Autore: Dèsirèe Dalla Fontana

  • Scandalo scommesse nella pallamano francese, arrestato Nikola Karabatic

    Scandalo scommesse nella pallamano francese, arrestato Nikola Karabatic

    Solitamente quando si parla di scandalo scommesse si pensa subito al calcio dove i casi sono stati molti e dove negli anni sono finiti sotto accusa molti giocatori ed allenatori ma, questa volta, a fare da protagonista è la pallamano, sport che, diversamente che in Italia, è considerato una delle attività sportive più praticate e seguite nell’intero mondo. Specificatamente in Francia è molto amata grazie anche ai grandi giocatori che compongono le squadre e che vestono la maglia della nazionale, recentemente medaglia d’oro alle Olimpiadi di Londra 2012.

    Proprio nel campionato transalpino dopo la partita tra Paris Saint Germain e Montpellier, sono stati arrestati otto giocatori di quest’ultima, squadra che ha conquistato negli ultimi anni dieci anni ben nove scudetti: a far scandolo è stato il fatto che tra essi ci sia anche Nikola Karabatic, considerato l’attuale pallamanista più forte al mondo. Oltre a lui gli indagati sono Luka Karabatic, Wissem Hmam, Michael Robin, Dragan Gajic, Primoz Prost, gli ex giocatori del Montpellier Samuel Hanrubia, Mladen Bojinovic ed anche il fisioterapista della squadra Yann Montiege.

    Nikola Karabatic © FRANCK FIFE/AFP/GettyImages

    L’accusa per cui tutti loro sono stati portati via in manette dopo il match contro il Paris Saint Germain è quella di aver perso volontariamente contro il Cesson-Sevigne durante la scorsa stagione per poter incassare ben 200 mila euro: ad essere complici di tutto ciò sono a quanto pare le mogli e le fidanzate che hanno puntato sulla sconfitta incassando così fior fior di soldi. In quella partita inoltre i giocatori più forti non scesero nemmeno in campo, certi di aver già lo scudetto in tasca, lasciando spazio alle riserve e soprattutto consegnando la vittoria appositamente nelle mani dell’avversaria. In questi giorni le indagini continuano ad essere effettuate ed approfondite in quanto ancora non è certo che tutto ciò sia realmente avvenuto: quel che è certo è che se venissero a galla ulteriori prove che andrebbero a confermare quanto in dubbio tutti gli indagati potrebbero finire in carcere per ben 3 anni, causandone la perdita di molti ottimi giocatori.

  • Panchine roventi a Cagliari e Chievo, Ficcadenti e Di Carlo verso l’esonero

    Panchine roventi a Cagliari e Chievo, Ficcadenti e Di Carlo verso l’esonero

    Arrivati alla sesta giornata di Serie A di questa nuova stagione cominciano già le polemiche sugli allenatori: dopo Sannino, esonerato nella scorsa settimana per lasciare posto a Gasperini approdato alla guida del Palermo, concluse le partite del week end a rischio sono Ficcadenti e Di Carlo. Il primo, allenatore del Cagliari, si trova in una situazione di certo non favorevole dopo la sconfitta subita con la neopromossa Pescara: l’1-2 di ieri ha infatti mosso definitivamente Cellino il quale non vuole continuare ad essere il fanalino di coda della classifica. In sei partite i sardi hanno totalizzato solamente due punti, frutto dei pareggi rispettivamente contro il Palermo e l’Atalanta: nelle restanti gare infatti sono usciti sempre sconfitti dal campo con risultati e prestazioni da dimenticare. Proprio per questo l’idea è quella di dare una scossa a tutta la squadra e di cambiare la guida di essa: i primi nomi che compaiono sulla lista di Cellino sembrano essere Edy Reja, ex tecnico della Lazio, e Delio Rossi, tanto discusso nella passata stagione per l’episodio con il suo giocatore Ljajic.

