Autore: Dèsirèe Dalla Fontana

  • Polonia-Russia 1-1, Dzagoev ancora a segno

    Polonia-Russia 1-1, Dzagoev ancora a segno

    Si apre con i previsti scontri fuori dallo stadio il match tra Polonia-Russia. Le due squadre, rivali di sempre in ambito politico, si sono trovate a confronto in questo incontro valido per la seconda gara della fase a gironi e, dopo un match grintoso, il giusto risultato è il pareggio finale dell’1-1.

    Partita dalle grandi emozioni che ha visto le due squadre mettere tutto quanto possibile in campo per uscirne da vincitrice: molte sono state infatti le palle gol, scaturite da un ottimo gioco offerto dai ventidue giocatori scesi in campo. La Polonia scende in campo schierata con un 4-2-3-1 con Tyton, Piszczek, Wasilewski, Perquis, Boenisch, Murawski, Polanski, Blaszczikowski, Obraniak, Dudka e Lewandowski. Mentre la Russia opta per un 4-3-1-2 con Malafeev, Anyukov, Ignashevich, A. Berezutksi, Zhirkov, Zyryanov, Denisov, Shirokov, Dzagoev, Arshavin e Kerzhakov.

    Sapendo di non poter permettersi di perdere, i ragazzi di Smuda, entrano in campo decisi a far propria la gara e, dopo 20′ di gioco Polanski insacca la rete avversaria ma guardalinee alza prontamente la bandierina e segnala il fuorigioco; tutto da rifare dunque per la Polonia che, supportata da un gran pubblico, riparte cercando di non scoprire troppo la difesa.

    Ma basta un calcio di punizione alla Russia per andare in vantaggio al 37′ del primo tempo allo Stadio di Varsavia: è infatti il capocannoniere Alan Dzagoev con un colpo di testa a portare la sua squadra sul risultato di 0-1 facendo esplodere tutti i tifosi presenti. La Polonia continua a crederci e, nonostante la rete subita cerca più volte di andare a rete, arrivando spesso nell’area avversaria ma non riuscendo a finalizzare le azioni; si chiude così con il vantaggio per la Russia il primo tempo.

    Rete Polonia © Shaun Botterill/Getty Images

    Si torna in campo con la Russia che cerca il raddoppio e la Polonia che cerca continuamente il pareggio, importantissimo per non dover giocarsi tutto nell’ultimo match della fase a gironi. Ma con un grande cuore la squadra locale arriva ad insaccare la rete avversaria: al 57’ minuto il capitano della Polonia Blaszczikowski supera il portiere avversario con un goal fantastico dove appena dentro l’area piazza un gran tiro di sinistro alla destra di Malafeev.

    Qui la partita si fa intensa, con le due squadre che non ci stanno ed alzano il ritmo del match: a nessuna delle due basta infatti il pareggio più per orgoglio personale che per la vittoria finale. Molte sono infatti le possibilità per entrambe le squadre ma protagonisti si fanno i portieri e le difese che impediscono l’arrivo di un’altra rete.

    Arriva quindi il primo cambio per la Russia di Advocaat che inserisce Pavlyuchenko al posto di Kerzhakov; subito la risposta di Smuda che toglie Dudka, che non accetta bene il cambio, per inserire Mierzejewski. Nessun cambiamento però in campo dove la Polonia cerca la rete ma trova di fronte a se la difesa russa che non ci sta a subire il gol dei polacchi. Grintoso e ad alto ritmo per tutti i 90′ il match si chiude con un pareggio che lascia un po’ d’amaro in bocca alla Polonia che meritava qualcosa di più per quanto dato in campo.

    Ora per la Polonia importante sarà la partita contro la Repubblica Ceca. La classifica dopo le due giornate giocate vede infatti la Russia in testa con 4 punti, la Repubblica Ceca a 3 punti dopo la vittoria di oggi sulla Grecia, la Polonia a 2 punti e in fondo alla classifica la Grecia ferma a quota 1.

    LE PAGELLE:

    Polonia – Russia 1-1
    Polonia:
    Tytoń 6, Boenisch 5.5, Wasilewski 6, Perquis 6.5, Piszczek 6.5, Dudka 6, Polanski 6.5, Obraniak 6.5, Murawski 5.5, Błaszczykowski 7, Lewandowski 6. A disp.: Sandomierski, Wojtkowiak, Kamiński, Wawrzyniak, Matuszczyk, Rybus, Wolski, Grosicki, Sobiech, Brożek. All.: Smuda
    Russia: Malafeev 6.5, Anyukov 6, Ignashevich 6, Zhirkov 5.5, Berezutski 6.5, Shirokov 6, Denisov 5.5, Zyryanov 6, Dzagoev 6, Arshavin 5, Kerzhako 5.5. A disp.: Akinfeev, Shunin, Sharonov, Granat, Nababkin, Kombarov, Kokorin, Glushakov, Semshov, Pogrebnyak. All.: Advocaat

