Continua la corsa agli acquisti sul campo italiano del Psg che, dopo aver puntato molti calciatori di Serie A tra cui il giocatore del Milan Thiago Silva, decide di provare a portare a casa il giovane centrocampista abruzzese Marco Verratti. Ma questa, oltre ad essere una novità per il mercato, è una novità anche per il presidente Daniele Sebastiani il quale ha spiegato di essere all’oscuro di tutto ciò che riguarda questa trattativa che il ricco club francese dice di aver messo in atto.
Il Pescara ha infatti spiegato che non c’è stato nessun tipo di confronto con la società francese e che Verratti è nel mirino di tanti altri club ma che nessuno è riuscito a portarsi in pole position per l’acquisto del giocatore e per questo Sebastiani ha praticamente deciso di togliere il calciatore dal mercato. Il presidente dei “delfini” ha infatti voluto precisare che Verratti è uno dei giovani più promettenti nel loro panorama calcistico e che potrebbe pensare di rilanciarlo sul mercato solamente se si presentasse alle loro porte una squadra ed un team realmente interessato al giocatore e deciso a fare emergere il calciatore e non lasciarlo in panchina.
Insomma le parole di Sebastiani sembrano una sorta di frecciatina alla Juventus la quale aveva presentato un’offerta con tanto di contropartite ma che a quanto pare non ha soddisfatto il Pescara: ora infatti la società bianconera rischia di perdere anche il promettente giovane abruzzese in quanto Beppe Marotta ha spiegato che Verratti è nel loro interesse ma che il club non ha intenzione di svenarsi per portare a casa il giocatore abruzzese.
Il ds della società torinese appena ha saputo dell’interesse da parte del Napoli verso il giocatore ha infatti subito tirato i remi in barca spiegando che se il club napoletano avesse offerto 5 milioni di euro in contanti, loro non avrebbero pareggiato l’offerta.
Si è chiusa l’avventura degli azzurri al Campionato Europeo 2012 e, prima di tornare in Italia, Cesare Prandelli e Giancarlo Abete si sono concessi ai giornalisti per l’ultima conferenza stampa che si è rivelata essere sotto certi aspetti scherzosa ma dove i due si sono tolti parecchi sassolini, per non dire delle grosse pietre, dalle scarpe.
Dopo un grande applauso che ha accolto i due, Prandelli ha spiegato di essere soddisfatto di questo Europeo soprattutto per come è stato vissuto dai giocatori ma anche dai tifosi e dalla stampa anche se non nasconde la delusione per la partita finale contro la Spagna. Nonostante tutto il ct sottolinea che questa è una Nazionale nuova che purtroppo è inserita in un paese vecchio come l’Italia di oggi. Una chiaccherata che è molto di più che un semplice “tirare le somme” per il confermato allenatore azzurro ma soprattutto per Giancarlo Abete che lancia molte frecciatine tirando in ballo sia i club italiani che la Lega.
Il presidente della Federcalcio si espone senza paura e spiega che ad oggi la Lega ha avuto un ruolo insignificante come non mai e che questo è un problema per tutti. Sottolinea inoltre il fatto che in palio non è mai stato messo nulla e che non c’è un progetto ma solamente interessi individuali e che mancano le proposte e soprattutto il dialogo, cosa fondamentale.
Altro problema è quello alzato da Prandelli e confermato dal vertice della Federcalcio: secondo il ct la Nazionale non interessa ai vari club e la prova è il fatto che gli azzurri giocheranno un’amichevole con l’Inghilterra il 15 agosto ma pochi giorni prima a Pechino si disputerà la Supercoppa italiana.
Per questo il presidente ha voluto rassicurare Prandelli con un progetto per il prossimo anno: la Federazione vuole infatti rendere maggiore il rapporto del ct con l’Under 21 e con le varie rappresentative giovanili e soprattutto di migliorare l’aspetto del progetto-calcio mettendo le mani sulla scuola allenatori e sul settore tecnico.
Ora è sicuro: Davide Dionigi sarà il nuovo allenatore della Reggina nell’imminente stagione sportiva. Dopo aver rescisso il contratto con il Taranto, l’ex-attaccante dei calabresi tornerà per guidare la compagine calabrese in qualità di tecnico.