    Quel che è certo è che i vertici del Cagliari sono alla ricerca di una persona in grado di dare una svolta a questa squadra, in modo tale da cominciare a guadagnare punti importanti per scrollarsi di dosso l’ultimo posto. Da non sottovalutare è l’ipotesi di promuovere Diego Lopez, attuale allenatore della primavera, il quale a detta di molti porterebbe quel qualcosa in più all’interno della squadra; altri papabili sostituti si identificano poi in Daniele Arrigoni, Alessandro Costacurta e soprattutto in Davide Ballardini.

    Massimo Ficcadenti © Enrico Locci/Getty Images

    Altra panchina a rischio è quella veronese del Chievo: in queste ore si sta infatti discutendo il lavoro svolto fino ad oggi da Domenico Di Carlo in quanto l’unica vittoria dall’avvio del campionato non sta accontentando il presidente Luca Campedelli. A peggiorare la situazione è stata poi la partita di ieri dove i gialloblu si sono arresi con un pesantissimo 4-1 al Palermo: questa sconfitta è andata ad aggiungersi alle altre quattro subite con Parma, Lazio, Juve e Inter ma soprattutto ha dato dei segnali negativi vista la mancata grinta e la poca determinazione messa in campo.

    Ecco dunque che sul web spopolano i primi nomi anche se, a detta dell’interessato Di Carlo, il Chievo non avrebbe parlato di esonero: si vocifera che il club veneto abbia contattato Delio Rossi, già in trattativa con il Cagliari, ma abbia pensato anche a Ballardini, Malesani e Delneri, ma si dice anche che la società voglia aspettare il risultato e le prestazioni del match della prossima settimana. Sabato i veronesi dovranno affrontare la Sampdoria la quale è riuscita a mettere in piedi un avvio positivo grazie alle vittorie con Pescara, Siena e Milan, portandosi al quinto posto in classifica: di certo i ragazzi di Ciro Ferrara vorranno riprendersi dalla sconfitta subita domenica contro il Napoli già da questo imminente impegno. Dall’altra parte se Di Carlo dovesse fallire nuovamente, le possibilità che Campedelli scelga di togliergli la guida del Chievo diventano altissime dato che al presidente gialloblu non sta di certo bene il terzultimo posto in classifica davanti solamente a Cagliari e Siena.

  • Gilardino trascina i rossoblu, Bologna-Catania 4-0

    Gilardino trascina i rossoblu, Bologna-Catania 4-0

    Il Bologna voleva conquistare la prima vittoria davanti ai proprio tifosi e c’è riuscita nel migliore dei modi: contro il Catania i ragazzi di Pioli hanno infatti calato un poker importante che può segnare l’inizio della svolta di questa nuova stagione. Protagonista indiscusso della partita è Alberto Gilardino il quale, oltre ad una fantastica doppietta si è meritato il titolo di migliore in campo per l’ottima prestazione. Dall’altra parte a mettere definitivamente ko i rosazzurri è la difesa che non riesce a fermare i padroni di casa, decisi a conquistare i tre punti in palio e a regalare una vittoria ai propri tifosi.

    Nonostante la pesante sconfitta il Catania era partito con il piede giusto, mettendo in difficoltà l’intera formazione di Pioli e arrivando a sfiorare la rete più volte: proprio nel momento più importante del match i rosazzurri hanno però abbassato la guardia concedendo a Guarente di insaccare la rete superando Andujar grazie all’ottimo cross di Diamanti. Il Catania comunque non molla ma il Dall’Ara esplode incitando i propri beniamini e, a 5′ dal termine del primo tempo arriva il ritrovatissimo Gilardino a mettere a segno il parziale 2-0.

    Alberto Gilardino © Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images

    Tra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo si verificano solamente piccoli infortuni che costringono Curci e Antonsson a lasciare il campo ad Agliardi e Carvalho, capaci di disputare un ottimo match. Nonostante il pressing dei siciliani il Bologna ha fame di vittoria e di regalare al proprio pubblico emozioni a non finire: ecco quindi che al 60′ ci ripensa Gilardino a far scatenare i presenti con un colpo di testa che finisce proprio nell’angolo dove Andujar non riesce ad arrivare. Col passare dei minuti l’aria si rende tesa e a cadere nel tranello del nervosismo è Capuano che al 37′ viene espulso per gioco scorretto nei confronti di Kone, il quale allo scadere del tempo si prende la soddisfazione di segnare il 4-0.