    CLASSIFICA GIRONE A

    SPECIALE EURO 2012

    VIDEO POLONIA-RUSSIA 1-1

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  • Polonia-Russia, a Varsavia rischio scontri nel derby dell’Est

    Polonia-Russia, a Varsavia rischio scontri nel derby dell’Est

    Comincia stasera il secondo turno del girone A dove, alle 20.45, la padrona di casa della Polonia affronterà la Russia, squadra che nel primo match ha lasciato tutti a bocca aperta grazie ad un Dzagoev fantastico.
    Le due squadre scenderanno in campo consce che già da oggi si giocheranno il passaggio al turno successivo: la Russia parte certamente favorita avendo conquistato nella prima gara la netta vittoria sulla Repubblica Ceca con un 4-1. La Polonia invece si è dovuta accontentare di un pareggio con la Grecia.

    Decisivo quindi il match per la squadra del ct Smuda che inoltre dovrà fare a meno dello squalificato Szczesny. In caso di vittoria gli ex sovietici sarebbero infatti già matematicamente qualificati; inutile nascondere che l’intenzione dei russi è proprio quella di chiudere i conti dopo due partite. I padroni di casa non possono dunque più permettersi di inciampare e dovranno scendere in campo decisi a conquistare la vittoria contro la squadra di Advocaat.

    Sicuramente i polacchi potranno contare sul numeroso pubblico che accorrerà stasera allo stadio di Varsavia dove a dirigere l’incontro sarà il tedesco Stark. Tra le due squadre i precedenti assoluti tra le nazionali maggiori di Polonia e Russia sono tre, tutti in amichevole: un successo a testa ed un pareggio sono i risultati di questi; l’unica differenza è che in queste tre gare la Russia ha sempre segnato, per un totale di 5 reti.

    Alan Dzagoev © Clive Mason/Getty Images

    Partita che sarà complicata anche per la polizia polacca che si sta preparando all’incontro, considerato ad alto rischio di tensioni e disordini, a causa dei rapporti di ostilità tra i due Paesi e, in particolare, dell’intenzione dei tifosi russi di marciare verso lo stadio di Varsavia per celebrare la festa nazionale del 12 giugno. Altro aggravante è sicuramente la tragedia dell’incidente aereo presso Smolensk del 2010 dove sono morti il presidente polacco Lech Kaczynski e buona parte del governo di Varsavia.

    Il match saprà quindi dare la giusta dose di adrenalina sia fuori che dentro il campo per una partita che vale molto di più della semplice vittoria finale. Advocaat e Smuda dovranno schierare in campo l’undici titolare migliore per conquistare un’importante risultato e riuscire a passare il turno.

    PROBABILI FORMAZIONI POLONIA-RUSSIA

    Polonia (4-4-1-1): Tyton;  Piszczek, Perquis, Wasilewski, Wawrzyniak; Blaszczykowski, Murawski, Polanski, Rybus; Obraniak; Lewandowski. A disposizione: Sandomiersky, Boenisch, Wojtkowiak, Kaminski, Dudka, Matuszczyk, Mierzejewski, Wolski, Sobiech, Grosicki, Brozek. Allenatore: Smuda.

    Russia (4-3-1-2): Malafeev, Anyukov, Berezutski, Ignashevich, Zhirkov; Shirokov, Denisov, Zyryanov; Dzagoev; Arshavin, Kerzhakov. A disposizione: Shunin, Akinfeev, Granat, Nababkin, Sharonov, Glushakov, Izmailov, Kombarov, Semshov, Kokorin, Pobregbnyak, Pavlyuchenko. Allenatore: Advocaat
    Arbitro: Wolfgang Stark (GER)

  • Roma, Borini riscatto complicato. Juve e Inter in agguato

    Roma, Borini riscatto complicato. Juve e Inter in agguato

    Dopo la bellissima stagione disputata alla Roma il calciatore Fabio Borini è riuscito a centrare l’impresa di farsi conoscere dal mondo del calcio italiano; ecco perchè il suo futuro molto probabilmente non sarà con il club della capitale. La Roma ha infatti deciso di non riscattare l’attaccante comprando il cartellino dal Parma in quanto ci sarebbero per lui alcune richieste da altri grandi club. Molti ipotizzano possa essere la Juventus mentre altri dicono sia stata la squadra di Moratti, l’Inter, ad avvicinarsi al Parma per raggiungere un accordo.

    CHI E’ – Fabio Borini, nato a Bentivoglio il 29 marzo 1991, è una delle giovani promesse del calcio italiano; alto 1,80 per 73 kg l’attaccante bolognese è dotato di una buona tecnica individuale e una gran velocità di gioco oltre ad avere una gran capacità di pressare gli avversari e una buona dote realizzativa sotto porta. Non a caso l’attaccante, che ha giocato nella passata stagione con la Roma, è stato paragonato da Carlo Ancelotti a Filippo Inzaghi.

