Autore: Dèsirèe Dalla Fontana

  • Chievo-Fiorentina, Corini cerca il bis

    Chievo-Fiorentina, Corini cerca il bis

    Dopo la sosta forzata per l’impegno delle Nazionali si torna in campo e, alle 15:00 presso il Bentegodi di Verona andrà in scena il match Chievo-Fiorentina. Una partita che saprà infuocare tutti i gialloblu che si presenteranno allo stadio pronti ad incitare i propri beniamini che, dopo la vittoria contro la Sampdoria per 2-1, vorranno di certo conquistare altri tre punti importanti. L’arrivo di Eugenio Corini dopo l’esonero di Mimmo Di Carlo, ha dato la scossa necessaria a Pellissier e compagni che contro la Fiorentina vogliono fare il colpaccio.

    Nonostante non rientri tra le big la formazione di Vincenzo Montella è stata etichettata come la mina vagante di questo campionato con Jovetic a trainare l’intera squadra: per il match di oggi pomeriggio infatti i viola scendono in campo per centrare la quarta vittoria in campionato e arrivare quindi a quota 14 punti mantenendosi nei pianti alti della classifica. Purtroppo però i toscani dovranno fare a meno di Aquilani ma possono fare affidamento su di un ritrovato Pizarro.

    AC Chievo Verona v UC Sampdoria - Serie A
    Chievo Verona © Claudio Villa/Getty Images

    Per quanto riguarda invece i precedenti la Fiorentina è in netto vantaggio: in Serie A infatti le due squadre si sono scontrate otto volte e le vittorie dei viola sono state cinque a confronto delle due dei veronesi con un restante pareggio. Anche nelle scommesse di questi giorni in vista della partita di oggi le quotazioni vedono la formazione di Montella come la favorita anche se la grinta e la fame di vittoria dei veronesi potrebbe far inciampare Jovetic e compagni.

    PROBABILI FORMAZIONI CHIEVO-FIORENTINA

    Chievo (4-3-3): Sorrentino; Frey, Dainelli, Andreolli, Dramé; Luciano, L. Rigoni, Hetemaj; Thereau, Pellissier, Stoian. A disp.: Puggioni, Jokic, Cofie, Guana, M. Rigoni, Vacek, Moscardelli, Di Michele, Samassa, Farkas. All.: Corini

    Fiorentina (3-5-1-1): Viviano; Roncaglia, Rodriguez, Tomovic; Cuadrado, Romulo, Pizarro, Borja Valero, Pasqual; Jovetic; El Hamdaoui. A disp.: Neto, Lupatelli, Hegazy, Savic, Cassani, Migliaccio, Olivera, Mati Fernandez, Seferovic, Toni, Ljajic. All.: Montella

  • L’Atalanta compie 105 anni, attesa grande festa allo stadio

    L’Atalanta compie 105 anni, attesa grande festa allo stadio

    Giornata importante per l’Atalanta che festeggia i 105 anni dalla propria fondazione nel mondo del calcio: la società di Bergamo ha infatti messo a segno più di un secolo di campionati, regalando emozioni a non finire a tutti i propri seguaci che hanno dimostrato nel tempo di avere nel cuore il color neroazzurro. Proprio per festeggiare a dovere questo traguardo il club ha deciso di aspettare i tifosi che si recheranno allo stadio e di far loro un regalo: nella partita di domenica 21 ottobre delle ore 15.00, dove l’Atalanta sfiderà il Siena, ci sarà infatti una tariffa chiamata “Atalanta 105” che consentirà agli abbonati di entrare allo stadio pagando un prezzo ridotto: per sedere in curva si pagherà un euro, per accedere alla tribuna centrale e laterale creberg, alla parterre creberg, ai distinti nord e alle parterre il prezzo è di due euro mentre si sale a cinque euro per la tribuna laterale.