    Bologna-Catania 4-0
    Bologna(4-3-2-1): Curci 5.5(45’Agliardi 7), Garics 6.5, Antonsson 5.5(49’Carvalho 6), Natali 6.5, Morleo 6; Taider 6.5, Perez 6(65’Pazienza 6), Guarente 7; Kone 6.5, Diamanti 6; Gilardino 8. Allenatore: Pioli
    Catania (4-3-3): Andujar 6; Alvarez 5, Legrottaglie 5.5, Spolli sv(24’Bellusci 4.5), Capuano 4.5; Izco 6, Lodi 6.5, Almiron 6(58’Gomez 6); Barrientos 5, Bergessio 6, Castro 4.5(73’Ricchiuti). Allenatore: Maran

    VIDEO BOLOGNA-CATANIA 4-0

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  • Bologna-Catania, Maran vuole la terza vittoria

    Bologna-Catania, Maran vuole la terza vittoria

    Al via oggi la terza partita della settimana che vedrà in campo tra le altre anche Bologna-Catania: i precedenti vedono gli emiliani in vantaggio per tre vittorie a zero con un solo pareggio ma ad oggi tutto è possibile. Con due partite sulle gambe a farla da padrona in campo dovrà essere la mente e sicuramente ci potrebbero essere delle grandi sorprese: il Bologna fino a qui ha totalizzato tre sconfitte, una vittoria ed un pareggio e sta andando alla ricerca dei primi punti davanti ai proprio tifosi. L’inizio non è infatti stato dei migliori per la squadra di Pioli che vorrà di certo rifarsi dal brutto match contro il Siena e soprattutto risalire da quella brutta posizione in classifica. Dall’altra parte il Catania sta superando ogni tipo di ostacolo le si presenti davanti: ha conquistato due vittorie, due pareggi ed una sconfitta ma ha saputo fermare sul 2-2 la Roma e sullo 0-0 il Napoli, due tra le squadre quotate per la lotta ai primi posti.

    Per la partita di oggi, dove le squadre scenderanno in campo alle 15.00, il Bologna può contare nuovamente sul perno della squadra Alessandro Diamanti che andrà a fare coppia con un ritrovato Gilardino, mentre il Catania ritrova lo squalificato Alvarez che però sembra partire dalla panchina lasciando spazio a Bellusci.

    Gilardino e Diamanti © Paolo Bruno/Getty Images

    Nella conferenza stampa pre gara Maran ha specificato che il Dall’Ara è un campo sicuramente difficile da espugnare ma che tra le due squadre quella ad avere più difficoltà in questo inizio è stato di certo il Bologna, nonostante i giornali vedano i rosazzurri nettamente sfavoriti:

    Ovviamente Pioli è meno contento di questo avvio di campionato e si concede ai microfoni spiegando che contro il Siena meritavano la vittoria in quanto stanno letteralmente crescendo rispetto le gare iniziali.

    LE PROBABILI FORMAZIONI:

    Bologna-Catania
    Bologna (4-3-1-2): Agliardi; Garics, Antonsson, Natali, Morleo; Pulzetti, Perez, Pazienza; Taider; Diamanti, Gilardino. A disp.: Curci, Sorensen, Carvalho, Cherubin, Motta, Abero, Kone, Guarente, Gimenez, Pasquato, Gabbiadini, Acquafresca. All: Pioli
    Catania (4-3-3): Andujar; Bellusci, Legrottaglie, Spolli, Marchese; Izco, Lodi, Almiron; Barrientos, Bergessio, Gomez. A disp.: Frison, Messina, Capuano, Alvarez, Rolin, Biagianti, Salifu, Sciacca, Doukara, Ricchiuti, Morimoto, Castro. All: Maran
    Arbitro: Giacomelli di Trieste