    Borini cominciò a giocare nelle giovanili del Bologna nel 2001 per poi passare direttamente a quelle del Chelsea nel 2007. Nella stagione successiva divenne il capocannoniere della squadra delle riserve dei Blues, con 10 gol in 11 partite, tra i quali uno contro il Manchester United nella FA Youth Cup; il giovane cominciava quindi a farsi notare e, nel 2009 è stato inserito da Carlo Ancelotti nella lista per la partita di Champions League contro il Porto.

    Fabio Borini © Paolo Bruno/Getty Images

    In quella partita però il giovane bolognese non scese in campo ma fece il suo esordio ufficiale con la prima squadra del club londinese pochi giorni dopo, il 20 settembre, nella partita di Premier League vinta per 3-0 contro il Tottenham.

    Nel 2011 è stato ceduto in prestito allo Swansea City e, il 19 marzo segnò una doppietta all’esordio contro il Nottingham Forest risultando così decisivo per il definitivo 3-2. Importante risultarono le 6 reti realizzate da Borini in campionato in quanto lo Swansea ottenne il 3º posto e la qualificazione ai play-off. Infine gioca da titolare le semifinali e la finale di Wembley, vinta 4-2 contro il Reading, che sancisce la storica prima promozione dello Swansea in Premier League.

    Qui l’attaccante bolognese decide però di non voler tornare al Chelsea e, arrivato a scadenza di contratto, decide di tornare in Italia e precisamente al Parma con un accordo quinquennale. Nel primo anno però Borini vede poco il campo e il 31 agosto passa alla Roma in prestito a 1,25 milioni con diritto di riscatto fissato a 7 milioni di euro.

    Con la Roma scende in campo per la sua prima volta in Serie A l’11 settembre 2011, a 20 anni, esordendo nella partita Roma-Cagliari che però finisce 1-2. Il primo goal in maglia giallorossa arriva il 26 ottobre nella partita Genoa-Roma, anche questa però persa con un 2-1. A gennaio la Roma fa il primo passo verso l’acquisto finale e lo acquista in compartecipazione per 2,3 milioni di euro. A febbraio sigla la sua prima doppietta, quella più importante della sua vita, nella gara contro l’Inter finita 4-0 disputata allo stadio Olimpico. Nelle gare successive, i suoi gol risultano decisivi per le vittorie su Parma e Palermo e il giovane talento comincia a farsi conoscere dalle altre squadre come un probabile futuro campione.

    STATISTICHE – Nella stagione appena passata l’attaccante bolognese è andato a segno 9 volte, totalizzando 24 presenze. Durante la sua carriera Borini è stato convocato in nazionale per disputare 24 partite ed è riuscito a mettere a segno 6 reti.

  • Francia-Inghilterra 1-1, a Lescott risponde Nasri

    Francia-Inghilterra 1-1, a Lescott risponde Nasri

    Finisce con un pareggio la prima partita a questi Campionati Europei 2012 tra la Francia e l’Inghilterra che non riescono ad andare oltre all’1-1. La paura di perdere fa infatti da padrona in questa partita dove le due squadre, non si impegnano abbastanza per offrire un gran gioco al pubblico presente limitandosi a non prendere gol.

    LA PARTITA: Alla Donbass Arena prima vera partita per il ct dell’Inghilterra Hogdson che schiera in campo un 4-4-1-1 con Hart; Jonhnson, Terry, Lescott, A. Cole; Oxlade-Chamberlain, Milner, Gerrard, Parker; Young, Welbeck. La risposta del mister francese Blanc arriva schierando un 4-3-3 con Lloris; Debuchy, Rami, Mexes, Evra; A. Diarra, Cabaye; Malouda, Nasri, Ribery; Benzema.

    Le due squadre sembrano studiarsi molto nei minuti iniziali, soprattutto la Francia cerca di capire lo schema inglese che vede mancare in campo giocatori importanti come Lampard infortunato e Rooney squalificato. Al 10′ i francesi in divisa blu mettono a segno il primo brivido dell’incontro con Ribery che spreca un’azione magnifica che finisce in calcio d’angolo.
    Poco dopo arriva la risposta degli inglesi che con una grande ripartenza arrivano nell’area francese con Lescott che supera il portiere avversario ma non riesce a insaccare la rete.

    Ancora molta tensione in campo tra le avversarie di sempre che si sono incontrate la prima volta nel lontano 1927; nessuna delle due osa quando bisognerebbe osare e sembra che giochino a non subire la rete cercando infatti di non scoprire troppo la difesa in questa prima partita d’apertura molto importante.

    Ma l’occasione per segnare arriva proprio su calcio di punizione quando l’Inghilterra al 30′ di gioco vede Gerrard sul pallone che lancia Lescott in centro dell’area che con un gran colpo di testa supera il portiere avversario Lloris e insacca la rete mettendo a segno lo 0-1.
    Pochi minuti dopo arriva la reazione della Francia che su calcio di punizione vede Diarra colpire di testa ma questa volta il portiere si fa trovare pronto e la palla finisce fuori.

