Autore: Dèsirèe Dalla Fontana

  • Paulinho-Inter, l’agente del brasiliano a Milano ma c’è anche il Psg

    Paulinho-Inter, l’agente del brasiliano a Milano ma c’è anche il Psg

    Dopo la vittoria in rimonta per 1-3 sulla Juventus, l’Inter si prepara per affrontare le prossime partite e soprattutto in questi giorni decisioni fondamentali avvengono anche fuori dal campo: si tratta infatti del possibile arrivo a Milano di Paulinho, giocatore tanto desiderato dall’intero club e che potrebbe essere determinante per il mercato di gennaio. Un regalo non da poco quello che Massimo Moratti potrebbe fare al suo pupillo Stramaccioni che sta dando soddisfazioni al presidente neroazzurro che ha quindi intenzione di ripagare il lavoro del tecnico.

    Secondo quanto dichiarato nei giorni scorsi, nella giornata di oggi Bernardo, l’agente di José Paulo Bezerra Maciel Júnior, questo il nome completo di Paulinho, dovrebbe incontrare i vertici dell’Inter per poter venire a conoscenza sulle intenzioni del club italiano. Si vocifera però che proprio prima di sbarcare a Milano, Bernardo abbia fatto tappa a Parigi dove ha fatto visita al Paris Saint Germain, il quale è ovviamente interessato al centrocampista brasiliano del Corinthians.

    Paulinho FBL- WC2014 -JPN-BRA-FRIENDLY
    Paulinho © ANEK SKARZYNSKI/AFP/Getty Images

    Una brutta notizia per i neroazzurri che da tempo hanno messo gli occhi su Paulinho ma che se dovessero concorrere con il club francese potrebbero inciampare in una corsa contro il denaro: ad oggi il centrocampista costa infatti 15 milioni di euro ed inoltre Mario Gobbi, presidente del Corinthians ha spiegato di non avere alcuna intenzione di cedere il talentuoso giovane calciatore e soprattutto che non ha mai avuto alcun contatto con Moratti. Nonostante queste dichiarazioni l’Inter sembra essere davvero ad un passo dall’acquisto del nazionale verdeoro, il quale proprio ad ottobre aveva dichiarato di essere attirato dall’idea di approdare tra le fila del club neroazzurro: a giugno infatti uno dei principali ostacoli che vi furono tra il giocatore e l’Inter fu il Mondiale per Club che si disputerà dal 6 al 16 dicembre; da questa data in poi Paulinho potrebbe quindi essere libero da ogni tipo di obiettivo e aver voglia di sbarcare in un club che tanto sta facendo bene e che punta in alto.

  • Bologna-Udinese 1-1, Di Natale risponde a Diamanti

    Bologna-Udinese 1-1, Di Natale risponde a Diamanti

    Il match disputatosi tra Bologna-Udinese è finito con un pareggio grazie alla rete di Diamanti e a quella del solito Di Natale ma nel resto dei minuti a farla da padrona è stata la paura di perdere che ha dato vita ad un incontro decisamente noioso e sottotono. Da una parte è sceso in campo un Bologna di certo teso e nervoso, spinto a fare bene dai numerosi tifosi accorsi che hanno esposto anche uno striscione per incitare il tecnico rossoblù “Fino alla fine Stefano Pioli”. Dall’altra invece i ragazzi di Guidolin sembrano spenti e soprattutto non mettono in campo tutto il buon gioco che dovrebbero.

    Non bastasse oltre alla tensione, il riscaldamento pre-gara gioca un brutto scherzo ai locali che perdono per un risentimento muscolare Perez, sostituito all’ultimo quindi da Pazienza il quale si trova più volte impacciato in mezzo al campo. Imprevisto positivo invece per l’Udinese in quanto tutti davano Totò Di Natale riserva numero uno per questo incontro ed invece Guidolin ha deciso di schierarlo fin dal primo minuto nonostante qualche acciacco muscolare. Al fischio d’inizio i friulani si chiudono in difesa, non lasciando alcun spazio al gioco del Bologna che spesso conclude in maniera frettolosa e concede agli ospiti di ripartire con veloci contropiedi che si rivelano essere pungenti. Nonostante qualche giocata i portieri vedono pochi palloni arrivare davanti ai propri occhi e così facendo si chiude il primo tempo con un 0-0 che non lascia soddisfatta nessuna delle due parti.