  • John Terry squalificato 4 giornate per insulti razzisti verso Anton Ferdinand

    John Terry squalificato 4 giornate per insulti razzisti verso Anton Ferdinand

    A quanto pare John Terry, il quale ha dato nei giorni scorsi l’addio alla Nazionale, se l’aspettava e infatti la squalifica per gli insulti razzisti è arrivata: la Football Association nelle ore appena trascorse ha messo fuori uso il capitano dei blues per ben 4 partite a causa delle accuse che pochi mesi fa avevano sovrastato l’ex capitano dell’Inghilterra. Tutti si ricorderanno della partita avvenuta nella scorsa stagione tra il Chelsea e il QPR dove John Terry si scontrò con Anton Ferdinand per un banale motivo, arrivando però a rivolgergli pesanti offese a sfondo razzista.

    Nei mesi scorsi il tribunale di Westminster aveva assolto il difensore inglese per mancanza di prove reali in quanto non si riusciva a decifrare in modo corretto il labiale, ma a quanto pare la Football Association ha voluto andare fino in fondo eseguendo un’accurata indagine: così ora il tecnico Roberto Di Matteo dovrà fare a meno del suo pupillo ed inoltre Terry dovrà pagare ben 220 mila sterline di multa.

    Come per ogni squalifica però c’è la possibilità di fare ricorso entro i 14 giorni successivi dalla sentenza e sicuramente Roman Abramovic non perderà nemmeno un minuto del tempo utile: importanti sono infatti i match che il Chelsea dovrà affrontare nelle prossime giornate e i Blues non possono di certo permettersi di presentarsi senza Terry contro formazioni come quella del Manchester United, dell’Arsenal e del Tottenham.

    John Terry © IAN KINGTON/AFP/GettyImages

    Unica cosa certa è che ora Anton Ferdinand, il quale si era rifiutato di dare la mano sia a Terry che ad Ashley Cole all’inizio di questo campionato, sarà felice di questa decisione che lo vede uscirne vincente anche se inizialmente lui non aveva alcuna intenzione di procedere penalmente ma sembra sia stato costretto dal proprio agente. Ora staremo a vedere quale sarà la mossa di Abramovic che tenterà il tutto e per tutto per non dover fare a meno dell’inglese durante i prossimi impegni.

  • Mario Balotelli ci riprova con Raffaella Fico

    Mario Balotelli ci riprova con Raffaella Fico

    Colpo di scena in casa del Manchester City dove Mario Balotelli si è concesso ai giornalisti parlando della relazione con Raffaella Fico: dopo essere stati i protagonisti del gossip di questa estate quando la bella showgirl italiana ha dichiarato di essere in dolce attesa, i due giovani ragazzi hanno deciso di riprovare a stare assieme. A dichiararlo è stato niente meno che il bomber azzurro il quale, dopo i festeggiamenti estivi e tutte le ragazzate fatte, sembra aver messo la testa apposto. Sicuramente questi mesi non sono stati facili per la futura mamma Raffaella che, tra richieste del test del DNA e varie uscite poco felici da parte di Super Mario, si è trovata a passare questi giorni al fianco della sua famiglia senza la presenza di un partner.

    “Ho deciso di riprovarci con Raffaella – ha chiaramente detto Balotelli– mi dispiace per tutto quello che c’è stato in questi ultimi mesi e soprattutto per quello che è stato detto e scritto. Chiedo, però, ancora una volta a tutti di rispettare la nostra vita privata che in futuro tale deve restare per impegno mio e anche di Raffaella”.

    Mario Balotelli © PAUL ELLIS/AFP/GettyImages

    Nei giorni scorsi l’ex gieffina si era fatta vedere alla settimana della moda con tanto di pancione e, proprio durante lo shopping quotidiano, la Fico ha guardato con attenzione un passeggino doppio: questo aveva fatto scatenare i paparazzi, secondo i quali la “coppia” aspetterebbe ben due gemelli. Durante la conferenza stampa Mario Balotelli ha inoltre spiegato che il test del DNA che aveva chiesto subito dopo gli Europei di Polonia e Ucraina 2012 non è avvenuto e che l’avrebbe chiesto a chiunque gli avesse detto che sarebbe diventato padre.