    Lescott © Ian Walton/Getty Images

    La Francia non ci sta e insiste spingendo con Ribery: è lo stesso che passa il pallone a Nasri che da fuori area piazza un fantastico tiro sul primo palo basso al 39′, superando questa volta il portiere inglese e mettendo a segno il suo quarto goal con la maglia della nazionale. Il primo tempo si chiude quindi con il pareggio tra le due formazioni che si dirigono negli spogliatoi soddisfatti per la prima parte giocata

    Nel secondo tempo tante buone azioni ma a farla da padrone sono più le difese che si impegnano a non far tirare il proprio avversario. Arriva il momento per un doppio cambio: fuori Chamberlain e dentro Defoe per l’Inghilterra, giocatore che ha perso il padre pochi giorni fa; sempre per gli inglesi fuori Parker e dentro Henderson, convocato al posto di Lampard.

    Nei minuti finali fuori Cabaye e dentro Ben Arfa e fuori Malouda, decisamente sottotono e dentro Martin per i francesi; mentre per l’Inghilterra terzo e ultimo cambio fuori Welbeck e dentro Walcott. Nei minuti di recupero è Benzema che prova a sorprendere il portiere inglese ma la partita si conclude con un il risultato di 1-1.

    LE PAGELLE:

    Francia – Inghilterra 1-1 (p.t. 1-1)
    Francia: Lloris 6; Debuchy 7, Rami 6, Mexes 6.5, Evra 6; A. Diarra 5.5, Cabaye 6; Malouda 5.5, Nasri 7, Ribery 7; Benzema. A disposizione: Koscielny, Carrasso, Mandanda, Koscielny, Reveillere, Clichy, Martin, Matuidi, Menez, M’vila, Valbuena, Ben Arfa, Giroud All. Blanc
    Inghilterra: Hart 5; Jonhnson 6, Terry 6.5, Lescott 7, A. Cole 7; Oxlade-Chamberlain 5, Milner 5, Gerrard 6.5, Parker 5; Young 6, Welbeck 5.5. A disposizione: Green, Butland, Jagielka, Jones, Baines, Downing, Henderson, Carroll, Walcott, Defoe, Kelly All. Roy Hodgson
    Arbitro: Nicola Rizzoli

    CLASSIFICA GIRONE D

    SPECIALE EURO 2012

    VIDEO FRANCIA-INGHILTERRA 1-1

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  • Ucraina-Svezia, Sheva e Ibra a confronto

    Ucraina-Svezia, Sheva e Ibra a confronto

    Sono il passato ed il futuro del Milan a contendersi la vittoria di oggi tra Ucraina e Svezia: i due attaccanti sono infatti ciò che ha rappresentato maggiormente la squadra rossonera in due momenti totalmente diversi e distanti; la cosa certa è che entrambi hanno lasciato un’importante segno nel club di Galliani e stasera sapranno sicuramente dare il contributo alla propria nazione.

    I locali scendono in campo sperando di non deludere i propri tifosi: saranno ben  60mila gli ucraini allo Stadio Olimpico di Kiev e questo sarà sicuramente un vantaggio non da poco per l’Ucraina. La squadra di Oleh Blochin non ha avuto un gran cammino durante le amichevoli pre Europei: l’unica vittoria schiacciante è stata infatti quella con l’Estonia mentre è arrivata una sconfitta per 3-2 contro l’Austria e soprattutto una contro la Turchia con il risultato di 2-0 causa una difesa lenta e mal condotta.

    La Svezia si è invece qualificata a questa fase finale dopo aver conquistato il secondo posto nel Gruppo E dietro all’Olanda. Per la squadra svedese otto vittorie e due sconfitte sono il resoconto dei match giocati nella fase di qualificazione. Le due sconfitte sono arrivate nella partita contro l’Olanda e contro l’Ungheria rispettivamente con un pesante 4-1 ed un 2-1. La Nazionale Svedese si affiderà sicuramente al talento del rossonero Ibrahimovic per questa gara.

    Ibrahimovic © AFP PHOTO/JONATHAN / Getty Images

    Conosciamo pregi e difetti della Svezia in quanto abbiamo giocato contro di loro più volte e ormai la conosciamo – spiega il sempreverde Andryi Shevchenkoimportante sarà entrare concentrati in partita e soprattutto avere il coraggio di mettere in rete la palla nei momenti cruciali del match. Sicuramente sarà da tenere sott’occhio Ibrahimovic; è un grande giocatore e ha fatto molto bene con il mio ex club, è davvero una stella”.

    A parte Sheva ho una squadra giovane spiega il ct dell’Ucraina Blokhine dovrò frenare il loro istinto di voler segnare sempre e in qualsiasi modo, soprattutto perchè è difficile far capire che è importante saper difendere ed il rischio è quello di voler strafare, finendo per esporsi ai contropiede della Svezia. Una formazione eccellente, con molta esperienza, che sarà pronta a sfruttare ogni nostro minimo errore. Li abbiamo affrontati due volte di recente, ma Ibrahimovic non c’era; c’è da dire però che a calcio si gioca in undici e quindi è da stupidi vedere la Svezia composta solo da lui”.