La società e il mister hanno deciso di aprire con un contratto biennale questa nuova esperienza dove Dionigi ha già scelto chi saranno le persone a cui si affiderà: lo staff sarà quindi composto da Lorenzo Sibilano in qualità di vice allenatore, da Giampaolo Spagnulo che sarà il preparatore dei portieri, da Paolo Redavid e Le Pera Antonio che saranno invece i due preparatori atletici.
Per Dionigi un ritorno al passato in quanto è già la quarta volta che torna alla Reggina ma stavolta lo fa come allenatore. Dopo la spettacolare stagione 1996-1997, culminata con il titolo di capocannoniere della Serie B, “Re Davide” è tornato a vestire la maglia amaranto nel secondo anno in A della società, quando la squadra usciva da nove sconfitte consecutive con una salvezza praticamente impossibile.
La terza volta in amaranto di Dionigi è stata sicuramente meno spettacolare in quanto è durata solamente sei mesi ma Davide ha comunque lasciato un gran ricordo tra i tifosi reggini e anche nelle altre società in cui è stato: a partire dal Modena, dal Vicenza, dal Como, dal Torino, dalla Fiorentina, dal Piacenza, dalla Sampdoria, dal Napoli, dal Bari, dalla Ternana, dalla Spezia, dal Crotone, dal Taranto e per finire dall’Andria.
Davide Dionigi
Ma il tempo del giocatore finisce anche per lui che decide di appendere le scarpette al chiodo proprio nel 2010 e poco dopo il Taranto decide di chiamare il bomber Dionigi a fare da allenatore alla propria squadra. L’acquisto è ottimo e porta subito i suoi frutti: la società sfiora infatti la promozione in Serie B nella finale persa con la Juve Stabia. L’anno dopo ci riprova ma il progetto fallisce proprio ad un passo dall’impresa soprattutto per i numerosi problemi societari e la penalizzazione che toglie di mano il sogno dell’intera squadra.
La Reggina decide quindi di farsi avanti e, dopo la seconda delusione con il Taranto, “Re Davide” accetta la proposta di guidare la squadra che più ha avuto nel cuore per cercare di risvegliare l’entusiasmo del pubblico e dei tifosi che hanno da sempre seguito e amato il bomber.
Con la vittoria sull’Italia al Campionato Europeo 2012, la Spagna conquista un fantastico e storico “triplete” che fino ad ora nessuna Nazionale era mai riuscita a conquistare. Le furie rosse di Del Bosque hanno infatti dato ragione al detto “non c’è due senza tre” e, nel giro di quattro anni, hanno portato a casa ben tre titoli internazionali: a quello Europeo di ieri sera infatti si aggiungono quello dei Mondiali di Sudafrica del 2010 e quello degli Europei del 2008.
Un’emozione unica per i giocatori spagnoli, aiutati sicuramente dal fatto che sono solamente due i maggiori club da cui provengono i calciatori; ma a godersi tutte e tre le coppe sono stati solo nove di loro. Dopo la conquista dell’Europeo 2008 grazie alla rete di Fernando Torres, arriva, due anni dopo, la conquista del Mondiale in Sudafrica.
A guidare la Spagna è Del Bosque, il successore di Aragones, il quale ha disputato come ct con le furie rosse 62 partite vincendone 51 e perdendone solamente due. Il nuovo allenatore inserisce alla precedente rosa Piquè, Busquets, Pedro, Jesus Navas e Llorente e si dirige in Sudafrica con grandi obiettivi; fin dall’inizio ci pensano come sempre il gran possesso palla e una fantastica difesa a portare avanti la Roja che approda in un batter d’occhio in finale contro l’Olanda dove a risolvere ogni cosa è il bravissimo Iniesta.
Due anni dopo, nonostante la mancata presenza di Villa e Puyol, la Spagna si ripete. Del Bosque inserisce nella formazione Jordi Alba, piccolo difensore di grande talento per sostituire l’infortunato Puyol e spesso decide di giocare senza punta usando Fabregas come centravanti relegando in panchina El Nino. Senza grandi problemi la Spagna supera rispettivamente Irlanda, Croazia, Francia, Portogallo e arriva in finale contro l’Italia. Qui le furie rosse sono in grado di sfoderare un gioco pazzesco e gonfiano la rete non una, non due, non tre, ma ben quattro volte asfaltando gli azzurri che appaiono stanchi e fuori forma, entrando così di diritto nella storia per un fantastico “triplete” spagnolo.