    Bologna FC v Udinese Calcio - Serie A
    Diamanti © Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images

    Nella ripresa bastano pochi secondi al Bologna per andare in vantaggio con Alessandro Diamanti che, grazie alla palla recuperata a metà campo da Taider, riceve un buon cross da Gabbiadini, ed insacca la rete di Brkic. Lo stadio esplode e gioisce dopo tanta sofferenza e i rossoblù cominciano a crederci sempre di più: le occasioni per raddoppiare sono molte, l’Udinese si apre in difesa e concede troppo ai locali ma fortunatamente per i ragazzi di Guidolin la rete del doppio vantaggio non arriva anzi, ci pensa il solito Di Natale a sistemare le cose. Nella prima occasione buona del secondo tempo, al 28′ di gioco il capitano bianconero prende al volo una palla libera in mezzo all’area e, come fatto contro il Catania, insacca il goal del pareggio superando Agliardi che nulla poteva fare sul potente destro. Nei restanti minuti le due squadre cercano la via della vittoria ma nessuno riesce a trovarla, obbligando quindi la propria avversaria a portare a casa un solo punto.

    IL TABELLINO E LE PAGELLE

    Bologna-Udinese 1-1 (p.t. 0-0)
    Marcatori: 1′ st Diamanti (B), 28′ st Di Natale (U)
    Bologna (3-4-1-2): Agliardi 6; Antonsson 5, Sorensen 6.5, Cherubin 6; Garics 5.5, Pazienza 5 (1′ st Khrin 5.5), Taider 6, Morleo sv (26′ Abero 5.5); Diamanti 7; Gabbiadini 6.5 (27′ st Kone), Gilardino 5. A disp.: Curci, Motta, Pulzetti, Guarente, Pasquato, Paponi, Radakovic, Lombardi, Perez. All.: Pioli
    Udinese (3-5-1-1): Brkic 6; Angella 5.5, Coda 5.5, Domizzi 6.5; Basta 5.5, Badu 5 (5′ st Pereyra 6.5), Allan 6.5, Lazzari 4.5 (20′ st Ranègie 5.5), Armero 5.5; Maicosuel 5.5; Di Natale 6.5 (34′ st Faraoni). A disp.: Padelli, Pawlowski, Fabbrini, Heurtaux, Willians, Barreto, Berra, Zilianski. All.: Guidolin
    Arbitro: Bergonzi
    Ammoniti: Domizzi, Allan, Angella (U), Antonsson, Gabbiadini, Abero, Sorensen (B)

    IL VIDEO DEGLI HIGHLIGHTS DI BOLOGNA-UDINESE

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  • Lionel Messi diventa papà: è nato Thiago

    Lionel Messi diventa papà: è nato Thiago

    Una delle emozioni più grandi per Lionel Messi è stata quella di ieri quando, presso la clinica Usp Dexeus di Barcellona, la sua compagna Antonella Roccuzzo ha dato vita al loro primogenito: un grazioso bambino di nome Thiago ma che tutti già soprannominano come la mini Pulce. A rendere pubblica la magnifica notizia è stato il quotidiano online “Mundo Deportivo” ma la voce si è sparsa in tutto il mondo in un batter d’occhio anche grazie ai social network dove parenti ed amici hanno pubblicato subito la notizia.

    Il dolce momento è arrivato precisamente alle 17.46 dopo un parto lungo dove Antonella ha però avuto la fortuna di avere al proprio fianco il bomber argentino, il quale ha chiaramente preferito saltare l’allenamento con il Barcellona per poter assistere alla nascita del suo bambino. Nonostante l’assenza all’ultimo test prima del match contro il Getafe, la pulce, a detta di mister Tito Vilanova, scenderà in campo per la partita ovviamente mettendo in prima linea la salute di Antonella e Thiago e tenendo conto di eventuali imprevisti.

    Leo Messi
    Leo Messi è diventato papà © Jasper Juinen/Getty Images

    Pochi minuti dopo la nascita inoltre è stato lo stesso Messi ad informare tutti i suoi seguaci della bella notizia, pubblicando uno stato sulla propria fan page:

    Sono l’uomo più felice del mondo in quanto è nato mio figlio e ringrazio Dio per questo dono. Grazie alla mia famiglia per il loro sostegno. Un abbraccio a tutti“.

