Autore: Fabio Galante

  • Incredibile Manchester City, Aguero regala il titolo al 94′

    Incredibile Manchester City, Aguero regala il titolo al 94′

    Il Manchester City di Roberto Mancini è campione, dopo una partita incredibile in casa contro il QPR in lotta per la salvezza. Al 65′ le speranze per i Citizens sembravano essere finite con il gol del 1-2 di Mackie ma una grande prova di orgoglio nei minuti finali ha dato tre punti e titolo al Mancio.

    E’ una giornata soleggiata a Manchester e sembra tutto perfetto per la festa scudetto, Mancini schiera il suo 4-2-3-1, la partita è un po’ contratta all’inizio e il City trova finalmente il vantaggio con Zabaleta assistito dall’ennesimo passaggio decisivo stagionale di David Silva. Il secondo tempo si apre con il gol del QPR al 47′ dell’ex laziale Cissè che sfrutta un errore di Lescott e infila Hart con una conclusione potente appena entrato in area, Mancini inizia a temere il peggio e fa bene, quando al 65′ il QPR seppur in dieci uomini trova il gol del vantaggio con Mackie che incorna un cross dalla sinistra e la mette alle spalle di Hart.

    Sergio Aguero © Paul Ellis/Getty Images

    Il tecnico di Jesi corre ai ripari e mette nella mischia Balotelli e Dzeko e dopo un enorme sforzo trova il gol del pareggio proprio con il bosniaco al 90′ che di testa la mette dentro su corner dalla sinistra per il gol della speranza, e al 94′ Aguero, il bomber dei Citizens segna il gol che fa la storia del club dopo 44 anni di attesa, decretando il secondo posto per i cugini del Manchester United, che sul campo del Sunderland dopo aver vinto per 0-1 con gol di Wayne Rooney stavano aspettando con trepidazione il fischio finale all’Etihad Stadium.

    A Manchester parte la festa per un titolo meritato per “i vicini rumorosi”, che ci hanno creduto fino in fondo e hanno disputato per più di 7 mesi un grande calcio, dominando a suon di gol la Premier. Protagonisti di questa cavalcata sono sicuramente Joe Hart, capitan Kompany, Yaya Toure, David Silva e il Kun Aguero, autore di 23 reti in campionato, e Roberto Mancini, un manager in Inghilterra un po’ sottovalutato ma che ha dimostrato di poter tener testa a un mostro sacro come Sir Alex Ferguson.

  • Doppio Toure, Manchester City a un passo dalla Premier

    Doppio Toure, Manchester City a un passo dalla Premier

    Il Manchester City di Roberto Mancini è a un passo dal titolo. I Citizens escono vittoriosi dalla difficilissima trasferta di Newcastle in piena corsa per un posto in Champions League e mettono una seria ipoteca sulla vittoria della Premier League, dovendo ora battere in casa all’Etihad Stadium la settimana prossima il QPR.

    PRIMO TEMPO – Il tecnico di Jesi non cambia una virgola dalla formazione vincente contro il Manchester United mettendo Aguero in avanti, con il tridente di trequartisti formato da Silva, Tevez e Nasri con Barry e Yaya Tourè a fare da barriera davanti al fortino Lescott-Kompany-Hart. Il Newcastle di Pardew  risponde con un 4-3-3 e in avanti il trio delle meraviglie Ba-Ben Arfà e soprattutto Cissè, autore mercoledì del gol della stagione a Stamford Bridge. Il match si sviluppa su ritmi alti con il City che si fa preferire nel possesso palla e inizia a martellare il Newcastle soprattutto dalla sinistra con David Silva in gran giornata. La prima occasione infatti è proprio sui piedi dello spagnolo che impegna Krul con un diagonale velenoso da posizione defilata e poi ancora il fantasista di Mancini inventa per Aguero che però calcia debolmente in porta. I Magpies mettono il muso fuori al 30′, quando Zabaleta perde malamente palla sulla trequarti, Gutierrez scodella in area e Hart è super a salvare su conclusione di Ben Arfa. C’è tempo ancora al 40′ per una combinazione in veocità sulla sinistra Clichy-Silva con lo spagnolo che pesca Barry in area che ci prova due volte e sul secondo tentativo Davide Santon salva sulla linea.

