.

  • Carling Cup crolla il Chelsea. Avanti Liverpool e City

    Carling Cup crolla il Chelsea. Avanti Liverpool e City

    Serata di Coppa di Inghilterra, con i quarti di finale di Carling Cup. Il programma offriva due grandi match, come Chelsea-Liverpool e Arsenal-Manchester City. Il Chelsea di Villa Boas, dopo la vittoria di sabato contro il Wolverhampton aveva l’occasione di dare continuità ai propri risultati e di prendersi la rivincita sul Liverpool dopo la sconfitta in campionato di due settimane fa. Ma come nei peggiori incubi, i Blues cadono ancora in casa, offrendo una prova opaca, senza mai essere realmente pericolosi, e rischiando così di dire addio in modo precoce a quasi tutti gli obiettivi stagionali, stagnando a -12 dal City in Premier, ora fuori dalla Carling Cup e costretti a vincere contro il Valencia per accedere alla fase successiva di Champions League.

    Villas Boas crolla in Carling Cup | ©Getty Images

    Villa Boas presenta dal primo minuto una squadra rivoluzionato rispetto al campionato, con Torres e Lukaku in avanti, Romeu e Lampard in mezzo al campo e Alex al posto di Terry al centro della difesa. Il Liverpool da parte sua, continua i progressi delle ultime settimane, dimostrandosi squadra compatta. I primi undici dei Reds sono praticamente gli stessi di due settimane fa, ad eccezione di Carroll al posto di Suarez in attacco, e del giovane Henderson che rimpiazza Adam alla regia. Il primo tempo è lento e non succede praticamente niente per i primi 20 minuti; a risvegliare il pubblico di Stamford Bridge è Alex in versione portiere, che mura un colpo ti testa di Carroll in area procurando un rigore, che lo stesso Carroll si incarica di calciare, sparando però in bocca a Turnbull che salva il risultato. L’unico spunto del Chelsea dalle parti di Reina è al 40′, quando Lukaku colpisce di testa un bel cross di Bosingwa, ma la palla sfila al lato.

    Il secondo tempo parte con un ritmo più sostenuto rispetto alla prima frazione. Il Chelsea è pericoloso in apertura con un colpo ti testa di David Luiz a botta sicura, ma il centrale del Liverpool Coates salva clamorosamente sulla linea. Al 60′ i Reds passano in vantaggio, il Chelsea traballa dietro e Henderson manda nel corridoio sulla destra Bellamy che serve una palla in mezzo per Maxi che la deve solo spingere in rete. Come in campionato l’argentino su assist di Bellamy sblocca il risultato. Il Chelsea è tramortito e non reagisce, e il Liverpool colpisce ancora chiudendo il conto match e qualificazione. Bellamy calcia una punizione dalla sinistra, Turnbull è indeciso e non esce, e Kelly indisturbato sul secondo palo segna di testa. 0-2 e match chiuso. La partita finisce, i Blues sono in crisi nera e il 6 dicembre c’è la partita contro il Valencia, per dare un senso a questa stagione, fino ad ora troppo discontinua, e con il manager portoghese circondato da punti interrogativi.

    L’altro quarto di Carling Cup in campo a Londra era Arsenal-Manchester City, con la capolista che passa in semifinale con il solito gol del Kun Aguero all’84 minuto, su assist di Johnson. Passa in semifinale anche il Cardiff che stende 2-0 il Blackburn. Ora si attende il match di stasera all’Old Trafford tra Manchester United e Cristal Palace per decretare l’ultima semifinalista.

  • Premier League, il Liverpool stende il Chelsea

    Premier League, il Liverpool stende il Chelsea

    In attesa di Tottenham-Aston Villa che chiuderà il programma della dodicesima giornata, tra ieri e oggi hanno giocato tutte le big di Premier League. I fari erano puntati sull’incontro di oggi pomeriggio a Stamford Bridge, tra Chelsea e Liverpool. La posta in palio era alta, sia per la rivalità tra le due squadre sia per non perdere ulteriore terreno dalle due di Manchester che stanno letteralmente dominando il campionato.

    Chelsea – Liverpool | © ADRIAN DENNIS/AFP/Getty Images

    Villas Boas ha schierato un 4-3-3 tenendo fuori Fernando Torres e buttando dentro Drogba, affiancato da Mata e Malouda, e sulla mediana Lampard a scandire i tempi di gioco con Ramires e Mikel. Il Liverpool si presenta più coperto, con il solo Suarez in avanti e con un folto centrocampo, con Lucas, Maxi Rodriguez, Adam e Kuyt.