    Non bastasse all’ingresso verranno distribuite delle bandierine neroazzurre celebrative che riempiranno lo stadio a dovere per questo evento: a decorare questo compleanno sarà anche la maglia speciale che verrà indossata dai calciatori. Sulla manica sinistra apparirà un marchio che andrà a segnare questa giornata di certo importante per il club ma anche per tutti i tifosi che costantemente seguono la propria squadra del cuore.

    Atalanta BC v AC Siena  - Serie A
    Tifosi Atalanta © Claudio Villa/Getty Images

    In sole 48 ore sono infatti stati venduti 2504 biglietti: non a caso i bergamaschi sono stati al fianco dell’Atalanta fin dal 17 ottobre del 1920, giorno in cui venne fondata la società e continuano ad esserlo tramandando questo eterno amore anche ai propri figli. Per i più legati ai colori della Dea inoltre sarà possibile acquistare la maglia celebrativa che verrà indossata domenica dai giocatori contro il Siena, presso l’Atalanta Store di Zingonia. Ora c’è solamente da sperare che domenica il club possa festeggiare con una grande vittoria assieme a tutti i tifosi che si precipiteranno allo stadio per sostenere i propri beniamini.

  • Doping, Lance Armstrong vuole sottoporsi alla macchina della verità

    Doping, Lance Armstrong vuole sottoporsi alla macchina della verità

    In queste ore Lance Armstrong ha dichiarato di essere disponibile a sottoporsi alla macchina della verità pur di arrivare a ripulire le vittorie durante la sua carriera dalle accuse di doping che l’Usada, l’agenzia antidoping americana, ha presentato contro di lui. Il tutto è infatti raccolto in un dossier di 1000 pagine dove, oltre che del ciclista, si parla anche della US Postal: l’accusa che ricade sui due è di aver usato sostanze assolutamente proibite e in più di frode sportiva.

    Di certo anche se l’atleta arriverà a sottoporsi alla macchina della verità sarà difficile che le accuse vengano ritirate anzi, anche il suo avvocato Tim Herman, ha dichiarato che con questa mossa il suo cliente non otterrà risultati incoraggianti. Dopo aver rinunciato di difendersi dalle accuse Armstrong sembra quindi aver scelto di procedere su questa via, forse prendendo esempio dallo spagnolo Alberto Contador, il quale pochi mesi fa dopo esser risultato positivo al clenbuterolo, ha utilizzato la macchina della verità per cercare di dimostrare di essere innocente. Il tutto però è stato inutile in quanto il Tas lo ha sanzionato con due anni di squalifica ed è per questo che Herman ha spiegato che questa mossa non gioverà al ciclista. La volontà del texano è però quella di far sottoporre al test anche tutte e 26 le persone che hanno testimoniato contro di lui all’Usada:

    CANADA-HEALTH-CANCER-ARMSTRONG
    Lance Armstrong © ROGERIO BARBOSA/AFP/GettyImages

    “Vi posso assicurare che molti testimoni hanno versioni contraddittorie e Lance ha avuto nel corso della sua di carriera in Europa più di 600 ciclisti, dirigenti e tecnici. Vedo inoltre che undici di loro hanno detto cose, ma molti altri hanno confutato queste accuse. Per questo sottoponendoli a questo test farà emergere alcune verità nascoste”.

    Nonostante questa decisione la macchina della verità potrebbe essere un’idea che lo penalizzerebbe ulteriormente: oltre a perdere le vittorie dei sette Tour de France, Lance Armstrong inciamperebbe nella falsa testimonianza che lo condannerebbe al carcere. Il passato su questo insegna in quanto atleti come Marion Jones, beccata con le mani nel sacco del doping, la quale ha dichiarato di non aver mai utilizzato sostanze vietate, ha dovuto scontare alcuni mesi di prigione.

  • Alessia Filippi lascia il nuoto a soli 25 anni

    Alessia Filippi lascia il nuoto a soli 25 anni

    Notizia shock nel mondo del nuoto dove in queste ore è arrivata l’ufficialità del ritiro di Alessia Filippi, nuotatrice italiana che più volte ha indossato la cuffia azzurra riuscendo anche a portare in alto il proprio nome e l’Italia: queste vittorie sono però mancate negli ultimi anni ed è proprio questo il principale motivo del ritiro a soli 25 anni. Per un’atleta così giovane infatti non è di certo facile appendere costume, cuffia ed occhialini al chiodo ma, quando sotto ci sono anche altre cause e non dipende proprio tutto da te, la decisione arriva in fretta.