    Yaya Tourè © Andrew Yates/ Getty Images

    SECONDO TEMPO – Nella ripresa il Newcastle prova ad essere un po’ più pericoloso e propositivo ma riesce a creare solo al 63′ con Demba Ba che apre sulla destra per Ben Arfa che da buona posizione spara alto. I minuti passano e la tensione sale alle stelle fino al 69′, minuto che probabilmente segna la storia di questo campionato mettendo una mano del City sulla Premier. Aguero controlla la palla al limite dell’area, scarica all’indietro per Yaya Tourè che di piattone di prima intenzione mette la palla dove Krul non può arrivare, 0-1 e anche il Mancio sempre contenuto nelle esultanze nelle ultime settimane esplode. Passano i minuti e il Newcastle non crea niente di pericoloso e tutto sbilanciato in avanti prende anche il gol dello 0-2 in contropiede, innescato da Aguero e finalizzato ancora da Yaya Tourè stavolta di sinistro dall’interno dell’area, vero specialista in gol pesanti.

    DIFFERENZA RETI – Adesso le due di Manchester si trovano ancora appaiate in classifica a quota 86 dopo la vittoria pomeridiana dello United in casa contro lo Swansea per 2-0, con reti di Scholes e Youngs. La differenza reti è sempre invariata a più 8 per gli uomini di Mancini e come già detto in caso di vittoria con il QPR settimana prossima sarà titolo, il primo in Inghilterra per il Mancio e per il City dopo 44 anni di attesa e di sofferenze dopo gli ultimi venti anni trionfanti dei cugini.

    VOLATA CHAMPIONS – Per quanto riguarda il terzo e quarto posto sarà tutto da decidere all’ultima giornata, con Arsenal per ora terzo a 67, Tottenham quarto a 66, Newcastle quinto a 65 e il Chelsea virtualmente a quota 64 se vince il recupero di campionato. I Gunners saranno impegnati sul campo del WBA già salvo, gli Spurs invece riceveranno il Fulham ancora in corsa per un posto in Europa League, i Magpies vanno in trasferta contro l’Everton anche loro in lizza per un posto in Europa e i Blues giocheranno in casa con il Blackburn in piena lotta per salvarsi.

  • United ko nel derby, Manchester City vicino al titolo

    United ko nel derby, Manchester City vicino al titolo

    L’Etihad Stadium di Manchester è gremito fino all’ultimo posto disponibile per la partita che può valere una stagione. City e United si sfidano nella trentaseiesima giornata di Premier con i Red Devils in vantaggio di 3 punti sui “rumorosi vicini” come Sir Alex Ferguson chiama la squadra di Mancini, che però ha una migliore differenza reti, fattore che può essere determinante in caso di arrivo a pari punti in classifica.

    Il Mancio schiera i suoi con il collaudato 4-2-3-1, mettendo ancora dal primo minuto Tevez a giocare tra le linee affiancato da Nasri e Silva, con El Kun Aguero unica punta e Barry e Yaya Toure sono lo schermo davanti a Kompany e Lescott. Ferguson risponde con uno schieramento un po’ più conservativo con Rooney unica punta e 5 centrocampisti, con Nani e Giggs larghi sulle fasce a supporto del centravanti inglese, Scholes, Park e Carrick a lottare con i tecnici trequartisti dei Citizens.

    La tensione al calcio di inizio è fortissima e lo United parte subito a cannone e già al primo minuto sugli sviluppi di un angolo reclama per un calcio di rigore per un mani in area di Kompany su conclusione di Carrick. Il City è schiacciato nella propria trequarti e per i primi 10 minuti gli ospiti tengono il pallino del gioco cercando specialmente con Nani di andare sul fondo ma Clichy è bravo a non farsi mai superare. Il City inizia a uscire dal guscio e a mettere la palla in terra, cercando di sfondare dalla destra con Nasri e Zabaleta che scambiano spesso posizione crando un’occasione al 15′ con il francese che in percussione serve Tevez che crossa basso teso e Smalling è bravo ad anticipare Aguero. La partita si mantiene su ritmi altissimi e Kompany becca il giallo al 24′ per un’entrataccia su Rooney a centrocampo. La seconda metà del primo tempo è tutta di marca City con gli uomini di Mancini che ripartano bene in velocità arrivando ancora alla conclusione due volte con Aguero, che prima spara alto da buona posizione e poi servito da Tevez calcia debolmente e la palla si perde in angolo con la disperazione anche del suocero Diego Armando Maradona presente sugli spalti. Il tempo passa, si arriva al 45′: l’arbitro Marriner da due minuti di recupero e al 47′ su angolo pennellato da Silva capitan Kompany sovrasta Smalling andando altissimo di testa segnando il gol dell’1-0, momento perfetto per andare in vantaggio.