    Inutile dire che tutti i fan del fantasista blaugrana si sono subito messi al pc per poter vedere e leggere le news: sul proprio profilo Twitter Messi ha pubblicato una foto di lui, appena uscito dalla sala parto abbracciato con il dottore della clinica. Non bastasse il quotidiano “Mundo Deportivo” ha dedicato la copertina a questo evento di certo importante dove appare Lionel Messi con in mano la mini maglia del Barcellona con stampato il nome Thiago ed ovviamente il numero 10. Non resta che aspettare le prossime ore per avere maggiori notizie e magari qualche foto di Antonella e del piccolo Messi.

  • Di Natale salva l’Udinese, con il Catania è 2-2

    Di Natale salva l’Udinese, con il Catania è 2-2

    Doveva essere una partita emozionante e così è stata: quello allo Stadio Friuli tra Udinese-Catania è infatti stato un incontro al cardiopalmo con entrambe le formazioni scese in campo determinate a conquistare i tre punti nonostante la pioggia battente che scendeva alle 20.45. Da una parte si è presentato un Catania modificato causa le squalifiche di Legrottaglie e Marchese mentre dall’altra Guidolin ha optato di inserire dal 1′ di gioco il bomber bianconero Totò Di Natale che ha centrato in pieno il modo per ripagare il mister.

    È proprio grazie al numero 10 che l’Udinese riesce a strappare in extremis il pareggio e a spegnere in un secondo la gioia degli etnei che erano ad un passo dalla vittoria in trasferta che gli avrebbe regalato il sorpasso in classifica proprio nei confronti della diretta avversaria.

    Udinese Calcio v Calcio Catania - Serie A
    Udinese-Catania 2-2 © Dino Panato/Getty Images

    La partita si apre con il Catania che pressa i locali, con tanta rabbia per il match disputato contro la Juventus che diventa carica positiva per cercare di fermare i friulani: dall’altra parte c’è però un’Udinese che dimostra di saper mantenere la calma e soprattutto di non cadere nella trappola degli etnei. I primi minuti sono di fatto tutti dei siciliani che cercano di mettere subito in rete il pallone non riuscendo però a concretizzare: ecco quindi che quanto successo domenica scorsa si ripete con Spolli che interviene su Badu e l’arbitro che assegna il calcio di rigore all’Udinese.

    La polemica inizia in un istante, con il Catania che dichiara l’intervento sul pallone ma Rocchi non ne vuole sentire e quindi dal dischetto si prepara Di Natale che spiazza completamente Andujar. Uno a zero e palla al centro dunque, con i ragazzi di Maran che abbassano le orecchie e non dimostrano nessun tipo di reazione anzi, rischiano di prendere il goal del 2-0.

    Nella ripresa i siciliani entrano in campo con un 4-3-3 che non cambia solamente il modulo ma anche la mentalità dei ragazzi che è completamente diversa e lo dimostrano fin dal nuovo fischio dell’arbitro: la fortuna inoltre gira dalla parte degli ospiti grazie all’errore da principiante di Pereyra che al 17′ consente a Castro di insaccare la rete del pareggio. Il Catania prende quindi coraggio, con l’Udinese che si chiude troppo per paura di prendere il goal della sconfitta: le occasioni non mancano e, tra i tanti tentativi, c’è anche la richiesta di un rigore da parte degli etnei che reclamano un tocco di mano.

    Non concesso il tiro dal dischetto ci pensa Lodi a spiazzare Brkic al 41′: da un gran calcio di punizione ne esce infatti un goal spiazzante per il portiere dell’Udinese che nulla può se non raccogliere il pallone da dentro l’area. Purtroppo per il Catania però i minuti di recupero sono più del previsto e ci pensa Di Natale a rovinargli la festa: con una giocata fantastica il capitano dei friulani in piena area si inventa un tiro al volo che supera per la seconda volta Andujar e mette a segno il 2-2 finale.