    Proprio dopo aver conquistato la qualificazione alle Olimpiadi di Londra 2012, le Fiamme Gialle hanno messo fuori squadra la romana che si è vista crollare il mondo addosso: non bastasse alla gara della propria batteria nei 200 dorso a Londra è stata eliminata subito. Il clima era diventato dunque pesante ed in più la scelta delle Fiamme Gialle di puntare su atleti più giovani e promettenti ha fatto prendere la decisione definitiva ad Alessia Filippi.

    Alessia Filippi Trofeo Settecolli Herbalife - Day 1
    Alessia Filippi © Paolo Bruno/Getty Images

    Ovviamente amareggiata la nuotatrice romana ha affermato di continuare a praticare lo sport solamente per passione e che, nonostante il nuoto sia la sua vita, è arrivato veramente il momento di chiudere la propria carriera. In passato infatti più volte la Filippi aveva dichiarato di essere vicina a lasciare ma poi era ritornata sui suoi passi anche grazie ai risultati che sono arrivati fino ai Mondiali di Roma nel 2009, dove davanti al proprio pubblico conquistò una fantastica doppietta grazie alla medaglia d’oro nei 1500 sl e a quella negli 800.

    Di certo questi sono stati gli anni più importanti per la Filippi che l’anno precedente durante le Olimpiadi di Londra 2012 conquistò l’argento negli 800 e, prima ancora, durante gli Europei di Budapest 2006 e Eindhoven 2008, aggiunse al proprio palmares tre medaglie d’oro e due di bronzo in svariate specialità. Quel che è certo è che Alessia Filippi resterà una delle più grandi nuotatrici italiane che, sfortunatamente è però sempre vissuta nell’ombra di Federica Pellegrini, considerata da sempre la numero uno per gli italiani.

  • Cristiano Ronaldo-Satta-Boateng, il triangolo dell’autunno

    Cristiano Ronaldo-Satta-Boateng, il triangolo dell’autunno

    Proprio un mese fa su Vanity Fair una delle coppie più belle dell’estate, quella formata da Melissa Satta e Kevin Prince Boateng, aveva rilasciato alcune dichiarazioni sui propri progetti futuri: in primo luogo il calciatore rossonero aveva messo al dito della fidanzata un diamante per chiederle di sposarla ma l’ex velina aveva messo ben in chiaro che i passi vanno fatti con molta cautela, spiegando di essere felicissima con il giocatore del Milan ma che in passato è stata più volte scottata e che quindi vuole andarci con i piedi di piombo. Nonostante questo i due si erano meritati la copertina della rivista, parlando anche di figli e famiglia: tutto questo però sembra essere andato in fumo in quanto proprio in queste ore è scoppiato il caso del triangolo formato dalla Satta, da Boateng e niente meno che da Cristiano Ronaldo.

    Il talentuoso giocatore del Real Madrid ha infatti messo gli occhi sulla bella showgirl italiana: dopo aver visto alcune foto di lei in costume il portoghese ha chiesto informazioni ad alcuni colleghi italiani che hanno fatto avere il numero di telefono a CR7. Tra i due ci sono già stati scambi di messaggi e, non bastasse, anche di foto, ovviamente tutto all’insaputa del calciatore tedesco che ora non l’avrà presa di certo nel migliore dei modi.

    Boateng contro Ronaldo Real Madrid v AC Milan - UEFA Champions League
    Boateng contro Ronaldo © Jasper Juinen/Getty Images

    La notizia è stata riportata da “Novella 2000” dove, nella sezione “Tele Dico, Tele Cante, Tele Suono” è stato precisato anche che il bel Cristiano Ronaldo ha chiesto se Melissa Satta fosse fidanzata ma a quanto pare, dopo la risposta ricevuta in cui è venuto a conoscenza della relazione con Boateng, il fenomeno del Real Madrid non si è fatto molti problemi a scriverle.