LE ROSE DEI TRE CAMPIONATI:
Negli Europei 2008 di Austra e Svizzera il ct Luis Aragones decide di convocare: Iker Casillas, Raul Albiol, Fernando Navarro, Carlos Marchena, Carles Puyol, Andres Iniesta, David Villa, Xavi Hernandez, Fernando Torres, Cesc Fabregas, Joan Capdevila, Santi Cazorla, Andres Palop, Xabi Alonso, Sergio Ramos, Sergio Garcàa, Daniel Guiza, Alvaro Arbeloa, Marcos Senna, Juanito Gutierrez, David Silva, Ruben De la Red e Pepe Reina.
In Sudafrica ai Mondiali del 2010, dopo l’arrivo a comando della Spagna di Del Bosque, i convocati sono: dal Real Madrid Iker Casillas, Raúl Albiol, Alvaro Arbeloa, Xabi Alonso e Sergio Ramos; dal Barcellona ha prelevato invece Victor Valdès Arribas, Gerard Pique, Carles Puyol, Sergio Busquets Burgos, Andres Iniesta, Xavi Hernandez e Pedro Rogriduez. Quattro sono stati i giocatori convocati del Valencia: Carlos Marchena, David Silva, Juan Mata Garcia e David Sanchez. Gli altri componenti della rosa furono José Reina e Fernando Torres del Liverpool, Joan Capdevila Méndez del Villarreal, Cesc Fabregas dell’Arsenal, Javier Martínez Aguinaga e Fernando Llorente dell’Athletic Club e Jesús Navas González del Siviglia.
E a questo Campionato Europeo 2012, Del Bosque ha confermato gran parte della squadra: Iker Casillas, Josè Reina, Victor Valdes, Alvaro Arbeloa, Gerard Piquè, Jordi Alba, Raul Albiol, Sergio Ramos, Andres Iniesta, Cesc Fabregas, David Silva, Javi Martinez, Jesus Navas, Juan Juanfran, Santiago Cazorla, Sergi Busquets, Xabi Alonso, Xavier Xavi, Alvaro Negredo, Fernando Llorente, Fernando Torres, Juan Mata, Pedro Rodriguez.
Ora il tecnico della Spagna guarda avanti: tra due anni la formazione giallorossa dovrà farsi valere ai Mondiali 2014 dove tutti cercheranno di strapparle di mano la nomina di miglior squadra al mondo mentre le furie rosse cercheranno di centrare il poker.
Finisce oggi la fantastica vita di Sergio Pininfarina: uno tra i più noti designer del mondo e soprattutto uno dei senatori a vita italiani, arrivato all’età di 86 anni, è morto oggi nella sua casa di Torino.
Il genio dell’auto era nato a Torino l’8 settembre 1926 e la sua carriera iniziò poco dopo la laurea in Ingegneria Meccanica presa al Politecnico di Torino nel 1950, quando ereditò nel 1961 dal padre l’azienda di famiglia e, dopo anni di lavoro, negli anni ottanta diede vita al successo del marchio Pininfarina, che diventò così un punto di riferimento per le migliori macchine sportive, arrivando a disegnare anche per la Ferrari.
Una vita fatta di grandi soddisfazioni e di grandi successi compreso quello che lo vide a capo di Confindustria dall’88 al ’92 e quando fù nominato senatore a vita dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il 23 settembre 2005. Non bastasse l’ingegnere Sergio Pininfarina fù anche deputato al Parlamento Europeo dal 1979 al 1988.
Le gioie per l’ottimo andamento dell’azienda e il salto di qualità viene però stroncata momentaneamente nel 2008 quando un terribile lutto colpisce Pininfarina: purtroppo Sergio perde infatti il figlio Andrea, all’epoca amministratore delegato dell’azienda, il quale perde la vita in un tragico incidente stradale mentre si recava al lavoro in sella al suo scooter.
Sergio Pininfarina
Nonostante questo tragico evento, la famiglia Pininfarina cerca di riprendersi e continua a dare vita a nuovi modelli di macchina non dimenticando le famosissime Alfa Romeo Spider “Duetto”, Lancia Flaminia, Lancia Flavia coupé, Dino 246 e Fiat “124 Sport Spider” e “Dino Spider”, nate agli inizi della carriera dell’azienda che si è fatta conoscere a livello mondiale come una delle migliori aziende automobilistiche.