    IL TABELLINO E LE PAGELLE:

    Udinese-Catania 2 – 2 (1-0)
    Udinese (3-5-1-1): Brkic 6.5; Coda 6 (23′ st Basta 6.5), Danilo 5.5, Domizzi 6; Pereyra 5, Badu 6.5, Allan 6, Lazzari 6.5 (23′ st Ranegie 5.5), Armero 6; Maicosuel 5 (11′ st Gabriel Silva 5.5); Di Natale 7. A disposizione: Padelli, Pawlowski, Angella, Heurtaux, Faraoni, Willians, Barreto, Fabbrini. All. Guidolin
    Catania (3-5-2): Andujar 7; Bellusci 5.5 (1′ st Castro 6.5), Spolli 5.5, Rolin 6; Izco 5.5, Biagianti 5 (29′ st Salifu sv), Lodi 6.5, Almiron 6, Capuano 6; Bergessio 6.5, Gomez 6 (44′ st Doukara sv). A disposizione: Frison, Messina, Alvarez, Potenza, Ricchiuti, Morimoto. All. Maran
    Arbitro: Rocchi di Firenze
    Marcatori: 29′ Di Natale rig. (U), 17′ st Castro (C), 40′ st Lodi (C), 47′ st Di Natale (U)
    Ammoniti: Coda (U), Spolli (C), Bellusci (C), Biagianti (C) e Danilo (U)

    IL VIDEO DEGLI HIGHLIGHTS DI UDINESE-CATANIA

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  • Udinese-Catania, etnei in cerca di riscatto

    Udinese-Catania, etnei in cerca di riscatto

    A pochi giorni delle polemiche per il match giocato tra il Catania e la Juventus riparte il campionato e, i ragazzi di Rolando Maran dovranno vedersela questa sera contro l’Udinese: di certo la trasferta non è delle più facili ma la rabbia che ancora circola nel corpo dei rossoazzurri per i numerosi torti subiti nell’incontro con i bianconeri faranno di certo alzare la già altissima fame di vittoria nel Catania. Dall’altra parte però ci sono i ragazzi di Francesco Guidolin che cercano la quarta vittoria dall’avvio della stagione dopo il fantastico 2-3 inflitto alla Roma nel posticipo di domenica.

    Insomma per tutti coloro che accorreranno allo Stadio Friuli sarà spettacolo puro: nonostante Maran sia costretto a fare a meno dei due difensori Marchese e Legrottaglie, entrambi squalificati proprio dopo il match contro la Juventus, la voglia di riscatto è tanta e soprattutto le due formazioni che si affronteranno si trovano rispettivamente in ottava e nona posizione ad un solo punto di differenza una dall’altra.

    Calcio Catania v FC Juventus - Serie A
    Catania © Maurizio Lagana/Getty Images

    Basti pensare poi che il passato vede l’Udinese in netto vantaggio: dei tredici incontri disputati in terra friulana solamente tre sono stati vinti dai catanesi a confronto dei nove successi della formazione locale con un restante pareggio. In questo campionato inoltre su quattro trasferte il Catania è riuscito a portare a casa i punti in palio solamente in un’occasione mentre l’Udinese ha sempre difeso ottimamente il proprio campo, perdendo solamente un incontro. Portando alla mano tutti questi dati ed aggiungendo la rosa non al completo dei rossoazzurri si potrebbe segnare come favorita la squadra di casa ma, a detta di molti, il Catania potrebbe scendere in campo più agguerrito che mai per dare la conferma che quella di domenica è stata un’ingiustizia.

    LE PROBABILI FORMAZIONI:

    Udinese-Catania ore 20.45

    Udinese (3-5-1-1):
    Brkic; Coda, Danilo, Domizzi; Pereyra, Badu, Allan, Lazzari, Armero; Maicosuel; Di Natale. A disp.: Padelli, Pawlowski, Basta, Angella, Heurtaux, Faraoni, Gabriel Silva, Willians, Zelinski, Fabbrini, Barreto, Ranegie. All.: Guidolin
    Indisponibili: Muriel, Mazzarani, Pasquale, Pinzi, Benatia

    Catania (3-5-2): Andujar; Bellusci, Spolli, Rolin; Izco, Lodi, Almiron, Biagianti, Capuano; Bergessio, Gomez. A disp.: Frison, Messina, Potenza, Salifu, Alvarez, Ricchiuti, Doukara, Morimoto, Castro. All.: Maran
    Squalificati: Marchese, Legrottaglie
    Indisponibili: Keko, Sciacca, Augustyn, Barrientos

  • Gasperini al veleno “Moratti con me è stato scorretto”

    Gasperini al veleno “Moratti con me è stato scorretto”