    Quel che è certo è che in casa del Milan saranno contenti della situazione creatasi dato che il flop dell’attaccante rossonero è cominciato proprio quando si è fidanzato con Melissa Satta. Ora staremo a vedere se l’ex di Bobo Vieri interverrà per precisare quanto successo con CR7 o se Boateng chiuderà definitavamente il loro rapporto.

  • La Top Ten delle simulazioni, per l’Italia c’è Gilardino

    La Top Ten delle simulazioni, per l’Italia c’è Gilardino

    Nel calcio spesso e volentieri vi sono momenti in cui i giocatori si inventano falli e si rendono protagonisti di simulazioni per potersi guadagnare un calcio di rigore, una punizione, l’espulsione dell’avversario e quant’altro: non a caso settimanalmente vengono fatte anche delle simpatiche classifiche che danno vita ad una lista di “migliori” simulatori della giornata. A questo proposito il tabloid britannico Mirror ha voluto pubblicare un articolo comprendendo la “Top Ten” con tanto di video che rappresentano le più grandi simulazioni di questi anni in cui il calcio ha cominciato a spopolare nel mondo.

    A rappresentare l’Italia vi è solamente Alberto Gilardino, ora attaccante del Bologna, che si è guadagnato il settimo posto nella graduatoria per quanto fatto in campo nel match tra Celtic-Milan disputatosi nel 2007: durante un’azione l’ex rossonero si è infatti clamorosamente buttato a terra dopo non aver ricevuto nessun tocco dall’avversario, cercando di guadagnarsi il calcio di rigore ma beccandosi solamente il cartellino giallo.

    Nella “Top Ten” vi sono però anche giocatori molto importanti come Cristiano Ronaldo, considerato un gran simulatore fin dal 2002, Rivaldo, che si è guadagnato il secondo gradino del podio e tanti altri fino ad arrivare al primo posto occupato dall’attuale tecnico del Fortuna Düsseldorf, Norbert Meier.

    Partendo dal basso si trova invece Jurgen Klinsmann, calciatore tedesco che durante la finale ai Mondiali del 1990 contro l’Argentina si è reso protagonista di una grande sceneggiata: nel tentativo di avvicinarsi all’area è stato infatti puntato dall’avversario che, nonostante abbia cercato di fermare Klinsmann, è andato a vuoto mancando il tedesco che ha però dato vita ad un volo davvero accentuato, fingendo di essere stato colpito in pieno e facendo espellere il malcapitato.

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    Alla nona posizione, come sopracitato, troviamo il talentuoso attaccante del Real Madrid Cristiano Ronaldo: il portoghese però è stato inserito nella classifica non per un solo episodio ma per essere ben conosciuto come ottimo simulatore. Non a caso su YouTube è stato pubblicato un video che contiene una serie di numerevoli simulazioni che premiano così il calciatore.

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    Ottavo posto per Diego Simeone, calciatore argentino conosciuto in Italia per aver militato nella Lazio: l’attuale tecnico dell’Atletico Madrid è infatti stato inserito nella “Top Ten” per essere finito a terra dopo che Beckham lo aveva calciato per aver reagito ad un suo fallo. Probabilmente “Mirror” ha voluto includere anche lui perchè il calcio inflittogli da Beckham era leggerissimo e non in grado di farlo finire a terra ma l’arbitro nel 1998 diede ragione a Simeone cacciando l’inglese con un cartellino rosso.

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    Alla settima posizione ecco invece il video di Alberto Gilardino, caduto dopo alcuni metri dal tocco dell’avversario:

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    Sesto posto per un duetto non da poco: si tratta infatti di Lehmann e Drogba che si sono resi protagonisti di un battibecco dopo che l’ivoriano aveva reclamato un calcio di rigore: l’ex portiere tedesco, mentre il gioco stava ripartendo, ha dato una spinta a Drogba facendolo finire a terra e quest’ultimo, rialzatosi, ha dato un colpo di pancia all’avversario che si è dato lo slancio per cadere.