    Sono davvero orgoglioso di portare al braccio la fascia di capitano – dice l’attaccante della Svezia Ibrahimovic – è qualcosa di importante per me e ce la metterò tutta per dimostrare che la merito. Per la partita di oggi contro l’Ucraina dobbiamo assolutamente iniziare col piede giusto anche perchè nelle altre competizioni in cui ci siamo riusciti, abbiamo sempre giocato un buon torneo. Una vittoria nella prima gara è importante per la nostra autostima”.

    Siamo qui perché abbiamo giocato un calcio offensivo veramente buonospiega il ct della Svezia Hamrenma questo non basta in quanto dobbiamo essere forti anche in difesa. Sicuramente il nostro gioco è basato su un gran attacco e quindi oggi dovremo sfruttare quanto sappiamo fare al meglio. Questo è il mio primo europeo ma devo dire che dormo sempre bene, non so se sia merito della mia coscienza o cos’altro. Il bello è che quando dormo, sogno molto e soprattutto sogno di vincere“.

    L’Ucraina scenderà in campo con un probabile 4-4-2 con Pyatov, Gusev, Khacheridi, Mikhalik, Rakitskiy, Tymoschuk, Nazarenko, Yarmolenko, Konoplyanka, Devic, Shevchenko. Mentre la Svezia opterà per un 4-4-1-1 con Isaksson, Lustig, Granqvist, Mellberg, M. Olsson, Elm, Kallstrom, Larsson, Toivonen, Bajrami e Ibrahimovic.

    SPECIALE EURO 2012

  • Francia-Inghilterra, il match tra le eterne rivali apre il Gruppo D

    Francia-Inghilterra, il match tra le eterne rivali apre il Gruppo D

    Si conclude oggi l’esordio di ogni girone: le squadre a scendere in campo oggi alle ore 18.00 saranno Francia e Inghilterra. Le due rivali di sempre sono infatti finite nello stesso girone assieme all’Ucraina di Sheva e la Svezia di Ibra. Le squadre di Laurent Blanc e Roy Hodgson si affronteranno a Donetsk e, ad arbitrale l’incontro tra le due, sarà l’italiano Nicola Rizzoli.

    Nella fase di qualificazione la Francia ha conquistato sei vittorie, tre pareggi ed una sconfitta, totalizzando ventun punti alla fine dei match. L’unica sconfitta è arrivata nel primo incontro della fase di qualificazione dove, nella partita contro la Bielorussia, i francesi si sono arresi al goal di Kislyak. I tre pareggi sono invece arrivati nei match con la Bosnia, con la Romania e con la Bielorussia.

    Percorso senza sconfitte invece per l’Inghilterra che, inserita nel Gruppo G assieme a Montenegro, Svizzera, Galles e Bulgaria, ha conquistato cinque vittorie e tre pareggi totalizzando diciotto punti sui ventiquattro in palio. I tre pareggi sono stati ottenuti dagli inglesi contro la Svizzera e due volte contro il Montenegro, squadra che si è classificata al secondo posto nel girone.

    Allenamento Francia © Scott Heavey / Getty images

    Per i britannici oggi non ci sarà Rooney, squalificato per due partite proprio per il cartellino rosso ottenuto nel match pareggiato contro il Montenegro, e soprattutto non ci saranno Cahill, Lampard e Barry, tutti infortunati. Grande cambiamento anche in panchina dove è arrivato da 40 giorni alla guida della squadra Roy Hodgson, ex conoscenza neroazzurra, arrivato al posto dell’italianissimo Capello. Dall’altra parte anche per i francesi probabili assenti per infortunio Yann M’Vila e Blaise Matuidi; sicuramente questa Francia non sarà la favorita in un girone ostico come questo dove saranno molto inside anche le partite con Svezia e Ucraina. Da quindici anni a questa parte ad avere la meglio è sempre stata la Francia che ha vinto quattro dei cinque match disputati da allora; anche la partita di oggi vede Blanc e i suoi partire in vantaggio, ma solo nelle scommesse.

    Nonostante sia avanti nelle scommesse, anche la Francia presenterà le sue pecche: in difesa Rami non ha alcuna esperienza in campionati europei o mondiali e Mexes è ben ricordato per la brutta stagione al Milan e soprattutto è stato criticato per essere ingrassato da quando gioca con i rossoneri. Ad approfittare di questi piccoli difetti dovranno essere Carroll, Young e Diarra. Per quanto riguarda invece il centrocampo qui a giocarsela saranno Malouda e Gerrard, i due migliori nel proprio ruolo che sapranno dirigere la propria squadra in maniera perfetta.

    Come gli inglesi anche noi abbiamo i nostri problemi – spiega il ct francese Blancma devo dire che sono sicuro che i leoni siano pronti a dare il meglio contro di noi. Vogliono sempre vincere, figurati se non vogliono vincere soprattutto contro i francesi. Dobbiamo dimenticare tutto il recente passato che ci vede nettamente vincitori. Ho visto due amichevoli e li hanno giocato bene, se oggi giocano così per noi non sarà una passeggiata; dobbiamo inoltre stare attenti perché Steven Gerrard è un ottimo giocatore“.