Il senatore a vita ed ex presidente di Confindustria Sergio Pininfarina ci lascia quindi con tanti ricordi e invenzioni geniali; purtroppo l’ingenere era da tempo malato ma fino all’ultimo gli sono stati vicini la moglie Giorgia e i figli Lorenza e Paolo che ora si occuperanno dell’azienda.
Comincerà domani l’avventura 2012-2013 della Roma: la squadra guidata nella nuova stagione da Zeman verrà infatti radunata a Trigoria nella mattinata di domani per venire sottoposta a test fisici prima di partire per Riscone dove i giocatori giallorossi saranno impegnati nel raduno estivo fino al 17 luglio.
Oltre al rientro dalle vacanze di Francesco Totti, domani tornerà a calcare il campo verde anche Erik Lamela il quale non ha tenuto nascosto il sogno di poter conquistare lo scudetto. Ma assieme a Lamela a prendere il volo per raggiungere la capitale ci sarà anche il terzino brasiliano Dodò che, attraverso Twitter, ha annunciato il suo arrivo in giallorosso, costato alla Roma 2 milioni di euro per anticiparne l´arrivo.
“Domani inizia una nuova fase della mia vita, la mia carriera prende una nuova direzione – ha spiegato su Twitter il calciatore – vado in Italia, alla Roma, una squadra che ha sempre creduto in me, ci ha scommesso, e mi ha continuato a cercare nonostante il brutto infortunio. Dopo mesi tristi, posso avere la gioia di tornare a fare quello che amo ed è il momento di prepararsi per la nuova stagione ed impegnarmi al massimo per recuperare il tempo perso. Mi impegnerò sul campo, sono contentissimo di questa scelta. Forza Roma!”
Ma per domani il tecnico boemo potrebbe avere tra i suoi giocatori anche Bradley e Tachsidis; infatti Sabatini sta cercando di concludere nel minor tempo possibile le trattative con i due calciatori per poterli aggiungere alla lista dei convocati di domattina. Nella giornata di ieri il ds romanista si è recato a Genova per incontrare il ds del Genoa Capozucca per parlare proprio del regista Tachtsidis, il quale ha disputato nella passata stagione un’ottima annata con il club veronese in Serie B facendosi notare proprio da Zeman che ha spinto il ds romano a forzare l’acquisto. E Sabatini sembra esserci riuscito in quanto l’accordo tra le due società pare concluso e dovrebbe arrivare con la formula della comproprietà in cambio di 1,5 milioni o del giocatore Bertolacci.
Discorso completamente diverso invece per l’americano Bradley, in forza al Chievo nella passata stagione, che dovrebbe essere acquistato dalla Roma con 3 milioni di euro e un giocatore tra Greco, Brighi, Guberti, Stoian o Piscitella. Al giocatore invece andrebbero 800 mila euro all´anno e la possibilità di andare in tournée in America a fine luglio dove, con Totti, presenterà la nuova divisa da trasferta.
Altro buon acquisto questa volta per il settore giovanile è l’arrivo al 90% di Gianmarco Nesta, il nipote del rossonero Alessandro, classe 2000.
Una squadra formata dai migliori giocatori è quella che è stata diramata poche ore fa dalla UEFA. Conclusasi anche quest’esperienza al Campionato Europeo 2012 i calciatori che sono scesi in campo sono stati tanti ma solamente i migliori sono entrati a far parte della “Top 23 Euro 2012”.
Secondo la UEFA sono ben dieci i giocatori della Spagna che meritano un posto in questa lista dei migliori; per l’Italia invece solamente quattro i posti riservati.
Per quanto riguarda i portieri posto da titolare per Iker Casillas, superato in questo Europeo solamente una volta, quella in cui Antonio Di Natale ha regalato il pareggio contro la squadra di Del Bosque ancora nella fase a gironi. Al secondo posto si piazza Gianluigi Buffon che, nonostante i quattro goal di ieri sera, si merita di essere in lista visto le prodezze regalateci nei vari i match e soprattutto in quello contro la Germania. L’ultimo posto valido per i portieri è occupato da Manuel Neuer, il giovane tedesco che saprà rendersi protagonista in altre occasioni
Tre i posti occupati dagli spagnoli anche nella fase difensiva dove a farla da padrone sono il difensore delle furie rosse Gerard Piquè, il sempre presente Sergio Ramos, il nuovo giocatore del Barcellona Jordi Alba, la coppia portoghese Pepe e Fabio Coentrao e in ultimo il capitano della Germania Philipp Lahm.