    Per ora Raffaella Fico non ha ancora risposto pubblicamente a quanto detto dall’attaccante del City ma nella puntata di domani di “Verissimo” la showgirl sarà protagonista attesissima: chissà quali saranno i prossimi scoop di questa coppia che quest’estate ha fatto da vero tormentone. Sicuramente se i due dovessero decidere di tornare assieme potrebbe esserci la possibilità di rivedere Super Mario sui campi della Serie A, magari accettando la proposta del presidente dell’Inter Massimo Moratti il quale non ha mai nascosto l’intenzione di riportarlo in nerazzurro un giorno.

  • L’Inter tra la Juve e Fernando Llorente

    L’Inter tra la Juve e Fernando Llorente

    Uno dei giocatori più discussi durante il calciomercato estivo è stato senza ombra di dubbio Fernando Llorente: il calciatore spagnolo, in forza all’Atletico Bilbao, è stato protagonista di una lunga trattativa tra il club spagnolo e la Juventus ma alla fine non c’erano stati i giusti presupposti per definire il passaggio in bianconero. Marotta aveva infatti offerto al presidente Urrida una cifra inferiore a quella richiesta per la cessione del bomber biancorosso e, i vertici del Bilbao hanno prontamente risposto con un no categorico.

    Così facendo Llorente è stato costretto a rimanere con il club spagnolo ma ha precisato che durante il mercato di gennaio vorrebbe lasciare l’Atletico per approdare in un’altra squadra per fare esperienza visto anche il clima alquanto teso che si è creato tra lui è i tifosi: proprio in questi giorni quindi a farsi avanti è stata l’Inter che, alla ricerca di un valido sostituto di Milito, ha individuato in Llorente le qualità giuste.

    Fernando Llorente © David Ramos/Getty Images

    A muovere le prime voci sull’interessamento da parte del club nero azzurro è stato l’arrivo a Milano di Chus Llorente, fratello e agente di Fernando: a quanto pare infatti c’è stato un incontro tra i vertici dell’Inter e Chus i quali hanno discusso a lungo soprattutto sullo stipendio richiesto da Llorente. Si parla di una cifra che si aggira sui 4,5 milioni di euro, di certo un costo non indifferente per Moratti, considerando anche che secondo alcuni giornali sportivi il presidente nero azzurro vorrebbe riportare a casa Mario Balotelli. Di certo se il bomber del City dovesse decidere di tornare in Italia per meno di 36 milioni di euro, prezzo da pagare per liberare Llorente, l’Inter cambierebbe subito strada lasciando lo spagnolo alla Juventus e riprendendosi il talento senza testa, il quale ha avuto qualche screzio con Mancini.

  • Shock nello sci, Manuela Di Centa accusata di doping

    Shock nello sci, Manuela Di Centa accusata di doping

    L’Epo ci ha reso protagonisti negativi delle recentissime Olimpiadi di Londra 2012 e, a pochi mesi da quella vicenda che ha beccato Alex Schwazer con le mani nel sacco, il doping si riporta in casa azzurra. Questa volta però non sono ne i controlli ne qualche esito positivo a mettere nei guai gli italiani ma un film-documentario finlandese intitolato “Sinivalkoinen vahle”, più semplicemente “La menzogna bianco-blu”. In questa pellicola sono infatti riportate testimonianze e quant’altro sul mondo sportivo affacciandosi in particolare su accuse di doping e insinuazioni di vittorie falsate per quanto riguarda campioni olimpici, mondiali ed europei.

    Tra i tanti quello che più ha fatto scalpore è stato quanto dichiarato da Sandro Donati, consulente Wada, che ha puntato il dito contro Manuela Di Centa spiegando:

    “Secondo un’indagine di polizia effettuata nel Centro di studi biomedici di Ferrara una decina di anni fa si sarebbe appurato che Manuela Di Centa è una dei 33 atleti indagati che sicuramente hanno fatto uso di Epo”.