    Ho trascorso tre settimane belle e soprattutto intense – spiega il nuovo ct dell’Inghilterra Hodgsonmi sono sentito accettato dal gruppo e i giocatori mi hanno reso facile il lavoro.Non penso si possa accusare l’Inghilterra di non essere una grande nazionale anche se non aver vinto nulla dal 1966 ad oggi è qualcosa che abbiamo sempre ben presente, non c’è bisogno che me lo ricordiate. Ma cominciamo questo torneo come una delle 16 squadre che può vincerlo“.

    La probabile formazione della Francia sarà un 4-2-3-1 con Lloris; Debuchy, Koscielny, Mexes, Evra; Diarra, Cabaye; Malouda, Nasri, Ribery; Benzema. Mentre gli inglesi scenderanno in campo con un 4-2-3-1 con Hart; Jones, Terry, Lescott, Cole; Gerrard, Parker; Walcott, Milner, Young; Carroll.

    SPECIALE EURO 2012

  • Ad un passo dall’impresa, Spagna Italia 1-1

    Ad un passo dall’impresa, Spagna Italia 1-1

    Si chiude con un pareggio il primo match per l’Italia che, nell’incontro con la Spagna, va in vantaggio con Di Natale per poi venire raggiunti pochi secondi dopo dagli spagnoli che vanno a segno grazie all’ottimo gioco tra David Silva e Fabregas. Ottima comunque la prova degli azzurri che dimostrano grinta, determinazione e volontà contro la squadra più quotata alla vittoria finale.

    L’Italia scende in campo con  Buffon, Bonucci, De Rossi, Chiellini, Maggio, Thiago Motta, Pirlo, Marchisio, Giaccherini, Balotelli e Cassano, mentre la Spagna schiera Casillas, Arbeloa, Sergio Ramos, Piqué, Jordi Alba, Busquets, Xabi Alonso, Xavi, Fabregas, Iniesta e Silva.

    Palla della Spagna che apre questo match preparato da entrambe le squadre quasi come una partita a scacchi. Intanto De Rossi si fa trovare pronto in difesa nel suo nuovo ruolo, facendo partire gli applausi dei numerosi tifosi azzurri accorsi a Danzica per sostenere i propri beniamini. La prima punizione per l’Italia arriva al 5’ ma Pirlo viene fermato dalla difesa spagnola, la quale ferma anche lo schema da calcio d’angolo poco dopo.

    Il primo brivido azzurro arriva al 22’ con Cassano che mette la palla al centro ma Balotelli non arriva in tempo per toccare il pallone e metterla dentro. Lo stesso Cassano al 32’ viene graziato dall’arbitro dopo un brutto intervento su Casillas il quale chiede il cartellino giallo all’attaccante rossonero. Troppo nervoso anche Balotelli che entra con il piede a martello sul piede del difensore spagnolo guadagnandosi così l’ammonizione. Il primo tempo si chiude con l’ottimo intervento di Casillas che su colpo di testa di Thiago Motta si fa trovare prontissimo nonostante il gran colpo dell’azzurro.

    Nella ripresa la Spagna cerca di andare a segno nei minuti iniziali ma Buffon chiude ottimamente la porta e in un secondo momento la fortuna sta dalla parte degli azzurri quanto al 6’ Iniesta dalla vicinanza sfiora il palo. Arriva quindi la risposta dell’Italia che, con un grande gioco di Balotelli arriva davanti all’area da solo ma si fa recuperare da Ramos perdendo la palla; Prandelli decide quindi di giocare il primo cambio inserendo al 55′ Di Natale al posto di super Mario.

    Di Natale © Shaun Botterill/Getty Images

    Cambio azzeccatissmo per l’Italia: al 61′ su un magnifico passaggio filtrante di Pirlo, Di Natale supera Casillas insaccando la rete e mettendo a segno il proprio undicesimo goal in azzurro. Neanche il tempo di esultare per l’Italia e la Spagna si inserisce con Fabregas al centro della difesa italiana, grazie all’ottimo passaggio di David Silva, superando Buffon e andando a pareggiare al 64’.

    Prandelli e Del Bosque decidono quindi di eseguire un altro cambio dentro Navas e fuori Silva per la Spagna e fuori Cassano e dentro Giovinco per l’Italia. Arriva il momento di entrare anche per Fernando Torres: fuori l’autore della rete spagnola Fabregas e dentro el nino. Quest’ultimo però si rivela un flop: prima da solo contro Buffon viene scartato da quest’ultimo che si improvvisa difensore mettendo in fallo laterale la palla, poi si guadagna addirittura un cartellino giallo per gomitata in faccia a De Rossi e subito dopo l’attaccante sbaglia anche il pallonetto da fuori area con Buffon fuori dalla porta. Nei minuti finali le due squadre tentano il tutto e per tutto con vari tiri da entrambe le parti ma il risultato non cambia. Buona prova dunque per l’Italia che fino a ieri veniva decisamente vista come sconfitta sicura della gara.