    Vincent Kompany © Andrew Yates/ Getty Images

    Il secondo tempo si apre senza nessuna sostituzione, lo United cerca di prendere la partita in mano, ma i quattro dietro del City sono in giornata di grazia e respingono ogni assalto, con Kompany e Lescott che contengono con facilità Rooney e Clichy e Zabaleta non si fanno praticamente mai passare da Nani e Giggs. Anche a centrocampo la situazione per Ferguson non è migliore con Carrick e Scholes che rimbalzano sistematicamente su Barry e Yaya Toure, al 57′ il tecnico scozzese cambia qualcosa mettendo Welbeck che va ad affiancare Rooney togliendo uno spaesato Park. La pressione dello United non frutta nemmeno un tiro in porta, Mancini toglie Tevez e mette De Jong spostando Yaya Toure sulla trequarti. Questo è il cambio azzeccato di Mancini che spinge il baricentro dei Red Devils indietro, con l’ivoriano che tiene tutti i palloni che piovono dalle sue parti e si fa anche pericoloso con due conclusioni che passano vicine al palo.

    C’è  tempo anche per uno scontro verbale e quasi fisico fra Mancini e Ferguson subito dopo il cartellino giallo rimediato da De Jong per un fallo ai danni di Welbeck. La partita si fa nervosa e fioccano i cartellini gialli con De Jong, Jones, Yaya Tourè e Carrick sulla lista dei cattivi di Marriner. Il City si rende ancora pericoloso con Aguero che calcia sull’esterno della rete da posizione defilata e Nasri dopo aver messo a sedere Ferdinand in area traccheggia troppo e Jones salva in scivolata. Negli ultimi 10 minuti c’è tempo per le sostituzioni, Mancini toglie Silva e inserisce Richards a rinforzare la difesa e Milner al posto di Nasri mentre Ferguson mette nella mischia Valencia e Youngs ma è troppo tardi e anche con 5 minuti di recupero i Red Devils non riescono mai ad impensierire Hart. Al triplice fischio finale i Citizens tornano in vetta alla classifica, seppure a pari punti ma con la migliore differenza reti.

    Il City ha meritato questa vittoria e ora dovrà vincere le due rimanenti partite e mantenere la miglior differenza reti ora a quota più 8 per vincere il titolo. Lo United torna a casa con una serata da dimenticare e con l’amarezza di non averci nemmeno provato, un po’ grazie alla bravura del City un po’ a causa della serata negativa di Rooney su tutti, peggiore in campo per i suoi.

    Prossimi due turni

    Newcastle-Manchester City      Manchester United-Swansea

    Manchester City-QPR                Sunderland-Manchester United

    VIDEO MANCHESTER CITY MANCHESTER UNITED 1-0

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  • Manchester United, scherzo Everton. Il City a -3

    Manchester United, scherzo Everton. Il City a -3

    La trentacinquesima giornata di Premier League regala ancora sorprese e vede il Manchester City di Roberto Mancini portarsi a meno 3 dalla capolista Manchester United fermata all’ora di pranzo all’Old Trafford dall’Everton in un rocambolesco 4-4. Ora le due di Manchester sono a quota 83 e 80 punti con ancora lo scontro diretto da giocare lunedì 30 aprile all’Etihad Stadium, con gli uomini di Mancini a più 6 di differenza reti sullo United.

    All’Old Traffors i Red Devils scendono in campo con l’artiglieria pesante con Rooney e Welbeck in avanti, assistiti sulle fasce da Nani a sinistra e Valencia sulla destra. Dopo una mezzora di sostanziale equilibrio l’Everton passa in vantaggio a sorpresa con Jelavic di testa su cross dalla destra. Il bomber arrivato a gennaio dai Glasgow Rangers batte De Gea praticamente dalla linea di fondo con un gran lob di testa. Gli uomini di Ferguson però ci mettono appena 8 minuti a riorganizzare le idee e al 40′ su cross dalla sinistra di Nani, Rooney fulmina Howard in tuffo di testa. Il primo tempo si chiude in parità e la ripresa è un continuo colpo di scena con ben sei reti segnate.

    Al 56′ lo United va in vantaggio grazie a Welbeck che dal limite dell’area segna un Eurogol piazzando la palla all’incrocio dei pali con un tiro a giro e dopo appena 3 minuti arriva il gol dell’illusione per i campioni in carica, con Carrick che scarica per Welbeck, la punta di prima serve Nani che a tu per tu con Howard lo supera con un delizioso tocco sotto.

    Samir Nasri © Shaun Botterill/ Getty Images

    La partita sembra chiusa al 60′ con l’uno-due micidiale dello United, ma i Toffees riaprono nuovamente il match questa volta con Fellaini che gira in rete un cross dalla destra con una gran volè sulla quale De Gea non può niente. Non passano nemmeno due giri di orologio e il Manchester United torna di nuovo a più 2 nello score ancora con Rooney servito ancora da Welbeck, man of the match. I ragazzi di Ferguson a questo punto sentono la vittoria in banca e il primato messo al sicuro ma un tremendo calo di concentrazione ed un’eccesso di sicurezza rimettono in partita l’Everton prima con il gol del 4-3 ancora di Jelavic che piazza la palla all’angolino di destro e all’84’ arriva il clamoroso gol del pareggio con il Sud Africano Pienaar che su assist di Fellaini segna un gol pesantissimo, che costa due punti fondamentali ai padroni di casa.