    Manuela Di Centa © Mike Powell/ALLSPORT

    Accuse decisamente pesanti che però sembrano non aver fatto preoccupare la sciatrice azzurra: durante la sua carriera, nella quale ha conquistato ben sette medaglie olimpiche, la Di Centa non è infatti mai risultata positiva a tutti i controlli effettuati. Inoltre, subito dopo le prime voci, Manuela è stata intervistata da La Stampa ma, le uniche parole che ha rilasciato sono state: “Quando e se vedrò il film risponderò. Comunque c’è già stata una sentenza”.

    Non bastasse all’interno del film, che uscirà in Finladia il 5 ottobre, vi sono le interviste all’ex fondista italiano Giuseppe Pulié e dell’altro atleta azzurro Silvano Barco: il primo spiega che all’interno della squadra italiana di sci di fondo dagli anni ’80 fino agli anni ’90 è stato fatto uso di auto-emotrasfusioni, nonostante dal 1985 fossero vietate. Stesse dichiarazioni arrivano poi da Barco il quale si era già pentito di quanto fatto negli anni passati spiegando a tutti quanto avvenuto. C’è dunque grande attesa per l’uscita di questo documentario che sarà pieno di sorprese per l’intero mondo sportivo: si vocifera inoltre che all’interno di esso vi siano anche il finlandese Jarno Punkkinen, Juha Mieto, Kaarlo Kangasniem e tanti altri.

  • Torino-Udinese 0-0, granata sfortunati colpiscono 3 pali

    Torino-Udinese 0-0, granata sfortunati colpiscono 3 pali

    Ci sono voluti ben 29 anni per rivedere un pareggio tra Torino-Udinese ma a dire il vero la squadra che avrebbe meritato decisamente la vittoria è stata quella di Ventura: la fortuna ha infatti girato le spalle ai granata che alla fine della partita portano a casa un punto e tre pali che si sono imposti a favore dei friulani. La squadra di Guidolin sembra infatti spenta e poco incoraggiata a superare i torinesi che invece, da vera neopromossa, si presenta in campo con il coltello tra i denti. Le due formazioni però sono leggermente differenti dal solito: da una parte il Torino vede il proprio capitano partire dalla panchina con Ventura che sceglie di schierare Sansone e Meggiorini. Dall’altra anche Guidolin lascia a riposo Di Natale e cambia altri giocatori, scelte che pesano per le tre partite da disputare in una settimana.

    Al fischio d’inizio le due squadre si studiano ma poi ad alzare la testa per primi sono i locali che spingono ripetutamente verso la porta di Brkic: Stevanovic, Basha e Meggiorini fanno sudare tutti i tifosi presenti ma la palla non vuole entrare in rete. I bianconeri sicuramente sapevano che avrebbero incontrato una squadra a dir poco determinata ma non fino a questo punto: ecco perché alzano la guardia e preferiscono contenere le forze per contrastare i continui attacchi granata.

    Danilo D Ambrosio © Valerio Pennicino/Getty Images

    Nella ripresa la musica non cambia: il Torino sfiora ancora la rete, prima con Sansone e poi con il fresco Santana in quanto entrambi colpiscono il legno. L’Udinese si vede sempre meno e, al triplo fischio finale Guidolin ringrazia il cielo che è riuscito a portare a casa almeno un punto; dall’altra parte i torinesi se la prendono con la sfortuna ma Ventura applaude i suoi per la partita e guarda avanti. Di Certo un Torino così può solo che migliorare e mettere il bastone tra le ruote a squadre sicuramente più titolate, onorando in pieno il campionato di Serie A.