    PAGELLE:
    Spagna: Casillas 7.5, Arbeloa 6, Piquè 6.5, Sergio Ramos 6, Jordi Alba 6, Xavi 6.5, Busquets 6, Xabi Alonso 6, David Silva 6 (19′ st Jesus Navas), Fabregas 7 (28′ st Torres 4), Iniesta 7.
    Italia: Buffon 7, Bonucci 6.5, De Rossi 7.5, Chiellini 6.5, Maggio 6, Marchisio 6.5, Pirlo 6.5, Thiago Motta 5.5 (43′ st Nocerino), Giaccherini 6, Balotelli 5.5 (Di Natale 7), Cassano 6.5 (Giovinco). All. Prandelli 7.5

    CLASSIFICA GIRONE C

    SPECIALE EURO 2012

    VIDEO SPAGNA-ITALIA 1-1

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  • Spagna Italia, è l’ora della verità

    Spagna Italia, è l’ora della verità

    Terza giornata ad Euro 2012 dove prenderà il via il girone C che vede inserite oltre all’Italia, la Spagna, la Croazia e l’Irlanda di Trapattoni. Saranno proprio gli azzurri aprire le danze sfidando la Spagna alle ore 18 a Danzica in diretta su Rai Uno; gli spagnoli sono i detentori del titolo europeo conquistato 4 anni fa proprio dopo aver battuto l’Italia di Donadoni ai calci di rigore in semifinale. Arbitro della sfida di stasera sarà l’ungherese Viktor Kassai.

    L’Italia guidata da Cesare Prandelli sembra avere cambiato qualcosa dopo aver incassato 3 reti dalla Russia e non essere riuscita a segnare nemmento un goal: il ct ha quindi deciso di optare per lo spostamento di De Rossi centrale, in mezzo ai due juventini Bonucci e Chiellini. In attacco vengono proposti Cassano e Balotelli, sperando siano capaci di sorprendere la retroguardia spagnola dove al posto dell’infortunato Puyol scenderà in campo Sergio Ramos.

    Per quanto riguarda la formazione di Del Bosque vorrà sicuramente dimostrare che non a caso si trovano ad essere sul tetto d’Europa e del Mondo e che anche quest’anno possono conquistare il titolo; i giocatori che hanno infatti vinto negli anni passati sono ancora in ottima forma e Xavi, Iniesta, Fabregas e Fernando Torres sapranno regalare grandi e non far sentire la mancanza del capitano Puyol e del bomber David Villa.

    Italia © AFP PHOTO / FABRICE COFFRINI/ Getty Images

    La sempre nota insuperabile difesa italiana potrebbe rivelarsi questa volta il punto debole della compagine azzurra dove, dopo l’infotunio di Barzagli, Prandelli ha cambiato lo schema in un 3-5-2. Il centrocampo è quindi il punto di forza degli azzurri dove Pirlo, Marchisio, Thiago Motta, Nocerino, Diamanti e Montolivo sono tutti elementi capaci di garantire qualità, quantità e soprattutto duttilità, doti utili ad evitare di dare punti di riferimento all’avversario.

    Una tattica studiata dunque per contrastare il forte reparto centrale spagnolo che vede Xavi Hernandez condurre il centrocampo della Spagna. Pochi i punti deboli delle furie rosse che si presentano a questo torneo come una delle squadre più quotate alla vittoria finale.

    “Rispettiamo l’Italia anche se ha cambiato generazione – spiega il ct della Spagna Vicente Del Bosque – da quando c’è Prandelli l’Italia ha anche modificato il gioco diventando una squadra sicuramente forte. Già in passato siamo partiti in un Europeo con una sconfitta e questa volta non voglio perdere”.

    “Ci siamo allenati bene – ribatte il ct dell’Italia Cesare Prandelli – abbiamo preparato la partita nella maniera migliore, il pessimismo ci accompagna, non ci dà fastidio e la squadra ha voglia di sovvertirlo. De Rossi è molto convinto, per quanto riguarda l’interpretazione del ruolo aspettiamo la partita, Daniele l’ha già fatto nella Roma”.

    Le formazioni di Italia Spagna
    La probabile formazione della Spagna sarà un 4-3-3 con Casillas, Arbeloa, S. Ramos, Piqué, Jordi Alba; Busquets, Xavi, Xabi Alonso; Iniesta, Torres, Silva.
    A disposizione: Valdés, Reina, Albiol, Javi Martinez, Juanfran, Fabregas, Cazorla, J. Navas, Pedro, Mata, Negredo, Llorente.
    Allenatore: Vicente Del Bosque.

    La probabile formazione dell’Italia sarà un 3-5-2 con Buffon, Bonucci, De Rossi, Chiellini; Maggio, Marchisio, Pirlo, T. Motta, Giaccherini; Cassano, Balotelli.
    A disposizione: De Sanctis, Sirigu, Ogbonna, Abate, Balzaretti, Montolivo, Nocerino, Diamanti, Di Natale, Giovinco, Borini.
    Allenatore: Cesare Prandelli.