    Dopo l’amaro pareggio contro il Milan di ieri sera, il tecnico del Palermo Gian Piero Gasperini si concede ai microfini dei giornalisti per dare sfogo a tutta la sua delusione e rabbia per avere mancato il colpaccio e soprattutto per essere stati in grado di mettere sotto i rossoneri senza però ottenere poi i tre punti ma accontentandosi del pareggio. Però, dalla bocca del nuovo arrivato alla guida dei rosanero non escono solo dichiarazioni rivolte al match appena terminato: c’è infatti spazio e tempo anche per lanciare una frecciatina a chi nel recente passato l’ha criticato. Si tratta infatti di Massimo Moratti il quale, quando a settembre decise di esonerarlo, si lasciò andare a spiegazioni poco piacevoli quando i media hanno chiesto il motivo dei tanti flop. La risposta del presidente fu la seguente: “La colpa per il disastro di questa stagione è di Gasperini, ha rovinato tutto, ha tolto la grinta all’ambiente e si lamentava in continuazione contro i giocatori, davvero pessimo”.

    Poche e semplici parole che hanno però ferito nel profondo l’attuale mister del Palermo che in queste settimane ha ridato forza e determinazione ad una squadra che all’avvio del campionato era di certo partita con il piede sbagliato. Probabilmente spinto anche dai risultati ottenuti in queste partite, nelle dichiarazioni post gara di ieri Gasperini si è quindi lasciato andare punzecchiando Massimo Moratti confrontando le scelte tattiche di Stramaccioni:

    Gian Piero Gasperini AC Siena v US Citta di Palermo - Serie A
    Gian Piero Gasperini © Tullio M. Puglia/Getty Images

    “Ora tutti elogiano la difesa a 3 dell’Inter, ma quando la predicavo io tutti la criticavano: non mi ha dato fastidio il fatto di essere allontanato per i risultati. Quando sono andato via c’è stato nei miei confronti un comportamento molto sgradevole e scorretto, delle frasi del presidente Moratti completamente fuori luogo. Questo è stato l’aspetto che meno ho accettato della vicenda”.

    Di certo quindi dalle parole del tecnico rosanero c’è ancora un po’ di delusione per l’esonero ma soprattutto quello per cui ieri sera è arrivato a tirare in ballo l’Inter sono le parole che Moratti ha rivolto nei suoi confronti, infangando non solo il lavoro svolto ma anche il suo modo di allenare. Ora non resta che aspettare la risposta del presidente neroazzurro.

  • La Juventus si veste da Halloween “Continuiamo a fare paura!”

    La Juventus si veste da Halloween “Continuiamo a fare paura!”

    Fantastica iniziativa quella della Juventus che per l’occasione decide di vestirsi in maschera cogliendo al balzo l’arrivo di Halloween e ripetendo quanto fatto lo scorso anno quasi fosse diventato un atto scaramantico: sul sito ufficiale della squadra è apparsa nella giornata di lunedì una fotogallery chiamata “Happy Halloween II” che racchiude i giocatori in versione horror: il titolo non poteva essere più azzeccato e, per farsi ancora più nemici il tutto è racchiuso nella scritta “Una Juventus mostruosa… Continuiamo a far paura!”.

    Si parte con in copertina proprio il meno atteso: un Antonio Conte vestito da “Conte Dracula”, con tanto di canini affilati e mantello. Si passa poi ad Andrea Pirlo quasi irriconoscibile nelle vesta di Joker; Gianluigi Buffon è uno dei più azzeccati nei panni di Freddy Krueger con cappello in testa, guanto di rasoi in una mano e pallone ben saldo nell’altra. Nicklas Bendtner per l’occasione diventa Frankenstein mentre Arturo Vidal è imprigionato in una barella in versione Hannibal Lecter. Kwadwo Asamoah ricopre il ruolo di Blade, Claudio Marchisio quello di Jonathan Kramer, pazzoide protagonista di Saw, Leonardo Bonucci quello di Jason e Paul Pogba quello del mito di guerre stellari Darth Maul. Si arriva poi a Lucio, inserito nella gallery horror come Terminator, Stephan Lichtsteiner ne “La Mummia”, Sebastian Giovinco nei panni di Hellraiser ed infine Mirko Vucinic perfettamente inserito nel corpo di Benjamin Barker, diabolico parrucchiere di Fleet Street.

    Un modo simpatico per far capire che in ogni caso la squadra che comanda in questo campionato è ancora quella di Torino, nonostante tutto e tutti e soprattutto per scacciare ogni tipo di polemica che in questi giorni si era alzata nei confronti della Juventus. Tutto pronto dunque in casa bianconera che proprio questa sera, affronterà il Bologna per la decima giornata di andata della nuova stagione sperando che l’aver riproposto la gallery horror possa portargli fortuna anche sul campo.