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    Fa parte di questa classifica anche Busquets il quale, durante il match tra Barcellona ed Inter, riceve una manata al volto da Thiago Motta: il bello arriva però quando il calciatore spagnolo, finito a terra, spia la reazione dell’arbitro, guagnandosi così il voto 10 e lode ma solamente il quinto posto per il “Mirror”.

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    In questo tutti giù per terra è stato incluso anche l’arbitro Alcock il quale, un bel po’ di anni fa, è rimasto vittima di una reazione dell’italiano Di Canio: dopo aver ricevuto il cartellino rosso l’attuale allenatore dello Swindon Town, ha dato una leggere spinta al direttore di gara che ha barcollato non poco prima di cadere, dando vita ad una scena che ha fatto ridere molti.

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    Arriviamo al podio con Steven Taylor, che è stato inserito al terzo posto grazie alla simulazione che gli ha fatto guadagnare allora il cartellino rosso:

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    Seconda posizione per Rivaldo che, durante la partita tra Brasile e Turchia, dopo essere stato colpito da un pallone sul braccio, si è accasciato a terra fingendo di essere stato preso in pieno volto: un premio che va oltre al normale in quanto così facendo l’ex rossonero ha fatto espellere l’avversario Hakan Unsal.

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    Siamo dunque arrivati alla cima di questa “Top Ten” dove a guadagnarsi la medaglia d’oro per la miglior simulazione di sempre è Norbert Meier: durante la partita tra Duisburg e Colonia, il tecnico ha tirato una testata all’avversario, stramazzando poi a terra fingendo quindi di averla ricevuta.

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  • Addio album Panini, Serie A e Aic non trovano l’accordo

    Addio album Panini, Serie A e Aic non trovano l’accordo

    Dopo 51 anni di storia l’album Panini potrebbe scomparire: la causa è ovviamente il mancato accordo tra i vertici che, dopo numerosi incontri, non sono ancora riusciti a trovare un punto di incontro per riuscire a firmare l’ennesimo contratto e poter dare vita all’album che in tutti questi anni ha tenuto raccolti all’interno di una semplice raccolta di figurine tutti i giocatori di calcio. I due colpevoli sono la Lega e l’Aic, i quali si sono messi a discutere per i diritti pubblicitari: da una parte l’Aic ha i diritti di immagine dei calciatori, dall’altra la Lega ha invece quelli relativi ai marchi e alle maglie delle squadre.

    Ecco dunque che per un mancato accordo si rischia di mandare all’aria un album che ormai è diventato qualcosa d’obbligo: ogni bambino lo ha collezionato almeno una volta nella sua vita, dando vita al consueto “C’è l’ho, mi manca” durante le ricreazioni a scuola, al parco giochi, a casa dell’amico. Il bello di tutto ciò è che anche gli adulti si sono appassionati dando vita ad un ciclo continuo che veniva tramandato da padre in figlio.

    Album Panini Calciatori
    Album Panini Calciatori

    Nemmeno la tecnologia è riuscita a far morire “Album Panini” anzi, l’azienda ha fatto in modo di continuare ad evolversi per attirare nuovamente l’attenzione dei collezionisti ad ogni anno. Inizialmente infatti le figurine si limitavano ad essere di calciatori di Serie A, poi pian piano sono stati inseriti anche quelli di Serie B, la Serie A Femminile, la Champions League, lo spazio per gli acquisti del mercato di gennaio, quello riservato ai record dei migliori giocatori e molto altro. Ed ora tutto questo rischia di diventare solo un ricordo a causa del mancato accordo tra la Lega e l’Associazione Calciatori: un’assurdità che molti sperano di non veder diventare realtà. Nei prossimi giorni è infatti prevista l’ennesima riunione tra le due parti, sperando che riescano ad arrivare alla stretta di mano finale: nel caso in cui l’accordo non venisse raggiunto la soluzione sarebbe quella di vendere i diritti all’americana Topps, produttrice di album di football e baseball negli Stati Uniti e soprattutto della Premier League in Inghilterra.