  • Roland Garros: Sara Errani si arrende alla Sharapova

    Roland Garros: Sara Errani si arrende alla Sharapova

    Si chiude in soli due set la finale del singolo femminile al Roland Garros dove si sono affrontate la siberiana Maria Sharapova e l’azzurra Sara Errani. La forte russa si è infatti imposta con un 6-3, 6-2 senza concedere troppo all’avversaria che proprio ieri è salita sul gradino più alto nel podio nel doppio assieme a Roberta Vinci battendo la coppia russa. Una partita molto emozionante per la grande posta in palio: Sharapova arriva alla finale dopo aver praticamente scalato il ranking mondiale arrivando nuovamente in prima posizione e superando Cadantu, Morita, Peng, Zakopalova, Kanepi e Kvitova; mentre l’Errani ha battuto Dellacqua, Oudin, Ivanovic, Kuznetsova, Kerber e Stosur, stupendo con la sua capacità di cambiare strategia di gioco l’intero pubblico presente.

    Sharapova vince Roland Garros © Mike Hewitt/Getty Images

    Si apre dunque con tanta tensione il match che vede la russa alta 1,88 passare subito a condurre grazie a dei servizi micidiali; anche nella risposta del servizio di Errani, Sharapova comincia ad imporsi e, in un batter d’occhio si porta su un pesante 0-3 con sei punti vincenti di rovescio sul lungolinea.  Sara cerca di reagire e trova delle buone giocate che spiazzano la giocatrice siberiana; questo però non basta per fermare la russa che, determinata e grintosa, fa capire subito che non è finita in finale a caso, chiudendo il primo set con un brutale 3-6 dopo 40 minuti di gioco. Il verdetto del secondo set è ancora più severo: Maria si impone con un 2-6 sull’azzurra Errani che nulla può di fronte allo strapotere del talento russo che chiude dunque il match conquistando anche questo titolo. Un po’ di amarezza si cala nel volto di Sara Errani che sperava in un risultato diverso e magari in un match più combattuto; nonostante ciò l’azzurra ritrova il sorriso poco dopo durante le premiazioni.

    La Sharapova ha quindi centrato l’obiettivo, completando il suo Career Slam dopo Wimbledon 2004, Flushing Meadows 2006 e Australyan Open 2008 e da lunedì tornerà ad essere la numero 1 del ranking mondiale mentre l’azzurra Errani torna a casa conscia di avere disputato un Roland Garros fantastico. A Parigi ha conquistato il primo posto nel doppio con Roberta Vinci e il secondo posto nel singolo e da lunedì sarà la tennista numero 10 al mondo.

  • Inter, Maicon verso il Real di Mourinho

    Inter, Maicon verso il Real di Mourinho

    Contratto che scade nel 2013 e nessuna intenzione di diminuire lo stipedio: questo il motivo per cui il difensore brasiliano non ha più stimoli per rinnovare il contratto con la società neroazzurra. Maicon potrebbe dunque approdare a Madrid dove i contatti tra Inter, gli spagnoli e con il manager del giocatore sono continui in questi giorni.

    Da una parte l’Inter lo vuole cedere subito onde evitare di perderlo a parametro zero la prossima estate, dall’altra il Real Madrid mette tutto nelle mani di Mourinho: al tecnico spetta infatti la decisione se acquistare o meno il suo ex atleta. Fosse per Maicon avrebbe già firmato: il difensore brasiliano ammette che gli piacerebbe moltissimo approdare nel Real, squadra che già nel 2010 si era interessata all’acquisto del giocatore.

    Maicon si trova all’Inter dal 2006: a Milano il brasiliano ha vinto praticamente tutto, Champions League e Coppa Intercontinentale comprese. La sua carriera è però cominciata nel campionato brasiliano dove indossava la maglia del Cruzeiro e dove aveva come compagno di squadra il ben noto Ronaldinho. Qui vince nel 2003 la Coppa del Brasile e il Campionato nazionale. Nel 2004 viene ceduto al Monaco dove gioca 75 partite realizzando ben 7 reti. Nel 2006 passa all’Inter per 6 milioni di euro dove percepisce 4 milioni all’anno.

    Maicon | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Con la Nazionale colleziona varie presenze: esordisce nella maggiore nel luglio 2003 contro il Messico mentre nel 2004 vince la Copa América. Nel 2005 si aggiudica la Confederations Cup battendo l’Argentina mentre non viene convocato per il campionato del mondo nel 2006. Con l’arrivo del CT Dunga torna però a vestire la maglia del Brasile e vince la FIFA Confederations Cup nel 2009.

    Sicuramente un buon acquisto per il CT del Real Madrid Mourinho che conosce bene le qualità del difensore neroazzurro; per il brasiliano il club di Milano potrebbe stilare una cifra tra i 12 e i 15 milioni di euro per il cartellino del calciatore. La storia dunque si ripete un’altra volta dopo il 2010, ma stavolta potrebbe avere un esito diverso.