    Il Manchester City era impegnato sul campo dell’ultima in classifica Wolverhampton, con un unico risultato a disposizione. Mancini conferma la coppia d’attacco Aguero-Tevez con Nasri e Silva a inventare alle loro spalle. I Citizens partono lenti, controllando il possesso palla e subendo qualche scorribanda dei padroni di casa, però ben controllate dalla difesa ben organizzata da Kompany e Lescott. Gli ospiti non giocano la miglior partita dell’anno ma appena schiacciano l’acceleratore sono problemi per i Wolves, con Aguero e Nasri che sfiorano per questione di centimetri la rete, che poi arriva pochi minuti più tardi con il Kun Aguero che su perfetto assist di Clichy dalla sinistra a tu per tu con il portiere non ha problemi a piazzare la palla in rete.

    La prima frazione si chiude sull’1-0 senza altre troppe emozioni, e la ripresa si apre con il solito copione, il City tiene la palla e i Woves tentano qualche ripartenza impegnando Hart in un paio di occasioni. Mancini sostituisce uno spento Silva e inserisce De Jong a rinforzare il centrocampo, e al 74′ Carlitos Tevez batte una punizione veloce a metà campo per Clichy, l’esterno francese rende la palla all’Apache che serve un assist al bacio per Nasri che secca il portiere con un gran diagonale  che chiude la partita. Ora i Citizens sono consapevoli di aver un’occasione enorme lunedì prossimo, premio anche di non aver mai mollato anche quando appena due settimane fa si trovavano a meno 8 dai cugini e tutto il lavoro fatto sembrava essere sfumato in un mese. Gran parte del merito va dato anche a Mancini che ha sempre dichiarato di crederci e che ha fatto un gran lavoro mentale su giocatori ancora con problemi caratteriali e inesperti.

    Tutti i risultati.

    Arsenal-Chelsea 0-0

    Aston Villa-Sunderland 0-0

    Blackburn-Norwich 2-0

    Bolton-Swansea 1-1

    Fulham-Wigan 2-1

    Newcastle-Stoke 3-0

    QPR-Tottenahm 1-0

    Manchester UTD-Everton 4-4

    Livepool-West Bromwich Albion 0-1

    Wolverhampton-Manchester City 0-2

  • Tevez trascina il City. Liverpool in finale di Fa Cup

    Tevez trascina il City. Liverpool in finale di Fa Cup

    Il Manchester City segna 10 reti in 5 giorni e sembra essere tornata la squadra che ha dominato la Premier League per 6 mesi consecutivi. Dopo i quattro gol rifilati al West Bromwich Albion martedi, ieri il City ne fa sei in trasferta contro il Norwich, una delle rivelazioni del campionato. Roberto Mancini si affida di nuovo alla coppia argentina in avanti Tevez-Aguero, con David Silva e Nasri a creare alle loro spalle.

    La partita è subito vivace fin dai primi minuti, Silva scalda subito i guanti a Ruddy con una conlusione ravvicinata dopo uno scambio con Tevez e subito dopo l’Apache viene ammonito per simulazione per una caduta in area abbastanza dubbia. Il Norwich prova ad uscire dalla propria metà campo e riesce con un break ad andare vicinissimo al gol con Holt che di testa va altissimo ma Lescott è attento e salva sulla linea ad Hart battuto. Dopo lo spavento il City si ricompone, e al 18′ in un’azione tutta in velocità Nasri innesca Aguero, che allarga sulla destra per Tevez che appena arrivato al vertice dell’area fa partire un missile sul primo palo sul quale Ruddy non può arrivare. Passano 10′ e il Norwich ancora intontito dal gol subisce anche il secondo, con una combinazione spettacolare Aguero-Tevez, dai e vai con assist di tacco di Tevez e il bomber ex Atletico Madrid non si fa pregare e dal limite calcia di prima intenzione sotto l’incrocio dei pali.

    Nel secondo tempo il tecnico del Norwich corre ai ripari mettendo Surman e Hoolahan che sono i protagonisti della rete che accorcia le distanze al 52′, quest’ultimo crossa dalla sinistra, Hart sbaglia l’uscita e Surnam appostato appena dentro l’area la mette dentro. Il City ci mette un po’ a riorganizzarsi, ci prova ancora Aguero da posizione defilata ma Ruddy è pronto sul primo palo, l’estremo difensore del Norwich però si deve arrendere quando al 73′ Yaya Toure con una percussione centrale arriva al limite e calcia forte e centrale, Ruddy non trattiene e Tevez è il più veloce di tutti e di testa mette dentro il 3-1 e la doppietta personale. Passano 2′ e il City segna ancora, Aguero parte da centrocampo palla al piede, arriva in area sulla sinistra, converge e fa calcia a giro sul secondo palo segnando un grandissimo gol.