  • Eric Abidal torna ad allenarsi dopo il trapianto

    Eric Abidal torna ad allenarsi dopo il trapianto

    Nel marzo del 2012, in vista dell’operazione di trapianto del fegato necessaria dopo aver sconfitto il cancro, Eric Abidal, difensore del Barcellona di origini martinicane, era venuto a conoscenza di non poter più continuare la propria carriera calcistica da professionista in quanto l’intervento lo avrebbe costretto ad allontanarsi dal campo da calcio. Ad oggi invece, dopo soli sei mesi dal trapianto, Abidal è tornato ad allenarsi anche se non ancora con il resto della squadra: in questi giorni infatti il terzino della Nazionale francese, con la quale ha conquistato la medaglia d’argento ai Mondiali 2006, si sta sottoponendo ad alcuni esercizi specifici per poter tornare presto al Camp Nou.

    In tempi brevissimi Abidal ha messo in atto grandi miglioramenti e per questo ora sta svolgendo un programma di lavoro presso Val d’Aran seguito ovviamente dal fisioterapista della prima squadra Emili Ricart, il quale lo tiene sott’occhio per evitare qualsiasi tipo di ricaduta: gli allenamenti con il pallone vengono alternati a passeggiate e corse tra i monti e soprattutto da momenti di recupero. Non c’è dubbio che i passi avanti siano enormi ma lo sforzo fatto durante i test è sempre da misurare in quanto non si possono assolutamente permettere di bruciare i tempi vista la gravità e la serietà dell’operazione a cui Eric si è sottoposto ad aprile.

    “Sono stanco ma felice – ha dichiarato Abidal al termine del suo primo allenamento – Per molto tempo ho pensato di tornare a giocare a pallone. Credo di cominciare a essere sulla buona strada”.

    A comunicare la notizia è stato proprio il sito internet ufficiale del Barcellona che ha pubblicato foto e mini articolo per tenere aggiornati tutti i fan sui miglioramenti del difensore, attesissimo per la fine dell’anno al Camp Nou. Subito dopo l’operazione il dottore Juan Carlos Garcia-Valdecasas, il quale ha eseguito il trapianto, ha spiegato infatti che i tifosi blaugrana potranno rivedere Eric-Sylvain Abidal, questo il nome completo del calciatore, entro fine dell’anno: l’attesa è dunque altissima e si spera che tutto vada per il meglio in modo che Abidal riesca a vincere la partita più importante della sua vita, quella di tornare in campo.

    IL VIDEO DELL’ALLENAMENTO DI ERIC ABIDAL

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    LE FOTO DEGLI ALLENAMENTI DI ERIC ABIDAL

  • Mario Balotelli, una villa di lusso a Brescia il nido d’amore

    Mario Balotelli, una villa di lusso a Brescia il nido d’amore

    Da niente a tutto: con queste poche parole si racchiude quanto sta succedendo tra Mario Balotelli e Raffaella Fico. Nei giorni scorsi, durante una conferenza stampa, Mario Balotelli aveva infatti dichiarato di voler tornare a frequentare la showgirl italiana che aspetta un figlio da lui: proprio dopo queste parole la Fico aveva raggiunto il calciatore del Manchester City passando alcuni giorni assieme dove sono stati anche paparazzati a baciarsi.

    Ma la prova del nove è arrivata in queste ore in quanto il talento azzurro, impegnato nei prossimi giorni con la Nazionale Italiana dopo essere stato convocato da Cesare Prandelli per le partite di Qualificazioni ai Mondiali, ha voluto acquistare una casa a Brescia. Ovviamente non si tratta di un semplice appartamento ma di una villa pagata ben 950 mila euro: i metri quadrati sono 250 e la casa è composta da un letto circolare, bagno modello mini-spa, cucina moderna e soprattutto circondata da vetri che permettono di godere di una vista alquanto mozzafiato. Il tutto è connesso grazie ad un mix di hi-tech e funzionalità che andranno di certo a facilitare il lavoro alla presto mamma Raffaella Fico la quale si è detta stupita dal regalo di Super Mario.