    La partita inizia con ritmi altissimi, con il Chelsea che prova a condurre il gioco e a creare qualche trama e con il Liverpool molto aggressivo sui tackle e sulle ripartenze in contropiede. Il Chelsea si fa vedere al 10′ con una conclusione al volo di Mata e con una sventola da fuori di Mikel, ma non riuscendo mai a entrare nel cuore dell’area dei Reds. La partita scorre lenta, senza troppe emozioni fino al 20′, quando Drogba da l’illusione del gol con una punizione che lambisce il palo. Al 30′ il Liverpool mette per la prima volta la testa fuori dal guscio e va in vantaggio. Mikel perde malamente un pallone sulla propria trequarti su pressione di Adam, Bellamy raccoglie la sfera, la scambia con Suarez e serve un assist al bacio per Maxi Rodriguez che non sbaglia a tu per tu con Cech. Liverpool in vantaggio e Chelsea visibilmente scosso e privo di idee, con Mata, Lampard e Malouda nascosti e ben controllati dai Reds, e Drogba troppo isolato in avanti che sgomita e fa quel che può contro Skrtel e Agger.

    La ripresa inizia con la novità Sturridge per il Chelsea al posto di Mikel, per dare un po’ di brio all’attacco dei Blues, e Fernando Torres è sempre inchiodato alla panchina. Il Chelsea aumenta la pressione, spostando il baricentro in avanti e costringendo il Liverpool a difendere con 10 uomini dietro la linea della palla. La pressione dei ragazzi di Villas Boas porta risultati, prima Drogba va vicino alla rete con un tiro a giro dal limite e 10 minuti più tardi, al 54′ arriva il pareggio su iniziativa di Malouda, che parte dai 25 metri, entra in area e calcia, la palla sembra destinata ad uscire ma Sturridge è il più lesto di tutti e sul secondo palo fulmina Reina per l’1-1. Il Chelsea inizia a crederci, aumenta il ritmo e va vicinissimo al raddoppio con Ivanovic che di testa chiama agli straordinari Reina che compie un vero e proprio miracolo. Il Chelsea fra il 60′ e l’80’ resta sempre nella metà campo del Liverpool, senza però mai creare niente di pericoloso, i Reds si chiudono bene, e come nel primo tempo i costruttori di gioco sono intasati nelle maglie di centrocampo.

    All’81 finalmente è il turno di Fernando Torres che subentra al posto di uno sfinito Drogba. La partita sembra finire in un pareggio tutto sommato giusto viste le reali occasioni da rete, quando all’86’ Glen Johnson si inventa il gol vittoria con una discesa sulla destra e una volta rientrato in area fulmina Cech di sinistro nell’angolino. 1-2 e il Chelsea è KO, incapace di reagire, affidando le ultime speranze a lanci dalla difesa sempre preda di Skrtel e Agger. Arriva il triplice fischio, con la Kop in trasferta che esplode, e la squadra di Villas Boas che a testa bassa abbandona il terreno di gioco, consapevole forse di aver perso l’ultimo treno per il titolo, trovandosi a -12 dal Manchester City dopo appena 12 giornate.

    Le altre Big di Premier fanno tutte centro e conquistano i tre punti. La capolista Manchester City vince in casa 3-1 contro il Newcastle, infliggendo ai Magpies la prima sconfitta stagionale. A segno SuperMario Balotelli, Richards e Aguero. Lo United insegue sempre a -5, dopo aver espugnato il campo dello Swansea per 1-0 con rete del Chicharito Hernandez, e l’Arsenal sta continuando la sua rincorsa alla zona Champions, vincendo 2-1 sul campo del Norwich, grazie al proprio capitano-bomber Van Persie, autore della doppietta decisiva.

    Risultati 12 Giornata

    Norwich-Arsenal 1-2
    Everton-Wolves 2-1
    Manchester City-Newcastle 3-1
    Stoke-QPR 2-3
    Sunderland-Fulham 0-0
    WBA-Bolton 2-1
    Wigan-Blackburn 3-3
    Swansea-Manchester United 0-1
    Chelsea-Liverpool 1-2