    Carlos Tevez © Matthew Lewis/Getty Images

    Ma non è finita qui perchè Tevez qualche minuto più  tardi approfitta di un retropassaggio di Martin al portiere per insaccare il 5-1 e il suo hat trick con Mancini che gli regala addirittura la standing ovation dei tantissimi tifosi del City giunti a Norwich. Anche se il risultato è già in banca da un pezzo il City continua ad attaccare e c’è il tempo per un palo di Aguero e una traversa di Johnson con una gran conclusione dal limite e anche per il 6-1 proprio con il gol dell’esterno inglese su assist di Clichy.

    Ora i Citizens sono in attesa dell’incontro tra Manchester United e Aston Villa oggi pomeriggio, facendo salire la pressione ai ragazzi di Ferguson portandosi a meno 2 punti in classifica. Il City sembra proprio aver recuperato la forma dei tempi migliori ed ha ricominciato a segnare a raffica, tra l’altro vincendo per 1-6, come nella storica vittoria in trasferta a casa United in ottobre.

    Si è disputata anche la semifinale di FA Cup con il derby Liverpool-Everton. Il match non si è giocato ad Anfield o Goodison Park ma a Wembley, teatro delle semifinali e della finale di FA Cup. Prima dell’incontro è stata onorata la tragedia di Hillsborough con un minuto di silenzio, quando nel 1989 durante la finale di FA Cup contro il Nottingham Forest morirono 96 tifosi dei Reds. La partita è lenta e le squadre si studiano arrivando alla conclusione un paio di volte a testa, fino ad arrivare al 24′, minuto in cui l’Everton sblocca in risultato con Jelavic che approfitta di una clamorosa indecisione di Carragher e trafigge il terzo portiere del Liverpool Jones. Il Liverpool prova a risorgere nella ripresa ma Carroll si divora un gol di testa praticamente fatto, e al 64′ con Suarez l’uomo più determinato dei Reds arriva il pareggio, sfruttando un maldestro retropassaggio di Distin al portiere. Il match sembra destinato ad andare ai supplementari ma all’87’ Carroll va più alto di tutti su una punizione calciata da Bellamy e regala la finale ai suoi.

  • Premier League: United ko, Manchester City a -5

    Premier League: United ko, Manchester City a -5

    Il Wigan batte a sorpresa in casa il Manchester United e riapre la corsa al titolo, oltre ad assicurarsi punti salvezza fondamentali. I Latics stendono i Red Devils con una partita fatta di generosità, grinta e tanta velocità messa in mostra dal tridente di attacco formato da Di Santo, Moses e Maloney.

    Lo United parte con Rooney ed Hernandez in avanti come preannunciato alla vigilia, e in mezzo al campo al fianco di Carrick c’è Ryan Giggs e larghi sulle fasce Valencia e Young. Il match inizia e il Wigan prende subito l’iniziativa con gli uomini di Ferguson che non riescono a prendere il controllo del gioco e del pallone e iniziano a soffrire il movimento dell’attacco del Wigan. I padroni di casa nonostante la mole di gioca espressa riescono a rendersi pericolosi solo con una conclusione da fuori area di Maloney. Ferguson dopo 25 minuti abbassa Rooney sulla linea dei centrocampisti, zona del campo dove i suoi iniziavano a soffrire un po’ troppo e isola in avanti uno spento Hernandez. Al 28′ Moses si conquista un corner, dalla bandierina Maloney calcia una parabola a rientrare sulla quale lo stesso Moses si avventa e segna un gol apparentemente regolare che l’arbitro convalida ma il guardalinee annulla per una presunta carica ai danni di De Gea. Il primo tempo finisce sullo 0-0 e nel secondo si vede in campo Cleverley per lo United al posto di Young per dare un po’ la scossa, ma dopo appena 4 minuti dal rientro in campo il Wigan trova il gol del vantaggio con Maloney che segna un gran gol dal limite dell’area con un tiro a giro. Lo United è stordito e non reagisce, Ferguson prova a togliere un irriconoscibile Rooney per Nani e mette Welbeck per Hernandez ma il risultato non cambia, e il Wigan porta infondo una vittoria vitale per la propria classifica.