    Mario Balotelli © Shaun Botterill/Getty Images

    La villa è stata ristrutturata ed arredata sotto ordine di Balotelli dall’architetto mantovano Elisa Bianchi, la quale ha spiegato che il calciatore del City ha voluto tutto molto tecnologico, funzionale e moderno, puntando molto sulle vetrate in quanto ama la luce. Per non dare nell’occhio i due si sono incontrati sempre al Mc Donald’s dove hanno stipulato come e con cosa arredare il nido d’amore che ospiterà la famiglia Balotelli. Quello che lascia tutti in dubbio è l’acquisto della casa proprio a Brescia, scelta che è caduta di certo perchè in vicinanza ai famigliari ma che, viste le vicende che continuano a succedere al City, pone il talento senza testa sempre più vicino al ritorno in Italia.

    LE FOTO DELLA CASA DI MARIO BALOTELLI

  • Roma, James Pallotta: “Nuovo stadio e scudetto entro il 2016”

    Roma, James Pallotta: “Nuovo stadio e scudetto entro il 2016”

    Dopo la vittoria in Roma-Atalanta il neo presidente della Roma James Pallotta guarda al futuro con fiducia e soprattutto prende solamente le parti positive di quanto accaduto fino ad ora: in questi giorni di grande tensione dove nella capitale l’aria è tesa per le discussioni tra il tecnico Zeman e Daniele De Rossi, l’imprenditore statunitense ha fatto intendere che questa squadra non è da sottovalutare e soprattutto che il progetto messo in piedi dal boemo non è per niente da buttare. Nonostante la probabile partenza di “Capitan Futuro” la squadra vince e convince e lo fa anche senza i titolari che sembrano non avere nemmeno più l’appoggio dei tifosi, schierati dalla parte dell’allenatore.

    Con un grande progetto di base dunque il tutto non può che continuare nel migliore dei modi: è per questo che Pallotta ha dichiarato di voler mettere in piedi entro il 2016 il nuovo stadio della squadra. Per poter fare tutto ciò l’imprenditore ha spiegato di aver investito più di 200 milioni di euro e che uno che non crede in quello che fa non arriverebbe mai a spendere una tale cifra: inoltre, per far capire quanto sia importante per lui il futuro della Roma, James ha scherzosamente messo nella lista dei probabili posti della costruzione dello stadio anche il Colosseo.

    James Pallotta AS Roma v AC Chievo Verona  - Serie A
    James Pallotta © Paolo Bruno/Getty Images

    “Io avrei usato il Colosseo per il nuovo stadio di Roma ma mi hanno detto che era occupato. Scherzi a parte, siamo quasi pronti: abbiamo già avuto numerosi incontri con il Sindaco di Roma e con gli uffici tecnici del Comune: abbiamo esaminato 100 siti, ne abbiamo selezionati 12 e infine abbiamo scelto 3 aree. Ora siamo alla fine: lo stadio, che avrà 60mila posti, negozi e ristoranti, è stato progettato da un architetto di fama mondiale come Dan Meis e dovrà essere pronto per il 2016”.

    Con queste poche parole il presidente dei giallorossi ha spiegato che lui è dalla parte di Zeman, con un progetto concreto tra le mani e dei soldi da investire in una squadra che i risultati li vedrà tra qualche anno: dopo aver parlato dello stadio Pallotta si è infatti spostato nell’ambito calcistico dichiarando di aspettarsi lo scudetto entro il 2016 e di non pretendere di vincere tutto subito, lanciando anche una frecciatina a squadre già quotate, senza però fare nomi. Quel che è certo è che con l’imprenditore statunitense la Roma non può fare altro che volare sempre più in alto, sperando che le volontà di Pallotta si avverino il prima possibile.