Immancabili nella Top 23 per il centrocampo i giocatori che si sono resi protagonisti di ottime giocate e fantastici assist: per l’Italia spazio a Daniele De Rossi e Andrea Pirlo; per la Spagna sono ben quattro i posti occupati rispettivamente da Xavi Hernandez, Sergio Busquets, Xabi Alonso e Andres Iniesta, nominato da tutti come il miglior giocatore del Campionato Europeo 2012. Si guadagnano un posto in questa lista anche gli amareggiati Steven Gerrard per l’Inghilterra e Sami khedira e Mesut Oezil per l’asfaltata Germania, che potranno così ricordarsi di questo Europeo non solamente per l’eliminazione ad opera dell’Italia.
Doppietta anche negli attaccanti per la squadra di Del Bosque capace di conquistare due Europei ed un Mondiale nel giro di quattro anni: Cesc Fabregas e David Silva è infatti la coppia perfetta per un attacco preciso e intelligente. Ma a questi valori la UEFA ha voluto aggiungere il talento del portoghese Cristiano Ronaldo, la freddezza dello svedese Zlatan Ibrahimovic ed infine la pazzia del pluri criticato azzurro Mario Balotelli che ha saputo prendersi le sue soddisfazioni risultando il giocatore più seguito e sfiorando la conquista del premio la “Scarpa d’Oro”, conquistata invece da Fernando Torres per aver messo a segno 3 reti e fatto più assist di tutti.
Arriva proprio oggi, dopo la conclusione del Campionato Europeo 2012 la notizia che da giorni si vociferava: Raffaella Fico, fidanzata (o ex) di Mario Balotelli è incinta. Era infatti apparsa un po’ ingrassata e tutti i media si chiedevano se avesse solamente preso qualche chilo di troppo o se fosse in dolce attesa. Il dubbio che nei giorni si faceva sempre più insistente è stato smentito proprio dalla diretta interessata che ha rivelato di essere incinta.
La showgirl ha spiegato ai giornalisti di aspettare un bebè ed il padre è proprio lui, il calciatore più chiacchierato del momento, l’azzurro Mario Balotelli. Il giocatore ha ricevuto la notizia prima della partita contro la Germania dall’ex fidanzata che l’ha voluto chiamare per renderlo partecipe della novella. Una telefonata che ha sicuramente spiazzato il quasi ventiduenne ragazzo di Brescia visto anche la fine della relazione con la Fico.
Mario Balotelli diventa papà | FILIPPO MONTEFORTE/AFP/GettyImages
Nonostante questo, dopo un attimo di silenzio, Mario Balotelli ha reagito con grande gioia, dicendo di aver ricevuto la notizia più bella della sua vita. I due quando stavano insieme avevano infatti già messo in programma di mettere su famiglia e di sposarsi ma poi la rottura ha messo fine ad ogni loro sogno.
Ora però il destino pare essere entrato in gioco e non poco; al ritorno dalla Polonia Mario Balotelli dovrà andare con la squadra dal Presidente Napolitano, ma poi un incontro con l’ex fidanzata è d’obbligo per il calciatore. La Fico ha infatti sempre affermato di non aver dimenticato ancora Super Mario, forse questa sarà l’occasione per riavvicinare i due e mettere da parte ogni tipo di incomprensione che la Fico affida proprio al nome di Raiola: il manager sembra essere la causa della loro precedente rottura ma ora con l’arrivo del bebè le cose potrebbero cambiare.
Così senza tanti preavvisi Mario Balotelli diventa papà ma ora dovrà mettere la testa apposto dato che di guai ne ha combinati fin troppi; con un figlio che avrà il proprio cognome, dovrà stare attento ad ogni minimo passo e chissà, forse l’arrivo del piccolo Super Mario farà tornare in patria anche il calciatore.
Dopo il no di Benitez e la scelta di Didier Deschamps di preferire la possibile nomina come nuovo ct della Nazionale francese dopo l’addio di Laurent Blanc, la Sampdoria sceglie Ciro Ferrara per guidare la squadra nella nuova stagione che è ormai alle porte.