    Manchester City © ADRIAN DENNIS/AFP/Getty Images

    Roberto Mancini aveva dichiarato, dopo la sconfitta contro l’Arsenal, di crederci ancora e che lo United dopo 11 vittorie in 12 partite si doveva fermare prima o poi. E così è stato, e con la vittoria della sua squadra con un rotondo 4-0 contro il West Bromwich Albion si riporta a meno 5 dalla vetta e ancora con lo scontro diretto da giocare il 30 aprile in casa all’Etihad Stadium. Contro il WBA si rivede in campo dal primo minuto Carlitos Tevez a fare da partner di attacco al Kun Aguero e per il resto la formazione è confermata con i Silva e Nasri alle loro spalle. I Citizens tornano ad esprimersi dopo tanto tempo a buoni livelli e a trovare di nuovo la rete con facilità andando in vantaggio Aguero già al 5′ con una botta da fuori. La squadra di Mancini controlla il gioco e dopo una conclusione alle stelle di Tevez, trova il raddoppio ancora con Aguero che al 54′ imbeccato da Nasri mette il pallone alle spalle del portiere per il 2-0 segnando il suo diciannovesimo gol in campionato. La partita è ormai chiusa e dopo 5 minuti arriva il gol più atteso, quello di Tevez che servito da Aguero calcia di interno destro per il 3-0, e dopo appena 3′ arriva il quarto e ultimo gol dell’incontro con Silva che di fronte al portiere lo supera con un delizioso scavetto. Ora la seconda squadra di Manchester è a un virtuale meno 2 in classifica se vince lo scontro diretto in casa, ridando incertezza a un campionato che già domenica scorsa sembrava chiuso.

    Le altre due gare in programma erano Wolverhampton-Arsenal e QPR-Swansea. I Gunners vincono facile al Molineux per 3-0, con reti di Van Persie che calcia un rigore con il cucchiaio, Walcott e Benayoun con un tiro secco dal limite. Gli uomini di Wenger sono riusciti nell’intento di staccare di 5 punti il Tottenham raggiungendo quota 64 punti in classifica, e condannando a una non matematica ma molto probabile retrocessione il Wolverhampton. A proposito di salvezza il QPR vince una partita fondamentale in casa contro lo Swansea e riesce a tirarsi fuori dalla zona caldissima grazie ai gol di Barton, Mackie e Buzsaki.

  • Premier League, in campo United, City e Arsenal

    Premier League, in campo United, City e Arsenal

    Si conclude stasera il quadro completo della trentatresima giornata di Premier League. Il calendario mette di fronte la capolista Manchester United sul campo del Wigan ed è quasi un testacoda con i Latics che galleggiano al penultimo posto in classifica con 28 punti. I Red Devils cercheranno di mantenere la distanza di sicurezza dal City schierando un 4-4-2 con in attacco Chicharito Hernandez e ovviamente l’insostituibile Rooney, già autore di 22 reti in campionato, e sugli esterni Young e Valencia, mentre in difesa Phil Jones dovrebbe essere ancora fuori lasciando spazio ad Evans al fianco di Rio Ferdinand.

    I cugini del City sono impegnati in casa con il West Bromwich Albion di Roy Hodgson reduce dal 4-0 del weekend scorso contro il Sunderland. Roberto Mancini deve fare ovviamente a meno di Mario Balotelli che rischia una squalifica da record, e come sempre schiererà il suo 4-2-3-1 con Aguero solo in attacco con in appoggio Silva, Nasri e Johnson. Mancini ha dichiarato di crederci ancora e i Citizens proveranno a vincere tutte e sei le gare a disposizione conquistando 18 punti, che saranno sufficienti per vincere il campionato solo se lo United raccoglierà 9 punti da oggi alla fine della stagione, situazione che sembra pura utopia.

    Rooney e Ferguson © Shaun Botterill/Getty Images

    In chiave Champions League l’Arsenal sarà protagonista sul campo del Wolverhampton che sembra già sulla via della retrocessione, staccato di sette punti dalla salvezza e in piena crisi di risultati. I Gunners si trovano al terzo posto in classifica dopo il sorpasso al Tottenham e stasera proveranno ad allungare a più cinque  sul quarto posto e per poter affrontare il finale di stagione con un po’ più di tranquillità dopo questa stagione fatta di alti e bassi. Wenger reduce dalla vittoria con il City ovviamente affiderà l’attacco a capitan Van Persie affiancato da Walcott e probabilmente Yossi Benayoun. L’altra partita in programma a chiudere la giornata sarà QPR, altro match decisivo per  la salvezza con i Ranger alla disperata ricerca di punti.