    LA GALLERY COMPLETA:

  • Alex Zanardi a GQ: “Vincerò anche a Rio 2016”

    Alex Zanardi a GQ: “Vincerò anche a Rio 2016”

    L’ex pilota di Formula Uno Alex Zanardi non finisce di stupire e, dopo aver trainato per quasi tutto il tragitto della Maratona Handbike di Venezia Eric Fontanari, ragazzo paraplegico di 17 anni, si ritrova in copertina di GQ per l’intervista rilasciata a Carlo Verdelli. Dopo aver conquistato l’oro olimpico pochi mesi fa a Londra 2012, Zanardi ha infatti deciso di non porsi più alcun limite spiegando di voler arrivare a gareggiare anche alle Olimpiadi di Rio 2016:

    “Voglio dirle una cosa: io, a Rio, ci sarò. Sì, certo, me lo dovrò guadagnare, ma ci sarò. E se ci vado, non è per vedere la spiaggia. Sa come si dice nel nostro ambiente: dal secondo posto in giù è come le balle dei cardinali: non servono a niente, o almeno dovrebbe essere così”.

    Inutile dire quindi che la determinazione e la grinta sono le armi vincenti di Zanardi che, sul numero di GQ in edicola da domani ha risposto a tono a tutte le domande fatte dal giornale: nessuna paura, nemmeno quella di essere meno forte di chi di anni, a differenza di lui che ne avrà 50, a Rio ne avrà 20 o 25. Sicuro della propria forza e delle sue capacità l’ex pilota di Formula Uno ha inoltre trionfato alla maratona di New York dove ha stabilito anche un nuovo mostruoso record della gara, guadagnandosi, ironia della sorte, la possibile esclusione dalla prossima edizione.

    coverGQ Alex Zanardi
    Alex Zanardi &copy Foto da Comunicato Stampa

    Nel resto dell’intervista Alex Zanardi ripercorre tutta la sua vita arrivando anche a parlare dell’incidente avvenuto il 15 settembre 2001 quando, a Lausitz, perse le gambe. Parole sicuramente emozionanti che fanno capire quanto abbia dovuto sudare e soffrire per poter arrivare a conquistare queste vittorie e soprattutto per poter tornare a sorridere in questa che lui stesso chiama “seconda vita”. L’intervista poi prosegue sul lato credente, sui mesi di riabilitazione, sulle difficoltà incontrate in quei mesi dopo l’incidente ed infine c’è spazio anche per una domanda riguardante la raccolta di firme che sta girando per l’Italia per convincere Napolitano a nominarlo senatore a vita ma Zanardi, da vero campione, da una spiegazione più che valida al suo no pronto e deciso.

    “Ma no, non mi sento pronto, non è il mio. Pensi che la prima volta ho votato Craxi perché mi sembrava uno con la faccia onesta… E poi, se scambio il Darfur per una scatola di cioccolatini, da uomo di sport ci sta anche. Ma da politico, dai, che figura di merda”.

  • Calcioscommesse, Erodiani inguaia Lotito per Lazio-Albinoleffe

    Calcioscommesse, Erodiani inguaia Lotito per Lazio-Albinoleffe

    Arrivano le conferme delle accuse fatte nel luglio del 2011 verso l’ex presidente della Lazio Claudio Lotito da parte di Massimo Erodiani, collaboratore dell’inchiesta sul calcioscommesse e specificatamente sulla partita di Coppa Italia 2010 tra Lazio e Albinoleffe, il quale davanti a Roberto Di Martino, procuratore capo di Cremona, ha voluto mettere benzina sul fuoco aggiungendo particolari alle sue precedenti dichiarazioni. L’interrogatorio a cui è stato sottoposto il tabaccaio di Guadiagrele è durato ben 7 ore e si svilupperà anche nella giornata del 16 novembre: Massimo Erodiani secondo gli inquirenti sarebbe infatti la mente di tutte le combine su cui stanno indagando.

    “In merito all’incontro di Coppa Italia del 2010 tra Lazio e Albinoleffe, il signor Claudio Lotito non era semplicemente a conoscenza della presunta combine ma l’avrebbe anche gestita”.