Ad annunciarlo è stato proprio il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete che, finita la partita che ha visto l’Italia uscire sconfitta dalla Spagna nella finale del Campionato Europeo, ha dichiarato d’aver parlato con il ct dell’Under21 e con Edoardo Garrone, il quale ha chiesto l’autorizzazione per contattare il ct e fargli una proposta professionale.
Una mossa intelligente quella di Garrone, che si è guadagnato così l’ok del presidente Abete alla richiesta di Ciro Ferrara di poter essere liberato in quanto incuriosito dalla nuova avventura che gli è stata proposta dalla società ligure. Inoltre Giancarlo Abete ha spiegato che a giorni sarà pubblicato un comunicato ufficiale dove verrà resa nota la liberazione di Ferrara e soprattutto il nome del suo sostituto che secondo alcune voci potrebbe rispondere al nome di Devis Mangia.
Ciro Ferrara comincierà a breve quindi quanto lasciatogli dall’ex allenatore Beppe Iachini sulla panchina della Doria, la quale è riuscita a ritornare in Serie A dopo un annata passata nel campionato cadetto.
Inoltre l’ex ct della Nazionale italiana Under21 ha già scelto chi saranno i componenti del suo staff tecnico che sarà composto dall’ex portiere bianconero Angelo Peruzzi come vice allenatore e Massimo Neri come preparatore atletico.
Il contratto che vede legati Ciro Ferrara e la squadra di Garrone durerà per due anni con l’opzione per l’eventuale terza stagione. Nuova esperienza dunque per l’ex difensore di Juve e Napoli che, dopo l’esperienza con gli azzurri, torna ad allenare una squadra di club con la voglia di riscatto dopo la non esaltante stagione alla guida della Juventus.
A distanza di pochi giorni dall’uscita della Francia dal Campionato Europeo 2012, Laurent Blanc, ex-calciatore di Inter, Mancherster United, Napoli e Marsiglia e soprattutto allenatore che aveva preso in mano i galletti dopo i Mondiali di Sudafrica 2012, ha preso la sua decisione, dichiarando di non voler rinnovare il contratto scaduto proprio in queste ore.
Dunque Laurent Blanc lascia la Francia e ad annunciarlo è stato il quotidiano sportivo L’Equipe sul suo sito internet spiegando che nella giornata di giovedì il ct e i vertici della Federcalcio francese, si sono ritrovati per affrontare il discorso e si erano lasciati con le parole di Blanc dove spiegava che entro fine settimana sarebbe arrivato ad una decisione finale, comunicandola ai capi francesi.
La telefonata tra l’ormai ex ct della Francia ed il presidente Noel Le Graet è quindi avvenuta in queste ore ma purtroppo la risposta di Blanc all’offerta fatta dai vertici della FFF di rinnovare per altri due anni e quindi rimanere al timone della Nazionale francese è stata negativa. Le Graet aveva offerto al ct un contratto biennale ma con riduzione dello staff, cosa sicuramente che ha fatto riflettere a lungo l’allenatore; nonostante l’addio di Laurent Blanc Le Graet ha voluto ringraziare il ct per il lavoro svolto dall’agosto del 2010.
Inoltre la Federcalcio trasalpina ha indotto una conferenza stampa per martedì dove sarà sicuramente resa pubblica la decisione di Blanc e le conseguenti decisioni dei vertici francsei. In pole positions per la sostituzione di Laurent Blanc sembra infatti esserci l’ex centrocampista della Juventus, Didier Deschamps. Nei giorni scorsi girava la voce che l’allenatore francese potesse arrivare al comando della Sampdoria ma le voci sono state smentite proprio dalla probabile dimissione dal ruolo di ct di Laurent Blanc.
In Francia tutti assicurano che la cosa è ormai certa e che manca solo la risposta di Deschamps alla FFF. Soprattutto è arrivata anche la benedizione da parte di Michel Platini che ha rivelato la sua volontà di vedere Didier alla guida dei Blues in quanto conosce bene l’ambiente e sarebbe un ottimo selezionatore. Tutto sembra quindi essere pronto per accogliere l’ex calciatore bianconero in casa Francia: maggiori informazioni saranno date direttamente dalla conferenza stampa di martedì.