  • Rosso a Balotelli, Mancini furioso. Raiola “vuole la serie A”

    Rosso a Balotelli, Mancini furioso. Raiola “vuole la serie A”

    Le speranze di vincere la Premier League dopo 44 anni di attesa per il Manchester City sono state probabilmente distrutte all’Emirates Stadium dopo la sconfitta contro l’Arsenal ma più di ogni cosa fa parlare il caso Mario Balotelli. L’attaccante del Manchester City e della Nazionale azzurra ha già collezionato questa stagione quattro cartellini rossi, tre dei quali in campionato. Mancini nel dopogara è stato più duro del solito con Balotelli, probabilmente sfiancato dalle bravate del centravanti. Mancini lanciò nel calcio che conta Mario Balotelli nel 2007 a diciassette anni, in un Cagliari-Inter, vedendo in lui un gran talento da far crescere e curare come un patrimonio prezioso. Il tecnico di Jesi ha definito il proprio giocatore “indifendibile”, dichiarando che già il fallo su Song all’inizio del match al 17′ era per lui da sanzionare con il cartellino rosso rischiando di lasciare la squadra in dieci uomini per 70 minuti.

    Balotelli fallaccio su Sagna | ©Getty Images

    Mancini sia all’Inter e poi al Manchester City le ha provate tutte per riuscire a tenere “calmo” un carattere difficile e a tratti intrattabile come quello di SuperMario, prima con la comprensione, poi con i rimproveri e infine con le sanzioni economiche, come nel caso di questa stagione quando rientrò alle 2 del mattino prima di un match decisivo in campionato contro il Tottenham. Mancini oltre alla rabbia ha anche espresso delusione e preoccupazione, vedendo la carriera di Balotelli a rischio se non si darà una regolata, dicendo addirittura che in tre anni dovrà smettere di giocare se non cambierà atteggiamento.

    Il Mancio in conferenza stampa ha predetto una squalifica di quattro o cinque giornate, e se fossero meno il giocatore non verrà più messo in formazione per non correre il rischio di rimanere in dieci ogni volta che Balotelli è in campo, ipotizzando una probabile cessione a giugno.

    Dopo lo sfogo di Mancini in conferenza stampa interviene anche Mino Raiola, procuratore dell’attaccante, dichiarando che Balotelli è dispiaciuto dell’accaduto, aggiungendo anche un po’ di pepe al mercato con la frase “a Mario manca la Serie A”…frase che sicuramente avrà fatto drizzare le antenne a diversi club, specialmente a Milano.

    Video rosso a Balotelli in Arsenal Manchester City
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    Video Balotelli falcia Song
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  • Premier League: Arsenal – Manchester City 1-0, allungo Red Devils a +8

    Premier League: Arsenal – Manchester City 1-0, allungo Red Devils a +8

    Nel giorno di Pasqua probabilmente e’ stata messa la parola fine alla corsa al titolo di Premier League. I Red Devils volano a +8 in classifica con la vittoria odierna contro il QPR all’Old Trafford per 2-0, risultato che arriva in concomitanza con la sconfitta dei cugini sul campo dell’Arsenal.

    Lo United si prende i tre punti schierando dal primo minuto Rooney, Young e Welbeck e tenendo fuori Hernandez e Phil Jones mentre per la vittima di turno QPR sono ancora indisponibili due pedine fondamentali come Helguson e Cisse’. Il Manchester prende il pallino del gioco da subito e Rooney scalda subito le mani al portiere ospite al 7′. Subito dopo al minuto 14 Young innescato in netta posizione di fuorigioco viene spinto da Derry, con seguente calcio di rigore ed espulsione del difensore ospite. Grave svista arbitrale e Rooney segna il suo ventiduesimo gol in stagione avvicinandosi a Van Persie per la classifica marcatori.

    Il match gia’ in discesa undici contro undici ora diventa una passeggiata per lo United che e’ padrone del gioco in ogni reparto controllando il possesso palla e il QPR si fa vedere solo con qualche timida ripartenza. La ripresa si apre sotto il solito copione con i ragazzi di Ferguson che vanno vicini al raddoppio in piu’ di un’occasione, prima con Rooney al 55′, poi Rafael al 59′ si mangia un gol fatto sparando addosso al portiere e ancora Welbeck al 62′. Pochi minuti piu’ tardi ci pensa Scholes, il migliore “acquisto” di questa stagione, a chiudere la partita con una botta da 30 metri e a far esplodere l’Old Trafford.