    LE PAGELLE DI TORINO-UDINESE

    Torino (4-3-3): Gillet 6.5; Darmian 7, Ogbonna 6.5, Di Cesare 7 (30 st Glik), D’Ambrosio 6; Basha 6, Gazzi 6.5, Vives 6, Stevanovic 6 (25 st Santana 6.5), Meggiorini 5.5, Sansone 6.5 (15 st Bianchi 6). A disp.: Gomis L., Rodriguez, De Feudis, Brighi, Verdi, Diop, Sgrigna. All.: Ventura

    Udinese (3-5-2): Brkic 6.5; Benatia 5.5, Danilo 5.5, Coda 6; Basta 5.5, Allan 5 (40 st Pinzi), Willian 5.5 (11 st Badu 5.5), Lazzari 5, Armero 5.5; Barreto 5 (11 st Pereyra 6), Ranegie 5.5. A disp.: Padelli, Pawlowski, Gabriel Silva, Angella, Faraoni, Pasquale, Hertaux, Fabbrini, Di Natale, Maicosuel. All.: Guidolin

  • Torino-Udinese, Guidolin contro Ventura chi la spunterà?

    Torino-Udinese, Guidolin contro Ventura chi la spunterà?

    Dopo il pareggio contro la Sampdoria di domenica, il Torino torna in campo tra le mura amiche per vedersela contro l’Udinese: nel match di oggi infatti la formazione granata cercherà di mettere a segno l’ennesimo buon colpo di questa stagione. I giocatori di Ventura hanno cominciato il nuovo campionato ben impressionando, supendo solamente la sconfitta contro l’Inter, pareggiando con Sampdoria e Siena e andando a vincere contro il Pescara. Dall’altra parte ci sarà invece l’Udinese, il quale viene dalla vittoria contro il Milan e sembra essersi ripreso dalla brutta partenza: delle quattro partite i bianconeri hanno infatti incassato due pesanti sconfitte, un amaro pareggio con il Siena ed il successo con i rossoneri.

    Entrambe le formazioni è chiaro che non si accontenteranno del pareggio che, tra le tante cose, non si verifica da 29 anni: guardando il passato le due squadre si sono affrontate ventotto volte e, ad avere la meglio in quattordici partite è stato il Torino, a dispetto delle otto vittorie dell’Udinese e dei restanti pareggi. Per il match di oggi le attese sono grandi, soprattutto in quanto le due squadre han dimostrato di essere in grado di dare spettacolo e divertire i tifosi. L’unica cosa che manca al Torino è la cattiveria davanti alla porta e per questo Ventura potrebbe presentare qualche cambiamento inaspettato: inoltre il tecnico granata dovrà fare a meno di Birsa e Masiello e sembra aver deciso di schierare D’Ambrosio. Dall’altra parte spazio al solito 3-5-2 di Guidolin che conferma la coppia offensiva Ranegie-Di Natale, cambiando invece qualcosa al centrocampo causa anche le assenze di Domizzi e di Muriel.

    Francesco Guidolin © ANDREAS SOLARO/AFP/GettyImages

    A poche ore dall’incontro i due tecnici hanno fatto il punto della situazione sottolineando l’importanza di questi punti in palio. Per il Torino sicuramente ancora più evidente visto che è la neopromossa di turno ma per l’Udinese non è una partita assolutamente da sottovalutare vista la forza e determinazione dei granata.

    PROBABILI FORMAZIONI TORINO-UDINESE

    Torino (4-2-4): Gillet; Darmian, Glik, Ogbonna, Masiello; Vives, Gazzi; Cerci, Meggiorini, Bianchi, Santana. A disp.: Gomis L., D’Ambrosio, Rodriguez, Di Cesare, Bakic, Basha, De Feudis, Verdi, Stevanovic, Sgrigna, Brighi, Sansone. All.: Ventura

    Udinese (3-5-2): Brkic; Benatia, Danilo, Coda; Basta, Pereyra, Pinzi, Lazzari, Pasquale; Ragenie, Di Natale. A disp.: Padelli, Domizzi, Badu, Angella, Faraoni, Allan, Willians, Hertaux, Armero, Fabbrini, Barreto, Maicosuel. All.: Guidolin