    Sono queste le parole chiavi dell’intero interrogatorio anche se con il proseguire dei minuti il tabaccaio pescarese ha spiegato anche che tutto questo gli è stato solamente riferito: altro indagato che è stato nominato è stato infatti il medico Mario Pirani il quale sembra aver interloquito proprio con Erodiani sulla gestione della combine da parte di Lotito. Il tutto verrà quindi ripreso al prossimo interrogatorio sperando di arrivare poi ad un punto finale.

    Claudio Lotito AC Chievo Verona v S.S. Lazio - Serie A
    Claudio Lotito © Dino Panato/Getty Images

    Non bastasse nelle dichiarazioni fatte da Massimo Erodiani è uscito anche il nome di Marco Paoloni, ex portiere della Cremonese che sembra esser finito anche nel caso Inter-Lecce del 2011: a detta del tabaccaio l’estremo difensore avrebbe garantito che il match sarebbe finito con un over. Nel 2011 si parlò infatti di un incontro tra i giocatori del Lecce Corvia, Vives e Rosati per poter decidere su come combinare il match ma poi è stato dichiarato che tutto questo fu solamente una farsa in quanto i presenti all’incontro non erano i giocatori sopracitati ma solamente degli amici di Paoloni che facevano la parte dei calciatori per far si che l’ex portiere incassasse i 200 mila euro.

  • Buffon, Pirlo e Balotelli in lizza per il Pallone d’Oro. La lista

    Buffon, Pirlo e Balotelli in lizza per il Pallone d’Oro. La lista

    Nella lista dei calciatori in corsa per la conquista del Pallone d’Oro 2012, pubblicata oggi dal quotidiano France Football, appaiono anche i nomi di tre calciatori italiani: si tratta infatti dei due bianconeri Gianluigi Buffon e Andrea Pirlo e soprattutto del bomber del City Mario Balotelli. Sicuramente inaspettato il nome del talento senza testa che, nonostante i tanti capricci e litigi avvenuti in questi ultimi tempi, si è conquistato un posto tra i 23 giocatori più forti del mondo.

    Inutile dire che la maggior parte dei calciatori è di nazionalità spagnola e specificatamente indossano la maglia del Real Madrid e del Barcellona: solamente loro infatti occupano undici posti dei ventitre disponibili. Per la prima volta inoltre tra i candidati vi è un giocatore che milita nel campionato cinese: si tratta ovviamente di Didier Drogba, attaccante in forza allo Shanghai Shenhua.

    Italian forward Mario Balotelli (R) cele
    Balotelli e Buffon © FABRICE COFFRINI/AFP/GettyImages

    Sicuramente per tutti gli atleti inseriti nella lista è un grande onore ma le scommesse vedono come favoriti alla vittoria finale i soliti Cristiano Ronaldo e Lionel Messi, veri e propri talenti della natura che stanno continuando a stupire partita dopo partita.

    Ecco dunque la lista completa:

    Sergio Aguero (Manchester City – Argentina)
    Mario Balotelli (Manchester City – Italia)
    Karim Benzema (Real Madrid – Francia)
    Gianluigi Buffon (Juventus – Italia)
    Sergio Busquets (FC Barcellona – Spagna)
    Iker Casillas (Real Madrid – Spagna)
    Didier Drogba (Chelsea e Shanghai Shenhua – Costa d’Avorio)
    Radamel Falcao (Atletico Madrid – Colombia)
    Zlatan Ibrahimovic (Milan e PSG – Svezia)
    Andrés Iniesta (FC Barcellona- Spagna)
    Lionel Messi (FC Barcellona – Argetina)
    Manuel Neuer (Bayern Monaco – Germania)
    Neymar (Santos – Brasile)
    Mesut Özil (Real Madrid – Germania)
    Gerard Piqué (FC Barcellona – Spagna)
    Andrea Pirlo (Juventus – Italia)
    Sergio Ramos (Real Madrid – Spagna)
    Cristiano Ronaldo (Real Madrid – Portogallo)
    Wayne Rooney (Manchester United – Inghilterra)
    Yaya Toure (Manchester City – Costa d’Avorio)
    Robin van Persie (Arsenal e Manchester United – Olanda)
    Xabi Alonso (Real Madrid – Spagna)
    Xavi Hernandez (FC Barcellona – Spagna)

    Nello stesso articolo è stato poi riportata la lista dei candidati per la nomina di miglior allenatore: tra i dieci vi sono gli italiani Roberto Di Matteo, Roberto Mancini e Cesare Prandelli.