    Arsenal – Manchester City © Michael Regan/Getty Images

    Passando al match di Londra, il Manchester City si presenta all’Emirates Stadium in piena crisi di risultati e a meno 5 punti dalla vetta. Mancini butta nella mischia dal primo minuto Balotelli e la sua squadra produce come nell’ultimo mese e mezzo una prova incolore, incapace di esprimere il gioco brillante e fluido fatto vedere per piu’ di meta’ stagione. A decidere il match e’ lo Spagnolo Arteta al 87′ che dopo un errore di Pizarro scarica un gran destro da fuori sul quale Hart non puo’ arrivare. Il risultato potrebbe essere anche piu’ rotondo con il palo di Van Persie e il salvataggio sulla linea su conclusione di Vermaelen. Da sottolineare anche l’ennesima espulsione di Mario Balotelli, la quarta stagionale e terza in Premier.

    Il netto calo dei Citizens e’ sicuramente da imputare allo scarso apporto proposto dai suoi uomini migliori, con il rendimento di Silva, Dzeko e Aguero che e’ andata sempre piu’ diminuendo con il passare del tempo. Il Manchester United con la sua maggiore esperienza e la sua maggiore compattezza di squadra e di spogliatoio e’ riuscito ad avere continuita’ e adesso con 8 punti a 6 giornate dal termine Ferguson ha praticamente il titolo in mano, l’ennesimo da mettere in bacheca.

    Risultati

    Swansea-Newcastle 0-2
    Sunderland-Tottenham 0-0
    Bolton-Fulham 0-3
    Chelsea-Wigan 2-1
    Liverpool-Aston Villa 1-1
    Norwich-Everton 2-2
    WBA-Blackburn 3-0
    Stoke-Wolverhampton 2-1
    Manchester UTD-QPR 2-0
    Arsenal-Manchester City 1-0

  • Premier League: il Manchester United vince a Blackburn, City a -5

    Premier League: il Manchester United vince a Blackburn, City a -5

    Blackburn – Manchester United era il Monday Night della trentunesima giornata di Premier League. Le motivazioni erano fortissime da entrambe le parti, con i padroni di casa decisi a fare risultato per portare avanti la missione salvezza dopo le vittorie del weekend di Bolton e QPR, e i Red Devils per allungare in classifica sui cugini del Manchester City, bloccati sabato sul 3-3 in casa contro il Sunderland.

    Lo United parte forte cercando di sbloccare il risultato nei primi minuti con l’obiettivo poi di controllare il gioco con la superiore qualità tecnica, andando vicino al gol nei primi 10 minuti, entrambe le volte con il Chicharito Hernandez, che prima calcia debolmente a lato da ottima posizione e poi dopo cinque minuti gira al volo un cross dalla destra ma Robinson è pronto e non si fa sorprendere. Dopo la sfuriata iniziale lo United si calma e i padroni di casa vengono fuori sfiorando il vantaggio in tre occasioni, ma dovendo fare i conti con un De Gea in forma strepitosa. Prima il Blackburn scambia la palla veloce a centrocampo innescando Hoilett che dai 25 metri fa partire un gran tiro a giro diretto all’incrocio dei pali ma lo spagnolo vola e para con la mano sinistra. Subito dopo, al termine di una mischia in area la palla arriva sui piedi di Olsson che dal limite calcia forte di sinistro e per la seconda volta De Gea si supera, completando il trittico di miracoli su Hanley che incorna di testa su corner trovando sulla sua strada ancora un muro.

    Manchester United © Alex Livesey/Getty Images

    Il primo tempo si conclude sullo 0-0 e nella ripresa non succede molto, con il Manchester United che ci prova con Rooney su punizione con e conclude ancora con Hernandez, fino ad arrivare all’80, quando Valencia riceve palla sull’out di destra, e da posizione defilata trova un diagonale potente e preciso che fulmina Robinson e che pietrifica i padroni di casa. Passano appena 6′ e il Manchester United raddoppia, questa volta con Young che una volta ricevuta palla al limite dell’area piazza un interno destro perfetto all’angolo basso.

    Uno-due letale dei Red Devils che determina i tre punti e il fondamentale allungo a +5 sul City, che considerando il calendario avranno tante difficoltà a riagguantare Rooney e compagni. Gli uomini di Mancini dopo aver comandato la classifica da ottobre a marzo a suon di gol, sembrano aver perso la lucidità e lo smalto giusto per questo finale di stagione. Il calendario delle ultime 7 gare sorride a Ferguson e non al Mancio, con i Citizens che dovranno affrontare quattro trasferte, due delle quali di difficoltà massima come Arsenal il prossimo weekend e a Newcastle alla penultima, senza dimenticarsi il derby del 30 aprile che potrà riaprire la storia o chiuderla completamente. Per Ferguson il finale di stagione è più tranquillo, ed escluso il derby avrà partite sulla carta “facili”, ma insidiose perchè contro squadre che lottano per sopravvivere in Premier, come QPR e Wigan, anche se l’esperienza e la qualità dello United dovrebbero far dormire sogni tranquilli ai propri tifosi.